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Michelangelo Tommaso, attore, uno dei volti più amati di Un posto al Sole, Rai3, ospite in collegamento skype a Radio Roma Magazine, il rotocalco del week end di Radio Roma

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Trascrizione
00:00Benissimo, grazie di essere a Radio Roma Michelangelo. Ok, meno male. Grazie di essere qui con noi.
00:06Grazie a voi per avermi invitato. Eva, sei uno dei volti degli attori più amati perché
00:10entriamo subito. C'è qualche difficoltà tecnica, mi sa che c'è qualche difficoltà
00:14audio. Vuoi che ti richiamiamo, mandiamo un brano e ti richiamiamo? Sì, noi ci sentiamo
00:19benissimo, forte e chiaro. Allora, vediamo. Ci proviamo? Allora, ti abbiamo ammirato
00:30anche con un famoso film del maestro Obziet, Ex Saturno Contro, in cui avevi un ruolo magnifico,
00:36eri molto bravo, facevi Paolo, l'episexe. Grazie. E poi sei, hai fatto tanta, hai una
00:41lunga carriera, ma sei da quasi possiamo dire vent'anni ormai, dei venticinque anni,
00:47di Upas, uno dei volti più noti, più amati. Che tipo di emozione ci descrivi? Perché quest'anno
00:55Upas, un posto al sole, ha compiuto 25 anni di messa in onda. Esatto, esatto. Che vuoi che ti
01:03dica? A me sembra incredibile, nel senso che io dovevo fare sei mesi e sei mesi, veramente come
01:10dice Marina Tagliaferri, in un battito d'ali, sono diventati vent'anni per me. Mi viene in
01:19mente proprio una frase stra riportata, quella di John Lennon, che dice la vita è ciò che accade
01:25mentre sei impegnato a fare dei piani. Ecco, questo è quanto è accaduto, nel senso che lavorare un
01:32posto al sole è talmente un'esperienza particolare, nel senso che ci sono anche dei set che sono
01:39molto difficili, non tutti i set cinematografici o televisivi hanno la stessa armonia, lo stesso
01:44calore, la stessa sostenibilità che ha un posto al sole. Devo dire, lavorare su una serie così
01:53lunga è stato facile, per certi aspetti, nel senso che è una serie che impone dei ritmi e
02:00delle difficoltà quotidiane, lavorative, che altre serie non conoscono. Però allo stesso tempo noi
02:06abbiamo talmente tanto una sinergia, siamo comunque un gruppo quasi di amici ormai, quasi
02:12parenti, forse si potrebbe praticamente dire. Noi lavoriamo talmente bene insieme che alla fine
02:17non ci pesa e quindi è una cosa che va da sé, nel senso che riusciamo senza troppe difficoltà
02:25a fare vent'anni di lavoro, senza nemmeno rendersene conto. Ecco, questo è quello che è
02:30successo. È straordinario, poi dicevamo Esmeralda ha avuto grandi riconoscimenti ed è la serie TV
02:37real drama, come si usa oggi ormai dire, più vista al mondo. Sì, 3.000 significati, 3.000
02:44definizioni. Diciamo che un posto al sole è anche una caratteristica che è uscito dal
02:49format originario, quindi è diventato una roba a sé. Io la chiamo una serie per fare prima,
02:55però sì, è una serie vista tantissimo, è vista in Italia moltissimo, ma non solo. È un reunion per
03:02gli italiani all'estero, quindi è proprio un punto di contatto a cui tengono tantissimo tutti gli
03:09italiani, sia di prima generazione che di seconda generazione. Ci sono tutti i figli degli italiani
03:14che sono andati a vivere magari negli Stati Uniti o in Brasile o nelle altre parti del mondo.
03:19Perché devo dire che quando uno si vuole fare una vacanza, anche un po' per cavoli suoi,
03:26dice vado in un posto lontanissimo, qua non mi riconosce nessuno, sto tranquillo proprio,
03:31vabbè. E arriva sempre quel momento in cui c'è uno o due che sono figli, nipoti, ma delle persone
03:38improbabilissime che si guardano un posto al sole perché vogliono imparare l'italiano,
03:43hanno il legame con la terra d'origine magari dei loro bisnonni. C'è sempre qualcuno in dei
03:48posti più improbabili della terra che si guarda un posto al sole. E ti dice tu, sei Filippo Sartori?
03:56Io dico sì, non è possibile. Sto mangiando un hamburger in spiaggia di nascosto da tutti,
04:02capito? Sto proprio facendo quelle cose proibite che fai in vacanza e niente,
04:07ti beccano sempre oppure ubriachi a una festa. Le cose succedono sempre.
04:12E a proposito di questo, come interagisci con le persone che ti seguono, con i tuoi follower,
04:17i tuoi insomma, le persone che ti vedono in televisione? Come interagisci?
04:21Per me io sono sempre molto grato e cerco sempre di restituire qualcosa a chi mi avvicina,
04:28perché in genere, a meno che non mi stia insultando, mi voglia picchiare, ma per fortuna
04:33non è mai successo. Ogni tanto qualcuno mi ha detto qualcosa per strada un po' strana,
04:39però ho gestito la situazione. No, in generale cerco di essere sempre gentile,
04:46disponibile nei limiti del possibile. Credo che questa sia una cosa importante per chi fa il mio
04:53mestiere e per chi fa un mestiere soprattutto di contatto con il pubblico. Bisogna sempre
04:58restituire qualcosa, perché noi comunque se ci siamo è perché ci sono tante persone che ci
05:03seguono e ci sostengono anche nel nostro percorso. Quindi secondo me bisogna restituire. Non tutti i
05:09miei colleghi sono così, in generale molti attori sono molto antipatici. Io non la penso
05:16così. Credo che sia necessario restituire qualcosa. Questo è bello, molto bello quello che dici. Un
05:24paio di domande velocissime. Quanto incide Napoli, la sua storia, la sua cultura, Napoli proprio
05:31in UPAS, in un posto al sole? E poi se ci racconti anche invece un aneddoto del set con il maestro
05:40Opzetech, quindi un aneddoto. Come è stato anche poi lavorare con lui in Saturno Contro,
05:45un film meraviglioso, bellissimo. Quanto incide Napoli? Quanto ha inciso per il successo di UPAS?
05:50Napoli è il terreno fertile su cui è nato un posto al sole. Se non ci fosse stata Napoli,
05:57il posto al sole non sarebbe durato così tanto. Anche perché si è creata proprio un'alchimia
06:02tra la serie e la città. La città è la grande protagonista, cioè è lo sfondo,
06:09ma non è proprio lo sfondo, perché tutte le storie comunque hanno un'infronta fortemente
06:16partenopea. In questo senso voglio specificare che Napoli è, dall'energia forte tipica del
06:25vulcano, alle storie, agli scenari, a tutta una serie di coloriture che fanno proprio parte di un
06:33posto al sole. Però le storie che vengono raccontate non sono storie di quartiere e
06:37basta, sono storie universali. Quindi è un connubio veramente eccezionale. Noi partiamo
06:42da una realtà che era poi fortemente localizzata, adesso tutti un po' ci siamo globalizzati,
06:48però Napoli aveva proprio dei tratti molto specifici della propria identità ancora adesso,
06:56però forse oggi ci siamo un pochino tutti un po' mescolati. E da questa base si sono
07:01create delle storie che hanno saputo raggiungere tutte le parti d'Italia e tutto il mondo. Nel
07:07senso che non hanno presupposti di universalità e di contatto con tutti quanti. Napoli è l'elemento
07:15senza il quale un posto al sole non ci potrebbe essere, sicuramente. Non avrebbe senso un posto
07:20al sole da un'altra parte. Senza Napoli. E poi ha anche un bel ritorno la città di Napoli,
07:26non è solo la città della malavita, della corruzione o dei disservizi. È una città
07:32operosa, lo vogliamo dire. Ecco, lo vogliamo ricordare. Esce molto bene Napoli. L'ho detto
07:36varie volte. Io prima di andare a lavorare a Napoli proprio la conoscevo a malapena e
07:41l'immagine che avevo di questa città era quella di una città diciamo dipinta come una città fatta
07:48di gente che non aveva voglia di lavorare, che cercava sempre di fregarti. Insomma,
07:52sempre ruotava intorno a fatti di cronaca, di malaffare, di cose negative. E arrivando a
07:58Napoli sono rimasto stupefatto perché in realtà è una città assolutamente normale. Ci sono
08:06tantissime persone che lavorano duramente, ci sono tantissime persone che si impegnano per
08:12rendere la città migliore. Cioè, tutta questa negatività su Napoli secondo me è proprio stata
08:18una scelta mediatica su cui ora non mi metto a discutere, però è uno stereotipo assoluto.
08:25Invece Napoli è una città assolutamente piena di luce, di energia, di eccellenze. Ci sono dei
08:33punti di eccellenza che non esistono in nessun altro posto d'Italia, ma non solo gastronomica
08:39come possiamo pensare noi. Ci sono tante realtà industriali che funzionano molto bene ed è una
08:45città fatta di gente che si dà da fare. Soprattutto poi, una delle cose meravigliose che ha Napoli è
08:50che c'è una profondissima umanità, nel senso che se una persona è in difficoltà non ci sono
08:55confini, barriere. L'essere umano è l'essere umano, sia che viva all'ultimo piano con la vista sul
09:02mare o che sia nel basso o nei sottoterra, diciamo sotto scala, meno esclusivi. A Napoli
09:09chiunque, se ti vede in difficoltà, ti dà una mano ed è vero. Questa è una cosa pazzesca che
09:16non vedo in tante altre città in cui mi trovo. Ve lo dico perché mi è capitato di dover essere
09:22aiutato. Ora non voglio raccontare, ma dopo hanno capito chi ero. Mi hanno subito aiutato
09:28le persone, al di là di chi fossi. Quindi, ve lo dico, è straordinario da questo punto di vista.
09:34L'umanità soprattutto. Prima di salutarci e ringraziarti,
09:39regalaci un aneddoto del set col Maestro Opset. Come ti sei trovato? Che tipo di armonia?
09:44Il set di Statunno Contro? Beh, diciamo che ormai sono passati tanti anni e è una bellissima
09:49esperienza che appartiene un po' al passato, però ha un ricordo molto piacevole. Di aneddoti
09:57ce ne sono stati tanti. Forse quello che vi posso raccontare di più era le scene,
10:04quanto fossimo intimoriti io e Ambra, perché eravamo i due più esordienti all'epoca,
10:11e quindi sentivamo una forte soggezione rispetto a tutto il cinema italiano. Un regista di tanta
10:21importanza. Ci sentivamo proprio come degli scolaretti alle prime armi. Però poi, insomma,
10:28le cose sono andate e quindi ce la siamo cavata. Quello che vi posso dire è che per me è stata
10:34un'emozione enorme e non la dimenticherò mai. Ci credo, Michelangelo, perché guarda dei tanti
10:41film bellissimi che il Maestro ha fatto. Statunno Contro è davvero indelebile per una serie di
10:47motivazioni, di sfumature, di emozioni. Mi scrivono anche oggi, mi hanno scritto dei
10:53messaggi su questa cosa, proprio per cui, non so, deve essere andato da qualche parte.
10:57Sì, l'hanno rimandato. Me l'hanno scritto anche oggi, ho trovato una serie di messaggi
11:03sull'argomento. Sono grato, insomma. Ti rivolgiamo ancora con il Maestro. Ci saranno
11:12sicuramente altre opportunità. Michelangelo, noi ti ringraziamo moltissimo per essere stato con noi.
11:17Oh, vi devo fare una domanda io. Avete già iniziato a fare l'albero di Natale?
11:21Eh, ne stiamo parlando proprio. C'è una grande guerra.
11:25Io lo faccio mercoledì. Non stasera, ma mercoledì lo faccio. Mi piace farlo il primo. C'è una grande
11:31guerra, non si sa. Però cominciamo, sì. Che cosa dico? Qual è la statistica?
11:36Eh, molti aspettano l'otto. Anche il nostro regista, Lucas. Quando lo fai, Lucas, tu?
11:41Io, tra il set e l'otto. Mantieni la tradizione anche il regista. Tu, Michelangelo, quando lo fai?
11:48Noi ci siamo già messi all'otto, come devo dire.
11:51Bellissimo.
11:53Ci siamo messi a lavorare.
11:55Bellissimo.
11:57Poi in anticipo, però con le figlie, diciamo, dobbiamo un po', ecco.
11:59Hai ragione. Con due bambine si lavora in anticipo. Bellissimo. E con questo finale...
12:04Stamattina sono svegliato proprio.
12:06Meraviglioso. Grazie, grazie di essere stato con noi a Radio Roma.
12:10Grazie, buon lavoro, complimenti per tutto.
12:12Un bacio.
12:14Buona domenica e buon Natale anche.
12:16Buon Natale a te e alla famiglia, e alla famiglia anche di Upas.
12:18Buon Natale in casa nostra, intanto.
12:20Buon Natale a voi.
12:22Grazie, Michelangelo.
12:24Grazie ancora, Michelangelo Tommaso.

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