Non solo Roma con Elis Mariani - Puntata di Giovedì 26 Ottobre 2023
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NovitàTrascrizione
00:00Buongiorno e bentrovati ad un nuovo appuntamento dedicato all'informazione,
00:12all'approfondimento giornalistico qui a Radio Roma Television in diretta sul canale 14 del
00:18Digitale Terrestre per Non Solo Roma. Oggi questo spazio si apre parlando di agricoltura,
00:24un settore in evidente difficoltà in Italia per diversi motivi. Ovviamente la crisi climatica,
00:30la crisi energetica, l'aumento dei costi e non in ultimo appunto proprio la crisi economica
00:36che sta attanagliando tantissimi settori, soprattutto tantissimi italiani. Bene però
00:41c'è in particolare una provincia che sta soffrendo più delle altre ed è la Tuscia.
00:47La realizzazione infatti di impianti eolici e fotovoltaici a terra sta seriamente mettendo
00:53in difficoltà la produzione agricola e così col diretti Viterbo ha deciso di scrivere una
00:58lettera alla regione Lazio denunciando quella che sta diventando una vera e propria situazione
01:04allarmante. A rischio ci sarebbero infatti più fattori, il futuro delle aziende, le eccellenze
01:10locali nonché ovviamente anche il futuro di tantissimi lavoratori e lavoratrici. Il tutto
01:15diventa poi ancora più preoccupante se pensiamo che a livello nazionale, giusto per dare qualche
01:21numero ai nostri telespettatori, sono stati destinati 70.000 ettari di suolo, 6.000 soltanto
01:28nella provincia di Viterbo proprio per i pannelli solari, per il fotovoltaico che dovrebbe essere
01:33in un certo senso lo strumento del futuro, strumento del futuro che però ha un forte
01:38impatto ambientale proprio sull'agricoltura. Noi ne parliamo nel dettaglio con chi saperà
01:43darci ovviamente più dettagli tecnici e appunto legati proprio anche al clima, un po' che si
01:49respira tra questi agricoltori. Lo faremo insieme alla direttrice col diretti di Lazio
01:55e Viterbo, Sara Paraluppi, che è nostra ospite qui oggi in collegamento video. Buongiorno Sara,
02:00ben trovata. Buongiorno a voi e grazie di questo invito, di questa occasione, questa opportunità.
02:06Grazie a lei per la sua presenza, lei saprà sicuramente spiegarci meglio insomma tutto,
02:13farci un po' un quadro della situazione, è davvero così preoccupante? Sì, in effetti la
02:19situazione è preoccupante e non è una situazione nuova e soprattutto nella provincia di Viterbo,
02:26rispetto a tutto il Lazio, ma in modo particolare Viterbo anche rispetto a tutto il territorio
02:30nazionale, sono state progettate migliaia di ettari di pannelli fotovoltaici a terra e di
02:37impianti con pale eoliche di grandissime dimensioni, perché è un territorio che ha
02:44un hub per lo scambio energetico molto importante che è quello di Montalto di Castro, quindi ovviamente
02:51chi tende a progettare impianti per la realizzazione e la produzione di energia rinnovabile tende ad
03:00utilizzare le infrastrutture che sono presenti su quei territori. Viterbo ha questa occasione,
03:07così come ci sono vecchie centrali anche in altre parti d'Italia, questo che cosa comporta?
03:13Comporta che molti terreni agricoli sono stati, vengono dismessi, vengono lasciati talvolta anche
03:22dagli agricoltori perché le annate agricole sono anche molto complesse, difficili, in molte
03:29occasioni il costo delle produzioni, seppur molte delle produzioni sono di altissima qualità,
03:35non arrivano a coprire i costi di produzione, per cui nel momento in cui arriva una multinazionale,
03:41un fondo straniero che cerca di occupare questi terreni, vengono lasciati anche con una certa
03:47facilità dagli stessi agricoltori proprio per le difficoltà dei costi di produzione che ci
03:52sono negli ultimi anni e anche della realizzazione di un'economia attorno ad un Made in Italy che
03:58invece dovrebbe essere il motore economico dei nostri territori. Quindi a fronte di questa
04:06vicissitudine in effetti le migliaia di ettari progettate rischiano di essere coperte da pannelli
04:14fotovoltaici, di essere occupate da pale oliche, tra l'altro gli impianti che stanno prevedendo,
04:21prevedono pale che superano i 250 metri di altezza, per capirci dimensioni simili a
04:28quelle della torre Eiffel, che occupano tra l'altro spazi e territori che hanno un'altissima
04:36vocazione turistica, mi riferisco alla Mare Malattiale, mi riferisco ai territori attorno
04:43al lago di Bolsena, territori attorno ad altri laghi che in queste zone vedono una forte presenza
04:51di agriturismi, produzioni tipiche, produzioni locali, che sono quella microeconomia ma anche
04:57economia territoriale che soprattutto dopo il Covid ha conservato, vive non solo le piccole
05:04aziende agricole ma vive i territori stessi, perché se immaginiamo che un impianto di pannelli
05:10fotovoltaici a terra deve durare almeno 20 anni, sotto quei pannelli dopo 20 anni resta
05:16necessariamente il deserto, non avremo più un terreno fertile e d'altro canto diventa un
05:23territorio poco vivace e poco bello per essere visto dai turisti stessi, per cui la preoccupazione
05:29è veramente molto alta, ripeto in una zona che ha un'altissima vocazione non solo agricola ma
05:37anche di quel turismo enogastronomico di cui dovremmo andare fieri, di cui dovremmo vantarci,
05:44di cui dobbiamo parlare tutti i giorni perché ci viene copiato largamente da tutto il mondo.
05:49Certo, dovremmo parlarne e ne parliamo tutti i giorni Sara perché è davvero un vantum,
05:55un patrimonio che va salvaguardato. Tra le altre cose per sottolineare ancora di più ai nostri
06:00telespettatori di cosa stiamo parlando, in realtà ci sono anche dei dati ISPRA che vanno proprio a
06:07convalidare quello che voi state dicendo, giusto? Esattamente, vorrei anche sottolineare una cosa,
06:15noi non siamo contrari all'energia rinnovabile, siamo assolutamente favorevoli ma esiste modo e
06:21modo, tra l'altro c'è un bando ministeriale ancora aperto per l'agrivoltaico e soprattutto per mettere
06:30i pannelli fotovoltaici sui tetti dei capannoni, delle stalle, dei magazzini, quindi attenzione,
06:37non dobbiamo lasciare da parte le energie rinnovabili, tutt'altro, ma lo dobbiamo fare
06:43senza andare a rovinare quella che è la meraviglia che appunto tutti quanti ci copiano. Citava i dati
06:50ISPRA e in effetti la provincia di Viterbo, la Tuscia, ha già un'occupazione progettuale che è
07:00quasi vicino all'80% rispetto alla totalità del territorio laziale, quando invece abbiamo Roma,
07:09che copre poco più del 6% e il 13% Latina, per cui sono percentuali veramente molto pesanti e
07:17molto importanti, insomma quasi tutto il fotovoltaico d'Italia si consuma tra Viterbo
07:23e un altro paio di province italiane, quindi facciamolo anche a terra ma distribuiamolo,
07:30diluiamolo un po' di più su tutto il resto del territorio nazionale, insomma non concentriamoli
07:35in maniera tale da rovinare completamente un territorio che è veramente una bellezza e
07:40un'eccellenza unica. Quali sono i fattori, i settori che sono più a rischio in tutto questo
07:48contesto? Immagino non soltanto l'agricoltura ma anche l'allevamento. Noi quando parliamo di
07:54agricoltura intendiamo entrambe le cose, l'allevamento, la provincia di Viterbo è la
07:59terza provincia in Italia per la pastorizia e quindi allevamento di pecore che ha un'elevata
08:08utilità sia per la produzione del latte e di formaggi che sono tipici di questi territori ma
08:13anche per la produzione di abbacchio, di lana. Lo stesso vale per gli allevamenti di altra natura,
08:20insomma dai bovini da latte ai bovini da carne. Si fa molta carne allo Stato Brado, tutta la zona
08:29della Maremma vede le razze tra l'altro locali che vengono allevate allo Stato Brado che sono
08:36tipiche di questi territori dalla Maremmana alla Marchigiana e che rischiano di non avere più gli
08:44spazi utili dove poter pascolare, quindi le eccellenze rischiano di perdersi. Produzioni
08:50a terra e ovviamente allevamento. Certo, l'olio. Molte produzioni insomma non le dobbiamo disperdere
09:03senza dimenticare le nocciole e quant'altro. Però tra le altre cose io so che insomma l'olio
09:10quest'anno, la produzione di olio non se la passa neanche poi tanto bene quest'anno, è vero?
09:15Assolutamente no, perché le grandi piogge di maggio hanno provocato la non impollinazione e
09:26quindi buona parte dei fiori che erano destinati alla produzione dell'oliva non hanno concluso il
09:33loro ciclo vitale per cui è un anno di quasi totale scarico. Oltretutto c'è stata questa grande
09:41altalenanza tra periodi di grandissime piogge e periodi invece di forte siccità che hanno mandato
09:47in molti casi a stress le piante. Di conseguenza la produzione effettivamente dell'olio quest'anno
09:54sarà molto bassa, anch'essi di qualità, ma purtroppo molto bassa. Molto bassa con un costo
10:02molto alto purtroppo per tanti italiani no Sara? In effetti i costi di produzione sono aumentati,
10:12non possiamo neanche immaginare di portare un olio di alta qualità al doppio del prezzo rispetto al
10:18corso anno perché i consumatori si stranirebbero e quindi dobbiamo anche avere rispetto soprattutto
10:24in anni di crisi e di inflazione come questi nei confronti di chi rispetta l'agricoltura italiana.
10:31Ultimissima domanda prima di lasciarla andare Sara, se dalla regione non riceverete risposte
10:35in tal senso come pensate di comportarvi, come pensate di agire? Siamo in genere sempre piuttosto
10:41insistenti per cui se non sarà la prima comunicazione sarà la seconda ma dobbiamo trovare l'occasione in
10:50un modo o nell'altro per poterci far sentire. Già quattro anni fa, tre anni fa abbiamo seguito
10:56un percorso simile rispetto ai pannelli fotovoltaici a terra e tutti i giovani agricoltori d'Italia si
11:04sono uniti per raccogliere firme per chiedere sì alle energie rinnovabili ma sopra i tetti e
11:11abbiamo raccolto oltre centomila firme solo in Lazio che abbiamo consegnato a quello che era
11:16allora l'assessore all'ambiente. Se non ascolteranno la prima comunicazione, la prima lettera sicuramente
11:22troveremo altre strade per farci sentire. Abbiamo tanta energia, tanta fantasia e tanta voglia di
11:28portare a casa un risultato. Assolutamente perché si tratta veramente di territori incredibili che
11:33vanno veramente salvaguardati ma soprattutto eccellenze del nostro territorio che vanno
11:38protette e chiaramente siamo anche noi in questo caso siamo a favore delle energie rinnovabili
11:42che sono il nostro futuro ma vanno gestite correttamente senza far danno a nessuno. Grazie
11:48davvero Sara è stato un piacere. Grazie mille a voi per l'occasione. Ci fermiamo per un breve minuto di pausa
11:56restate ancora qui in nostra compagnia tra pochissimi istanti un festival di cinema e
12:01televisione davvero interessante con dei panel ricchi di temi legati all'attualità ma anche
12:07altri temi davvero molto intellettuali. Restate qui. Bentornati a non solo Roma tutte le notizie
12:15da Roma e dal Lazio. Spazio ad un evento davvero speciale davvero particolare perché dopo tre
12:22anni di edizioni online e virtuali a Villa Medici torna Eurovisione il festival internazionale di
12:29cinema e televisione che pensate è giunto alla 36esima edizione. Il tema portante di quest'anno
12:36sarà la trasformazione delle regole del gioco fra internet televisione e radio insomma dei temi
12:42che qui a Radio Roma Television ci toccano particolarmente. Una trasformazione determinata
12:48soprattutto dalla nuova normativa che sta entrando in vigore, nuova normativa europea e soprattutto
12:54anche dall'entrata dei nuovi sistemi di intelligenza artificiale che promettono davvero di
12:59cambiare un po' i nostri scenari, i nostri equilibri. Questo per quanto riguarda la giornata
13:04internazionale al momento dell'inizio della giornata italiana che partirà dalle ore 16 ci
13:11sarà un altro panel e anche altri interessantissimi argomenti che però vorrei che ci svelasse in
13:17primissima persona il segretario generale di Eurovisione Giacomo Mazzone che è nostro ospite
13:23qui oggi a Non Solo Roma in collegamento video. Buongiorno Giacomo ben trovato. Buongiorno a voi
13:29e buongiorno agli ascoltatori di Non Solo Roma. Grazie. Allora se posso partire, il tema di
13:39quest'anno, il titolo è un po' complicato perché lo abbiamo chiamato metatelevisione cioè l'impatto
13:45di internet e l'indicenza artificiale sui media. In altri termini noi stiamo vivendo questa
13:52convergenza ormai da alcuni anni fra televisione, radio, internet, social media, tutto si sta
13:59svolgendo sempre di più nel mondo di internet e questa convergenza comporta tutta una serie di
14:06cambiamenti importanti. Per anni questo si è fatto in assenza di regole precise, mentre invece
14:14da tre anni a questa parte la Commissione Europea ha cercato di creare quello che viene chiamato in
14:20gergo un common level playing field cioè stesse regole del gioco per tutti gli attori che svolgono
14:26lo stesso mestiere. Per esempio YouTube agisce come una televisione più o meno ormai, quindi perché
14:33applicare regole diverse a una cosa che accade in televisione o una che accade su YouTube.
14:38Quindi la Commissione Europea ha introdotto dei cambiamenti all'interno del sistema di regole per
14:45cui adesso tutta una serie di cose che prima venivano trattate in maniera diversa se passavano
14:51su internet o se passavano in televisione o in radio, adesso le regole sono le stesse. Questo
14:58cambiamento è entrato in vigore ad agosto e tutte le piattaforme sono tenute a rispettarlo,
15:09quindi vuol dire soprattutto le piattaforme quelle più grandi da Google, Facebook,
15:15Twitter, adesso X, YouTube e così via. Mi perdoni, sono tenute a rispettare
15:27tutte queste nuove regole entro il 24 febbraio del 2024 se non vado errata, giusto?
15:32No, l'obbligo è scattato già adesso. Quello che cambia il 24 febbraio dell'anno prossimo è che
15:39dall'anno prossimo, mentre adesso la sorveglianza è svolta solo dalla Commissione Europea, dal 24
15:45l'anno prossimo, del 24 febbraio del 2024, in 27 paesi l'autorità europea sarà affiancata
15:53da autorità nazionali. Questo che vuol dire? Che dall'anno prossimo, dal febbraio dell'anno
15:59prossimo, il cittadino italiano che si sente violato nei suoi diritti da una piattaforma
16:06internet può appellarsi a un'autorità nazionale nella sua lingua, che fa una grossa differenza,
16:13anziché scrivere a Bruxelles, telefonare a Bruxelles, per esempio faccio un caso stupidissimo,
16:21qualcuno ha piratato il mio profilo Facebook qualche mese fa, io per farmi rimuovere questo
16:28falso profilo Facebook ho dovuto scrivere a Facebook Europe attraverso la Commissione Europea
16:34eccetera eccetera e hanno fatto, sono intervenuti diciamo nell'arco di una settimana. Questa è una
16:43procedura complicata, è una procedura che non tutti possono fare perché non hanno il tempo,
16:47non sanno come fare, non possono scrivere in altre lingue che l'italiano. Dal 28 febbraio dell'anno
16:53prossimo ci si potrà rivolgere a un'autorità italiana, il governo ancora non ha deciso quale,
16:59ma immagino che sarà la G-Com, quindi la stessa che regola il settore dei media,
17:04della carta stampata e quindi sarà tutto più facile. Certo, e questo per quanto riguarda la
17:10giornata internazionale è giusto? Sì, questa è la prima parte della giornata internazionale,
17:17poi tocca altri due punti secondo me importanti. Voi vi ricordate quello che è successo a Sanremo
17:23quest'anno con Amadeus che invitava le persone a sottoscrivere il suo profilo Instagram, giusto?
17:30Sì, certo. E ha raccolto durante i giorni del festival un milione e mezzo di adesioni.
17:36Ecco, questa procedura poi è stata giudicata anomala dalla G-Com, dall'autorità di vigilanza
17:45sulla RAI che ha detto alla RAI che non poteva farlo, soprattutto perché non erano chiare le
17:50modalità, le garanzie che venivano offerte ai cittadini eccetera eccetera e perché in qualche
17:57maniera pensavano si trattasse pubblicità occulta. Il problema è molto più complesso,
18:02ma diciamo nasce dal fatto che non ci sono delle regole del gioco e questo stesso problema che ha
18:09vissuto la RAI a febbraio l'hanno vissuta altre televisioni e radio in giro per l'Europa. L'Europa
18:15si sta attivando in questo senso e soprattutto alcuni paesi sono già intervenuti, per esempio in
18:20Francia due mesi fa è stata approvata una legge ad agosto, è stata approvata una legge sui
18:26influencer. Gli influencer devono rispettare una serie di regole, devono essere trasparenti,
18:32devono dichiarare da chi prendono i soldi e se quello che stanno dicendo è una campagna
18:39pubblicitaria o è qualcosa che loro fanno perché di loro sponte senza contropartita e così via.
18:46In maniera da applicare agli influencer il titolo della sessione anche sui bloggers,
18:53quindi quelli che fanno dei video interventi su internet e in Austria per esempio stanno
18:59regolando anche i bloggers. Quindi l'idea è di mettere a confronto le esperienze di
19:03vari paesi per cercare di avere delle regole che funzionino. Il terzo tema che sarà trattato in
19:13una giornata internazionale è quello dell'intelligenza artificiale. Molto caldo e che
19:22verrà affrontato da più punti di vista. Primo da punto di vista regolatorio perché c'è un
19:27regolamento che l'Unione Europea ha approvato e che adesso è in corso di composizione perché
19:35diciamo il Parlamento lo vuole in un modo, il Consiglio dei governi lo vuole in un altro e
19:41stanno negoziando in quello che si chiama trilogo per arrivare a una conclusione. L'8
19:46dicembre forse ci sarà un nuovo testo approvato. Ma al di là di questo testo che fissa delle regole
19:54generali poi ci sono anche dei casi specifici. Per esempio avremo in collegamento da Londra
19:59il vice segretario generale dell'Unione dei giornalisti mondiale che ha creato un tavolo
20:04perché loro sono molto preoccupati. Adesso non so se lei, lavoro con un contratto giornalistico
20:10nella sua radio, spero di sì perché questo non sarebbe meglio per la legge. Però sappia che per
20:18esempio una grossa emittente come Euronews che è basata in Francia e che copre tutta l'Europa in
20:25nuove lingue ha annunciato e a fine novembre procederà al licenziamento di metà dei suoi
20:32effettivi. Perché? Perché verranno sostituiti l'intelligenza artificiale. Nel senso che un
20:41giornalista scrive il suo pezzo in italiano. Secondo lei l'intelligenza artificiale potrebbe
20:49compromettere tantissimi lavori come ad esempio quello che sto svolgendo io, il lavoro giornalistico?
20:54Posso dare la brutta notizia in diretto o lei mi sviene? No, no, no, siamo preparati. Allora
21:03le informo che in Cina c'è già un presentatore televisivo creato l'intelligenza artificiale che
21:11non è una persona umana ma è un avatar di un'intelligenza artificiale che presenta il
21:17telegiornale, quindi la figura del presentatore già è abbastanza a rischio. Le altre figure che
21:26sono a rischio, per esempio nel caso di Euronews hanno preso tutti i giornalisti che scrivono la
21:31notizia in più lingue, ne tengono solo uno che la scrive in una lingua originale e le versioni
21:37delle altre lingue vengono fatte dall'intelligenza artificiale e possono essere anche presentate in
21:41video da intelligenza artificiale. Nel caso del gruppo Springer dove hanno annunciato 250
21:47licenziamenti, il gruppo Springer è il secondo gruppo editoriale tedesco che edita molti importanti
21:54giornali e settimanali in lingua tedesca, quelli che saranno licenziati non sono i traduttori perché
22:02lì è solo in lingua tedesca ma li licenziano per esempio gli impaginatori perché sarà il sistema
22:07dell'intelligenza artificiale che farà l'impaginazione delle pagine, i revisori di bozze
22:12e tutta una serie di altre figure che fino a ora erano ancillari ma comunque sempre inquadrate
22:18all'interno della professione giornalistica. Quindi c'è da preoccuparsi, però ci sono anche
22:28delle buone notizie, l'intelligenza artificiale per esempio viene sperimentata attualmente per
22:37l'anno sperimentato in Spagna alle ultime elezioni, la televisione nazionale che copriva essenzialmente
22:46i risultati nazionali e poi i risultati dei capoluoghi di regione eccetera non andava poi
22:54nel livello di dettaglio del singolo comune, l'ultima volta hanno preso tutti i dati che
23:00ricevevano dagli uffici di corrispondenza e dal ministero degli interni e li trasformavano in
23:06notizie, notizie che erano scritte quindi sulla pagina web se lei abita a Castiglion Fiorentino
23:15diceva in tempo reale appena i dati erano disponibili a Castiglion Fiorentino gli elettori
23:20hanno votato in questa maniera eccetera eccetera e ne ha fatto anche a versione radiofonica,
23:25quindi la notizia che riguarda gli abitanti di Castiglion Fiorentino come hanno votato
23:30all'ultima elezione generale l'ha fatta l'intelligenza artificiale in tempo quasi reale,
23:35questo vuol dire che è possibile fare una copertura molto più ampia e i giornalisti
23:41possono concentrare sull'analisi dei risultati piuttosto che dare i risultati delle singole
23:47percentuali all'interno della votazione di un comune. Chiaramente quindi ha degli aspetti sia
23:52positivi che negativi, dottor Mazzoni io devo mandare di nuovo la piccola pausa pubblicitaria,
23:58le chiedo di restare ancora qualche minuto in nostra compagnia così potrà raccontarci
24:02qualche dettaglio della giornata italiana che lo ricordiamo partirà poi alle 16. Torniamo tra
24:08pochissimi istanti, anche voi restate qui in diretta ancora con noi sul canale 14 del
24:13Digitale Terrestre per non solo Roma, tra pochissimo. Bentornati a non solo Roma, abbiamo
24:20raggiunto la prima mezz'ora di trasmissione, noi continuiamo con il nostro percorso nell'informazione
24:26e nell'approfondimento giornalistico e riprendiamo da dove ci siamo fermati. Stiamo parlando di
24:31Eurovision, il festival internazionale di cinema e televisione che è giunto alla sua 36esima
24:37edizione, pensate che dopo tre anni di edizioni online e virtuali torna finalmente dal vivo,
24:43in particolare a Villa Medici. Saranno affrontati dei temi davvero importanti di strettissima
24:50attualità come quello ad esempio dell'intelligenza artificiale che sta spaventando in molti,
24:54soprattutto tantissimi lavoratori. Ne stavamo parlando proprio con il segretario generale
25:00di Eurovisione Giacomo Mazzone che ci stava appunto spiegando tanti dettagli di questo
25:05programma appunto davvero molto interessante. Siamo arrivati Dottor Mazzone alla giornata
25:11italiana? Sì, subito a seguire la giornata italiana per chiarezza diciamo. Nella prima
25:20parte abbiamo visto tutti i temi europei e quindi il focus sull'Europa, tra l'altro sarà
25:28possibile seguirlo anche all'estero attraverso lo streaming in tre lingue, quindi ognuno
25:32si può scegliere la lingua che vuole. Invece a partire dalle 16 ci concentriamo su aspetti
25:38italiani. Ci sono due sessioni importanti aperte al pubblico, la prima è quella dedicata
25:47ad InfoCivica che è un'associazione partner di Eurovisione da tanti anni. InfoCivica si
25:53concentra su due aspetti della missione di servizio pubblico che sono particolarmente
25:57importanti. Uno è l'accesso alle tecnologie e all'innovazione tecnologica che il servizio
26:02pubblico dovrebbe garantire a tutti i cittadini e la seconda è la missione di coesione sociale
26:08del servizio pubblico. Perché? Perché nel momento della transizione digitale, come
26:17diceva Garibaldi nel famoso dialogo con Vixio, abbiamo fatto l'Italia e adesso tocca fare
26:25gli italiani. Siamo passati al mondo digitale ma gli italiani non sono ancora digitali e
26:31soprattutto c'è una parte di loro che non lo sarà mai, probabilmente quelli di una
26:35certa età o che hanno difficoltà a maneggiare le tecnologie. Quindi la missione del servizio
26:44pubblico dell'accesso alle tecnologie e della coesione sociale fa sì che sia proprio il
26:50servizio pubblico che avrà questa missione specifica di traghettare gli italiani che
26:55restano esclusi dalla rivoluzione digitale verso questo mondo. Non so se vi ricordate
27:01il film che a me piace spesso citare, vi presento Joe Black. Era un film di Ken Loach su un
27:12famoso disoccupato scozzese, un signore di una certa età, più o meno la mia, che quando
27:21arriva vicino alla pensione viene licenziato perché la sua azienda chiude e si trova in
27:27una situazione insostenibile perché per poter accedere alla domanda di disoccupazione lo
27:34si può fare solo online e lui non ha un computer, non ha un'utenza internet, non ha un profilo
27:41di nessun tipo, non ha una mail e quindi è disperato e non sa come fare. Queste persone
27:49che non sono poche nel nostro paese non possono essere lasciate indietro ed è compito del
27:55servizio pubblico cercare di aiutarle a passare questo difficile momento, un difficile momento
28:02che durerà un po' anche perché adesso parlavamo di rendere digitali e familiarizzare a internet
28:09le persone, ma adesso con l'intelligenza artificiale la complessità e la difficoltà dell'esercizio
28:15aumenta ulteriormente. Alle 6 invece, lo stesso giorno, c'è un'altra cosa molto importante
28:22che è la presentazione a Roma in anteprima delle inchieste finaliste del premio Morrione.
28:28Il premio Morrione, come spero molti di voi sappiano, è il premio dedicato alla memoria
28:34di uno dei giornalisti Rai di punta degli anni scorsi, morto giovane e questo premio
28:42è dedicato alle inchieste giornalistiche, quindi al giornalismo investigativo, di cui
28:46lui è stato uno dei grandi padrini all'interno della Rai. Da lui è nato il report e così
28:57via che noi adesso conosciamo bene. Come voi sapete c'è stato recentemente un dibattito
29:05all'interno del Parlamento, perché nel nuovo contratto di servizio della Rai, quello che
29:11è in corso di discussione, che entrerà in vigore a partire dall'anno prossimo, si voleva
29:16togliere il giornalismo investigativo come missione della Rai. Nella proposta originaria
29:22che era venuta dal governo, questa frase era saltata. Il Parlamento ha insistito di esser
29:29reintrodotta. Come vedete è un tema controverso, ma noi ne parleremo in questa sede presentando
29:38inchieste vincitrici con gli autori e i tutor che hanno lavorato con loro, ma anche dibattendone
29:45con delle figure che hanno un ruolo importante nello svolgere l'unità, di cui uno è Sigfrido
29:52Ranucci che è il presentatore e autore di Report, che ne parlerà con il direttore di
29:58Rai News 24 che è la testata che poi trasmette le inchieste vincitrici da Primo Borrione
30:03e con Roberto Natale che è il direttore di Rai per la Sostenibilità che si occupa fra
30:09le sue missioni anche di migliorare la governance della Rai e del Paese attraverso le inchieste
30:15giornalistiche. Devo dire che Ottormazione è un programma davvero interessantissimo
30:23ricco anche di spunti che serviranno soprattutto a far riflettere anche un po' i partecipanti
30:29ma anche il pubblico su temi su cui dobbiamo confrontarci sempre in maniera anche più
30:34veloce e rapida. Io voglio ringraziarla però per essere stato qui oggi nostro ospite, ci
30:39ha dato tanti dettagli preziosissimi e ovviamente ricordo ai nostri telespettatori che il programma
30:44completo è disponibile sul web, visto che abbiamo citato tante volte internet come strumento
30:52efficace appunto come protagonista un po' del nostro secolo. Le ringrazio Dottor Mazzone
30:58e allora appuntamento al 30 e 31 ottobre a Villa Medici per la trentasesima edizione
31:03di Eurovisioni. Grazie. Grazie a voi e auguri per i rapporti con l'intelligenza artificiale.
31:09Bene, speriamo bene. Grazie. Bene, noi continuiamo ovviamente sempre con l'informazione e andiamo
31:17a parlare di un altro tema molto caldo oltre a quello legato all'intelligenza artificiale,
31:22tema molto caldo per Roma che è quello dei trasporti. Noi ne parliamo spessissimo in
31:27questo spazio, ne parla spessissimo anche ad esempio Andrea Bozzi in Roma di Sera, ricordo
31:34che va in onda appunto nella prima serata, quasi nella prima serata di Radio Roma Television
31:40dalle 20 alle 21. Ecco ad esempio c'è la novità, ora della metro C a Piazza Venezia
31:45arrivano le dichiarazioni del sindaco Gualtieri che dice in tutta franchezza non volevo scaricare
31:52il problema a chi verrà dopo di me, ma è chiaro che tutto questo sembra inevitabile
31:58se pensiamo a quanto si impiegherà a realizzare appunto proprio questa metro C. I primi giorni
32:05di lavoro a Piazza Venezia per l'apertura della stazione della metro C che secondo i
32:10piani avverrà tra circa otto anni sono coincisi con giornate di pioggia e con conseguente
32:15traffico paralizzato in una zona che già prima dell'inizio dei lavori non brillava
32:20per scorrevolezza. Proprio di questo ha scritto ieri sul Corriere della Sera Federico Fubini
32:25affermando che il sindaco Roberto Gualtieri non aveva capito l'impatto né preso le
32:30contromisure. Ora è inevitabile che gli investimenti ovviamente necessari comportino
32:35dei disagi, parole a cui ha risposto poi lo stesso sindaco. Il primo cittadino ha infatti
32:41detto in merito a queste critiche, in primo luogo io penso che noi romani siamo stati
32:47trattati come sudditi da chi negli ultimi quindici anni non ha voluto, potuto o saputo
32:52fare nulla affinché Roma avesse infrastrutture per la mobilità adeguate a una grande capitale
32:58costringendo i suoi cittadini ad un utilizzo spropositato dell'auto. Basti pensare che
33:03il cantiere di Piazza Venezia a stazione centrale della metro C che finalmente stiamo
33:08completando da cronoprogramma avrebbe dovuto essere aperto tredici anni fa e si è invece
33:13impantanato in un circolo vizioso di assenza di risorse, mancanza di volontà e coraggio
33:18da parte delle precedenti amministrazioni. Ha poi aggiunto lo stesso Gualtieri, io rivendico
33:24la scelta e poi la battaglia che abbiamo condotto per reperire le risorse e non rinviare
33:30ulteriormente un'opera indispensabile per Roma. Mi sono assunto la responsabilità di
33:34non scaricare il problema a chi verrà dopo di me. Ho chiesto all'impresa realizzatrice,
33:39al commissario di governo e alle strutture di Roma Capitale di accelerare i tempi di
33:43realizzazioni, portandoli da dieci a otto anni. Certo l'impatto sul traffico è forte
33:49e le misure per attenuarlo sono state studiate a lungo dai tecnici della mobilità e ne verificheremo
33:54l'efficacia passo per passo, prevedendo a successivi aggiustamenti sulla base dell'evidenza
34:00empirica. Già siamo immediatamente intervenuti per correggere alcune criticità, a cominciare
34:05dai tempi dei semafori. E dunque dobbiamo migliorare anche la comunicazione, ha detto
34:11Gualtieri. Dove Fubini invece ha ragione è sicuramente nel sottolineare il dovere di
34:15migliorare la comunicazione e il confronto coi cittadini che tutte le amministrazioni
34:19devono avere di fronte alla realizzazione di opere e cantieri di queste dimensioni,
34:24evitando ogni riflesso di chiusura o atteggiamenti tecnocratici. E sempre in riferimento ai
34:32trasporti, tema che sappiamo appunto è caldissimo per Roma, sarebbe pronto il bando per la tramvia
34:38togliati, il percorso e le formate e l'inizio dei lavori. Tutti i dettagli li potete trovare
34:44proprio sul sito di Radio Roma. La tanto attesa tramvia togliati a Roma è finalmente
34:49diventata realtà con la pubblicazione del bando per la sua costruzione. Questa infrastruttura
34:55rivoluzionaria si estenderà per otto chilometri, pensate, collegando Ponte Mammolo a Subaugusta,
35:03attraversando importanti punti di scambio come il nodo di Centocelle e la fermata togliati
35:08della ferrovia FL2. In totale ci saranno 19 fermate, considerando anche i due capolinea,
35:14che forniranno una preziosa connessione tra Don Bosco e Ponte Mammolo. L'importo dei lavori
35:20è stimato intorno ai 93 milioni di euro, con una data di completamento prevista per
35:25il 30 giugno 2026. La tramvia utilizzerà veicoli lunghi 35 metri, tutti a piano ribassato
35:33e dotati di tecnologia all'avanguardia, migliorando notevolmente il servizio di trasporto
35:38pubblico in diverse zone dei municipi, quarto, quinto e settimo. Questo investimento è parte
35:44di un piano ambizioso di Roma Capitale che prevede la creazione di 11 nuove linee tram
35:49entro il 2030, portando il totale delle tramvie cittadine a proprio 17.
35:55Bene, abbiamo toccato anche il tema dei trasporti, abbiamo toccato tanti argomenti importanti
36:01oggi a Non Solo Roma, noi però continuiamo con l'ultima parte tra pochissimi istanti
36:05dedicata alle letture. Restate qui.
36:10Siamo tornati a Non Solo Roma, siamo quasi arrivati alla chiusura, alla fine del nostro
36:15spazio dedicato all'informazione, all'approfondimento giornalistico. Tanti temi importanti toccati
36:21oggi. Siamo partiti dal rischio concreto che stanno vivendo gli agricoltori e gli elevatori
36:26della toscia. Abbiamo poi toccato temi molto attuali, importanti, come quelli legati al
36:31giornalismo investigativo, all'intelligenza artificiale, alla governance, che saranno temi
36:36importanti del Festival Eurovisioni tra pochissimi giorni, disponibile a Villamedici.
36:42Ora, come sempre, in chiusura ci dedichiamo alla cultura, alle letture. In particolar modo
36:48vogliamo parlarvi di un libro davvero particolare che prende il nome di L'Uomo, il Tempo e il
36:54Paesaggio dello scrittore romano Sergio Battista. Si tratta di un saggio che spinge il lettore
37:01a porsi domande proprio come suggerisce lo stesso titolo al paesaggio, una pratica che
37:06in realtà tutti dovremmo adottare. A pensarci bene, infatti, il paesaggio non è soltanto
37:11il luogo che vediamo di fronte ai nostri occhi e intorno a noi, ma quello dove avvengono
37:16tantissime cose, avvengono le nostre azioni, scorre il tempo, proprio appunto come suggerisce
37:22nuovamente il titolo e quindi il paesaggio, il contesto possono modificarci, possono plasmare
37:28in un certo senso le nostre azioni e anche i nostri pensieri. Possiamo non fare altro
37:33che chiederlo direttamente a lui, all'autore di questo libro, di questo saggio incredibile
37:39Sergio Battista, nostro ospite qui a Non Solo Roma. Buongiorno Sergio, bentrovato.
37:44Buongiorno a te e a tutti gli ascoltatori e telespettatori.
37:49Bene, è per me un piacere averti qui in trasmissione, mi permetto di darti del tu
37:55se sei d'accordo. Primissima domanda, come nasce questo saggio che spinge in un certo
38:01senso, spero di aver capito bene i lettori, a porsi delle domande che non sia lo sono
38:06superficiali ma che vadano a scavare in profondità?
38:10Sì, questo saggio nasce in generale per la mia passione delle immagini. Io mi occupo
38:19di fotografia, mi occupo anche di cinema come critico e quindi ho chiaramente una visione
38:27un po' di parte. Tant'è vero avevo una serie di immagini, di paesaggi e comincio
38:37a rifletterci sopra. Ripretendoci vado poi ad approfondire la tematica e viene fuori
38:46questo saggio che è da varie chiavi di lettura di una tematica che poi rientra nella vita
38:58dei nostri giorni. Prima citavi l'intervento dell'ospite precedente riguardo le paleoliche
39:06nella tuscia, le problematiche. Esatto, immediatamente calza a pennello questa cosa perché riguarda
39:16proprio questo, riguarda il rapporto dell'uomo con il paesaggio e come viene condizionato
39:23soprattutto anche il comportamento umano, i comportamenti umani come vengono influenzati
39:30dal paesaggio, perché una cosa che pochi pensano è che l'uomo è il realizzatore,
39:35cioè l'uomo realizza il paesaggio, ma poi neanche fruitore, quindi tu fruisci e vivi
39:43in un paesaggio che tu realizzi. Quindi se tu realizzi un paesaggio che è aderente alle
39:52tradizioni, quindi alla cultura, quindi qui rientra il discorso del tempo, del tempo come
39:58della memoria, come quella stratificazione di usi, costumi, tradizioni che danno l'identità
40:08di una comunità, di una popolazione. Il punto è questo, quando c'è una frattura come
40:18purtroppo ne abbiamo viste molte e ne vedremo penso altre, perché se l'andazzo è questo
40:26credo che ne vedremo altre, quando c'è una frattura tra il presente e il passato e non
40:33si riesce a immaginare un futuro sostenibile non soltanto dal punto di vista economico,
40:40ma anche dal punto di vista della vivibilità, della bellezza, quindi della gioia di essere
40:47un essere umano immerso nella bellezza, nel saper vivere il tempo nel luogo in maniera
41:02sostenibile. Quindi il punto è questo, se tu pensi anche al discorso dell'ecologia,
41:07l'ecologia in fondo è il rapporto tra l'uomo e la natura, improntato verso una bellezza
41:16di questo rapporto, verso una sostenibilità di questo rapporto, se viene a mancare questo
41:22chiaramente si fa complicato. Una domanda Sergio in riferimento a quello
41:28che tu stai dicendo che io trovo veramente attualissimo e molto interessante, non basterebbe
41:35forse un'intera puntata per sviscerare bene. L'utilizzo che noi facciamo oggi, soprattutto
41:45i giovanissimi, dei social, anche calza a pennello con quello che tu stai dicendo, perché
41:50se pensiamo a un social network come ad esempio Instagram, Facebook o ora Twitter che è diventato
41:56X non più di tanto, però quei social fotografici proprio dove l'immagine è praticamente tutto
42:01e centra perfettamente con quello che stiamo dicendo, che tu ci stai raccontando.
42:07Esattamente, tanto è vero che nel libro io riservo una parte della storia della riproduzione
42:17del paesaggio, che parte dalla pittura, ad esempio il termine paesaggio nasce, una volta
42:25appare nel 1468 in Olanda con il termine landscape. Perché nasce in Olanda? Nasce in Olanda perché
42:34in quel periodo in Olanda il paesaggio si comincia a modificare, perché iniziano ad
42:41esempio le grandi opere di ingegneria idraulica per strappare la terra al mare e renderla
42:47coltivabile, quindi tutta quella serie di chiuse, diiche e via dicendo che restituiscono
42:54la terra per la coltivazione. Quindi il paesaggio nasce come un'idea, come un progetto dell'uomo
43:03con il territorio. Quindi ricollegandomi a quello che dicevi con i social, andando avanti
43:10l'antenato dei social che può essere la fotografia, dopo la pittura chiaramente che
43:17ha tutt'altro indirizzo, la fotografia col paesaggio, le prime fotografie a parte la
43:26ritrattistica, riguardano appunto foto di paesaggio che diventeranno cartoline, le cartoline
43:32dalle famose cartoline da spedire dai viaggiatori, dalle signorine bene che facevano il Grand
43:39Tour in Italia nel 1800, la fotografia nasce appunto a metà 1800 e diventerà appunto
43:48il paesaggio forse uno dei primi soggetti, ma perché poi il paesaggio è talmente…
43:55parlare di paesaggio coinvolge talmente tante discipline, perché se tu pensi lo studio
44:01del paesaggio può avvenire in tantissime forme, sia a livello d'immagine come ho
44:05fatto io prevalentemente, ma anche sotto tanti altri aspetti, sotto aspetti antropologici,
44:11sotto aspetti insomma anche di scienze oggettive tipo la biologia, la sociologia, la statistica,
44:19quindi il paesaggio è qualcosa di immenso, è qualcosa di immenso che in questo libro
44:25io appunto cerco di dare delle chiavi, delle piccole chiavi di lettura che poi sarà compito
44:31insomma del lettore andare a farsi un'autoelaborazione del progetto editoriale.
44:38Mi sembra di aver capito che il libro è diviso in due parti, corretto?
44:42Sì, bravissima, è diviso in due parti, c'è la prima parte che appunto ho intitolato
44:48le parole, perché sono questi 10 capitoli brevi, abbastanza brevi, dove tratto l'argomento
44:57da varie angolazioni e poi c'è una seconda parte che ho intitolato le immagini, dove
45:06ci sono appunto delle mie fotografie che anche qui però con un senso compiuto, la seconda
45:15parte è suddivisa a sua volta in 4 capitoli, dove parto con quelle che ho chiamato le immagini,
45:23i paesaggi della moltitudine, ossia dove il paesaggio si relaziona con grandi gruppi antropici,
45:30fino ad arrivare l'ultima parte, i paesaggi del vuoto, dove rappresento appunto il paesaggio
45:39spoglio, vuoto, sono foto molto minimaliste, dove ci sono paesaggi abbastanza brulli.
45:47Altra differenza è che nelle prime immagini io faccio dei commenti, commento queste immagini,
45:56andando avanti l'ultima parte non ci sono più parole, non c'è più nulla, perché
46:02lascio proprio la palla al lettore di trarre le proprie conclusioni.
46:07Certo, quindi in un certo senso il lettore interagisce davvero tantissimo poi con questo
46:14libro. Bene, ti ringrazio davvero Sergio per averci spiegato tanti dettagli, lo ricordiamo
46:20appunto il titolo nel dettaglio del tuo libro, L'uomo, il tempo e il paesaggio. Per la
46:27casa editrice?
46:28Chi più ne arte, è una casa editrice di Roma, una piccola casa editrice che però
46:34è una cosa intelligente e ci ha ospitato nella sua collana.
46:39Ottimo, grazie davvero, è stato davvero un piacere per me parlare con te, approfondire
46:44questo tema. Grazie, a presto.
46:46Grazie a te, a dirci.
46:48Bene, anche per oggi il tempo a nostra disposizione è terminato, noi torniamo nuovamente domani
46:54sempre a partire dalle 13 e sempre in diretta qui sul canale 14 del Digitale Terrestre.
46:59Torniamo anche in replica alle 18 per chi avesse perso questa puntata e avesse il piacere
47:04di rivederla. Grazie a tutti voi per averci seguiti e appunto un buon proseguimento di
47:09giornata a tutti sempre sulle nostre reti qui a Radio Roma Television.