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Trascrizione
00:00I genitori di Leonardo Calcina, il quindicenne che lo scorso 13 ottobre si
00:04è tolto la vita a causa delle vessazioni cui era soggetto a scuola da
00:07parte di tre compagni, al ministro dell'istruzione valditaria hanno chiesto
00:12una legge contro il bullismo che porti il nome del figlio. Come Leo che ha scelto
00:16il gesto più estremo per spegnere il dolore causato dall'isolamento cui era
00:20soggetto in classe. Sono tanti i ragazzi che soffrono questa situazione e si
00:24chiudono in se stessi. E' il caso di una ragazzina di 12 anni, Bresciana, bullizzata
00:29a scuola dalle compagne di classe che per scacciare la sofferenza psicologica
00:33che sentiva ha iniziato a procurarsi delle ferite, a infliggersi dei tagli
00:37sulle braccia e sulle gambe. Ha avuto una ravia un giorno e si è graffiata
00:44le mani e di lì ha sentito questa sensazione di, non diceva di
00:52piacere ma come se si staccasse, delle cose che lei sentiva. Dopo aver
00:57assistito ad uno spettacolo che la Polizia di Stato porta nei teatri e nelle
01:01scuole da tanti anni, la ragazzina ha avuto il coraggio di raccontare tutto
01:04alla madre. Dopo che abbiamo finito di vedere questo tuo spettacolo
01:09lei ha iniziato a piangere e mi ha detto mamma io mi sento così, mi sento così.
01:16Allora siamo andati in costrura a cercare a domenico. E' un progetto
01:21particolare perché non è fatto per i ragazzi ma è fatto insieme ai ragazzi.
01:25Noi crediamo che oggi per comunicare ai ragazzi abbiamo bisogno di loro stessi.
01:30Questo è coltivare te e quindi deve accendere le loro emozioni.
01:35Per sconfiggere il bullismo serve dialogo e serve l'attenzione di genitori e
01:39scuola per cogliere i segnali che derivano da un malessere dei ragazzi.
01:43Questo appartiene secondo me a un altro progetto che è quello di fare formazione
01:49degli adulti, costruire una competenza degli adulti che possano essere capaci
01:56di leggere i segnali pericolosi e di dialogare, di intervenire.

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