Spreco alimentare, solo nel Lazio ogni anno 26kg di cibo buttato
Ospite in collegamento prof. Luca Falasconi, responsabile scientifico di "Waste Watcher International"
Gli italiani sono molto legati alla tradizione culinaria e il cibo è praticamente parte integrante della nostra storia, eppure sono anche coloro che sprecano moltissimo. In occasione della “Giornata nazionale per la prevenzione dello spreco alimentare” si è calcolato quanto cibo finisce nella spazzatura nel nostro paese e, per essere ancora più specifici, nella nostra Regione: solo a Roma ogni anno si sprecano oltre 26 chilogrammi di cibo per abitante.
Un numero enorme, anche se è il 2,4% in meno rispetto alla media nazionale. I dati arrivano da Luca Falasconi, responsabile scientifico e coordinatore nazionale di Waste Watcher International e della campagna Spreco Zero, docente di Politica agraria dell’università di Bologna. Nel Lazio si sprecano, per l’esattezza, 26,68 chilogrammi di cibo all’anno per abitante.
Andando ancora di più nello specifico, in tutta la regione si butta il 20% in più di verdure rispetto alla media nazionale e il 16% in più di prodotti ortofrutticoli secchi, come noci e nocciole.
E sempre confrontando il Lazio col resto d’Italia, è qui che si sprecano parecchie specialità che si gustano a colazione: +22% rispetto alla media nazionale.
Vedi il servizio: Spreco alimentare nel Lazio
Inaspettatamente a buttare più cibo sono le famiglie senza figli, che sprecano il 38% in più rispetto alla media regionale. Quelle con figli, invece, il 29% in meno. La cosa sorprendente è che il “ceto popolare” disperde il 18% in più rispetto alla media del Lazio: “Questo denota che chi ha redditi più bassi fa acquisti di più bassa qualità che comportano un aumento dello spreco, la spinta inflattiva quindi non solo comporta un’alimentazione meno sana ma anche un maggiore spreco”, ha spiegato Falasconi.
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Gli italiani sono molto legati alla tradizione culinaria e il cibo è praticamente parte integrante della nostra storia, eppure sono anche coloro che sprecano moltissimo. In occasione della “Giornata nazionale per la prevenzione dello spreco alimentare” si è calcolato quanto cibo finisce nella spazzatura nel nostro paese e, per essere ancora più specifici, nella nostra Regione: solo a Roma ogni anno si sprecano oltre 26 chilogrammi di cibo per abitante.
Un numero enorme, anche se è il 2,4% in meno rispetto alla media nazionale. I dati arrivano da Luca Falasconi, responsabile scientifico e coordinatore nazionale di Waste Watcher International e della campagna Spreco Zero, docente di Politica agraria dell’università di Bologna. Nel Lazio si sprecano, per l’esattezza, 26,68 chilogrammi di cibo all’anno per abitante.
Andando ancora di più nello specifico, in tutta la regione si butta il 20% in più di verdure rispetto alla media nazionale e il 16% in più di prodotti ortofrutticoli secchi, come noci e nocciole.
E sempre confrontando il Lazio col resto d’Italia, è qui che si sprecano parecchie specialità che si gustano a colazione: +22% rispetto alla media nazionale.
Vedi il servizio: Spreco alimentare nel Lazio
Inaspettatamente a buttare più cibo sono le famiglie senza figli, che sprecano il 38% in più rispetto alla media regionale. Quelle con figli, invece, il 29% in meno. La cosa sorprendente è che il “ceto popolare” disperde il 18% in più rispetto alla media del Lazio: “Questo denota che chi ha redditi più bassi fa acquisti di più bassa qualità che comportano un aumento dello spreco, la spinta inflattiva quindi non solo comporta un’alimentazione meno sana ma anche un maggiore spreco”, ha spiegato Falasconi.
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00:00Non solo Roma, le notizie dalla regione con Elisa Mariani. Bentornati in diretta sul canale
00:0914 del Digitale Terrestre e continuiamo con il nostro approfondimento qui a Non Solo Roma.
00:15Gli italiani si sa sono estremamente legati alla tradizione culinaria e potremmo dire che il cibo
00:21è parte integrante della nostra storia, una vera e propria etichetta in grado di farci distinguere
00:26nel mondo. Eppure siamo anche un popolo che di cibo ne spreca parecchio. Vi facciamo sentire
00:32qualche dato in più in questo servizio. A Roma ogni anno si sprecano oltre 26 chili di cibo per
00:38abitante, un numero enorme anche se è del 2-4% al di sotto della media nazionale. I dati arrivano
00:44da Luca Falasconi, responsabile scientifico e coordinatore nazionale di Waste Watcher
00:49International e della campagna SprecoZero, docente di politica agraria dell'Università
00:54di Bologna. Oggi in Italia ricorre la giornata nazionale per la prevenzione dello spreco
00:59alimentare. A Roma e nel Lazio si sprecano per l'esattezza 26,68 kg di cibo all'anno per abitante.
01:07In tutta la regione si butta il 20% in più di verdure rispetto alla media nazionale, il 16% in
01:13più di prodotti ortofrutticoli secchi come noci e nocciole. E sempre confrontando il Lazio col
01:18resto d'Italia è qui che si sprecano parecchie specialità che si gustano a colazione, più 22%
01:24rispetto alla media nazionale. A buttare più cibo sono le famiglie senza figli che sprecano il 38%
01:30in più rispetto alla media regionale, quelle con figli invece il 29% in meno. La cosa sorprendente
01:35è che il ceto popolare disperde il 18% in più rispetto alla media del Lazio. Questo denota che
01:42chi ha redditi più bassi fa acquisti di più bassa qualità che comportano un aumento dello spreco,
01:47la spinta inflativa quindi non solo comporta un'alimentazione meno sana ma anche un maggior
01:52spreco, ha spiegato Falasconi a margine di un evento. Questi dunque i numeri legati alla
01:59strettissima attualità. Lo ricordiamo la giornata di prevenzione per lo scontro lo spreco alimentare
02:04è stata ieri 5 febbraio ma noi continuiamo a parlarne perché sembra un argomento davvero
02:09attualissimo, un po' che abbraccia tutto l'anno indipendentemente dalla data. Ne parliamo proprio
02:15con chi ha portato alla luce questi dati, do il mio benvenuto in collegamento video al professor
02:20Luca Falasconi appunto responsabile scientifico di Waste Watcher International e docente di
02:25politica agraria all'Università di Bologna. Buongiorno professore. Buongiorno a tutti quanti
02:31voi. Grazie per la sua disponibilità nell'intervenire. Allora dati non proprio confortanti
02:37perché a Roma si sprecano 26 chili di cibo all'anno, cioè è un numero importante da
02:43considerare? Assolutamente è un numero piuttosto alto, considerando che mediamente, questo
02:52è sempre il paragone che faccio per farci comprendere meglio di che cosa stiamo parlando,
02:57di quale quantità stiamo parlando, che ognuno di noi ogni giorno mangia circa un chilo di
03:02cibo è come quindi se ogni anno i romani e i laziali gettassero via cibo che avrebbero
03:09potuto consumare in 26 giorni e quasi come se ogni anno acquistassero cibo che potrebbero
03:17consumare in 13 mesi, quello dei primi 12 mesi lo consumano e quello invece del tredicesimo
03:23mese poco meno lo gettano nel bidone della spazzatura pur essendo perfettamente consumabile.
03:29Come mai accade questo professore? C'è un motivo secondo lei? Ci si annoia banalmente
03:35di quello che magari si è acquistato il giorno prima al supermercato, qualche giorno prima,
03:39non si ha voglia di mangiarlo? Esatto, le ragioni sono tante, alcune sono queste che
03:46ha appena elencato lei, più che annoiare direi che non sempre tutti sono disposti a
03:54consumare i cosiddetti avanzi, ciò che abbiamo magari cucinato in eccesso e che poi magari
04:01abbiamo messo in frigorifero e poi quando magari è il momento di preparare la nuova
04:07cena, il nuovo pranzo non siamo più disposti a mangiarli, ma in molti casi lo spreco è
04:13strettamente connesso a quello domestico, a una nostra non piena capacità nel conservare
04:21gli alimenti, quindi non utilizziamo in modo correttissimo frigorifero e dispensa, ma anche
04:27al fatto che non sempre conosciamo quella che è la differenza tra una data di scadenza,
04:33una preferenza di consumo, oppure ancora più banalmente, concedetemi il termine banalmente,
04:39perché compriamo cibo in eccesso, forse magari attratti dalle offerte e quindi poi alla fine
04:48essendo di più rispetto a quello che ci serve, scade, si deteriora e quindi lo gettiamo via.
04:55Ecco, io stavo vedendo sul sito spreco zero, last minute market, c'è uno schema molto
05:05interessante, perché ci dà un numero ben preciso, lo spreco alimentario medio individuale
05:10566,3 grammi negli ultimi 7 giorni, ma qui c'è la top 5 degli alimenti più sprecati,
05:19frutta fresca, è qui che mi ha colpito un po' professore, perché tra le altre cose
05:24la frutta fresca ha un costo molto elevato, non è un prodotto conveniente?
05:31Assolutamente, però è uno di quei cibi freschi freschissimi che si può deteriorare più
05:39velocemente e quindi è quello purtroppo che viene maggiormente sprecato ed è pure l'alimento
05:45che cardina un po' della dieta mediterranea sulle verdure fresche, quindi ulteriormente
05:53un controsenso, quello che dovrebbe essere più consumato in realtà è quello anche
05:58più sprecato. Spesso e volentieri le ragioni sono varie, ma anche in questo caso pensiamo
06:07magari in questo periodo alle arance e ai sacchi di arance di 3 chili che acquistiamo
06:13e non nascondiamoci nel non dire che magari qualche volta ci capita di buttarne via una
06:19muffita, forse perché in quel caso per noi 3 chili sono troppi e quindi magari acquistare
06:26quelle sfuse potrebbe essere più indicato per noi, è vero, al chilo costano di più,
06:31ma se poi alla fine le buttiamo via è come se spendessimo la stessa cifra di quando ne
06:37andiamo a comprare sfuse. Quindi comprare gli alimenti sfusi e magari andare a fare
06:42la spesa più frequentemente ci potrebbe essere d'aiuto nello sprecare meno, soprattutto
06:48quegli alimenti come frutta e verdura che sono più velocemente deperibili e quindi
06:52che potrebbe capitarci di buttare via più frequentemente. Ma soprattutto banalmente
06:58ora mi concedo io questo avverbio professore, magari non andare al supermercato quando siamo
07:04affamati, perché magari siamo attratti da un prodotto che poi potremmo non consumare,
07:09è corretto? È correttissimo, è una cosa che noi sottolineiamo sempre, andare a fare
07:15la spesa prima di pranzo, prima di cena è il momento peggiore in assoluto, capisco
07:22che forse è magari l'unico momento in cui riusciamo ad andarla a fare, però è il momento
07:26peggiore in assoluto perché avendo fame siamo attratti da tutto quello che vediamo e quindi
07:33il rischio, il forte rischio, per non dire la certezza, è che acquistiamo più cibo
07:38di quello di cui abbiamo bisogno e quindi alla fine non lo gestiamo, una volta portato
07:44a casa non lo gestiamo in modo corretto e il rischio è proprio quello di sprecarlo
07:48e di gettarlo via. Un altro aspetto che mi ha colpito molto di questa ricerca professor
07:53Falasconi è il fatto che a sprecare più cibo inaspettatamente sono le famiglie senza
07:58figli, uno si aspetterebbe che a finire nella spazzatura sia il piatto di cibo che magari
08:04è quella mamma o il papà hanno cucinato per il bambino che magari però a quel giorno
08:07non apprezza, invece non è così? Non è così per una serie di motivi, il primo magari
08:15sicuramente sono gli stili di vita, le coppie senza figli magari sono più propense e più
08:21frequentemente portate a uscire la sera e quindi a fare consumi fuori casa e di conseguenza
08:30quindi magari quelli che possono essere gli avanzi, quelli che sono gli acquisti vanno
08:35incontro più frequentemente al raggiungimento della data di scadenza o un deterioramento
08:40e quindi ciò che rimane in frigorifero o in dispensa più frequentemente viene gettato
08:45via. L'altro aspetto è più invece strettamente connesso alla spinta inflattiva di questi
08:53ultimi anni, le famiglie con figli dovendo dedicare una quota maggiore di reddito alla
08:59spesa alimentare sono più attente nel fare la spesa e più attente nel consumo e quindi
09:05in questi ultimi anni hanno ridotto la quota di spreco. Quindi ecco l'effetto inflazione
09:11ha avuto un effetto non proprio negativo anche in questo senso, noi dovremmo risparmiare
09:19di più invece si sprega più cibo, è incredibile? Assolutamente, in alcuni casi come nel caso
09:25delle famiglie con figli ha avuto effetti positivi, in altri casi soprattutto nei ceti
09:31medi e più bassi ha un effetto estremamente negativo in modo quasi paradossale, proprio
09:37perché le famiglie a reddito più basso si sono trovate in quest'ultimo periodo a dover
09:45acquistare il cibo di minore qualità e come le rilevazioni ci hanno messo in evidenza
09:52a fare più ricorso alle offerte, però quando si fa ricorso alle offerte in alcuni casi
09:59rischia di comprare anche in questo caso del cibo in eccesso, perché lo riteniamo conveniente,
10:07però comprare del cibo in eccesso e comprare del cibo di minore qualità vuol dire poi
10:15rischiare di gettarlo via, di far finire quel cibo nella spezzatura di un cazzo. Esatto,
10:23quindi le statistiche ci dicono che in questi ultimi due anni le famiglie a reddito medio
10:30basso sono quelle che sprecano di più rispetto alla media. In conclusione, Professor Falascone,
10:35visto che siamo in chiusura, qualche consiglio utile ai romani e soprattutto agli italiani,
10:41soprattutto perché parliamo di economia circolare, quindi cercare di riutilizzare tutto quello
10:47che abbiamo, magari anche sotto altre forme? Assolutamente, questo è un consiglio che
10:53diamo sempre e poi d'altronde gran parte o una parte comunque delle ricette tradizionali
11:02italiane fanno proprio il concetto del riuso e della valorizzazione degli avanzi, quindi
11:10riprendere un po' anche le ricette che la nonna ha sempre condiviso con noi. Poi capisco
11:20che è complicato, ma andare a fare la spesa più frequentemente, due o tre volte a settimana
11:27sarebbe importante andare a fare la spesa. L'ideale sarebbe tutti i giorni per acquistare
11:32solo quello di cui abbiamo bisogno in quel giorno, però capisco che è veramente complicato,
11:37però sforzarsi di andare a fare la spesa due o tre volte alla settimana sarebbe importante,
11:43seguire una lista della spesa in modo molto rigido, senza farsi quindi attrarre da quelli
11:49che possono essere le offerte, a meno che non sono già nella nostra lista della spesa
11:54e come dicevamo prima, andare a fare la spesa a pancia piena.
11:58Ecco, infatti, bene, io la ringrazio professore, è stato un piacere e soprattutto ricordiamo
12:04anche un'altra cosa, insomma il web è tappezzato di ricette del riuso, quindi davvero possiamo
12:09impegnarci per evitare di sprecare davvero così tanto cibo. Grazie professore, è stato
12:13un piacere. Grazie a voi, buona giornata. A presto. Ci fermiamo nuovamente per un breve
12:20momento di pausa, restate in nostra compagnia tra pochissimi istanti, come tutti i martedì
12:25andiamo a Civitavecchia per il nostro consueto approfondimento sul territorio.