"Il fantasma dell'opera": storia di un capolavoro
Ospite in collegamento Cinzia Giorgio, direttrice di "Pink Magazine Italia"
Il fantasma dell’opera. È difficile credere che lo scrittore francese, pioniere del giornalismo, potesse prevedere questo trionfo a tutto tondo, fino agli anni duemila, per un romanzo per il quale si era a lungo documentato, cercando di rifarsi ai capolavori del genere horror, pur alleggerendo il carico di una tormentata storia d’amore con un mosaico di personaggi secondari quasi ispirati alla commedia dell’arte.
Miscela perfetta tra terrore e passione, la struttura interessante e la storia versatile del Fantasma dell’Opera hanno permesso a registi, sceneggiatori e autori di declinare questo romanzo in modi davvero sorprendenti, anche a seconda delle mode del tempo, esaltandone ora l’ossessiva storia d’amore che ne è il cuore, ora la tensione e la paura che ne costituiscono il corpo.
La vera forza di questa opera sono però i personaggi: Erik, lo sfigurato e tormentato Fantasma che vive solo per la musica e la sua Christine, la cantante talentuosa e ingenua, a sua volta innamorata del bello e nobile d’animo e di stirpe Raoul, ma anche attratta dal misterioso fantasma. Si tratta di protagonisti profondamente legati ai canoni, ma anche versatili e a tutto tondo, che si prestano a riscritture sempre nuove e, allo stesso tempo, immortali e le cui vicende si snodano su uno dei luoghi più ricchi di fascino di sempre: il palcoscenico di un teatro.
Trasposizioni cinematografiche e serie tv
Cinema e serie tv: Blair Waldorf, l'icona
Blair Waldorf è antipatica, sì. Così come lo era stata la terribile Becky Sharp della Fiera delle Vanità di William Makepeace Thackeray e Scarlett O’Hara in Via col Vento di Margaret Mitchell. La protagonista del ciclo di romanzi della scrittrice statunitense Janet Malcolm, Gossip Girl (dai quali prende il nome anche la popolare serie tv), è odiosa, viziata e sembra pensare solo a se stessa. Come spesso accade in questi casi, c’è un perché. Nei romanzi, tanto per cominciare, Blair soffre di bulimia.
Quando inizia la serie (anche quella televisiva) Blair ha 16 anni, frequenta il terzo anno alla Constance Billard, è l’unica figlia di Eleanor Waldorf, famosa stilista d’alta moda, e frequenta l’alta società newyorkese. La sua migliore amica si chiama Serena van der Woodsen, con cui ha un rapporto molto particolare, è ottimista, snob ma anche tanto insicura.
I suoi genitori hanno divorziato dopo che il padre ha scoperto la sua omosessualità e si è trasferito a Parigi con un modello della moglie. Blair prende come icona di stile Audrey Hepburn e veste in un modo molto femminile e ricercato; nella sua scuola è lei a decidere cosa e chi è “in” e cosa e chi è “out”, oltre a essere la regina dei party. Tutto ciò finché il bello e maledetto Chuck Bass non arriva a sconvolgere i suoi piani. Un classico.
Nella serie televisiva, scritta dalla sceneggiatrice Cecily von Ziegesar, Blair ha il volto dell’eclettica Leighton Meester, che la interpreta magistralmente. Sono diventate oggetto di culto le mise (spesso firmate Chanel) che Leighton indossa e le espressioni della mimica facciale sono diventate virali e circolano nell’etere come Gif animate. Yahoo! ha proclamato Blair membro del “pantheon televisivo delle taglienti femmine Alpha delle scuole superiori”.
Osannato persino dal New York Times e da People, il personaggio di Blair continua ad ammaliare lettori e spettatori (soprattutto questi ultimi, dal momento che la serie Tv ha surclassato la popolarità dei romanzi). Leighton Meester recita così bene nella parte da elevare quella che potrebbe sembrare una banale soap adolescenziale a qualcosa che “ammettiamo di amare senza sentirci in colpa” (Golden Globes, 2009). Tim Stack ha infatti dichiarato: “Serena potrà anche essere la stella, ma Blair sta velocemente prendendo il suo posto”.
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Ospite in collegamento Cinzia Giorgio, direttrice di "Pink Magazine Italia"
Il fantasma dell’opera. È difficile credere che lo scrittore francese, pioniere del giornalismo, potesse prevedere questo trionfo a tutto tondo, fino agli anni duemila, per un romanzo per il quale si era a lungo documentato, cercando di rifarsi ai capolavori del genere horror, pur alleggerendo il carico di una tormentata storia d’amore con un mosaico di personaggi secondari quasi ispirati alla commedia dell’arte.
Miscela perfetta tra terrore e passione, la struttura interessante e la storia versatile del Fantasma dell’Opera hanno permesso a registi, sceneggiatori e autori di declinare questo romanzo in modi davvero sorprendenti, anche a seconda delle mode del tempo, esaltandone ora l’ossessiva storia d’amore che ne è il cuore, ora la tensione e la paura che ne costituiscono il corpo.
La vera forza di questa opera sono però i personaggi: Erik, lo sfigurato e tormentato Fantasma che vive solo per la musica e la sua Christine, la cantante talentuosa e ingenua, a sua volta innamorata del bello e nobile d’animo e di stirpe Raoul, ma anche attratta dal misterioso fantasma. Si tratta di protagonisti profondamente legati ai canoni, ma anche versatili e a tutto tondo, che si prestano a riscritture sempre nuove e, allo stesso tempo, immortali e le cui vicende si snodano su uno dei luoghi più ricchi di fascino di sempre: il palcoscenico di un teatro.
Trasposizioni cinematografiche e serie tv
Cinema e serie tv: Blair Waldorf, l'icona
Blair Waldorf è antipatica, sì. Così come lo era stata la terribile Becky Sharp della Fiera delle Vanità di William Makepeace Thackeray e Scarlett O’Hara in Via col Vento di Margaret Mitchell. La protagonista del ciclo di romanzi della scrittrice statunitense Janet Malcolm, Gossip Girl (dai quali prende il nome anche la popolare serie tv), è odiosa, viziata e sembra pensare solo a se stessa. Come spesso accade in questi casi, c’è un perché. Nei romanzi, tanto per cominciare, Blair soffre di bulimia.
Quando inizia la serie (anche quella televisiva) Blair ha 16 anni, frequenta il terzo anno alla Constance Billard, è l’unica figlia di Eleanor Waldorf, famosa stilista d’alta moda, e frequenta l’alta società newyorkese. La sua migliore amica si chiama Serena van der Woodsen, con cui ha un rapporto molto particolare, è ottimista, snob ma anche tanto insicura.
I suoi genitori hanno divorziato dopo che il padre ha scoperto la sua omosessualità e si è trasferito a Parigi con un modello della moglie. Blair prende come icona di stile Audrey Hepburn e veste in un modo molto femminile e ricercato; nella sua scuola è lei a decidere cosa e chi è “in” e cosa e chi è “out”, oltre a essere la regina dei party. Tutto ciò finché il bello e maledetto Chuck Bass non arriva a sconvolgere i suoi piani. Un classico.
Nella serie televisiva, scritta dalla sceneggiatrice Cecily von Ziegesar, Blair ha il volto dell’eclettica Leighton Meester, che la interpreta magistralmente. Sono diventate oggetto di culto le mise (spesso firmate Chanel) che Leighton indossa e le espressioni della mimica facciale sono diventate virali e circolano nell’etere come Gif animate. Yahoo! ha proclamato Blair membro del “pantheon televisivo delle taglienti femmine Alpha delle scuole superiori”.
Osannato persino dal New York Times e da People, il personaggio di Blair continua ad ammaliare lettori e spettatori (soprattutto questi ultimi, dal momento che la serie Tv ha surclassato la popolarità dei romanzi). Leighton Meester recita così bene nella parte da elevare quella che potrebbe sembrare una banale soap adolescenziale a qualcosa che “ammettiamo di amare senza sentirci in colpa” (Golden Globes, 2009). Tim Stack ha infatti dichiarato: “Serena potrà anche essere la stella, ma Blair sta velocemente prendendo il suo posto”.
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NovitàTrascrizione
00:00Bentornati in diretta, alleggeriamo ovviamente il tiro con la nostra
00:06rubrica consueta del giovedì con la cultura, la moda, lo spettacolo insieme
00:11alla redazione di Pink Magazine Italia. Do il mio benvenuto in collegamento
00:15video come tutti i giovedì alla direttrice Cinzia Giorgio. Buongiorno
00:19Cinzia. Buongiorno Elisa, buongiorno a tutti. Allora, alleggeriamo un pochino il
00:26clima, abbiamo parlato di questo Gualtier Influencer, poi ovviamente la
00:31protesta dei trattori che è in atto, insomma la capitale è un po' sotto
00:34assedio, tra virgolette, abbiamo cercato un po' di spiegare le motivazioni, adesso
00:39però ci dedichiamo un po' alla cultura, alla moda, allo spettacolo, con insomma i
00:44nostri consueti approfondimenti, tre nello specifico, partendo dalla storia un
00:49po' in un certo senso, che vira però anche sulle serie tv, sulla
00:52trasposizione cinematografica. Parliamo del Fantasma dell'Opera? Esatto, il
00:58Fantasma dell'Opera, questo romanzo meraviglioso uscito a puntate, pensa, tra
01:03il 1909 e il 1910 in Francia, dello scrittore Gaston Leroux, che fece
01:10Scalpore, veramente fu considerato uno dei romanzi più importanti
01:16dell'epoca, è un feuilleton, cioè è uno di quei romanzi, dei polpettoni
01:22romantici che siamo abituati a leggere dell'Ottocento. Ci piacciono tanto? Ma sì, ma certo ci piacciono tanto, perché poi c'è amore, c'è passione, c'è un po' tutto, no?
01:33E infatti ci siamo chiesti come mai, intanto se Gaston Leroux avrebbe mai
01:40immaginato tutto questo successo postumo, perché ovviamente lui è morto nel 27
01:47chissà, però veramente è, poi in realtà la domanda che ci siamo poste è perché
01:53tutte queste trasposizioni cinematografiche? E la risposta è stata una
01:59e una sola, perché parla sempre dei soliti temi, cioè dell'amore, della
02:04passione, di una passione nascosta per qualcuno, oppure della passione che si ha
02:11verso una forma artistica, che è poi in questo caso il canto, perché la
02:15protagonista Christine è una giovane ingenua cantante, un soprano, che
02:21praticamente si innamora di un uomo, che è innamorata di un altro, ma si
02:28innamora di un altro uomo, che l'aiuta a far uscire la vera cantante,
02:35aiuta il suo talento a fuoriuscire. Un po' la vecchia storia della bella e
02:42la bestia, poi Elisa, che piace tanto, perché proprio ha testimonianza che non
02:51ci si innamora soltanto dell'aspetto fisico, ma ci si innamora delle
02:56potenzialità e di quello che la persona a cui rivolgiamo il nostro amore alla
03:03fine riesce a tirare fuori da noi, quindi quando tira fuori il bello da noi.
03:10Addirittura il film più importante è quello del 2004 di Joel Schumacher, che è
03:16tratto dal famoso musical Il fantasma dell'opera di Andrew Lloyd Webber, ma
03:22addirittura c'è anche un seguito, Elisa. Andrew Lloyd Webber a un certo punto
03:28si è inventato un seguito che si chiama Love Never Dies, cioè l'amore non muore
03:33mai, che sta avendo altrettanto successo. Quindi questa storia è una storia
03:39incuriosiva e abbiamo voluto raccontarla.
03:42Ecco, devo dire che a me ha colpito in particolare un aspetto. Tu hai
03:47raccontato all'inizio che questa opera, letteralmente di Gaston Leroux,
03:53inizialmente nei primi del novecento uscì a puntate. Cioè è interessante
03:57vedere come già all'inizio del novecento c'era una sorta di anticipazione delle
04:02serie tv, quelle che poi sono diventate ormai di normalità, cioè far uscire le
04:06storie a puntate per fidelizzare il pubblico in un certo senso, no?
04:11Sì, sì, assolutamente. Guarda, il meccanismo è sempre lo stesso, solo che
04:16all'epoca chiaramente non c'era il cinema, o meglio, non c'era una bozza di cinema, non c'era
04:21sicuramente la televisione. Però, appunto, per fidelizzare... ma sai quanti sono
04:27usciti come, diciamo, a puntate, come Feuilleton? Ci sono anche David Copperfield,
04:35insomma cose famose e miserabili. E' verissimo. Se volessimo tornare, Cinzia,
04:43ancora più indietro e pensiamo al classico dei classici, no? La Divina
04:47Commedia. Nell'inferno, Dante, alla fine delle terzine, che ogni tanto sviene, ti
04:53invita ovviamente a continuare, quindi a girare pagine, a continuare il racconto,
04:58no? Non puoi fermarti in quel punto perché ti viene da dire, oddio che cosa
05:01succede? Adesso andiamo avanti. Quindi anche quelli sono, secondo me, gli
05:04stratagemmi, no? Un po' poetici che funzionano sempre. Sì, così detto, poi nel
05:11cinema è diventato cliffhanger, però, insomma, alla fine è la sorpresa finale,
05:17il tocco di classe dell'autore che non ci fa lasciare l'opera e
05:23dobbiamo sapere come va a finire. E i giornali scampavano su questi Feuilleton,
05:29attenzione, perché la gente voleva scambrarli. Esatto, è un qualcosa che funziona
05:39sempre, no? Sì, assolutamente, ma infatti ecco perché ci siamo domandate,
05:44rilacciandomi proprio a quello che dicevi, e proprio al fatto che funziona
05:48sempre, perché non c'è una serie tv, cioè questo vogliamo fare un appello,
05:53c'è tutto, addirittura anche Dario Argento l'ha reinterpretato, per cui vogliamo una
06:00serie tv del Fantasma dell'Opera, è un appello che facciamo. Esatto, ci appagliamo alle
06:05piattaforme streaming, senza ovviamente fare nomi, le conosciamo tutte, insomma,
06:09se ci state ascoltando, amministratori delegati, vogliamo una serie sul
06:13Fantasma dell'Opera. Allacciandoci invece a questo discorso,
06:16c'è una serie che ovviamente ha fatto davvero i numeri, ma i numeri con la N
06:21maiuscola. Io voglio soltanto dire il suo nome, senza pronunciare il cognome,
06:25Blair, e sono sicura che chi sta ascoltando sa di cosa parliamo.
06:31Sa che parliamo di Blair Waldorf di Gossip Girl, una delle serie tv che ha avuto più
06:37successo e che ha influenzato, Elisa, tutte le serie tv successive sui
06:41adolescenziali, perché diciamo che è andata in onda tra il 2007 e il 2012, ma
06:48continua ad avere successo, ammietere successo, perché sulle piattaforme, lì
06:52dove c'è Gossip Girl, vanno ancora a vederlo anche ragazze e ragazzi, perché
06:58poi dopo saranno adolescenti di tutti i tipi, maschi, femmine, eccetera. Quindi non è che
07:02era una serie votata solo per le ragazze, anzi, i protagonisti
07:09maschili sono altrettanto importanti e poi non dico, anche se si sa benissimo
07:16chi era Gossip Girl, quindi poi alla fine, insomma, si vede che proprio c'è
07:21un'omogeneità nel raccontare maschi e femmine, però Blair è di fatto il
07:29personaggio che ha avuto più successo, Elisa. Esatto, ed è antipatica.
07:36Sì, ma è il fascino dei personaggi antipatici, lei è veramente antipatica
07:42all'inizio della serie, te lo ricordi? Sì, è verissimo, è verissimo.
07:49Però che cosa la distingue? Perché siamo così affascinati da questi
07:53personaggi che dicono sempre una cosa antipatica, che sono sempre magari anche
07:57sgarbati, scorputici? Perché alla fine sono veri, sono loro stessi, sono
08:04coraggiosi, sono temerari, poi chiaramente gli sceneggiatori poi ci
08:10lavorano un pochino e alla fine Blair diventa anche buona, però mantiene
08:16sempre quel pizzico di monella che ce la fa piacere. Poi la cosa interessante che
08:23ha reso, secondo me, Blair forse uno dei personaggi più veri, non solo perché è
08:30un'icona fashion, i suoi vestiti, i suoi outfit sono diventati famosissimi e
08:37anche le sue trattute, ma la cosa principale è che lei aveva dei problemi
08:42alimentari e quindi la fa sembrare, sì è vero, sembra una principessa, sembra che
08:48abbia tutto, eppure ha dei problemi perché ha avuto una forma di anoressia
08:54durante tutte le puntate, ogni tanto ritorna questo suo disturbo, che però ce
09:01la fa sembrare più umana. Ci fa capire che ha una fragilità, no?
09:07Certo, ma i personaggi antipatici spesso ce le hanno le fragilità e proprio la curiosità di
09:15scoprirla forse che ce li rende più simpatici. Giusto per fare un
09:20piccolissimo confronto a margine, c'è un personaggio molto antipatico ad esempio
09:24di un'altra serie di tv che ha fatto davvero anche in questo caso i numeri,
09:27che è La Casa di Carta, Berlino, risulta inizialmente un personaggio antipaticissimo,
09:32hanno realizzato uno spin-off in cui c'è una versione di Berlino completamente
09:37diversa che ce lo fa amare, no? Quindi anche lì sono stratagemmi secondo me
09:41poetici, chiamiamoli come vogliamo, che però funzionano sempre per ricollegarci
09:46al primo tema che abbiamo trattato. Concludiamo con una cosa
09:50completamente diversa, quindi ci spostiamo un po' dalla cinema perché tu ci vuoi
09:54dare qualche consiglio preziosissimo Cinzia, noi siamo, mi collego a una
10:00situazione ormai diventata famosa, siamo un popolo di esauriti, ha detto una
10:04famosissima giornalista, come la risolviamo?
10:08Come la risolviamo? Guarda, noi abbiamo ipotizzato in redazione, come vedi è un
10:12redazionale, l'abbiamo scritto a più mani, abbiamo pensato a cosa può indurci a
10:21cambiare le nostre abitudini, perché quando siamo stressate, quando si vede
10:28stressate e stressati, quindi non è un fatto soltanto femminile ovviamente,
10:33siamo più nervosi, non dormiamo bene, abbiamo le occhiaie, abbiamo la pelle
10:37spenta, le rughe, diciamo diventiamo quasi cattivi perché gli ormoni che vanno in
10:44circolo non sono degli ormoni che però danno il buon umore, per cui siamo sempre di
10:49cattivo umore, ci viene anche il mal di testa eccetera, quindi abbiamo chiesto un
10:55po', sia le ragazze della redazione, ci siamo fatte un giro di consulenza veloce
11:01tra di noi e poi abbiamo chiesto a diversi centralistici e non solo, anche a
11:07dei dottori, che cosa secondo loro si può fare nel nostro piccolo quotidianamente
11:12per contrastare almeno un minimo lo stress e tutti hanno risposto, Elisa
11:20dovete rilassarvi un'ora al giorno, un'ora dovete dedicarla solo a voi stessi, bisogna
11:27trovarla però quell'ora, bisognerà trovarla, esatto, tutti quanti ci hanno detto
11:38dovete leggere un libro, guardare un film, farvi una maschera, qualsiasi cosa, però
11:45un'ora dovete trovarla sempre, a tal proposito un dottore in particolare ci ha
11:51suggerito delle app di meditazione, addirittura lui diceva bastano 10 minuti
11:57al mattino, fare una meditazione di 10 minuti, in cui tu ti svegli, fai questa
12:03meditazione di 10 minuti, dopodiché cominci la giornata, pare che i suoi pazienti, un
12:10medico generico, quindi non è neopata, un medico regolare diciamo, che ha detto
12:19guarda funziona perché rilassarsi fa sempre bene, ossigena i tessuti, ci rende
12:28anche più propensi a cominciare bene la giornata e poi puoi prendere il tuo
12:32caffè tranquillamente, infatti, beh bisognerebbe provarci Cinzia, magari ci
12:39proviamo, se troviamo il tempo e vediamo un attimino insomma gli effetti che
12:43sortisce ecco questa pratica, io ho esaurito il tempo a nostra disposizione, ti
12:47ringrazio di cuore insomma per essere stata in nostra compagnia anche oggi, noi
12:50ci ritroviamo giovedì prossimo, invito i nostri telespettatori insomma a visitare
12:55il sito Pink Magazine Italia perché ci sono tanti approfondimenti davvero
12:59interessanti legati alla cultura, alla moda, allo spettacolo, insomma è davvero
13:03tutto stupendo, grazie Cinzia, ci ritroviamo allora giovedì prossimo
13:07grazie Elisa, è sempre un piacere, grazie a tutti, a presto, bene ci fermiamo
13:12nuovamente per un brevissimo momento di pausa tra pochissimi istanti, restate qui
13:16perché abbiamo due ospiti speciali in studio