• 2 settimane fa
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02:19 Vendemmia 2023, dopo gli eccessi del clima ecco il fungo: allarme peronospera. In collegamento Giuseppe Casu, Direttore di Coldiretti Roma

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Trascrizione
00:00Extra. Tutti i colori
00:05dell'attualità. Con Claudio
00:07Michalizio. Bentornati a destra.
00:11Parliamo di agricoltura e
00:13parliamo di vendemmia. La
00:15regione Lazio è tra le regioni
00:17italiane che può vantare vini di
00:20primordine, autentiche
00:22eccellenze che contribuiscono al
00:25successo del brand made in Italy
00:27in giro per il mondo ma che
00:29non ha mai avuto la possibilità
00:31di dover fare i conti con
00:33chiamiamolo così l'ennesimo
00:35imprevisto legato alla natura. Ci
00:37spiega tutto Silvia Corsi nella
00:39sua copertina e poi vi presento
00:41l'ospite di questa puntata di
00:43Extra. Non bastavano le
00:44grandinate e ora gli altri
00:46effetti correlati ai cambiamenti
00:47climatici come il gran caldo che
00:49in molte zone d'Italia obbliga a
00:51raccogliere l'uva nelle ore
00:52notturne o del primissimo
00:54mattino. A mettere a rischio la
00:56vendemmia duemilaventitré ora
00:57si tratta di un'antica
00:59fattia fungina che preoccupa i
01:01viticoltori del Lazio. Il fungo
01:03in sé non è una novità ma sono
01:05le modalità con cui si sviluppa
01:07che ne ha favorito la diffusione.
01:09Le forti siccità alternate a
01:11violenti piogge hanno creato il
01:13clima adatto alla proliferazione
01:15di un fenomeno che può danneggiare
01:17fino al 90% del raccolto. Per i
01:19produttori del vino made in Italy
01:21l'ennesima tegola dopo i rincari
01:23dei costi di produzione, i danni
01:25dei produttori del vino sono
01:27in difficoltà nel reperire mano
01:29d'opera. Le associazioni agricole
01:31che hanno già monitorato il
01:33fenomeno chiedono alle istituzioni
01:35di intervenire di indennizi e
01:37contributi per dare ristoro
01:39agli agricoltori già in difficoltà
01:41per il contesto generale e ora
01:43alle prese con una malattia delle
01:45viti che rischia di tagliare
01:47drasticamente la resa del
01:49prodotto. Giuseppe Casu è il
01:51direttore di Coldiretti Roma.
01:53Coldiretti è tra le associazioni
01:55che sta monitorando con particolare
01:57attenzione questo fenomeno, quest'ennesima
01:59tegola verrebbe da dire
02:01chi ha una minima dimestichezza col mondo
02:03agricolo e in questo caso con la viticoltura
02:05sa perfettamente che la
02:07peronospera è sempre esistita
02:09però come mai è
02:11diventata così aggressiva ed è
02:13fattore di tanta preoccupazione
02:15per gli agricoltori
02:17oggi?
02:19Sì, diciamo che
02:21il motivo per cui abbiamo una problematica
02:23così forte in
02:25quest'annata è legata appunto all'andamento
02:27climatico. Le diceva giustamente
02:29la peronospera non è una novità, è una malattia
02:31della vite che
02:33è sempre esistita e che viene controllata
02:35normalmente con interventi di natura
02:37sanitaria sui vigneti.
02:39Il problema è che noi abbiamo avuto delle condizioni
02:41di piovosità molto
02:43intense nel periodo primaverile
02:45e poi in quello estivo che da un lato
02:47hanno creato condizioni climatiche
02:49come dire favorevoli per lo sviluppo
02:51per la diffusione della
02:53malattia che appunto è generata da un fungo
02:55ma soprattutto hanno reso complesso
02:57l'intervento appunto
02:59sanitario perché
03:01diciamo piogge continue
03:03abbiamo avuto dei periodi proprio in cui
03:05preceduti da siccità
03:07peraltro consistentissime ma
03:09piogge continue rendevano praticamente impossibile
03:11l'ingresso dei macchinari
03:13per poter fare gli interventi
03:15sanitari in maniera efficace.
03:17Questo ha fatto sì che sostanzialmente
03:19la malattia potesse
03:21proliferare in maniera assolutamente
03:23anomala rispetto ad annate
03:25ordinarie e oggi abbiamo davanti uno scenario
03:27effettivamente catastrofico.
03:31Voi ovviamente in questa fase
03:33capite come butterà
03:35il raccolto perché è iniziata
03:37come in altre parti d'Italia
03:39l'attività proprio di raccolta
03:41già il caldo vi obbliga
03:43ma è un rito che purtroppo
03:45avete dovuto cambiare già da qualche anno
03:47questa parte, per esempio
03:49molto spesso si raccoglie di notte o si raccoglie
03:51nelle ore del primo mattino perché fa un caldo davvero
03:53eccezionale, però
03:55tutte queste avversità
03:57legate al natura
03:59e al cambiamenti climatici
04:01davvero vi mettono nella difficoltà
04:03di capire oggi
04:05quale sarà l'entità del raccolto
04:07mi pare che si navighi un po'
04:09a vista, ancora non sapete
04:11quale sarà la quantità ma neanche
04:13la qualità delle uve che potrete raccogliere
04:15Guardi, è vero
04:17perché in realtà
04:19il fenomeno per orospora appunto è molto
04:21complesso ed è legato al decorso
04:23climatico ma anche ad altri aspetti come
04:25per esempio la suscettibilità
04:27delle varietà, cioè ci sono
04:29varietà in qualche maniera più sensibili e varietà
04:31meno sensibili. Diciamo che noi abbiamo iniziato
04:33già dal mese
04:35di giugno un
04:37monitoraggio per capire
04:39appunto quanto fosse diffusa la malattia
04:41e abbiamo
04:43completato i monitoraggi
04:45intorno ad agosto avendo dei dati
04:47effettivamente preoccupanti perché
04:49parlo per esempio del distretto di Castelli
04:51Romani che è quello più vicino
04:53a Mecco per competenza territoriale, lì abbiamo
04:55danni che vanno dal 20 al 90%
04:57è una forbice amplissima però
04:59significa sostanzialmente che ci sono
05:01vigneti che sono danneggiati per il
05:0320% ma vigneti che arrivano addirittura
05:05al 90% di danno
05:07Oggi diciamo che questi dati
05:09che sono ovviamente
05:11sperimentali, valutati in qualche
05:13maniera
05:15su previsioni, oggi li stiamo
05:17purtroppo confermando
05:19posto che la vendemmia è iniziata
05:21e già in questi giorni ricevo
05:23telefonate molto preoccupate di viticoltori
05:25che appunto
05:27temevano danni
05:29consistenti e purtroppo
05:31l'attività di raccolta sta confermando
05:33quei danni oppure li sta facendo
05:35manifestare in maniera ancora più ampia
05:37del previsto. Ieri ho ricevuto
05:39la chiamata di un
05:41agricoltore che sostanzialmente mi ha
05:43confermato, terminata la vendemmia
05:45sui vigneti, in meno tempo perché ovviamente
05:47la quantità di prodotto era
05:49minore, mi ha confermato appunto
05:51un danno del 90%, cioè una perdita
05:53di produzione del 90% e quindi
05:55lui di fatto ha portato in cantina
05:57sostanzialmente, esclusivamente il 10%
05:59di quello che si aspettava
06:01di raccogliere.
06:03Anche perché, correga
06:05se dico una sciocchezza, ma a questo punto
06:07non si può fare nulla per salvare
06:09il raccolto, non è più
06:11possibile arginare gli effetti
06:13della peronospora?
06:15Assolutamente no, perché ormai
06:17l'effetto è sui grappoli e i grappoli
06:19di fatto sono pregiudicati.
06:21Si può
06:23diciamo provare a raccogliere quello che
06:25è stato salvato, ma ovviamente
06:27con dei maggiori costi perché chiaramente
06:29l'attività di raccolta è in qualche maniera più complessa
06:31perché bisogna selezionare
06:33in qualche modo i grappoli, ma ci sono
06:35situazioni dove di fatto l'ingresso
06:37in vigneto è sostanzialmente inutile
06:39perché l'uva è interamente
06:41danneggiata.
06:43Quindi sostanzialmente in questo momento
06:45come giustamente diceva lei
06:47di intervento tecnico
06:49per salvare la produzione
06:51di fatto non si può più fare nulla.
06:53Voi avete chiesto
06:55l'attenzione da parte delle istituzioni
06:57perché è evidente
06:59che di fronte a previsioni come quelle
07:01che ci raccontava prima il direttore di Coldiretti
07:03il 90% addirittura
07:05del raccolto
07:07danneggiato significa un danno
07:09economico notevole per
07:11l'agricoltore, per l'azienda agricola
07:13che ha seguito come ogni anno
07:15secondo il ritmo
07:17delle stagioni tutte le attività
07:19per arrivare poi al momento
07:21della vendemmia e improvvisamente
07:23scopre che non potrà
07:25godere dei frutti
07:27del proprio lavoro. Immagino che sia una situazione
07:29pesantissima per la vostra
07:31categoria.
07:33Guardi pesante
07:35io ho ricevuto come accennavo
07:37telefonate che emotivamente mi hanno
07:39provato perché mi hanno chiamato
07:41delle persone insomma che quasi piangevano
07:43davanti al risultato
07:45perché come appunto
07:47lei accennava c'è un anno di lavoro
07:49rispetto a una produzione che
07:51si vuole ottenere e che di fatto viene
07:53poi
07:55vanificato. Tenga conto peraltro
07:57che è un comparto che ha sofferto molto
07:59per gli effetti della pandemia
08:01e poi del conflitto ucraino
08:03nel senso che in pandemia purtroppo
08:05la
08:07fermata del
08:09canale dei ristoranti
08:11di quell'oreca più insensolato
08:13ha comportato
08:15delle serie problematiche
08:17sul comparto e poi il periodo
08:19della guerra ucraina con
08:21l'incremento dei costi delle materie
08:23ha determinato ulteriori problematiche
08:25questo quindi da un lato
08:27è la situazione come dire
08:29congiunturale in cui si trova il
08:31comparto. Tenga conto peraltro
08:33che il problema non è solo laziale nel senso
08:35che noi come Poldiretti siamo
08:37un'organizzazione di livello nazionale
08:39abbiamo fatto monitoraggio in diverse regioni
08:41in tante regioni la situazione è
08:43praticamente analoga
08:45noi diciamo abbiamo
08:47insistito col governo perché ci potesse
08:49essere una prima misura di ristoro
08:51almeno economico e finanziario
08:53anche perché stante
08:55le prevesse che ho fatto e la condizione problematica
08:57del comparto questo rischia di essere
08:59un anno che potrebbe
09:01determinare la chiusura di alcune aziende
09:03perché dopo tre anni problematici arrivare
09:05a un anno di questo tipo dove di fatto non si raccoglie
09:07oppure avendo investito nell'attività produttiva
09:09può significare veramente
09:11la chiusura. Il governo a un momento
09:13ha diciamo introdotto
09:15nel decreto legge asset
09:17una misura
09:19di ristoro collegata sostanzialmente
09:21alle calamità
09:23naturali e
09:25ha postato su questa
09:27misura un milione di euro
09:29è importante che ci sia questi interesse
09:31perché significa che comunque c'è la volontà
09:33di sostenere un comparto che
09:35poi è nodale per l'economia
09:37della nostra
09:39nazione però probabilmente
09:41la somma postata
09:43dovrà essere rivista perché
09:45io temo, ho visti
09:47i primi segnali
09:49insomma legati all'inizio
09:51della vendemmia beh credo che la somma
09:53dovrebbe essere, dovrà essere sicuramente
09:55superiore se si vuole effettivamente aiutare
09:57in senso concreto il comparto.
09:59Certo, un milione
10:01di euro immagino su scala nazionale
10:03è davvero poca cosa
10:05e questo è comprensibile anche se
10:07non si è esperti di finanza pubblica
10:09direttore è una situazione
10:11davvero complicata
10:13lei ha fatto bene a ricordare
10:15da quanto tempo il vostro settore
10:17come altri comparti economici del nostro
10:19paese si è sotto pressione. Ecco
10:21però l'agricoltura rappresenta
10:23oltre che un'eccellenza anche
10:25un settore vitale perché banalmente
10:27il vino
10:29ma poi pensiamo a tutti i prodotti della terra
10:31compongono anche
10:33il menù che ogni giorno chi è più
10:35fortunato può portare sulla propria tavola
10:37quindi preservare questo settore
10:39significa garantirsi l'accesso
10:41a cibo di qualità
10:43e questo credo che sia un bene primario
10:45di cui tener conto
10:47secondo me ci sono due componenti
10:49quella che lei accennava
10:51cioè il fatto che
10:53ovviamente si chiama settore primario
10:55perché è quello che garantisce poi
10:57l'elemento di base per l'alimentazione
10:59della popolazione
11:01non voglio tornare troppo indietro nel tempo
11:03ma ricordiamo che in periodo pandemico
11:05quando come dire
11:07si aveva la paura di non poter accedere
11:09alla risorsa alimentare
11:11il sistema agricolo nazionale ha garantito
11:13invece la possibilità per il nostro paese
11:15di avere comunque una possibilità
11:17d'accesso al cibo come dire tra virgolette
11:19normale
11:21c'è poi l'aspetto come dire economico
11:23più ampio legato anche al turismo
11:25cioè in realtà
11:27il nostro paese si distingue per
11:29una bellezza ambientale che ha come
11:31contraltare come dire sinergico
11:33complementare la
11:35forte offerta
11:37e la forte diversità e specificità
11:39in termini di
11:41prodotti alimentari
11:43agroalimentari per essere più preciso
11:45e il vino ne è
11:47una componente importante
11:49quindi è evidente che le problematiche
11:51possono essere di diverso
11:53di diversa portata
11:55sicuramente da un lato
11:57il cambiamento climatico
11:59e questo fenomeno della
12:01pronostora ne è una parte
12:03rischia di pregiudicare la capacità
12:05produttiva del nostro sistema agricolo
12:07ma dall'altro rischia di mettere in difficoltà anche
12:09l'immagine
12:11poi che il nostro paese ha in termini
12:13di bel paese
12:15bello appunto perché ha
12:17bellezze naturali e bello anche perché ha
12:19delle specificità agroalimentari che ovviamente
12:21se venissero a mancare
12:23questo sarebbe un duro colpo per la nostra economia
12:25Allora speriamo
12:27davvero che da parte delle istituzioni
12:29da parte della politica si voglia
12:31accogliere questo grido, questa richiesta
12:33di aiuto che arriva dal settore
12:35agricolo col diretti
12:37che da questo punto di vista
12:39ha offerto piena disponibilità
12:41alla collaborazione e ha
12:43naturalmente avanzato
12:45le sue proposte per
12:47stare vicino ad una categoria
12:49davvero
12:51così importante per
12:53tutto il nostro paese
12:55io ringrazio il direttore
12:57di col diretti Roma, Giuseppe Casu
12:59per essere stato con noi, buon proseguimento
13:01di vendemmia sperando davvero che
13:03alla fine la stagione si possa
13:05salvare come si dice in questi casi
13:07e poi naturalmente
13:09sta alle istituzioni
13:11in questo momento dare delle risposte concrete
13:13a chi con un'impresa
13:15chiede
13:17in modo disperato sostegno e vicinanza
13:19perché stiamo parlando
13:21del tessuto produttivo del nostro paese
13:23direttore grazie davvero, buona serata a lei
13:25grazie a voi e una buona serata
13:27noi ci fermiamo qui
13:29grazie per averci seguito
13:31adesso ci sono i programmi della prima serata
13:33di Radio Roma Television e noi torniamo domani
13:35alla solitora, arrivederci

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