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Trascrizione
00:00:00Urbis, storie e volti della città eterna, con Massimiliano Cacciotti.
00:00:21Negli anni 50 io me ne andai, come oggi i ragazzi vanno in India, vanno via.
00:00:26Anch'io me ne andai nauseato, stanco da questa Roma del dopoguerra.
00:00:34Io allora a 20 anni mi trovavo di fronte a questa situazione.
00:00:39Andai via da questa Roma, anni 50.
00:00:43E me ne andavo da quella Roma addormentata, da quella Roma puttanona, borghese, fascistoide.
00:00:51Quella Roma del volemo se bene andiamo avanti, quella Roma delle pizzerie, delle latterie, dei sali e tabacchi, degli erbaggi e frutta.
00:00:59Quella Roma dei mostaccioli e caramelle, dei soufflì, dei lupini, dei maritossi con la panna, senza panna, delle mosciarelle.
00:01:08Me ne andavo da quella Roma dei pizzi caroli, dei portieri, dei casini, dei casini, delle approssimazioni, degli imbrogli,
00:01:18degli appuntamenti ai quali non staviamo mai puntuali, dei pagamenti che non vengono effettuati.
00:01:23Quella Roma dei funzionari, dei ministeri, degli impiegati, dei bancari.
00:01:28Quella Roma dove le domande erano sempre già chiuse, dove ci volevo una raccomandazione.
00:01:34Me ne andavo da quella Roma dei pisciatori, degli espasiani, delle fontanelle, degli ex moto.
00:01:42Quella Roma della circolare destra, della circolare sinistra, delle mille chiese, delle cattedrali fuori le mura, dentro le mura.
00:01:50Quella Roma delle suore, dei frati, dei preti, dei gatti.
00:01:55Me ne andavo da quella Roma con gli attici con la vista.
00:01:58La Roma di piazza a Bologna, di via Veneto, di via Gregoriana, quella da Luziana, quella eterna, quella di giorno, quella di notte, quella turistica.
00:02:09La Roma dell'orchestrina a piazza Eseda, la Roma di propaganda FIDE, la Roma fascista di Piacentini.
00:02:17Me ne andavo da quella Roma che ci invidiano tutti, la Roma caputmundi del Colosseo, dei fori imperiali, di piazza Venezia, dell'altare della patria, dell'università di Roma.
00:02:28Quella Roma sempre con sole, estate, inverno, quella Roma che è meglio di Milano.
00:02:34Me ne andavo da quella Roma dove la gente urinava per le strade, quella Roma affetente, impiegatizia, dei mille prodegai, degli Annetti, di Gucci, di Ventrella, di Bulgari, di Sciosna, di Carmignani, di Aveglia.
00:02:48Quella Roma dove non c'è il lavoro, dove non c'è la lira, quella Roma del cuore di Roma.
00:02:53Me ne andavo da quella Roma della banca commerciale italiana, del Monte di Pietà, di Campo di Fioni, di Piazza Lavona.
00:03:02Quella Roma che c'è una sigaretta, prestami centolire.
00:03:06Quella Roma del fori, del concorso istico, quella Roma del foro che portava il cortatore in nome di Bustolini.
00:03:13Me ne andavo da quella Roma di festa.
00:03:16Mamma Roma.
00:03:17Mamma Roma.
00:03:18Addio.
00:03:19Addio.
00:03:21Dopo qualche anno sono tornato.
00:03:23Benvenuti su Urbis, storie e volti della città eterna.
00:03:28Cento anni di Remo Remotti.
00:03:31Esattamente cento anni fa, il 16 novembre 1923, nasceva a Roma quello che può essere considerato una sorta di artista mito della Romanità, un artista polietrico.
00:03:46Lui è stato un pittore, uno scultore, un poeta, un attore, un cantante.
00:03:52Lui è stato mille cose insieme e oggi racconteremo Remo Remotti sia nel suo aspetto artistico, sia nel suo aspetto più intimo.
00:04:02Lo faremo insieme a tantissimi ospiti che lo hanno conosciuto personalmente, anche ospiti inattesi che racconteranno i diversi aspetti.
00:04:16Lo racconteranno anche grazie a un documentario che è stato realizzato con la produzione di Federica Remotti per Sky Art, che si intitola Ho rubato la marmellata.
00:04:30Un documentario che andremo a vedere insieme, di cui ora vedremo il trailer.
00:04:47Ognuno di voi in questa vita ha un capo, ha un problema da risolvere e da portare avanti.
00:04:53E non basta di fingere o cantare, non basta essere un grandissimo pittore e poi sei un cretino.
00:05:00Sempre stato un uomo di grandissima apertura, oggi si direbbe un anarchico molto aperto a tutte le visioni del nuovo.
00:05:09Ha creato qualcosa di buono intorno a lui e poi con un cuore pazzesco.
00:05:18Capì le due cose fondamentali di Remo, cioè che era un grande artista e che era un caso clinico.
00:05:23Sono ritardatario, poi ve lo spiego.
00:05:26Abbiamo visto tante voci che raccontavano in questo documentario Remo Remotti.
00:05:39Molte di quelle voci saranno qui con noi e ce ne saranno anche altre.
00:05:44A partire da due insospettabili amici di Remo Remotti, a cui do il benvenuto.
00:05:52A Patrizio Roversi e a Suzy Bledi.
00:05:55Ciao Patrizio.
00:05:57Ciao, grazie dell'invito, figurati.
00:06:00Allora, non verrebbe spontaneo abbinare Patrizio Roversi e Remo Remotti.
00:06:09La prima domanda che ti faccio è come vi siete conosciuti e come è nata l'amicizia che poi avete portato avanti negli anni.
00:06:18L'anello di congiunzione tra me, Suzy e Remo è stata ovviamente Luisa Pistoia,
00:06:24che per anni è stata la nostra manager, nel senso che abbiamo mangiato insieme in diverse occasioni
00:06:33e quindi questa conoscenza è sopravvenuta a livello puramente familiare.
00:06:41Dopodiché per me Remo Remotti è stato veramente tante cose, un amico, un fratellone.
00:06:48L'anello di congiunzione tra me e un mondo misterioso che era appunto Roma.
00:06:53Ecco, mondo misterioso che era appunto Roma, che ha conosciuto immagino in quegli anni anche Suzy.
00:07:00Non so se Suzy è collegata qui con noi.
00:07:03Io ci sarei.
00:07:05Eccola, eccola Suzy.
00:07:08Suzy tu sei anche un'amica di Urbis, ormai ti posso considerare così, oltre che diremo Remotti.
00:07:17È vero.
00:07:19Suzy, ti volevo chiedere di parlare di Remo.
00:07:26Come vi siete conosciuti, lo ha raccontato Patrizio,
00:07:31qual è stata la tua impressione nel vedere questo artista che almeno a livello pubblico
00:07:38dava una sensazione di caso clinico, come ha detto Michele Serra prima?
00:07:45Ma no, guarda, allora, io l'ho conosciuto Remo quando Luisa ha conosciuto Remo,
00:07:53quindi sono addirittura...
00:07:55Cupido sei stata, siete voi che l'hai fatta innamorare,
00:07:58perché la Luisa di cui stanno parlando è quella che poi è diventata la moglie di Remo Remotti,
00:08:03nonché la madre di sua figlia Federica, che conosceremo fra pochissimo.
00:08:08E quindi io praticamente ho imparato a conoscere questo personaggio al vivo
00:08:16quando già l'avevo visto nei film di Moretti,
00:08:20l'avevo già visto in altre occasioni, però più di spettacolo.
00:08:26E quindi conoscerlo personalmente è stato fondamentale nella vita aver conosciuto Remo,
00:08:37perché come hanno già detto altri, ma quanto altre cose si potrebbero dire di lui,
00:08:44era un anarchico molto particolare, molto spirituale,
00:08:53vedi lui che dice di sì, molto spirituale al suo modo,
00:08:59che ti dava quando riuscivi a rimanere da sola e non eri nel guazzabuglio del gioco,
00:09:11perché lui giocava molto e si divertiva a essere il burbero, il cassone,
00:09:22non so come dire, a fare questo.
00:09:25Ma nel profondo tutti sappiamo che era una persona anche molto spirituale,
00:09:34con tutto, come dire, nella sua spiritualità ci stava tutta l'assurdità,
00:09:42la volgarità del mondo, gli eventi assurdi che possono essere e capitare,
00:09:49che sono patrimonio di tutti.
00:09:54La sua bellezza era la contraddizione.
00:09:57E tra l'altro questo aspetto spirituale, come dici tu, filosofico,
00:10:03il Remo Remotti lo scopriremo insieme nel corso della puntata.
00:10:07Patrizio, immagino che tu sia d'accordo su questa immagine di Remotti spirituale,
00:10:14io ricordo una tua vecchia intervista parlando proprio di Remotti
00:10:19di fronte a uno dei suoi aspetti più evidenti, più manifesti,
00:10:26una certa voglia di dissacrare tutto, di parlare di sesso a tutto spiano.
00:10:33Hai spesso sottolineato come non ci fosse mai volgarità in quello che faceva.
00:10:41Premesso che sono d'accordo per il contratto con tutto quello che dice Suzy,
00:10:45e in questo caso è anche vero,
00:10:47in effetti Remo Remotti dal mio punto di vista aveva un pregio enorme.
00:10:55In qualche modo ha introdotto il turpiloquio, lo ha sdoganato.
00:11:07A parte che lui era raffinatissimo, un bellissimo signore,
00:11:12quindi riusciva sempre a dire le peggio cose con grande eleganza e grande stile.
00:11:18Ma comunque ha sdoganato il turpiloquio,
00:11:21che a mio avviso è veramente uno strumento espressivo fondamentale.
00:11:27Il problema è che io sono padano, mantovano e quindi greve,
00:11:31quindi in bocca a me le parolacce fanno un po' schifo.
00:11:34In bocca a Remo le parolacce erano arte e anche il suo modo di fare.
00:11:41Io ricordo un episodio sublime, una signora molto fine, molto dolce,
00:11:47Maria Pia, che tra l'altro era anche vagamente una sua parente, consuocera.
00:11:52Un giorno gli chiese «Remo, per favore, mi spieghi il significato di questa tua opera?»
00:11:58E Remo rispose «Sì, vabbè,
00:12:01mo te spieghi in due parole vent'anni de bucio de culo d'arte moderna!»
00:12:06Ma come si poteva dire meglio?
00:12:12E la detta, diciamo, anche con un minimo di grevità,
00:12:16ma la grevità a quel punto diventa leggerezza.
00:12:20Era provocatorio, come quella volta, adesso Federica dirà la sua.
00:12:25Federica, povera, era una ragazzina, andava a ballare, andava con i suoi amici.
00:12:31Patrizio, ti posso interrompere un attimo
00:12:34e racconti questo aneddoto subito dopo qualche secondo di pubblicità?
00:12:39Ritorniamo qui a parlare di Remo Remotti e dei suoi cento anni.
00:13:09Che taglia la testa al topo, che non è bello ciò che è bello,
00:13:14ma che è bello che è bello che è bello.
00:13:35Basta, mi ribello al bello.
00:13:38L'uomo è diventato lo zimbello del bello.
00:13:42Basta con il mito del bello.
00:13:44Basta con l'esteriore.
00:13:47Torniamo alla bellezza interiore.
00:13:50Torniamo all'uomo, alla natura, alle cose vere, al formaggio con le pere.
00:13:55Meglio sporchi, brutti e cattivi, che poveri ma belli.
00:14:02Basta con il mito delle donne belle, dei giovani belli, dei bambini belli.
00:14:07Di gioacchino belli, dei bei sorrisi, dei bei tramonti, di infinità dei morti.
00:14:14Basta con i concorsi di bellezza, le creme di bellezza,
00:14:19gli istituti di bellezza con la bellezza del zomato.
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00:14:52Basta con la bella Otero, il Fred è bello, il Sette è bello, il Re è bello,
00:14:57il bello Antonio, la bella estate.
00:15:01Svegliamo la bella addormentata nel bosco.
00:15:05Dimentichiamo le belle maniere, le belle lavanderine,
00:15:10le belle di giorno e le belle di notte.
00:15:14Non è bello quel che è bello, è bello quel che piace.
00:15:18Abbasso i bronzi di riace.
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00:20:39Sottotitoli e revisione a cura di QTSS
00:20:55e chi l'insegna più buono che si crede nel cervello, buona la castità, meglio la fregna.
00:21:06Io sono un raicchiano, credo nella funzione dell'orgasmo perché è un amplesso, un'unione che non lo dà uno, una carezza
00:21:15e tutto quello che segue è fondamentale per vivere bene, è l'ossigeno.
00:21:22Abbiamo visto come quel turpilogio di cui parlavamo prima diventa poesia, diventa anzi pensiero filosofico
00:21:31perché secondo me Remotti è stato anche un filosofo, ce lo diceva prima Susie Blady, è vero, è così, è anche un maestro di pensiero.
00:21:45È un maestro, è un maestro, mi ricordo che rimanemmo soli una volta e lui proprio mi diede dei consigli di vivere,
00:22:00nel vivere ed erano sempre alti come un santone, ecco, un santone laico che però insomma quando c'era lui,
00:22:12io siamo andati tantissime volte da Luisa e Remo al mare o a casa e la loro casa era aperta, aveva un modo di accoglierci
00:22:36e di accogliere le persone che era sempre estremamente personale, noi diciamo eravamo amici, forse perché noi ci sentivamo così
00:22:47e lui ci dava questo senso, ci rimandava questo senso di capirci, guarda che non è facile, aveva anche questa virtù,
00:23:00poi aveva tantissimi difetti suppongo, se lo chiediamo a Luisa non so.
00:23:06Abbiamo fatto la sorpresa con Federica, facciamola anche con Luisa, questa Luisa tanto evocata è Luisa Pistoia,
00:23:16una donna che si è innamorata di Remo Remotti, non è semplicemente stata sua amica ma è stata sua compagna di vita
00:23:23e poi anche la madre di Federica. Ciao Luisa, benvenuta.
00:23:28Ciao, salve, buonasera a tutti, ciao Maurizia, ciao Patrizio, ciao Massimiliano, grazie di questo invito.
00:23:37Quello che diceva Maurizia è verissimo, cioè Remo aveva la capacità di relazionarsi con le persone in un modo assolutamente speciale, unico
00:23:52per cui veramente ti faceva sentire un suo amico e lui devo dire che poi si ricordava sempre di alcuni dettagli, di alcune particolarità di ciascuno di loro.
00:24:09Poi con Patrizio e con Siusi era affascinato, secondo me, dalla loro genialità, dalla loro creatività, poi quello era veramente il periodo in cui si viaggiava tanto,
00:24:24c'era anche una bella energia e a lui questa cosa piaceva moltissimo.
00:24:32Chiaramente l'energia era lui per primo a emanarla, cioè non potevi stargli accanto senza rimanere colpita dalla sua gioia,
00:24:50anche dall'allegria, dalla positività, dal sentirsi comunque sempre pronto ad accogliere qualsiasi persona e anche qualsiasi storia.
00:25:05Era affascinato anche dalle vicende umane, amava sempre mettersi dalla parte dei più deboli, dei più fragili,
00:25:17essendo poi in realtà lui una persona, come diceva anche Patrizio, talmente un bello, un elegante, uno raffinato,
00:25:31che amava vestirsi bene anche in mezzo a tanti colori, a tante cianfrusaglie che si metteva addosso.
00:25:39Per cui poteva sembrare uno snob, poteva sembrare uno che non…
00:25:48Un bello, un raffinato che poi però nei suoi spettacoli pubblici invece spesso andava vestito in maniera improbabile, diciamo così.
00:25:58Di questi aspetti Luisa io vorrei parlare in maniera più approfondita, però fra pochissimo, solo pochi secondi,
00:26:04e poi ritorneremo qui su Urbis a parlare di Remo Remotti.
00:26:35Tempo, tempo, 24 ore.
00:26:44Presente, futuro.
00:26:50Passato, presente.
00:26:54Presente, futuro.
00:26:57Passato, presente.
00:27:00Essere qui adesso, presente.
00:27:14Sto facendo l'amore e penso alla pictura.
00:27:18Mangio e guardo la televisione.
00:27:20Sto facendo un quadro e vorrei invece fare l'amore.
00:27:23Sto scrivendo e vorrei giocare a tennis.
00:27:26Gioco a tennis e mi sembra di perdere tempo.
00:27:29Leggo l'Espresso e vorrei tanto invece leggere un libro.
00:27:33Giuro di fare delle vacanze e poi non mi muovo da Roma.
00:27:38Sto a Roma e non vedo l'ora che andarmene via.
00:27:41Leggo un libro e ascolto contemporaneamente La Labia.
00:27:56Non finisco un libro e ne inizio contemporaneamente altri due.
00:28:00Oggi vedo Antonella, domani vedo Adriana.
00:28:03Sto con l'Adriana e vorrei stare con Antonella.
00:28:06Vivo da solo e cerco una compagna.
00:28:09Trovo una compagna e preferisco stare da sola.
00:28:13Mangio e mi preoccupo per la dieta.
00:28:16Fumo sigarette e giuro di passare il giorno.
00:28:19Sto a Roma e non vedo l'ora che andarmene via.
00:28:21Mi preoccupo per la dieta.
00:28:24Fumo sigarette e giuro di passare la pipa.
00:28:27Vivo a Roma ma vorrei vivere a Parigi.
00:28:30Sto con gli amici e non vedo l'ora di stare solo.
00:28:34Dormo male la notte e dormo bene il giorno.
00:28:39Critico Berlino Ovest e vado a Berlino Est.
00:28:44Poi critico Berlino Est e torno a Berlino Ovest.
00:28:49Amo i bambini ma poi li trovo insopportabili.
00:28:54Fumo la pipa e poi torno alle sigarette.
00:28:58Vivo nel presente e ho paura del futuro.
00:29:02Vorrei dissuarmi del passato e vivere solo nel presente.
00:29:07Faccio un acquisto e poi me ne penso.
00:29:19Passato
00:29:22Futuro
00:29:25Qui adesso
00:29:28Presente
00:29:39Tempo
00:29:42Tempo
00:29:45Tempo
00:29:47Tempo
00:30:00Passato presente
00:30:03Presente
00:30:05Futuro
00:30:07Passato presente
00:30:17Passato presente
00:30:22Vi saluto ragazzi perché vado a vedere la televisione con Marcella.
00:30:28Con Marcella sulle ginocchia mentre mangio una mela e penserò di perdere tempo.
00:30:35E allora mi metterò a leggere un manuale sulla concentrazione e yoga
00:30:40ascoltando al contempo le previsioni del tempo per le prossime 24 ore.
00:30:48Ben ritrovati su Urbis storie e volti della città eterna
00:30:55in questa puntata dedicata ai cento anni di Remo Remotti
00:30:59che nasceva qui nella capitale esattamente cento anni fa
00:31:04il 16 di novembre del 1923
00:31:07e lo stiamo ricordando, lo stiamo conoscendo in maniera anche abbastanza intima
00:31:13con degli aneddoti dei particolari sulla sua vita
00:31:18grazie a chi lo ha conosciuto molto da vicino
00:31:22stiamo parlando della moglie Luisa Pistoia
00:31:27stiamo parlando della figlia Federica Remotti
00:31:31e stiamo parlando di due amici inattesi un po' forse
00:31:35per chi non conosce la storia e le vicende di Remo Remotti
00:31:39come Susi Bledi e Patrizio Roversi
00:31:42allora Susi e Patrizio avete altri aneddoti particolari a raccontare
00:31:49sul personaggio di Remo che tra l'altro abbiamo detto prima del break pubblicitario
00:31:54che Remotti è anche un maestro di vita
00:31:58un santone come lo ha definito Susi
00:32:01beh già in questa poesia diventata canzone
00:32:05ecco alza il ditino, alza il ditino Susi
00:32:07alza il ditino, alza il ditino perché sì a proposito ecco
00:32:12c'è una frase che è fondamentale ed è proprio il massimo
00:32:18secondo me è l'eredità che noi prendiamo da lui
00:32:22ed è questa vogliamoci bene brutti stronzi
00:32:29vogliamoci bene brutti stronzi
00:32:32quella seconda parte da romano non posso non apprezzarla
00:32:36ma vedi capisci è perfetta perché la sintesi di tutto
00:32:43siamo tutti stronzi purtroppo e non capiamo che forse la cosa migliore
00:32:49è quella di essere tutti in armonia e in sintonia
00:32:52è una grande filosofia è un grande maestro di vita Remo
00:32:57io ho visto il suo funerale guarda è stato il funerale più
00:33:01in qualche modo divertente al quale io abbia assistito
00:33:06mi fanno paura i funerali c'era il momento in cui appunto è stato
00:33:11come dire è stato anche onorato al Campidoglio
00:33:16e quindi abbiamo avuto la camera mortuaria come si dice
00:33:21al Campidoglio e passavano tutti e tutti avevano
00:33:25delle cose assurde da raccontare su di lui e non solo
00:33:28poi c'erano anche dei filmati che andavano dove lo vedevamo
00:33:33nelle sue performance davvero il ricordo era così bello
00:33:41che veramente mi auguro che sia così per tutti anche per me
00:33:46non lo so davvero e tutti avevano magari qualcosa da dire
00:33:50qualcuno magari diceva sì ma anche mi trattava male
00:33:53però in modo veramente umano
00:33:59con tutte le sfumature dell'umano vogliamoci bene brutti strozi
00:34:07e questo è il messaggio che lanciamo ai nostri telespettatori
00:34:12e all'umanità intera comunque io penso che non sei soltanto tu
00:34:17non è solo Patrizio non sono soltanto i suoi familiari
00:34:20a ricordarlo con affetto con simpatia perché in realtà
00:34:26Remo Remotti è stato amato da tutta quanta Roma da tutta quanta Italia
00:34:32è così Patrizio?
00:34:35Sì sicuramente aveva attorno a sé una approvazione generale
00:34:42non sempre perché era anche provocatorio aveva dei comportamenti
00:34:46che potevano anche dispiacere ai benpensanti
00:34:51ci sono anche degli episodi poi magari Luisa se li ricorda
00:34:55li può raccontare sono degli episodi in cui il suo modo di essere
00:35:00non era così approvato ma a me veniva in mente una definizione
00:35:06gli psichiatri infantili definiscono i bambini polimorfo perversi
00:35:11cioè un bambino è aperto a tutto non ha filtri non ha remore
00:35:18e Remo era probabilmente un bambino anziano quindi aveva questo tipo
00:35:25di apertura assoluta che lo rendeva l'hanno detto in tanti
00:35:30ma lui ha dato prova assoluta in questo senso una sorta di artista
00:35:35rinascimentale cioè lui usava tutti i linguaggi era aperto
00:35:39a tutti gli stimoli in questo senso è stato poeta, è stato cantante
00:35:44è stato attore, è stato pittore, è stato scultore ma fondamentalmente
00:35:49l'oggetto della sua arte era poi il suo personaggio era sé stesso
00:35:56sempre giorno e notte forse per Luisa è stato anche un po' pesante
00:36:03però per gli amici è sempre stato molto stimolante e interessante
00:36:08assolutamente è molto bella poi questa cosa che hai detto Patrizio
00:36:12cioè un artista rinascimentale una sorta di Leonardo da Vinci
00:36:17che in qualsiasi campo
00:36:19adesso non esageriamo
00:36:21un Leonardino, Remetto da Vinci
00:36:28un personaggio eclettico che è la forma migliore di arte
00:36:34essere eclettici, essere aperti a tutte le espressioni
00:36:39a tutte le performance anche quella della maglietta per Federica
00:36:45sono performance
00:36:47assolutamente, allora Siusi e Patrizio io intanto vi ringrazio
00:36:52ci salutiamo qui avete raccontato degli aspetti di Remo
00:36:58che sicuramente molti dei nostri telespettatori non conoscevano
00:37:04grazie per essere stati qui con noi e per aver raccontato Remo Remotti
00:37:10che adesso verrà raccontato anche da altri amici, altri conoscenti, altri collaboratori
00:37:17oltre che dal video, dal documentario realizzato con la produzione Federica Remotti
00:37:24ho rubato la marmellata e voi andrete a vedere una piccola clip
00:37:30ogni tanto ci sentiamo dire che non abbiamo il senso della realtà
00:37:36ma che cos'è la realtà?
00:37:38qual è la realtà?
00:37:40la realtà è quella che stiamo vivendo in questo momento
00:37:45il nostro corpo è la realtà e la nostra mente è aria fritta
00:37:51la realtà vuol dire il presente
00:37:54il grande Strimberg diceva il presente non esiste
00:37:58e allora? se non esiste il presente, cosa esiste?
00:38:02i maestri spirituali indiani ci dicono invece che esiste solo il presente
00:38:07e ci esortano a vivere nel presente
00:38:10la gioia è il presente
00:38:13il passato e il futuro non esistono
00:38:16non esistono, dicono loro, sono l'inferno
00:38:18ma noi quasi sempre facciamo esattamente il contrario
00:38:22ricordiamo costantemente il passato sperando nel futuro
00:38:26ci trasciniamo dietro come dentro un sacco tutta la nostra vita passata
00:38:32è quella la realtà
00:38:35e torneremo a parlare di Remo Remotti a 100 anni alla sua nascita
00:38:41ma fra poco, solo pochi istanti di pubblicità
00:38:44e poi torneremo qui su Urbis
00:38:48Urbis
00:38:50storie e volti della città eterna
00:38:53con Massimiliano Cacciotti
00:38:57Urbis
00:38:59storie e volti della città eterna
00:39:02con Massimiliano Cacciotti
00:39:13negli anni 50 io me ne andai
00:39:15come oggi i ragazzi vanno in India, vanno via
00:39:18anche io me ne andai nauseato, stanco
00:39:21da questa Roma del dopoguerra
00:39:24io allora, a vent'anni
00:39:27mi trovavo di fronte a questa situazione
00:39:30andai via da questa Roma anni 50
00:39:33e me ne andavo da quella Roma addormentata
00:39:37da quella Roma puttanona, borghese, fascistoide
00:39:41quella Roma del volemose bene, andiamo avanti
00:39:43quella Roma delle pizzerie, delle caratterie
00:39:46dei sali e tabacchi, degli erbaggi e frutta
00:39:49quella Roma dei mostaccioli e caramelle
00:39:51dei supplì, dei lupini, dei mare di tozzi con la panna, senza panna
00:39:54delle mosciarelle
00:39:56me ne andavo da quella Roma dei pizzi caroli
00:39:58dei portieri, dei casini, dei casini
00:40:01delle approssimazioni, degli imbrogli
00:40:04degli appuntamenti ai quali non si arriva mai puntuali
00:40:08dei vagamenti che non vengono effettuati
00:40:10quella Roma dei funzionari, dei ministeri
00:40:13degli impiegati, dei bancari
00:40:16quella Roma dove le domande erano sempre già chiuse
00:40:19dove ci volevano raccomandazioni
00:40:21me ne andavo da quella Roma dei pisciatori
00:40:23dei vespasiani, delle fontanelle, degli ex voto
00:40:26quella Roma della circolare destra e della circolare sinistra
00:40:29delle mille chiese, delle cattedrali fuori le mura, dentro le mura
00:40:33quella Roma delle suore, dei frati, dei preti, dei gatti
00:40:37me ne andavo da quella Roma con gli attici e con la vista
00:40:40la Roma di piazza Bologna, di via Merdo, di via Gregoriana
00:40:43quella d'Annunziana, quella eterna
00:40:45quella di giorno e quella di notte, quella turistica
00:40:48la Roma dell'orchestrina a piazza Esedra
00:40:50la Roma di propaganda FIDE
00:40:52la Roma fascista di Piacentino
00:40:54me ne andavo da quella Roma che ci invidiano tutti
00:40:57la Roma Capusmondi, del Colosseo, dei fuori imperiali
00:41:01di piazza Venezia, dell'altare della patria
00:41:03dell'università di Roma
00:41:06quella Roma sempre con il sole, estate e inverno
00:41:09quella Roma che è meglio di Milano
00:41:11me ne andavo da quella Roma dove la gente urinava per le strade
00:41:14quella Roma fetente e in piegatizia
00:41:16dei mille bottegai, degli annetti, di Gucci
00:41:18di Ventrella, di Bulgari, di Shostal, di Carmignani, di Avenia
00:41:22quella Roma dove non c'è lavoro, dove non c'è Nalira
00:41:25quella Roma del cuore di Roma
00:41:27me ne andavo da quella Roma della banca commerciale italiana
00:41:30del Monte di Pietà, di Campo dei Fiori, di piazza Navona
00:41:34quella Roma che c'è una sigaretta e prestami cento lire
00:41:37quella Roma del coni, del concorso ippico
00:41:40quella Roma del foro che portava e porta ancora il nome di Mussolini
00:41:45me ne andavo da quella Roma di merda
00:41:48Mamma Roma, addio
00:41:51me ne andavo da quella Roma che ci invidiano tutti
00:41:54la Roma Capusmondi, del Colosseo, dei fuori imperiali
00:41:57di piazza Venezia, dell'altare della patria
00:41:58della diversità di Roma
00:42:01me ne andavo da quella Roma della banca commerciale italiana
00:42:05del Monte di Pietà, di Campo dei Fiori, di piazza Navona
00:42:09quella Roma che c'è una sigaretta e prestami cento lire
00:42:12quella Roma del coni, del concorso ippico
00:42:15quella Roma del foro che portava e porta ancora il nome di Mussolini
00:42:19me ne andavo da quella Roma di merda
00:42:22Mamma Roma, addio
00:42:25e poi sono tornato
00:42:26e poi sono tornato
00:42:28ben ritrovati su Urbis, storie e volti della città eterna
00:42:33Valerio Mastrandrea, Alessandro Mannarino, Carl Brave
00:42:37Carlo Verdone, Manuela Fanelli
00:42:40Dito nella piaga, Daniele Silvestri
00:42:44spero di non aver dimenticato nessuno
00:42:47tutti coloro che hanno omaggiato in musica
00:42:51a cento anni dalla sua nascita
00:42:54Remo Remotti
00:42:56tra l'altro mi devo scusare con i telespettatori
00:42:58ho parlato della nascita di Remo Remotti
00:43:02dicendo per errore che il giorno della sua nascita
00:43:06è il 16 novembre 1923
00:43:10ovviamente parlando di cento anni
00:43:12è il 16 novembre del 1924
00:43:15una persona però l'ho dimenticata
00:43:18fra le persone che abbiamo visto nel video
00:43:22appena andato in onda
00:43:25ma l'ho dimenticata appositamente
00:43:27perché lui è anche il direttore artistico
00:43:30di questo progetto musicale
00:43:32stiamo parlando di Tommaso Zanello
00:43:35in arte piotta
00:43:37che è anche il nostro ospite
00:43:39ciao Tommaso, benvenuto
00:43:41ciao
00:43:43grazie dell'invito, un abbracciolo
00:43:46allora Tommaso
00:43:48intanto devo farti i complimenti
00:43:49per questo pezzo
00:43:51che tra l'altro è uscito oggi stesso
00:43:53proprio in occasione
00:43:55dei cento anni alla nascita
00:43:57di Remo Remotti
00:43:59un brano veramente molto bello
00:44:02molto emozionante
00:44:04il modo in cui si è riuscito
00:44:06a riproporre
00:44:08quella famosissima poesia di
00:44:10Remotti, Mamma Roma Dio
00:44:12in una chiave molto molto toccante
00:44:15e complimenti anche per essere riuscito
00:44:17a mettere insieme
00:44:19due personaggi diversi
00:44:21come è nato il progetto
00:44:23e come si è sviluppato?
00:44:26è nato perché
00:44:28due persone che devo ringraziare
00:44:30che sono Luisa Pistoia e Federica Remotti
00:44:33mi hanno chiesto
00:44:35anche complice al fatto
00:44:37che io nell'ultimo album
00:44:39La Notte Infame
00:44:41cito, omaggio, appunto
00:44:43un grande come Remo Remotti
00:44:45di poter mettere mano
00:44:47cosa che ho fatto molto volentieri
00:44:49anche in questa occasione
00:44:51a questo classico di Remo
00:44:53che ha avuto la fortuna
00:44:55di poter vedere
00:44:57declamato da lui stesso
00:44:59per esempio una vecchia serata
00:45:01al Circo degli Artisti
00:45:03lì a Pezzale Lodi
00:45:05e poi anche in altre occasioni
00:45:07e lo faceva in modo straordinario
00:45:09chiaramente molto personale
00:45:11autobiografico come questo testo
00:45:13però abbiamo osato
00:45:15e perché diciamo
00:45:17avendomelo chiesto loro
00:45:19va di declamare
00:45:21da una serie di persone
00:45:23che hanno conosciuto Remo
00:45:25come chiaramente Carlo Verdone
00:45:27o come me
00:45:29ma anche altre molto più giovani
00:45:31come Titone Lapiaga e Margherita
00:45:33che per sua sfortuna
00:45:35non avevano mai avuto occasione
00:45:37di conoscere Remo di persona
00:45:39però per dire che poi Remo
00:45:41è senza tempo
00:45:43perché è un artista tutto tondo
00:45:45perché se dici Remo che faceva
00:45:47no, l'artista nel senso
00:45:49che era un'altra persona
00:45:51è un'altra persona
00:45:53e quindi poterlo definire
00:45:55è una persona vera e personale
00:45:57e io sono contento
00:45:59di averlo onorato
00:46:01con questa rivisitazione
00:46:03di un suo superclassico
00:46:05Assolutamente meravigliosa
00:46:07questa rivisitazione
00:46:09Luisa e Federica
00:46:11siete state citate
00:46:13Tommaso ha detto che
00:46:15è grazie a voi
00:46:17che è stato possibile
00:46:19questo incontro con Tommaso? No, io voglio dire questo, che tutto quello che è successo
00:46:26è successo perché Federica ci ha messo un'energia pazzesca, quindi è stata lei che ha pensato
00:46:36a Tommaso, ne ha parlato con me, poi ha contattato lui e insieme a lui hanno contattato tutti
00:46:44quanti, non c'è stato mai nessuno che ha titubato, che ha avuto un momento di perplessità
00:46:54etc., è lei che ha preso in mano tutto e devo dire Tommaso è stato proprio un grandissimo
00:47:04artista che si è messo a disposizione e lo ringraziamo tantissimo.
00:47:10Tra l'altro questa operazione musicale i fondi andranno anche in beneficenza a Save
00:47:16the Children, se non sbaglio, quindi un ulteriore motivo di ringraziamento. Federica io ti ho
00:47:26visto con gli occhioni lucidi mentre mamma ti stava facendo i complimenti, è vero, ti
00:47:32sei un po' emozionata?
00:47:35Mi scuso infatti per le inquadrature e per l'emozione che in diretta non è facile.
00:47:41Non devi scusarti perché anzi è bellissima questa emozione.
00:47:45Parlare di papà per me è sempre una cosa bella, non è commovente nel senso triste
00:47:52del termine, mi rido quasi, piango quasi ridendo, quindi è una duplice commozione e per me
00:47:59Tommaso è sempre stato un artista esemplare, sono sempre stata sua fan, l'ho sempre stimato
00:48:06anche in questi ultimi anni con il libro che ha scritto, insomma tante cose, per me lui
00:48:12veramente si definisce un artista, come gentilmente diceva prima di papà, anche per me lui lo
00:48:18è sempre stato e lo dimostra sempre di più in questi anni e quando ho saputo e ho sentito
00:48:24il suo omaggio a papà, l'ho scritto subito e ho sentito immediatamente un'energia molto
00:48:31forte di connessione umana e artistica e lui ci ha accolto e mi sento di definirlo ormai
00:48:38un amico, una persona di famiglia, per noi è un riferimento per tutto questo progetto
00:48:43e ringrazio mia madre che ovviamente mi commuove con le sue parole, però chiaramente siamo
00:48:48una squadra e abbiamo solo l'obiettivo di diffondere e tramandare anche alle generazioni
00:48:55future, speriamo l'arte e la voglia di vivere che aveva mio padre come insegnamento un po'
00:49:02per tutti, come obiettivo esempio un po' per tutti.
00:49:07Tra l'altro come ha detto giustamente papà è un personaggio intergenerazionale, lo abbiamo
00:49:18visto anche in questo video dove artisti di una certa età e artisti giovanissimi omaggiano
00:49:27entrambi, Remo Remotti che è veramente rimasto nel cuore di tutti quanti noi, Tommaso non
00:49:37ti ho visto inquadrato mentre parlava Federica, parlava bene di te, non so se avevi gli occhioni
00:49:42lucidi anche tu, tra l'altro devo dire che c'è un effetto bellissimo, un effetto che
00:49:49veniva utilizzato anche in senso artistico qualche tempo fa, Enrico Chezzi faceva a
00:49:55scuola, l'effetto fuori sincro, tu parli e le immagini arrivano a distanza di qualche
00:50:03istante, comunque riusciamo a comunicare lo stesso, Tommaso ti ha emozionato Federica
00:50:09o ti ha emozionato soprattutto Remo Remotti e riuscire a ricordarlo in questo modo così
00:50:17toccante e particolare?
00:50:20Mi emoziona sempre quando si parla di amore con la maiuscola che ha tante declinazioni,
00:50:28non è solo quello sentimentale ma è quello straordinario di un pretello per un altro,
00:50:34ma siccome non parlerò di me, in questo caso quello di una figlia per suo padre, quindi
00:50:38comunque non può non emozionare questa cosa e rende onore a tutti quanti a partire da
00:50:44me, perché comunque è qualcosa che sconfigge il tempo, non so come dire, travalica e rende
00:50:51spero perpetuo il ricordo di un grande artista e nel caso di Federica anche un grande papà
00:50:56e io ce l'ho messa tutta con gli altri compagni di Viato, Francesco ma poi Carlo che la prima
00:51:03volta che conosciremo fu tramite Carlo Verdone e poi ebbi la fortuna anche di fare una puntata
00:51:08di Re International io e Remo dicendo dovremmo fare un pezzo assieme, perché Remo questa
00:51:13parte del rap romano lo entusiasmava, io ragionavo un po' da 27enne quanti ne avevo
00:51:20allora quando lo conobbi, dicendo poi lo faremo, chiaramente Remo era già parecchio grande
00:51:27per cui non abbiamo fatto in tempo allora, per mia colpa, ma in qualche modo poi il destino
00:51:32ha voluto che facessimo metafisicamente a tempo dopo, cioè esattamente oggi.
00:51:40Bene, bella anche questa cosa Tommaso, io adesso devo interromperti un attimo, c'è
00:51:49un momento di pubblicità e poi ritorneremo qui su Urbis per parlare di Remo Remotti.
00:52:10Storie e Volti della Città Eterna con Massimiliano Cacciotti
00:52:26Mamma Roma eccoci qua, vuoi comprare?
00:52:29Siamo arrivati in questa Roma del Monte di Pietà, di Campo di Fiori, di Giordano Bruno,
00:52:35di Piazza Navona, di Piazza Farnese, di Villa Borghese, della Borghesiana, di Torbella
00:52:42Monaco, della Casidina, della Prenestina. Siamo arrivati in questa Roma del Pignetro,
00:52:48di Piazza Vittorio, di Piazza Mancino, in questa Roma delle guardie municipali, dei poliziotti,
00:52:55dei finanzieri, dei carabinieri, in questa Roma dei poveracci, dei pezzenti come noi,
00:53:02in questa Roma che c'è una figaretta, dammi un euro per mangiare o comprare.
00:53:09Bianchi, gialli, rossi e neri, siamo arrivati in questa Roma eterna, che sta sempre qua.
00:53:17Volemo sempre la Roma, eccoci qua! Cristo, pietà!
00:53:32Siamo arrivati in questa Roma dove si parla romano, napoletano, cinese, bengalese, calabrese,
00:53:48rumeno, pugliese, cingalese, marcheggiano, indiano, pakistano, polacco, russi.
00:53:58Ma c'è sempre l'imbarazzo che noi non ci capiamo un cazzo.
00:54:03Siamo arrivati in questa Roma con gli attici, con la vista, a fare i vu, comprare, i badanti,
00:54:28a vendere orologi, pedalini, collanine, occhiali da vista, da sole, a fare i portieri, a vendere i fiori,
00:54:38a battere i marciapieti, a spacciare gli incroci, a lavare i vetri, a lavorare ai mercati, lavorando solo,
00:54:48ma sempre sfruttando, mentre per voi noi siamo brutti, sporchi, cattivi e pure decidivi.
00:54:59Mamma Roma, eccoci qua! Vuoi comprare? Cristo, pietà!
00:55:06Siamo arrivati in questa Roma dove si parla romano, napoletano, cinese, bengalese, calabrese,
00:55:21rumeno, pugliese, cingalese, marcheggiano, indiano, pakistano, polacco, russi.
00:55:29Ma c'è sempre l'imbarazzo che noi non ci capiamo.
00:55:37Ben ritrovati, ben ritrovati qui su Urbis, storie e volti della città eterna,
00:55:46in questa puntata dedicata a Remo Remotti in occasione del centenario della sua nascita,
00:55:54avvenuta il 16 novembre 1924. Stiamo ricordando Remo Remotti attraverso le sue poesie,
00:56:04le sue immagini, la sua voce, le sue canzoni, ma anche attraverso le parole e i ricordi di tantissimi ospiti.
00:56:13Sono ancora collegati qui con noi in questa puntata la moglie Luisa Pistoia, la figlia Federica Remotti
00:56:23e poi Tommaso Zanello, alias Piotta, autore di un bellissimo brano che abbiamo ascoltato
00:56:31prima del break pubblicitario in cui viene omaggiata una delle più famose poesie di Remo Remotti,
00:56:40Mamma Roma, addio un brano intitolato Me ne andavo da quella Roma reloaded.
00:56:47Tommaso non so se sei ancora fuori sincro o se adesso l'effetto Enrico Chezzi è finito,
00:56:56comunque c'è da dire che purtroppo, come ci raccontavi prima del break,
00:57:02non si è riuscito ad avere una collaborazione effettiva, a incidere insieme a Remotti un brano quando lui era vivo,
00:57:13ma c'è da dire questo aspetto particolare di un Remotti che, lo abbiamo raccontato,
00:57:20come un artista polietrico, pittore, attore, poeta, negli ultimi anni è diventato anche cantante,
00:57:27anzi forse è stato conosciuto dal grande pubblico soprattutto per il suo aspetto poetico ma anche musicale.
00:57:36C'è una musicalità nella figura stessa di Remotti secondo te, Tommaso?
00:57:44In una maniera più assoluta, a parte che la musica è sempre un mezzo veloce,
00:57:49è anche una sorta di esperanto che permette di far comunicare tutti quanti, sia per linguaggio che per età,
00:57:55per una grafica, per generazioni, come dicevi bene prima.
00:57:59Io per esempio questa versione la conosco dal 98, prodotta dai Recycle perché suono,
00:58:05ed ero molto amico di Emilio Luizzo che faceva parte di questo progetto,
00:58:08debbi la fortuna di poterti ascoltare in anteprima una vecchia radio indipendente romana
00:58:14che mi sembrò già potentissima.
00:58:17Poi in effetti è diventato un brano-cant, non so come chiamarlo perché è una poesia musicata,
00:58:24insomma in realtà poi è una cosa che vedi.
00:58:26Quando poi c'è il Remo, come nella canzone di prima con l'orchestra di Piazza Vittorio,
00:58:32è comunque una bomba perché il Remo pur non essendo definibile un rapper,
00:58:36però c'aveva un flow della madonna, nel senso che aveva un senso del ritmo e della lettura
00:58:43e anche del carisma che possedeva in maniera naturale.
00:58:47Questo poi emerge su qualsiasi ritmo.
00:58:50Assolutamente, sono d'accordissimo con te, infatti è proprio questo che intendevo
00:58:58quando parlavo di musicalità che incita in Remo Remotti stesso.
00:59:05Luisa e Federica, se ci siete ancora in collegamento,
00:59:13questo passaggio da il Remotti pittore, il Remotti attore, il Remotti poeta
00:59:22a un Remotti addirittura cantante che si è fatto conoscere dal grande pubblico
00:59:27anche attraverso le canzoni.
00:59:30Ovviamente non scritte da lui, ma interpretate da lui come nel caso del brano dell'orchestra
00:59:37di Piazza Vittorio che abbiamo ascoltato poco fa.
00:59:39Come avete vissuto questo ulteriore cambio di pelle di Remo Remotti
00:59:47avvenuto più o meno negli ultimi 10-15 anni della sua vita?
00:59:53Intanto alzo la mano perché così non ci sovrapponiamo con Federica.
01:00:00Quello che penso di poter dire è che lui aveva talmente una disponibilità
01:00:09ad abbracciare anche le novità che potevano arrivare e le sollecitazioni
01:00:17che potevano in qualche modo pararlisi davanti agli occhi
01:00:25perché magari una sua poesia poteva essere musicata da qualcuno
01:00:33e lui si divertiva a giocarci dentro, era aperto in questo
01:00:39e quindi tutto questo consentiva una trasformazione
01:00:44e si ritrovava improvvisamente anche un po' a sua insaputa a diventare altro
01:00:51e nel momento in cui poi capiva che stava facendo dell'altro si divertiva molto.
01:00:57Quindi questo secondo me è proprio l'esatto significato del suo modo di essere
01:01:04accogliente, aperto, non aveva pregiudizi, non pensava mai di dire di no
01:01:12ma era sempre pronto a verificare, a capire e a provare delle cose
01:01:19e questo dal punto di vista artistico applicato un po' in tutti i campi
01:01:24ti consente poi di essere particolarmente sfaccettato, pieno di continue sorprese.
01:01:34Assolutamente. Federica, ma ha detto prima Tommaso Zanello
01:01:40giustamente che il brano, la versione musicata poi di Mamma Roma Di
01:01:47è diventato una sorta di cult, non soltanto a Roma ma penso in tutta quanta Italia.
01:01:53Ecco, la domanda forse un po' intima che ti faccio,
01:01:57come hai vissuto questo fatto di essere la figlia di un cult,
01:02:02la figlia di una sorta di icona riconoscibile, riconosciuta ovunque?
01:02:08Grazie, ma io ogni volta che mi chiedono se sono parente, quando sento il cognome
01:02:16poi non è che capita sempre, però spesso e di questo sono sempre grata
01:02:22perché poi lui non si rendeva conto che arrivava veramente a tante generazioni.
01:02:28Per riprendere l'aneddoto che diceva prima Patrizio e anche quello che diceva Tommaso
01:02:36lui negli ultimi anni, e parliamo di una persona che aveva tra gli 80 e i 90 anni alla fine
01:02:41per gli ultimi 10 anni di vita ha frequentato locali di ragazzi andando a San Lorenzo
01:02:49come quartiere San Lorenzo che appunto ha tanti locali, andando da questi ragazzi
01:02:55e recitando poesie, ma non solo le sue, il Trilussa, Belli, avvicinandoli alla poesia, all'arte
01:03:00anche con un linguaggio molto diretto e molto vicino a loro.
01:03:06Il fatto che i Recyclo hanno aiutato per la prima versione di Mamma Roma
01:03:12della nostra attuale Me ne andavo da Roma speriamo ancora di più
01:03:15perché è una poesia molto attuale, all'epoca lo era, purtroppo per fortuna ancora oggi
01:03:22è un linguaggio vicino ai giovani ma con un significato profondo che accoglie un po' tutti
01:03:30e in questo appunto come aneddoto ero io al contrario, per me era come un fratello più piccolo
01:03:36perché io lo andavo a prendere la sera in questi locali e dicevo papà è tardi andiamo a casa
01:03:42quindi quello che diceva all'inizio Patrizio era il contrario della realtà
01:03:46non era lui che veniva in discoteca ma era tu che l'andavi a raccattare alle due di notte
01:03:52al Club per esempio pure, un altro locale dove lo andavo a prendere spesso
01:03:57però ecco c'erano live, c'era la musica, c'era l'arte, c'era la recitazione
01:04:03era un qualcosa effettivamente di speciale di cui io comunque ero molto fiera
01:04:09anche se a lui dicevo che a volte doveva fare un po' meno perché mi vergognavo
01:04:13però sotto sotto ero molto fiera
01:04:15e a proposito di questo un po' meno c'è anche quell'aspetto di cui abbiamo accennato
01:04:20inizialmente con Patrizio Roversi del turpilog, del parlare spesso di sesso
01:04:28ma di questo parleremo fra poco e scopriremo alcune cose insieme
01:04:34fra pochi secondi, pochi istanti di pubblicità e poi ritorneremo qui su Urbis
01:04:40Urbis, storie e volti della città eterna con Massimiliano Cacciotti
01:04:49Urbis, storie e volti della città eterna con Massimiliano Cacciotti
01:04:57Una sega è una sega, unità di misura, secondo me quattro sega equivalgono a una scopata
01:05:11talvolta però ci sono scopate meno riuscite che allora valgono se no due sega
01:05:20ad essere sinceri Marcella non valeva una sega
01:05:25siccome le sega sono una gran cosa per noi maschietti e ne sa qualcosa questo qua
01:05:33si potrebbe dire che una sega ben riuscita valga addirittura una scopata così così
01:05:40e pertanto due sega ben riuscite equivalgono a una scopata buona
01:05:49secondo le mie statistiche personali una sega e mezza ben riuscita equivale a una smeltina
01:06:00vi assicuro comunque che una scopata con Nora equivaleva a sei sega
01:06:08una scopata con Stefania valeva per Dio tre scopate fatte con Nora
01:06:15e pertanto se la matematica non è un'opinione valeva 18 sega
01:06:24visto che siamo in argomento di Contesso che Donatella non sapeva scopare
01:06:33ma in Contesso sapeva fare delle sega meravigliose
01:06:38diciamo pure che una sega fatta da Donatella
01:06:44equivaleva a due scopate fatte con Nora
01:06:49ossia a dodici sega fatte da solo
01:06:54la donna bomba della mia vita è stata Rossana
01:06:59una scopata fatta con Rossana
01:07:03valeva a dodici scopate fatte con Nora
01:07:07ossia a settantadue sega fatte da solo
01:07:12se dividete settantadue per dodici saprete a quante sega fatte da Donatella
01:07:21corrispondeva una scopata fatta con Rossana
01:07:25ma la divisione fatela voi perché io di matematica non ne so una sega
01:07:37Sottotitoli e revisione a cura di QTSS
01:08:07100 anni di Remo Remotti che nasceva il 16 di novembre del 1924
01:08:15esattamente 100 anni fa prima del break pubblicitario
01:08:20stiamo parlando con la figlia Federica Remotti
01:08:24con Luisa Pistoia sua moglie
01:08:27di questo aspetto un po' ai limiti della volgarità
01:08:33che ha contraddistinto moltissimo Remo Remotti
01:08:37però almeno la sua immagine pubblica
01:08:40intanto comincio già con una domanda che faccio a Luisa Pistoia
01:08:45era così anche nell'intimità o era semplicemente un modo di giocare con il pubblico
01:08:52con le persone, con chi gli voleva bene ma nella sua veste artistica?
01:09:02non so se Luisa Pistoia è ancora collegata con noi
01:09:06altrimenti passerei alla stessa domanda a Federica Remotti
01:09:15lui era così sempre e ovunque
01:09:18lo show ce l'aveva proprio incorporato in sé
01:09:23non c'era un uomo sul palco e uno fuori dal palco
01:09:28quindi anche a casa nella nostra quotidianità non c'erano filtri
01:09:35ma poi ho capito crescendo che questo è stato anche un bene
01:09:39perché era molto prezioso avere anche un dialogo del genere con il proprio padre
01:09:44ripeto, a volte quando esageravo mi vergognavo
01:09:48perché poi sentivo dei miei amici che sentivano le poesie
01:09:51però c'era sempre comunque un significato profondo
01:09:54anche se c'era magari una parolaccia, un termine un po' più spinto
01:10:00dietro c'era una riflessione quasi spirituale
01:10:03mi sento di dire perché lui in realtà era molto spirituale
01:10:07al di là della religione e anche quella parte la legava alla voglia di vivere
01:10:14quindi era così come lo vediamo in questi video
01:10:19e come per chi l'ha conosciuto era appunto sul palco
01:10:23ecco e faccio una domanda simile a Tommaso
01:10:26perché Tommaso tu probabilmente, non so se te ne sei reso conto
01:10:34ma credo di sì, anche tu all'inizio della tua carriera sei stato accusato di volgarità
01:10:41anche tu hai giocato con un'apparente volgarità penso ai tempi di Supercafone ovviamente
01:10:48che poi invece dietro, lo stiamo vedendo, si è visto nel corso della tua carriera
01:10:53aveva uno spessore artistico e musicale ma anche poetico decisamente forte
01:11:01è una sorta di maledizione o benedizione quella di essere accusato di essere un po' volgare
01:11:12un po' fuori le righe?
01:11:15fuori le righe mi sa che è positivo in generale per l'arte tutta
01:11:20poi l'arte secondo me è anche molto, e penso anche per Remo lo fosse, evidente
01:11:26molto giocosa, motivo anche di provocazione, comunque sempre pacifica
01:11:32un po' fata fisica diciamo
01:11:34e secondo me poi nel caso di, non voglio parlare di me, di un pezzo rap che ha fatto successo
01:11:39prima che poi il rap arrivasse sulla bocca di tutti
01:11:42ma sicuramente Remo anticipa tante cose, questo momento che avete appena mandato in onda
01:11:46cioè anticipa tantissimo tanti stand-up comedian come modo di provocare ironia e battute
01:11:54in maniera solo apparentemente volgare perché in realtà poi in maniera secondo me dolcissima
01:11:59con un finale dove poi quell'eventuale volgarità tra virgolette è solo di passaggio alla battuta finale
01:12:05che non torna sull'aspetto sessuale ma invece va su auto
01:12:08come così come illustratore magari a me ricorda alcune cose di Zero Calcare
01:12:12non tanto nel tratto ma nei dialoghi dei personaggi
01:12:16o delle illustrazioni che contengono le battute dei personaggi
01:12:20da lui appunto disegnati spesso se stesso
01:12:23parliamo poi di una persona che ha lavorato nel cinema, nella pittura
01:12:28con nomi, non so, da Emilio Vedova nella pittura a Nanni Moretti nel cinema
01:12:35quindi comunque tocca poi, e non solo tra l'altro, tantissimi nomi
01:12:38ha a che fare con la parte più alta, artistica, intellettuale e anche dell'arte
01:12:46per cui sicuramente emergeva poi nella sua interezza questo gioco
01:12:51se vogliamo anche molto romano, un po' duale tra la battuta, un po' offero
01:12:55e la carezza invece un po' più umana, tra questo grande amore per la città
01:12:59dove poi lui alla fine torna sempre come dice, poi se è tornato
01:13:02però anche dei momenti invece più di fastidio dove Roma a volte ti sta un po' stretta
01:13:05ma poi è fuori e dentro l'idea allo stesso tempo
01:13:09Ecco, allora Tommaso ovviamente sono perfettamente d'accordo con te
01:13:14anche in questa tua versione fuori sincro
01:13:18e tra l'altro hai citato delle cose molto interessanti
01:13:22di cui abbiamo dato soltanto dei brevi cenni nel corso di questa puntata
01:13:28ovvero il lato pittorico, il lato artistico
01:13:32il lato pittorico, il lato artista figurativo
01:13:37e scultore di Remo Remotti
01:13:41tra l'altro Ferica tu ovviamente ce lo confermerai
01:13:47a partire da domani, dal 17 novembre ci sarà anche una mostra
01:13:53che andrà avanti fino a dicembre
01:13:57e che presenterà anche delle opere inedite di tuo padre Remotti
01:14:07ma proprio per questo io adesso approfitterei
01:14:11visto che ormai siamo quasi in conclusione di questa puntata
01:14:15beh approfitterei per lanciare un appuntamento alla settimana prossima
01:14:21Federica tu ci sarai penso per parlare di papà nella sua veste pittorica soprattutto
01:14:30aspetti magari meno conosciuti al grande pubblico
01:14:34che però invece sono stati forse la chiave che ha fatto diventare
01:14:40Remo Remotti un grande artista poliedrico
01:14:44è stato l'inizio quello della pittura
01:14:47che ha dato modo a Remotti di prendere coscienza
01:14:53delle sue grandi capacità artistiche
01:14:57allora con te Federica appuntamento alla settimana prossima
01:15:03con Tommaso Zanello alias Piotta fuori sincro
01:15:08e invece ci salutiamo qui
01:15:11Tommaso ricordiamo ancora il brano in cui sei stato direttore artistico
01:15:16posso ringraziare fuori sincro a nome di tutti noi i partecipanti
01:15:22alla costituzione di questa nuova versione
01:15:25assolutamente si, anzi è doveroso che te lo faccia
01:15:30Carlo Verdone, Carbrave, Alessandro Mannarino, Valerio Mastandrea, Dito Nellapiaga
01:15:36Daniele Silvestri, Luca Barbarossa e Emanuele Fanelli
01:15:39chiaramente il gran finale con Remo
01:15:41e tutto quanto prodotto da me e da Francesco Santanuccia
01:15:46bene e come dicevamo prima poi i proventi andranno a Save the Children
01:15:52quindi un'iniziativa non soltanto di grande livello artistico
01:15:56ma anche un'iniziativa benefica
01:15:59io intanto ringrazio tutti coloro che ci hanno seguito nel corso di questa puntata
01:16:04ma come anticipato poco fa Remo Remotti resta qui con noi
01:16:09e tornerà su Urbis fra sette giorni
01:16:13insieme ad altri ospiti che ci racconteranno i suoi aspetti più nascosti
01:16:20grazie per essere stati qui con noi
01:16:24appuntamento fra una settimana e arrivederci

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