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TVTrascrizione
00:00Ben trovati ai nostri telespettatori di Teletutto che da questo momento sono connessi con Radio
00:19Brescia 7, un viaggio doppio, radio e tv, che si uniscono per raccontare oggi una storia
00:26che è speciale, che è particolare e che ci consente di entrare in tante storie, quelle
00:31legate ai più fragili, legate alla povertà, perché oggi è venuta a trovarci, non proprio
00:37contenta, contenta perché è una donna del fare, dell'agire e non tanto del chiacchierare,
00:42è Suor Paola. Buongiorno, grazie per aver accettato il mio invito. Buongiorno Suor Paola.
00:49Allora, siamo qui per raccontare una storia bella, la sua, che mette la sua vita al servizio,
00:59dicevamo, dei più fragili. Poco fa, proprio prima di aprire il microfono, mi sono fatta
01:04raccontare da lei e mi piacerebbe che anche i nostri ascoltatori e telespettatori sapessero
01:09di questa storia, di come è cominciata la sua avventura al servizio dei più deboli. Lei è
01:16un'ancella della carità, ha cominciato la sua storia, diciamo così, a Palazzolo sull'Oglio.
01:22E poi che cosa accade? Da Palazzolo vengo chiamata dalla congregazione per un nuovo servizio,
01:29chiedendomi se era disponibile ad accogliere in un dormitorio 50 immigrati pakistani,
01:37poiché alcuni di loro in quei giorni erano morti a motivo del freddo, della fatica e di tanti
01:44disagi di strada. Ho risposto, ci provo. Siccome sono entrati in congregazione per andare in
01:51missione, ma mi dissero che c'era molto da fare anche qui e non era necessario andare fino in
01:59Brasile, là dove pensavo di andare. Così ho iniziato questo servizio di strada, con 50 fratelli,
02:09un anno intero, in questo primo dormitorio della città, nel 1990. Per un anno intero sono rimasti
02:21in questo dormitorio, però il problema qual era? Che erano pieni di buboni, allinguine e
02:29lascelle. Per che cosa? Per carenza di cibo, per malnutrizione e per mancanza di igiene. Quindi c'è
02:39stato un lavoro grande da parte di volontari, da parte di medici che ogni sera entravano in
02:46dormitorio e fino alla mezzanotte rimanevano con noi per medicare, per fare scuola di lingue,
02:54per imparare l'italiano, per aiutare a produrre i documenti per la regolarizzazione. Però nell'arco
03:01di un anno, allora il lavoro c'era, ci trovava e col lavoro l'abitazione e con l'abitazione la
03:10serenità familiare e con la serenità familiare un'uscita dalla povertà. Quindi nel giro di un
03:18anno siamo riusciti ad adare a ciascuno un posto di lavoro. Venivamo richiesti e sapevamo lungo,
03:28soprattutto tutta la Valtrompia, ecco là è il posto dove molti di loro hanno trovato la fortuna,
03:34ecco è una vita nuova. Poi finito questo servizio è scoppiata la guerra nel Kosovo. Il comune ci
03:44interpella dicendo se potevamo fare qualcosa per questi bambini e famiglie che uscivano dal Kosovo
03:51per la guerra. Scappavano e arrivavano in Italia. Scappavano da là in Italia. Tutto un mondo anche
03:58questo di povertà, di miseria, di lacrime, di fatiche e allora però sembrava che il tempo per
04:05questa accoglienza fosse di qualche mese finché la guerra in Kosovo fosse finita. Siamo nel 2024,
04:12la guerra in Kosovo non è ancora finita, eravamo negli anni 81, 1991. Così di esperienza in
04:24esperienza ho detto non io la missione ma la missione è venuta a me, si è spostata e quindi
04:32mi sono sentita pienamente realizzata perché ho capito che davvero il mio servizio di missionaria
04:38era fuori dalla porta del mio convento. Come è cambiato dal 1990 ad oggi il tema della povertà,
04:47quello che lei sua Paola incontra ogni mattina andando a dare la colazione a chi non ha un tetto,
04:54a chi non ha un supporto, a chi dorme al freddo alla stazione di Brescia? Ne avevo capito che
05:02giravo la notte con il camper, c'erano le prime mense, i primi pranzi alla domenica di oratorio
05:09in oratorio portandoci un po' il tutto per poter preparare questo pranzo. Arrivate anche le mense,
05:17la mensa meglie e così via, ho visto che mancava un tassello e in un'occasione di una festa per la
05:24nostra congregazione riguarda la nostra fondatrice che era proprio direi l'amante dei poveri,
05:31molto ricca, ma molto aperta, molto generosa ai confronti dei poveri, mi sono chiesta cosa
05:38farebbe oggi nel nostro contesto di ricchezza e di povertà, cosa farebbe oggi? Ho detto manca il
05:47punto più importante per l'aspetto materiale e anche morale sociale dei nostri fratelli,
05:57ho pensato alla colazione, ho detto le colazioni non ci sono, ho visto che anche a Bergamo, Milano,
06:03Verona, da dove tanti fratelli vengono, perché c'è il pranzo ma non c'è la colazione, c'è la cena
06:10ma non c'è la colazione e l'avere qualcosa da mettere sotto i denti di primo mattino, un buongiorno,
06:19un come stai, un'accoglienza, un saluto è tanta grazia, è tanta ricchezza e credo che per
06:28qualunque fratello, per qualunque essere umano sia davvero una grazia. Questo è un servizio che va
06:36avanti da più di dieci anni. Sì, abbiamo già preso anche un premio Bulloni perché là dove stiamo non
06:42siamo in un ambiente, in una sala, siamo sotto una pianta e l'abbiamo definita l'albero di Dio,
06:49l'albero teologico, questo albero teologico ha preso già anche un premio Bulloni perché grazie a Dio
06:57la sensibilità bresciana da un certo punto di vista e anche chi ci amministra ha capito che
07:05questo servizio di primo mattino è un buongiorno davvero di cuore umanitario per tanti fratelli.
07:13Quanti incontri fa più o meno ogni mattina? Questa mattina certamente eravamo 160, la fila
07:21non finiva più e le scorte cominciavano a finire invece, però ci siamo arrivati,
07:28nessuno è rimasto senza, nessuno è andato via senza aver fatto la colazione, senza aver
07:35trovato un sorriso, senza aver preso un fattoletto, una salviettina per lavarsi le mani,
07:41una lametta per farci la barba, un po' di profumo perché altrimenti non puoi vivere in società,
07:49io puzzo suora, a pranzo non posso andare con altri fratelli perché io puzzo,
07:55quindi il profumo va quasi col panino. Che storie, io credo che, Suor Paola,
08:02lei deve scrivere un libro, io glielo ho detto quando ci siamo incontrati recentemente perché
08:08di storie ce ne sono proprio tante e noi un po' di tempo l'abbiamo ma non certamente a
08:13sufficienza per raccontare questi incontri quotidiani che sono veramente di grande
08:19profondità ed emotività. Noi adesso, Suor Paola, ci fermiamo 40 secondi soli e poi ritorniamo a
08:25chiacchierare tra poco. Oggi siamo con Suor Paola che ogni mattina, incontrata in stazione,
08:33chissà quanti di voi passando per la stazione, prendendo al volo un treno, la incontrano.
08:38Insieme abbiamo parlato di numeri importanti, più di 100 persone che arrivano per fare la
08:44colazione, come avete sentito poco fa, non solo strettamente per fare colazione ma anche per
08:50entrare in una forte connessione. Le chiedevo prima, sono cambiati i poveri di adesso rispetto
08:58ai poveri di quando ha cominciato la sua storia? Direi che sono cambiati perché il consumismo è
09:07aumentato, il consumismo porta povertà, quindi nelle discariche dei ricchi c'è tutta questa
09:15umanità che soffre, che non ha, quindi a mio avviso è cambiata in che senso? Che da un lato
09:25abbiamo più ricchezza, da un'altra parte c'è più scarto e questo scarto è uno scarto di
09:32umanità, tant'è vero che io mi definisco, oltre che essere una religiosa, d'accordo, in mio servizio
09:40di donazione totale all'umanità mi definisco operatrice ecologica. Cosa vorrebbe dire? A
09:48differenza dell'operatore ecologico che raccoglie rifiuti e tutto quanto che non è bello, non è
09:57gradevole vedersi in giro, disturba il paesaggio, l'ordine, io raccoglio gli scarti umani che pure
10:06danno fastidio, che non si vogliono vedere, che sono poco desiderosi di incontrarli, siamo poco
10:15desiderosi di incontrarli e tanto meno di accoglierli, perché senza Dio e oggi abbiamo una
10:25forte desacrizzazione di tutto, ma soprattutto dei valori fondanti la persona e quindi quando
10:36sono questa mancanta di valori abbiamo delle grosse povertà, essendo così poveri non siamo in
10:44grado di aiutare i poveri. Certo perché ci sono tante forme di povertà e lei questo lo dice molto
10:50bene ed essere molto agiati non significa spesso essere ricchi davvero per quello che si intende
10:56in termini di spiritualità. Le posso fare una domanda personale su Orpaola, che cos'è che la
11:02manda più in difficoltà, che la mette in crisi, che la fa soffrire di più nella sua vita? Ma nei
11:09confronti di questo servizio direi quando mi domandano, sora tu non hai paura incontrare queste
11:16persone? Io rispondo di solito, sono persone che mi domandano che passa, io veramente ho più paura
11:25di lei che non conosco, che di tutti questi miei fratelli con i quali ogni giorno condivido,
11:32passo le mie giornate, faccio vita con loro, mi preoccupo, me li porto dentro, prego per loro,
11:41vado in cerca di situazioni per migliorare il loro stato di vita, vedi il lavoro, vedi la sanità,
11:48vedi le relazioni, vedi qualche rapporto un pochino più caldo, più caloroso e così via.
11:55Questo mi fa male pensare, hai paura di un fratello, di un amico, non si deve avere paura,
12:03io non, ma non ti hanno mai fatto del male, mai, nessuno, mi ha mancato di rispetto, anzi se posso
12:10ricordare una frase che mi fa molto bene, mi fa molto piacere dire grazie sora perché ci sei,
12:19quando parlo ai ragazzi chiedo tu ragazzo, a tuo papà, a tua mamma, quante volte hai detto
12:26grazie papà, grazie mamma perché ci sei, o se parlo ai genitori dico tu papà, tu mamma,
12:34quante volte fra di voi vi siete scambiati e detti grazie perché ci sei, questi sono valori
12:41che ho imparato, che ho sentito dai poveri, perché poveri di pane non vuol dire poveri di valori.
12:49Verissimo, c'è modo di uscire dalla marginalità, lei fa tante cose oltre al gesto di dare la
12:56colazione come giustamente ha detto, cerca di dare davvero una mano perché le cose possono
13:02cambiare, se non per tutti, per alcuni di loro, c'è una via di uscita, la rivalsa per molti di
13:10loro che magari si trovano in questa condizione disagiata per una serie di motivi? Non è facile,
13:17bisogna essere onesti, non è facile perché se un povero, vengo da lei che è un dottore di lavoro
13:25e dico io ho un bisogno enorme di lavorare perché lei dove abita? Lei dove sta? Dove ha una residenza?
13:35Lei dice non abbiamo bisogno, non abbiamo bisogno, passo un'altra volta vediamo, qualcuno mi ha
13:46detto sua rogge ha bussato a 30-40 porte e allora avrei trovato qualcosa. Prima domanda dove abiti?
13:55Certo. Chi non ha una casa, una residenza, una carta d'identità è meno di un cane, è meno di un
14:02animale, l'animale al collare è registrato a un numero, qui siamo al di sotto della soglia.
14:08E cosa si può fare concretamente secondo la sua visione? Prima cosa bisognerebbe avere più persone
14:14che accompagnano perché se io accompagno uno e dico guarda così, così e così, però prima devo
14:22cercargli un'abitazione, ma l'abitazione oggi devo la butto fuori? Certo. Tu non sei il signore
14:29che ha questo portafoglio ma sei, tu non hai posto, per te non c'è risoluzione, la tua vita è
14:40legata alla marginalità e come tale e come arreginato resterai. Ieri era più facile, oggi non è così.
14:50E questo è grave nel senso che da quello che capisco quindi anche Brescia sta vivendo un momento
14:57di grande disagio. Un pane lo trovi, un vestito forse anche non sempre dignitoso ma forse lo
15:05trovi, ma un'abitabilità è dura. Noi abbiamo dato spazio ai nostri animali, per carità e rispetto
15:13che posso avere io per gli animali ma da animali, però per gli animali abbiamo trovato spazi, cibo,
15:19situazioni, dottori, sanità. Abbiamo trovato tanti mezzi per migliorare la situazione animale,
15:26per migliorare la situazione umana un po' meno. Io sono contenta, Sor Paola, di averla qui oggi
15:32e sono contenta non solo perché lei è un esempio di altruismo e di umanità ma anche perché lei è
15:38una donna estremamente onesta nel trasferire il suo pensiero e di questo abbiamo bisogno.
15:44Io le racconto un episodio che le ho già raccontato quando ci siamo incontrate. Mi ricordo
15:50di essere stata una mattina in stazione a cercare una donna perché avevo incontrato un detenuto nel
15:57carcere di Canton Monbello che era molto in crisi perché lui avrebbe passato l'inverno all'interno
16:01del carcere quindi al caldo e invece la sua compagnia era fuori al freddo ed ero andata a
16:07portare guanti e sciarpa a questa donna e la cosa che mi aveva impressionato è che era questo
16:13periodo dove dormiva per terra in un angolo c'era un piccolo presepe, come dire, Dio arriva ovunque.
16:21Quello che dicevo prima, senza Dio non andiamo da nessuna parte, con lui qualunque possiamo
16:35essere ricco, meno ricco, mediocramente, relativamente possibilitato però quando
16:44dentro c'è questa forza di speranza, di voglia di fare qualcosa per gli altri, di generosità,
16:51di gratuità troviamo sempre uno spazio, troviamo sempre un modo per aprirci agli altri e direi che
17:00è sempre più quello che riceviamo di quello che doniamo. Fra le tante storie che lei ha incontrato
17:07nel corso di questi anni, perché siamo in dirittura d'arrivo, ce n'è una che l'ha particolarmente
17:12colpita, che le resta nel cuore, a cui è rimasta particolarmente affezionata, Sir Paola? Ma c'era
17:18un ragazzo che ora non so più dove sia finito perché alcune storie hanno un inizio ma non
17:26si sanno come finiscano, proprio fa parte di questa marginalità, di questo scarto umano, mi
17:34diceva tutte le mattine, su ora ti voglio bene, ma lo diceva comunque in quella maniera così banale,
17:42non fintamente, ecco non banale, proprio in maniera molto ricca, molto bella e che davvero mi nutriva
17:48questa sua espressione. Un giorno voglio lo interrogo e dico ma dai mi fa piacere che tu
17:55mi dica questa cosa, però dimmi come mai ti senti così di dire queste espressioni di mattina
18:02nei miei confronti. Dice suora io quando sono nato la mia mamma mi ha portato nella cestina
18:08alla porta di una casa religiosa e fino a 12 anni la mia mamma è stata una suora, allora ho sentito
18:16che qui c'era una suora, speravo forse di rivedere quella suora che mi ha fatto una mamma per 12
18:23anni, ma non sei tu, però vederti mi ha fatto rinascere tutto dentro il mondo di bene e di
18:30amore che fino a quell'età io avevo ricevuto da una mamma religiosa che si era donata per farmi
18:38crescere, per farmi diventare grande, ecco mi ha amato come una mamma. Per tutte le anime che lei
18:46incontra quotidianamente, al signore che cosa chiede? Quando si mette in preghiera c'è qualcosa
18:54che chiede per loro? No, io ogni sera, cioè no in questo senso, ogni sera prima di colicarmi di
19:01solito mi riposo a mezzanotte perché io inizio il lavoro un po' così di tufficio tardi la sera
19:10quando magari le porte posso chiuderle e posso lavorare un po' tranquillamente. E a che ora si
19:16sveglia la mattina? Beh le 6 più o meno mi alzo. Dorme poco? No dormo tanto, dormo e quando sono
19:25davanti a Gesù dico signore ti porto qui tutti quelli che oggi ho incontrato, quindi oggi porterò
19:32qui anche questa realtà, questa sera, questa notte, tutti quelli che ho incontrato con i loro
19:38problemi, con i loro desideri, con le loro fatiche, con le loro lacrime, non posso nominarli tutti,
19:44sono tanti, o che ho sentito per telefono o che ho marginalmente spiorato, diciamo così. Ecco così,
19:53te li metto qui, te li affido, tu conosci, tu leggi fino in fondo i loro bisogni, io no,
19:59vedo solo un po' di superficie e nient'altro più, quindi te li metto nel cuore, si tu diciamo il
20:07consolatore, il compagno di viaggio di questa umanità. È il modo più bello secondo me di
20:12chiudere questa intervista, prima di salutarci Suor Paola ringrazio Ruggero Tavelli che ha curato
20:18la regia audio e video, grazie anche a Elisabetta che ha creato questa bella connessione, grazie a
20:23voi che ci avete ascoltati alla radio, a voi che ci avete guardato in tv, ma il mio grazie più
20:27grande davvero oggi va alla nostra ospite Suor Paola, alla prossima, grazie. Grazie, a lei.