Roma, 4 dic. (askanews) - Una terra di nessuno dove è stato massacrato e ucciso Pier Paolo Pasolini. Un far west di marane, baracche, palazzoni in riva al mare, dove il confine tra vita e malavita è sottilissimo. Un posto dove le strade ringhiano e i bar sono palestre di vita. Un gruppo di ragazzini cresce così, in luoghi dove tra boss della malavita locale, si incrociano i "bravi ragazzi" della Banda della Magliana e la primula rossa delle Br, Barbara Balzerani. Ostia - ma potrebbe essere un posto qualunque della periferia italiana - diventa una terra dove sopravvivere e per questo piena di speranza e frustrazioni: a raccontare le loro storie è il libro "Storie Bastarde" di Davide Desario, direttore di Adnkronos, che ci ha spiegato: "Questro libro è la raccolta di 28 racconti, ma sono storie vere, realmente accadute nella periferia di Roma fra gli anni '70 e '80. Sono racconti visti dagli occhi di un bambino che ha 8, 10, 12 anni, e quel bambino sono io. Racconto quella che era la periferia di Roma in quegli anni, in cui non avevamo internet, non c'erano i cellulari, senza Google maps e con pochi canali televisivi, quindi si viveva molto per strada". "Il libro - continua Desario - è nato 14 anni fa e questa è una riedizione con una prefazione di Francesca Fagnani e una storia in più, nuova. La voglia è raccontare l'Italia, molti hanno scritto dicendo ' la mia Milano è la tua Roma, la mia Lecce è la tua Roma, perché si rivedono in quegli spaccati. Spaccati di una vita di confine fra vita e malavita, dove bastava sbagliare un passo e trovarsi a che fare o con la criminalità o ahimé nel mondo della droga, tutti destini da cui era difficilissimo tornare indietro". L'idea, ha sottolineato l'autore - è proprio quella di ribaltare la prospettiva tipica nella quale al centro della storia c'è un "grande" protagonista mentre "l'Italia della strada" resta in secondo piano. "Noi in questi anni abbiamo visto sempre tante serie o film in cui il protagonista è o un grande poliziotto o un grande magistrato o un grande criminale, e l'Italia normale, delle persone semplici di tutti i giorni, resta sullo sfondo, sfuocata. Io ho voluto invertire la messa a fuoco".
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00:00Questo libro è la raccolta di 28 racconti, ma sono storie vere, realmente accadute alla
00:11periferia di Roma negli anni 70-80. Sono dei racconti visti dagli occhi di un bambino
00:17che ha 8, 10, 12 anni e quel bambino sono io e racconto quello che era la periferia
00:25di Roma in quegli anni, in quegli anni in cui non avevamo internet, in cui non c'erano
00:30i telefoni cellulari, quindi quando uscivi di casa lasciavi il tuo link col mondo, tant'è
00:36che quando poi tornavamo a casa la prima cosa da dire era mi ha cercato qualcuno. Era un'Italia
00:44senza Google Map, con pochi canali della televisione, quindi era un'Italia che ci viveva molto per
00:51strada. Questa è una riedizione, perché questo libro in realtà è uscito 14 anni
00:59fa e adesso l'abbiamo rieditato con una nuova prefazione di Francesca Fagnani e una storia
01:06in più nuova. La voglia è quella di tornare a raccontare con l'Italia, che appunto in
01:13questo caso è Roma, ma in molti hanno scritto dicendo la mia Milano è la tua Roma, la mia
01:20Lecce è la tua Roma, perché ci si rivedono in quegli speccati di una vita di confine
01:29tra vita e malavita, dove bastava sbagliare veramente un passo e purtroppo trovarsi o
01:40a che fare con la criminalità o ahimè entrare nel mondo della droga, tutti i destini da
01:46cui poi era difficilissimo cercare di tornare indietro.
01:51Noi in questi anni abbiamo visto sempre tante serie televisive o film in cui il protagonista
01:59è un grande poliziotto, un grande magistrato, un grande criminale e l'Italia, quella normale,
02:05quella delle persone semplici, delle persone di tutti i giorni, è sullo sfondo, sfocata.
02:10Io ho voluto invertire la messa a fuoco, ho voluto puntare sulle persone normali e sullo
02:16sfondo la storia dell'Italia e c'è questo gruppo di ragazzi, qualcuno ce la fa e ancora
02:22oggi io lo frequento e sono reali amici, molti, troppi ci sono persi per strada, qualcuno
02:29ce l'ha fatta e quindi tra quelli, se vogliamo mi ci metto anch'io, che nonostante una infanzia,
02:37un'adolescenza in un territorio complicato, comunque anzi, proprio col territorio complicato,
02:42con la necessità di dover capire come andasse il mondo, probabilmente poi mi ha aiutato
02:48in quello che è stato il mio percorso.