Il giornalista, storico e saggista Aldo Grandi ha presentato, a Radio Roma Magazine, il suo nuovo libro "Gli ultimi giorni di Giangiacomo Feltrinelli"
Descrizione:
Il 15 marzo 1972, a Segrate, nei pressi di Milano, viene trovato il cadavere di un uomo sotto un traliccio dell'alta tensione, il corpo dilaniato dall'esplosione di un ordigno rudimentale. Nemmeno ventiquattr'ore e tutti sanno di chi si tratta: Giangiacomo Feltrinelli, editore geniale, estremista che dopo la strage di Piazza Fontana ha scelto la clandestinità, ma anche una delle persone più ricche d'Italia. Sono passati cinquant'anni e sebbene ci sia ancora chi dietro la sua morte vede le ombre della Cia o del Mossad, dei fascisti o di un compagno che lo avrebbe tradito, ben pochi sono i dubbi su quella tragica fine. Ciò che invece colpisce è come, nel racconto della lotta armata che ha segnato gli anni Settanta in Italia, Giangiacomo Feltrinelli rappresenti il centro della scena, il simbolo di una stagione e di una generazione. Accanto a lui si muovono tanti dei protagonisti di allora: Piperno, Scalzone, Morucci, Curcio, Franceschini, Sofri e moltissimi altri. Attraverso documenti e testimonianze, molte delle quali inedite, Aldo Grandi ricostruisce con passione una storia tragica e indimenticabile, tenendo sempre sullo sfondo l'Italia di quegli anni. Gli ultimi giorni di Feltrinelli sono il momento in cui la lotta armata arriva al suo punto di non ritorno. Il 3 marzo 1972 le Br compiono il loro primo sequestro, il dirigente della Sit Siemens Idalgo Macchiarini; l'11 marzo la città di Milano è messa a ferro e fuoco dagli scontri tra manifestanti e forze dell'ordine. Il tappo è saltato, l'insurrezione sembra imminente. È in quel frangente che Feltrinelli sente l'urgenza e la responsabilità di entrare in azione. È arrivato il suo momento, serve un gesto esemplare, il blackout di un'intera città. Finirà come lui stesso aveva profetizzato: "Se un giorno troverete il cadavere di un uomo nudo, quel cadavere è il mio".
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Il 15 marzo 1972, a Segrate, nei pressi di Milano, viene trovato il cadavere di un uomo sotto un traliccio dell'alta tensione, il corpo dilaniato dall'esplosione di un ordigno rudimentale. Nemmeno ventiquattr'ore e tutti sanno di chi si tratta: Giangiacomo Feltrinelli, editore geniale, estremista che dopo la strage di Piazza Fontana ha scelto la clandestinità, ma anche una delle persone più ricche d'Italia. Sono passati cinquant'anni e sebbene ci sia ancora chi dietro la sua morte vede le ombre della Cia o del Mossad, dei fascisti o di un compagno che lo avrebbe tradito, ben pochi sono i dubbi su quella tragica fine. Ciò che invece colpisce è come, nel racconto della lotta armata che ha segnato gli anni Settanta in Italia, Giangiacomo Feltrinelli rappresenti il centro della scena, il simbolo di una stagione e di una generazione. Accanto a lui si muovono tanti dei protagonisti di allora: Piperno, Scalzone, Morucci, Curcio, Franceschini, Sofri e moltissimi altri. Attraverso documenti e testimonianze, molte delle quali inedite, Aldo Grandi ricostruisce con passione una storia tragica e indimenticabile, tenendo sempre sullo sfondo l'Italia di quegli anni. Gli ultimi giorni di Feltrinelli sono il momento in cui la lotta armata arriva al suo punto di non ritorno. Il 3 marzo 1972 le Br compiono il loro primo sequestro, il dirigente della Sit Siemens Idalgo Macchiarini; l'11 marzo la città di Milano è messa a ferro e fuoco dagli scontri tra manifestanti e forze dell'ordine. Il tappo è saltato, l'insurrezione sembra imminente. È in quel frangente che Feltrinelli sente l'urgenza e la responsabilità di entrare in azione. È arrivato il suo momento, serve un gesto esemplare, il blackout di un'intera città. Finirà come lui stesso aveva profetizzato: "Se un giorno troverete il cadavere di un uomo nudo, quel cadavere è il mio".
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NovitàTrascrizione
00:00Qui su Radio Roma sono le 15.43 e noi abbiamo un ospite.
00:04Abbiamo un ospite perché abbiamo uno scrittore, un autore, un giornalista
00:07perché parliamo di un momento dell'Italia degli anni 70, uno spaccato
00:11d'epoca che ci aiuta a capire anche a ragionare, a riflettere su quello che è
00:15stata l'Italia anche degli anni 70 con un contesto sociopolitico completamente
00:19diverso, storico, con la lotta armata, insomma quindi un momento molto
00:23particolare dell'Italia che abbiamo vissuto e dialoghiamo con l'autore del
00:28libro Gli ultimi giorni di Gian Giacomo Feltrinelli, Aldo Grandi, l'abbiamo in
00:32collegamento telefonico. Buon pomeriggio Aldo. Buon pomeriggio a voi, grazie per la
00:37telefonata. Grazie, grazie a te, ci diamo del tu, grazie anche di questo Aldo, è un
00:44piacere averti appunto. Noi parliamo oggi con te, dialoghiamo qualche minuto
00:48proprio in merito al tuo ultimo libro, Gli ultimi giorni di Gian Giacomo
00:52Feltrinelli. L'editore è morto proprio il 14 marzo del 1972 su un traliccio a
00:57Segrate vicino Milano. Intanto come proprio nasce questa idea tua di
01:03realizzare un momento, di parlare di un momento molto particolare dell'Italia e
01:08che Italia emerge, Aldo, dal tuo libro? Innanzitutto io già nel 2000 mi ero
01:14occupato della biografia di Gian Giacomo Feltrinelli, la dinastia, il
01:19rivoluzionario, per cui diciamo era abbastanza addentro la materia. Poi in
01:25occasione del cinquantesimo anniversario della morte ho pensato di scrivere un
01:30libro che facesse una volta per tutte e alla luce ovviamente anche di quelli che
01:36erano i documenti, le testimonianze che nel corso di questi ultimi vent'anni
01:40avevo raccolto su questa vicenda, cioè potesse in qualche modo mettere fine a
01:47tutta una serie di illazioni, di ipotesi, di teoremi, di teatrologia e rendere al
01:53lettore ma non solo quella che era la realtà di quei tempi e anche la realtà
01:59di una morte avvenuta non per chissà quale complotto, intervento di servizi
02:03segreti stranieri, bensì semplicemente per un incidente di
02:08lavoro, se così lo vogliamo chiamare. Aldo, una domanda, per chi è giovane, cioè
02:14per chi magari come me ha 20, 21 anni e quindi non ha vissuto quell'Italia, non ha
02:18vissuto? Eh già, la collega è giovane. Come si fa a entrare in un contesto storico così
02:25diverso? Da dove si parte per informarsi? Guarda il libro ti permette
02:32dicendolo di avere anche una preparazione nel senso che è non solo un
02:38libro di storia ma è un romanzo di una vita per cui questa vita comincia da un
02:44prorogo che è quello del ritrovamento del cadavere, ma si ripana poi in tutto
02:49il secolo scorso con la crescita diciamo così del potere e dell'economico
02:57finanziario della famiglia Feltrinelli, quindi non è un libro che comincia
03:03dalla fine e poi si ferma lì, no, è un libro che comincia sì dalla fine, cioè dal
03:09ritrovamento del cadavere, ma che poi torna indietro e ripercorre tutta la
03:13storia d'Italia dalla fine dell'Ottocento fino ad oggi al seguito di
03:19questa famiglia e dei protagonisti che l'hanno contraddistinta. Che tipo di
03:24Italia mi avevi chiesto prima era quella? Sì, che Italia era negli anni 70. Era un'Italia
03:29particolare, era un'Italia dove la tecnologia non aveva ancora trovato alcun tipo di
03:35sbocco, anzi non se ne parlava proprio, se tu pensi che venivano fatti i sequesti di
03:40persona o dalle brigate rosse con la Fiat 128, se te capita di vedere una Fiat 128
03:46ora, ti domandi come fu possibile fare una cosa del genere quando adesso abbiamo
03:51auto che sono anche 4 volte la Fiat 128. Era quindi un'Italia che veniva fuori da
03:58una crisi, anzi che era nel pieno di una crisi energetica un po' diversa da quella
04:04di adesso, ma con il caro petrolio anche all'epoca, un'Italia che fuoriusciva dal
04:10miracolo economico degli anni 60, che era nel pieno delle contestazioni sociali e politiche
04:16a seguito dello sviluppo industriale delle zone soprattutto del nord Italia con una fortissima
04:23immigrazione dal sud. Era un'Italia certamente molto, molto diversa per tantissimi versi,
04:31ma è un'Italia dalla quale come direi adesso anche quella precedente non si può
04:37prescindere se si vuole cercare di comprendere, paradossalmente anche gli ultimi anni, cioè
04:43la storia non è una cosa che diciamo così avviene, poi si abbandona e non si ripesca
04:49più, no, o si strumentalizza, i giovani se vogliono veramente comprendere devono leggere,
04:55ma leggere parecchio. Aldo abbiamo ancora un minuto, allora approfitto
04:59per farti un'altra domanda, è stata un'Italia anche quel periodo lì di grandi contestazioni
05:03che ti ricordavi naturalmente, ma anche di contraddizioni, ti chiedo qual è stato il
05:08ruolo politico dei partiti di quegli anni, le responsabilità anche di una certa magari
05:13sinistra istituzionale, Aldo? Tu ti riferisci le responsabilità in merito
05:19alla morte di Gian Giacomo Fettinelli? Sì, anche, sì sì, anche in quest'ottica
05:23qui. Ma guarda, la realtà è questa, la sinistra
05:27all'epoca e che poi per sinistra si intende soprattutto il partito comunista perché all'epoca
05:31c'era solo quella di sinistra, a parte qualche frangia estremista nel movimento studentesco
05:35e nei gruppi estremisti che ne fuoriuscirono, la realtà è che non si avvise il partito
05:40comunista di quello che stava avvenendo alla sua sinistra, nel timore di essere scavalcato
05:44a sinistra non aveva il coraggio e non ebbe il coraggio e non lo ebbe neanche negli anni
05:48successivi di fare i conti invece con una generazione che aveva completamente scavalcato
05:54a sinistra il partito, che credeva in una sorta di resistenza tradita e in un partito
05:59comunista che non aveva il coraggio di andare avanti nella rivoluzione alla quale sembrava
06:05essere votato per antonomasia, in realtà poi aveva cambiato parecchio idea, ma quindi
06:12di conseguenza anche Feltrinelli venne visto non come un militante di sinistra che era
06:20morto nel tentativo di fare un attentato per una lotta rivoluzionaria, ma al contrario
06:26come la vittima di un attentato, di un complotto di servizi segreti, di un omicidio da parte
06:35di elementi della destra, in sostanza nessuno voleva prendere atto che ciò che stava avvenendo
06:41a sinistra del partito comunista e che sarebbe avvenuto ancora di più negli anni successivi
06:46non era altro che il frutto di una rivolta generazionale che nessuno ha mai voluto prendere
06:54e comprendere sul serio. Noi ti ringraziamo davvero Aldo di questo spaccato, di questo
06:59approfondimento, ci sarebbero tante domande, magari un giorno ci verrai a trovare in studio,
07:03voglio ricordare, vogliamo ricordare il tuo libro appunto Gli ultimi giorni di Gian Giacomo
07:07Feltrinelli Chiare lettere, ti ringraziamo moltissimo per essere stato con noi a Radio
07:11Roma, in video si vede adesso anche la cover del tuo libro, la copertina, grazie Aldo,
07:18grazie a voi e salutatemi Roma che mi manca sempre tanto, grazie Aldo, grazie a voi,
07:23grazie, grazie ancora, dai buon Chiare, grazie, grazie ancora Aldo Grandi e insomma abbiamo
07:28finito, grazie a voi, grazie Aldo, grazie a voi, grazie Aldo, grazie a voi, grazie
07:29Aldo, grazie a voi, grazie a voi, grazie a voi, grazie a voi, grazie a voi, grazie
07:30a voi, grazie a voi, grazie a voi, grazie a voi, grazie a voi, grazie a voi, grazie
07:31a voi, grazie a voi, grazie a voi, grazie a voi, grazie a voi, grazie a voi, grazie
07:32a voi, grazie a voi, grazie a voi, grazie a voi, grazie a voi, grazie a voi, grazie a