A Grottaferrata c'è un luogo meraviglioso, ricco di arte e di storia millenaria: un monastero dove oriente e occidente s'incontrano. Stiamo parlando dell'Abbazia di San Nilo.
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TVTrascrizione
00:00Polis, il racconto dei territori con Massimiliano Cacciotti.
00:30Il rito greco dei monaci basiliani dell'abbazia di Sonnilo, a grotta ferrata, abbazia di Sonnilo,
00:57di cui stiamo parlando insieme alla direttrice Maria Sole Cardulli. Ci sono diverse iniziative
01:06previste anche per il 2025, oltre che per il millenario della consagrazione dell'abbazia
01:16venuta nel 2024. Immagino che poi tanti altri progetti sono previsti anche per gli anni
01:26successivi, progetti a medio e lungo termine all'interno dell'abbazia.
01:32Sì, perché oltre alla programmazione culturale, abbiamo i nostri canali di comunicazione,
01:40quindi c'è il sito web della direzione regionale Musei Nazionali Lazio, nonché le
01:44pagine Facebook e Instagram del museo dove diamo comunicazione di questa fitta programmazione
01:50culturale. Stiamo anche investendo sui lavori di restauro messo in sicurezza, ma anche valorizzazione
01:56anche per il tramite dei lavori dell'abbazia. Ad esempio, stiamo procedendo a realizzare
02:02l'illuminazione esterna dell'abbazia e stiamo lavorando al criptoportico, che è la più
02:09importante testimonianza rimasta della villa romana dove sorse l'abbazia di San Nilo.
02:15Speriamo, con l'anno prossimo, di riuscire finalmente ad aprire al pubblico anche questo
02:20nuovo spazio, che fra l'altro offre anche una straordinaria vista sulla vallata.
02:27L'abbiamo intervista attraverso le immagini del drone, la vista che si può godere da
02:33qualsiasi parte. Maria Sole Gardulli, io la ringrazio tantissimo, spero di riaverla
02:38ospite a breve, magari per parlare di altre meraviglie della nostra regione.
02:43Grazie a voi.
02:46E allora, non si interrompe però questa puntata dedicata a Grottaferrata, non si interrompe
02:53nemmeno il racconto di San Nilo, che conosceremo meglio attraverso un documentario.
03:04GROTTAFERRATA
03:18A oltre 120 anni dalla sua inaugurazione, avvenuta nel 1894, il Museo dell'Abbazia di Grottaferrata
03:26riapre con un nuovo allestimento, per ospitare una delle più ricche collezioni di archeologia
03:32e arte dei castelli romani. Sede del museo è il quattrocentesco Palazzo
03:38del Commendatario, così chiamato dopo che, nel 1462, venne istituita a Grottaferrata
03:45la Commenda, l'atto con cui il Papa affidava ad un prelato, di solito un cardinale, il
03:51governo spirituale e temporale di un monastero. Ed è grazie all'opera di raccolta degli abbati
03:57commendatari succeduti sì nel corso dei secoli, che possiamo oggi ammirare la collezione
04:02archeologica delle prime sale, una raccolta di reperti provenienti dagli scavi del territorio
04:08limitrofo e dalle rovine delle lussuose ville romane della zona.
04:14Tra le sculture antiche, opere di età e produzione romana e dell'enistica, incontriamo
04:20la cosiddetta Stele Attica, un rilievo di straordinaria eleganza e armonia delle linee
04:26che raffigura un giovane ragazzo immerso nella lettura, diventato l'emblema del museo.
04:33Oltre alla stele si ammirano sarcofagi e alcuni frammenti funerari. Questi oggetti
04:39provengono prevalentemente dal territorio dell'Abbazia, anch'essa costruita sulle rovine
04:45di un'antica villa romana appartenuta, secondo la leggenda, a Marco Tullio Cicerone.
04:52Dei resti della villa è ancora intatto l'ampio criptoportico, o portico nascosto,
04:58da cui si può godere la vista di un suggestivo panorama sulla campagna romana.
05:06Nella seconda sala si trova anche il più recente e importante ritrovamento archeologico
05:12nel territorio di Grottaferrata, la ricostruzione dell'ipogeo delle Ghirlande,
05:17una cella che ospita due sarcofagi di età romana dedicati a una donna
05:22identificata col nome di Ebuzia IV e a suo figlio Carvilio.
05:28Ma è attraverso i frammenti di arredo architettonico e artistico della Sala Grande
05:33che possiamo immergerci nella storia dell'Abbazia a partire dalla sua fondazione
05:38in un viaggio nel tempo lungo più di mille anni.
05:43Nella transenna sono incisi i nomi dei primi tredici abati del monastero,
05:48tra cui quelli di San Nilo, abate greco di origine e dirito,
05:53e San Bartolomeo, i fondatori nell'anno 1004 dell'Abbazia.
05:5950 anni dopo, lo scisma portava alla separazione tra cattolici e ortodossi.
06:06Nel medioevo, in questo vaso, veniva conservata l'acqua benedetta
06:10nel giorno della festa del Battesimo del Signore,
06:13secondo un'antica liturgia della chiesa bizantina.
06:16Il monastero, infatti, è l'ultimo e più importante centro spirituale
06:21di rito orientale in Italia e ancora oggi i monaci che vivono e operano
06:26nell'Abbazia sono fedeli al Papa di Roma, ma conservano la tradizione monastica
06:31e liturgica bizantina, come l'uso del pane lievitato, al posto del pane azimo.
06:38Attraverso elementi come il ciborio, il piccolo baldachino che sovrastava
06:42l'altare della chiesa, e gli arredi liturgici, entriamo in diretto contatto
06:47con il medioevo bizantino, con la sua liturgia cantata, i suoi riti.
06:53Le icone, come quella della Santissima Madre di Dio,
06:56cui è dedicata la basilica, sono oggetti santi con cui il credente
07:00stabilisce un forte rapporto emozionale.
07:05A destra dell'ingresso della chiesa, la cripta ferrata, da cui ha origine
07:10il nome Grotta Ferrata, l'antica edicola di utilizzo funerario,
07:15ancora visibile alla base del campanile.
07:19Anche gli affreschi medievali della sala provengono dalla chiesa
07:22dell'Abbazia, grazie ad un'operazione di recupero avvenuta nel 1970.
07:28Queste pitture frammentarie e straordinarie del XIII secolo
07:33rappresentano scene della vita di Mosè, in particolare gli episodi
07:37delle piaghe d'Egitto.
07:41Fanno parte di un più ampio ciclo di pitture, raffiguranti scene dell'Esodo,
07:45in parte ancora visibili all'interno della chiesa,
07:48e della Genesi, andate quasi completamente perdute.
07:53La sala superiore del percorso museale è dedicata al fenomeno
07:57del riuso dei materiali antichi, soprattutto nel periodo medievale.
08:03Questa lastra marmorea di epoca romana, con l'incisione di alcuni
08:07motti filosofici, è stata riutilizzata come transenna
08:11per chiudere una finestra laterale della chiesa.
08:14Mentre i frammenti di sarcofago romano sono stati tagliati,
08:18girati e riutilizzati come lastre tombali.
08:23Nella sala degli abati commendatari troviamo testimonianze
08:27di età rinascimentale, come la scultura della Madonna delle Grazie
08:31della seconda metà del Quattrocento, o le suppellettili di argento,
08:35tra le quali alcune delle numerose donazioni fatte al monastero
08:39dal cardinale greco Bessarione, primo abate commendatario,
08:43amante della cultura classica e fedele sostenitore dell'unione
08:47tra Chiesa di Roma e Chiesa d'Oriente.
08:51Dopo la sua morte e la nomina di Giuliano della Rovere,
08:55il futuro papa Giulio II, si operano radicali trasformazioni
08:59di tutto il complesso abbaziale, per proteggerlo dalle occupazioni
09:03e devastazioni della città.
09:05E' in questi anni che l'abbazia assume l'aspetto di fortezza
09:09che la caratterizza ancora oggi.
09:13Alla metà del Cinquecento, il cardinale Fabio Colonna affida
09:17l'incarico della decorazione della Sala delle Grottesche
09:21al pittore Francesco da Siena.
09:24Nei dipinti sulle pareti sono celebrate le imprese
09:27del condottiero romano Fabio Massimo,
09:29il quale, per il primo tempo,
09:31costituiscono un ricchissimo esempio
09:33di decorazione a grottesche di Piano Cinquecento.
09:41Nei primi del Seicento, Odoardo Farnese decide
09:45l'ampliamento e la decorazione della cappella laterale
09:48della Chiesa, dedicata ai Santi Fondaturi.
09:51L'incarico è affidato a un giovane di sicuro talento,
09:55Domenico Zampieri.
09:57Tra gli affreschi della Cappella Farnesiana,
09:59che descrivono episodi della vita di San Nilo
10:02sulla parete destra e di San Bartolomeo
10:05sulla parete sinistra, spiccano le rappresentazioni
10:08dell'incontro tra San Nilo e l'imperatore Ottone III
10:11di Germania, in cui sono ritratti contemporanei
10:14nelle vesti di antichi personaggi,
10:16e l'affresco, che raffigura San Bartolomeo,
10:19che esamina il progetto di costruzione
10:21della Chiesa di San Nilo.
10:23La Cappella di Grottaferrata viene considerata
10:26il capolavoro giovanile del pittore.
10:31Nell'ultima sala, la ricostruzione dell'antico portale
10:34di accesso all'atrio della Chiesa,
10:37costruito con frammenti romani, così come raffigurato
10:40nell'acquerello di Luigi Rossini del 1841,
10:44riprodotto sulla parete.
10:48La Cappella di Grottaferrata,
10:51riprodotto sulla parete.
10:53L'originale di questo disegno è oggi conservato
10:56nell'antica Biblioteca dell'Abbazia,
10:58che raccoglie testi unici al mondo,
11:01tra cui i preziosi Codici di San Nilo
11:04e la più vasta collezione di manoscritti
11:07di musica sacra bizantina presente in Italia.
11:13Il Museo dell'Abbazia,
11:15frutto dello spirito collezionista e antiquario
11:18che ha animato per secoli la comunità dei monaci basiliani,
11:21è un piccolo gioiello della Regione Lazio.
11:26Un luogo in grado di regalare ai visitatori
11:29un'occasione non comune di arricchimento estetico,
11:32spirituale e di conoscenze.
11:48Sottotitoli e revisione a cura di QTSS