Il personaggio del giorno: Matilde Serao
Nata a Patrasso, il 14 marzo del 1856, Matilde Serao, scrittrice e giornalista, è stata la prima donna italiana ad aver fondato e diretto un quotidiano “Il Corriere di Roma”, successivamente “Il Mattino” e “Il Giorno”.
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https://www.radioroma.it/2024/12/11/matilde-serao-raccontare-litalia-con/
Nata a Patrasso, il 14 marzo del 1856, Matilde Serao, scrittrice e giornalista, è stata la prima donna italiana ad aver fondato e diretto un quotidiano “Il Corriere di Roma”, successivamente “Il Mattino” e “Il Giorno”.
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TVTrascrizione
00:00A casa di amici, il salotto di Radio Roma.
00:06Oggi vi racconto la storia di Matilde Serao.
00:10Questa donna che ha dominato lo scenario dell'informazione e della scrittura del giornalismo.
00:16Perché? Perché ho scelto lei?
00:18Intanto vi dico che è nata a Patrasso il 14 marzo del 1856,
00:24quindi oggi facciamo davvero un grandissimo viaggio indietro nel tempo.
00:29Matilde Serao è stata una scrittrice, una giornalista,
00:32ma è stata soprattutto la prima donna della storia italiana ad aver fondato un quotidiano.
00:40E diciamo che ci furono poi diversi step, perché parliamo del Corriere di Roma in primis,
00:45parliamo anche del mattino e parliamo anche del giorno, come state vedendo in questa iconica fotografia.
00:52Ma come inizia tutto? Come arriva questa donna a questo obiettivo così grande che ci rende orgogliosi?
00:58Intanto la madre, vi racconto un po' di vicende familiari, la madre Paolina Borrelli,
01:05fu una nobile greca, pensate, decaduta e discendente dalla famiglia fanfariota degli Scanavi.
01:13Il padre invece, Francesco Saverio Serao, fu un noto avvocato dell'epoca, ma soprattutto un giornalista,
01:20dal quale poi la stessa Matilde Serao erediterà questa grande passione.
01:25Non a caso, durante la sua infanzia, lei era piccolissima e viveva costantemente l'ambiente della redazione giornalistica,
01:34quindi amava essere lì. Però vi racconto una piccola curiosità, che sicuramente ci riporterà indietro nel tempo
01:40a quella situazione molto critica che riguardava l'istruzione anche, nonostante i sacrifici della famiglia,
01:46nonostante i sacrifici soprattutto della madre. La giovane Matilde Serao, all'età di otto anni,
01:51non sapeva ancora né leggere né scrivere, imparò successivamente. E questo è un altro aspetto su cui riflettere,
01:57quindi non importa poi la difficoltà, non importa il tempo, l'importante è l'obiettivo che viene raggiunto
02:06con tanta passione, con tanto riconoscimento, con tanto impegno e lavoro, soprattutto.
02:11Quindi pensate, una grande donna che ha fatto la storia del giornalismo per la sua essenza,
02:17soprattutto per la sua scrittura, ma all'età di otto anni non sapeva né leggere né scrivere.
02:21Riflettete su questo aspetto, perché in realtà non è lontano come possiamo pensare, no?
02:27È molto vicino a noi, è una di quelle tendenze che noi abbiamo purtroppo, di quelle negative.
02:32Sin da piccola, come vi dicevo, quindi lei era rinchiusa in questo ambiente meraviglioso che adorava,
02:38quindi il padre per lei era un grandissimo punto di riferimento. Riuscì soltanto successivamente,
02:44all'età di otto anni, quindi dopo gli otto anni, a imparare a leggere e scrivere.
02:49La sua prima esperienza lavorativa, pensate, arrivò quando, dopo aver conseguito il diploma magistrale nel 1874,
02:58vinse un concorso per quanto riguarda la figura di ausiliaria ai telegrafi di Stato.
03:09Questo lavoro lei, diciamo, lo ebbe per molti anni, ma soprattutto per aiutare le condizioni economiche della famiglia,
03:17quindi diciamo che era un modo anche per aiutare il futuro della sua famiglia, visto che si trovavano in serie difficoltà.
03:25Nel frattempo, però, la sua passione per la letteratura arrivò subito, quindi non tardò ad arrivare da questo punto di vista,
03:35quindi nonostante le difficoltà, nonostante il lavoro, la situazione, la passione era quella e venne alla ribalta, mettiamola così, sin da subito.
03:44Lei iniziò a scrivere dei piccoli articoli, dei brevi articoli, nelle appendici del giornale di Napoli.
03:52Questo fu il suo vero primo passo all'interno della comunicazione giornalistica.
03:58Successivamente passò invece a bozzetti e a novelle, firmandosi con uno pseudonimo, ovvero Tuffolina.
04:06Si firmava in questo modo. Poi vedremo successivamente che anche negli altri giornali che lei stessa ha fondato,
04:13che lei stessa al fianco anche di altre personalità di cui vi parlerò tra poco, lei si firmava con uno pseudonimo.
04:20Anche qui ci sarebbe molto da dire, ma non apriamo la parentesi perché dovremo veramente tornare molto più indietro nel tempo
04:27per raccontarvi anche della vicenda di alcune note poetesse della letteratura inglese
04:34che erano costrette in qualche modo a firmarsi con il nome di un uomo. Ma ne parleremo, ne parleremo.
04:41A soli 22 anni, pensate, terminò la sua prima novella e decise di inviarla al Corriere del Mattino.
04:49In quegli anni ebbe l'opportunità di conoscere una grande donna, non solo dal punto di vista professionale perché faceva l'attrice,
04:56quindi provava profonda ammirazione per lei, ma anche una grande donna dal punto di vista umano, Eleonora Duse.
05:02Conobbe questa donna e iniziò con lei un grandissimo rapporto, una grandissima relazione importante che portò avanti nel tempo.
05:11Ben presto però decise che era arrivato il momento di una svolta, doveva cambiare aria e da Napoli si trasferì a Roma.
05:20Fu proprio a Roma in cui riuscì in qualche modo ad emergere sempre di più.
05:24Pensate che trovò un'importante opportunità presso il Capitan Fracassa, sul quale scrisse davvero di tutto,
05:31quindi possiamo considerarlo come un momento di formazione per lei su diverse tematiche, per esempio dalla cronaca rosa alla critica letteraria,
05:40quindi per lei era un momento formativo essenziale.
05:44Divenne nota in questo caso, per esempio, con lo pseudonimo di Cichita, che dallo spagnolo vuol dire piccola.
05:51Frequentando ambienti tra l'altro mondani e salottieri.
05:55Purtroppo però in un mondo e in un'epoca soprattutto in cui l'estetica valeva di più della vera essenza,
06:04non ebbe pochi problemi in questo senso, perché andiamo a vedere insieme la sua fisicità e anche questa sua risata,
06:13che era una risata iconica, però veniva considerata non molto fine dalle grandi classi che lei poi in qualche modo frequentava,
06:23non la favorirono del tutto.
06:25Quindi chiaramente si parlava un po' anche così di lei, insomma non era ben vista da alcune persone.
06:31Pensate che però nello stesso tempo, al contrario, c'erano delle persone che per la sua essenza così indipendente e intraprendente,
06:40come dire, la sua fama la precedeva, come si suol dire, era diventata importante soprattutto per questo motivo.
06:47E quindi è una dimostrazione che anche in alcuni casi ci sono delle persone che capiscono effettivamente l'essenza,
06:54nonostante il mondo circostante e quell'ambiente così tossico, se vogliamo definirlo in questo modo, perché credetemi che è tossico.
07:02Intanto di lei si diceva che quelle damine eleganti, scusate no, era lei che scriveva riguardo questa situazione,
07:12diciamo così, questo ambiente molto particolare, elegante al di fuori, mettiamola così,
07:17quelle damine eleganti non sanno che io le conosco da cima a fondo, scrisse la giovane Matilde,
07:24che le metterò nelle mie opere esse non hanno coscienza del mio valore, della mia potenza.
07:31Quindi in qualche modo poi lei scriveva queste cose e faceva render conto chiaramente che lei avesse un potere
07:37che era quello della cultura, che era una cosa diversa.
07:39Il libro che la rese realmente famosa al pubblico fu Fantasia del 1883 e a quel punto il critico Edoardo Scarfoglio di lei scrisse
07:50si può dire che essa sia come una materia inorganica, come una minestra fatta di tutti gli avanzi di un banchetto copioso,
07:58nella quale certi pigmenti troppo forti tentano in vano di saporire la scipitaggine dell'insieme.
08:05Parole per indicare che lei ovviamente aveva ancora delle lacune dal punto di vista della scrittura,
08:10che c'erano magari degli errori.
08:11Lei stessa si è rese conto, grazie anche alla sua umiltà da un certo punto di vista,
08:16che in passato era stata una studiosa incompleta a causa delle difficoltà, ma questo non la fermò mai.
08:22Poi ovviamente Edoardo Scarfoglio fu un personaggio molto importante per lei anche dal punto di vista non solo professionale,
08:31ma dal punto di vista sentimentale, fu il suo primo marito, da cui ebbe quattro figli uomini maschi,
08:37che però anche le gravidanze non la fermarono mai.
08:40Con lui fondò finalmente il Corriere di Roma.
08:44Successivamente con lui fondò anche Diresse Il Mattino,
08:50e dopo una serie di vicessitudini che portarono alla rottura di questo rapporto,
08:55si sposò invece con un altro uomo, un altro giornalista, Giuseppe Natale,
09:04con il quale poi intrattenne un altro tipo di rapporto anche a livello professionale,
09:09e dal quale ebbe la sua figlia femmina Eleonora, in onore di Eleonora Duse, la sua grande amica dell'adolescenza.
09:19Nel mondo del giornalismo a livello professionale ce l'aveva avuto anche in casa, mettiamola così, questo settore,
09:26quindi aveva appreso tanto, ma aveva sempre fatto la differenza.
09:30Arriva poi dopo Il Mattino a lanciare Il Giorno, proprio con lo stesso Natale.
09:37E fu un momento storico molto importante, proprio per il suo riconoscimento.
09:43Tra l'altro Il Giorno rispetto a Il Mattino era molto più pacato, era caratterizzato da questi toni molto più pacati,
09:51e raramente polemici, quindi ebbe anche particolare successo.
09:55Quindi ormai ovviamente Il Mattino era suo rivale, e quindi doveva fare la differenza.
10:03Dopo la morte di Scarfoglio si sposò appunto con Natale, per darvi un piccolo recap su quelli che erano gli avvenimenti storici.
10:12Quindi si avvicina a Natale, ebbe la figlia con Natale, la figlia Eleonora, nel frattempo Scarfoglio muore,
10:20si sposa con Natale, e purtroppo dopo poco tempo morì anche Natale, lei rimase sola.
10:25Ma anche in questa situazione lei non smise mai di scrivere,
10:29e continuò ad avere un grandissimo successo e ad essere ricordata nelle pagine della storia del giornalismo,
10:35ma soprattutto nella storia delle grandi donne che l'hanno cambiata, che hanno fatto la differenza.
10:40Pensate che nel 1926 fu candidata al premio Nobel per la letteratura, ma questa candidatura fu fermata da Benito Mussolini.
10:50Perché? Perché lei era visibilmente contro le politiche fasciste, quindi era antifascista,
10:57e questa candidatura non sa da fare, come diceva Manzoni.
11:02E quindi al suo posto vinse il Nobel per la letteratura a Maria Grazia dell'Edda.
11:09Quindi diciamo che anche qui ci sono una serie di vicestitutini su cui si potrebbe dire tantissimo.
11:14Morì purtroppo nel 1927 a causa di un infarto, ma mentre scriveva, quindi la sua passione, dall'inizio alla fine,
11:22senza smettere mai di sentirla, di provarla, non solo di mettere in pratica.