• 2 mesi fa
Roma, 22 gen. (askanews) - "La priorità è avere una politica industriale, far sì che la Green Economy diventi un'opportunità, ma la lotta al cambiamento climatico non può essere frutto di una scelta ideologica bensì di un'azione pragmatica che metta sempre al centro la persona". Il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani lo ha detto in una intervista al direttore di askanews, Gianni Todini, a proposito della giornata del 25 gennaio, quando Forza Italia varerà il suo Piano Economico per l'Italia e l'Ue. "Non possiamo pensare di cambiare il nostro sistema industriale in tempi troppo rapidi senza tener conto della questione sociale, non possiamo permetterci di perdere posti di lavoro" spiega Tajani. "Noi daremo alcune idee, penso alla riduzione della burocrazia per favorire una politica industriale, e serve anche avere una visione europea, cambiare certe regole obsolete della concorrenza. Ma vogliamo anche ascoltare le reazioni dell'industria, che sarà presente alla nostra giornata con tanti rappresentanti; vogliamo sapere se le nostre idee, le nostre proposte sono apprezzate da loro o se hanno suggerimenti diversi. Nel giro di una ventina di giorni proporremo un piano definitivo. Però l'Italia non può permettersi di avere una forza di governo che non si occupa di politica industriale. Siamo la seconda manifattura d'Europa e la quarta potenza commerciale mondiale. Non avere una politica industriale coordinata con una politica europea rischia di fare danni sociali enormi".

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00:00La priorità è quella di avere una politica industriale, far sì che la green economy diventi un'opportunità, ma la politica verde da lotta al cambiamento climatico non può essere frutto di una scelta ideologica, ma di un'azione pragmatica che metta comunque sempre al centro la persona.
00:20Non possiamo pensare di cambiare il nostro sistema industriale in tempi troppo rapidi non tenendo conto anche della questione sociale, non possiamo permetterci in questo momento di perdere posti di lavoro.
00:36Noi daremo alcune idee, penso per esempio alla riduzione della burocrazia per favorire anche una politica industriale perché troppe imprese perdono tempo con la burocrazia, serve naturalmente avere anche una visione europea, creare dei campioni europei, cambiare le regole della concorrenza che a volte impediscono la concorrenza perché sono regole obsolete.
01:03Daremo alcuni messaggi, però vogliamo anche ascoltare le reazioni del mondo dell'industria, ci saranno tanti rappresentanti dell'economia reale, vorremmo sapere se le nostre idee, le nostre proposte sono apprezzate da loro, se hanno delle idee diverse o dei suggerimenti da darci e poi concluderemo il nostro lavoro nel giro di una ventina di giorni presentando un piano definitivo.
01:28Prima vogliamo dire come la pensiamo, vogliamo ascoltare le reazioni e poi concludere il lavoro, però l'Italia non può permettersi di non avere una forza importante di governo che non si occupa di politica industriale, noi siamo la seconda manifattura d'Europa, siamo la quarta potenza commerciale mondiale, non avere una politica industriale coordinata con una politica industriale europea rischia veramente di fare dei danni sociali enormi.

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