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Nella Capitale preoccupa il costante aumento del cosiddetto binge-drinking, un fenomeno che consiste nel consumare una smodata quantità di alcolici e superalcolici in un intervallo di tempo molto ristretto. A preoccupare è il fatto che ad essere coinvolti sono soprattutto i giovani under 20. Ragazzi e ragazze, anche adolescenti, che si spingono fino all'eccesso, complici anche le sfide online.

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Trascrizione
00:00Non solo Roma. Le notizie dalla regione con Elisa Mariani.
00:07Bentornati a Non solo Roma. C'è un fenomeno che ha un termine inglese e si chiama binge drinking.
00:15Significa bere fino all'eccesso, consumare alcolici, superalcolici di qualsiasi entità in natura
00:23fino a sentirsi male, fino a collassare ed è purtroppo un fenomeno tristemente in aumento tra gli adolescenti,
00:31tra gli under 20 di Roma e non solo. Sono complici purtroppo anche le sfide online, quindi questi ragazzi
00:39ha come se perdessero letteralmente il senso della realtà e pur di vincere a tutti i costi questa sfida
00:45bevono fino a sentirsi male. Ci sono dei dati ben precisi che riguardano anche le giovani donne
00:52anche loro stanno cominciando ad aumentare in maniera eccessiva l'alcol molto più rispetto al passato
01:02ma questo appunto è un dato che preoccupa un pochino di più quello che riguarda le donne perché?
01:07Perché le donne riescono a metabolizzare l'etanolo che è la molecola che si trova all'interno dell'alcol
01:14e dei superalcolici al 50% rispetto agli uomini, quindi possono avere non soltanto più danni
01:20ma fanno letteralmente più fatica a metabolizzare proprio una quantità eccessiva di alcol.
01:26Chiaramente sappiamo quali sono le conseguenze soprattutto nei giovani, conseguenze che vanno ad impattare
01:31soprattutto sul benessere psicofisico di questi ragazzi e dunque vengono lanciati diversi allarmi
01:38come ad esempio quello lanciato dall'associazione Alcolisti Anonimi che è sbarcata sui social
01:44per lanciare questo messaggio importante, attenzione ragazzi bere troppo fa davvero male
01:50capiamo che è una frase un po' fatta se vogliamo però il messaggio è davvero molto importante
01:56ne parliamo per cercare in questa fase non soltanto di insomma commentare le conseguenze che sono ben note a tutti
02:04ma cercare di indagare sulle cause con la dottoressa Gaia Vicenzi psicologa e psicoterapeuta
02:10ormai una nostra ospite fissa su questi schermi, buongiorno Gaia
02:14buongiorno Elisa, buongiorno a tutti
02:17grazie per essere in nostra compagnia, allora quando ci siamo sentite un po' per commentare questo fenomeno
02:24giustamente la dottoressa Gaia Vicenzi mi ha sottolineato che è un fenomeno che sta aumentando
02:29non soltanto a Roma ma un po' in tutta Italia, le conseguenze lo abbiamo detto, lo sappiamo quali sono
02:35dottoressa ma quali sono le cause? Forse è quello che ci interessa un pochino di più
02:41allora mi aggiungo a questo tuo commento a proposito che non è solo a Roma ma in tutta Italia
02:49visto che prima facevi riferimento all'online, effettivamente è un fenomeno che è online, è offline
02:57è nel mondo bidimensionale, tridimensionale, in qualsiasi contesto di appartenenza e come spiegavi bene
03:04anche indipendentemente dal genere di appartenenza, vero che le donne metabolizzano in maniera diversa
03:11e inferiore rispetto agli uomini, vero che gli adolescenti fino a 18 anni non hanno neanche l'enzima
03:16per metabolizzare l'alcol, quindi questa è un po' la premessa da cui parto per definire un contesto
03:23di una situazione che è altamente a rischio. Detto ciò, prima di arrivare a profilare quali potrebbero
03:30essere le ragioni per cui si arriva qua, ci tengo anche a sottolineare un altro aspetto, che l'aspetto
03:37del binge, la prima forma di binge era il binge eating, cioè l'assunzione di grandi quantità di cibo
03:44in maniera sregolata con la percezione del perdite di controllo e con la volontà di perdere il controllo
03:52e lo stesso per l'alcol, la volontà è quella di perdere il controllo. Che cosa succede però questo
03:59agli adolescenti? Che nel momento in cui non solo non hanno gli enzimi, ma non hanno neanche la corteccia
04:07prefrontale, cioè quella legata alla gestione degli impulsi ben strutturata, si strutturerà a 27 anni
04:13più o meno, questi ragazzi non si rendono conto neanche se glielo spieghiamo di quali possono essere
04:19gli effetti dei loro comportamenti, a meno che poi non lo provino sulla loro pelle, quindi certo non sto
04:25facendo un invito a provare, ma sto dicendo che forse nel momento in cui un adolescente rimane scottato
04:32da un evento come questo, forse questo è l'unico modo per imparare a non reiterarlo, questa è un po'
04:39la premessa.
04:40E' un po' rischioso però, effettivamente, perché ci sono tanti ragazzi, ora non so se è corretto dire
04:47quello che sto dicendo, che finiscono addirittura in coma itilico, giovanissimi, con danni che sappiamo
04:52possono essere abbastanza importanti.
04:56Assolutamente sì.
04:58Tu hai parlato Gaia, scusa se ti interrompo, hai posto l'accento sulla parola binge, che è l'eccesso
05:05in un certo senso, quindi questi ragazzi hanno bisogno costantemente di andare oltre il limite,
05:11oltre la linea?
05:13Esatto, ora è chiaro che non è che volevo fare un'imbettiva alla prova, ma stavo dicendo che se uno
05:19non riconosce i propri limiti, deve riconoscere i propri limiti nel momento in cui li supera.
05:25Certo sarebbe bene che se ne accorgesse, almeno che li ha superati, appena dopo di averli superati,
05:31perché nel momento in cui si arriva al coma itilico, vuol dire aver superato il limite di gran lunga.
05:37Quindi la dimensione è proprio comprendere i propri limiti, nel momento in cui glielo proviamo a spiegare
05:43come adulti, l'adolescente non si rende conto del limite e prova ad andare oltre.
05:49Lì sarebbe importante andare oltre e fermarsi.
05:53In parallelo a questo c'è un limite legato all'alcol, e poi c'è anche un limite, di questo dobbiamo
05:59anche fare traccia, legato al soldo, nel senso che l'alcol non lo regala nessuno.
06:05E quindi in questo eccesso di compulsione ad andare oltre, c'è una volontà di strafare nell'alcol
06:13e c'è anche una volontà di strafare nel denaro.
06:15E quando questa forma non avviene online, ma avviene nelle discoteche, quasi il poter esibire
06:23la possibilità di bere di più, diventa uno status.
06:27E questo aggiunge una pericolosità all'atto, perché non è più una dimensione di binge eating,
06:31per cui io mangio, ma non c'è una dimensione di valore di ciò che mangio, ma l'alcol ha un costo,
06:37ha un valore e l'ostentare la dimensione del posso bere di più, è di fatto una dimensione intrinseca
06:45a questa problematica, perché da un lato c'è la volontà di esagerare, dall'altro c'è anche la volontà
06:51di essere riconosciuti nel branco come particolarmente ricchi.
06:55Questo è un aspetto a cui non avevamo pensato effettivamente, è uno spunto di riflessione
07:01secondo me interessantissimo, quindi anche quello, ostentare la capacità anche di reggere
07:06un po' gli effetti dell'alcol, ma anche ostentare di avere denaro a sufficienza
07:11per poterselo permettere, è un po' questo, ho capito bene?
07:14Esatto, e questo nelle discoteche sta diventando un trend, perché avere il tavolo
07:21e poter durante la serata in discoteca usufruire di molto alcol nel tavolo,
07:27racconta di uno status che poi rappresenta il proprio potere.
07:33E questo è un aspetto, ma nel caso in cui a questi giovani non interessi minimamente
07:40far vedere che hanno abbastanza soldi per poterselo permettere, ma può capitare,
07:45penso che magari dei giovani vogliano effettivamente perdere il controllo,
07:50cioè annebbiare la realtà in un certo senso.
07:53Potremmo abbracciare come ipotesi l'idea che questi giovani non accettino la realtà
08:01che vivono tutti i giorni e quindi vogliono andare in una dimensione parallela,
08:05ora prendi insomma i termini per quelli che sono, Gaia.
08:10Sicuramente, ci sto nella misura in cui questi giovani non so neanche
08:16quanto siano a contatto con la realtà e quindi abbiano bisogno di una realtà parallela,
08:20qui non sto cercando di rappresentare un mondo che non funziona,
08:24ma i giovani di cui stiamo parlando sono i giovani dei social,
08:27sono i giovani collegati al cellulare, sono i giovani che si intontiscono
08:31attraverso il cellulare e che hanno imparato a non stare coi piedi per terra
08:36nella realtà attraverso l'utilizzo dello smartphone.
08:39Per cui il passaggio dallo smartphone all'alcol, a mio dire, è molto connesso,
08:44nella misura in cui uno evade nella vita virtuale, evade nei social, evade nell'alcol,
08:53di nuovo perdendo il controllo, perché perde il controllo del tempo quando è al cellulare.
08:58Conosco tantissimi studenti che non riescono a studiare proprio perché il cellulare
09:03li richiama come se fosse una sirena di Ulisse.
09:07Ugualmente l'alcol è un modo per uscire dalla realtà, ma forse è un modo per continuare
09:13a non stare nella realtà nella misura in cui l'alcol richiede una socialità
09:18forse ancora più diretta rispetto ai social.
09:22Che cosa può fare, arrivo alla domanda secondo me più importante,
09:26un genitore che si rende conto che il proprio figlio o la propria figlia
09:30sta affrontando un problema come questo, di questa entità?
09:36Rispondo sempre nello stesso modo, spero di non essere mai banale o ridondante.
09:41Il tema è parlarne, parlarne, parlarne.
09:44Certo, sapere che i propri figli fanno uso di alcol non è certo allettante,
09:49però conoscere il loro modo di approcciarsi all'alcol, spiegando,
09:54cercando in qualche modo di far ragionare, di rendere la conversazione sempre sul tema,
09:59che lo stesso diventi un tabù, è sicuramente un fattore protettivo.
10:03Poi, l'altra grande verità è che noi possiamo proteggere i nostri figli
10:07fino a un certo limite e quindi la parola di oggi è comprendere quali sono i nostri limiti,
10:13provare a non andare oltre e ad accettare gli stessi,
10:16così come un genitore deve fare coi propri figli.
10:19Ti chiedo in conclusione, ecco Gaia, perché ho letto qualche giorno fa
10:24su un giornale molto noto, su un quotidiano nazionale,
10:27che i genitori di oggi hanno paura del dolore dei propri figli,
10:31è per questo che non si riesce bene a intercettare un problema nei propri figli oggi?
10:37Possibilissimo, in realtà il tema della paura del dolore è un tema ricorrente
10:44e io cito sempre questo proverbio che mi ha detto una volta una mia paziente,
10:50la paura bussa alla porta e quando si apre non c'è nessuno,
10:53il tema è proprio avere paura della paura, non affrontare le cose
10:57e la soluzione invece è sempre aprire la porta, per questo bisogna parlare con i propri figli
11:02senza avere paura, tanto loro bevono lo stesso, fanno lo stesso le loro esperienze
11:07e l'importante è continuare a tenere aperta la porta, non solo alla paura ma anche al dialogo.
11:13Soprattutto al dialogo, grazie davvero Gaia, è stato un piacere come sempre,
11:18ci hai fornito tanti spunti di riflessione interessantissimi, grazie e alla prossima.
11:24Grazie, alla prossima, buona giornata a tutti.
11:27Grazie davvero.

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