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Milano, 5 feb. (askanews) - Achille Lauro si prepara a portare al Festival di Sanremo, Incoscienti giovani (Warner Music Italy), uno dei brani in gara più attesi. Da icona trap a star spregiudicata in grado di smantellare ogni stereotipo, sempre pronto a rinnovarsi e a muoversi facilmente tra generi ed epoche nel mondo della musica e non solo porta un ballad ispirata a una storia vera, nata ai bordi del grande raccordo anulare della Capitale."La mia canzone parla di noi. Rubo dalla realtà semplicemente, rubo dalla mia storia, di quello che sono stato, di quello che sono. Parla anche della visione cinica, dell'amore, che è la mia. Parla di questa bambina, della storia di questa bambina. Secondo me è particolare il fatto che si possa poi leggere in tante maniere perché la bambina potrebbe essere chiunque, potrebbe essere mio grande amore, mia madre, potrei essere io. E parla appunto di questa bambina che ha comunque bisogno di amore ma che non lo conosce. E quindi di questo amore poi che nasce che diventa ragione di vita. L'amore e il non amore sono sempre stati motori incredibili dell'arte, forse più il non amore".Achille Lauro si prepara a calcare nuovamente il palco dell'Ariston e a tornare per la quinta volta dopo le tre partecipazioni in gara del 2019 con Rolls Royce, 2020 con Me ne frego, 2022 con Domenica e quella del 2021 come super ospite. "Ho assistito e partecipato a un grande cambiamento in Sanremo. Da quando ho partecipato la prima volta ad oggi è profondamente cambiato e per me è una grandissima opportunità. È un'opportunità perché comunque è un palcoscenico con 10 milioni di persone, non ho mai partecipato alla gara sinceramente, ho partecipato sempre come se avessi fatto uno spettacolo nello spettacolo. Quest'anno sono molto contento perché ho l'opportunità di far vedere una parte di me che pochi conoscono.Io credo che questo percorso sia iniziato con un amore dispirato, che sia l'evoluzione giusta di quello che ho iniziato, che porterà all'album e a tutto quello che farò. Credo che sia una grande canzone e soprattutto una canzone trasversale. È anche diversa dalle ballad che ho portato io, che sono sempre molto molto sofferenti. Questa invece è anche di speranza".Nella serata delle cover, venerdì 14 febbraio, il cantante omaggia la sua città natale, Roma, duettando con Elodie sulle note di A mano a mano di Riccardo Cocciante e Folle città di Loredana Berté.Dopo grande successo dell'annuncio del suo primo Circo Massimo, l'imperdibile evento live del 2025, Achille Lauro raddoppia e annuncia la seconda data del 1° luglio. Uno show speciale nel monumentale tempio musicale della stagione estiva della Capitale dove verrà presentato al pubblico tutto il suo nuovo mondo musicale, contenuto nel settimo album in prossima uscita.

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00:00Per me Sanremo... Allora, partiamo dal presupposto, io ho assistito e partecipato a grandi cambiamenti di Sanremo.
00:06Da quando sono partecipato la prima volta ad oggi è profondamente cambiato e per me è una grandissima opportunità.
00:12È un'opportunità perché comunque è un palcoscenico con 10 milioni di persone, in cui io ho sempre costruito il mio spettacolo.
00:18Non ho mai partecipato alla gara, sinceramente. È come se avessi fatto uno spettacolo nello spettacolo.
00:24Quest'anno sono molto contento perché ho l'opportunità di far vedere una parte di me che pochi conoscono.
00:29Io credo che questo percorso sia iniziato con l'amore di sperato, che sia l'evoluzione giusta di quello che ho iniziato,
00:36che porterà l'album a tutto quello che farò. Credo che sia una grande canzone e soprattutto una canzone trasversale.
00:43È anche diversa dalle ballad che ho portato io, che sono sempre molto...
00:50Molto...
00:54Sofferenti.
00:55Questa invece è anche un accenno di speranza.
00:59La mia canzone parla, come l'articolo degli incoscienti giovani, di noi.
01:04Rubo dalla realtà semplicemente, rubato dalla mia storia, da quello che sono stato, da quello che sono.
01:09Parla anche di una visione cinica dell'amore, che è la mia.
01:14Parla della storia di questa bambina, che secondo me è particolare il fatto che si possa poi leggere in tante maniere.
01:21La bambina potrebbe essere chiunque, potrebbe essere mio grande amore, mia madre, potrei essere io.
01:26Parla appunto di questa bambina che ha comunque bisogno d'amore, ma che non lo conosce.
01:33E quindi è di questo amore poi che nasce che diventa ragione di vita, come alla fine poi storicamente anche.
01:41L'amore e il non amore sono sempre stati i motori incredibili dell'arte, forse più il non amore.

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