Achille Lauro torna al Festival di Sanremo con Incoscienti giovani (Warner Music Italy), uno dei brani più attesi e in pole position per la vittoria. Da icona trap a star spregiudicata in grado di smantellare ogni stereotipo, sempre pronto a rinnovarsi e a muoversi facilmente tra generi ed epoche nel mondo della musica e non solo porta una ballad ispirata a una storia vera. Nata ai bordi del grande raccordo anulare della Capitale. Dice il cantante: «La mia canzone parla di noi. Rubo dalla realtà semplicemente, rubo dalla mia storia, di quello che sono stato, di quello che sono. Parla anche della visione cinica, dell'amore, che è la mia. Parla di questa bambina, della storia di questa bambina. Secondo me è particolare il fatto che si possa poi leggere in tante maniere perché la bambina potrebbe essere chiunque, potrebbe essere mio grande amore, mia madre, potrei essere io. E parla appunto di questa bambina che ha comunque bisogno di amore ma che non lo conosce. E quindi di questo amore poi che nasce che diventa ragione di vita. L'amore e il non amore sono sempre stati motori incredibili dell'arte, forse più il non amore».
Achille Lauro salirà sul palco dell'Ariston per la quinta volta. La quarta in gara, dopo quelle del 2019 con Rolls Royce, 2020 con Me ne frego, 2022 con Domenica. Nel 2021 è stato super ospite.
«Ho assistito e partecipato al grande cambiamento di Sanremo. Da quando ho partecipato la prima volta a oggi il festival è profondamente cambiato e per me è una grandissima opportunità. È un'opportunità perché comunque è un palcoscenico con 10 milioni di persone, non ho mai partecipato alla gara sinceramente, ho partecipato sempre come se avessi fatto uno spettacolo nello spettacolo. Quest'anno sono molto contento perché ho l'opportunità di far vedere una parte di me che pochi conoscono. Io credo che questo percorso sia iniziato con un amore disperato, che sia l'evoluzione giusta di quello che ho iniziato, che porterà all'album e a tutto quello che farò. Credo che sia una grande canzone e soprattutto una canzone trasversale. È anche diversa dalle ballad che ho portato io, che sono sempre molto molto sofferenti. Questa invece è anche di speranza».
Nella serata delle cover, venerdì 14 febbraio, il cantante omaggia la sua città natale, Roma, duettando con Elodie sulle note di A mano a mano di Riccardo Cocciante e Folle città di Loredana Berté. Dopo grande successo dell'annuncio del suo primo concerto al Circo Massimo, l'imperdibile evento live del 2025, Achille Lauro raddoppia e annuncia la seconda data del 1° luglio. Uno show speciale nel monumentale tempio musicale della stagione estiva 2025 della Capitale, dove verrà presentato al pubblico tutto il suo nuovo mondo musicale. Quello contenuto nel settimo album in prossima uscita.
Achille Lauro salirà sul palco dell'Ariston per la quinta volta. La quarta in gara, dopo quelle del 2019 con Rolls Royce, 2020 con Me ne frego, 2022 con Domenica. Nel 2021 è stato super ospite.
«Ho assistito e partecipato al grande cambiamento di Sanremo. Da quando ho partecipato la prima volta a oggi il festival è profondamente cambiato e per me è una grandissima opportunità. È un'opportunità perché comunque è un palcoscenico con 10 milioni di persone, non ho mai partecipato alla gara sinceramente, ho partecipato sempre come se avessi fatto uno spettacolo nello spettacolo. Quest'anno sono molto contento perché ho l'opportunità di far vedere una parte di me che pochi conoscono. Io credo che questo percorso sia iniziato con un amore disperato, che sia l'evoluzione giusta di quello che ho iniziato, che porterà all'album e a tutto quello che farò. Credo che sia una grande canzone e soprattutto una canzone trasversale. È anche diversa dalle ballad che ho portato io, che sono sempre molto molto sofferenti. Questa invece è anche di speranza».
Nella serata delle cover, venerdì 14 febbraio, il cantante omaggia la sua città natale, Roma, duettando con Elodie sulle note di A mano a mano di Riccardo Cocciante e Folle città di Loredana Berté. Dopo grande successo dell'annuncio del suo primo concerto al Circo Massimo, l'imperdibile evento live del 2025, Achille Lauro raddoppia e annuncia la seconda data del 1° luglio. Uno show speciale nel monumentale tempio musicale della stagione estiva 2025 della Capitale, dove verrà presentato al pubblico tutto il suo nuovo mondo musicale. Quello contenuto nel settimo album in prossima uscita.
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00:00Per me Sanremo, partendo dal presupposto, io ho assistito e partecipato a grandi cambiamenti di Sanremo.
00:07Da quando sono partecipato la prima volta ad oggi è profondamente cambiato e per me è una grandissima opportunità.
00:13È un'opportunità perché comunque è un palcoscenico con 10 milioni di persone, in cui io ho sempre custodito il mio spettacolo.
00:19Non ho mai partecipato alla gara, sinceramente. È come se avessi fatto uno spettacolo nello spettacolo.
00:25Io sono molto contento perché ho l'opportunità di far vedere una parte di me che pochi conoscono.
00:30Io credo che questo percorso sia iniziato con amore disperato, che sia l'evoluzione giusta di quello che ho iniziato,
00:37che porterà l'album a tutto quello che farò. Credo che sia una grande canzone e soprattutto una canzone trasversale.
00:44È anche diversa dalle ballad che ho portato io, che sono sempre molto sofferenti.
00:56Questa invece è anche un accenno di speranza.
01:00La mia canzone parla, come l'articolo degli incoscienti giovani, di noi.
01:05Rubo dalla realtà semplicemente, rubato dalla mia storia, da quello che sono stato, da quello che sono.
01:10Parla anche di una visione cinica dell'amore, che è la mia.
01:14Parla della storia di questa bambina, che secondo me è particolare il fatto che si possa poi leggere in tante maniere.
01:21Perché la bambina potrebbe essere chiunque, potrebbe essere mio grande amore, mia madre, potrei essere io.
01:26Parla appunto di questa bambina che ha bisogno dell'amore, ma che non lo conosce.
01:33E quindi è di questo amore che nasce che diventa ragione di vita, come alla fine poi storicamente anche.
01:41L'amore e il non amore sono sempre stati i motori incredibili dell'arte, forse più il non amore.