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L'amore sconfinato di una nonna. I soldi - che mancano - che fanno scaturire caos e fraintentimenti. Arriva al cinema dal 17 aprile per Officine Ubu, La gazza ladra. La commedia «un po' folle» di Robert Guédiguian che prende il titolo dall'omonima opera di Rossini. Vi mostriamo in anteprima esclusiva una scena che mostra una delle conseguenze delle azioni della protagonista Maria.
La trama di "La gazza ladra"
Maria ha passato la vita ad aiutare con grande dedizione le persone anziane, instaurando con loro un forte legame di devozione e fiducia. La sua condizione precaria, tuttavia, la porta ogni tanto a rubare loro qualche euro per togliersi alcuni sfizi.

Quando a Maria si presenta l’occasione di esaudire il suo desiderio più grande, ovvero quello di vedere l’amato nipote diventare un grande pianista, la donna decide di spingersi oltre i limiti. Innescando una serie di conseguenze che metteranno a dura prova gli equilibri della sua famiglia. E di coloro ai quali ha dedicato la vita.
I furti legittimi di Maria secondo il regista Robert Guédiguian
Il film si apre con una rapina in un negozio di musica. Quasi a voler dimostrare la differenza, anche ideologica, con i furti che compie Maria. Interpretata dall'attrice francese Ariane Ascaride. «Una coincidenza sconvolgerà la vita di Maria e, in seguito, quella di tutti i personaggi. Un assegno di deposito caduto in acqua durante la rapina al negozio di musica, modificherà il corso delle loro esistenze e consentirà quindi una narrazione con cause ed effetti», spiega Guédiguian. Che ha presentato La gazza ladra alla festa del cinema di Roma 2024 tra gli applausi del pubblico.

«Un furto efferato, commesso con violenza e vandalismo, è molto diverso da un piccolo furto compiuto per necessità. Quando rubi perché devi, ai miei occhi la legittimità è totale. Non confondo questo tipo di furto con il furto disonesto, un affare di arricchimento personale ed egoistico, capitalista nell'animo. Per esempio, a un certo punto, mentre Maria è a cena con la famiglia, di notte si reca a casa di un'anziana signora che è nel panico a causa del temporale. Sua figlia e suo marito hanno poi questo scambio: “Le vengono pagati gli straordinari?” – “Ovviamente no!”. In un certo senso, Maria in questo modo si paga gli straordinari».
La coscienza di Maria
«Maria ha la coscienza a posto. Ha una certa ingenuità in lei», prosegue il regista di Marius e Jeannette (1997), il suo primo successo internazionale. «Non pensa affatto che quello che sta facendo sia sbagliato. Questo le sembra normale. Soprattutto perché è molto dedita. Ha un rapporto molto affettuoso con le persone per cui lavora, e anch'esse la adorano. Maria va ben oltre i compiti che i suoi datori di lavoro le richiedono. Fa tutto a fin di bene. Pensa quasi che i furti non siano un fastidio per le persone. Che non se la prenderanno. E, infatti, non se ne accorgono nemmeno. Ma per farlo con la coscienza così pulita ci vuole un granello di follia. Capiamo anche che in passato Maria si è già ritrovata in una situazione simile. Da qui il titolo, La gazza ladra. È una piccola follia che si concede».
Il cinema di famiglia di Robert Guédiguian: il cast di "La gazza ladra"
Anche La gazza ladra, come tutto il cinema di Robert Guédiguian, può essere definito un film di famiglia. Perché il regista marsigliese, oltre ad ambientare quasi tutte le sue pellicole nella sua città, si circonda sempre degli stessi collaboratori. Che sono, in realtà, i suoi amici.

Qui, sua moglie Ariane Ascaride interpreta Maria. Jean-Pierre Darroussin (compagno di studi teatrali di Ariane a Parigi), è Monsieur Moreau. E l'amico fraterno Gérard Meylan (che accanto alla professione di attore ha esercitato per 35 anni quella di infermiere in un ospedale pubblico) è Bruno.

Nel cast ci sono anche Grégoire Leprince-Ringuet nei panni di Laurent, Marilou Aussilloux in quelli di Jennifer e Lola Naymark che interpreta Audrey

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01:44Col cavolo che ti lascio in pace
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01:55Grazie a tutti
01:57Grazie per la visione!

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