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MILANO (ITALPRESS) - Per la filiera agroalimentare "il mercato americano è insostituibile. In Cina esportiamo appena un decimo delle esportazioni agroalimentari italiane che facciamo negli Stati Uniti. Il Mercosur [area di libero scambio tra Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay, ndr], se si chiudesse l'accordo, avremmo un valore aggiunto per tutte le filiere produttive italiane di beni e servizi di appena 5 miliardi di euro, mentre il mercato americano solo alimentare vale per le nostre esportazione 7,8 miliardi. Anche l'India, che molti guardano come il possibile sostituto, non è adeguata e a regime faremo sì e no 3 miliardi di obiettivo di tutte le nostre esportazioni. Il mercato americano va quindi a tutti i costi recuperato: in questo senso ci aspettiamo che la missione della nostra Presidente del Consiglio possa favorire il rilancio delle relazioni transatlantiche e magari anche di un nuovo accordo UE-Stati Uniti". Lo ha dichiarato Luigi Scordamaglia, amministratore delegato di Filiera Italia, a margine dell'evento "Food for thoughts" organizzato a Milano da AmCham Italy, la Camera di Commercio Italo-americana. In termini di possibilità future per la filiera agroalimentare, Scordamaglia ha ricordato "l'appello del segretario alla salute Kennedy, Make America Healthy Again. Ovvero rinunciare alla degenerazione nutrizionale che c'è stata negli Stati Uniti e che ha portato ad un tasso odierno di obesità del 60%. C'è un eccesso di prodotti ultra processati soprattutto nella parte più povera della popolazione americana. Quindi questo richiamo ad una dieta equilibrata può costituire una nuova opportunità per le nostre esportazioni di prodotti di qualità e del nostro modello alimentare".

xh7/sat/mca1

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Trascrizione
00:00Stiamo facendo un ottimo lavoro con il Ministero degli Affari Esteri, Ige, Sace, Simest, ma il mercato americano è insostituibile.
00:12Dico tre dati. La Cina, in Cina esportiamo appena un decimo delle esportazioni agroalimentari italiane che facciamo negli Stati Uniti.
00:21Il Mercosur, se si chiudesse l'accordo avremmo un valore aggiunto per tutte le filiere produttive italiane di beni e servizi di appena 5 miliardi di euro,
00:29mentre il mercato americano solo alimentare vale per le nostre esportazioni 7,8 miliardi.
00:35Anche l'India, che molti guardano come il possibile sostituto, non è adeguato.
00:41Faremo sì e no a regime 3 miliardi di obiettivo di tutte le nostre esportazioni, per cui il mercato americano va a tutti i costi recuperato
00:51e in questo senso auspichiamo e ci aspettiamo che la missione del nostro Presidente del Consiglio possa favorire il rilancio di relazioni transatlantiche
01:00e magari anche di un nuovo accordo UE-Stati Uniti.
01:04Se paragoniamo la popolazione americana degli anni 60, in forma, eccetera, con il tasso di obesità del 60% che hanno ora,
01:12è chiaro che non è una dieta alimentare corretta, è basata su una grande disuguaglianza, c'è un eccesso di prodotti ultraprocessati,
01:21soprattutto nelle popolazioni, nella parte più povera della popolazione americana.
01:25In questo senso la dieta italiana, la dieta mediterranea può servire come modello
01:30e quindi questo richiamo ad una dieta equilibrata può costituire una nuova opportunità per le nostre esportazioni,
01:36non solo di prodotti di qualità, ma del nostro modello alimentare italiano negli Stati Uniti.

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