https://www.pupia.tv - Roma - Conferenza stampa: Presentazione atti convegno "Difesa europea, il nostro futuro"
Presentazione degli atti del convegno "Difesa europea, il nostro futuro". Su iniziativa del senatore Maurizio Gasparri. È prevista la presenza del Presidente del Senato (16.04.25)
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Presentazione degli atti del convegno "Difesa europea, il nostro futuro". Su iniziativa del senatore Maurizio Gasparri. È prevista la presenza del Presidente del Senato (16.04.25)
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00:00Grazie a tutti.
00:30Per una ragione o per l'altra, chi prenderà la parola lo potrà dire, hanno incrociato la loro vita e mi riferisco al generale Claudio Graziano.
00:41Noi il 15 aprile del 2024, quindi quasi un anno fa, cadiamo a una distanza quasi non prevista perché la data è stata ovviamente combinata per gli impegni delle tante personalità presenti e che ringrazio sentitamente.
01:03La fondazione Italia protagonista tenne alla sala COC qui del Senato un convegno sulla difesa europea. Non c'era stata ancora la ripresa del dibattito di questi mesi, ma il dibattito dura come sappiamo dagli anni 50.
01:15Il convegno non aveva la pretesa di essere esaustivo, però affrontò l'argomento. Molti dei presenti, che poi porteranno un loro saluto, nella loro qualità di vertici dell'epoca, alcuni lo sono tuttora,
01:27o altri come l'ammirario Cavodragone, sono diventati addirittura al vertice della Nato nel frattempo, diedero un contributo di idee. Il presidente del Senato la russa, vista la rilevanza dell'evento e la presenza del generale Graziano,
01:43in quel momento presidente di Fincantieri, ma nel passato tutto ciò che poteva essere un militare italiano di grande merito e capacità, concluse il convegno e nessuno, lo dico al presidente del Senato, ebbe da ridire, anche l'allora capo di Stato Maggiore della Difesa e gli altri generali,
02:02che tutti riconoscevano nel Giale Graziano, non solo per un fatto anagrafico, ma per un fatto di vita vissuta, sono tutti stati, mi permettete di dire, fratelli minori del Giale Graziano, non posso dire figli perché la distanza di tempo non era così grande, ma figli nella vita militare certamente si può dire.
02:20E quindi Gianni Graziano fece le sue conclusioni. Abbiamo pubblicato gli atti di questo convegno, è un contributo tra i tanti al dibattito sulla difesa europea, e allora nel pubblicarlo abbiamo voluto cogliere un'occasione,
02:31e ringrazio tutti loro che sono intervenuti e mi accingo a concludere, e il presidente del Senato, che qui anche perché da ministro della difesa, insomma, la sua attività si intrecciò molto con quella di Claudio Graziano,
02:45e anche dopo, per parlare di quello che volete, saranno brevi interventi che possono sia ricordare Gianni Graziano, sia se non vuol dire una cosa sul tema sempre attuale della difesa europea che in questi giorni è ripreso,
02:56e che prima o poi troverà una soluzione, perché De Gasperi pose la questione nel 54, con scarso successo ma con grandi realità, siamo arrivati al 2025, stiamo ancora lì a parlarne,
03:07poi insomma, il mio compito non è quello, quindi questa occasione non vuole essere appunto un'iniziativa politica, un'iniziativa di ordine morale, insomma,
03:15di omaggio alle forze armate, nella loro complessità, alla difesa europea come valore di sicurezza e di democrazia, perché senza difesa non c'è libertà e non c'è democrazia,
03:26che ho detto più volte in questi giorni, quando alcuni dicono svuotiamo gli arsenali e riempiamo i granai, senza arsenali adeguati non ci sarebbero granai pieni e non ci sarebbe nulla.
03:39Quindi, io voglio in primo luogo, alcune personalità che sono state invitate, erano quelli che sono intervenuti al convegno,
03:47sono qui presenti, interverranno, alcune per ragioni dei loro impegni comprensibili non sono presenti,
03:53tra loro il generale Portolano, che scusandomi per impegni concomitanti, ha voluto però mandare un suo messaggio,
04:02ricordando in primo luogo Claudio Graziano come generoso e leale rappresentante delle istituzioni,
04:07capace di mettere la sua competenza e la sua professionalità costantemente al servizio dell'Italia,
04:13doti dimostrate negli importanti ruoli di vertice nazionale ed europei, Claudio va anche a Bruxelles,
04:18nel Comitato di Difesa, ricoperti nel corso della lunga carriera.
04:23Dopo altre considerazioni, cita anche una frase del generale Portolano e del generale Graziano,
04:29una bussola in grado di indicarci la direzione del nord rispetto alla nostra posizione,
04:34ma se per mancanza di decisione si resta fermi e non si va da nessuna parte,
04:40allora la bussola diventa un gadget molto bella da avere a disposizione, ma assolutamente inutile.
04:45Una frase che insomma esprime lo spirito del generale Graziano.
04:50Riferito il saluto e il pensiero del generale Portolano, invece siccome molti protagonisti di quel convegno
04:57e della vita della difesa italiana e mondiale sono presenti, li pregherei di intervenire.
05:02Il Presidente del Senato preferisce intervenire subito o preferisce intervenire?
05:06Perfetto, perché è un buono.
05:07Allora diamo subito la parola al Presidente del Senato, che è il padrone di casa,
05:11e lo ringraziamo per la sua presenza e disponibilità.
05:18Grazie Maurizio, grazie di avermi dato la parola.
05:21D'altronde questo convegno, che come c'è scritto su iniziativa del Senatore Gasparri,
05:30è la formula burocratica, potremmo anche scriverci su desiderio del Presidente della Russa,
05:38l'iniziativa è sua, la mia adesione, il mio desiderio, perché voi sapete che per me
05:43Claudio era un fratello, ma nel vero senso della parola.
05:49Se non fosse che sia io che Claudio siamo al di sopra di ogni sospetto,
05:53siamo, dico non eravamo, siamo, perché per me lui c'è,
05:58potrei dire che fu un amore a prima vista, siamo al di sopra di ogni sospetto,
06:02perché io lo conobbi che comandava l'Unifil e 15 giorni dopo era il mio capo di gabinetto.
06:14Devo dire che quando poi da capo di gabinetto diventò il capo dell'esercito,
06:23la racconto questa cosa, in realtà feci una forzatura perché la regola è quella dell'anzianità
06:35e devo dire che altrettanto ottimi militari avevano un'anzianità un pochino maggiore,
06:46ma è lì c'era stato l'amore a prima vista di cui parlavo prima
06:49e la conoscenza diretta come capo di gabinetto.
06:53Ma sapevo che da solo, sto rivelando una cosa, forse sono un po' scorretto, ma la rivelo,
07:02da solo avrei avuto delle critiche di chi giustamente si sentiva scalcato,
07:10lui era il sesto mi pare in ordine di anzianità.
07:15E allora da chi andai?
07:16Da una persona che io, pur essendo agli antipodi della mia militanza politica,
07:23che aveva con me un rapporto squisito, il Presidente della Repubblica Napolitana,
07:30che sicuramente la mia parte politica può criticare per tante cose,
07:37ma su una cosa io ho sempre detto,
07:38come capo delle forze armate non è stato inferiore a nessuno, anzi probabilmente superiore.
07:46Io ho visto in un uomo di sinistra come Napolitano, sia pure migliorista,
07:52un sincero attaccamento alle forze armate e una assoluta adesione al suo ruolo di capo delle forze armate.
08:02Ti andai da Napolitano e gli dissi, Presidente secondo me per questo ruolo il migliore è Claudio Graziano.
08:09Ah lo conosco, lo conosco bene, quello è l'Unifil 6.
08:12Però è quindi certo, io non ti posso aiutare ufficialmente.
08:18Ma gli dico, no Presidente non mi devi aiutare ufficialmente, verranno da te a lamentarsi.
08:23Tu basta che dici, non tocca a me decidere, tocca al Ministro della Difesa.
08:27Ottima idea. E così fu. Dopo andai da lui e dico, operazione riuscita, bravo, bravo, bravo.
08:34Quindi in realtà la scelta di Claudio Graziano come capo dell'esercito,
08:39dopo altri colori politici l'hanno nominato capo di tutte le forze armate,
08:46avvenne già quella con l'ausilio del capo dello Stato.
08:49Ecco, già questa, perché l'ho raccontato questa netta?
08:52Per far capire come Claudio fosse una persona che con la sua professionalità,
08:58con la sua umanità, con la sua capacità e trasparenza, anche perché era molto diretto,
09:06riusciva a stemberare le divisioni politiche.
09:11Abbiamo riconosciuto a destra, a centro, a sinistra il Presidente della Repubblica,
09:16più ministri della Difesa.
09:20E guardate che sempre gli uomini delle forze armate hanno questo atteggiamento.
09:27Io lo riconosco anche a chi oggi è qui.
09:30Ma Claudio è stato un antesignano di questa capacità di essere a 360 gradi
09:37e gliene va a reso merito.
09:39Io, tra le volte che penso a Claudio, penso che avremmo potuto fare forse tutti qualcosa di più.
09:46se avessimo approfondito il disagio che però era palese che lui aveva dopo la morte della moglie.
09:56Ma forse ci siamo fidati troppo della sua forza morale che conoscevamo
10:02e non abbiamo capito che probabilmente l'addio che ha dato al mondo non è stato un atto di debolezza,
10:09ma probabilmente una scelta, perché lui le scelte decisive le faceva anche quando erano difficili da prendere
10:21o apparentemente contrari a qualche cosa che poteva frenarle.
10:26Ma Claudio è stato anche un antesignano della necessità di un esercito europeo.
10:34Sono breve su questo tema, mi sono dedicato più a Claudio.
10:39E credo che quello che sta avvenendo in questi giorni gli dia ampiamente ragione.
10:45Non ha mai pensato un esercito europeo che non fosse dentro la NATO,
10:50in sinergia con l'Occidente, ma ha sempre pensato che occorresse una capacità difensiva europea,
11:00alleabile, alleata, ma con una propria identità e autonomia.
11:07E così come mi ha insegnato una cosa che non ci si pensa per chi come me viene solo della politica,
11:12e anche se io il militare l'ho fatto, ho fatto anche il giovane sottotenente AUC,
11:18partito quindi volontario come gli AUC,
11:21non c'è più nella fanderia il cannone 106 senza rinculo, mi raccomando,
11:30il mio era, ve lo ricordate, il 106 senza rinculo, arma contro carro,
11:35e il missile terra, terra, oh, non ce l'hanno mai fatto provare,
11:39lo guardavamo, costava troppo, questo è il vostro missile, bene, bello,
11:44come si spara, non lo sappiamo, costava troppo, non l'abbiamo mai potuto provare.
11:49Mentre il cannone 106 senza rinculo, quello almeno un paio di volte l'abbiamo usato.
11:56Ma stavo ancora parlando di quello che mi insegnò Claudio,
12:02perché è una cosa che i profani non ci pensano,
12:04che le armi, quando si parla di investire in armi,
12:09non è che si va al supermarket e mi dia due aerei, due navi e cinque cannoni,
12:14non c'è un supermercato, bisogna programmare,
12:18bisogna dare il tempo che questo avvenga,
12:21bisogna che ci sia una logica di complesso esame,
12:27complessivo esame della situazione,
12:29e i fondi e il tempo e i modi per poterlo realizzare.
12:33E quindi chi continua a dire
12:35la sanità sì, il cannone no,
12:39beh, la difesa, solo gli sciocchi
12:41non capiscono che è indispensabile per avere indipendenza, autonomia
12:46e quindi la possibilità di dedicarci al benessere dei cittadini con serenità.
12:53Ma anche i non sciocchi a volte faticano a capire che va programmata,
13:00va programmata la capacità di fornire la nostra nazione
13:04di un sistema di difesa adeguato con i fondi oggi anche per il domani.
13:11Beh, questo me l'ha insegnato Claudio,
13:13non posso certo insegnarlo a voi,
13:15che lo sapete meglio di me.
13:17Grazie veramente di cuore.
13:18Grazie davvero al già Ministro della Difesa,
13:23già Aucì, tenente, attuale Presidente del Senato.
13:28Ora, volevo pregare l'ammiraglio Giuseppe Capodragone
13:31di prendere la parola, diciamo,
13:34Capo di Stato Maggiore della Marina,
13:35Capo di Stato Maggiore della Difesa,
13:37attualmente Presidente del Comitato Militare della Nato
13:40e lo ringrazio perché poi i suoi impegni mondiali
13:43gli hanno consentito comunque di essere qui.
13:47Carità, è un piacere.
13:48Io non posso che nascondere,
13:49non posso nascondere che ho accettato con entusiasmo questo invito
13:53perché ovviamente oltre del Presidente Caspari,
13:57oltre a cogliere questa opportunità ghiotta di confronto,
14:00mi offro l'occasione per ricordare il generale Graziano
14:04che è stato un mio capo,
14:05è stato un mio mentore,
14:06è stato un mio grande amico.
14:08Io qui ho il mio discorso che è una cosa seria,
14:10ovviamente l'ho fatto seriamente,
14:12però vorrei ricordare il generale Graziano con un aneddoto.
14:15Vorrei parlare un attimo,
14:16non vorrei fare un epitafio triste,
14:17ma soltanto raccontare uno dei tantissimi episodi
14:19che hanno caratterizzato la mia vita,
14:21la mia esperienza con il generale.
14:23Ero il COI,
14:25e lui il generale Graziano aveva fatto una delle scelte più ardite
14:28della sua carriera,
14:30affidando il COI,
14:31che è notoriamente un feudo dell'esercito,
14:34a un marinaio.
14:35Non so se ne sia mai pentito,
14:37non me l'ha mai detto.
14:38Però il periodo,
14:39quando io ne avevo dalle forze speciali,
14:40quindi con le forze speciali,
14:41il generale Graziano,
14:42mio capo di difesa,
14:43potevo un po' fare qualche magheggio,
14:45carta vince,
14:45carta pende,
14:46un po' perché sono marinaio,
14:47un po' perché ne ho da consuling,
14:48quindi alcune cose riuscivo ad aggiustarle.
14:50Al COI ero all'angolo,
14:52perché lui era stato da tutte le parti,
14:54stato in Mozambico,
14:55era stato in Libano,
14:55era stato in Kosovo,
14:56era stato ovunque,
14:57era stato capo di gabinetto,
14:58cioè aveva una capacità,
14:59una scienza assolutamente infinita,
15:01e io ero all'angolo.
15:02E quindi,
15:03però,
15:03gestivo la mia situazione al meglio.
15:06Una delle tante volte,
15:07il generale Graziano,
15:08quando si arrabbiava,
15:09si arrabbiava,
15:09penso di poterlo dire.
15:12Quindi una delle tante volte,
15:12in cui non avevo fatto nulla,
15:13pensavo di non aver fatto nulla di male,
15:15ero al COI,
15:16e si accende la luce del telefono,
15:20punto a punto,
15:20col generale,
15:21col capo di sede della difesa.
15:22Sollevo,
15:22dice buongiorno,
15:23comandante sono il cavo dragone,
15:24e lui mi dice,
15:24vieni subito qua.
15:26Al che metto giù,
15:27come facevo di solito,
15:28probabilmente c'era il generale Fiduolo
15:29come assistente,
15:30o lui il generale Masello,
15:31lo chiamo,
15:32c'è il capo che mi ha detto,
15:33mi sembrava arrabbiato,
15:34si si guarda,
15:35è del gatto,
15:36ma non sappiamo che cosa,
15:38perché,
15:38perché io di fatti cercavo di documentarmi prima,
15:41quindi non si sapeva cosa fosse successo.
15:43Allora cosa faccio,
15:43prendo due di quei valigioni
15:45che avevano i piloti all'Italia,
15:46quelli grossi,
15:47e li riempio di tutti gli appunti,
15:48le notte,
15:50i dossier,
15:50tutto quello che c'era stato fatto
15:52nell'ultimo mese,
15:54parto,
15:54mi faccio questi 7 km,
15:55400 metri mesurati,
15:58e arrivo in stato maggior difesa
15:59dove c'era il generale Masello.
16:01Chiedo un'ultima volta,
16:02c'è quello?
16:03Assolutamente no,
16:03è chiuso là dentro,
16:04scusate il termine,
16:05ma è incazzato nero,
16:06quindi io busso me,
16:08entro,
16:10mi guarda,
16:11c'era le sopracciglia infuocate,
16:12mi guarda,
16:13e c'evo queste due valigie con me,
16:15e mi fa,
16:16cosa c'hai lì dentro?
16:18E io,
16:18non so,
16:19è stato un momento in cui
16:20mi è passata la vita davanti,
16:22ho fatto la solita,
16:23per amore della battuta,
16:24non so se ho fatto bene o male,
16:25comunque,
16:26e gli ho detto,
16:26guardi,
16:27c'ho tutto,
16:28tranne quello che mi sta per chiedere,
16:31al che,
16:32mi aspettavo la botta,
16:33invece c'era ancora le sopracciglia,
16:35con le sopracciglia infuocate e un mezzo sorriso,
16:38ecco,
16:38io ricordo il generale Graziano così,
16:39ricordo con le sopracciglia infuocate e con mezzo sorriso,
16:42e ha questa sua immagine davanti agli occhi.
16:44Bene,
16:45detto questo,
16:46vorrei contribuire con qualche spunto,
16:49con qualche spunto ispirato alla mia storia professionale,
16:53e alla mia attuale esperienza,
16:55come capo del Comitato Militare della Nato,
16:57oggi quella che si vive a Bruxelles,
17:00è una fase di straordinario interesse,
17:02è un crocevia di accadimenti internazionali di grande portata,
17:06che sfrecciano davanti ai nostri occhi,
17:09con accelerazioni veramente incredibili,
17:11con cambi di direzione improvvisi,
17:13e con frenate brusche.
17:15E a questo punto,
17:16sorgerebbe spontanea una domanda,
17:17che chiede,
17:18se stiamo assistendo a un mondo in rapida evoluzione,
17:22oppure a una realtà che si sta solo tentando di stabilizzarsi.
17:27Direi che in altre parole si potrebbe dire
17:29che lo scenario internazionale oscilla fra due prospettive.
17:33La prima,
17:33che è quella del gatto pardo di Tomasi,
17:36che cito le parole testuali,
17:38se vogliamo che tutto rimanga com'è,
17:40bisogna che tutto cambi.
17:42Oppure,
17:43la seconda è quella del pensiero del Presidente,
17:45Alcide De Gasperi,
17:47di un mondo proteso verso traguardi ambiziosi,
17:49è un'Europa immaginata,
17:50come anche qui cito le sue parole,
17:52un appuntamento con la storia,
17:53un nuovo paradigma per l'avvenire del mondo,
17:56la sicurezza e la pace.
17:57Non sappiamo ancora dove il pendolo della storia
18:00interromperà le sue oscillazioni,
18:02però è sempre importante ribadire
18:05alcuni elementi, secondo me, fattuali,
18:07anche per evitare che il proliferare di narrative e strategie
18:10di disinformazione diffuse dai nostri avversari
18:13in tutti i paesi del perimetro occidentale
18:15e che in Italia trovano anche terreno fertile,
18:18che ne possano alterare la sostanza e la fondatezza obiettiva.
18:22La democrazia e la libertà sono valori per nulla acquisiti
18:25e per i quali dobbiamo combattere senza riserve.
18:29Non possiamo più pensare che qualcuno possa farlo al nostro posto.
18:32L'Alleanza Atlantica è il nostro vero scudo.
18:36In 75 anni di storia,
18:39non un centimetro di territorio nato è andato perduto.
18:44Il perimetro della convivenza civile e dei valori democratici
18:47si è progressivamente ampliato
18:49e oggi circa un miliardo di persone vivono e prosperano
18:52nell'ecosistema atlantico,
18:54dove la libertà è l'ossigeno indispensabile.
18:58Una storia indiscussa di successi.
19:01Nessuno pensa di uscire dal perimetro dell'Alleanza,
19:05mentre tanti aspirano a farne parte.
19:08Da parte sua l'Europa rimane un pilastro della sicurezza atlantica.
19:11Gli Stati europei, membri della Nato, 30 su 32,
19:15partecipano tutti attivamente e senza riserve
19:17a presidiare l'Atlantico, l'Artico, il fianco est e il sud dell'Alleanza.
19:23La coesione della Nato è un bene prezioso
19:25che va salvaguardato ad ogni costo.
19:28La Russia ha invaso l'Ucraina tre anni fa.
19:31Ad oggi le due parti sono impegnate in una guerra di logoramento
19:34che ha imposto dei costi inaccettabili
19:36in termini di feriti e perditi di vite umane.
19:39E in particolare in Ucraina
19:41ha determinato vaste distruzioni di centri abitati,
19:45infrastrutture, civili e militari.
19:48Il diritto umanitario internazionale
19:50che costituiva una delle poche garanzie
19:52e un valore autentico per un militare della mia formazione
19:54è in piena crisi.
19:56Mentre oggi, come sapete,
19:58diversi paesi si vedono costretti addirittura
20:00ad azioni impensabili,
20:02come ad esempio rivalutare la propria adesione
20:05alla Convenzione di Ottawa
20:06sul bando delle mine anti-uomo.
20:09L'esigenza di investire nella difesa
20:11è oggi una scelta doverosa e obbligata.
20:14La ragione principale
20:15non va cercata nelle tante discussioni
20:18sulla possibilità di un disimpegno degli Stati Uniti
20:20che, vi posso garantire e assicurare,
20:23non vi è alcuna traccia di questo
20:25nella pianificazione della Nato.
20:27La necessità invece deriva
20:28da valutazioni di natura squisitamente militare.
20:31La guerra in Ucraina ci ha insegnato
20:33che in Europa dobbiamo rapidamente
20:34attrezzarci a uno scenario di guerra simmetrica convenzionale
20:38se non vogliamo trovarci impreparati
20:40di fronte a scenari non più così impensabili,
20:43violenti e diretti,
20:45come accade in Ucraina,
20:46verso centri abitati,
20:47infrastrutture e popolazioni civili.
20:51La guerra, lo sappiamo,
20:52è per sua natura cinica e violenta.
20:55Da militare vi posso dire
20:56che qualunque pianificazione strategica
20:58è tanto più efficace
21:00quanto più concentra
21:02la massima forza d'urto
21:04su uno specifico punto di fragilità dell'avversario.
21:07Se, come sta accadendo nello scenario ucraino,
21:09la guerra travolge ogni etica e consuetudine,
21:12abbiamo di fronte un'aggressione barbarica.
21:15La realtà è per noi molto semplice.
21:17Dobbiamo colmare al meglio
21:19le lacune accumulate
21:20in anni di contenimento
21:22piuttosto criticabile
21:23delle spese militari.
21:26Rimanere così esposti
21:27sarebbe un errore imperdonabile.
21:29I primi a pagarne prezzo
21:30sarebbero i nostri figli
21:31e i nostri concittadini.
21:32In Ucraina,
21:33i nostri avversari hanno tolto
21:35ogni illusione
21:36di su cosa siano capaci di fare.
21:40Vorrei provare insieme a voi
21:41a riflettere su alcuni aspetti di sostanza
21:43che hanno colto la mia attenzione
21:45in questa mia prima esperienza a Bruxelles.
21:49Il primo è quello che io definisco
21:51l'insicurezza percepita
21:52o più semplicemente
21:54la paura di essere aggrediti
21:56e di non potersi difendere
21:57che ha raggiunto livelli elevatissimi
21:59soprattutto nei paesi alleati
22:01lungo il confine orientale della NATO.
22:03È un dato che ho percepito
22:04in tante circostanze
22:06e tante visite
22:06negli ultimi tre mesi.
22:08La guerra in Ucraina
22:09ne è stata la principale cinghia
22:11di propagazione a livello globale.
22:14Sull'altro versante
22:14anche la Russia
22:16ha ben compreso
22:16che nulla è scontato
22:18quando si comincia
22:18una guerra di aggressione
22:20e che occorre prepararsi
22:21a sostenere sacrifici
22:22ritenuti insostenibili
22:24nel lungo periodo
22:25anche per la propria stabilità.
22:28L'impatto della guerra in Ucraina
22:29sulla psicologia collettiva
22:31è stato profondo.
22:33Stiamo sensibilizzando
22:34i cittadini
22:34al tema della cultura
22:36della sicurezza
22:36anche nella quotidianità.
22:39È un'iniziativa
22:39che appena alcuni anni fa
22:41sarebbe stata considerata
22:42inopportuna
22:43e qui in Italia
22:43addirittura
22:44eversiva probabilmente.
22:46La guerra
22:46da realtà lontana
22:47è astratta
22:48si è via via
22:49imposta come una minaccia
22:50ai nostri confini
22:51e oggi
22:52si va proponendo
22:53come una presenza
22:54inquietante
22:55nelle nostre case.
22:57L'insicurezza percepita
22:58è all'origine
22:58di un apparente paradosso.
23:00Mentre si aprono
23:01i negoziati
23:02per la pace in Ucraina
23:03si prospetta
23:04una sovrapposizione
23:05degli interessi
23:06di potenza
23:06di Stati Uniti e Russia
23:07in Europa
23:08nell'Artico
23:09e in Medio Oriente.
23:11Oggi
23:11possiamo sperare
23:12in una fase
23:13di distensione
23:14sul piano internazionale
23:15ma nella realtà
23:16è in atto
23:17una corsa
23:18a riarmo
23:18senza precedenti
23:19che non riguarda
23:20solo l'Europa
23:21ma anche i principali
23:22attori internazionali
23:23dalla Cina
23:24all'India
23:25al Medio Oriente.
23:27Se sarà vera pace
23:27in Ucraina
23:28lo capiremo dunque
23:29dal ridursi
23:29dell'insicurezza percepita
23:31che è una pessima consigliera
23:32e dal diffondersi
23:33di un clima di distensione
23:34che appare
23:35al momento
23:36non a portata di mano.
23:39In visita in Giappone
23:41nei giorni scorsi
23:41il segretario generale
23:42della Nato
23:43ha confermato
23:43che l'asse fra Russia
23:44Cina
23:45Corea del Nord
23:46e Iran
23:47è vivo
23:47vegeto
23:49e paurosamente
23:50incombente.
23:52I presupposti
23:52della nostra insicurezza
23:53sono sempre presenti
23:55e non potrebbe essere
23:56diversamente.
23:57Ma la percezione
23:58della minaccia
23:59non si limita
23:59al settore militare
24:00ma si estende
24:01anche a quello economico.
24:03Questi paesi
24:03nell'ambito
24:04del legame BRICS
24:05assieme ad altri paesi
24:06sono impegnati
24:07per creare
24:08un sistema economico
24:09e finanziario
24:09antagonista
24:10a quello occidentale
24:11e in particolare
24:12degli Stati Uniti.
24:14L'asse portante
24:14di questa iniziativa
24:16è la Cina.
24:17Da Bruxelles
24:18si percepisce
24:19come la richiesta
24:20agli europei
24:20di investire
24:21di più
24:22per la sicurezza
24:23del vecchio continente
24:24e di riequilibrare
24:25lo sforzo finanziario
24:26per la sicurezza atlantica
24:27siano parte
24:28di una questione
24:29che esula
24:30dalle sole
24:31argomentazioni militari
24:32e che la posizione americana
24:34non sempre
24:34venga pienamente
24:35compresa.
24:36Gli Stati Uniti
24:39spendono circa
24:40il 15%
24:41del loro bilancio militare
24:42per la sicurezza
24:43dell'Europa
24:44e chiedono
24:45una maggiore
24:45contribuzione
24:46degli Stati europei
24:48alla loro sicurezza.
24:50È assolutamente
24:50condivisibile.
24:53Nella mia veste
24:54di militare
24:54però lasciatemi
24:55tuttavia evidenziare
24:56come in tutta
24:57la storia
24:57della Nato
24:58gli Stati Uniti
24:59sono stati
25:00l'unico paese
25:00ad aver invocato
25:01l'articolo 5
25:02coinvolgendo
25:03tutti gli alleati
25:05e molti partners
25:06nella lotta globale
25:07contro l'Al Qaeda
25:08e il terrorismo.
25:10Purtroppo
25:10è ben noto
25:11come nei numerosi anni
25:12di impegno
25:13in Afghanistan
25:13e in Iraq
25:14i paesi europei
25:15abbiano pianto
25:16oltre 900 soldati
25:18un tributo amaro
25:20ma chiarissima evidenza
25:22di una risposta
25:23pronta e solidare
25:24di tutti
25:25gli alleati europei
25:26e questo non dovrà
25:27mai essere messo in dubbio
25:28e dovrà essere sempre
25:28ricordato a tutti i livelli.
25:30La Nato
25:31non è assolutamente
25:31in discussione
25:32mai lo sarà
25:33mentre lo sono
25:34gli equilibri strategici
25:35che essa contribuisce
25:36a presidiare
25:36in maniera cruciale.
25:39Un altro aspetto
25:39è la vera
25:40presunta crisi
25:41del multilateralismo
25:42che la guerra in Ucraina
25:44ha messo in luce
25:45costringendo
25:46alle corde
25:47le Nazioni Unite
25:47e ogni altro esercizio
25:49di cooperazione multilaterale.
25:51All'incontro di Riyadh
25:52del 12 febbraio scorso
25:54gli Stati Uniti
25:54e la Russia
25:55hanno affrontato
25:56il tema della distensione
25:57e del rispristino
25:58delle relazioni bilaterali
25:59in una prospettiva
26:00di composizione
26:01ad ampio spettro
26:03dei reciproci interessi
26:04dell'Europa
26:05dall'Europa all'Artico
26:06al Medio Oriente
26:07al Mediterraneo allargato.
26:09I colloqui proseguono
26:10e questo è un fatto
26:11molto significativo.
26:13È interessante notare
26:14che mentre si parla
26:15con sempre maggiore
26:16insistenza
26:17di un multilateralismo
26:19al capolinea
26:20si discute parallelamente
26:22di un coinvolgimento
26:23delle Nazioni Unite
26:24per la creazione
26:25di una forza
26:25di interposizione
26:26in Ucraina
26:27dell'impegno
26:28dei paesi
26:28dei volenterosi
26:29per la pace in Ucraina
26:30della costruzione
26:31della difesa europea.
26:33Di fatto
26:34oggi come nei decenni
26:36trascorsi
26:36il multilateralismo
26:38trova la sua vitalità
26:39nella volontà
26:40delle grandi potenze
26:41di comporre
26:41i propri interessi
26:42in una prospettiva
26:43di equilibri globali.
26:45Ci sono volute
26:46due guerre mondiali
26:47per dare vita
26:47alle Nazioni Unite
26:48e sarebbe imperdonabile
26:49sottostimare
26:50l'importanza
26:51di tali strumenti
26:51in una fase storica
26:53così povera
26:54di prospettive
26:55e di soluzioni innovative.
26:57Se sarà
26:57per la pace in Ucraina
26:58non potrà prescindere
27:00da sistemi
27:01di monitoraggio
27:02e garanzia
27:03internazionali
27:04tracciati
27:04da una cornice
27:05multilaterale.
27:07Come dicevo prima
27:08non sappiamo ancora
27:09dove il pendolo
27:10della storia
27:10fermerà le sue oscillazioni
27:11e ci auguriamo
27:12quanto più vicino
27:13a un riequilibrio
27:14sostanziale
27:15dei rapporti strategici
27:16che a questo punto
27:17avrà certamente
27:19una dimensione globale.
27:21Per concludere
27:22io vorrei ricordare
27:23l'ammonimento
27:24del presidente Eisenhower
27:25nel suo discorso
27:26del 16 aprile
27:27del 1953
27:28Chance for Peace
27:30che disse
27:31a testuali parole
27:31questo è un mondo
27:33in armi
27:34questo non è affatto
27:36un modo di vivere
27:37in alcun senso legittimo
27:39dietro ai nubi di guerra
27:40c'è l'umanità
27:41appesa a una croce di ferro
27:43quindi alle armi.
27:45La mia speranza
27:46è che
27:46la fase che stiamo vivendo
27:48possa rappresentare
27:49un'opportunità
27:50per costruire
27:51una cornice
27:51di distensione
27:52delle relazioni internazionali
27:54già sperimentata
27:55con successo
27:56in alcune epoche
27:57del dopoguerra
27:58e quindi
27:59non è impossibile
28:00da raggiungere
28:01anche questa volta.
28:02Grazie per l'attenzione.
28:03Ringrazio davvero
28:06l'ammiraglio
28:07Cavodragone
28:08perché
28:08diciamo
28:09questa è una sede informale
28:11ma
28:11al resto delle dichiarazioni
28:13credo che la Presidente Grazia
28:14acquisirà
28:15nel suo testo
28:16salutiamo
28:16il Presidente del Senato
28:19il Geniale
28:20della Russa
28:21per i suoi impegni
28:22e quindi
28:29possiamo acquisire
28:30questo intervento
28:31Stefania
28:31credo
28:32saluto anche
28:33il Presidente
28:33della Fondazione
28:34della Provincia
28:35Avvocato Manzini
28:36e il Segretario
28:37Miceli
28:38ora
28:38chiedo di intervenire
28:40al Geniale
28:40Francesco Paolo Figliolo
28:42che ha ricoperto
28:43innumerevoli incarichi
28:44anche nel coordinamento
28:45delle missioni internazionali
28:46poi
28:46ha servito la patria
28:48in tanti momenti
28:49di emergenza
28:49che tutti
28:50ricordiamo
28:51e continua a farlo
28:52come Vice Direttore
28:53dell'Aise
28:54che è un'agenzia
28:55per la sicurezza
28:56non ci deve rivelare segreti
28:57non potrebbe intervenire
28:58come figliolo
29:01in senso
29:01se posso dire così
29:02insomma
29:02grazie
29:03grazie Presidente
29:04un saluto a lei
29:05Presidente Craxi
29:06a tutte le autorità
29:07e i convenuti
29:08a questo evento
29:10non ho strutturato
29:12un intervento
29:13così interessante
29:15e profondo
29:16come quello
29:17dell'ammiraglio
29:17Capodragone
29:18perché in realtà
29:19volevo solo ricordare
29:21un po'
29:21il generale Graziano
29:22molte delle tematiche
29:26che oggi
29:26leggiamo
29:28sulle prime pagine
29:29non solo
29:29dei giornali
29:30sia generalisti
29:32sia di quelli più
29:33specialistici
29:35le avevamo dibattuti
29:36durante il convegno
29:37e quindi
29:38credo che
29:39ognuno poi
29:39se li possa
29:40un po' andare a leggere
29:42per sommi capi
29:42quindi
29:43la frammentazione
29:45della spesa
29:46delle piattaforme
29:48dei sistemi
29:49le problematiche
29:51del comando
29:51unificato
29:52la volontà
29:53che deve essere
29:54quella di
29:54volere poi
29:56impiegare
29:58questa difesa europea
30:00nei modi
30:00e nei termini
30:01che la politica
30:02ritiene più opportuno
30:03insomma
30:06tutte queste
30:07problematiche
30:08non ultimo
30:08quello che diceva
30:09il presidente
30:10la russa
30:11cioè il fatto che
30:13se anche oggi
30:14avessimo
30:15delle risorse
30:17maggiori
30:18a disposizione
30:19non si può
30:19prescindere
30:20poi dai tempi
30:21che sono tempi
30:22mai di breve periodo
30:24ma bisogna
30:25tenerne conto
30:26quindi
30:26di quei 5-10 anni
30:28che portano
30:28sia a far maturare
30:30i sistemi
30:31e ad averli
30:33poi
30:33in numeri
30:35tali
30:35da avere
30:35massa critica
30:36ma anche
30:37quando si parla
30:38di sistemi
30:39spesso
30:40molto complessi
30:41bisogna
30:41tenere presente
30:42che dietro
30:43nonostante
30:44l'intelligenza
30:45artificiale
30:46o anche
30:46grazie all'intelligenza
30:47artificiale
30:48poi ci sono
30:48le risorse umane
30:50cioè
30:50le nostre donne
30:51e i nostri uomini
30:52che vanno
30:53formati
30:54ed addestrati
30:55quindi questi sono
30:57secondo me
30:58dei parametri
31:00di cui
31:00bisogna sempre
31:01tenerne conto
31:04io adesso
31:05vorrei poi
31:05brevemente
31:06ricordare
31:07qualche
31:07come ha fatto
31:08l'ammiraglio
31:09qualcosa
31:11di personale
31:12legato a
31:13Genere Graziani
31:13ho avuto il piacere
31:15e l'onore
31:15di essere
31:16suo capo ufficio
31:17generale
31:17per quasi tre anni
31:19quindi vuol dire
31:19la persona
31:20che apriva
31:21e chiudeva
31:22la porta
31:22o che saliva
31:23con lui in aereo
31:24si dibatteva
31:26poi
31:26leggevamo i documenti
31:28dai calzini
31:29ai missili
31:31il capo ufficio
31:32generale
31:33doveva essere
31:33sempre pronto
31:34e quindi
31:35quell'esperienza
31:36mi è servita
31:37molto anche
31:37nella gestione
31:39delle emergenze
31:40e ricordo
31:41che lui
31:42pressava sempre
31:43perché dovevamo
31:43fare questi lavori
31:44che devono essere
31:45pronti per la sera
31:46però poi
31:46io non li vedevo
31:47mai uscire
31:47alla sera
31:48e quindi
31:48una volta
31:49chiedi
31:49scusi
31:49comandante
31:50ma qui
31:50noi arriviamo
31:52alle nove di sera
31:52lei sta qua
31:53e poi
31:53disse
31:54perché io poi
31:55li lascio lì
31:56e la notte
31:56porta consiglio
31:57che è un vecchio adagio
31:58però in effetti
31:59vedevo che a volte
32:01il mattino dopo
32:02erano cambiate
32:02le condizioni a contorno
32:04e magari lui trovava
32:05una soluzione
32:06ancora migliore
32:06rispetto a quella
32:08che uno stato maggiore
32:09di tantissime persone
32:11aveva proposto
32:13e l'altra
32:14che dà la cifra
32:15di questa persona
32:16che non solo
32:17rifletteva
32:18aveva pensiero profondo
32:20strategico
32:21è anche l'aspetto
32:22dell'interesse
32:23e al benessere personale
32:25ricordo
32:26nel 2018
32:27eravamo ripresi
32:28con il riordino
32:28delle carriere
32:29delle forze di polizia
32:31e delle forze armate
32:32è stata una svolta epocale
32:34se il presidente Gaspari
32:35lo ricorda bene
32:36le telefonate
32:37le attività
32:38che ha fatto a supporto
32:39e mi ricordo
32:40che era un venerdì sera
32:41e lunedì
32:42dovevamo consegnare
32:42l'ultima bozza
32:43c'erano tutti
32:45le gulè
32:45gli amministrativi
32:46e lui
32:47con una tabellina
32:48guarda
32:48legge
32:49a un certo punto
32:50la domanda
32:50fa scusate
32:52ma
32:52se un caporal maggiore
32:54prima del riordino
32:55prendeva X
32:56e dopo il riordino
32:58prende X
32:59meno 5 euro
33:00qual è il beneficio
33:02tutte a spiegare
33:04no perché
33:05in realtà
33:05300 euro
33:06poi nella pensione
33:07e lui giustamente
33:08disse scusate
33:09ma questo
33:09quando torna a casa
33:10cosa dirà alla moglie
33:11o al compagno
33:13o alla compagna
33:14o ai suoi cari
33:14cioè che noi
33:15abbiamo fatto
33:16tutta sta roba
33:17per penalizzarlo
33:18e questo
33:19è lì
33:20non è che finì lì
33:21poi
33:21quelle due notti
33:22e giorni
33:23che ci separavano
33:25a lunedì
33:25a trovare la soluzione
33:27che poi è stata quella
33:28dell'intervento
33:29della politica
33:29che ha detassato
33:31perché di fatto
33:32si superava il montante
33:34su un'aliquota di tassazione
33:36quindi queste persone
33:38superando quel montante
33:39ricevevano un documento
33:41anziché un beneficio
33:42ma lui non andava
33:43ma non fu populismo
33:45cioè non andò a vedere
33:46quanto avrebbe preso
33:48uno che comunque
33:49per quanto non abbia
33:51stipendi elevatissimi
33:52però
33:52andava avanti abbastanza bene
33:55andò a vedere
33:55che cosa succedeva
33:56alla base
33:57e questo
33:58ci fece lavorare
34:00giorno e notte
34:00per trovare la soluzione
34:01che poi trovò
34:02ovviamente anche grazie
34:03all'impegno
34:04dei nostri rappresentanti
34:07e qui c'è
34:07il senatore Gaspar
34:09che è
34:09con questo terminato
34:10grazie
34:11grazie molto
34:12il senatore Figliolo
34:14e auguri per la sua nuova
34:15fase di impegno
34:17c'è qui
34:17fu relatore nel convegno
34:18anche il nonorevole
34:19Iperico
34:20sottosegretario della difesa
34:21a cui pregherei di dare
34:22un suo contributo
34:23un suo saluto
34:24sono stato un ufficiale
34:31della Nato
34:32delle Nazioni Unite
34:33ma soprattutto
34:34un ufficiale
34:34al servizio
34:35dell'Italia
34:36e poi ancora
34:37non c'è alternativa
34:40all'Unione Europea
34:41se non le trincee
34:42della prima guerra mondiale
34:43queste sono le parole
34:44di Claudio
34:46nel nostro convegno
34:47dell'anno scorso
34:48ed hanno senso
34:49sia la sua statura
34:50come uomo di stato
34:52delle istituzioni
34:53sia della sua
34:55visione strategica
34:56del ruolo
34:57della difesa europea
34:58di quello che deve essere
34:59il compito
35:00nel nostro paese
35:00rispetto
35:02agli impegni
35:02di difesa e sicurezza
35:03del nostro continente
35:04sembra passato
35:06una vita
35:07l'anno scorso
35:09perché tante cose
35:10sono successe
35:11soprattutto
35:11nelle ultime settimane
35:12negli ultimi mesi
35:13l'Europa
35:14si è svegliata
35:15da questo punto di vista
35:16e ha capito
35:17che è tempo
35:18di diventare maturi
35:19di essere maggiorenne
35:20e incominciare
35:21a essere responsabili
35:23della nostra sicurezza
35:24investendo di più
35:24in difesa
35:25poi l'abbiamo chiamato
35:26REARM
35:27e poi l'abbiamo chiamato
35:28READINESS
35:28forse
35:29si poteva
35:30a tempo d'oggi
35:33la narrativa
35:34è tanto importante
35:35quanto la sostanza
35:36dell'Ucraina
35:45quello che succede
35:45in Medio Oriente
35:46ma la competizione
35:47di tante potenze
35:48che erano emergenti
35:49oggi sono emerse
35:50e per cui credo
35:51che la lezione di Claudio
35:52sia quella che si debba
35:53con pragmatismo
35:54con visione
35:55rafforzare
35:56la nostra difesa nazionale
35:58rafforzare
35:58la cooperazione industriale
36:00i programmi comuni
36:01in sede europea
36:03essere consapevoli
36:04e dire
36:05al nostro continuum pubblico
36:06investire in una difesa
36:07significa investire
36:08in un fondamento
36:08della nostra società
36:09basti vedere cosa succede
36:10in Ucraina
36:11senza difesa e sicurezza
36:13non ci sono gli ospedali
36:14non ci sono le scuole
36:15e soprattutto
36:17le nuove tecnologie
36:18che oggi hanno
36:18un impatto significativo
36:19sulla nostra vita
36:20quando andiamo a investire
36:22in difesa e sicurezza
36:23investiamo in cyber security
36:24investiamo nello spazio
36:26investiamo nell'underwater
36:27un mondo a noi caro
36:29visto che
36:29avendo la delega
36:30la marina
36:31devo portare
36:32come dire
36:33qualche considerazione
36:35sempre su questi aspetti
36:36lo dico anche da milanese
36:37che siamo un paese
36:38a forte vocazione marittima
36:40ed è per questo che
36:41persone come Claudio
36:45che hanno scritto
36:46la storia contemporanea
36:47delle nostre forze armate
36:48le nostre istituzioni
36:49sono un modello
36:50di riferimento
36:51anche quando dobbiamo
36:52rappresentare
36:53ai nostri cittadini
36:55che cosa siamo chiamati oggi
36:57e quale sforzo
36:57dobbiamo mettere in campo
36:58non a deperimento
37:00negli investimenti
37:01nel welfare
37:02ma rafforzando
37:03le istituzioni
37:04e la difesa
37:05perché
37:05così possiamo tutelare
37:07quei diritti sacrosanti
37:09che l'Europa ha conquistato
37:10e che forse
37:11altri paesi del mondo
37:12non hanno
37:13come la sanità pubblica
37:15l'istruzione
37:16e che sono fortemente
37:17minacciati
37:17per cui
37:18spero che il prossimo
37:20convegno
37:21a Maurizio
37:21sia quello dove
37:22abbiamo già messo
37:23sul tavolo
37:24risorse finanziarie
37:25importanti
37:26per soddisfare
37:27queste richieste
37:28ricordandoci ancora
37:29la lezione
37:30di un grande
37:30amico
37:31di un grande
37:32uomo di Stato
37:33che con la sua forza
37:35e i suoi pensieri
37:36è ancora presente
37:37tra di noi
37:38grazie a tutti
37:38grazie a Matteo
37:40anche per il tuo
37:41impegno costante
37:43sono presenti
37:44ma non hanno ridotto
37:45di dove intervenire
37:46se il professor
37:47direva una cosa
37:48il microfono
37:48è sempre preso
37:49l'ammiraglio
37:50Gretendino
37:50capo del Stato Maggiore
37:51della Marina
37:53facciamo i complimenti
37:55anche per i successi
37:56di Napoli
37:56e di Spucci
37:57di tutto quello
37:58che la nostra Marina
37:59sta facendo nel mondo
38:01il generale Luca
38:02Goretti
38:03reduce
38:03dalle celebrazioni
38:04del centenario
38:05che però proseguono
38:06nei 102 anni
38:07dell'aeronautica
38:07e anche con mostre
38:09iniziative culturali
38:10molto bella
38:10quella sull'aeropittura
38:11che è stata fatta
38:13in onore di Tullio Cragli
38:14nel meraviglioso
38:15Palazzo Cragli
38:16è stato relatore
38:17di quel convegno
38:17lo ringrazio
38:18per la sua presenza
38:19e ringrazio
38:20il generale Salvatore
38:21Camporeale
38:21sotto capo
38:23che stanno aggiornati in esercito
38:23perché Gianni Massiello
38:24si è giustificato
38:26per impegni
38:26erano altri due
38:27i relatori
38:28di quel convegno
38:29il generale Luzzi
38:30allora comandante
38:31del generale
38:32dell'arma dei Carabinieri
38:33e la Gianministro Pinotti
38:35e poi affiderei
38:36le conclusioni
38:37perché allora c'era
38:37oggi c'è
38:38che è la Presidente
38:39della Commissione Estere
38:40e Difesa
38:41del Senato
38:42Stefania Craxi
38:44che interviene
38:46per ultima
38:47e quindi
38:47tira anche un po'
38:48le conclusioni
38:49di questo incontro
38:50che ha avuto
38:50sia contenuti
38:51grazie al contributo
38:53così importante
38:54ma è anche ricordo
38:55e omaggio
38:56a una personalità
38:56che le istituzioni
38:57devono onorare
38:58servono anche a questo
38:59le istituzioni
39:00a non dimenticare
39:01un ringraziamento
39:03sentito
39:04a Maurizio Gasparri
39:06alla Fondazione Italia
39:08protagonista
39:08per avere raccolto
39:10in questo agile
39:10pamflet
39:11gli atti
39:12del nostro convegno
39:13su questo tema
39:14caldissimo
39:14che è la difesa europea
39:16e soprattutto
39:17un ringraziamento
39:18per averlo voluto
39:19dedicare
39:20al generale Graziano
39:21un uomo dello Stato
39:23è giusto ricordarlo
39:25perché
39:25un paese
39:26senza memoria
39:27non può dare
39:28garanzie di futuro
39:29l'evento
39:30da cui scaturisce
39:32questo volume
39:32aveva peraltro
39:33già un merito
39:34quando abbiamo fatto
39:35il convegno
39:36quello di indicare
39:37ancora prima
39:39degli recenti eventi
39:40di questo periodo
39:42quello di indicare
39:43l'obiettivo
39:44per l'Europa
39:45con un approccio
39:46realista
39:46pragmatico
39:47che metta al bando
39:48le tante retoriche
39:50tra loro diverse opposte
39:51che si consumano
39:53sul tema
39:53per guardare
39:55invece
39:55alla realtà
39:56dei fatti
39:57e questo è un aspetto
39:58fondamentale
39:59infatti
40:00se ci abbandonassimo
40:01alle dichiarazioni
40:02di circostanza
40:03senza affrontare
40:04nel merito
40:05questi aspetti
40:06che sono tra loro
40:07connessi
40:08che interessano
40:08il tema
40:09della difesa europea
40:10rischiamo di imboccare
40:12non solo
40:12una strada sbagliata
40:14ma anche
40:15di non essere compresi
40:16da una parte importante
40:17della nostra opinione pubblica
40:19spesso
40:19imbonita
40:20da tanti
40:21pifferai magici
40:22o da presunti
40:24pacifisti
40:24di maniera
40:25il tema
40:26della difesa europea
40:28non è un tema
40:28dell'oggi
40:29il generale
40:30cavo dragone
40:31ha citato
40:32Eisenhower
40:33io citerò
40:33Kennedy
40:34che abbia modo
40:35di dire
40:36dobbiamo smettere
40:38a noi Stati Uniti
40:39d'America
40:39di finanziare
40:40l'alleanza
40:41NATO
40:41quando i nostri
40:43alleati
40:43non se ne fanno
40:45carico
40:45e vivono
40:47alle nostre spese
40:48direi
40:49alle tante anime
40:50belle
40:50presenti
40:51in questo paese
40:52non suona un po'
40:53come gli scrocconi
40:54di G. Day Vance
40:55Kennedy
40:57è una questione
40:59che dalmeno
41:00un decennio
41:01ha tratti
41:02caratterizzante
41:03della discussione
41:04dell'iniziativa
41:04della comunità europea
41:06stessa
41:06dell'Unione europea
41:07stessa
41:07nel 2016
41:09ad esempio
41:10abbiamo adottato
41:11la prima strategia
41:12globale
41:12per la politica
41:13estera
41:14di sicurezza
41:15dell'Unione europea
41:16che ha finito
41:17gli obiettivi
41:18e la strategia
41:19della politica
41:20di sicurezza
41:21e difesa
41:21dell'Unione europea
41:22e dato vita
41:23a diverse strutture
41:24e meccanismi
41:25per promuovere
41:26la cooperazione
41:26in materia
41:28come l'Agenzia europea
41:29per la difesa
41:30o il Fondo europeo
41:31per la difesa
41:32oggi
41:33in considerazione
41:34delle sfide globali
41:35e delle minacce
41:36alla sicurezza
41:37che come Italia
41:38e come Unione europea
41:39siamo chiamati
41:40ad affrontare
41:41specie in presenza
41:42di un radicale cambiamento
41:44dello scenario internazionale
41:46e di una ridefinizione
41:47ahimè muscolare
41:48degli equilibri globali
41:50è necessario fare
41:51un salto di qualità
41:52è evidente
41:55il ritardo europeo
41:56ed è evidente
41:57che quando
41:58fatto fin qua
41:59è ben lontano
42:00dalla sufficienza
42:01parlare di difesa europea
42:04significa però
42:05trattare
42:06una molteplicità
42:07di questioni
42:07come ha anche detto
42:08il sottosegretario
42:09Matteo Perego
42:11è un concetto largo
42:12che si riferisce
42:13alla capacità
42:14dell'Unione europea
42:15di proteggere
42:16i suoi interessi
42:17e la sua sicurezza
42:18sia all'interno
42:20che all'esterno
42:20dei suoi confini
42:21e alla capacità
42:23di rispondere
42:23alle sfide quotidiane
42:25che ciò impone
42:26cosa significa
42:27questo oggi
42:28significa
42:29stante così trattati
42:31parlare di cooperazione
42:33tra gli stati membri
42:34in materia di difesa
42:35perché la difesa
42:36è ancora strettamente
42:37nelle mani
42:39dei singoli governi nazionali
42:41parlare di industria
42:42della difesa
42:43sviluppare capacità militari
42:45di difesa comuni
42:46avendo come orizzonte
42:48l'ambizione
42:49di creare
42:50una politica
42:51di sicurezza
42:52e di difesa comune
42:54ovviamente
42:55parlare di difesa europea
42:57significa soprattutto
42:58affrontare
42:59la questione NATO
43:00immaginare come rafforzare
43:02la gamba europea
43:03dell'alleanza
43:04un tema
43:05che nonostante
43:06le fughe in avanti
43:07di qualche nostro
43:08partner comunitario
43:10e le dichiarazioni
43:11che vengono
43:12da oltreceano
43:13alquanto spiazzanti
43:14a volte
43:14resta centrale
43:16a mio avviso
43:17le sfide
43:18della difesa europea
43:19è una sfida
43:20tutta politica
43:21occorre anzi
43:22un surplus
43:23di volontà politica
43:24serve costruire
43:25l'Europa
43:26che manca
43:27e che ancora
43:27non c'è
43:28e quindi servirà
43:29mettere mano
43:30ai trattati comunitari
43:32se vogliamo sviluppare
43:33concorrenza
43:34un vero
43:35percorso
43:36integrato
43:37ha fatto bene
43:38il ministro Crosetto
43:39ricordarlo in più
43:40e diverse occasioni
43:41ogni stato membro
43:43è stante così
43:44le regole
43:45stante così
43:46i trattati
43:46è responsabile
43:48della sua difesa
43:49e non esiste
43:50bisogna essere
43:51molto chiari
43:51su questo
43:52ad oggi
43:53neanche un meccanismo
43:54automatico
43:55di mutuo soccorso
43:56dell'Unione Europea
43:57a differenza
43:58di quanto previsto
44:00dall'articolo 5
44:01per i membri
44:01della Nato
44:02e questo
44:03è un limite
44:04che emerge
44:05per esempio
44:05nel white paper
44:07della commissione
44:08che certamente
44:09rappresenta
44:10una prima risposta positiva
44:12un passo in avanti
44:13ma che rischia
44:14di essere insufficiente
44:16rispetto alle sfide
44:17che ci troviamo
44:18di fronte
44:19lo è certamente
44:20sul piano economico
44:21finanziario
44:22reputo saggia
44:24corretta
44:25la posizione
44:25che stiamo assumendo
44:27come Italia
44:27anche sui meccanismi
44:29finanziari
44:29più debito nazionale
44:31non è una soluzione
44:33praticabile
44:33per tutti gli stati
44:34specie
44:35in un contesto
44:36finanziario europeo
44:37incerto
44:38né tantomeno
44:40aiuta l'integrazione
44:41e lo sviluppo
44:42coerente
44:42delle difese nazionali
44:44in un'ottica
44:44integrata europea
44:46un debito
44:47comune
44:48per la difesa
44:49non è un vezzo
44:50non è un capriccio
44:51è una necessità
44:53se vogliamo
44:54marciare seriamente
44:55verso
44:56una prospettiva
44:57comune
44:58un fondo
44:59di debito
44:59tra gli stati
45:00membri
45:00dell'Unione Europea
45:01per finanziare
45:02la difesa
45:02e la sicurezza
45:03è propedeutico
45:04per affrontare
45:05le sfide
45:06della sicurezza
45:07in modo collettivo
45:08condividendo i costi
45:10e quindi
45:10anche le responsabilità
45:12solo questo
45:13approccio
45:15potrebbe
45:15fornire
45:16risorse
45:16finanziarie
45:17più stabili
45:18sostenibili
45:19per progetti
45:20di difesa
45:21migliorando così
45:22l'autonomia
45:23strategica
45:24dell'Europa
45:25iniziativa politica
45:27e iniziativa
45:27economica
45:28sono questi
45:29due aspetti
45:30su cui lavorare
45:31e concentrarsi
45:32sapendo che
45:33anche sul piano
45:34dell'industria
45:34della difesa
45:35si può
45:36e si deve
45:36lavorare
45:37in questo campo
45:38nel settore
45:39industriale
45:40lo dico
45:40senza timore
45:41di polemiche
45:42senza contraddizioni
45:44credo
45:45che nel concerto
45:46comunitario
45:47dovremo
45:47saper tutelare
45:48gli interessi
45:49della nostra
45:50industria
45:50del nostro
45:51paese
45:51e non commettere
45:53gli errori
45:53che sono stati
45:54commessi
45:54in passato
45:56in altri
45:57settori
45:57personalmente
45:59ma anche
46:00come Forza Italia
46:01crediamo
46:01nella prospettiva
46:03di una difesa
46:03europea
46:04continuiamo
46:05a lavorare
46:06per questo
46:06obiettivo
46:07sapendo che
46:08stiamo facendo
46:09piccoli passi
46:10in avanti
46:11sapendo che
46:12l'obiettivo
46:13di un esercito
46:13comune
46:14può essere
46:15un obiettivo
46:15di prospettiva
46:17non dell'oggi
46:18ma di domani
46:19ma di un futuro
46:20per cui ci vuole
46:21tempo
46:21e soprattutto
46:22tanti cambiamenti
46:24che non tutti
46:24in Europa
46:25mi sembrano
46:26convinti
46:26di fare
46:27lo facciamo
46:28sapendo che
46:29senza l'Europa
46:30non quella parolaia
46:31delle piazze
46:32in cui c'è tutto
46:33il contrario di tutto
46:34né dal punto di vista
46:36della sicurezza
46:37né in parte
46:38dell'economia
46:39l'Italia
46:40da sola
46:40non può andare
46:41da nessuna parte
46:42e aggiungo anche
46:43io credo
46:44che le ragioni
46:45della storia
46:46e il confronto
46:47con la realtà
46:48franno sì
46:48che l'Occidente
46:50Stati Uniti
46:51d'America
46:52ed Europa
46:53staranno insieme
46:54perché
46:54non bisogna
46:55dimenticare
46:56sono le due gambe
46:57del mondo libero
46:58ricordiamoci
46:59quanto sia fondamentale
47:01il mercato comunitario
47:02per le nostre imprese
47:03l'export
47:04per le nostre imprese
47:06sono di circa
47:07220 miliardi
47:08solo verso
47:09i paesi
47:09dell'Unione Europea
47:11io rimango
47:12ottimista
47:13auspicando
47:14che in questo
47:15frangente di crisi
47:16l'Europa
47:17sappia trovare
47:18un'opportunità
47:19grazie
47:19grazie a Stefania
47:23che ci ha dato
47:25un contributo
47:25di contenuti
47:26non ci sono
47:26cose da aggiungere
47:28credo che Gianni Graziani
47:28apprezzerebbe i tempi militari
47:30di questo evento
47:31che non sono stati
47:32eccessivi
47:33lo spirito patriottico
47:34ma anche europeo
47:35di una visione
47:36e anche la memoria
47:37in peritura
47:38a una persona
47:39a cui vogliamo bene
47:40e vorremmo sempre bene
47:41grazie a tutti loro
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