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  • 5 giorni fa
https://www.pupia.tv - Bagnai - Aggiornamenti (17.04.25)

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Novità
Trascrizione
00:00L'Organizzazione Mondiale per il Commercio, WTO World Trade Organization, si è finalmente
00:20espressa sui dazi, in particolare con un paio di post sul blog del sito ufficiale, post del
00:35suo economista capo, il suo chief economist, che spiegano la macroeconomia dei dazi.
00:48È una materia apparentemente semplice ma molto intricata perché un conto sono gli effetti
00:55di equilibrio parziale, cioè metto un dazio, faccio aumentare il prezzo per gli acquirenti
01:05interni di un prodotto estero, quindi se c'è una curva di domanda negativamente inclinata
01:12come sono normalmente, la domanda del bene scende e si riequilibrano i flussi commerciali, ma
01:22poi se lo si considera in equilibrio generale, macroeconomico o microeconomico, le ramificazioni,
01:33gli effetti sono infiniti e la cosa interessante è che molti di questi effetti poi tendono
01:40in realtà a compensarsi, a testimonianza del fatto che comunque al netto del dibattito
01:48sull'efficacia o inefficacia della misura, cioè del fatto che ci sia un effettivo ribilanciamento
02:03di alcuni saldi commerciali, tema su cui c'è un amplissimo dibattito, il dazio resta pur
02:11sempre una terapia sintomatica, cioè non tocca necessariamente gli squilibri fondamentali
02:17che determinano una situazione di sbilancio degli scambi con l'estero.
02:36Gli squilibri fondamentali nel caso dei rapporti fra Stati Uniti ed Unione Europea sono noti,
02:45da un lato c'è una tendenza all'apprezzamento del dollaro per i motivi spiegati da Stephen
02:52Miran nel suo articolo dove illustrava nel 2024 la posizione dell'amministrazione Trump
03:02su questo tema, per il dollaro essere la moneta del mondo, banalizzo ma insomma espone
03:12sostanzialmente a un eccesso di domanda di questa valuta che determina un apprezzamento strutturale,
03:22quindi il dollaro ha una tendenza a sopravvalutarsi per il ruolo che ha, quindi ubicomoda, idioticomoda.
03:30Dall'altra parte però questa tendenza alla sopravvalutazione del dollaro, che sarebbe già in re ipsa
03:39una tendenza alla sottovalutazione dell'euro ovviamente, si cumula con una genuina, endogena tendenza
03:48alla valutazione dell'euro, quella che è stata realizzata con le politiche di quantity
03:56di leasing, con le politiche anche di tassi zero o negativi che servivano sostanzialmente
04:06a esortare gli investitori a cercare migliori rendimenti altrove.
04:21Tendenza che a sua volta si può vedere sotto due profili, come un tentativo di tenere insieme
04:27i cocci dell'eurozona dando un po' di sollievo valutario e finanziario ai paesi più deboli,
04:36perché naturalmente si può pensare che l'indebolimento dell'euro avesse come obiettivo
04:42quello di aiutare la Germania a trovare un mercato di sbucco dopo che la Germania aveva distrutto
04:48il mercato interno, ma era anche un modo per consentire ai paesi più deboli, la Grecia,
04:55al Portogallo, quel che l'è, di trovare un mercato di sbucco perché trovarlo avrebbe
05:02consentito loro di accumulare risorse per ripagare i debiti verso le banche del NOC, quindi c'è
05:07un aspetto di questo tipo, ma anche un aspetto diverso, cioè la politica dei bassi tassi
05:15di interesse in teoria doveva servire a promuovere l'investimento privato, poi sappiamo che la relazione
05:22tra tasso di interesse e flusso di investimenti è un pochino asimmetrica, nel senso che un
05:30alto tasso di interesse scoraggia gli investimenti più di quanto un basso tasso di interesse
05:35incoraggi gli investimenti, perché naturalmente affinché un imprenditore si decida ad acquistare
05:42una macchina deve necessariamente avere delle prospettive per esempio di utilizzarla e di
05:50trarne un profitto per ripagare il prestito che contrae e molto spesso il fatto che questo
05:57prestito sia a buon mercato non è di per sé una garanzia che esso possa essere ripagato,
06:02perché se le prospettive sono quelle di una situazione macroeconomica gestita a colpi
06:09di tagli a colpi di togliere soldi dalle tasche dei clienti, anche l'imprenditore più
06:13sprovveduto si fa due conti in tasca e capisce che non gli conviene fare l'investimento.
06:21Quindi, riavvolgendo il nastro, una istituzione che è sostanzialmente inutile come il
06:38come l'Organizzazione Mondiale per il Commercio si dedica a una cosa tutto sommato utile,
06:49cioè alla pedagogia, non essendo in grado però di intervenire e di ad esempio combinare
06:55sanzioni o semplicemente istituire dei giudizi arbitrali di qualche tipo sulla materia di cui
07:05dovrebbe occuparsi, cioè appunto stabilire se questi dazzi sono o meno conformi alle regole
07:14internazionali. E questo è un pezzo. Allora volevo rapidamente rifare con voi, anche io
07:25appartenendo a un'istituzione più o meno utile, un minimo di esercizio di pedagogia per ragionare
07:32su quello che noi vediamo nei dati riferiti all'Eurozona. E qui però non mi riferisco
07:41ai dati sul commercio, ai dati finanziari, mi riferisco ai dati del PIL. C'è una cosa
07:48che sfugge sempre ma che forse quindi è utile ripetere e che se tenete presente vi aiuterà
07:58a orientarvi nel panorama della macroeconomia. È una cosa che si insegna nella prima lezione
08:10sostanzialmente di macroeconomia, cioè che il risultato complessivo dell'attività economica
08:18di un paese, il prodotto interno lordo, è espressivo sostanzialmente di tre cose che in
08:24una economia di mercato coincidono. Da un lato il valore della produzione messa in essere
08:29in un determinato periodo di tempo, il PIL è un flusso, cioè una grandezza economica
08:34riferita a un intervallo di tempo. Il valore della produzione corrisponde, d'altra parte,
08:42al valore della spesa messa in essere per assorbirla questa produzione. Perché, diciamo
08:52così, tenuto anche conto della produzione che va nel magazzino, perché naturalmente
08:58nella definizione di PIL noi non siamo, credo forse mai, entrati fino a questo grado di
09:05dettaglio, ma esistono anche gli investimenti in scorte, quindi è previsto anche che ci sia
09:10il magazzino. Ma comunque i prodotti, una volta messi in essere, non finiscono nel cratere
09:19di un vulcano, come nei sacrifici, così che nei cartoni animati vediamo fare a delle
09:26strane popolazioni della Polinesia, girano per il mondo e quindi o qualcuno se li compra
09:32o in parte residuale rimangono nel magazzino. E quindi con questo vi ho detto che il totale
09:38della produzione messa in essere corrisponde al totale della produzione venduta o accantonata
09:44e quindi da un lato i prodotti dell'agricoltura, dell'industria e dei servizi corrispondono
09:51alla spesa per consumi, investimenti, esportazioni eccetera eccetera. E poi però c'è anche un
09:58altro pezzo, cioè noi siamo in un'economia di mercato, quindi si produce non perché il
10:04diciamo il piano quinquennale ce lo impone, ma si produce tendenzialmente per guadagnare
10:10e quindi questo significa che la somma del valore della produzione, che è anche la somma
10:18dei valori delle varie voci di spesa destinate ad acquistarla, corrisponde anche alla somma
10:24del valore delle remunerazioni dei fattori produttivi, salari, investimenti, perché i redditi
10:31prodotti vengono redistribuiti banalmente, distribuiti più esattamente scusate. Da qui
10:39deriva una conseguenza ovvia che però nessuno, a dirvi neanche io fino ad oggi, solo in una
10:52piccola postilla, un commento del blog, vi ha messo in evidenza. Quando, oggi cos'è
11:00già il 17 mi sembra, quindi quando un anno e tre giorni fa Mario Draghi ha detto che
11:11ci siamo fatti competizione gli uni verso gli altri, tagliando i salari gli uni rispetto
11:21agli altri e questo ha compromesso il nostro modello sociale intervenendo al forum sociale
11:27europeo. Draghi ha detto una cosa senza neanche credo rendersene conto, perché lui vuole alto,
11:34quindi la contabilità nazionale forse non ce l'ha più tanto presente, ma ha detto una cosa
11:39piuttosto interessante, che vediamo nei dati ed è per questo che desidero evidenziarvela.
11:48Draghi sostanzialmente ha detto, visto che i salari sono appunto un pezzo del PIL, ci siamo
11:57fatti concorrenza tagliando il PIL gli uni rispetto agli altri. Ora, attenzione, questo è
12:07il risultato di equilibrio parziale, vi spiego? Contabilmente il PIL può essere visto come
12:15somma di salari e profitti, per cui se tu tagli i salari o le pensioni o i redditi tagli il
12:22PIL. È chiaro che nessun governante taglia il PIL, cioè manda in recessione il proprio
12:33paese deliberatamente ed esplicitamente. Dietro l'idea che fosse opportuno tagliare i salari
12:42per farsi concorrenza, c'era un'idea abbastanza ovvia, che i profitti sarebbero cresciuti più
12:50che compensando il taglio dei salari. Come avrebbero fatto i profitti a crescere? È molto
12:57semplice, siccome se tagli i salari i prodotti del tuo paese diventano più convenienti, nel
13:09paese entrano più soldi, ve lo dico in questi termini un pochino grossolani, come proventi
13:17delle maggiori esportazioni che riesci a realizzare. Quindi la scommessa era tagliamo i salari in modo
13:25che faremo più esportazioni e ovviamente i proventi di queste maggiori esportazioni,
13:34visto che abbiamo tagliato i salari, andranno a rimpinguare i profitti, il PIL del paese
13:40crescerà, taglio 5 di salari, aumento di 10 di profitti, i poveri diventeranno più
13:48poveri, i ricchi diventeranno più ricchi, sicuramente i poveri saranno scontenti ma i giornali sono
13:54di proprietà dei ricchi e quindi tutto andrà bene. Questo somiglia molto a quello che tutti
14:01voi avete visto ed è come dire un dato che, così spiegato con relativa semplicità, si
14:13capisce e aiuta a capire quello che succede. In particolare aiuta a capire che cosa è andato
14:22storto e che cosa è andato storto? È il solito tema della fallaccia di composizione, che è un
14:34concetto centrale nell'analisi keynesiana dell'economia e direi del mondo, il solito discorso per cui
14:40se allo stadio tu da solo ti alzi in piedi vedi meglio degli altri ma se poi tutti si alzano in piedi
14:46vedi esattamente come prima. Questo ragionamento qui presuppone che tu riesca a incrementare i
14:54profitti perché dall'estero arrivano più soldi, ma se tutti contemporaneamente fanno
14:59questa cosa, tutti gli stati, i principali partner commerciali, è evidente che dall'estero
15:06non possono arrivare più soldi perché più soldi non ci sono, perché i profitti non sono
15:09stati, i salari sono stati compressi, quindi come dire, l'operazione di redistribuzione nazionale
15:19fatta abbattendo i salari impedisce che a livello internazionale la spesa degli stati che sono
15:27tuoi partner commerciali possano tirar su i profitti a casa tua. Questo diciamo così, non si può avere
15:34in qualche modo la botte piena e la moglie ubriaca, come si dice. Questo è un pochino quello
15:47che è successo. O se non è successo questo, diciamo che questo gli somiglia molto. Come viviamo
16:00questa situazione? Mi sembra chiaro che, però innanzitutto questo si riflette su un dato, il dato
16:13è che ovviamente comportarsi così, d'accordo? Il regno pro capito della parte del mondo che ha deciso
16:22di comportarsi così ha perso terreno, ha perso posizioni rispetto alla media mondiale del reddito
16:31pro capito. Non è una gran sorpresa, no? Diciamo una cosa piuttosto intuitiva. E infatti qualche giorno
16:43fa vi ho fatto vedere sul blog il grafico del rapporto tra il reddito pro capito europeo e il reddito
16:51pro capito mondiale e dal 2002 in poi si vede che l'Europa nel suo complesso ha perso terreno rispetto
17:03al mondo. E questo è, attenzione, abbastanza significativo perché quei dati sono edulcorati
17:11dal fatto che con l'allargamento nell'Eurozona sono entrati dei paesi a forte crescita del reddito
17:16pro capito e quindi la media è sostenuta da una serie di paesi che sono quantitativamente
17:21non determinanti perché non rappresentano un'enorme quota di PIL né dell'Eurozona né del mondo,
17:29ma che sono comunque in forte espansione, pensate a certi paesi dell'est europeo. Quindi fondamentalmente
17:36noi ci siamo suicidati e fra 15-20 anni la percentuale dell'Eurozona sul PIL mondiale
17:44sarà a una cifra, il che significa che saremo stati dei pazzi irresponsabili, avremo esportato
17:51deflazione, avremo esportato instabilità finanziaria, ma ci saremo anche ridotti all'impotenza
17:58e quindi potremo continuare a farlo senza infastidire gli adulti nella stanza, cioè Cina e Stati
18:04Uniti. Questo è quello che ha detto Draghi forse senza volerlo dire, è importante saperlo,
18:14dopodiché le riflessioni su ah ma i giovani bambini che vanno all'estero, dove dove andrà?
18:22Questo è un lembo di terra emersa morto in cancrena e in putrefazioni, eppure ci sarebbe
18:30una cosa che potrebbe restituirgli un po' di smalto e di slancio e sappiamo tutti qual è,
18:35consentire alla Germania di fare la sua strada, di avere una valuta che riflettesse il valore
18:42della sua potenza manifatturiera. Questo eviterebbe agli altri la triste necessità di fare concorrenza
18:52amputandosi un pezzo di pillo. Ma non penso che sia una soluzione sulla quale in questo momento
19:06si riuscirebbe a raggiungere un consenso politico e quindi penso che navigheremo ancora un pochino
19:11in questo mar dei sargassi, esaurendo progressivamente le scorte di acqua potabile. Bene, io vado a fare
19:19la mia audizione, buon divertimento, viene l'Inps, qui devo chiedere una cosa che forse
19:23vi interessa, magari grazie al sempre valido aiuto dei tanti che ci aiutano a diffondere
19:29i nostri interventi, più tardi potrete farvi due risate.
19:35Bene, riproviamo. Vi voglio bene, ma prima la famiglia. Allora, dicevo, mi vedrete probabilmente
19:45al Tg, dove esporrò un concetto in modo molto istituzionale, molto fra le righe, a voi voglio
19:51dirlo in un modo un pochino più diretto. Siamo passati da un contesto in cui ci veniva raccontato
19:57che noi dovevamo essere grati all'Europa che ci prestava la sua credibilità, perché
20:03altrimenti l'Italia sarebbe stata la cenerentola nel consesso dei paesi, degli stati mondiali,
20:11a un contesto in cui molto visibilmente viceversa è l'Italia che presta la propria credibilità,
20:17la credibilità di un governo autorevole, stabile, sorretto da un consenso popolare, a un progetto
20:24che non è credibile perché non ha a sostegno quel fondamento della legittimità politica
20:34e democratica che è appunto un demos, cioè un popolo. Questo basta a descrivere le ragioni
20:44dell'insuccesso europeo, adesso oggi uno di voi mi ha mandato delle pagine di quella
20:50rivista che chiamo Lions, perché mi va di scherzarci, quindi la interpreto all'inglese
20:58dal nome del noto agrume dei Caraibi, perché la geopolitica che sarebbe l'ultimo rifugio
21:05di quelli che non sanno l'economia, che finalmente si accorge del fatto che appunto il progetto
21:09europeo non ha radici e tutte cose di cui noi… guardate, quando leggo certi anti-europeisti
21:20odierni, non so, i Caracciolo, questa roba qua, mi viene voglia di essere europeista,
21:25perché insomma, diciamo, certi argomenti… dove era sta gente qua quando noi cercavamo
21:32di sollevare un dibattito sul tema, dove erano queste storie, questi qua ci disperdiamo,
21:40ma non si tratta di rivendicare primazie, perché per carità di Dio, ma si tratta semplicemente
21:46di rendersi conto del fatto che ci sono persone che hanno avuto un potere di tribuna molto
21:53più forte del nostro, che sono partite dall'averlo, da una posizione di vantaggio.
21:58E che uso ne hanno fatto? Abbiamo fatto un migliore uso noi di quello che ci siamo conquistati,
22:05ma insomma, lasciamo stare. E quindi fondamentalmente adesso al telegiornale forse vedrete, mi vedrete
22:15dire queste cosette, che ci rinviano a un discorso che stiamo facendo in questi giorni sul blog,
22:23cioè quello della verifica della consistenza, diciamo così, delle varie economie che compongono
22:30il meraviglioso progetto europeo, dove si vedeva che fra i paesi dell'Eurozona l'Italia è quello
22:38messo meglio, perché sfora un unico parametro fra i parametri di sorveglianza macroeconomica
22:44definiti dalla Commissione europea, il parametro del debito pubblico, che è però paradossalmente
22:49quello che è stato appena premiato dalle agenzie di rating che hanno appunto Standard & Poor's
22:56in particolare innalzato il rating dell'Italia. Allora i poracci si attaccano, ma oggi lo
23:03spread è cresciuto, non lo so se è oggi o ieri, ma insomma basta, non si può continuare
23:10così, perché secondo me poi alla fine c'è una cosa che attendere penalizzerà la sinistra
23:24ed è in un contesto come questo far capire molto evidentemente che la sinistra tifa per
23:31la catastrofe del paese, perché la sinistra pensa che se cade il paese, cada il governo,
23:36ma gli italiani sono stanchi nel momento in cui vedono che bene o male adesso il paese
23:42è ascoltato da uno che la sinistra dipinge come un pazzo, ma che se fosse un pazzo non
23:48sarebbe arrivato dove è, vedono molto male che la sinistra aggredisca il paese nel momento
23:58in cui questo riesce a ritagliarsi degli spazi di interlocuzione, ma perché capiscono
24:04che questa idea di distruggere l'Italia per distruggere i fascisti che saremmo noi è
24:13un'idea che fa male a chi è a bordo della barca Italia, della nave senza nocchiero in
24:20grande tempesta, quindi questo è quello che si vede e devo dirvi che anche nella posizione
24:28in cui ho assistito oggi, quella del Ministro Giorgetti sul documento di finanza pubblica,
24:34perché ovviamente la liturgia della programmazione primaverile non poteva essere intermessa passando
24:45alle nuove regole, bisognava comunque fare tutta la cucinellata della presentazione del
24:51documento, del semestre europeo, tutte queste cose qua, questo show must go on, quindi c'è
24:57un documento che però è un documento la cui logica è diversa da quella del DEF, perché
25:02ovviamente se adesso le regole che presto ricambieranno sono basate su un piano settennale
25:09riferito alla spesa pubblica, come fai ogni anno a presentare creibilmente un piano triennale
25:16come il DEF? Semplicemente quello che fai è a primavera presentare un documento che testimonia
25:23se sei riuscito a raggiungere o meno in quel particolare anno gli obiettivi del piano settennale,
25:31che poi sono obiettivi quantitativi, volume di spesa pubblica e qualitativi, per esempio
25:36noi abbiamo ottenuto che il piano fosse settennale anziché quinquennale, che è una cosa bellissima
25:41che fa tanto Unione Sovietica o quadriennale, perché abbiamo promesso di fare delle riforme,
25:47suppongo, la morale della favola è che quindi tu devi dimostrare che stai facendo i compiti
25:52a casa, devi dimostrare a questa manica di falliti peraltro, quindi voglio dire, tutta
25:57la tenuta logica del progetto è ovviamente inficiata da che cosa? Dalla constatazione ovvia
26:06che ognuno di noi fa e che anche chi non vuole fare non riesce più a nascondere agli occhi
26:11degli altri perché è così evidente, la constatazione del fatto che ahimè chi si è eretto a giudice
26:20dei suoi pari stati nazionali europei in realtà sta soccombendo sotto le macerie di un fallimento
26:32che alcuni avevano annunciato, quindi era anche un fallimento in qualche modo forse evitabile
26:38se si fosse avuta una maggiore umiltà e un maggiore spirito di solidarietà europea, di
26:45solidarietà fra i popoli e fra le genti, questo è il punto, però insomma questo documento
26:55qui non è un documento di pianificazione, quello è stato fatto l'anno scorso, quindi
27:00che in un momento in cui c'è oggettivamente una situazione molto turbolenta, tu vada a
27:05rimproverare a un ministro che avrà mille difetti ma comunque sta ottenendo dei risultati
27:11esattamente nel campo in cui la sinistra aveva vantato di ottenerli, cioè il rigore fiscale,
27:18il controllo dei conti pubblici, loro ne parlavano, Giorgetti sta facendo, che poi sia un bene
27:23o un male, si può aprire una discussione anche con lui volendo, magari lo invitiamo
27:28al nostro convegno annuale come qualcuno ha chiesto e magari ci verrebbe e si divertirebbe
27:32pure, peraltro è una buona idea, adesso quasi quasi ci penso un attimo perché non sarebbe
27:39una cattiva idea avere il ministro al convegno annuale di asimmetria, magari, magari, magari
27:44come avete messo una pulce nell'orecchio, ma ecco che si rimproveri a qualcuno di un
27:53non essere riuscito a fare, quello che in realtà è riuscito a fare e chi invece se
28:00ne menava vanto non ha fatto, cioè rimettere in sesto i conti dello Stato è una cosa veramente
28:08inconcepibile. Questa è la situazione nella quale ci troviamo e questo è un pezzo, nell'intervista
28:17che mi hanno fatto nella radio, nella televisione privata, canale 200 qualcosa, mi hanno chiesto
28:28anche un'altra cosa che vi dico e poi magari ne parliamo anche sul blog, il 28 va in aula
28:37una legge bagnai, perché così per non farci mancare niente nel calvario quotidiano mi è
28:43venuto anche in mente di fare una piccola legge di iniziativa parlamentare, col permesso
28:48di tutti ovviamente, perché un parlamentare che presenta un disegno di legge è un'anomalia
28:57che rischia di rileverarsi drammaticamente velleitaria se non viene gestita con tutta una
29:02serie di cautele e di attenzioni e praticamente questo disegno di legge, non so se ve l'ho mai
29:07parlato, penso di sì, però va in aula il 28 e mi hanno chiesto di fare sia la discussione
29:14in generale che la dichiarazione di voto, quindi saranno due giorni di bagnai superstar, io spero
29:18che qualcuno in realtà mi sollevi da uno di questi due interventi, anche perché è materia
29:23squisitamente giuridica, quindi io sì, posso dire perché mi è venuto in mente di presentarlo
29:29questo disegno di legge, ma entrare in tutti i tecnicismi, tutto si può fare, qual è l'oggetto?
29:38L'oggetto è l'utilizzo dei dati telefonici nel caso in cui una persona scompaia e ci
29:45siano fondati motivi di ritenere che possa essere in pericolo la sua incolumità, fino
29:51adesso l'utilizzo dei dati telefonici veniva autorizzato in deroga al codice della privacy
29:59dove vi fosse l'evidenza che la persona in questione potesse essere vittima di crimini
30:07puniti con la reclusione dai 3 anni in su e anche con una procedura di autorizzazione
30:13da parte del magistrato lievemente più, come dire, meno snella, ma questo mio interesse
30:21è nato per un fatto in cui mi sono identificato per due motivi, cioè che la vittima di questo
30:32fatto tanto si chiamava come me e poi aveva le mie stesse abitudini, cioè andava in montagna
30:37da solo e non sono riusciti a trovarlo in tempo purtroppo perché c'erano delle resistenze
30:46motivate dalle attuali norme da parte dei carabinieri, delle autorità coinvolte nella ricerca
30:55della persona scomparsa, c'erano delle resistenze a utilizzare i dati di traffico telefonico perché
31:03sostanzialmente l'ordinamento attuale non lo avrebbe consentito.
31:14Peraltro poi nel caso in specie in realtà si sarebbe potuto fare perché da una, cioè
31:21si sarebbero potuti in realtà utilizzare quei dati con il senno di poi perché poi dagli
31:27indizi che sono emersi nella ricostruzione della dinamica di quello che è successo, questa
31:32persona è stata ritrovata in fondo a un burrone dove probabilmente è stata balzata dall'urto
31:38con un'automobile, quindi sarebbe stato un caso di omicidio stradale tecnicamente, quindi
31:44sarebbe stato un caso in cui tecnicamente quei dati si sarebbero potuti usare, però
31:48sai, questo è quello che tu sai ex post, ex ante, non si poteva sapere e quindi le cose
31:54sono andate come sono andate, allora fondamentalmente siccome a me dà un po' concettualmente fastidio
32:03il fatto che oggi noi siamo sorvegliati in qualsiasi singolo istante della nostra vita,
32:14qualsiasi cosa facciamo e poi una volta che sapere dove sei servirebbe a salvarti la vita,
32:19ci sono, vengono opposti, perché l'ordinamento finora questo prevedeva mille ostacoli al
32:25fatto che i dati che consentirebbero di reperirti siano utilizzati, lo trovavo questa una incongruenza,
32:30non ero il solo a trovarla un'incongruenza e non la trovavano tale solo i parenti delle
32:35vittime, ma anche persone più autorevoli come il commissario di governo alle persone
32:40scomparse, perché il fenomeno è importante e quindi c'è anche un commissario di governo,
32:44allora alla fine mi sono messo in questa prospettiva, di presentare questo disegno di legge
32:52e di portarlo avanti, ed è una gran fatica, perché tecnicamente i passaggi da fare sono
33:05tantissimi, magari un giorno quando questa cosa va in porto riepupero le mie chat e vi racconto
33:13la storia di questo disegno di legge, così portiamo avanti quel discorso che stiamo anche
33:19facendo nelle nostre interlocuzioni quotidiane e sul blog, di separare il racconto della politica
33:24fatta dai nemici della politica, cioè dai media e la realtà della politica così come la vive
33:30uno che non pensava avrebbe mai avuto l'opportunità di viverla e invece la vive perché fondamentalmente
33:36ce l'avete mandato voi e quindi a voi risponde.
33:38E ora vi lascio perché devo fare la spesa.