https://www.pupia.tv - Roma - Esercizi spirituali contro l'intelligenza artificiale - Conferenza stampa di Annarita Patriarca (23.04.25)
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NovitàTrascrizione
00:00Un incontro che toccherà tanti argomenti, perché come sapete siamo qui per conoscere
00:09insieme il libro umano, poco umano di Mauro Grippa e Giuseppe Giurgenti, ma non possiamo
00:14non iniziare la giornata nel nome del Santo Padre.
00:18E quindi per farlo abbiamo qui insieme a noi il promotore del Human Economic Forum, il
00:25Padre Marcin, che insomma è qui per onorarci appunto di un ricordo che ha avuto modo di
00:32conoscere in modo diretto e far far avanti un po' il messaggio del Santo Padre.
00:37Buongiorno, grazie mille per questo invito e grazie per questo ricordo di Papa Francesco.
00:42Stamattina abbiamo portato la barra di Papa dalla Cappella di Santa Marta, che lui ha scelto
00:48come la sua dimora, come il Papa nella Basilica.
00:52E ieri passando le ore nella Cappella e pregando, siamo stati anche un momento con
00:59Gian Mario a Santa Marta, salutando il Papa anche da tutti noi, quelli che hanno formato
01:04il Human Economic Forum, parecchi che sono presenti qui, che ci siamo anche conosciuti con Santo
01:10Padre direttamente, abbiamo avuto l'occasione di essere ricevuti in udienza privata per iniziare
01:17l'avventura del Human Economic Forum nel dicembre scorso e guardavo tutta la gente
01:23che passava, sono passati tutti, dal Presidente Mattarella, dai grandi del mondo, ma della
01:29gente anche semplice, dalla gente che fa le pulizie, tutti quanti a fare veramente questo
01:35homenaggio a Papa Francesco, perché era Papa della gente, quindi il Papa che veramente
01:41ha sempre promosso la persona umana e messo la persona umana al centro. Non ha fatto slogan
01:49della sua politica di essere Papa, ma veramente con le scelte concrete lo ha dimostrato.
01:56Stavo prima facendo le foto, guardavo al titolo umano, poco umano, io dirò che Papa Francesco
02:04era umano, in spagnolo demasiado, troppo umano, perché proprio veramente ha messo questo
02:11accento a porre l'uomo al centro in tutto, in economia, in intelligenza artificiale che deve
02:19servire all'uomo, non è al contrario, quindi addirittura ha chiesto se possiamo veramente
02:25usare il nome intelligenza per artificiale, però anche nelle scelte che ha fatto. Io ho
02:32accompagnato il Papa in alcuni viaggi, ho avuto anche l'occasione di portare tante persone
02:38all'udienza con lui, sia grandi del mondo, ma specialmente i poveri. In modo particolare
02:45mi ricordo le udienze con i bambini e con i mutiliati di guerra, con le persone che hanno
02:51perso i loro genitori, che hanno perso i loro cari durante la guerra, che hanno perso le loro
02:56mani, i loro piedi, però che volevano mandare un messaggio al mondo appunto di pace, di fratellanza
03:04nonostante tutto. Questi incontri erano sempre più emozionati, con il Papa, l'abbraccio,
03:11l'abbraccio vero di un nonno, di un padre, che in tutte le persone, anche con le storie,
03:19con curriculum più complicati, più complessi, cioè sempre ha visto e ha apprezzato la dignità
03:26della persona, cioè a prescindere da quello che potrebbero fare. Quindi anche questo grido
03:33del Papa che diceva la Chiesa è per tutti, tutti, tutti. Quindi in questo anche ha accennato
03:42a ciò che sempre portava nel suo pontificato, quindi mettere la persona al centro. Quindi
03:47sì, io ripeto in memoria anche di Santo Padre, la migliore forma di commemorare questo Papa
03:54sarà seguire, incarnare nella vita ciò che ci ha insegnato, quindi rispetto, la fratellanza
04:02e queste anche tre parole chiave che lui ha iniziato il suo pontificato, vicinanza, compassione,
04:11tenerezza. Credo che sono tre parole che potrebbero definire ciò che è stato il pontificato di
04:17Papa Francesco e ciò che ci ha lasciato anche, ciò che ci ha insegnato fino alla fine, fino
04:22all'ultimi momenti. Quindi questa vicinanza, compassione e tenerezza e di non avere paura
04:29di rimanere umani e di appunto avere il coraggio di promuovere l'uomo in tutti gli aspetti
04:37della sua vita.
04:38Grazie.
04:43Per cui il fondatore, il primo del mio ricordo, il mio cantonato, lei dà la sua esperienza al
04:50suo ricordo?
04:52Beh, è sempre difficile misurare le parole in questi bivi della storia, perché poi si
04:59rischia di eccedere in certe valutazioni o essere riduttivi in altre. Quindi io mi limito
05:10a fare una cosa. Noi abbiamo avuto la grande fortuna, grazie allo strategico supporto di
05:17padre Marcin, di incontrare Papa Francesco recentemente, perché era a metà dicembre,
05:23l'11 dicembre. E io in particolare ho avuto la fortuna di rivolgere al Papa alcune parole,
05:31il saluto, ho portato il saluto dello Human Economic Forum e soprattutto gli abbiamo dedicato
05:38la prima giornata dello Human Economic Forum.
05:41Ma vogliamo dire cos'è esattamente lo Human Economic Forum?
05:44Sì, ecco, adesso poi dalle parole del Santo Padre lo comprendiamo, non voglio prendere
05:49troppo tempo. No, più che altro non voglio prendere troppo tempo, perché poi l'obiettivo
05:52della conferenza stampa è un altro. Però ci teniamo, io e Gian Mario, a presentare, a riproporre
06:01quelle che sono state le parole che il Santo Padre ci ha detto proprio il giorno della presentazione
06:08dello Human Economic Forum in Vaticano, da cui si vince anche quello che rappresentiamo.
06:14Cito testualmente le parole del Papa, per rispetto anche mi alzo perché è un momento importante,
06:21soprattutto adesso che è venuto a mancare.
06:26Cari amici, buongiorno, come solleva lui iniziare i discorsi.
06:30Ho il piacere di incontrarvi in occasione del primo Human Economic Forum che si sta svolgendo
06:38a Roma in questi giorni. Il vostro incontro, che tratta importanti questioni economiche
06:45e sociali, è incentrato sul tema della sostenibilità umana. La ricerca di uno sviluppo umano sostenibile
06:54e integrale è decisiva per la salvaguardia e la promozione del bene comune universale.
07:03Per questo è necessario opporre la persona umana al centro del nostro interesse e delle nostre attività.
07:13Occorre tenere sempre lo sguardo sulle persone concrete, in tutte le loro dimensioni, per combattere
07:20la povertà, restituire la degnità agli esclusi e nello stesso tempo prendersi cura della Casa
07:29Comune. I progetti di promozione umana sono tanto più efficaci quanto più sono garantiti
07:38da sistemi economici capaci di sostenersi nel tempo. È pertanto lodevole che, nell'analisi
07:48della situazione attuale, il vostro forum abbia adottato un orizzonte globale e il coinvolgimento
07:57di relatori esperti, provenienti da diverse culture e religioni, favorisce l'attenzione
08:05e la sensibilità per tutti i bisogni umani. Vi incoraggio nel vostro impegno, che è basato
08:14sulla consapevolezza della sacralità della vita umana e opera per la costruzione di un
08:21mondo migliore. Vi ringrazio per la vostra visita e benedico voi e il vostro lavoro.
08:29E vi chiedo, per favore, di ricordarmi nelle vostre preghiere.
08:35Un bellissimo messaggio che ancora oggi, a rileggerlo, mi fa venire i brividi, anche
08:43perché poi...
08:45Il momento attuale, anche perché tra l'altro c'è un passaggio della sua seconda encidica,
08:49no?
08:49Esattamente, il laudato sì, quando parla...
08:51Ieri è proprio la giornata mondiale della Terra, quindi Casa Comune e quindi...
08:55Quando parla della Casa Comune, esattamente.
08:57Ieri un forum si è sottolineato come il pensiero del Santo Padre, parlando di sostenibilità
09:01umana, parlasse anche di strette relazioni della sostenibilità ambientale, che vanno
09:05a stretto contatto.
09:07Certo, altro tema che noi affrontiamo. Quindi, già da queste parole del Santo Padre, più
09:11o meno, abbiamo ricavato quelle che sono le nostre attività, ma poi ancora di più,
09:16il passaggio successivo è stato ancora più emozionante per tutti noi dello Human Economic
09:20Forum, perché il Santo Padre, per sigillare questo patto, tra virgolette,
09:27che si è creato tra di noi, ci ha tenuto a firmarci in originale il suo discorso, per
09:33cui questa è la firma Franciscus in originale del Papa, che io conservo gelosamente, che
09:39rappresenta l'accordo e soprattutto la nostra convinzione di andare avanti su questo tema,
09:46tanto che poi a dicembre affronteremo un tema molto simile, che sarà oggetto del convegno
09:52che si terrà il 10 dicembre, di cui avremo occasione poi di parlare successivamente.
09:56Andare avanti su questo tema.
09:59Grazie.
10:00Soccolo lasciato dal Santo Padre, che a questo punto mi rivolgo a Professor Dirgenti, quella
10:05che era la domanda che prima ha anticipato, Padre Marcin.
10:10Restare umani è possibile?
10:12Beh, più che possibile è necessario. È necessario perché il grande rischio è che questa rivoluzione
10:20dell'intelligenza artificiale ci disumanizzi, cioè svuoti tutto ciò che c'è più caro
10:26nell'umanità dall'interno. E questo libro che abbiamo scritto a quattro mani, perché
10:32siamo due gli autori, uno sono io e l'altro è Mauro Crippa, che è il direttore generale
10:37della comunicazione, quindi anche di tutti i telegiornali di Mediaset. È nato proprio
10:42un anno e mezzo fa dalla preoccupazione che le nuove applicazioni dell'intelligenza artificiale
10:49avrebbero avuto nelle nostre rispettive professioni. Per quel che riguarda Crippa, ovviamente
10:54nella comunicazione, nel giornalismo, nella televisione, le fake news, la verifica dei video,
11:01delle fotografie. Vi racconto cose che sapete benissimo. Per quel che riguarda me, io lavoro
11:08nell'università e anche nella scuola, il problema era nato dalla preoccupazione che applicazioni
11:14come chat, GPT, di fatto entrano nell'educazione dei giovani, nel senso che loro non fanno più
11:20i temi o le versioni o i compiti o le traduzioni da soli, ma se le fanno fare dall'intelligenza
11:27artificiale, per cui magari il prodotto sarà decente, accettabile, ma loro rimarranno
11:34ignoranti. Quindi la scuola fallisce il suo compito e questo nell'università ancora di
11:41più. Mi arrivano già le tesi dove si capisce subito che i capitoli non sono farina del loro
11:46sacco, ma sono scritti dall'intelligenza artificiale.
11:48Professore, mi scusi, se lo interrompo, su questa sua affermazione mi viene spontanea
11:52una domanda. Anche noi siamo stati studenti.
11:55Copiavamo tutti.
11:55No, no, non copiavamo quanto. Io ricordo perfettamente la fatica di studiare. Oggi che sono una donna
12:03adulta e posso anche dire ai miei figli è importante applicarsi, è importante studiare, ma come si
12:08può motivare un ragazzo che ha questi strumenti a imparare a memoria, non so, un paradigma, a
12:16mettersi nelle tabelline, a scrivere una tesi che è faticoso, scrivere una tesi di laurea.
12:21Dove trova la motivazione un giovane? Allora, qui racconto le mie esperienze dirette che ho
12:28avuto presentando questo libro nei licei. L'ho presentato in giro per l'Italia, in tutti
12:34i tipi di licei, classici, scientifici, magistrali, artistici, eccetera. Allora, quando l'ho presentato
12:41in un liceo classico a Palermo, nella mia città, ho chiesto ai ragazzi, ma voi usate
12:47chat GPT per fare i temi? Silenzio, nessuno diceva nulla. Allora ho chiesto di nuovo, ragazzi
12:54ma sapete che cosa è chat GPT? Ne avete sentito parlare? Sì, ne abbiamo sentito parlare, ma
13:00poi dopo un ragazzo è venuto e ha detto, ma professore, voleva che noi lo dicessimo davanti
13:05ai nostri professori. Questo è stato però la reazione in un classico. In un artistico, questa
13:13volta a Milano, ho chiesto, ragazzi avete mai usato Copilot per fare dei disegni o per
13:21fare dei quadri? Lì c'è stata la rivoluzione. Ho detto, sì professore, ci abbiamo provato
13:26a un disastro, perché questa qui fa in 30 secondi quello che noi dobbiamo imparare per
13:32cinque anni a fare e poi ci toglie il lavoro, chi ci assumerà mai più come illustratori,
13:36come disegnatori, eccetera. E quindi quando va a toccare quello che loro fanno perché
13:42sanno che è il loro mestiere, allora sì che c'è una rivolta, una rivoluzione da parte
13:46dei ragazzi. Questo nell'artistico. In uno scientifico, invece, ho visto proprio l'interesse
13:53nell'appropriarsi delle tecnologie, cioè dell'essere protagonisti dell'intelligenza
14:00artificiale, di non lasciarla ad altri, ma di esserne in qualche modo. E quindi forse
14:05è l'atteggiamento quello che veramente bisognerebbe stimolare nei ragazzi.
14:10Lei ci sta anche raccontando però di tre realtà diverse, con ragazzi che studiano
14:14discipline diverse e quindi hanno tre approcci diversi. Guarda caso, lo scientifico dice no,
14:20questa è un'intelligenza artificiale, ma sono io che la istruisco e che io sono lo scienziato
14:26che può avere gli strumenti. L'artistico teme che appunto la creatività...
14:30Quindi forse un trucco può essere anche questo, cioè quello di riuscire a declinare
14:35l'intelligenza artificiale secondo il bisogno dell'uomo. E qui mi ricollego a quello che
14:41stava dicendo prima, padre, cioè sul Papa che diceva che deve essere l'intelligenza
14:46artificiale a servizio dell'uomo e non viceversa. Ma noi, come possiamo difenderci?
14:51Noi siamo giornalisti, penso che il 99% dei presenti è giornalista. Io ho paura.
14:56Allora, quando all'inizio abbiamo scritto... Questo è stato il primo libro ufficialmente contro
15:02l'intelligenza artificiale, perché un anno e mezzo fa tutti erano entusiasti, tutti
15:05ne parlavano bene. Noi invece abbiamo capito che c'era qualcosa che non andava tanto bene.
15:10Cioè il mio ruolo di gatekeeper qua potrebbe cadere da un momento all'altro, eh? Cioè
15:14è finito proprio. E allora, all'inizio noi eravamo abbastanza fiduciosi nel fatto che
15:22la legislazione, per esempio la legislazione europea, l'AI Act di cui è stato relatore
15:27Brando Benifei, potesse essere in qualche modo un'argine, quindi una legislazione che
15:34va a regolamentare l'uso. Ora io sono invece molto, su questo campo sono molto più pessimista,
15:40perché mi sono reso conto che la tecnologia va così veloce che qualunque legislazione
15:47rimane indietro e soprattutto rischia di essere controproducente, perché questa legislazione
15:52verrà applicata in Europa e magari avrà l'effetto di bloccare gli investimenti che
15:58invece in altre parti del mondo, non solo negli Stati Uniti, ma in Cina o in Russia o in
16:02India o in Iran invece vanno veloci. Per cui adesso sono molto scettico sulla capacità
16:09legislativa di dare delle norme. Faccio sempre l'esempio del riconoscimento facciale.
16:15Nell'AI Act è proibito il riconoscimento facciale, tranne che nel caso di terrorismo.
16:22In quel caso lì è consentito. Ebbene, la situazione reale è perfettamente capovolta,
16:29cioè che il riconoscimento facciale viene utilizzato tranquillamente, io ce l'ho anche
16:34nel mio telefonino per sbloccarlo, ma si può usare anche per fare il faceboarding in aeroporto,
16:40eccetera, per cui ormai nessuno si sogna di vietarlo. E quando viene usato in caso di terrorismo,
16:47come succede nell'esercito israeliano, cioè dove il riconoscimento facciale viene utilizzato
16:53per riconoscere i potenziali terroristi e poi i dati vengono trasmessi ai droni che in automatico
17:00vanno a sparare ai potenziali terroristi, quello è il caso più problematico e più drammatico,
17:06perché lì si ammazzano un sacco di civili, di donne, di bambini, dove però non c'è un responsabile umano.
17:11E' l'intelligenza artificiale che fa tutti questi calcoli.
17:14Aspetti, mettiamo un highlight su questo, stiamo dicendo che l'intelligenza artificiale uccide
17:19esseri umani.
17:19Assolutamente sì, e a Gaza non sono uccisi da soldati, sono droni, sono droni automatici
17:29che hanno i dati dell'intelligenza artificiale. Quindi se per caso dovesse essersi un processo
17:34per crimini di guerra, chi si processa? L'intelligenza artificiale, i droni, le macchine?
17:40A chi vai a chiedere conto? E questo tra l'altro era il tema del discorso di Papa Francesco
17:48al G7. Nel giugno scorso, quando è andato appunto a parlare dell'intelligenza artificiale,
17:56il nucleo del discorso di Papa Francesco era non bisognerebbe consentire all'intelligenza
18:02artificiale di uccidere un essere umano. Invece ci siamo arrivati ogni giorno, ogni giorno
18:08è massicciamente.
18:10Guarda caso, un altro legame forte con la Chiesa è il fatto che l'unico italiano all'ONU
18:14esperto in intelligenza artificiale, nonché consigliere del Papa,
18:19è padre Benanti, che è stato nominato anche dal governo come responsabile.
18:23Allora, qui bisogna dire che effettivamente la Chiesa, attingendo alla tradizione cristiana,
18:28è spesa in prima persona nel denunciare i rischi dell'intelligenza artificiale in tutti
18:35i campi, anche nel mondo del lavoro. E c'è stato anche un documento che è uscito a gennaio
18:41scorso, Antiqua Etnova, dove il contenuto, la diagnosi e anche le possibili terapie sono
18:49identiche a quelle che noi proponiamo in questo libro.
18:51E diciamo, qua ci sono suggeriti degli esercizi spirituali che in qualche modo possono aiutare
18:56a essere un po' d'antidota. Ma vogliamo sentire anche la voce del suo coautore, per sapere
19:00perché c'è stata questa esigenza di scrivere questo libro?
19:04Possiamo? Aspetto un minuto. Allora facciamo una cosa intanto, diciamo qual è il primo esercizio?
19:09Il primo esercizio spirituale è socratico, si intitola Conosci te stesso. Gnotis auton,
19:17che era in greco scolpito sul frontone del Tempio di Delfi, vicino ad Atene, e che Socrate
19:23aveva fatto proprio come impulso filosofico alla cura di sé, cioè per prendersi cura di sé
19:30dell'uomo, dell'umanità, ma non solo nell'individuo, ma anche della città, bisogna partire
19:35dalla conoscenza di sé, capire chi noi... Come si fa? Allora si fa in due modi, da un
19:42lato nell'introspezione, cioè in una sorta di sguardo rivolto verso l'interno, e quindi
19:49anche nella meditazione, nell'esercizio spirituale appunto, ma soprattutto si fa nel dialogo, nella
19:55relazione io-tu. C'è un piccolo dialogo di Platone che è l'Alcibiade, dove Socrate
20:01dice che l'anima conosce se stessa nel dialogo con un'altra anima, così come l'occhio non
20:08può vedere se stesso, ma ha bisogno di uno specchio per vedere. E questo specchio può
20:12essere una cosa, uno specchio, ma può essere anche l'occhio di un'altra persona. E allora
20:17nel dialogo con un'altra persona, quindi nella confessione, nella direzione, nella correzione
20:23reciproca, anche nello sguardo amoroso, nel dialogo tra amici, l'anima conosce se stessa,
20:30conosce se stessa nell'altro. E qui ovviamente l'intelligenza artificiale rischia di fare un
20:36danno, perché noi cominciamo a fare chat con esseri non reali, con algoritmi, con intelligenze
20:42non umane. Però questo è un rischio reale, cioè mentre appunto è interessantissimo quello
20:48che lei sta dicendo, mi viene in mente, vedi quanto è stato utile invece studiare, anche
20:52che nel verbo greco, ora, ho visto quindi so, quindi proprio la conoscenza che passa attraverso
20:59lo sguardo, è un concetto universale. Però, proprio perché l'intelligenza artificiale
21:05in realtà sta diventando la prima interfaccia dei giovani, è un rischio concreto, cioè
21:09lei mi sta parlando di una cosa altissima, quando in realtà il giovane prende magari a
21:13modello, forse qualcosa di inarrivabile perché è stato fatto dall'intelligenza artificiale,
21:18un concetto fake, una figura fisica con una linea fake, e lì la conoscenza diventa
21:23la misconoscenza. Come la mettiamo? Allora, questo riguarda non solo i giovani, ma riguarda
21:27i bambini, perché i bambini piccoli, quando cominciano a fare le domande, le prime cose
21:33che fa perché, le prime cose che si chiedono alla mamma, i bambini non lo chiedono più
21:37né alla mamma né alla non, ma lo chiedono ad Alexa, cioè praticamente un'interfaccia sintetica
21:43è diventata la fonte delle risposte dei bambini piccoli.
21:47Questa è la prima cosa. I ragazzi. Allora, nel libro c'è un capitolo sull'amicizia, dove
21:55si fa riferimento a Elon Musk che nel novembre scorso ha profetizzato a Bletchley Park in
22:03un incontro con i capi di Stato e di Governo, c'era anche la Meloni, che tra qualche anno
22:08i ragazzi o i bambini di oggi non avranno più amici reali perché ognuno di loro avrà
22:14un amico virtuale. Un amico virtuale, c'è un'intelligenza artificiale di cui si fideranno
22:19ciecamente, che non li tradisce, a cui confideranno i loro segreti e questo è drammatico, c'è
22:26proprio una delle cose di disumanizzazione peggiore.
22:30Ancora di più, nel gioco, i videogiochi rischiano di assorbire il momento ludico dei ragazzi
22:41eliminando tutto quell'aspetto anche fisico del gioco a calcio, del corporeo, eccetera,
22:48che invece è fondamentale proprio nella crescita.
22:50Sì, infatti, a proposito di questo volevo fare una domanda che è anche un po' una considerazione,
23:07ne parlavamo poc'anzi, forse anche Padre Marci ne può aiutarci in questa considerazione,
23:13cioè il problema che ci si pone è se la tecnologia, come dicevi adesso tu, venisse percepita come
23:21infallibile e onnisciente, perché poi questo è il rischio, anzi direi più che il rischio
23:26è una certezza, si rischia di spostare il concetto del sacro dalla sfera divina a quella
23:33digitale e quindi creare un nuovo Dio, no? Ecco. E quindi c'è il rischio di vedere
23:42nell'intelligenza artificiale una nuova religione, che tra l'altro è un tema, se ci pensate,
23:47comune non soltanto alla religione cristiano-cattolica, ma a tutte le religioni del nostro pianeta.
23:51Quindi, ecco, la domanda è questa, anche per Padre Marci, se realmente all'interno della
23:59Chiesa c'è questa percezione di rischio e poi soprattutto che cosa si può fare, come
24:05si può intervenire per evitare che questo accada.
24:10Sì, penso appunto quello che ho detto anche all'inizio. Papa Francesco quando parlava di
24:16intelligenza artificiale, anche quello discorso famoso che fece al G7, parlava anche dell'uso
24:23etico dell'intelligenza artificiale, quindi però poi si faceva anche le domande, abbiamo
24:28avuto altri incontri, sono susseguiti, il Papa voleva essere informato e quindi abbiamo
24:34avuto anche parecchi incontri anche con l'Accademia Pontificia delle Scienze sul tema del AI, sul
24:41tema recentemente, abbiamo avuto una conferenza sul tema dell'AI, i bambini, i diritti dei
24:45bambini, tutto ciò che riguarda il cyberbullismo, tutto ciò che riguarda anche tantissimi problemi
24:51che sono oggi legati al problema di salute mentale tra i bambini, perché non so se sapete
24:56però i numeri sono veramente, cioè in Europa e in Asia i numeri dei suicidi tra i bambini,
25:03parliamo dei bambini e adolescenti, sono aumentati di 600%, 600%, insomma quindi parliamo del
25:10disastro, però sì, Papa parlava del rischio da un lato della desumanizzazione e l'altro
25:17della deidificazione, però sempre appunto sono i principi etici a definire, quindi l'uso
25:23etico dell'intelligenza artificiale, quindi fa sì che Papa si è domandato anche, veramente
25:30possiamo parlare di intelligenza in caso dell'intelligenza artificiale, perché intelligenza è leggere
25:36dentro, quindi questo è il dominio anche dell'uomo, quindi assolutamente sì, però a proposito
25:41di questo, in un recente viaggio in Indonesia ho parlato con Gran Imam di Indonesia, Indonesia
25:47che è uno dei paesi della più grande democrazia musulmana del mondo, insomma più di 300 milioni
25:52di abitanti, 85% dei quali musulmani, e proprio Gran Imam fece questa osservazione e diceva
25:58dobbiamo lavorare insieme tra le religioni anche per affrontare il tema dell'intelligenza
26:03artificiale, perché tra virgolette ci sta togliendo il lavoro come leader religiosi, come
26:09sono dei punti di riferimento anche della…
26:11Sì.
26:12E poi secondo me a questo punto c'è un punto in comune che favorisce un dialogo interreligioso
26:18che è proprio questo, per cui si potrebbero creare anche dei gruppi interreligiosi per
26:23parlare proprio di questo rischio che in qualche maniera accomuna tutte le principali religioni
26:27del nostro pianeta, questo sicuramente. Grazie Padre Maggio.
26:30Sì, allora, Padre Benanti, Papa Francesco, ma anche il documento hanno provato a cercare
26:44nella tradizione religiosa una sorta di resistenza spirituale contro l'intelligenza artificiale.
26:52Noi nel libro, questo lo teniamo presente, tanto che l'ultimo capitolo è un ritorno a
26:58Sant'Ignazio di Loyola e in particolare all'esercizio spirituale della meditazione sulla morte contro
27:05i rischi appunto di una fede, una sorta di immortalità virtuale. Però l'approccio che
27:13abbiamo tenuto, tra virgolette, se si può dire così, è stato un po' più laico. Laico
27:20nel senso di cercare nella filosofia, nella filosofia greca, nella filosofia romana, cioè
27:26in quella che è l'altra grande tradizione della nostra Europa, del nostro occidente,
27:30che non è solo la tradizione giudaico-cristiana, ma è anche quella greca, latina, greco-romana,
27:36dove gli esercizi spirituali c'erano. Uno dei miei maestri, Pierre Hadot, che è stato
27:42professore a Parigi, al Collegio di Francia, ha scritto un libro che un po' è la guida di
27:47questo testo, che si chiama Esercizi spirituali e filosofia antica, dove ha fatto vedere, lui
27:55da gesuita, che la tradizione gesuitica degli esercizi spirituali affonda le sue radici nella
28:02filosofia greca. Quindi in Socrate, che era direttore spirituale, cioè che si prendeva
28:07cura dei suoi allievi, in Seneca, in Seneca che quando scrive all'Ucilio, le lettere all'Ucilio,
28:12fa da guida, e dove, e tra l'altro l'espressione è proprio di Seneca, esercitazione spirituale,
28:20un'espressione che lui usa per fare l'analogia con l'esercizio fisico, cioè così come l'allenamento
28:29del corpo in palestra serve per tenere allenato il corpo, è chiaro che se uno deve andare da
28:36qui alla stazione, prende un mezzo, non deve necessariamente andare a piedi, ma andare
28:42a piedi ti allena, ti fa stare bene.
28:44O ti mette nella condizione di scegliere, quanto meno.
28:47Allo stesso modo, l'esercizio spirituale, cioè l'allenamento della mente, serve per tenere
28:52il desto e il pensiero critico.
28:54E' quello che diventa uno strumento.
28:55E in questo senso noi usiamo l'espressione esercizio spirituale, per cui è veramente,
29:01come dire, umana, non è legata a questa o a quell'altra tradizione.
29:05Io intanto volevo prima di tutto dare il benvenuto, ci ha raggiunto l'onorevole Anarita Patriarca,
29:09e poi mi dicono che è pronto l'intervento del coautore del libro.
29:13L'abbiamo citato, ascoltiamolo.
29:15Mauro Pippa, eccolo.
29:18Buonasera a tutti e grazie per avermi invitato a questa presentazione.
29:23Mi dispiace di non essere lì con voi.
29:25Dirò solamente due o tre cose sul lavoro che abbiamo fatto con Giuseppe Dirgenti.
29:30Tutto quello che c'è scritto nel nostro libro, lo dico senza presunzione o senza superbia,
29:36si è avverato, anzi si è avverato in maniera estrema, perché da un anno e mezzo a questa parte,
29:45e da quando abbiamo cominciato a lavorare il libro, l'intelligenza artificiale è diventata più pervasiva,
29:53più presente, più efficace, più potente, più intelligente, in tutti i settori.
29:59Le preoccupazioni che noi abbiamo indicato tutte quante hanno trovato un solido fondamento
30:08e la ipotetica sostituzione di attività tipiche dell'umano da parte di macchine e di sistemi digitali
30:18sta avvenendo, sta avvenendo a passo di marcia.
30:22In particolare le nostre idee erano quelle di esaminare ciò che rimane di umano
30:30rispetto alla possibilità che un'intelligenza aliena possa produrre documentazione,
30:38possa produrre conoscenza.
30:39Ciò che rimane di umano è la coscienza, è l'ultimo livello che ancora rimane fuori
30:45dalla competenza, dalla capacità dell'intelligenza artificiale.
30:49Però io direi per il momento, noi non sapremo mai quanto sia sulla soglia di una presa di coscienza
30:57un sistema di intelligenza artificiale, però certamente nel frattempo noi stiamo modificando
31:03tutti i nostri modi di vivere, di pensare, di ragionare, di parlare, di amare,
31:08proprio perché esistono sistemi di intelligenza artificiale sempre più sofisticati.
31:13Ne parliamo delle applicazioni scolastiche, delle applicazioni nella saggistica,
31:19delle applicazioni nella creatività, delle applicazioni nella pedagogia,
31:25delle applicazioni in qualsiasi attività creativa dell'uomo, dal cinema alla musica alla televisione.
31:32è una rivoluzione che non ha uguali, si può dire che qualsiasi rivoluzione tecnologica
31:40ha comportato una profonda modifica dei nostri modi di essere come umani,
31:45sicuramente questo è vero, però questa è una tecnologia che per la prima volta
31:50si occupa del nostro core business di umani.
31:53Qual è il nostro core business di umani?
31:54la comunicazione e la capacità di comunicare l'empatia con gli altri.
32:00Bene, se voi passate qualche quarto d'ora, non è necessario neanche perderci troppo tempo,
32:07in una conversazione con le più evolute forme di assistenti virtuali e di intelligenza artificiale,
32:15potete già verificare che anche rispetto a pochi mesi fa sono entrati nel corredo relazionale
32:22di questi sistemi e anche degli aspetti di ironia, degli aspetti di sarcasmo,
32:29dei modi di giocare insieme con l'interlocutore, tutto questo è terribilmente umano.
32:36Quindi quella confine che dicevamo, quando arriverà a superarlo, il confine della presa di coscienza,
32:43anche questo qui è un grosso punto interrogativo.
32:47Io scommetto però che se ci risentiamo, se ci rivediamo tra un anno, un anno e mezzo,
32:52le novità saranno talmente forti da rendere anche questa mia veloce e velocissima meditazione
32:57abbastanza profetica da un lato, ma obsoleta dall'altro.
33:03Grazie e buona giornata a tutti.
33:07Quindi sì, effettivamente tutti i campi di applicazione sono a rischio.
33:11Io infatti volevo fare questa domanda all'onorevole. Prima si parlava del possibile modo per difendersi,
33:18quali possono essere le modalità per difendersi, sia così servasiva, l'intelligenza artificiale.
33:23E abbiamo parlato anche del ruolo che può avere la politica o le leggi che in qualche modo si possono difendere.
33:28Quindi volevo chiedere il suo punto di vista, visto che è una realtà che vive da vicino.
33:31Allora, intanto grazie. Mi ha fatto molto piacere oggi essere un tramite per la presentazione di questo libro.
33:44Non solo per il ruolo che io svolgo, ma perché io sono madre di due ragazzi,
33:49uno è in età di adolescenza, 14 anni, un ragazzino di 10 anni, che il mondo capovolto rispetto a quello che noi immaginavamo da ragazzi,
34:00anche sognandolo, lo vivranno come protagonisti. Ed è importante, poi arrivo a risponderlo.
34:08Perché paradossalmente abbiamo adesso e viviamo adesso una sorta di inversione di tendenza rispetto all'evoluzione umana.
34:16Cioè l'uomo si è evoluto basandosi sulla capacità di adattamento.
34:22Adattamento a fattori ambientali, adattamento a una serie di circostanze che si sono verificate.
34:28Sappiamo bene che sopravvive non chi è più forte, ma chi si adatta meglio.
34:33Questa volta abbiamo addirittura un capovolgimento, perché l'adattamento è sempre consistito,
34:38se guardiamo la storia dell'umanità, in una sorta di modifica che noi umani abbiamo poi fatto all'ambiente circostante,
34:45anche a volte esagerando. Adattando anche, non solo noi, alle circostanze che si verificavano,
34:53ma plasmando l'ambiente in maniera tale che potesse essere congeniale alla nostra evoluzione,
35:00alla nostra sopravvivenza, al nostro stare meglio.
35:02Siamo arrivati a un punto dove si è trasformato anche questo. Perché?
35:09Perché la scienza ha fatto dei passi talmente avanti che con l'intelligenza artificiale
35:13noi abbiamo disegnato un nuovo mondo.
35:14Il rischio vero è che non siamo noi a determinare le modifiche di questo mondo,
35:21ma siamo arrivati al punto che questo mondo è capace di incidere, di modificare la parte più interna di noi,
35:28cioè il nostro modo di pensare, il nostro modo di sentire, la nostra sensibilità e quindi la nostra evoluzione.
35:35Tutte le interazioni con l'ambiente esterno condizionano l'evoluzione umana.
35:39Noi cambiamo anche fisicamente nel corso dei millenni.
35:44Questa volta non stiamo cambiando soltanto fisicamente, stiamo cambiando anche dentro di noi.
35:50C'è una modifica e il timore più grande che abbiamo è non soltanto la capacità empatica
35:58o di provare sentimenti o di scambio di sentimenti, perché quello che verrà a essere più carente
36:04è proprio lo scambio, il rapporto.
36:07Noi siamo e cresciamo nello scambio l'uno con l'altro, che è uno scambio di conoscenze,
36:13che è uno scambio di sentimenti, uno scambio di sensazioni, uno scambio di emozioni.
36:17Ognuno si beneficia o si danneggia, e qua veniamo ad un'altra questione importante,
36:24di quello che dà l'altro.
36:26Quando manca una delle parti dello scambio, lo scambio non avviene più,
36:31perché con noi stessi non possiamo scambiarci nulla.
36:35Possiamo costruire una torre fatta di noi, ma assolutamente solo di noi.
36:43Il meccanismo dell'algoritmo a secondante, peraltro.
36:46Che cosa abbiamo fatto?
36:50Siamo arrivati al punto dove l'adattamento è diventato condizionamento,
36:55e dove l'idea iniziale dell'utilizzo di tutto quello che era la tecnologia
37:00era che servisse a noi per stare meglio, quindi era un intento di agevolazione.
37:05Siamo passati adesso dall'agevolazione alla sostituzione.
37:08Quindi, da dei punti di partenza siamo arrivati a dei punti di arrivo
37:13che hanno totalmente stravolto non solo l'idea per la quale noi abbiamo cominciato
37:19un determinato percorso.
37:21Il problema vero è che è tutto troppo grande e tutto troppo immenso
37:24per poter essere gestito e per poter essere regolato anche.
37:32Pensare oggi di fermarlo è impossibile, perché ormai è già futuro.
37:36Io, avendo un osservatorio privilegiato,
37:39quello di una generazione diversa che guarda le nuove generazioni,
37:43e il Covid è stato un momento di concentramento di questa evoluzione.
37:51Cioè, quello che si è verificato in due o tre anni,
37:54lo avremmo visto forse in sei, sette anni almeno,
37:59e in due anni c'è uno stravolgimento totale delle relazioni tra le persone.
38:05Per me la realtà virtuale, per me la tecnologia è un supporto rispetto al dato reale,
38:10e quindi un aiuto, anche una possibilità di capire, di guardare oltre,
38:16di superare i limiti fisici.
38:18Per i miei figli non è così.
38:20Per i miei figli la realtà è unica, reale e virtuale,
38:24già composto in un unicum, saldato,
38:28e sì, una monade che è realizzata.
38:32La socializzazione non è più
38:35io chiamo per farmi raggiungere,
38:38o chiamo per sapere dove stai,
38:40o chiamo perché dobbiamo scambiarci un'informazione,
38:43o ci mettiamo d'accordo per quello che dobbiamo fare.
38:46La comunicazione reale e virtuale è una.
38:48O si incontrano o non si incontrano.
38:50Lo scambio avviene attraverso un mezzo
38:52che per loro è uguale a quello che stiamo facendo adesso.
38:55Cioè, se noi ci prendiamo sotto il braccio
38:57e andiamo a prendere un caffè,
38:59e loro si prendono virtualmente sotto il braccio,
39:02dicono che fai, guardiamo un film assieme,
39:04oppure io mi sto truccando,
39:05tu ti stai truccando a casa tua.
39:07Lo fanno assieme.
39:09E lo fanno assieme attraverso un mezzo
39:12che ha comunque tolto il contatto,
39:16comunque tolto lo sguardo diretto,
39:18lo scambio di emozioni,
39:19lo scambio di sensazioni.
39:22E diventa tutto più difficile.
39:24Più difficile per noi da capire,
39:26più difficile per noi da gestire,
39:28più difficile per noi da mettere in sicurezza.
39:30perché se lo continuiamo a guardare
39:33come un mondo differente,
39:35noi non riusciamo a capire effettivamente le dinamiche,
39:37non riusciamo a capire che cosa andranno incontro
39:39loro più di noi.
39:41Il pericolo vero non è il nostro,
39:43il pericolo vero è più il loro,
39:45perché dentro questa realtà ci stanno crescendo.
39:47Infatti lei ha detto,
39:48la mia è una posizione privilegiata
39:50come osservatrice,
39:51però io dico anche una posizione
39:53di grandissima responsabilità.
39:54assolutamente come soggetto politico
39:57e come anche il professore,
40:00come professore.
40:01Allora, quando...
40:01Chi va a formare le coscienze?
40:05C'è sempre un connubio
40:07tra fattore culturale e regolamentazione.
40:13Le battaglie vanno fatte assieme.
40:15Le sfide più grandi che abbiamo in questo periodo,
40:17come quelle della violenza,
40:18dei linguaggi della violenza,
40:19che dipendono anche da questo,
40:21perché la tecnologia
40:22ha accelerato ancora di più
40:25i processi mentali.
40:27Gli input che hanno i nostri ragazzi
40:29e i nostri bambini
40:30sono talmente tanti
40:31che nel loro test
40:32è tutto un accumulo
40:34di suggestioni,
40:38di emozioni,
40:38di conoscenze.
40:40Non hanno neanche il tempo
40:42di capirle,
40:43di interiorizzarle.
40:44Le accumulano.
40:45Anche i sentimenti le accumulano.
40:47Anche le reazioni le accumulano.
40:50Che cosa succede
40:50quando tu hai un eccesso di accumulo?
40:52esplode.
40:54Molto spesso
40:55le reazioni violente,
40:56il linguaggio violento,
40:57la reazione violenta
40:58dei ragazzi
40:59è data dal fatto
40:59che un cervello
41:00acquisisce una serie
41:02di informazioni
41:03anche non consapevoli.
41:04Perché se tu,
41:05lo vediamo
41:06con l'evoluzione
41:07dei social.
41:08La mia generazione
41:09usa Facebook,
41:12dove si scrive ancora,
41:14dove guardi
41:14quello che fanno gli altri,
41:16perdi tempo.
41:17lo step successivo
41:21è stato Twitter,
41:22è stato Instagram
41:23con una comunicazione
41:24rapida,
41:24veloce,
41:25per immagini,
41:26quindi ancora più veloce
41:27della parola.
41:28Arriviamo a TikTok,
41:29immagini in movimento.
41:31Loro scorrono
41:32col dito
41:33in un minuto
41:34centinaia
41:35di immagini
41:36pixel luminosi,
41:38informazioni
41:38che ti arrivano
41:39alla testa.
41:40Veloci,
41:41rapide,
41:41non critiche,
41:42non acquisite,
41:43metabolizzate.
41:46Dopo un'ora
41:47della loro giornata
41:48sui telefonini
41:50o altro,
41:52hanno dentro
41:53una serie
41:54di accumulo
41:56di nozioni,
41:57di informazioni,
41:59di stimoli,
42:00di input,
42:01di impulsi luminosi,
42:03di tutto quello
42:03che deriva
42:04dall'utilizzo
42:04di un apparecchio elettronico
42:06che sono
42:08già saturi.
42:10Io mi ricordo
42:11i pomeriggi
42:11nella noia
42:12quando non andavi
42:14a scuola
42:15quel mese di giugno
42:16non sapevi che fare
42:17e ti mettevi
42:18a leggere
42:19su una poltrona
42:20o a pensare
42:21o cercavi
42:22qualche amico
42:23per giocare
42:24o ti inventavi
42:25qualcosa
42:26per prendermi
42:26un foglio
42:26e disegnare.
42:27Perché volevo
42:27chiedere al professore
42:28se dopo
42:28ci siano
42:29quanto è importante
42:30di giocare.
42:30Loro non sanno
42:31gestire la noia.
42:33La cosa
42:34che mi ha sempre
42:34detto mio figlio
42:35il piccolo
42:36che ha una grande
42:37curiosità intellettiva
42:38mamma che devo fare
42:40perché io
42:40mi annoio
42:41io mi annoio
42:43allora
42:45va recuperato tanto
42:46l'approccio
42:48meraviglioso
42:49di questo
42:49libro
42:50che è
42:51recuperare
42:52attraverso
42:53le radici
42:54della nostra
42:54conoscenza
42:55le radici
42:56del nostro pensiero
42:57un pensiero
42:57critico
42:58la coscienza
42:58di sé
42:59di notice
42:59auton
43:00l'inizio
43:02di tutto
43:04quello
43:05che poi
43:05è la conoscenza
43:06e la crescita
43:07dell'essere umano
43:09dobbiamo partire
43:12da quello
43:13riavvicinandoci
43:16ai nostri
43:16ragazzi
43:17parlando tanto
43:19con loro
43:19essendo pronti
43:21a porte
43:22sbattute
43:23in faccia
43:24a parole
43:25che non ci piacciono
43:25ascoltare
43:26a essere messi
43:30in crisi
43:31rispetto al mondo
43:32che noi
43:32gli abbiamo
43:33consegnato
43:33però abbiamo
43:35bisogno
43:36di
43:36riuscire
43:37a fermarli
43:38un attimo
43:39e non possiamo
43:40delegare tutto
43:41all'esterno
43:42non possiamo
43:42delegare tutto
43:43alla scuola
43:43che già
43:45quello che fa
43:46riesce a stento
43:47a farlo
43:48dobbiamo
43:49recuperarlo
43:50all'interno
43:50delle famiglie
43:51dobbiamo
43:51recuperarlo
43:52all'interno
43:52di un rapporto
43:53umano
43:53uno ad uno
43:54e dobbiamo
43:55ricreare
43:56tutta una serie
43:56di situazioni
43:57e di condizioni
43:58di incontro
43:58materiale
44:00esistono addirittura
44:01locali dove vai
44:02e ti metti
44:03le cose
44:03nelle orecchie
44:04e vedi
44:05cioè vai in un locale
44:06quindi esci
44:07da casa
44:07esci per andare
44:09da qualche parte
44:10incontrare qualcuno
44:11ma stai a un tavolino
44:12da solo
44:13con un apparecchio
44:15elettronico
44:15che è
44:17abominevole
44:19consentitemi il termine
44:20torniamo all'incontro
44:23anche quando è scontro
44:27perché noi abbiamo
44:29abbiamo cercato
44:30attraverso
44:31la tecnologia
44:32di risolverci
44:34i problemi
44:35e siamo diventati
44:36incapaci
44:37di affrontarli
44:38e allora
44:40torniamo a sbagliare
44:41torniamo a sbucciarci
44:42le ginocchia
44:43non è facile
44:44non è facile
44:46non è facile
44:48ma non è facile
44:48perché noi
44:49genitori oggi
44:50che abbiamo creato
44:51questo tipo di società
44:52abbiamo un'ansia
44:53di copertura
44:54dei nostri figli
44:55e quindi
44:57di evitamento
44:58che gli spingi
44:59ancora di più
44:59verso relazioni
45:01immediate
45:01perché
45:02perché se io sono
45:03sempre pronta
45:04ad andare
45:04a copertura
45:05se io sono sempre
45:06pronta a vedere
45:07a scuola c'è il problema
45:07corro
45:08con l'amico
45:09c'è il problema
45:10corro
45:10però attenzione
45:11questo nella realtà
45:12e invece
45:12qua nello virtuale
45:13magari il rischio
45:14è maggiore
45:15non siamo in grado
45:16di capirlo
45:17però attenzione
45:20la tecnologia
45:22ha due aspetti
45:23differenti
45:24la creazione
45:25di un rapporto
45:26virtuale
45:27ti permette
45:28di costruirlo
45:29come vuoi tu
45:29quindi non hai
45:31la messa
45:33in discussione
45:35perché oggi
45:35arriveremo addirittura
45:36a quel tipo
45:37di confronto
45:38se ti crei
45:38l'android
45:39come ti piace
45:40come ti fa stare meglio
45:41d'accordo
45:42il rischio che c'è
45:44è che c'è
45:45nel mondo
45:45dei social
45:46perché i ragazzini
45:47che non hanno
45:47capacità critica
45:49acquisiscono
45:50qualsiasi tipo
45:50di informazione
45:51come verità
45:52e vengono condizionati
45:54cioè l'effetto
45:54della pubblicità
45:55io mi ricordo
45:55quando eravamo ragazzini
45:56ci raccontavano
45:58che cos'era la pubblicità
45:59facendoci la differenza
46:00sui detersivi
46:01perché tu vai
46:02e automaticamente
46:02prendi uno
46:03perché ne hai sentito parlare
46:04è tutto uguale
46:06uguale
46:07più complesso
46:08e più evoluto
46:09cioè i ragazzini
46:10scelgono
46:10in base a tutta una serie
46:12di cose
46:12che gli viene messa
46:13nel cervello
46:14e non hanno più
46:14capacità critica
46:15allora
46:16noi legislatori
46:17cosa dobbiamo fare
46:18noi adulti
46:20cosa dobbiamo fare
46:21il doppio livello
46:21di responsabilità
46:22sicuramente noi
46:23attivare tutti i controlli
46:25possibili
46:26anche l'individuazione
46:29di una serie
46:29di reati
46:30dal revenge porn
46:31a scendere giù
46:33è stato importante
46:34e fondamentale
46:35il controllo
46:36all'interno
46:37della rete
46:37è una cosa
46:38già molto più
46:39complessa
46:39da attivare
46:40e da attuare
46:41la tecnologia
46:42dovrà aiutarci
46:42anche in questo
46:43quindi anche qui
46:44il controllo
46:46sarà delegato
46:47a un sistema
46:48di funzioni
46:49che sono tecnologiche
46:50perché la tecnologia
46:51la controlli
46:51con la tecnologia
46:52e allora
46:54il lavoro
46:54che dobbiamo fare
46:54è un altro
46:55quello umano
46:58recuperare
46:59l'unica parte
47:00che la tecnologia
47:00fino adesso
47:01e penso
47:02che non riuscirà
47:02a toccare
47:03e parlo da cattolica
47:05coltivare
47:07la nostra anima
47:09questo penso
47:10che sia il senso
47:10degli esercizi spirituali
47:12perché questo
47:13non ce lo può toccare
47:14nessuno
47:15ma mentre noi
47:16abbiamo ancora
47:17un'esperienza
47:17per poterlo fare
47:19io ho paura
47:20che questi ragazzini
47:21non avendo
47:22questo tipo di esperienza
47:23non avendo avuto
47:24questo tipo di esperienza
47:25non sanno
47:25che si può fare
47:26e allora
47:27in termini educativi
47:29dobbiamo intervenire
47:30creando
47:30una serie di spazi
47:32di incontro
47:33di confronto
47:34di crescita
47:34e di scambio
47:36attraverso
47:37la chiesa
47:38io sono cresciuta
47:39in un oratorio
47:40salisiano
47:41allora recuperiamo
47:42anche questi spazi
47:43recuperiamo gli spazi
47:44di confronto
47:45facciamogli andare a giocare
47:46queste partite di pallone
47:47nei cortili
47:48non per forza
47:49nelle scuole di calcio
47:50nei cortili
47:51cerchiamo di ricordare
47:53è difficile per noi
47:55che non abbiamo più tempo
47:56perché abbiamo
47:57anche noi adulti
47:58una incapacità
48:00di gestione
48:00del rapporto
48:01con i nostri figli
48:02per mancanza di tempo
48:03è uno sforzo generale
48:04che dobbiamo fare
48:05perché
48:05la parte da tutelare
48:07è troppo importante
48:08grazie
48:08mi chiedeva del gioco
48:14sì perché c'è un capitolo
48:15dove l'esercizio spirituale
48:17è il gioco
48:18cioè gioca
48:19tra l'altro
48:20con un ritorno
48:21eraclito
48:22o eraclito
48:23che era un filosofo antico
48:24che in un suo frammento
48:26dice che il tempo
48:27è come un bambino
48:28che gioca
48:29a dadi
48:30o gioca a scacchi
48:31e allora
48:32già è stato detto
48:34che i videogiochi
48:36sono causa di ludopatia
48:38eccetera
48:38per cui questo tema
48:40è già fondamentale
48:41ma nel libro
48:43noi partiamo
48:46dal fatto che
48:47l'intelligenza artificiale
48:50potenzia i giochi
48:51ma questo potenziamento
48:54del gioco
48:54non significa
48:55giocare meglio
48:57ma significa
48:57distruggere
48:58la natura
48:59del gioco stesso
49:00e l'esempio
49:00che facciamo
49:01è il gioco
49:02degli scacchi
49:03perché ci sono
49:04tantissime applicazioni
49:06dove si può giocare
49:07a scacchi
49:08con l'intelligenza artificiale
49:09la più famosa
49:10si chiama
49:11Alfa Zero
49:12ebbene
49:13il campione mondiale
49:15di scacchi
49:16Gerry Kasparov
49:17ha provato a giocare
49:19con l'intelligenza artificiale
49:21all'inizio
49:22quando era un po' imperfetta
49:23riusciva a vincere
49:24ora
49:25niente
49:25l'intelligenza artificiale
49:27vince
49:28sempre
49:29ma sempre
49:30non c'è nessuna possibilità
49:31per l'uomo
49:32di vincere
49:33a scacchi
49:34con l'intelligenza artificiale
49:36ma è anche abbastanza chiaro
49:37perché il gioco degli scacchi
49:39è un gioco di calcolo
49:40di calcolo
49:41di tutte le possibilità
49:42di tutte le combinazioni
49:44e quindi è una cosa matematica
49:46e allora
49:46una mente anche geniale
49:49non può competere
49:50con un computer
49:50con un calcolo
49:51sfido chiunque
49:53a fare a gara
49:54con una calcolatrice
49:55a chi fa prima
49:56a fare un conto
49:57con milioni e milioni
49:58è chiaro che vince sempre
50:00l'intelligenza artificiale
50:02però
50:02Kasparov ha dichiarato
50:04in queste condizioni
50:05non vale la pena giocare
50:07cioè che senso ha giocare
50:08se so che perdo
50:10se non c'è la variabile
50:12non c'è la casualità
50:13non c'è la possibilità
50:15che vinca l'uno
50:16che vinca l'altro
50:17non c'è la parità di condizioni
50:18per cui questo diventa
50:20metafora del fatto
50:21che l'apparente potenziamento
50:23che l'intelligenza artificiale
50:25offre in realtà
50:25distrugge dall'interno
50:28quello che è umano
50:29perché l'umano
50:30è fatto anche di limiti
50:31è fatto anche di difetti
50:32è fatto anche di finitezza
50:34e allora
50:35il nostro percorso di crescita
50:39parte dai nostri difetti
50:40cioè noi ce li dobbiamo
50:42tenere cari
50:43i nostri limiti
50:44i nostri difetti
50:45perché li possiamo superare
50:46solo sforzandoci di migliorare quello
50:48e gli infatti parlate anche
50:49oltre che a conoscere se stesso
50:51e a giocare
50:51anche di amare
50:52se stesso
50:53e prendersi cura
50:54è vero?
50:54assolutamente
50:55perché la conoscenza di sé
50:56socraticamente
50:57è il punto di partenza
50:59della cura di sé
51:00del prendersi cura di sé
51:01a tutti i livelli
51:03sia a livello mentale
51:04ma anche a livello di cura
51:05delle passioni
51:06quello che anticamente
51:07si chiama la virtù
51:08le virtù sono
51:09il dare ordine
51:11alle nostre passioni
51:13e qui allora
51:14Mauro Crippa diceva
51:15che il limite estremo
51:17dell'intelligenza artificiale
51:19è la coscienza
51:20che è questo limite alto
51:21che sembra
51:22ancora non raggiunto
51:23o forse chi lo sa
51:24forse è già raggiunto
51:25la singularity
51:26cioè l'intelligenza artificiale
51:28che prende coscienza
51:29di sé stesso
51:30però io dico
51:31che c'è anche un limite
51:32in basso
51:33cioè non solo in alto
51:34che è la vita
51:35la vita con tutte le sue passioni
51:38perché la macchina
51:39non ha vita
51:40non nasce
51:41non cresce
51:42non muore
51:42non prova passioni
51:44viene costruita
51:46si rompe
51:46e allora
51:47è proprio la vita
51:48il limite
51:49che ancora
51:50tiene
51:51divisi
51:53diciamo
51:53i soggetti
51:54dagli oggetti
51:56i viventi
51:56dai non viventi
51:58ancora finora
51:59non è stata creata
52:00la vita
52:00la vita
52:01ascoltando questo
52:02mi è venuta in mente
52:02quella scena splendida
52:04da un punto di vista cinematografico
52:05ma terrificante
52:06filosoficamente
52:07del capolavoro
52:08che è Wall-E
52:08se avete presente
52:10il film
52:10in cui ormai
52:11in un futuro immaginabile
52:12l'uomo non si muove più
52:14è grassissimo
52:15fermo
52:15e tutto lo fanno le macchine
52:17quella è una direzione
52:18futuribile
52:20o è veramente
52:21soltanto un film
52:22una fantasia
52:22e siamo lontanissimi
52:23da tutto questo
52:24allora
52:25quello che
52:26a noi è capitato
52:28nello scrivere questo libro
52:29è di verificare
52:30come molti film
52:32o serie tv
52:33che fino a dieci anni fa
52:34ci sembravano
52:35pura fantascienza
52:37sono diventati realtà
52:39facciamo il caso di Hair
52:40un film del 2013
52:42dove uno si innamora
52:43di un'intelligenza artigiana
52:45sembrava
52:45una cosa
52:46e adesso succede
52:47è una cosa
52:48oppure pensate
52:49sì
52:49pensate
52:50a una delle puntate
52:52di Black Mirror
52:53dove c'è una signora
52:54che perde il marito
52:55giovane
52:56e si fa arrivare
52:57un robot
52:58perfettamente
52:58identico
52:59al marito
53:00ma che è intelligente
53:01cioè che
53:02con cui ha una relazione
53:03di tutti i tipi
53:04di dialogo
53:05sessuale ovviamente
53:06anche questo sembrava
53:07una fantasia
53:10in realtà diventa
53:11diventa possibile
53:12e allora
53:13forse
53:14un esercizio
53:15che possiamo fare
53:16è proprio
53:16cominciare a vedere
53:17i film di fantascienza
53:19a partire da 2001
53:20di Serena Spaz
53:21oppure
53:22dove effettivamente
53:23tutte queste cose
53:24in qualche modo
53:25non sono fantascienza
53:26ma sono
53:27predittive
53:28sono profetiche
53:29cioè ci fanno
53:29Steve Spielberg
53:30io ho sembrato
53:31l'impressione
53:32che sono stati
53:33per abituazioni
53:33di me
53:34è possibile
53:34anche così
53:35ho paura
53:35però
53:36ho paura
53:37però
53:37siamo in chiusura
53:39voglio fare un attimo
53:39l'avvocato del diavolo
53:40per un momento
53:41almeno una volta
53:42si è sempre detto
53:43dalla storia
53:44dell'umanità
53:44che l'arrivo
53:46di un nuovo mezzo
53:46avrebbe distrutto
53:48un mezzo precedente
53:49con l'arrivo
53:50della televisione
53:51la radio
53:51la radio
53:52la scrittura
53:53The Vanishing newspaper
53:54oddio
53:54infatti quello è vero
53:55infatti i giornali
53:56non vendono più tanti
53:57però voglio dire
53:58non è che magari
53:59siamo tanto spaventati
54:01perché stiamo parlando
54:02di una nuova tecnologia
54:03e in realtà
54:04poi
54:04come è successo
54:05per la radio
54:05come è successo
54:06per la televisione
54:07impareremo a gestirla
54:08e magari a dominarla
54:10allora
54:10questo è sicuramente vero
54:12che impareremo a gestirla
54:13impareremo a dominarla
54:14ci adatteremo
54:15per cui
54:16niente catastrofismi
54:17quello che però
54:18è preoccupante
54:19in questo caso
54:20è la velocità
54:22cioè
54:22è una rivoluzione
54:23tecnologica
54:24velocissima
54:25che quindi ci travolge
54:27e allora
54:28infatti questo è un libro
54:29in un certo senso
54:30di transizione
54:31cioè serve
54:32ad attrezzarci
54:33a tenere vivo
54:34un pensiero critico
54:35proprio per dominarla
54:36questa rivoluzione
54:37per essere pronti
54:39per evitare i rischi
54:41cioè noi siamo
54:41apparentemente
54:42molto negativi
54:43molto critici
54:44ma il senso è
54:45guardiamo quelli che sono i rischi
54:47proprio per evitare
54:47che si realizzino
54:48e quindi
54:49per usarla
54:50nel modo
54:51nel modo migliore
54:52cioè per evitare
54:53quegli aspetti
54:54che gli stessi creatori
54:56dell'intelligenza artificiale
54:58segnalano
54:58noi citiamo i due casi
55:00di Elon Musk
55:01e di Sam Altman
55:02Sam Altman
55:03che dice
55:04diceva
55:05io non ci dormo
55:06la notte
55:07mi sento come
55:08Oppenheimer
55:09Oppenheimer
55:10che quando ha creato
55:11la bomba atomica
55:12diceva
55:13io ho il terrore
55:14di aver creato
55:14qualcosa che distruggerà
55:16l'umanità
55:16e Sam Altman
55:17dell'intelligenza artificiale
55:19dice la stessa cosa
55:20anche Elon Musk
55:21lo diceva
55:22diceva
55:23ci vuole una moratoria
55:24di cinque anni
55:25dobbiamo fermarci
55:26perché sta andando
55:27troppo
55:28troppo veloce
55:28ora però non lo dice più
55:29adesso che
55:30diventa
55:32il secondo padrone
55:33del mondo
55:34proprio con l'intelligenza artificiale
55:35non lo dice più
55:36che sta andando
55:37a suo vantaggio
55:38padre Marcin
55:39ho visto
55:40un movimento
55:41sì
55:42penso che naturalmente
55:44come di tutto questo libro
55:46ha molte affinezze
55:48con il pensiero di Papa Francesco
55:50che stiamo ancora
55:51e penso che anche
55:53soltanto nei prossimi anni
55:55scopriremo
55:56anche la grandezza
55:58di questo pensiero
55:59algoretica
56:00anche l'altro termine
56:01che il Papa Francesco
56:03ci ha dato
56:05l'incarico
56:06anche di studiarlo
56:07l'ha inventato
56:08l'ha inventato
56:09l'ha inventato
56:09l'ha inventato
56:10l'ha inventato
56:11però il discorso
56:12appunto anche qui
56:13siamo invitati
56:14di fare esercizi spirituali
56:15contro intelligenza artificiale
56:17io mi invito
56:18di fare esercizi spirituali
56:20con noi stessi
56:21anche in primi
56:21noi stessi
56:22con noi stessi
56:23proprio per
56:24non avere paura
56:25di rimanere umani
56:26e anche quello
56:27che diceva
56:28il Papa Francesco
56:29che sempre
56:29nell'educazione
56:30ci sono tre linguaggi
56:32della testa
56:33cuore e mani
56:34quindi se riusciamo
56:35a collegare
56:35questi tre linguaggi
56:36sicuramente
56:37questa è ancora
56:39molto di più
56:39potenza
56:40dell'intelligenza artificiale
56:41in se stessa
56:42grazie
56:43una battuta velocissima
56:46perché siamo
56:46a limiti con il tempo
56:48e me l'ha suggerita
56:50il professor Girgenti
56:52la macchina non ha vita
56:54e qui dico
56:55la macchina non può
56:57pregare
56:57ho sentito recentemente
56:59una cosa
57:00un artista
57:01che proponeva
57:02e penso sia
57:03una considerazione
57:04importante
57:04le macchine
57:05non possono pregare
57:06su questo aspetto
57:07potremmo recuperare
57:08anche
57:08potremmo recuperare
57:10anche un aspetto
57:10umano
57:11che mi viene da dire
57:13si psiche
57:15che è parola greca
57:22infatti
57:23quando noi
57:24diciamo
57:25che contro
57:25l'intelligenza artificiale
57:27dobbiamo
57:27recuperare
57:29la nozione
57:29di psiche
57:30come anima
57:31è una nozione
57:32filosofica
57:33dove psiche
57:34è qualcosa
57:35di complesso
57:36c'è la parte
57:37razionale
57:37mentale
57:38ma anche la parte
57:38intuitiva
57:39che non è
57:41logica
57:41calcolante
57:42come quella
57:42delle macchine
57:43ma poi c'è la parte
57:44vitale
57:45la parte affettiva
57:46la parte sensoriale
57:48l'intelligenza artificiale
57:49finora
57:50ha colonizzato
57:52tre
57:52dei nostri sensi
57:53chiaramente
57:54la vista
57:55l'udito
57:55e anche il tatto
57:56e due
57:57ancora sfuggono
57:58che sono
57:59l'olfatto
57:59e il gusto
58:00mi dicono
58:01che già con
58:02l'olfatto
58:02cominciano a
58:03perché già una macchina
58:04è capace di riconoscere
58:06il fumo
58:06di riconoscere
58:07ma il gusto
58:08ancora no
58:09ancora non
58:10non riconosce
58:11per cui
58:11la cucina
58:13il sapore
58:14quello ancora
58:15ci tiene
58:15umani
58:16un bicchiere di vino
58:17siamo
58:18all'ultimo
58:19come lo prego
58:20a proposito
58:21del gioco
58:22manteniamo
58:24la meraviglia
58:25dell'errore creativo
58:26il gioco è bello
58:27quando c'è
58:27l'errore creativo
58:28perché il gioco
58:29non è
58:30soltanto chi vince
58:31ma chi si diverte
58:32e allora c'è
58:33l'errore creativo
58:35è all'origine
58:35anche di scoperte
58:36scientifiche
58:37meravigliose
58:38ma
58:40siamo sugli ultimi
58:41secondi di battute
58:42avendo davanti a noi
58:44una platea di giornalisti
58:45secondo me
58:45è doveroso chiedere
58:47se vogliono fare
58:47qualche domanda
58:48se c'è qualche domanda
58:50dal pubblico
58:52no
58:56siamo stati
58:56più più che esausti
58:58hanno fatto le domande
58:59a lei
59:00allora se posso ringraziare
59:04come Human Economic
59:05Forum
59:06professor Girgenti
59:08padre Marcin
59:08l'onorevole patriarca
59:10per questo dibattito
59:11il nostro obiettivo
59:12come Human Economic Forum
59:13è creare dibattiti
59:15per sensibilizzare
59:16istituzioni
59:17vertici religiosi
59:19su questa tematica
59:20veramente decisiva
59:22per il nostro futuro
59:23quindi oggi
59:24penso che abbiamo
59:25sicuramente raggiunto
59:26questo obiettivo
59:27e quindi ringrazio
59:28calorosamente
59:28tutti quanti voi
59:29che avete partecipato
59:30incluso Vanessa
59:31che ci ha condotto
59:32meravigliosamente
59:33in questa ora
59:34grazie
59:35grazie
59:37grazie
59:39grazie
59:43buon lavoro
59:44grazie a tutti
59:46grazie a tutti