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Il Papa della gente, degli ultimi, delle periferie. Comunque lo si voglia appellare, è abbastanza evidente quanto Bergoglio abbia lasciato il segno in questi 12 anni di pontificato. Timide aperture, piccole "rivoluzioni", linguaggio diretto e senza filtri: è stato forse per tutto questo che i fedeli lo hanno apprezzato così tanto?

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Trascrizione
00:00Non solo Roma, le notizie dalla regione con Elisa Mariani.
00:30Il Papa degli ultimi, il Papa delle periferie, il Papa della gente.
00:44Comunque lo si voglia chiamare, è certo, è evidente che Bergoglio in 12 anni di pontificato ha fatto la sua piccola rivoluzione.
00:53Piccole e timide anche aperture, un linguaggio schietto e sincero, diretto per arrivare all'appunto.
01:02Forse sono stati questi gli elementi che hanno contribuito a farlo amare così tanto dai fedeli,
01:08ma che hanno anche contribuito in un certo senso a creargli qualche piccola inimicizia.
01:13Noi oggi ne parliamo, ma parleremo anche di un altro fattore, cioè il dopo Bergoglio,
01:18perché è una domanda che tutti si stanno facendo, quale sarà il prossimo pontefice?
01:22Continuerà con la linea portata avanti da Bergoglio in questi 12 anni o si tornerà indietro?
01:27Avremo un Papa conservatore o un Papa rivoluzionario?
01:31Ovviamente è un quesito che in tanti si faranno e che è un quesito che troverà risposta almeno tra il 5 e il 10 maggio,
01:39ormai lo sappiamo che è la finestra di tempo durante la quale ci sarà il conclave, presumibilmente.
01:46Noi ne parliamo con Giampiero Gramaglia, giornalista che salutiamo con molto piacere e accogliamo qui a Non Solo Roma.
01:53Buongiorno.
01:54Buongiorno Elisa e buongiorno a chi ci serve.
01:57Grazie a lei Giampiero per essere in nostra compagnia.
02:01Allora io inizio subito da una domanda diciamo molto diretta.
02:05Qual è l'eredità che ci lascia questo pontefice nella Chiesa?
02:10Possiamo davvero dire che ha lasciato il segno?
02:12Secondo noi sì, però è chiaro che bisogna affrontare tutta una serie di elementi, no?
02:18Non c'è dubbio che Papa Bergoglio abbia lasciato un segno nella Chiesa
02:26e anche quelle forme di contrasto, di dissenso, di resistenza che il Papa ha incontrato ne sono una testimonianza.
02:40Il problema più che altro adesso è capire se la Chiesa continuerà a muoversi nel solco tracciato e lasciato da Papa Bergoglio
02:54o se sceglierà una correzione di rotta in senso magari più tradizionalista o ancora più progressista di quello che era stato il segno del Papa.
03:10Poi al di là invece della direzione data alla Chiesa c'è una questione di conduzione personale,
03:20cioè di comportamenti personali, di stile del Papa.
03:27Ogni Papa ha il suo.
03:28Non c'è dubbio che c'era una differenza fortissima che tutti credo abbiano percepito
03:36tra lo stile immediato di Francesco, uno stile che si percepiva...
03:44E il suo predecessore, no?
03:46E lo stile un po' più agido del suo predecessore.
03:50Certo, assolutamente sì.
03:51Secondo lei si è discusso tantissimo, soprattutto in questi giorni, del fatto che Bergoglio proprio con il suo modo di fare
03:59si fosse creato una serie di piccole inimicizie all'interno della Chiesa.
04:05Ma precisamente è quell'ala un po' più conservatrice che voleva addirittura che Bergoglio lasciasse il suo incarico.
04:14Insomma, sono famose, no? Le parole di un noto personaggio della Chiesa.
04:22Ci sono vari livelli.
04:28C'è quello appunto dello stile, dei comportamenti personali.
04:33Ci sono le opinioni di Bergoglio per quanto riguarda la dottrina sociale della Chiesa,
04:43quindi la vicinanza agli ultimi, la vicinanza alle periferie.
04:47Anche l'andare a cercare i cattolici nelle periferie del mondo è stato in paesi dove i cattolici sono assolute minoranze.
04:58Penso al viaggio in Mongolia.
05:01E non è stato invece in paesi, fra cui la sua stessa Argentina,
05:07in cui la presenza dei cattolici è molto forte.
05:10E poi ci sono anche le differenze di approccio a problemi con cui la Chiesa si confronta,
05:19in particolare nel XXI secolo.
05:21Si è sempre confrontata nei secoli, ma diciamo che ne è divenuta più consapevole nel XXI secolo,
05:29che sono i problemi della presenza e del ruolo delle donne nella Chiesa
05:33e del rapporto con figure e persone che spesso la Chiesa ha messo ai margini
05:45e adesso invece, in particolare con Papa Francesco, si cercava di non mettere ai margini,
05:52pensiamo agli omosessuali.
05:55Era celebre la sua frase, chi sono io per giudicare.
06:02Mi sembra di ricordare che anche lui aveva fatto una piccola timidissima apertura
06:07nei confronti delle persone divorziate.
06:09Anche qui un bel cambiamento se fosse andato avanti, però poi non è stato così.
06:15Sì, bisogna vedere, perché effettivamente alcuni di questi cambiamenti riguardano
06:22l'atteggiamento di accoglienza, del resto la Chiesa è una Chiesa del perdono.
06:31Chi sbaglia può sempre essere perdonato e non c'è un rifiuto del perdono.
06:38Se si pente può essere perdonato.
06:40Ma un conto quindi è l'atteggiamento nei confronti dell'individuo.
06:46Un conto sono le decisioni liturgiche o confessionali che possono richiedere delle riforme di sostanza
06:57o modificare dei canoni e su questi il Papa ha incontrato spesso delle difficoltà
07:05perché non tutti la vedevano come lui.
07:07C'è una differenza anche di approccio a seconda delle aree geografiche della Chiesa.
07:14I paesi dell'Africa subsahariana, i prelati dell'Africa subsahariana,
07:21possono avvertire delle priorità diverse da quelle dei prelati europei.
07:26Quelli del Nord America si confrontano con religiosità diverse da quelli del Sud America.
07:32E' sempre stato così e il Papa è una figura che deve essere sintesi ma anche spinta
07:39e questo lo espone a critiche ovviamente.
07:43Secondo lei Bergoglio lascia una chiesa divisa a Gianfiero?
07:47E domanda conseguente, questo si rifletterà nel conclave?
07:50Allora, sì, lascio una chiesa divisa.
07:56Mi chiedo quando la chiesa non è stata in qualche modo divisa.
08:01Se ripercorriamo la storia della chiesa dalle origini ad oggi,
08:05c'è sempre una dialettica all'interno della chiesa.
08:09Tra l'altro qualche volta nei secoli più bui della storia dell'umanità
08:15ha anche una dialettica armata.
08:18Però, insomma, il fatto che la chiesa sia divisa è anche questo,
08:22cioè che abbia al suo interno istanze e spinte diverse,
08:28mi pare che faccia parte di una dinamica di sviluppo della chiesa,
08:34se no saremmo ancora ancorati alla chiesa dei secoli passati.
08:39L'altro fatto, se tutto questo si rifletterà nel conclave,
08:48quindi nella scelta del nuovo Papa, questo mi sembra inevitabile.
08:52È ovvio che ci sarà chi, fra i cardinali e i lettori,
08:58chi vorrà proseguire nel solco di Francesco
09:04e chi vorrà invece cambiare o comunque correggere la rotta di Francesco.
09:12E quindi ci saranno campioni di una chiesa francescana,
09:19francescana nel senso del Papa,
09:22e campioni di una chiesa invece un po' più tradizionalista.
09:26E questi campioni saranno i candidati.
09:29Poi se i candidati e i campioni diventino Papa,
09:32questa è un'altra questione, spesso i candidati e i campioni
09:35non sono i vincitori, perché poi bisogna trovare figure
09:40che rappresentino un compromesso tra gli opposti campioni
09:46o comunque siano meno espressione di un campo preciso
09:53del corpo dei cardinali elettori.
09:59Chiarissimo. Ultima domanda,
10:01Gian Piero, ai funerali di Papa Francesco
10:03ci saranno i leader del mondo,
10:06quasi tutti i leader del mondo,
10:07perché ad esempio ovviamente Putin non sarà presente,
10:10non sarà presente neanche Netanyahu.
10:12Qualcuno ha parlato però di una sorta di ipocrisia
10:15della politica internazionale.
10:16Lei è d'accordo?
10:17Assolutamente d'accordo, ma non solo di quella internazionale,
10:22anche di quella nazionale.
10:24Cioè dopo la morte del Papa abbiamo sentito
10:30e assisteremo sabato qui a Roma
10:34a parole di devozione, di vicinanza, di plauso al Papa
10:42e vedremo gesti di esteriore devozione
10:45come la partecipazione al funerale
10:49da parte di persone che, essendo il Papa vivo,
10:56lo hanno contestato, qualche volta lo hanno bistrattato,
11:01penso in particolare al Presidente argentino,
11:04che ha avuto, Xavier Mirey,
11:06che ha avuto nei suoi confronti delle espressioni
11:09di una rozzezza difficilmente raggiungibile,
11:15quando lo ha definito un imbecille e un demonio,
11:20ma anche altri leader,
11:23penso al Presidente degli Stati Uniti,
11:26Donald Trump,
11:26le cui politiche vanno in direzione opposta
11:31a quelle che erano le richieste e le indicazioni
11:36e gli insegnamenti di Papa Francesco,
11:37in particolare per quanto riguarda le politiche
11:40dell'accoglienza nei confronti dei migranti
11:42e della diversità nei confronti di chi non la pensa
11:46o non si comporta come uno vorrebbe
11:50secondo i canoni della normalità.
11:55E questo effettivamente è qualcosa
11:58che rende certe presenze difficilmente comprensibili
12:03e senza voler prestare volontà al Papa,
12:08non sono sicuro che al Papa certe presenze,
12:11al Papa Francesco avrebbero fatto piacere,
12:14anche se probabilmente sapeva che ci sarebbero state.
12:19Chissà cosa risponderebbe con il suo linguaggio diretto,
12:23insomma, episodi, vicende di questo tipo.
12:28Io la ringrazio davvero, Gian Piero,
12:29è stato un piacere per me averla qui a ospite,
12:32aver approfondito, seppur brevemente,
12:35questo tema così importante.
12:37Grazie davvero, a presto.
12:40Grazie e una buona giornata a chi ci ha seguito.
12:42A prestissimo, grazie ancora.

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