Sono molte le direzioni creative cambiate negli ultimi mesi. Tra i debutti già visti e quelli che si verificheranno nelle prossime stagioni a partire dal prossimo giugno alle sfilate delle collezioni maschili a Parigi, ci si aspetterebbe un fashion system in profondo cambiamento.
Il dubbio, però, è che al cambio dei nomi non corrisponda un cambio di sistema e che tutti gli avvicendamenti alle direzioni creative servano a movimentare l’interesse del pubblico ma il sistema rimane uguale a sé stesso.
Ancora una volta, quindi, l’annosa domanda se la moda deve somigliare a chi la fa o a chi la governa potrebbe rimanere senza risposta e continuare in quell’ambiguità che osserviamo da decenni.
Categoria
🗞
NovitàTrascrizione
00:00I nomi che cambiano fanno una rivoluzione. Sappiamo che da giugno in poi, sulle passerelle di Milano e di Parigi, ci saranno dei debutti eccellenti.
00:10Proprio a giugno, a Parigi, vedremo la prima collezione di Jonathan Anderson per Dior Man, che arriva al posto di Kim Jones.
00:17E via via, a partire dall'autunno, vedremo Simone Bellotti da Gilles Sander, Mathieu Blasie da Chanel, Glenn Martens da Meso Margiela,
00:27Luis Trotter da Bottega Veneta, Jacques McCulloch e Lazaro Hernandez da Loewe, Demna da Gucci e con molta probabilità Dario Vitale da Versace.
00:38Mentre è certo che a ottobre ci sarà anche il ritorno sulle passerelle parigine di Céline, guidata da Michael Ryder.
00:47E poi c'è anche Duran Lunting da Jean-Paul Gaultier, mentre nel recente passato abbiamo già visto il debutto di Alessandro Michele da Valentino,
00:54Sarah Barton da Givenchy, Heider Ackerman da Tom Ford, Peter Copping da Lanvin, Julian Klausner da Dries Van Noten.
01:03E lo sapete anche voi che l'elenco dei debutti da qui a marzo potrebbe persino allungarsi.
01:09Ma quello che è previsto è già, o meglio potrebbe rappresentare, un quadro consistente di un cambiamento profondo dell'assetto creativo.
01:19Ma attenzione, siamo sicuri che cambiare i nomi dei direttori creativi equivale a fare quella rivoluzione del settore di cui molti parlano, in cui molti credono e sperano?
01:30E se fosse un'operazione gattopardesca, in cui i nuovi nomi alla guida rappresentano la garanzia di controllo da parte della proprietà dei marchi, che in molti casi è finanziaria e non più industriale?
01:44E infine, il movimento delle pedine da un marchio all'altro in realtà mette in funzione un gioco che fa emergere la domanda che non trova risposte da decenni, proprio per effetto dell'ostinata spinta di conservazione del sistema.
01:59E la domanda fatidica è, la moda deve somigliare a chi la fa o a chi la governa?