https://www.pupia.tv - Bonetti - Intervento alla Camera dei Deputati
Azione ha voluto con forza portare in quest’Aula un dibattito sullo stato di attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Non per fare polemiche, ma per assumerci – come sempre – una responsabilità da cui non ci siamo mai sottratti.
Abbiamo oggi il dovere di evitare che il più grande investimento sul futuro dell’Italia si trasformi nel più grande fallimento del nostro Paese.
Abbiamo speso meno di un terzo dei fondi. Da qui a giugno 2026 dovremmo moltiplicare per cinque la nostra capacità di spesa.
Oggi mancano risposte dal governo. E il rischio concreto è che l’Italia entri in recessione.
Qui trovate il mio intervento alle camera di oggi (06.05.25)
#pupia
Azione ha voluto con forza portare in quest’Aula un dibattito sullo stato di attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Non per fare polemiche, ma per assumerci – come sempre – una responsabilità da cui non ci siamo mai sottratti.
Abbiamo oggi il dovere di evitare che il più grande investimento sul futuro dell’Italia si trasformi nel più grande fallimento del nostro Paese.
Abbiamo speso meno di un terzo dei fondi. Da qui a giugno 2026 dovremmo moltiplicare per cinque la nostra capacità di spesa.
Oggi mancano risposte dal governo. E il rischio concreto è che l’Italia entri in recessione.
Qui trovate il mio intervento alle camera di oggi (06.05.25)
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NovitàTrascrizione
00:00L'azione ha voluto con forza portare in quest'Aula un dibattito di mozioni sullo stato di attuazione del Piano Nazionale di Ripresa di Resilienza
00:12sulla necessità di imprimere una incisiva e significativa accelerazione alla parte esecutiva di questo piano.
00:21E lo abbiamo fatto non certo per aprire a toni di polemica o accuse su questo, sarebbe forse più utile usare i social, delle interviste,
00:34cosa che noi non facciamo in questa direzione, ma sarebbero stati strumenti più adatti ad una propaganda populista.
00:41Noi siccome invece vogliamo parlare di cose concrete e ad assumerci una responsabilità dalla quale non ci siamo mai sottratti,
00:48né quando eravamo al Governo né adesso che siamo all'opposizione, riteniamo che questo sia il luogo di chi deve analizzare i problemi
00:57e trovare una convergenza per costruire le risposte.
01:00Faccio questa premessa, Ministro, perché le devo anche personalmente riconoscere che anche dall'opposizione,
01:09quando lei era all'opposizione, il suo partito era all'opposizione e adesso in maggioranza avete condiviso che sulle grandi sfide del Paese
01:20a volte l'Italia deve sapersi unire.
01:22Però questo slancio che nella scorsa legislatura in alcuni passaggi aveva anche riconosciuto l'azione del Governo,
01:30del Governo Draghi, che ha dato vita e corpo al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza,
01:37questa stessa necessità di trovare uno spazio di dialogo e di convergenza sulle risposte
01:44ce lo aspetteremmo nella concretezza anche adesso che si è tal Governo.
01:48Noi continuiamo a fare la nostra parte, ritenere che questo piano non sia un piano del Governo Meloni,
01:54così come, lo dico molto chiaramente, non era neanche il piano del Governo Draghi,
02:00non era il piano del Governo Conte che lo aveva inizialmente aperto nella richiesta dei fondi,
02:07non era un piano di un Governo, è il piano dell'Italia, per l'Italia e per il futuro dell'Italia.
02:14E il fatto che oggi i dati dicano, senza ombra di dubbio, che siamo al limite ormai della possibilità
02:22di poter portare a termine il piano in modo efficace, significa che il fallimento verrà scritto
02:29non al Governo Meloni o a chi il piano lo ha scritto, avrà una conseguenza e sarà il fallimento
02:36del sistema Italia. Noi questo non ce lo possiamo permettere, non ce lo vogliamo permettere,
02:42allora ancora oggi insistiamo a portare in quest'Aula un dibattito che deve basarsi sulla realtà delle cose
02:50e che deve avere una risposta da parte del Governo che ancora oggi non c'è stata.
02:57Parto dai numeri. 194,4 miliardi è il complessivo delle risorse europee che vengono destinate per l'attuazione
03:07del piano Next Generation EU. Di questi 194,4 miliardi, dalla relazione del Governo, a fine 2024,
03:16ne sono stati spesi quasi 64 miliardi. È facile fare la differenza, 194,4 meno 64 è un po' più di 130,
03:29130,4 miliardi. Allora Ministro, noi dobbiamo spendere 130,4 miliardi dall'inizio del 2025 a metà del 2026,
03:41vuol dire che sono poco più di 43 miliardi ogni sei mesi che dobbiamo spendere. Bene.
03:49Quanti soldi abbiamo speso nel 2024? 18,10. Quindi dobbiamo moltiplicare per 5 la nostra capacità di spesa
04:00rispetto all'anno precedente. Io, noi, le condizioni per le quali questa accelerazione straordinaria,
04:09per cui dopo che abbiamo speso 18 miliardi nel 2024, ne spendiamo da qua al 2026 a giugno,
04:18130 non le vediamo. Allora qualcuno dice, beh, ma siamo comunque migliori in Europa. Allora adesso
04:26io anche su questo vorrei spendere un minuto del mio tempo per spiegare che un dato comparativo
04:33tra i Paesi europei non può essere il numero assoluto, il dato assoluto degli euro spesi,
04:39perché l'Italia rispetto agli altri Paesi ha un maggior finanziamento e quindi abbiamo più soldi
04:45da spendere. Quindi è ovvio che ne stiamo spendendo di più. Ci mancherebbe anche che ne spendessimo di meno.
04:52Il dato comparativo da guardare è quello delle percentuali di spesa. L'Italia ad oggi ha raggiunto
04:59il 43% dei milestone e dei target. La Germania è il 54%, la Francia è il 73%. Allora, siccome a noi non interessa
05:09essere i primi in Europa, ci interessa però avere un dato di verità, vorremmo iniziare a ragionare su cosa facciamo
05:15se questi soldi non arrivano ad essere spesi da qua a giugno del 2026. Allora qualcuno dice, vabbè, poco o male,
05:24qualcuno vuol dire un partito della vostra maggioranza, che più volte l'ha detto, la Lega, vabbè, sono soldi anche
05:30a prestito, a debito, non li spendiamo. Meglio non fare niente. Rimaniamo fermi, non facciamo le riforme,
05:36non cambiamo il Paese, non costruiamo ciò che serve per il Paese, perdiamo la ricchezza. Peccato che l'Ufficio
05:44parlamentare di bilancio abbia già certificato che se il progetto del PNRR non va ad esecuzione
05:52nel 2026 avremo un calo della prevista crescita del PIL di circa tre decimali, meno 0,3. Faccio presente
06:04alle colleghe e colleghi, vuol dire che con questo calo nel 2026 noi siamo lì, lì, per andare in recessione.
06:12Basta un piccolo soffio di vento per far andare in recessione il nostro sistema Paese, il nostro
06:17sistema economico. E questo piccolo soffio di vento, almeno, sta diventando invece una
06:22possibile grande tempesta a causa di quello che sta accadendo negli Stati Uniti sulla questione
06:28dei dazi e l'impatto che si potrà avere sull'economia italiana e sulle imprese italiane.
06:34Non portare a termine il piano e restituire i soldi significa anche mancare quell'obiettivo
06:39che l'Italia finalmente vedeva possibile e realizzabile, che era quello, per esempio,
06:45di restituire al meridione d'Italia quello slancio, quelle pare opportunità di servizi,
06:51di infrastrutture, di produzione, che per troppo tempo lo hanno lasciato arretrato rispetto
06:56al nord, ma che ha complessivamente penalizzato l'intero sistema economico italiano. Significa
07:02non risolvere il problema della parità di genere, significa non investire sul tema delle
07:08politiche giovanili e far perdere a questi giovani, ai nostri giovani, l'occasione di scegliere
07:13l'Italia come luogo dove investire nel loro futuro. Ecco, tutte queste occasioni mancate,
07:19noi non ce le vogliamo permettere invece di arrivarci a questo sfacelo possibile, perché
07:26è veramente l'ignavia di chi dice che aveva i soldi per farlo, ma alla fine non sono stato
07:32capace, me ne lavo le mani. Pazienza, rimaniamo così come siamo. Rimanere così come siamo oggi
07:37vuol dire arretrare. C'è una questione. Noi abbiamo ben chiaro che voi state probabilmente
07:46non chiedendo la proroga dal 2026 sui fondi in modo successivo, perché avete introdotto
07:52un meccanismo che è quello delle facilities, per le quali praticamente diamo a degli enti
08:01attuatori la possibilità di spesa dei soldi, così noi spendiamo i soldi, poi i progetti
08:06verranno realizzati dopo. Allora, magari questo ci fa fare in modo che teniamo i conti in bilancio
08:12con la Commissione europea, ma nuovamente, Ministro, mancheremmo l'obiettivo, perché
08:17faccio un esempio chiave. Le imprese del nostro Paese oggi hanno bisogno di una leva sugli
08:23investimenti, oggi pagano un prezzo eccessivo sul costo dell'energia, oggi dobbiamo intervenire
08:30e la transizione 5.0, che è un pezzo della riformulazione che avete fatto, non funziona.
08:38Non funziona la transizione 5.0. Su 6,3 miliardi congelati ne abbiamo spesi neanche 600 milioni
08:47neanche spese, allocati. Non sta funzionando, va cambiata. Bisogna svegliarsi. Questi soldi
08:54vanno messi in misure che oggi sono necessarie per rilanciare investimenti, capacità produttiva
09:00e capacità di spesa delle amministrazioni pubbliche e anche in concerto con il mondo
09:05industriale e del privato. Noi per questo oggi siamo qui e siamo qui nel dire e nel dirci
09:11che verremo ricordati noi come quelli del grande fallimento italiano, altro che il grande
09:17sogno italiano. Ecco, noi non ce lo vogliamo permettere, Ministro, quindi ci auguriamo che
09:22a limitare, diciamo, del baratro in cui stiamo cadendo, lei sappia prendere in mano la situazione,
09:30svoltare e affrontare i problemi per quello che sono e per come devono essere affrontati.
09:35Noi su questo ci saremmo, ma oggi a partecipare a questa farsa dell'assurdo che sta andando
09:41tutto bene, purtroppo invece non ci possiamo essere. Grazie.