https://www.pupia.tv - Roma - Trattamento fanghi depurazione acque reflue - Audizione - Utilitalia
Alle ore 8.30 la Commissione Agricoltura ha svolto l'audizione di rappresentanti di Utilitalia, in merito all’attività di trattamento dei fanghi di depurazione da acque reflue per il loro utilizzo in agricoltura come fertilizzanti (07.05.25)
#pupia
Alle ore 8.30 la Commissione Agricoltura ha svolto l'audizione di rappresentanti di Utilitalia, in merito all’attività di trattamento dei fanghi di depurazione da acque reflue per il loro utilizzo in agricoltura come fertilizzanti (07.05.25)
#pupia
Categoria
🗞
NovitàTrascrizione
00:00...dei rappresentanti di Utilitalia, in merito all'attività di trattamento dei fanghi di depurazione d'acqua e reflue per il loro utilizzo in agricoltura come fertilizzante.
00:10Avverto in livello preliminare che, secondo il parere della Giunta per il regolamento del 26 giugno 2013, le audizioni informali possono essere trasmesse attraverso la Web TV della Camera dei Deputati con il consenso degli auditi.
00:21Richiamo quindi l'attenzione ai nostri ospiti su tale forma di pubblicità che sarà disposta o è da parte dell'ora non vi sia un'obiezione.
00:26Prendo atto che non vi sia un'obiezione e dispongo di attivazione dell'impianto.
00:30Ringrazio gli auditi per aver accolto l'invito della Commissione. Sono il Presidente Filippo Bandolini, il Presidente di Utilitalia, Anna Maria Barile, il Direttore Generale e Tania Tellini, il Direttore del settore acqua.
00:41Prego i deputati che intendano intervenire e di comunicare il loro nome alla Presidenza.
00:44Avverto che il tempo complessivamente a disposizione della Commissione è circa mezz'ora, per cui propongo che gli interventi degli auditi abbiano una durata massima complessiva di 20 minuti,
00:52così da permettere nel tempo rimanente le eventuali domande dei deputati che i nostri ospiti possono replicare.
00:58Cedo quindi ora la parola al Presidente di Utilitalia, Filippo Bandolini.
01:03Prego.
01:04Bene, buongiorno a tutti.
01:07Grazie davvero per l'opportunità che ci avete offerto per questa audizione.
01:11Il tema che affrontiamo oggi è un tema per il nostro settore, il settore idrico, un tema molto rilevante, anche se tante volte purtroppo non riscontra la dovuta attenzione.
01:29Quindi tanto più importante l'audizione odierna.
01:33Intanto che è Utilitalia, ci teniamo a precisare che siamo un'associazione che rappresenta 400 imprese che operano nei settori dell'ambiente, gestione di fiuti, dell'energia e dell'idrico.
01:48In particolare il settore dell'idrico è per noi molto importante e rappresentativo perché i nostri associati gestiscono il servizio per circa l'86% della popolazione italiana.
02:02Quindi riteniamo di esprimere una posizione molto significativa sugli argomenti del servizio idrico e quindi anche sul tema dei fanghi di depurazione.
02:18Quando parliamo di fanghi di cosa parliamo?
02:21Parliamo di rifiuti speciali che originano dalle attività di depurazione delle acque reflue urbane.
02:30Qui vedete alcuni dati e riprendiamo i dati del rapporto ISPRA.
02:37Annualmente i fanghi prodotti sono circa 3 milioni e 200 mila tonnellate.
02:44Di questi secondo il rapporto ISPRA il 54% circa sono destinate operazioni di smaltimento, mentre la parte restante ha operazioni di recupero, principalmente recupero in agricoltura.
03:04Per quanto riguarda un'altra fonte di dati, ovvero ARERA, il regolatore nazionale del servizio idrico, il quale ha introdotto già da alcuni anni un indicatore di qualità tecnica,
03:17il cosiddetto M5, un indicatore che premia le attività più sostenibili dal punto di vista ambientale, quindi le attività che non comportano il conferimento in discarica dei fanghi.
03:36Secondo i dati ARERA lo smaltimento in discarica dei fanghi è stato del 7,5% a fronte di una produzione di 424 mila tonnellate rotti.
03:51Mentre ISPRA parla di fanghi tal quali, così come escono dagli impianti di depurazione, ARERA fa una valutazione sui fanghi già essiccati, già pretrattati.
04:07Per questo ci sono valori differenti.
04:11Quando parliamo di fanghi è sempre bene sottolineare che purtroppo siamo un paese che è soggetto a varie procedure di infrazione rispetto alle attività di depurazione,
04:20riguarda alcune regioni, principalmente alcune regioni del meridione ma anche regioni settentrionali.
04:29È stata fatta una stima alcuni anni fa dal centro studi Altesis che quando le procedure di infrazione saranno risolte e quindi saranno collegate depurazioni e attivati i depuratori laddove mancano,
04:43le tonnellate di fanghi dovrebbero aumentare di circa 800 mila e quindi arrivare a una produzione totale complessiva di 4 milioni.
04:53Dove vengono destinati i fanghi?
04:58Prima ho già anticipato alcuni dati e ho citato la fonte Arera.
05:05Citiamo ancora una volta la fonte Arera che è molto puntuale nell'analisi che compie su un campione molto rappresentativo di aziende.
05:17Ciò che si è riscontrato è che pur rimanendo la destinazione principale, quella dell'agricoltura, si è riscontrato che negli ultimi anni c'è una diminuzione di recupero
05:34attraverso la produzione di ammendante compostato con fanghi.
05:37La destinazione dell'agricoltura viene perseguita attraverso varie modalità con i fanghi trattati direttamente sui terreni e questa è un'opzione che sembra in diminuzione
05:53attraverso i processi di digestione aerobica, di compostaggio, quindi viene prodotto un ammendante compostato
06:00o attraverso altri processi come per esempio la produzione di gessi di defecazione.
06:07In questo periodo è aumentata la percentuale di fanghi destinata a termovalorizzazione, quindi l'utilizzo come cocombustibile in impianti quali inceneritori o cementifici.
06:20E inoltre sono state attivate forme di recupero termico del cosiddetto monoincenerimento, quindi impianti destinati all'incenerimento, alla termovalorizzazione esclusivamente di fanghi.
06:35Questa è un'opzione tecnologica che è molto all'attenzione delle istituzioni scientifiche e dei centri di ricerca
06:44anche in quanto si ritiene che il monoincenerimento sia una delle soluzioni migliori per recuperare il fosforo dai fanghi.
06:53A nostra opinione queste tendenze indicano comunque che sui fanghi l'incertezza normativa ha in qualche modo indotto gli operatori
07:05a ricercare soluzioni appunto verso la termovalorizzazione, verso il recupero energetico riducendo la destinazione dell'agricoltura.
07:20Come si diceva prima i fanghi sono un rifiuto, sono un rifiuto speciale, sebbene sia prodotto dalle attività civili, urbane,
07:28della depurazione delle acque reflue urbane ed è una delle fasi del ciclo idrico integrato,
07:37quindi si accompagna diciamo alla produzione e distribuzione di acqua potabile, alla gestione degli impianti foniari,
07:44alla gestione degli impianti di depurazione. Anche per queste ragioni è tanto più importante che la gestione dei fanghi
07:53sia orientata alla sostenibilità ambientale ed economica, trattandosi appunto di una fase fondamentale
08:00del ciclo idrico integrato. È stata effettuata una stima su dati del 2022, il costo del trattamento dei fanghi
08:12di depurazioni incide sui costi operativi che poi vanno a formare le tariffe che i cittadini e le imprese
08:21pagano sul servizio idrico integrato nell'intorno del 3,8%, questo per significare che azioni legate ai fanghi
08:33hanno riflessi impatti verso le tariffe. Tanto più nel 2022 questo dato è in incremento del 38% rispetto al 2017
08:47e questo dato va in qualche modo interpretato perché nel 2017 ci sono stati vari fenomeni critici rispetto alla gestione
08:58dei fanghi che hanno comportato un notevole aumento dei costi, alcune aziende si sono dovute anche rivolgere
09:06all'estero esportando i fanghi appunto all'estero. Quali sono le prospettive? Le prospettive a nostra opinione
09:14rimangono essenzialmente e principalmente due, ovvero la destinazione in agricoltura, abbiamo detto che la destinazione
09:24prevalente è la gestione dei fanghi in agricoltura, sappiamo da diversi studi e analisi condotte anche sul campo
09:33anche in via sperimentale in collaborazione con l'università e il mondo dell'agricoltura, dicevo i fanghi possono contribuire
09:44a soddisfare il fabbisogno di sostanza organica dei suoli, possono contribuire alla loro fertilità e possono anche
09:50apportare sostanze nutrienti quale in particolare azoto e fosforo. L'altra opzione è quella della termovalorizzazione
10:00del recupero energetico che sicuramente è l'opzione preferibile rispetto al smaltimento in discarica, consente di recuperare
10:11energia e in prospettiva potrà consentire anche di recuperare in maniera efficace il fosforo se saranno realizzati
10:21quegli impianti di monoincenerimento che prima citavo. Segnalo sotto questo profilo che molte nostre associate
10:31sia dell'idrico sia anche molti servizi che si occupano sia di idrico che di ambiente stanno sviluppando
10:40proponendo progetti per realizzare appunto impianti di monoincenerimento. C'è una terza destinazione che però
10:49riteniamo debba essere residuale in funzione di quello che è l'approccio dell'economia circolare che è lo smaltimento
10:58in discarica. I fanghi smaltiti in discarica sono un'opzione controllata, normata, ma dal punto di vista ambientale
11:10sicuramente la non preferibile perché i fanghi è sostanza organica che poi genera percolati, genera biogas
11:18e il biogas prodotto dai fanghi è un gas climaalterante e quindi è un processo che in qualche modo va contro
11:28la decarbonizzazione che stiamo perseguendo. Quali sono le criticità per il recupero dei fanghi di depurazione
11:40delle acque refli urbane e ragione per cui abbiamo aumentato il livello sia qualitativo che quantitativo
11:48delle nostre azioni sulla materia. Ma ne segnaliamo principalmente tre. Parto da un tema che sicuramente
11:59questa commissione conosce molto bene ovvero la politica agricola comune, la PAC. La PAC pone limitazioni
12:09all'utilizzo dei fanghi o dei fertilizzanti derivanti da fanghi in 16 azioni inerenti gli interventi
12:15su agroclima e ambiente del secondo pilastro, ovvero se vengono utilizzati i fanghi o fertilizzanti
12:22da fanghi non si può accedere ai contributi. Nell'ambito dei complementi per lo sviluppo rurale
12:28di attuazione della PAC a livello regionale abbiamo verificato che ci sono ulteriori restrizioni.
12:35Questo è un primo aspetto fondamentale. Un secondo aspetto fondamentale è altrettanto noto
12:44che ha anche una spiegazione, ci dicono a livello politico, è il regolamento europeo
12:50fertilizzanti, il 19 del 2019, che esclude dai prodotti fertilizzanti dell'Unione Europea
12:59i materiali come compost o digestato se contengono fanghi. Ci sono solo limitate eccezioni sotto
13:09questo profilo. Il terzo aspetto non è un aspetto normativo, anche se via via avrà anche
13:18riflessi normativi, ma nel corso degli anni è aumentata l'attenzione rispetto ai microinquinanti
13:28o i cosiddetti inquinanti emergenti per cui stiamo tutti operando per elevare il livello
13:37di conoscenza rispetto alla qualità dei fanghi e occorre avere robuste metodiche analitiche
13:49su cui orientare le attività delle strutture di ricerca a livello nazionale ma a livello
13:57europeo. Inoltre c'è un dibattito scientifico che inerisce la pericolosità delle microplastiche.
14:07Dal punto di vista normativo, poi mi avvio alle considerazioni conclusive, segnaliamo che
14:17la gestione dei fanghi deve rispettare la gerarchia dei rifiuti di cui alla direttiva, alle direttive
14:27dell'economia circolare al fine di massimizzare la prevenzione. Quindi anche in questo caso
14:34preparazione al riutilizzo, al riciclaggio, altri tipi di recupero delle risorse, in particolare
14:41del fosforo e dell'azoto e ridurre al minimo l'impatto negativo sull'ambiente e sulla salute
14:48umana. Da qui le considerazioni che prima facevo rispetto alla gestione dei fanghi e quindi
14:54privilegiare l'utilizzo in agricoltura o il recupero energetico e minimizzare il ricorso
15:01o lo smaltimento in discarica. Secondo la direttiva 3.019 del 2024, direttiva sulle
15:13acque reflue, che è stata pubblicata proprio verso la fine dell'anno scorso appunto, gli
15:18Stati membri sono incoraggiati a monitorare i microinquinanti presenti nei fanghi, in particolare
15:24quando esiste un rischio di accumulo di microinquinanti nei fanghi e quando questi sono riutilizzati
15:31in agricoltura e sotto questo profilo quindi ci dovremo attrezzare per appunto elevare ulteriormente
15:38il livello di attenzione e di conoscenza sui fanghi. Nel 2023 la Commissione europea ha pubblicato
15:48una propria valutazione sulla direttiva dell'86, una direttiva che come potete ben immaginare
15:53è ampiamente datata e che auspichiamo come diremo più avanti che venga anche rivista
16:01possibilmente a breve e in questa valutazione è stata ravvisata la necessità di applicare
16:08un mix di tecnologie per aiutare a massimizzare i benefici e minimizzare gli impatti negativi.
16:15Per quanto riguarda la normativa nazionale noi facciamo riferimento alla normativa del 92,
16:24il decreto legislativo 99, il recepimento della direttiva che prima citavo dell'86,
16:30quindi stiamo parlando anche in questo caso di una normativa che risale ben a 33 anni fa,
16:36una normativa che è stata integrata grazie al cosiddetto decreto Genova, quello che si occupava
16:45del ponte Morandi, proprio nel periodo in cui dopo il 2017 riscontrammo elementi critici
16:51nella gestione dei fanghi, il governo di allora introdusse nell'articolo 41 del decreto Genova
17:00che si occupava ulteriori parametri su cui attivare l'azione di controllo e di monitoraggio
17:08dei fanghi in particolare per quanto riguarda contaminanti organici e inorganici.
17:16Segnaliamo che era stata avviata la revisione del decreto legislativo 99 del 92
17:23e uno schema di decreto era stato approvato in conferenza Stato-Regione nel 2018,
17:31poi questo processo legislativo si è fermato e quindi siamo appunto fermi al decreto del 92
17:38con l'integrazione del decreto Genova.
17:43Quindi mi avvio a concludere, noi proprio per le criticità che abbiamo riscontrato
17:52ma anche per la rilevanza dei fanghi nell'ambito del servizio idrico integrato
17:59abbiamo avviato dal 2017 una serie di attività conoscitive anche forti della nostra rappresentatività
18:10nel settore. Quindi lavorando sui dati forniti dalle nostre aziende, dati ufficiali di qualità dei fanghi
18:18abbiamo effettuato tre indagini sulla qualità dei fanghi, l'ultima delle quali presentata proprio alcune settimane fa
18:29e abbiamo poi attivato anche altre attività di ricerca e di indagine.
18:35Dall'ultima indagine, quella che abbiamo presentato poche settimane fa e che è stata elaborata su dati del 2023
18:46abbiamo riscontrato che la qualità dei fanghi è sostanzialmente in linea con le normative vigenti
18:57sia per l'utilizzo in agricoltura sia anche per lo smaltimento in discarica.
19:02Come dicevamo prima, lo smaltimento in discarica deve essere l'opzione meno preferibile
19:08ma comunque per lo smaltimento in discarica sono richieste caratteristiche dei fanghi
19:13particolarmente rigide e abbiamo riscontrato appunto che la generalità dei fanghi, la maggioranza dei fanghi
19:23che incontra queste caratteristiche.
19:33Queste sono cose che in buona sostanza abbiamo già sottolineato, quindi diciamo sotto il profilo della qualità
19:41non abbiamo riscontrato particolari criticità, fermo restando che siamo via via sottoposti a maggiori obiettivi
19:51quindi la normativa che prima citavo di derivazione europea sulle acque recule ci comporterà la verifica,
20:00l'analisi di ulteriori dati secondo nuovi parametri, cosa su cui ci stiamo attrezzando per effettuare le prossime indagini.
20:09Queste attività di indagini intendiamo proseguirla anche in futuro.
20:17Grazie. Ci sono altri interventi per l'Utri Italia? No.
20:22Da parte dei colleghi c'è qualche domanda?
20:27Nessuno?
20:29Onorevole Vaccari, prego.
20:30Grazie Presidente, volevo ringraziare il Presidente Brandolini per la relazione molto dettagliata e puntuale
20:47che fa uno stato dell'arte molto chiaro ma molto severo anche rispetto ai compiti che aspettano noi come legislatori
21:00per provare a dare un contributo per modificare anche lo stato delle cose
21:07rispetto all'utilizzo dei fanghi di depurazione in agricoltura in particolare insomma.
21:14Quindi penso che gli elementi che ci sono stati raccontati e anche le sollecitazioni
21:21rispetto alle modifiche legislative di competenza italiana, poi ci sono quelle di competenza europea,
21:30siano tali da farci prendere anche come Commissione una iniziativa magari specifica.
21:38Insomma quindi lo metto sul tavolo come considerazione, come proposta perché credo che gli elementi
21:51che ci sono stati raccontati lo richiedano e visto che personalmente nella precedente esperienza parlamentare
21:59ho partecipato al lavoro che portò alla definizione del documento che si arenò in conferenza
22:07del Stato-Regione di modifica della normativa del 92, insomma credo che possa essere ripreso
22:15alla luce delle ulteriori modifiche che sono state fatte e restrizioni che sono state apportate
22:21per magari provare magari anche insieme alla Commissione Ambiente, perché no, insomma
22:28a far assumere una risoluzione che solleciti il Governo e noi stessi a produrre le modifiche
22:39necessarie a invertire una tendenza che rischia di diciamo portare il nostro Paese ma anche
22:48l'Europa diciamo in una strada senza ritorno ecco.
22:57Bene, ci sono altre domande? Prego, l'Oreo Blachetto.
23:05Buongiorno a voi tutti, ringrazio il Dottor Brandolini e lo Stato che lo accompagna e ritengo
23:12opportuno che il servizio idrico integrato sia necessario nei vari comuni, i comuni più
23:19grossi nelle città proprio per avere l'idea ecco di come si debba orientare anche l'amministrazione
23:29comunale. E una domanda Dottor Brandolini, prima ho sentito all'inizio della sua relazione
23:36che una parte di fanghi sono andati all'estero, che questo ha contribuito anche al 3, qualcosa
23:43per cento incide sulla bolletta. Ecco, le chiedo come mai non abbiamo la possibilità di smeltirli
23:50noi, di depurarli, di affinare tutto il percorso? Grazie.
23:55Bene, ci sono altri? Prego, mi unisco anche io le richieste chiedendo alla luce di quello
24:04che è stata la proposta del Decreto Genova e quindi l'apertura che era stata fatta a
24:08suo tempo. Ritenete che quella linea tracciata possa essere ad oggi ancora attuale o in realtà
24:14ci sia necessità di fare delle modifiche ulteriori o quali possono essere gli accorgimenti da adottare
24:20al fine di poter garantire la sicurezza dell'ospandimento ovviamente dei fanghi in agricoltura
24:27se i parametri dati sono troppo ancora ad oggi restrittivi oppure se in realtà si debba andare
24:32nella direzione opposta proprio al fine di tutelare. Perché da ex amministratore in realtà
24:37uno dei problemi principali che riscontravamo era che le analisi nel momento nel quale i
24:42fanghi uscivano dall'impresa non garantivano, in realtà non c'era un'analisi puntuale del
24:48fango nel momento dello spandimento e questo diventava un problema così come la questione
24:53della diciamo così dell'odore perché in realtà poi si sono adottate delle tecniche tali da
24:59consentire l'interramento in un tempo in un lasso temporale limitato però questi erano
25:04dei problemi veramente importanti. In realtà devo dire che lo spandimento nei campi se non
25:10veniva l'interramento immediato e adesso lo si fa con alcune macchine speciali dava origine
25:16a una situazione che era veramente ingestibile e quindi da quel punto di vista i problemi
25:21erano davvero importanti. Grazie.
25:24Bene, ci sono altri colleghi? Faccio qui una domanda, magari l'avete già detto perché
25:31ci sono delle modifiche diciamo legislative precise, puntuali che avete meditato che possono in qualche
25:40modo favorire il riutilizzo dei prodotti reflui in agricoltura? Bene, darò la parola di nuovo
25:49al Presidente dell'Utili Italia, Filippo Brandolini.
25:53Bene, di nuovo grazie. Intanto segnalo rispetto anche ad alcuni interventi che al Senato nel decreto
26:08semplificazioni abbiamo riscontrato che è stato presentato un emendamento volto a riassegnare
26:16la delega al Governo per la revisione del decreto legislativo 99 del 92 e questo è sicuramente
26:25importante perché è il primo obiettivo che riteniamo opportuno porci, ovvero aggiornare
26:33una normativa che risale a 33 anni fa che per fare un esempio l'On. Vaccaro lo sa bene
26:39perché appunto se ne occupò quando aveva proposto la revisione di quel decreto legislativo
26:45parla di fanghi di origine civile che è una definizione che non è più utilizzata, adesso
26:53si parla di fanghi di origine urbana. Peraltro quel decreto poggia sulla legge Merli del 76
27:00e sul primo DPR 915 dell'82 che si occupava di rifiuti che sono stati entrambi superati, abrogati
27:10nel tempo. Quindi sicuramente è importante mettere mano al decreto perché nel frattempo
27:17ci sono cambiate molte cose, ci sono conoscenze nuove, ci sono i microinquinanti emergenti o
27:27i microplastici o i PFAS che sono tutti oggetti di grande attenzione nella gestione del servizio
27:36idrico integrato. In questo contesto il decreto Genova è stato una soluzione di emergenza che ha consentito
27:48di gestire un fenomeno che era emerso a seguito di una sentenza del 2017 relativamente in particolare
27:58al parametro degli idrocarburi. Quella sentenza in buona sostanza affermò che la qualità dei
28:07fanghi doveva avere rispetto agli idrocarburi caratteristiche analoghe a quelle dei terreni
28:13bonificati. Una sentenza che evidentemente aveva riferimenti giuridici ma non aveva sufficienti
28:21basi scientifiche e mise in forte crisi tutto il sistema. Il decreto Genova cosa fece? Il decreto
28:29Genova introdusse un limite sugli idrocarburi e quindi intanto si stabilì sia appunto un limite
28:42per questo parametro che non era prima misurato e si diede quindi un obiettivo ai gestori rispetto
28:52alla qualità dei fanghi. Fermo restando che il parametro degli idrocarburi è un parametro
28:59che dipende sia da idrocarburi di origine minerale sia da idrocarburi di origine vegetale e quindi
29:09quel limite è un limite che grosso modo viene rispettato dalla generalità dei fanghi perché i fanghi
29:15di depurazione essendo di origine urbana non trattano reflui di origine industriale quindi non ci sono
29:22contenuti significativi di idrocarburi di origine minerale però è un limite molto restrittivo che ha messo
29:29un po' in difficoltà il sistema. Tant'è vero che abbiamo promosso assieme al CNR una metodica analitica
29:41che consenta di distinguere la parte diciamo l'origine minerale dell'origine biogenica degli idrocarburi
29:50quindi questa metodica è in corso di revisione, approvazione, forse non uso i termini esatti ma comunque
29:57questo è il processo da parte di ISPRA. Quindi la revisione complessiva del Decreto Legislativo 99
30:09ci consentirebbe appunto di tenere conto di questa realtà che è mutata e anche di questi parametri
30:14che hanno delle loro particolarità e che peraltro sono un caso analizzato solo in Italia
30:21non è che negli altri paesi ci siano limiti sugli idrocarburi. Il caso di idrocarburi mi riporta alle vicende
30:34del 2017 che misero in crisi il sistema, in quel momento le attività di spandimento di destinazione
30:42verso l'agricoltura furono messe fortemente in crisi a causa di questa incertezza normativa giuridica
30:48anche diciamo del fatto che l'attenzione della magistratura pone sempre i gestori e chi opera nel settore
30:58in una posizione di estrema cautela proprio stante l'incertezza. In quel periodo come accade nelle situazioni di crisi
31:09aumentarono notevolmente i costi per destinare i fanghi alle soluzioni finali
31:17alcuni si dovessero rivolgere all'estero perché non c'erano opportunità in Italia
31:23non c'era sufficiente spazio nelle discariche, non c'era sufficiente spazio nei termovolizzatori
31:28o i termovolizzatori non avevano nelle loro autorizzazioni i codici dei fanghi
31:32alcuni di questi in quel periodo si fecero delle modifiche alle loro autorizzazioni proprio per avere il codice di trattamento
31:41questo portò a un forte aumento dei costi e appunto ci si rivolse anche all'estero
31:46con costi che arrivavano anche di 200 euro alla tonnellata rispetto a costi in precedenza
31:52che stavano a toni 50-60 euro a seconda delle situazioni.
31:59Grazie al decreto Genova, grazie all'attività che abbiamo svolto di concerto con le istituzioni
32:03siamo riusciti a ritornare in una situazione grossomodo normalizzata
32:09ma che appunto non ci lascia tranquilli perché abbiamo bisogno di un assetto normativo
32:14molto più solido per questa ragione proponiamo, lo trovate anche nelle slide che saranno depositate agli atti
32:24nelle proposte di policy finali, è importante appunto mettere mano alle norme
32:34per avere un quadro normativo completo.
32:37Non so se ho risposto a tutto, volete aggiungere qualcosa?
32:44Salve, grazie. Solo un inciso per sottolineare ancora di più la necessità di rivedere questa normativa
32:53fa riferimento ancora a due norme completamente superate che sono la legge Merli per quanto riguarda le acque
33:00e il DPR 915 per quanto riguarda i rifiuti. Questo spesso ha creato anche delle problematiche
33:07di tipo giudiziario che hanno contribuito a creare quell'incertezza normativa di cui parlava il Presidente
33:14che appunto spesso hanno frenato anche la possibilità di utilizzo dei fanghi in agricoltura in modo corretto.
33:21Io cogliendo l'occasione e lo spunto che ci ha dato l'onorevole Vaccari per dire che cogliamo come un segnale
33:35è molto significativo il fatto che anche col concerto del Governo sia stato depositato questo emendamento
33:44nel contesto del disegno di legge semplificazione attività economiche.
33:52Non devo dire a voi quali possono essere i tempi di un disegno di legge ordinario
33:58ma è del tutto evidente che se soprattutto qui alla Camera si parte dalla Commissione
34:06anche in triangolazione con i colleghi del Senato una spinta al Governo perché si metta mano velocemente
34:15quella può essere una base anche non necessariamente connessa a quel decreto
34:21per qualche altro atto per esempio a cui faceva riferimento l'onorevole Vaccari
34:30come per esempio una risoluzione oppure riprendere quell'emendamento in un veicolo che vada più veloce.
34:36Io credo che ci siano le intenzioni di farlo andare veloce
34:40però purtroppo come sempre i disegni di legge ordinaria hanno una loro tempistica.
34:46Quindi credo però che sia un segnale politico importante che se trova il consenso
34:52della Commissione Agricoltura e della Camera può trovare una modalità veloce di essere messo a terra.
34:59Grazie.
35:03Bene, se non ci sono altre domande ringrazio gli auditi e richiaro conclusa questa audizione.
35:09Grazie.