https://www.pupia.tv - Bagnai - Aggiornamenti (07.05.25)
La playlist di Alberto Bagnai: https://www.pupia.tv/playlist/Alberto-Bagnai
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NovitàTrascrizione
00:00Buonasera, mi sono dimenticato di sganciarmi alla rete dati, cioè di sganciarmi dal Wi-Fi
00:14della camera, perdonate, quindi c'è stata un'interruzione, lì questa mattina si parte
00:20molto presto, non per lavori parlamentari, i lavori parlamentari stanno cercando di salvaguardare
00:29i giorni finali della settimana, perché come sapete abbiamo degli appuntamenti elettorali
00:38e amministrativi, quindi non solo la maggioranza, ma anche e forse soprattutto l'opposizione
00:44hanno interesse ad avere le mani un pochino più libere dal lavoro di aula, senza che nessuno
00:50dei giornali di sinistra parli di assenteismo, visto che è la sinistra che ha bisogno di
00:55non stare in aula, perché appunto abbiamo appuntamenti elettorali di varia natura e di
01:05varia entità, per quel che riguarda me da parlamentare eletto in Abruzzo abbiamo due appuntamenti
01:12importanti, in due città importanti, in due città storiche, due città che naturalmente
01:19nel XXI secolo non sono più delle metropoli, ma che hanno una lunga storia, una è Sulmone
01:27e l'altra è Ortona, Sulmone è in provincia dell'Aquila, Ortona è in provincia di Chieti
01:31nel mio collegio, quindi sto seguendo, sto organizzando, sto portando colleghi da Roma,
01:37faremo una presentazione del libro di Claudio Borghi a Sulmona il 21, tenetevi a tiro, i seguaci,
01:51i follower abruzzesi sono già stati informati nella apposita chat di tenersi liberi per quel
01:57giorno, mentre in provincia di Chieti porteremo, se va di lusso, forse anche il capo, ma dovremmo
02:10portare sicuramente viene, che è un'altra cosa sempre molto interessante e piacevole da
02:15seguire, Alberto Gusmeroli a basto per parlare sostanzialmente di bollette e rottamazione,
02:22le due cose concrete che sta portando avanti, stiamo vivendo dei tempi interessanti, dei
02:35tempi storici che in qualche modo secondo me segneranno un periodo dal punto di vista
02:48proprio storiografico, non sono così convinto di questa cosa dei 20 anni di sovranismo, perché
03:00non mi piace la parola sovranismo e non credo che siano stati 20 anni, nel senso che noi
03:06abbiamo preso coscienza del fatto che qualcosa non funzionava nel 2010 e 20 anni dal 2010 nella
03:14mia aritmetica fa 2030 e nel 2030 ancora non ci siamo, non sappiamo se ci saremo, non
03:21sappiamo se ci saranno le istituzioni che ci circondano, non sono neanche tanto convinto
03:30della mia categorizzazione di guerra dei 30 anni, iniziata nel 2018 con la vittoria della
03:39Lega e quindi di un partito euroscettico importante in Italia che è stata in qualche modo in questa
03:45metafora una specie di defenestrazione di Praga che dà il via a 30 anni di tentativi degli
03:53stati nazionali europei di liberarsi da un impero, da un potere imperiale che una volta era quello
04:01di Jasburgo, adesso è quello di Bruxelles, ogni epoca ha le potenze imperiali che si merita
04:10e noi siamo un'epoca un po' sgancherata e ci meritiamo questi mentecatti, arcobaleno,
04:17ma insomma va bene così, inutile piangersi addosso, l'importante è scrollarseli di dosso
04:23e però scrollarseli di dosso non credo che possa richiedere molto meno tempo oggi di quanto
04:32ne richiedeva, ne ha richiesto quattro secoli fa, ecco questo è una cosa che devo riconoscere,
04:41in questi giorni personaggi dalla mediocrità più o meno eccelsa, perché anche la mediocrità
04:49ha varie gradazioni, puoi essere un po' mediocre, puoi essere molto mediocre e puoi essere anche
04:56mediocremente mediocre, un personaggio in particolare mediocremente mediocre di cui poi mi occuperò
05:02nel blog ha rilanciato un vecchio tema, ma l'euro non è tramontato, quindi il tuo libro
05:08non vale nulla, ma allora il paradosso e anche l'ingiustizia se vogliamo della vita fa sì
05:18che rileggendo il mio libro nella parte economica che era la parte mia propria, non trovo praticamente
05:28nulla di sbagliato, quello che ha reso meno accurate, cogenti certe previsioni non era
05:38tanto il dato economico quanto il dato politico e il paradosso è che io da economista avendo
05:45toppato delle previsioni che erano politiche sono stato premiato diventando un politico
05:50che poi è questo che dà fastidio alle persone mediocremente mediocre, che sono fondamentalmente
05:55quelle attirate da un rapporto di amore e odio verso la mia persona, entrambi ingiustificati
06:01e entrambi vissuti all'insegna del che cosa bagnai che io non ho, cervello, palle, polmoni,
06:08non lo so, tanti organi, tiroide, non so cosa tu hai, tu non abbia che io ho, penso che
06:18tu abbia tutto quello che io ho, il problema è come lo usi quello che hai, allora il ragionamento
06:23quale è? Vi faccio un esempio banale per farvi capire che cosa intendo e non è con un
06:30intento apologetico perché poi ho fatto anche previsioni sbagliate, ma le previsioni che ho
06:34veramente sbagliato, nessuno le ha capite e nessuno me le ha contestate, tanto è che
06:39voglio fare un post in cui me le contesto da solo, in cui io dico a me stesso guarda
06:44Alberto che qui hai detto una cazzata, perché gli altri, i mediocremente mediocri, sono talmente
06:48mediocremente mediocri che nella loro mediocre e mediocrità non hanno né capito quello che
06:53ho detto, né capito che non è successo, né capito perché non è successo e vanno a
06:58concentrarsi sul punto, sull'unica cosa che hanno letto del mio libro, il titolo, ora
07:04io vorrei ricordarvi, a chi se lo ricorda, perché chi si mette all'ascolto in questo momento
07:14può anche pensare che sia normale un mondo in cui l'Unione Europea azzera le elezioni di
07:23un paese perché il risultato non è quello che piace a lei, si può pensare, ma questo
07:29quando noi abbiamo iniziato a renderci conto che c'era qualcosa che non andava nel 2010
07:35e ce ne siamo resi conto perché l'Europa ha deciso di prendere sul serio il parametro
07:42del 60% del rapporto debito PIL, quello era il segnale che ci sarebbe stato un problema
07:50per motivi tecnici con cui non vi annoio, ma insomma in quell'epoca lì tuttavia la
07:58democrazia funzionava, nel senso che se volevi fare un golpe dovevi comunque mettere di mezzo
08:05i mercati, i sorrisetti, lo spread etc., adesso non è più neanche necessario, basta semplicemente
08:15che dici sono stati i bot di un altro paese, gli elettori sono stati influenzati e quindi
08:22annullo le elezioni, voi capite che la previsione di crollo del sistema era una previsione che
08:29constava di due elementi, un elemento di carattere macroeconomico, questo sistema accumulo degli
08:36squilibri e un elemento di carattere politico, questi squilibri possono essere gestiti in vari
08:42modi, ora se l'elemento di carattere politico prendere degli aspetti di radicale novità
08:47perché tu entri, radicale novità in parte anticipata, perché anche questa idea che comunque
08:57un sistema basato sulla compressione dei redditi della maggioranza avrebbe portato alla compressione
09:03dei diritti politici della maggioranza, anche questo era stato detto, ma come, quando, in che
09:09forma, con che pervasività questo sarebbe successo, oggettivamente era abbastanza difficile
09:14aspettarselo, invece ha preso una forma piuttosto virulenta, quindi è chiaro che la resistenza
09:25che il cambiamento ha incontrato è stata una resistenza particolarmente tenace, particolarmente
09:32tenace e quindi è chiaro che dei processi che si poteva immaginare razionalmente che andassero
09:39un po' meno per le lunghe, stanno andando un po' più per le lunghe, ma il punto è, in
09:46che direzione si sta andando? In quella direzione lì, prendiamo ad esempio la Francia, la Francia
09:52non è ancora saltata per aria, sì, la Francia non è ancora saltata per aria, me ne sono accorto,
09:57per certi versi sono anche contento, anche se temo che il risultato del suo non saltare
10:04per aria oggi sia, ahimè, saltare in aria con un botto più grosso domani, ma questo
10:09è un altro discorso. D'altra parte però abbiamo un governo che
10:13si assupera il rotto della cuffia e un debito di cui oggi perfino un economista molto elegante
10:19e molto comifo come Marco Fortis dice, sei mesi dopo quando ve l'ho raccontato io sul
10:25blog che il suo debito pubblico sorpasserà il nostro verso il 2030, perché ormai la traiettoria
10:31è quella, questo è quello che ci fa vedere il Fondo Monetario Internazionale.
10:39Dopodiché la Francia ha la bomba atomica e noi non ce l'abbiamo, la Francia ha le
10:45banche e noi ce l'abbiamo per modo di dire, quindi chiaramente ci sono dei motivi di sopravvento
10:55tattico e strategico nei rapporti di forza tra l'uno e l'altro paese, ma se tu devi
11:00estrettamente considerare una previsione economica sulla base dei fondamentali economici, tutto
11:05sta purtroppo andando esattamente come ci si aspettava che andasse, l'Euro continua a
11:11creare squilibri, questi squilibri continuano ad accumularsi, si riesce a continuare a calciare
11:19il barattolo, evitando che questi squilibri esplodano o se esplodono mettendo delle pezze
11:28a colore sulle situazioni, ma la radice del problema rimane lì.
11:34E quindi stiamo assistendo a tempi per certi versi storici, dove un pezzo dell'essere
11:45questi tempi, tempi storici, è dato dalla evenienza che mi sembra sempre più probabile,
11:58plausibile, palpabile, che ci siano risposte sempre più autoritarie da parte del potere
12:05costituito, questo è il pericolo che ci deve tenere, la svolta bellicista l'abbiamo
12:14vista arrivare ed è arrivata e la svolta autoritaria è lì che aspetta di manifestarsi.
12:22Questo è un pochino il contesto in cui siamo, un contesto naturalmente preoccupante, ma come
12:27sono stati preoccupanti tanti altri contesti, io adesso ho una sessantina d'anni, ho vissuto
12:33gli anni di piombo, anni di tensioni che si sono estrinsecate in un altro modo, la guerra
12:41fredda, abbiamo vissuto tutta una serie di circostanze storiche, di momenti storici e
12:52anche questo secondo me è un momento storico, lo è a mano sua.
12:57Con questo non voglio dirvi godiamoci questo meraviglioso momento storico come se stessimo
13:02leggendo un manuale di storia, in questo momento storico noi purtroppo stiamo vivendo, dobbiamo
13:07crescere i nostri figli, dobbiamo tirare avanti la nostra famiglia, dobbiamo cercare di mantenerci
13:14il nostro lavoro, se ce lo abbiamo, dobbiamo capire se restare in questo lembo di continente,
13:21che tipo di rischio politico sopportiamo, che tipo di rischio corrono i nostri diritti
13:26civili e anche quelli economici in questo continente, dobbiamo capire tante cose, non è assolutamente
13:33una situazione semplice. Diciamo che il lavoro che abbiamo fatto insieme
13:39è un lavoro che almeno nelle intenzioni se non nei risultati, a mio avviso avrebbe dovuto
13:47servire ad aiutarci a affrontare momenti di questo tipo con una maggiore consapevolezza
14:00e lucidità. Bene, allora buonanotte e domani purtroppo
14:06è una giornata molto triste a Chieti e io sarò lì.