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l malavitoso Rocco Musco e un compare sorvegliano una spedizione di valuta clandestina in dollari, trasferita a Milano ad opera di alcuni corrieri; il plico, nel percorso che parte da piazza del Duomo e prosegue in metropolitana, durante gli scambi tra i vari corrieri viene misteriosamente sostituito e i soldi spariscono. I due, responsabili finali della consegna, interrogano inutilmente gli incolpevoli corrieri che, non avendo saputo fornire risposte esaurienti, vengono prima malmenati e quindi brutalmente uccisi.

Tre anni dopo, Ugo Piazza viene rilasciato dal carcere di San Vittore: era uno dei corrieri, all'epoca sfuggito alla vendetta poiché nel frattempo arrestato per una rapina. Ad attenderlo all'uscita dal carcere ci sono Rocco e i suoi scagnozzi, incaricati del boss mafioso conosciuto come l'Americano (convinto che sia stato lo stesso Piazza a far sparire il malloppo) di avvicinarlo con l'intento di iniziare a "pressarlo". Piazza nega ogni responsabilità e, dopo essere stato malmenato, viene derubato di soldi e documenti; Rocco gli consiglia di andare a chiarirsi con l'Americano, evitando così ulteriori problemi.

Ugo si reca alla stazione di polizia con il volto tumefatto, dichiarando di essere stato investito e di avere smarrito i documenti, richiedendo quindi un duplicato. Lì deve subire le vessazioni di un esperto commissario, il quale intuisce il reale svolgimento dei fatti. Infatti, conoscendolo bene, anche lui sospetta che Piazza sia l'autore del furto ai danni del boss. Lo mette quindi in guardia del grosso rischio che sta correndo e lo invita a collaborare per incastrare l'Americano. Ugo nega ogni accusa e ottiene finalmente un duplicato del documento, così da potere trovare alloggio in un modesto albergo.

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