Dopo lo sgombero e la demolizione della tendopoli di Calais, nel nord della Francia, un campo profughi è stato smantellato a Parigi. Si tratta del più grande della capitale francese, allestito a nordest, nel 19/o arrondissement, sotto la sopraelevata della fermata Stalingrad della metropolitana.
Dietro a un cordone di gendarmi, tremila migranti sono stati trasferiti in diversi centri d’accoglienza nell’Ile-de-France. Sono sudanesi, afghani, eritrei, che hanno vissuto in condizioni sanitarie precarie. Gli occupanti del campo si sono messi in fila per salire nei bus e negli altri mezzi predisposti, un’ottantina in totale.
Dopo lo sgombero della cosiddetta Giungla di Calais, era esploso il numero di migranti presenti nelle tendopoli nella zona nordest di Parigi. Secondo l’ufficio di accoglienza e accompagnamento dei migranti si è passati da 2mila a 3mila in due giorni.
Nei mesi scorsi il sindaco di Parigi, Anne Hidalgo, ha promesso la prossima apertura del “campo umanitario”, un nuovo centro di accoglienza nel 18/o arrondissement, che potrà ospitare fino a 600 migranti.
Dietro a un cordone di gendarmi, tremila migranti sono stati trasferiti in diversi centri d’accoglienza nell’Ile-de-France. Sono sudanesi, afghani, eritrei, che hanno vissuto in condizioni sanitarie precarie. Gli occupanti del campo si sono messi in fila per salire nei bus e negli altri mezzi predisposti, un’ottantina in totale.
Dopo lo sgombero della cosiddetta Giungla di Calais, era esploso il numero di migranti presenti nelle tendopoli nella zona nordest di Parigi. Secondo l’ufficio di accoglienza e accompagnamento dei migranti si è passati da 2mila a 3mila in due giorni.
Nei mesi scorsi il sindaco di Parigi, Anne Hidalgo, ha promesso la prossima apertura del “campo umanitario”, un nuovo centro di accoglienza nel 18/o arrondissement, che potrà ospitare fino a 600 migranti.
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