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Crevalcore (Bologna), 29 set. (askanews) - "Nessuno ci abbandoni, abbiamo bisogno di tutti. Chiediamo alla politica che ci dia una mano a trovare una soluzione". E' l'appello dei lavoratori della Magneti Marelli che hanno indetto uno sciopero dopo l'annuncio del Fondo americano KKR, proprietario dello storico marchio della Motor Valley, di chiudere lo stabilimento di Crevalcore, nel bolognese. Fallito anche l'ultimo tentativo fatto dalla Regione Emilia-Romagna che ha trattato, insieme ai sindacati, con l'azienda che ha deciso di trasferire la produzione di pezzi di motori per auto benzina e diesel nella sede di Bari.Salvatore Parlato, operatore territoriale Fim Cisl: "E' un fatto grave. Anche ieri in Regione si sono dimostrati così freddi verso le persone, senza pensarci un attimo di ritirare la procedura di chiusura. Noi resteremo qui a lottare per il nostro posto di lavoro, per la nostra dignità. Come loro non hanno fatto un passo indietro, non lo faremo neanche noi".L'azienda si giustifica elencando perdite di 6 milioni di euro per l'aumento dei costi dell'energia e sostenendo che le attività legate a quel tipo di motori hanno portato a un utilizzo del 45% della capacità produttiva. Un calo costante che arriverebbe al 20% entro il 2027.Grazia Vitiello, delegata Fim Cisl, che lavora alla Marelli da 18 anni con il marito. Come loro altre 20 coppie rischiano a fine anno di non avere più entrate:"Ci aspettiamo che il governo stia dalla nostra parte perché le istituzioni qua ce l'hanno dimostrato ampiamente, perché sarebbe un danno per tutto il territorio non solo per la nostra azienda e non vogliamo essere i primi di una lunga seria che in nome di una transizione perdono il posto di lavoro".La segretaria Elly Schlein, ha assicurato il proprio sostegno e quello di tutti i parlamentari del Partito democratico. E incontrando i lavorato davanti ai cancelli ha avvertito il governo che sta discutendo della vendita della rete Netco della Tim un'infrastruttura strategica sulle telecomunicazioni al gruppo Kkr, proprietario della Magneti Marelli."Al governo chiediamo, di fronte a questo nodo politico, se ha un canale aperto con KKR per discutere di eventuali vendite di un settore strategico come le telecomunicazioni, attenzione, chieda, alzi la voce e non pieghi la testa rispetto a quello che si sta facendo qua" dove la proprietà dell'azienda "non ha neanche comunicato e informato in modo chiaro alle rappresentanze sindacali di progetti che evidentemente erano già in campo. E questo è un altro atteggiamento non accettabile".Nelle prossime ore è atteso anche il leader di Azione Carlo Calenda che ha attaccato Landini e puntato il dito contro la Cgil. Un "ospite non gradito" ha detto il segretario dalla Fiom di Bologna, Simone Selmi: "Calenda essendo parlamentare è uno dei responsabili di questa situazione, che scarichi la palla sulle organizzazioni sindacali credo che sia abbastanza inopportuno ed è per questo che pensiamo che qui non sia benvenuto".

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