SpeechBox - Mingardi - 21/12/23

  • 8 mesi fa
SpeechBox - Mingardi - 21/12/23

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Trascrizione
00:00 Ultima puntata del 2023, parliamo della riforma del patto di stabilità della ratifica del
00:10 MES, ma anche di due importanti appuntamenti politici che ci attenderanno nel prossimo
00:15 anno, le elezioni presidenziali negli Stati Uniti e le elezioni europee.
00:20 Vi aspetto.
00:20 E alla fine è arrivata l'approvazione da parte dell'Eco, fin dalla riunione dei Ministri
00:44 dell'Economia dei Paesi dell'Unione Europea, del nuovo patto di stabilità, sostanzialmente
00:50 caldeggiato dall'asse Francia-Germania con l'appoggio anche della Spagna.
00:55 L'Italia ha dovuto accettarlo.
00:58 Che cosa cambia adesso?
01:00 Ne parliamo in questa puntata di Speechbox, in compagnia del nostro ospite che vado subito
01:05 a salutare, abbiamo con noi Alberto Mingardi, direttore generale dell'Istituto Bruno Leoni.
01:10 Buongiorno e ben ritrovato su maschialounge.com.
01:13 Dicevo, in extremis abbiamo avuto questo accordo che adesso andrà negoziato con il
01:19 Parlamento.
01:20 Quali sono gli elementi principali?
01:21 Che cosa cambia rispetto al precedente patto di stabilità?
01:25 Dunque, tornano le regole fiscali, perché non era realistico immaginare che si continuasse
01:32 nella situazione eccezionale che si era determinata con la pandemia.
01:36 L'Unione Europea e soprattutto l'area dell'euro ovviamente condividono la stessa moneta, hanno
01:41 bisogno in assenza di una politica fiscale comune, delle regole di ingaggio che consentano
01:47 una buona prosecuzione del percorso tra i Paesi membri.
01:53 Si è scelto di andare su parametri che non sono diversi da quelli del passato, ma che
01:59 consentono comunque qualche margine di flessibilità in più.
02:04 La vittoria italiana e se volete anche la critica che può essere mossa al patto è
02:10 stata legata al concentrarsi sostanzialmente sul tempo che avremo a disposizione per rimetterci
02:19 in qualche maniera a regime.
02:21 Cioè, anziché andare a incidere in modo pesante sui parametri, si è scelto di consentire
02:28 tempi di aggiustamento un po' più lunghi.
02:31 Ora, noi sappiamo che anche il patto di stabilità quando era nella versione precedente più
02:35 stringente molto spesso è stato interpretato a vantaggio dei diversi Paesi.
02:41 Sono sempre regole che hanno poi margini di applicazione nella prassi.
02:48 Non di meno, per stare a una metafora che funziona in un periodo come questo, è un
02:54 po' come con le diete.
02:55 È meglio avere una dieta a prescindere e seguire un regime indipendentemente dal suo
03:01 contenuto che non averne nessuna.
03:03 Il senso di questo passo è stato quello, in qualche maniera, di dare un segnale rispetto
03:10 alla necessità di riportare in ordine finanze pubbliche che stanno oggi peggio di quanto
03:15 stavano prima della pandemia ovunque, tenendo presente che ci sono eccezioni per investimenti
03:22 benedetti dall'Unione Europea, che i tempi di aggiustamento saranno più lunghi del previsto
03:28 e che quindi in qualche maniera non è il ritorno all'austerità come diranno i critici
03:34 nottetempo.
03:35 Tra l'altro il rischio maggiore è che si tornasse al vecchio patto di stabilità con
03:43 non soltanto delle regole ma anche con tempi molto più stringenti.
03:48 Detto ciò, l'Italia è lontana da quelli che sono gli obiettivi.
03:52 Il rapporto deficit/pill secondo le ultime stime della Nadef è al 5,3%.
03:57 Il rapporto debito/pill al 144%, quindi siamo oltre al parametro che sono rispettivamente
04:04 3% e 60% con ampliamento poi al 90%.
04:09 Per rientrare sono stati stimati 50-20 miliardi.
04:14 Come li troviamo?
04:15 Obiettivo irraggiungibile.
04:17 Per rientrare serve mettersi pian piano in carreggiata.
04:22 Questo significa tornare ad avere un approccio diverso ai conti pubblici, dare priorità
04:29 al rigore dei conti.
04:31 Ma questo non lo dobbiamo fare perché ce lo dice l'Europa, lo dobbiamo fare per rispetto
04:36 anzitutto alla Costituzione italiana che comunque sia prevede l'equilibrio tra entrate e uscite,
04:43 aggio stato, ciclo economico, eccetera, ma quell'articolo lì della Costituzione che
04:48 è l'articolo 81 sarebbe auspicabile non fosse ogni anno disatteso utilizzando il meccanismo
04:55 parlamentare che pure esso contempla.
04:56 E soprattutto lo dobbiamo agli italiani di domani.
05:01 Il debito pubblico sta sulle loro spalle sostanzialmente e la spesa a deficit, indipendentemente dal
05:09 livello della spesa pubblica, è spesa per la quale noi mettiamo in gioco risorse che
05:14 sarebbero di altri, cioè di chi verrà dopo di noi e dovrebbero essere loro in qualche
05:18 maniera a decidere cosa vogliono fare, abbassare le tasse, fare questa spesa, fare quell'altra.
05:23 Noi stiamo letteralmente da anni ipoticando il futuro dei nostri figli e dei nostri nipoti
05:30 e sarebbe buona norma tornare a rendersene conto, anche perché, diciamo la verità,
05:37 se la spesa in deficit bastasse a far crescere un Paese l'Italia avrebbe tassi di crescita
05:43 molto diversa da quelli che ha.
05:45 La partita come sempre è anche politica.
05:49 Leggevo questa mattina su qualche giornale che diceva il patto di stabilità è un mess
05:54 camuffato, anche sul mess si giocherà un'altra partita importante per il nostro governo.
06:01 Lì com'è la questione?
06:02 Non c'è nessuna ragione razionale per non mettere la firma che va messa.
06:08 Il mess è sostanzialmente un'assicurazione che ci consentirebbe, se mai entrassimo di
06:16 nuovo in crisi fiscale, speriamo non succeda, di avere modalità operative paradossalmente
06:25 molto migliori di quelle che dovremmo affrontare.
06:29 Invece in assenza di mess noi siamo un Paese che ha avuto esperienza di aggiustamenti bruschi,
06:35 perlomeno con due governi, il governo Amato del 1992 e il governo Monti del 2011, la presenza
06:41 del mess renderebbe meno aspro un processo del genere che speriamo non sia necessario
06:47 di nuovo, ma nel caso lo fosse.
06:49 È chiaro che c'è una condizionalità, ma è la condizionalità che accompagna qualsiasi
06:54 prestito, è la stessa cosa che esiste per i prestiti del Fondo Monetario e alla fine
06:58 è la stessa cosa che esiste per qualsiasi genere di impegno di quel tipo.
07:03 Il problema sul mess è direi neanche politico, ma è retorico, alcune forze dell'attuale
07:09 maggioranza per anni hanno usato il mess come spauracchio, lasciando intendere che quello
07:16 era il modo attraverso il quale Bruxelles voleva prendere il comando di Roma.
07:22 E quindi fanno fatica, adesso che sono al governo e che hanno dato, a dire il vero,
07:27 la prova di benaltra responsabilità, questo va riconosciuto, sia Fratelli d'Italia che
07:33 la Lega di essere stati fiscalmente molto più prudenti di tante loro promesse, fanno
07:38 fatica a aggiustare la loro retorica, ma non c'è veramente nessuna ragione per continuare
07:43 con questa pantomima sul mess.
07:45 Tra l'altro probabilmente c'è anche in quel caso, ed è interessante soprattutto
07:50 per chi lavora negli organi di informazione, un problema quasi di percezione, nel senso
07:55 che la questione mess è ideologicamente molto carica su alcuni quotidiani e su alcuni
08:02 siti internet, ma è una cosa della quale l'elettore medio giustamente non sa nulla
08:08 e probabilmente gli interessa anche meno.
08:11 Tra l'altro si parlava appunto delle regole, le regole sono importanti anche per dare
08:17 maggiore certezza ai mercati e veniamo da due anni davvero molto volatili, molto complicati,
08:25 quindi cominciare a ritornare nei paletti non è male anche per quanto riguarda gli
08:30 investimenti.
08:31 Parliamo del 2024, sarà un anno denso, ci portiamo dietro ancora dei conflitti irrisolti,
08:38 purtroppo aperto ancora il fronte di Israele, quello dell'Ucraina, ma avremo anche degli
08:43 appuntamenti politici a livello internazionale molto importanti, primo fra tutti quello delle
08:49 elezioni presidenziali negli Stati Uniti.
08:52 Sarà un test secondo te per le democrazie occidentali messe a dura prova in questi due
08:57 ultimi anni?
08:58 Chi crede nella democrazia non può avere paura del verdetto degli elettori, le elezioni
09:05 sono la festa della democrazia, sono il momento nel quale si celebra appunto il rito fondamentale
09:12 del genere di regimi politici nei quali noi viviamo.
09:15 Le elezioni presidenziali americane saranno un evento però di importanza veramente cruciale,
09:23 perché per quanto gli Stati Uniti non siano almeno in apparenza in una situazione economica
09:31 disastrosa, tutt'altro, sono però afflitti da un forte malessere, sono un paese molto
09:39 polarizzato, c'è grande insoddisfazione con l'amministrazione attuale, sia in campo
09:47 repubblicano ma anche tra i democratici, come dimostra il fatto che un democratico che è
09:53 diventato indipendente, come Robert Kennedy, va molto bene nei sondaggi e quindi è probabile
09:59 che le prossime elezioni americane siano un piccolo terremoto.
10:04 Se un'ipotesi che oggi è la più probabile, poi 11 mesi sono un'eternità in politica,
10:14 ma oggi secondo i sondaggi l'ipotesi più probabile è il ritorno di Donald Trump, questo
10:21 metterebbe alla prova non le democrazie che scelgono in questo caso il candidato che preferiscono,
10:27 ma metterebbe alla prova quello che è il consenso dominante nell'elita europea che
10:32 è totalmente allineato con le posizioni dell'attuale amministrazione, che è un'amministrazione
10:39 per gli standard americani molto di sinistra.
10:43 E quindi siccome con Trump è probabile che ci sarebbe un forte cambio, su alcuni temi
10:49 non cambierebbe nulla, la Cina, ma su altre questioni, per esempio il rapporto con la
10:57 Russia, è immaginabile che Trump cambierebbe direzione, lì per l'Unione Europea sarà
11:08 difficile immaginare cosa fare, è molto bello fare gli esercizi di retorica che fa la signora
11:20 von der Leyen sapendo che poi sono dietro gli Stati Uniti, in assenza della presenza
11:26 americana le cose cambierebbero in modo molto netto.
11:30 Prima ci sono le elezioni europee, ma lì sì c'è un problema per la democrazia, su
11:36 alcuni aspetti perché le elezioni europee sono solo un grosso sondaggio, ed è già
11:41 stato detto agli elettori che comunque vadano non cambierà il cartello che governerà l'Unione
11:48 Europea, quindi saranno ancora una volta un sondaggio nazionale sui governi dei diversi
11:53 paesi, l'ipotesi su cui lavorava Giorgia Meloni, che era quella di un cambio di direzione
11:59 politica nell'Unione Europea, si è stato detto in modo molto chiaro dai principali
12:04 protagonisti che non può avvenire perché i socialisti e i democristiani vogliono continuare
12:09 a governare assieme e salvo rivoluzioni inimmaginabili avranno i numeri per farlo, e quindi noi
12:18 rischiamo di avere "more of the same" in Unione Europea con dei focolai di malessere
12:25 però che crescono e poi a novembre questa specie di tsunami che ci si abbatte contro,
12:31 ma come sempre in politica non è detto perché tutto può succedere e quando votano gli elettori
12:36 fanno talora delle scelte che gli analisti e i sondaggisti non riescono neanche a immaginare.
12:42 Grazie ad Alberto Mingardi, direttore generale dell'Istituto Bruno Leoni, ricambiamo gli
12:54 auguri di aver partecipato a questa ultima puntata dell'anno, averci dato spunti interessanti
13:01 che ci porteremo per il prossimo anno.
13:04 Grazie a tutti voi di averci seguiti, vi auguro buone feste e ci rivediamo nel 2024.
13:13 Voi continuate a seguirci per tutti gli aggiornamenti su fanashallounge.com
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