Milano, 7 mag. (askanews) - Con "Il mercante di Venezia" di William Shakespeare si chiude la stagione di prosa del teatro Manzoni di Milano. Uno spettacolo amatissimo, in scena fino al 19 maggio, che pone al pubblico contemporaneo questioni di assoluta necessità, denaro, sangue, amore amicizia e magia, tra scontri etici e soprattutto interreligiosi. Franco Branciaroli che intepreta Shylock spiega che questo testo è antisemita perché si conclude con la conversione dell'usuraio."È il più grande sacrilegio mai scritto sui testi teatrali nei confronti di un ebreo, ma è chiaro che la platea deve sforzarsi informarsi su come era la situazione religiosa dell'epoca"."Shylock uomo cattivo, ma non rappresenta gli ebrei", spiega il regista Paolo Valerio che aggiunge:"Sicuramente la scelta di aprire e chiudere lo spettacolo con Shylock a differenza del testo originale di Shakespeare, perchè ci dà dei diversi suggerimenti e abbiamo voluto risarcire Shylock di questo antisemitismo e secondo me anche grazie alla leggerezza di questo testo che fa ridere ci siamo riusciti".
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