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TVTrascrizione
00:00:00Tutto pronto per una nuova puntata di Ipso Fatto, l'Italia si racconta.
00:00:05Trent'anni dalla morte, il prossimo 6 agosto, ricorderemo Domenico Modugno,
00:00:10raccontato da uno dei fondatori di RAI2, Giancarlo Governi.
00:00:15Parleremo poi di storia femminile in compagnia di Federico Toro, penna della rivista Confidenze.
00:00:22Discuteremo di strategie vincenti per le imprese in termini di riduzione dei costi energetici
00:00:28e salvaguardia dell'ambiente insieme a Fabio Zambelli, direttore del consorzio Esperienze Energia.
00:00:35E infine faremo un tuffo nel periodo Regency con il nuovo libro di Manuela Chiarottino.
00:00:41Tutto questo ovviamente sempre insieme alle nostre rubriche, subito dopo la sigla.
00:00:59Ben, ritrovate la nuova puntata di Ipso Fatto, l'Italia si racconta.
00:01:04L'ultima di questa stagione, prima della pausa estiva per poi rivederci tutti quanti a settembre.
00:01:10Tanti argomenti, partiamo da una celebrità, Domenico Modugno.
00:01:16Domenico Modugno è stato un po' un po' un po' un po' un po' un po' un po' un po' un po' un po' un po'
00:01:25Domenico Modugno ovviamente non ha bisogno di presentazioni.
00:01:30Pensate, insieme a Garibaldi, Verdi, Caruso e Pavarotti, è senza dubbio uno degli italiani più conosciuti al mondo.
00:01:38Le sue canzoni sono state tradotte e cantate in oltre 150 paesi.
00:01:43E a 30 anni dalla morte che si celebrerà il prossimo 6 agosto, Giancarlo Goberni, giornalista, scrittore,
00:01:51sceneggiatore e anche autore televisivo tra i fondatori di Rai 2, lo ricorda nel suo nuovo libro dal titolo
00:01:58Mister Volare, La rivoluzione di Domenico Modugno, scritto con Leonardo Settimeglio e uscito di recente con Vallecchi, editore.
00:02:08Ce l'abbiamo a nostro ospite in questa puntata, ben trovato Giancarlo, buongiorno, grazie per essere qui con noi.
00:02:14Buongiorno, grazie.
00:02:18Grazie a te. Allora, un titolo emblematico, Mister Volare, ci piace sicuramente molto,
00:02:25però anche un sottotitolo che io personalmente trovo altrettanto importante ed evocativo.
00:02:31Dov'è riuscito a portare, secondo te, la rivoluzione? In quali ambiti di afferenza Domenico Modugno nel corso della sua carriera?
00:02:42La rivoluzione, si dice che abbia fatto una rivoluzione perché dopo di lui le canzoni non si fecero più come si facevano una volta,
00:02:54soprattutto non si cantavano più come si cantavano una volta, soprattutto non si presentava più davanti al pubblico come ci si presentava una volta.
00:03:04Lui fece una rivoluzione in tutto, anche nel vestire, anche nell'aspetto. Lui è il primo cantante meridionale che ha l'aspetto del meridionale.
00:03:15Orgoglioso di esserlo, tra l'altro. C'ha i baffi, non c'erano mai stati cantanti con i baffi prima di Modugno.
00:03:25Poi dopo verranno anche quelli con le barbe, ma stiamo parlando del 68-69, quindi gli anni della rivoluzione giovanile, che si farà anche sul pelo, sui capelli, sulla barba, sui baffi e queste cose qui.
00:03:41Modugno, tra l'altro con il 1958, che è l'anno in cui lui canta al Festival di Sanremo, cioè conquista il Festival di Sanremo, che era preparato a far vincere un'altra canzone,
00:03:56probabilmente una canzone di Nilla Pizzi o di Claudio Villa. Conquista il pubblico con questa sua canzone che si chiamava Nel blu divinto di blu, che fu ribattezzata immediatamente Volare.
00:04:13Da quella data, quel febbraio del 1958, si dà inizio ad una nuova era della canzone italiana. Adesso prima del 58 si parlerà di un prima Modugno e poi dopo il 58 di un dopo Modugno, come se fosse avanti Cristo o dopo Cristo.
00:04:32Esattamente. Con Leoncarlo, che taglio avete deciso di conferire a queste nuove pagine, Giancarlo?
00:04:43Leoncarlo, che era un grande musicologo, ha raccontato in un capitolo corposo, scritto anche molto bene, la musica di Domenico Modugno e come si inserisce nel panorama musicale italiano.
00:05:01Tra l'altro lui si rifà anche al parere di un grande musicologo storico della musica, Massimo Mila, che dice che Domenico Modugno è Giuseppe Verdi della canzone italiana.
00:05:20Ha fatto una rivoluzione perché ha raccontato questo modo di raccontare. Tra l'altro, per venire al corpo del libro, quando penso a Domenico Modugno mi viene da pensare al titolo di un libro di Carlo Levi, un grande scrittore italiano, quello di Cristo si è fermato a Teboli.
00:05:49Il titolo di questo libro è Il futuro ha un cuore antico. Infatti, Domenico Modugno, con la sua canzone, col suo modo di cantare, con il suo modo di porgere, con il suo modo di cantare le canzoni, di scrivere le canzoni e di cantarle, è entrato nel futuro con tutto un bel ground culturale antichissimo
00:06:17che è quello del mondo contadino, del mondo contadino con il suo grande immaginario, con il suo caravanzerraglio di animali dolenti, di animali che amano e che soffrono come gli umani.
00:06:41Tra l'altro, la sua canzone più famosa è l'Upisci Spada che racconta la storia di un pesce spada che vede morire la sua compagna perché è stata traffitta dalla fioscina dei pescatori.
00:06:57Lui scrive queste canzoni con una lingua antica che non è la lingua italiana ma è una lingua della Puglia del Sud, di San Pietro Vernotico, che assomiglia tantissimo al siciliano.
00:07:16Tant'è vero che Domenico Budugno fu creduto siciliano e lui l'ha fatto credere perché naturalmente la Sicilia era molto più famosa della Puglia nel mondo, la Sicilia è famosa in tutto il mondo, anche per motivi, per esempio per la mafia.
00:07:37Ma non soltanto per quello, per la sua grande storia, per la sua grande tradizione eccetera, è una lingua simile a quella, e lui con questa lingua poi dopo entra nella lingua italiana e fa una rivoluzione, una vera e propria rivoluzione perché dopo di allora l'Italia incomincerà a volare sulle ali della canzone di Domenico Budugno.
00:08:01E' un'introduzione al miracolo economico.
00:08:32E ti chiedo, oggi come viene ricordato secondo te Domenico Budugno? Se Domenico Budugno fosse un grande della canzone italiana, della società odierna, che Domenico Budugno sarebbe?
00:08:45Beh guarda, sarebbe come nella pittura, nella scultura ricordiamo sempre Michelangelo, oggi potremmo ricordare nel campo della canzone, nel campo della musica leggera possiamo ricordare Domenico Budugno come un personaggio, come un capostipite, come un monumento, un grande monumento
00:09:15che mi ha raccontato una parte della nostra storia molto importante, ecco questo è Domenico Budugno secondo me, come Michelangelo nella pittura, nella scultura, nell'arte.
00:09:28E se dovessimo fare Gioancarlo insieme a un altro parallelismo? Tu sei un grande biografo, ti sei occupato di tantissimi miti dello spettacolo di casa nostra, del bel paese, mi viene in mente per esempio uno tra tutti o tra tanti Alberto Sordi.
00:09:43C'è un altro personaggio con cui ti sentiresti di fare un parallelismo, nei periodi storici paralleli intendo, quindi senza andare magari indietro nel tempo come con Michelangelo nell'arte pittorica?
00:09:59Guarda io vorrei rendere omaggio a quello che è stato un grande rivale di Domenico Budugno, quello che lui ha tentato di sconfiggere ma che non è riuscito mai a sconfiggere anche perché non aveva nessuna intenzione di sconfiggerlo ed è Claudio Villa, il quale è il grande rappresentante della canzone di prima di Modugno
00:10:24che ha continuato a resistere dopo che gli è piombata addosso quello che possiamo chiamare tranquillamente il ciclone Modugno e poi a un certo punto si sono combattuti, lui ha resistito, poi si sono alleati, hanno vinto il Festival di Sanremo insieme e poi dopo alla fine dei loro giorni sono diventati amici.
00:10:51Infatti l'ultima persona che Modugno frequenterà prima che Claudio Villa si ammalasse e morisse è stato proprio Claudio Villa, quindi Domenico Budugno si sono incontrati a casa di Claudio Villa anche perché Claudio Villa stava vicino a Domenico Budugno che aveva avuto questo incidente, viveva in carrozzina e quindi aveva bisogno di compagnia.
00:11:21Immaginavo che avresti citato Claudio Villa, c'è un aneddoto che ci puoi svelare?
00:11:36Sì, a un certo punto dopo tanti anni di litigate, Claudio Villa veniva attaccato da tutti anche per colpa di Modugno, non perché Modugno istigasse gli altri contro Claudio Villa, ma come ti dicevo dopo Modugno non si poteva più cantare alla maniera di Claudio Villa,
00:12:01tant'è vero che contemporaneamente escono i giovani del rock'n'roll, tu pensa che nel 1900 o due anni prima c'è a Milano il primo raduno di rock'n'roll al Palazzo del Ghiaccio dove si presentano una ragazzina di 16 anni che si chiama Mina,
00:12:27c'è un ragazzo di 18 anni che si chiama Adriano Celentano, c'è uno ancora più giovane di 15 anni che si chiama Little Tony, ci sono due giovanotti che si fanno chiamare i due corsari che sono Enzo Chiannacci e Giorgio Gabber,
00:12:52quindi quello che sarà la canzone italiana dei prossimi 20-30 anni stanno tutti quanti concentrati lì e pronti a fare questa grande rivoluzione che è la rivoluzione del rock'n'roll.
00:13:04Dall'altra parte c'è Domenico Modugno che sta indicando una strada completamente diversa dal passato, quindi il povero Claudio Villa è lì solo che si sta alleccando le ferite, però lui risponde colpo su colpo perché è uno che non ci vuole stare, uno che non vuole morire,
00:13:25anche perché lui ha sofferto tantissimo nella vita per emergere e a un certo punto cosa succede? Succede che Domenico Modugno è ancora trionfante e Claudio Villa va da lui e gli dice facciamo una canzone insieme,
00:13:49al Festival di Sanremo gli interpreti erano sempre abbinati, erano sempre due, e lui scrive una canzone che si chiama Addio Addio e la scrive pensando alle capacità vocali di Claudio Villa, non alle sue capacità vocali, lui fa l'autore,
00:14:07vincono il Festival di Sanremo, alla fine saranno vincitori quattro volte tutte e due, quindi è un record che difficilmente sarà battuto, che non è mai stato battuto e che difficilmente sarà battuto, vincono questo Festival di Sanremo insieme,
00:14:27però a un certo punto Domenico Modugno dirà sì, però la vittoria la devo a lui, io l'ho scritta la canzone, però lui l'ha cantata talmente bene che quindi è una vittoria meritata di Claudio Villa.
00:14:43E questo lo riporta un po' secondo me anche alla fine della sua garriera, non in termini cronologici intendo Giancarlo, ma anche per il fatto di essere ricordato come una persona che si è impegnata a livello sociale, non trovi?
00:14:59Che quindi sia stata anche capace di provare gratitudine e di impegnarsi per gli altri, sei d'accordo con me?
00:15:07Sì, sicuramente, la malattia gli ha dato una nuova vita, una vita che lui non aveva mai immaginato di trascorrere, di vivere, perché lui è ridotto in carrozzino, si fa a coraggio, si alza in piedi e comincerà a impegnarsi in politica per i diritti degli umili, degli ultimi, di quelli che non hanno mai avuto diritti
00:15:36ed è molto bello quando a un certo punto lui dirà a Marco Pannella, il capo del partito radicale, che è quello che lo ha preso in custodia diciamo, e gli dice guarda se noi al congresso riusciamo a ottenere quello che dobbiamo ottenere, io dopo tanti anni canterò a volare.
00:16:00E a un certo punto questo congresso lui si alza in piedi, aiutato dagli altri, prende un microfono e attacca a volare. E questo volare lo canta tutto quanto il congresso, migliaia di persone tutti quanti insieme.
00:16:15Gian Carlo un'ultima domanda?
00:16:17Ed è l'ultima volta che lui canterà.
00:16:20Ti volevo fare un'ultima domanda prima di salutarti. Secondo te con questo libro che cosa riusciamo a scoprire di più di Domenico Modugno che fino ad oggi non conoscevamo ancora, che non era venuto alla ribalta?
00:16:36Soprattutto il fatto che lui non volesse fare il cantante ma che volesse fare l'attore. Terrato l'ha anche fatto, l'attore l'ha fatto anche molto bene. Lui viene a Roma perché c'è Cinecittà.
00:16:55Infatti la prima cosa che fa va a Cinecittà a fare le comparsate. Però le comparsate non gli danno quella fama che lui vorrebbe avere. Naturalmente si chiama comparsata perché si compare e basta. Servono per guadagnarsi la giornata.
00:17:15Però lui va al centro sperimentale di cinematografia dove c'è il corso per attori e lui fa il provino. Siccome non conosce niente a memoria, non sa niente di teatro, non sa niente di cosa, allora gli dice che cosa ha preparato.
00:17:32Gli racconta una barzelletta. La racconta talmente bene che lì c'erano dei determinatori, persone intelligenti che capiscono che questo ci astoffa e lo prendono. Però c'è il problema di mantenersi a Roma.
00:17:49Mantenersi a Roma lui sapeva queste canzoni, andava in giro per le osterie, per le trattorie di Roma a cantare, a fare la posteggia. Poi passava con il piattino che gli dava dei soldi e si manteneva così.
00:18:03Una delle trattorie che lui frequentava abitualmente era quella di via Margolta, la via dei pittori, la via degli artisti, frequentata dagli artisti, dagli attori, dai registi, dagli autori del cinema eccetera.
00:18:21E lì un giorno incontra Valtelchiari. Valtelchiari che è un re della rivista, dello spettacolo leggero, si è messo in testa però di farla finita con la rivista tradizionale e vuole mettere in scena una rivista completamente diversa da tutte le altre.
00:18:41Anche nel titolo si chiamerà Controcorrente e prende questo giovanotto che cantava queste canzoni strane tipo Lupisci Sbata, Caval Duceco, Dallamineria, queste cose qua e lo utilizza per i siparietti.
00:19:01I siparietti sono quando bisogna cambiare scena, si tira il sipario e esce fuori uno. Di solito il re dei siparietti era Gino Premieri che raccontava le barzellette oppure un cantante che cantava tra di lui. A fare i siparietti c'era Dominico Modugno che cantava queste sue canzoni.
00:19:21Hai raccontato delle cose che davvero credo siano sconosciute ai più e tanto più alle generazioni venute dopo. Io tutti i nomi che hai citato ho avuto modo di apprezzarli da bambina ma questo libro penso sia anche una scoperta del tempo che fu e che ha segnato un vero e proprio Spartiacque, quindi adatto un po' a una platea generalista.
00:19:45E' stato un grandissimo piacere averti nostro ospite, mi sarebbe piaciuto avere più tempo a disposizione. E grazie Giancarlo davvero. Grazie a te. Grazie Giancarlo Governi. Adesso è arrivato il momento della rubrica Cura della nostra Rosalia Messina dal titolo Una tisana un libro. Sentiamo.
00:20:16Bentornati a Una tisana un libro. Vi parlo in questa puntata dell'ultimo romanzo di Alessandro Piperno, Aria di famiglia, edito di recente da Mondadori. Il protagonista di questo ultimo romanzo di Alessandro Piperno sono due orfani.
00:20:39Due orfani che si trovano in età, momenti molto diversi della vita, ma che hanno in comune il fatto di avere vissuto lo stesso trauma, cioè la perdita di ogni riferimento familiare.
00:20:56Alessandro Sacerdoti, il protagonista adulto, è già noto ai lettori di Piperno perché è il protagonista di Chi è la colpa, il romanzo precedente questo.
00:21:20Alessandro Sacerdoti è arrivato più o meno ai 50 anni, vive un momento critico della sua vita, è un docente di letteratura francese, autore di romanzi fortunati, solitario.
00:21:41Sinceramente anticonformista, poco incline a essere politicamente corretto, amante del paradosso, ha collezionato alcuni errori importanti che lo hanno condotto a una fase della vita in cui ha perso praticamente tutti i suoi punti di riferimento importanti.
00:22:11Il lavoro, la scrittura.
00:22:13L'altro protagonista è Noah Meister, un ragazzino di otto anni che a causa della tragica simultanea scomparsa dei genitori e dell'indisponibilità di altri parenti a prendersene cura si ritrova sotto la tutela di Alessandro.
00:22:39Inizialmente piuttosto recalcitrante, che è un'esperienza che ha fatto lo stesso Alessandro Sacerdoti che è stato allevato da uno zio.
00:22:50Alessandro Sacerdoti in astratto almeno non ama particolarmente i bambini, non ha alcuna esperienza e in questo incontro improbabile tra un ragazzino come tanti altri che ama le stesse cose, gli stessi giochi, che amano gli altri ragazzini,
00:23:17che ha le stesse passioni e le stesse ripulse che hanno gli altri ragazzini nasce una relazione che non ha nulla di scontato, di inautentico, di consolatorio.
00:23:39È una relazione vera, difficile, complessa, ma a un certo punto entrambi si assestano. È una relazione che incontrerà molte difficoltà, avversità importanti e anche una lunga separazione.
00:24:02Come sempre nelle storie di Piperno non c'è un lieto fine, non c'è nulla di clamorosamente consolante, c'è soltanto un'attenuazione del dolore, un'aggiustarsi a vivere come si può.
00:24:23I personaggi di Piperno possono essere terribilmente antipatici, per alcuni invece possono essere molto coinvolgenti perché magari ci si riconosce in qualche aspetto della loro complessa e certamente interessante personalità.
00:24:46Vorrei leggervi intanto un brano in cui si parla degli intellettuali e del successo.
00:24:59Se volevi accaparrarti le prime pagine dei giornali, riempire i teatri, pontificare da una tribuna televisiva, dovevi essere disposto a spacciare sciocchezze pensose, rassicuranti e retoriche.
00:25:12Dovevi andare in Afghanistan o in Ucraina per stirare lunghi reportaggi sulla malvagità umana senza capire che se proprio vuoi indignarti non c'è bisogno di spingerti così lontano, basta alzare gli occhi dal computer.
00:25:31E un'altra cosa mi piacerebbe leggervi che parla di educazione e libertà a proposito di un'ex compagna di scuola del protagonista.
00:25:47Vittima di un padre autoritario che la tiene segregata, che ha idee religiose, che ha idee sull'educazione molto arretrate.
00:26:09Finalmente avrebbero capito quale merce rara e preziosa fosse la libertà.
00:26:14Eccolo qua il grande paradosso.
00:26:16Se la dittatura in cui Veronica era cresciuta le aveva insegnato ad amare sopra ogni altra cosa la libertà, il regime democratico, toccato in sorte a noi altri, cioè agli altri ragazzi della stessa classe, aveva forgiato una generazione di signorotti e cortigiani.
00:26:34Un ultimo tema al quale accenno perché il tempo stringe è che questa storia si svolge in un'epoca in cui essere ebrei è particolarmente difficile, ammesso che ci siano state mai epoche in cui essere ebrei è facile, è stato facile.
00:26:55Vi saluto, vi ricordo Alessandro Piperno, Aria di Famiglia, Mondadori, 2024 e a una prossima tisana.
00:27:04E grazie come sempre alla nostra Rosalia Messina per la sua rubrica e adesso un nuovo ospite.
00:27:20Lingue straniere, teatro e scrittura, potremmo riassumere così molto brevemente in maniera non esaustiva ovviamente la sua vita ma raccontarcela è proprio lui.
00:27:30Abbiamo ospite Federico Toro, autore e anche collaboratore della rivista Confidenze su cui scrive storie vere e articoli di attualità. Federico ben trovato anche a te, buongiorno.
00:27:42Buongiorno e grazie, grazie per l'invito, grazie davvero.
00:27:46Grazie a te per portarci questo sorriso e questa bella energia in studio.
00:27:51Allora, facciamo cose simili, noi raccontiamo storie, ci piace proprio tanto, è la nostra missione di vita, non riusciremo ad esimerci a mio avviso.
00:28:03Questa tua collaborazione è iniziata più di dieci anni fa, esattamente nel 2013 e ti faccio una domanda che fanno di solito a me quando mi intervistano, ovvero come scelgo le storie e le notizie?
00:28:18Questa volta invece la faccio io a te, come scegli le storie e le notizie? Che ti arrivano o che scopi tu?
00:28:25Dipende, allora dipende perché molto spesso può capitare anche sul web, mi colpisce una notizia, allora contatto il protagonista per approfondire.
00:28:37Però da un po' di anni a questa parte sono proprio i protagonisti che mi contattano anche attraverso i social, mi chiedono se ho voglia di raccogliere la loro storia,
00:28:49segue un contatto, poi faccio inviare una piccola bozza, poi ne discuto naturalmente in redazione se la storia è valida, perché no, segue l'intervista e poi si arriva alla pubblicazione.
00:29:02E poi lavoro anche molto spesso con gli uffici stampa, sono un grande supporto, anche loro danno una grande mano, un grande aiuto.
00:29:12Mi ritrovo in ogni parola Federico perché quando io ho iniziato, anche io tanti anni fa, avevo questo tale scouting, c'è tuttora perché chiaramente le storie che ci colpiscono,
00:29:25che riteniamo interessanti per chi ci segue vanno sviscerate, vanno portate alla ribalta perché davvero tantissime meritano avere voce quando in realtà non ce l'hanno.
00:29:36Però succede esattamente anche l'opposto, ormai dopo tanti anni ci vengono a cercare le storie, si intrecciano al nostro percorso e poi gli uffici stampa,
00:29:45che quando tra l'altro lavorano bene, concordo con te, sono un ausilio importantissimo, anche perché parliamo lo stesso linguaggio tra colleghi.
00:29:54Senti, 11 anni non sono pochi, ormai anche tu hai un bel curriculum, trovi in questi anni cambiato l'universo femminile che poi è un po' l'argomento di elezione per te?
00:30:09Sì, è cambiato e spero non soltanto in questi 11 anni, spero anche un po' prima, anche se voglio dire la strada è ancora lunga e anche un po' tortuosa,
00:30:19però spero che sono stati fatti passi da gigante, ormai la donna è indipendente, la donna è libera, la donna ricopre ruoli importanti, cariche prestigiose,
00:30:31quindi sono stati fatti veramente grandi passi, però ripeto, la strada è ancora lunga.
00:30:37Anche riguardo alla maternità, in passato una donna che non voleva figli veniva considerata un po' anormale, non era accettabile, non era concepibile che potesse accadere questo.
00:30:53Adesso finalmente è tutto cambiato, la donna decide di avere figli perché ha voglia di avere figli, perché lo sente e non perché deve rispettare dei canoni o delle apparenze sociali.
00:31:07Finalmente credo che la donna è indipendente, appagata, realizzata, anche senza figli e anche senza compagni, quindi siamo sulla buona strada, però insomma ancora c'è tanto da fare, credo.
00:31:22C'è tanto da fare, credo, e mi permetto di dirlo da donna e da giornalista, perché ne parlo tantissimo nelle mie trasmissioni, penso tu lo sappia Federico perché mi segui, però ti dico, c'è tanto da fare perché abbiamo bisogno di un supporto a livello proprio anche di welfare.
00:31:40E questo ci permetterebbe di prendere delle decisioni con maggiore leggerezza, non superficialità ovviamente su cose così importanti come la maternità e la famiglia, ma con un supporto maggiore.
00:31:54E invece ci troviamo tutt'oggi a dover combattere, a dover operare delle scelte che sono dolorose perché spesso sacrificano una o l'altra cosa, quando in realtà non dovrebbe essere così.
00:32:04Esatto, non si deve scegliere la famiglia o il lavoro, si dovrebbe appunto fare una scelta consapevole ed essere libera. E poi ripeto, la donna finalmente può scegliere, non come in passato che purtroppo era relegata in certi ruoli, finalmente adesso le cose stanno cambiando.
00:32:27Sono d'accordissimo con te. Ti troviamo però non solo in edicola perché tu ti occupi anche di libri, sei anche un autore, quindi ci troviamo anche negli scaffali delle librerie e anche per quanto riguarda l'attività di scrittura Federico hai sempre amato raccogliere storie vere di vita, storie di sentimenti, di passioni, storie autentiche direi, mi piace questo aggettivo.
00:32:54Credi che dalle donne dei cui racconti ci sia tanto da imparare?
00:33:00Sì, credo proprio di sì da tutte le storie. Allora, a parte che io poi mi occupo di una rubrica su confidenze che è la mia svolta, quindi sono storie di riscatto, di resilienza, di rinascita e davvero da queste storie io ne esco enricchito perché puoi comprendere che anche quando purtroppo la vita è ingiusta e ti mette di fronte a problemi, ostacoli, insormontabili,
00:33:28quando proprio ti fa cadere in quel pozzo buio profondo ecco che c'è la possibilità di risalire, ecco che si può vedere quella famosa luce in fondo al tunnel, quindi sono storie davvero motivazionali che ti permettono anche un po' di capire certi aspetti della vita.
00:33:47Noi sai, forse andiamo un po' di fretta, perdiamo certe volte il contatto con la realtà, ecco queste storie ti riportano con i piedi per terra e ti fanno comprendere anche quali sono i veri problemi, dai il giusto valore al problema, perché molto spesso non ci rendiamo conto ma pensiamo che un tubo rotto in un bagno sia un problema, ma invece forse è soltanto un fastidio.
00:34:15Ecco dovremmo ridimensionare i problemi e queste storie mi fanno comprendere, spero faranno comprendere a chi le legge appunto questo aspetto importante della vita.
00:34:27Anche perché così diventano delle storie a mio avviso, credo che tu sia d'accordo con me Federico, utili a chi le legge, cioè all'interlocutore finale dove si può identificare, dove può capire che non si è da soli, dove si può fare rete in qualche modo anche attraverso lo sfogliare le pagine di una rivista.
00:34:48Sì è vero, è verissimo, io lo posso constatare appunto ogni settimana all'uscita della rivista appunto.
00:34:57Permette anche proprio di rimodularci tra quello che abbiamo con gratitudine, quello che non abbiamo, che vogliamo raggiungere, le difficoltà, i limiti e quelli che poi davvero sono solo dei piccoli disagi oppure sono delle grandissime difficoltà.
00:35:13Esatto, che in molti problemi non devono secondo me neanche essere chiamati problemi, perché non lo sono, invece purtroppo pensiamo e pensiamo male, però quando leggiamo queste storie di dolore davvero, quando parliamo di storie di incidenti, di lutti, quindi di rinascite e allora capiamo che forse siamo sulla strada sbagliata e dovremmo capire invece altre cose.
00:35:40E spero che queste storie possano dare un aiuto a chi davvero ne ha bisogno.
00:35:46Trovi che sia facile per gli altri raccontarsi?
00:35:50Guarda, forse può sembrare strano o forse non lo è, però credo che sia molto più facile raccontare la propria storia, anche molto spesso la propria intimità a un estraneo che non ha un parente, un amico, un fratello, una sorella.
00:36:09Ma forse un po' perché c'è un po' il pudore, il pudore che comunque un po' ci blocca, quindi insomma siamo molto più riservati quando dobbiamo raccontare la nostra intimità a un amico o un parente.
00:36:23E poi credo che quel parente o quell'amico ricopre un ruolo importante nella nostra vita e quindi pensiamo che abbiamo il timore che non ci dia il giusto supporto.
00:36:35Invece con l'estraneo possiamo parlare liberamente e non ci giudica, non ci critica l'estraneo e anche se lo fa, può che importa perché l'abbiamo conosciuto in quel momento e forse non lo rivedremo più.
00:36:49E quindi da una parte credo che sia molto più facile lasciarsi andare con un estraneo.
00:36:56Beh se ci pensiamo è una dimensione che può far sorridere se la guardiamo in ottica razionale ma che è molto, molto umana.
00:37:04Non abbiamo questo aspetto giudicante da parte delle persone a cui teniamo e per le quali reputiamo che il giudizio sia un qualcosa di importante nelle nostre vite.
00:37:17Quindi paradossalmente è meglio esporsi a livello mediatico, non subendo nell'agonia, che magari nel proprio entourage, nel menage familiare.
00:37:28E dall'altra parte ti chiedo, a quel punto credi che essersi raccontati in qualche modo per i protagonisti, le protagoniste in questo caso, ci sia una sorta di sollievo?
00:37:41Tu parlavi di riscatto, ti chiedo, c'è una sorta di sollievo che tu percepisci?
00:37:48Sì, devo dire che sono proprio i protagonisti poi a dirmelo.
00:37:53Sai io quando affronto queste storie, come dicevo prima, queste storie davvero molto drammatiche, che possono essere di lutti, di incidenti,
00:38:01allora io mi approccio davvero, divento piccolo, perché davvero mi dispiace far rivivere al protagonista o alla protagonista questo evento drammatico che ha subito, che ha vissuto.
00:38:14E quindi prima di iniziare la conversazione io chiedo scusa per far rivivere queste scene.
00:38:22E molto affettuosamente sono proprio loro che mi dicono, no guarda, invece mi fa bene, mi fa bene tirare fuori il dolore, la paura, i fantasmi del passato, perché mi sento davvero più leggero.
00:38:37In fondo lo sappiamo quanto è importante scaricare la propria rabbia, il proprio dolore, immediatamente percepiamo un sollievo, un benessere interno.
00:38:48E poi proprio a questo proposito c'è, questo mi aveva sempre colpito, un proverbio svedese se non sbaglio, che recita una gioia condivisa e una gioia raddoppiata, un dolore condiviso e un dolore dimezzato.
00:39:07E credo che fa proprio al caso nostro questo detto, perché ti permette veramente di scaricare e di stare meglio, proprio subito dopo sai cominci veramente a stare meglio.
00:39:19E questo mi fa molto dolore tutto.
00:39:49In tutte le sue sfaccettature, dal teatro, alla scrittura, alla musica, al canto, ci sono dei progetti che parallelamente stai portando avanti o che hai in cantiere?
00:40:04Allora, per il momento continua con Confidenza, anzi colgo l'occasione, vi aspettiamo ogni settimana, ogni martedì in Edicola con la rivista Confidenza, storie vere, rubriche, attualità, moda, bellezza, insomma c'è tanto da leggere.
00:40:21E poi c'è un progetto editoriale con un mio amico giornalista, però non dico nulla di più perché è tutto in corso d'opera, e poi se arrivano proposte teatrali io sono qui, le valuto molto volentieri, quindi sono qui disposto, sono disponibile, quindi tutto ciò che mi arriva sono qui.
00:40:43Ecco, abbiamo lanciato anche un appello allora, e noi ti aspettiamo per questo progetto editoriale di cui non possiamo svelare nulla, sia pesca romanziose, perché non possiamo spoilerare. Federico è stato un grande piacere averti il nostro ospite.
00:40:57Intanto una buona estate, rimani con noi che lanciamo la prossima rubrica a cura della dottoressa Anna Tognazzi, osteopata dei centri Virtus Group, sentiamo di che cosa ci parla in questa puntata.
00:41:13Dottoressa Tognazzi, parliamo di vulvodinia, un argomento ancora poco conosciuto e anche di non facile diagnosi?
00:41:30Esatto, partiamo dicendo che la vulvodinia è di competenza ginecologica, quindi di competenza medica. Si tratta di una patologia cronica che vuol dire che persiste da almeno più di tre mesi in maniera costante, che va a interessare la donna, va a interessare la vulva, la vagina a livello sia esterno che appena appena interno.
00:41:52E' un dolore molto importante che poi può prendere tutte le zone circostanti. La causa è di tipo idiopatico, quindi non si sa da dove questa nasca, colpisce infatti le donne di tutta l'età, dalle più giovani alle donne in menopausa fino anche a qualche donna con qualche anno in più.
00:42:10Come cure non c'è una linea guida da seguire in quanto non c'è un fattore zoologico vero e proprio, ma c'è una serie di figure che ci lavora intorno e cerca di migliorare il sintomo, ovvero questo dolore è sempre costante a livello della vulva, della vagina che poi va a comprendere tutta la sfera di una donna.
00:42:33Ecco, non ne conosciamo ad oggi le cause, però possiamo in qualche modo individuarne alcuni campanelli d'allarme?
00:42:41Assolutamente sì, il primo campanello d'allarme è un dolore posto proprio quasi esterno appena appena interno alla vagina della donna. Il primo fattore solitamente è un dolore importante durante i rapporti sessuali che porta anche a non averne più.
00:43:01Possono esserci dei bruciori nella zona circostante, il dolore può spostarsi nella parte interna delle cosce fino alla schiena bassa piuttosto che alla zona glutea. Altro sintomo molto importante può essere, perché non è detto che ci sia, la presenza o meno di lesioni. Nelle caratteristiche generali della patologia le lesioni non ci sono, ma ci possono essere.
00:43:25Arriviamo ora al suo ambito di afferenza, il trattamento osteopatico è un valido alleato per chi ne soffre?
00:43:56Come dicevo prima, un dolore vaginale può andare a interessare anche la zona circostante. L'osteopatia può andare a lavorare a livello della mobilità delle anche, della schiena, del sacro e anche di un rilascio della zona glutea.
00:44:15C'è da dire che però il dolore è spesso lancinante ed è un dolore che non permette le normali cose della vita quotidiana, quindi bisogna sempre rispettare la donna. La prima figura di riferimento è sempre il ginecologo.
00:44:30Una visita dal punto di vista osteopatico, come si svolge?
00:44:36In questi casi, quando la diagnosi è certa, quindi quando c'è già il ginecologo che ha detto che questa è vulvodinia, si può andare a fare una bella analisi con la persona, con la donna e capire quali sono le zone interessate.
00:44:51Se la zona interessata è solamente il dolore interno, l'osteopata non può lavorare perché l'osteopata non lavora internamente. Le figure di riferimento sono gli ostetriche piuttosto che i fisioterapisti.
00:45:00Se invece c'è una zona importante colpita delle gambe piuttosto che la schiena e andando a toccare solo le zone senza scatenare ulteriore dolore, si può lavorare con la donna con una bella mobilizzazione globale.
00:45:15Quindi il trattamento consiste proprio in questa mobilizzazione a tutto tondo?
00:45:20Esattamente, sì.
00:45:22Un'ultima domanda, consiglia quindi un approccio multidisciplinare?
00:45:25È fondamentale, si sa poco della patologia ma si sa tantissimo delle numerose figure che possono prendere parte al percorso per il miglioramento della sintomatologia.
00:45:36In primis il ginecologo, l'ostetrica, il fisioterapista per quanto riguarda la riabilitazione del pavimento pelvico con eventuali elettrostimolazioni della muscolatura perché è spesso dolorante o troppo contratta.
00:45:49Si è anche visto che l'intervento di un psicologo è fondamentale perché la donna non può e non riesce a avere la vita quotidiana della donna.
00:46:00E importantissimo si è visto anche il nutrizionista perché la piccola pelvi essendo innervata dal stesso plesso nervoso dell'intestino, si è visto che una dieta ottima per l'intestino può andare a favore anche della piccola pelvi.
00:46:18Grazie anche alla dottoressa Anna Tognazzi. Cambiamo argomento, parliamo di strategie vincenti per le imprese, ovvero di riduzione dei costi energetici e salvaguardia dell'ambiente.
00:46:41Lo facciamo con l'ingegnere Fabio Zambelli a cui do il benvenuto. Buongiorno Fabio, grazie.
00:46:48Buongiorno.
00:46:50Direttore del Consorzio Esperienza Energia che ha 25 dipendenti e che si occupa di attività di energy management per le imprese.
00:47:00Allora parliamo e partiamo soprattutto Fabio insieme da un assunto, cioè le imprese stanno richiedendo sempre più aiuto per capire quali sia il modo per ridurre i costi, quindi quello più conveniente appunto per abbassare i costi energetici.
00:47:19Le spese variano in base a quali fattori, ce lo puoi spiegare nel dettaglio?
00:47:24Sì certamente, innanzitutto grazie dell'invito. Allora per un'impresa le spese innanzitutto sono da suddividere in due grosse macrovoci.
00:47:34Una è la parte dei componenti parafiscali che quindi sono numeri di sistema, trasporto, distribuzione, accise, tasse in sintesi che sono sostanzialmente indipendenti dalla strategia che l'azienda adotta nel mercato d'energia.
00:47:47L'altra metà invece è relativa alla componente materia prima su cui ogni impresa attraverso un contratto a libero mercato può cercare di ottenere delle buone condizioni, quindi le spese variano sostanzialmente in base a questi due macrofattori.
00:48:02Poi all'interno della voce di materia prima le strategie possono essere molto diverse in base alla propensione al rischio e alla strategia che ogni singola impresa o imprenditore adotta nel medio o nel breve termine.
00:48:15Ci sono dei settori, se hai dei dati numerici alla mano ti chiedo di darceli gentilmente, ci sono dei settori particolarmente colpiti o comunque più colpiti rispetto ad altri comparti?
00:48:28Sicuramente negli ultimi anni, soprattutto in seguito alla crisi energetica di cui ormai tutti conoscono, il costo dell'energia è diventato un problema non indifferente soprattutto per le aziende che si chiamano per così dire energivore, elettrivore o gasivore, cioè sono quelle aziende che hanno delle incidenze del costo dell'energia o del gas naturale sul fatturato molto importanti.
00:48:53La norma prescrive dei parametri abbastanza complicati da illustrare qui però in sintesi chi ha delle incidenze del costo del fatturato superiore al 2% si trova in questa fattispecie.
00:49:05Noi circa nelle nostre mille aziende con cui operiamo nei servizi di energy management abbiamo circa un 10%, quindi circa un centinaio che sono aziende energivore che quindi hanno delle incidenze del costo dell'energia sul fatturato del 10, 15 o 20%.
00:49:20Queste sono le aziende che ovviamente hanno subito maggiori problematiche in seguito alla crisi energetica perché ovviamente si è raddoppiato il costo nell'arco di pochi mesi post crisi energetica, periodo che è da metà del 2022 fino alla fine dell'anno scorso.
00:49:39Assolutamente, quindi immagino abbiano dovuto mettere in campo dei processi di efficientamento, so che non è facile, ti chiedo espressamente magari di utilizzare un linguaggio per tutti non quello da detto ai lavori, come si può gestire questo processo e se ci sono anche degli step io credo che questo processo stesso preveda, se sì quali sono?
00:50:06Allora sicuramente un'impresa che vuole efficientare i propri consumi, i propri processi deve conoscere come sta consumando e quindi una prima attività da fare è quella che si chiama di diagnosi energetica, quindi bisogna chiamare dei professionisti in azienda che in qualche modo studiano insieme al personale a detta aziendale quali sono le modalità di consumo, quali sono i processi che assorbono più energia
00:50:32e quali sono di conseguenza le aree che si possono efficientare, macchinari vecchi, processi non aggiornati e quindi si fa una fotografia, una volta che si conosce come si sta consumando si riescono a in qualche modo simulare degli interventi di efficientamento energetico andando a simulare anche dei business plan tecnico-economici affinché si possa dimostrare che un determinato intervento possa rientrare in tempi buoni.
00:51:02Generalmente un'azienda più è corto il tempo, anche tra quattro anni più è contenta di fare l'investimento, quindi il processo è quello di conoscere come si sta consumando, quindi fare una fotografia, una conoscenza, una diagnosi e poi andare a investire laddove c'è effettivamente necessità.
00:51:18Aggiungo che tra quattro anni uno degli investimenti che più è stato implementato dalla nostra azienda è quello legato allo sviluppo di energie rinnovabili, quindi investire in propri impianti fotovoltaici che permettono in qualche modo oltre che di risparmiare sul costo dell'energia da rete di essere autonomi, in qualche modo di non dipendere dalle dinamiche e dalle volatilità del mercato.
00:51:45Domanda proprio da Profana, una volta in cui è stata fatta questa diagnosi energetica, poi una successiva fase relativa alla simulazione degli interventi da poter mettere in atto, c'è tutta una sorta di follow up per poter controllare che effettivamente la riduzione sia avvenuta?
00:52:07Certamente è fondamentale fare ogni anno un aggiornamento, in particolare molte delle aziende con cui lavoriamo, soprattutto le aziende più strutturate che hanno anche dei costi sul fatturato importanti, prevedono, adottano un sistema di gestione dell'energia, modello 50001,
00:52:28che permette periodicamente con una certa ciclicità di andare a verificare come le azioni messe in campo hanno effettivamente un riscontro pratico sugli investimenti che sono stati fatti.
00:52:43Aggiungo che per alcune categorie di imprese, in particolare le imprese elettrivole, è necessario proprio a livello normativo, perché queste aziende beneficiano anche di alcune agevolazioni fiscali, andare a dimostrare che effettivamente risparmio c'è stato, quindi è importante il monitoraggio attraverso anche dei sistemi di gestione, il modello ideale è adottare un sistema di gestione 50001.
00:53:07E poi non ci scordiamo anche di tutto ciò che riguarda l'impatto ambientale, le emissioni di CO2, stiamo parlando sempre più di green, quindi immagino che la direzione verso cui stanno tendendo sia questa, cioè da sposare anche questo aspetto.
00:53:23Confermo, tra l'altro aggiungo che di recente l'Unione Europea ha approvato un pacchetto di riforma riguardo i temi della sostenibilità, si chiama CSRD e che obbliga in qualche modo categorie di imprese sempre più ampie a redigere insieme al bilancio economico-finanziario anche il report di sostenibilità.
00:53:48Questo report di sostenibilità è importantissimo perché permette di andare a monitorare anche tutti gli aspetti ambientali, ma anche sociali-economici, ma rispetto a quelli ambientali che sono quelli che presidiamo noi da vicino, andare a identificare quelle che sono le strategie per abbattere l'impronta di CO2, quindi le emissioni.
00:54:06Da nostro canto abbiamo diverse aziende che hanno messo in campo delle strategie di neutralità rispetto alle emissioni di CO2 al 2030 e quindi vanno ad annullare proprio la loro impronta carbonica grazie non solo all'investimento in energie rinnovabili, ma anche grazie a interventi di compensazione e di acquisto di certificati di energia verde in giro per il mondo.
00:54:32Fabio per concludere so che si è tenuto un convegno targato appunto CEE da cui sono emerse importanti considerazioni che delineano un po' quello che succederà nel medio-lungo termine, quindi in chiusura che cosa dobbiamo aspettarci?
00:54:51Allora durante questo convegno abbiamo analizzato un po' quello che accadrà nel breve medio-lungo termine, ovviamente una risposta in cui si fa fatica a rispondere, però quello da cui siamo partiti come assunto è che siamo in un mercato estremamente volatile, la crisi energetica ha come dire dato poca stabilità e molta incertezza alle dinamiche di prezzo, quindi le imprese devono essere innanzitutto consapevoli di questo e devono adottare delle strategie di copertura del rischio,
00:55:21quindi bisogna tenere conto di questa elevata volatilità. D'altro canto abbiamo anche analizzato e cercato di approfondire tutti quelli che sono i temi legati alla sostenibilità e come si possono declinare all'interno di un'azienda, di un'azienda manifatturiera industriale il cui obiettivo è quello di creare valore per l'azienda ma sarà anche quello di fare bene all'ambiente, quindi di rispettare tutti i parametri ISG.
00:55:52Grazie Fabio per questa panoramica che ci hai dato e per aver confermato un po' quelle che sono le nuove direttive, le nuove direzioni verso cui stiamo andando. Grazie ancora Fabio Zambelli, è stato un piacere averti il nostro ospite.
00:56:09Grazie a voi, grazie mille dell'invito.
00:56:12E ora la nostra ultima ospite di questa puntata, la scrittrice Manuela Chiarottino che torna a parlare del periodo Regency, cioè il periodo della storia del Regno Unito che copre il decennio dal 1811 al 1820 con il nuovo libro dal titolo Disensi un amore proibito. Manuela, ben trovata anche a te, buongiorno.
00:56:37Buongiorno, grazie di avermi nuovamente invitata.
00:56:41Grazie a te. Segreti, passioni, sensi di colpa, ecco che cosa troviamo in questo nuovo libro rispetto al precedente dello stesso genere che aveva il titolo Un patto con il Marchese?
00:56:58Beh, diciamo che questa volta abbiamo un personaggio maschile un po' diverso perché è un uomo di mare, in quanto all'epoca i figli maschi, mentre il primo genito ereditava la ricchezza, insomma i beni della famiglia, gli altri erano destinati o alla carriera ecclesiastica oppure alla carriera militare, quindi la famosa anche la Royal Navy dell'Inghilterra.
00:57:23Quindi lui comincerà questo percorso ma poi riuscirà a ottenere una sua nave proprio per acquisire una libertà, un'indipendenza della famiglia. Dall'altra parte invece non c'è una sola protagonista ma ce ne sono bensì due perché è la storia di due sorelle.
00:57:38Quindi anche due donne che riempiono le tue pagine e abbiamo immagino intrecci romantici, intrighi familiari, diciamo che gli uni avallano gli altri, cioè sono gondiziosi nei guanon affinché facciano un po' da contraltare l'uno con l'altro, gli uni con gli altri?
00:57:59Ma certo perché questi romanzi si basano comunque su questi intrighi familiari e questi intrighi romantici, in questo caso appunto conta molto il rapporto tra le due sorelle anche perché sono l'opposto l'una dall'altra, mentre una è la classica donna che si adeguava alle formalità dell'epoca,
00:58:21l'altra invece rappresenta la ribellione, la donna che vuole studiare, che vuole viaggiare, che vuole scegliere.
00:58:30Senti, questa è una domanda che faccio spessissimo quando si va a toccare o questo genere o proprio i romanzi storici che raccontino fatti realmente accaduti, quindi non fiction ma ripercorrono proprio letteralmente la storia.
00:58:48Ti chiedo qual è stata l'attività di documentazione? Hai scoperto nuove cose rispetto alle curiosità che avevi scovato con il primo libro di questo genere?
00:58:58Ma sicuramente ogni volta mi informo un po' di più, in questo caso mi sono dovuta informare sulle navi, sulla nevi, che potrebbe essere la carriera all'interno appunto della frutta navale inglese.
00:59:13Poi torna questo fascino del mare, ecco, è proprio un qualcosa di ricorrente secondo me, correggimi ovviamente se sbaglio Manuela, nei tuoi libri e tra l'altro lo ritroviamo spesso anche in tuoi libri di genere completamente differente. Perché questo?
00:59:36Beh innanzitutto io amo il mare, il mio sogno sarebbe di vivere sul mare, di scrivere davanti a una finestra da cui vedo il mare, però al di là di quello il mare è comunque un elemento molto simbolico, in questo caso rappresenta sicuramente la libertà, la libertà del protagonista, la libertà che vuole raggiungere la protagonista femminile.
00:59:57Inoltre la storia si svolge tra Londra e una località di mare e quindi ho potuto anche inserire, anche riferendo una domanda che facevi prima, una curiosità dell'epoca, perché naturalmente allora non si andava in spiaggia, insomma con un costume da bagno come adesso, non ci si poteva tuffare in acqua, insomma con un costume da bagno tranquillamente,
01:00:19quindi c'erano delle carrozze da spiaggia in cui ci si cambiava, c'era un'entrata particolare, quindi insomma è una curiosità che troverete nel libro.
01:00:30Brava, hai detto abbastanza per incuriosirci, ma non troppo, questa cosa io non la sapevo tra l'altro, quindi andrò a studiarmela, a documentarmi al riguardo, perché è una curiosità a livello proprio di usi di costumi storici e sociali, molto carina, deliziosa direi.
01:00:48Questa figura femminile, qua abbiamo due sorelle, rispetto alla protagonista del primo libro in qualche modo ha subito un'evoluzione seppure tutte viventi nello stesso periodo storico o come dire, tutte alla ricerca di questa libertà con la L maiuscola?
01:01:13Ma diciamo che in questo caso io ho proprio voluto fare il confronto usando queste due sorelle, quindi la donna che si adeguava alle convenzioni dell'epoca, al matrimonio combinato, alle imposizioni della famiglia e dall'altra parte la donna che, insomma poi metto sempre nei miei romanzi perché chiaramente ci tengo a questa figura, la donna che invece si ribella a tutte queste convenzioni,
01:01:38proprio per far capire le diverse visioni dell'epoca e anche le diverse ambizioni delle donne dell'epoca.
01:02:09Come reagirebbero davanti alle stesse difficoltà, o meglio difficoltà differenti perché chiaramente momenti storici e culturali differenti, però magari come dire, amore osteggiati, amore non ben visti?
01:02:25Sì, sicuramente per fortuna, almeno che da noi non c'è il matrimonio combinato, però ci sono comunque sempre i contrasti familiari, ci sono anche sempre delle imposizioni da parte delle famiglie o la paura di deludere la famiglia, quel contrasto tra il volere e il dovere, insomma questo c'è sempre in qualsiasi epoca, così come i rapporti familiari, i rapporti fra le sorelle e i sentimenti,
01:02:52che sono tutti temi universali.
01:02:56Ti voglio chiedere un'ultima cosa, questa è una curiosità, abbi pazienza, tu non l'ho detto all'inizio, oltre ad essere una scrittrice e anche editor, sei anche una ghost writer e quindi sei abituata a dover stare dietro le quinte necessariamente.
01:03:13Ecco, ti chiedo innanzitutto se ci vuoi svelare qualche curiosità di questa parte della tua professione e poi anche che sensazione invece si prova a uscire allo scoperto nel momento in cui tu metti la firma e la faccia ad una tua opera e quindi devi parlarne, devi parlarne ora in televisione, devi parlarne nelle interviste scritte, devi parlarne in radio per esempio?
01:03:37Beh, l'approccio che ho nelle due diverse scritture è naturalmente molto diverso, cerco proprio di avere due comportamenti strani perché da un lato scrivo per qualcun altro quindi so già che devo fare un passo indietro non solo nella scrittura perché comunque non cambio lo stile ma poi anche in seguito,
01:03:59mentre invece per quanto riguarda i miei romanzi è chiaro che il fatto di poter firmare, di poterne parlare, di potere esporre è sicuramente una cosa diversa, una maggiore soddisfazione,
01:04:12anche se devo dire che anche come un ghostwriter quando innanzitutto vedo la persona che poi leggerà quello che diventerà il suo libro soddisfatto e poi quando anche in seguito questo romanzo ottiene dei riscontri comunque dentro di me c'è l'orgoglio materno dei miei figlioletti libreschi in questo caso.
01:04:35Alla fine sono comunque tue creature, chiaramente devi tenere il segreto professionale, ecco questo sì.
01:04:43Quello sì, assolutamente.
01:04:45E di solito che cosa ti chiedono di più, le biografie o altro Manuela?
01:04:49Molto altre biografie, biografie che però possono spaziare nel senso che può essere una biografia dall'infanzio e quindi ripercorre della propria vita, a volte anche per lasciare un ricordo o semplicemente per rivederla con quella che è la visione del presente,
01:05:06a volte può essere una parte della vita, un evento significativo come una storia d'amore, un viaggio, anche esperienze difficili, dolorose che però si è superato e si vuole condividere con gli altri dando quindi o un insegnamento o comunque una speranza.
01:05:24Grazie Manuela, hai anche un po' svelato questo alone di mistero, perché già il nome di questa professione Ghostwriter la dice lunga, con questa parolina ghost che fa capire che siamo dei fantasmi nel momento in cui esercitiamo questa professione,
01:05:43però ci hai fatto anche ben intendere che sia piacevole vedere il sorriso, l'apprezzamento delle persone che affidano in questo caso la propria vita o non solo la propria storia a qualcun altro affinché venga scritta.
01:05:57Manuela è stato un grande piacere averti nostra ospita, a te l'onore tra l'altro di chiudere questa prima stagione di Ipso Fatto, l'Italia si racconta, perché ci diamo appuntamento a settembre dopo un periodo di pausa estiva.
01:06:11Quindi buona estate a tutti e Manuela grazie anche a te davvero per essere stata nostra ospite e l'augurio si estende ovviamente anche a te e alla tua famiglia.
01:06:19Grazie, grazie ancora.
01:06:21Grazie alla scrittrice Manuela Ghierottino e davvero non mi rimane che salutarvi e augurare a tutti voi una serena estate.
01:06:31Ci ritroviamo puntuali a settembre e grazie a tutti per l'attenzione.
01:06:41Sottotitoli e revisione a cura di QTSS