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TVTrascrizione
00:00:00Tutto pronto per una nuova puntata di Ipso Fatto l'Italia si racconta. Avremo
00:00:04ospite la giornalista e critico letterario Lucia Accoto, parleremo dei
00:00:09benefici della tango terapia in ambito clinico con il dottor Alberto Barozzi,
00:00:14affronteremo poi il tema della leadership e sostenibilità femminile
00:00:19in azienda con la general manager Elisa Guerrini e del processo di
00:00:24autodeterminazione e autorealizzazione di una donna con la scrittrice Emily
00:00:29Giancarli. Ricorderemo infine i tempi di Carosello in tv con Marco Melegaro,
00:00:35giornalista di Sky Tg24. Tutto questo ovviamente insieme alle nostre rubriche
00:00:40subito dopo la sigla.
00:00:59Buongiorno, buongiorno a tutti, ben ritrovati in una nuova puntata di Ipso
00:01:13Fatto l'Italia si racconta, tanti ospiti, tanti argomenti, un po' sparsi da tutta
00:01:19Italia. Partiamo dalla Puglia con la prima ospite di questa puntata. Do subito
00:01:24il benvenuto alla giornalista Lucia Coto. Lucia, ben trovata, buongiorno.
00:01:30Buongiorno Francesca, grazie per l'invito. Grazie a te per essere qui. Tu sei un
00:01:37volto noto della tv per quanto riguarda tutto ciò che è il panorama culturale.
00:01:42Ti presento comunque brevemente lo stesso.
00:01:45L'ho detto, sei giornalista, recensore professionista, critico letterario e
00:01:51scrivi per le testate di bookadvisor.it e anche m social magazine.
00:01:57Sei stata definita, me lo sono appuntato perché mi piace tantissimo questa
00:02:00definizione, qualche anno fa, una signora dell'informazione, un modello per tanti
00:02:07un riferimento. Tra l'altro lo scorso anno sei stata
00:02:11anche uno dei volti nella trasmissione mille un libro scrittori in tv di e con
00:02:19Gigi Marzullo su Rai 1. Allora, partiamo dagli esordi. Se ti va insieme a me,
00:02:25Lucia, tu nasci come giornalista televisiva, quindi stessa esperienza mia
00:02:29sul campo 25 anni fa. Ti occupavi di cronaca nera per i tg dell'emittenti
00:02:35regionali pugliesi. Ecco, che ricordi conservi di allora e se anche per te, come
00:02:40per me del resto, sono stati una vera palestra, proprio un qualcosa che ci ha
00:02:45forgiato in qualche modo. Francesca, è stata un'ottima palestra professionale
00:02:54l'ingresso negli emittenti tv nelle redazioni giornalistiche.
00:03:01E' vero che io nasco come giornalista televisiva, mi occupo di cronaca nera e di responsabilità
00:03:07nera. Questo mi ha aiutato a creare appieno il ritempo della notizia, scovare, cercare la
00:03:19notizia e poi l'approfondimento. Non soltanto scrivere la notizia come ci viene raccontata,
00:03:29ma anche incrociare i dati per accertare la veridicità di quella notizia. Quindi l'approfondimento
00:03:40è stato poi un punto fondamentale per me, per la mia scrittura. Certo, avevo una tecnica in
00:03:48quanto cronista di nera, questo poi nel tempo mi ha permesso di andare un po' a briglie sciolte,
00:03:59perché sentivo la necessità di allargare un po' gli orizzonti. La scrittura è stata predominante
00:04:08e dominante nella mia vita. Ho un'esperienza televisiva all'inizio della mia attività
00:04:16professionale, formativa e tra l'altro un'ottima palestra professionale.
00:04:22Sì, infatti hai visto ho parlato l'inconscio, ti stavo dicendo, una verissima palestra prima
00:04:27superlativo assoluto. Funziona male in italiana, ma lo è davvero. Tra l'altro cronaca nera è una
00:04:33palestra nella palestra, perché non solo devi essere letteralmente, come si dice nel gergo,
00:04:37giornalistico sul pezzo in ogni momento in cui succeda un fatto di cronaca, ma poi devi mastigare
00:04:43la giudiziaria e poi è particolarmente delicata, faraginosa. Dall'altra parte,
00:04:49l'abbiamo capito, lo sappiamo, Lucia ha questa grandissima passione per i libri,
00:04:53per la lettura, fino a che poi sono davvero diventati il tuo lavoro come recensore professionista e
00:05:00critico letterario. Ti volevo chiedere com'è stato l'approdo a Rai 1.
00:05:04Entusiasmante, devo dire anche una grande vera sorpresa, perché non mi aspettavo di entrare a
00:05:15far parte della squadra di Marzullo per il programma 1.000, è un libro scrittori in tv,
00:05:24quindi tanta tanta sorpresa, tanto tanto anche lavoro, i tempi sono diversi, tutto diverso
00:05:33nemettente, insomma Mamma Rai è una televisione di Stato con tanto rigore e con tanto impegno e
00:05:43quattro libri a puntata non sono pochi, i tempi sono stretti. Per me è stata un'esperienza
00:05:51entusiasmante, ho accolto quindi la richiesta di far parte della squadra, devo dire con sincerità,
00:06:02con grande sorpresa, perché non mi aspettavo questo, ma mi sono tuffata con molto impegno e
00:06:10anche con molta serietà, che poi è la cosa che mi distingue e contraddistingue nel mio lavoro,
00:06:17la serietà professionale. Tu Lolo, questo come dire, traspare nitidamente anche nel
00:06:24seguirti sui social e nei tuoi post, si capisce da una parte un come dire un approccio assolutamente
00:06:33serio al lavoro, alla vita, mi sentirei di azzardare, ma correggimi tu se sbaglio e dall'altra parte
00:06:40anche un approccio cristallino, perché tu sei assolutamente, quando devi dire anche sui social
00:06:46le cose che devi dire, a questo ci arriviamo, ti ho dato una leggera così, ti ho lanciato una
00:06:51provocazione Lucia, dici quello che pensi, assolutamente in un mondo editoriale che è
00:06:56anche particolare nelle sue dinamiche, mi ha incuriosito e anche questo è stato un appunto
00:07:02che mi sono presa nel tempo, in vista di oggi, questo post in cui tu hai dichiarato apertamente
00:07:09la dipendenza, che provi nei confronti dei guadagni a spirale con copertina rigida,
00:07:13agenda e tante penne appunto a fine, ecco quando finisci l'inchiostro, perché queste
00:07:19pagine le hai proprio riempite tutte, che sensazione provi? Soddisfazione, mi sento soddisfatta, mi
00:07:27sento piena, emotivamente perché i libri, la scrittura oltre ad essere il mio lavoro, ormai
00:07:38da diversi anni aumentano anche la mia vita, i libri mi hanno salvata, mi hanno anche e continuano
00:07:50ad arricchirmi quotidianamente, per cui quando finisco un quaderno rigido, quando finisco le
00:07:59penne, vuol dire che ho lavorato, che ho lavorato tanto, che ho raccolto e che ho messo su carta,
00:08:07lasciato sui fogli, storie che appartengono ad altri scrittori e scrittrici, ma che ho
00:08:15fatto mie, che fanno parte della mia vita. Ti fa stare indiscutibilmente molto bene,
00:08:22dicevo dall'altra parte tu sei anche, hai un carattere molto schietto, ho letto dei
00:08:28post in cui dichiaravi apertamente che sarebbero stati dei post tra virgolette, lasciami passare
00:08:34il termine, scomodi, polemici, però ti sentivi di doverlo dire, tu lavori con la grande editoria
00:08:40italiana, ti piace scoprire, quindi fare il town and scouting di scrittori emergenti,
00:08:48però ti chiedo, c'è un qualcosa di questo settore che proprio non tolleri, non sopporti,
00:08:54se c'è qualcosa anche che ti ha stancata, magari anche dei generi letterari o viceversa qualcosa
00:09:00che vorresti scoprire che fino adesso non ti è capitato? Francesca, devo dirti, io sono
00:09:10un cane sciolto, non sono legata a nessun sistema, per cui sono una persona libera e
00:09:18sono un recensore, un critico letterario libero, quindi mi posso permettere di scrivere, di dire
00:09:27certe cose secondo la retenza, ma anche una certa onestà collettuale, con una certa idea anche
00:09:38professionale che ormai è diventato un bagaglio forte, è vero che con la grande editoria, lo sai,
00:09:51non ho trovato nessun problema, leggo tutto, a parte il genere horror che non riesco ancora
00:10:02a renderlo mio, perché è un genere di nicchia, è un genere che bisogna veramente stare attenti,
00:10:14bisogna conoscerlo bene, non improvvisare assolutamente con quel genere, io ancora non
00:10:21mi sento pronta per interpretare quel tipo di letteratura. Per dirlo, ho una passione smodata
00:10:33per i romanzi storici, soprattutto per i romanzi che parlano di donne, mi piace molto anche la
00:10:40saggistica, ma non ho nessun tipo di problema, sinceramente, ho un approccio molto libero,
00:10:49spontaneo e naturale con i libri e quando copro scrittori emergenti, non ardo mai le informazioni,
00:11:00perché il mio approccio deve essere totalmente libero, non mi lascio condizionare da niente e
00:11:06da nessuno. Certo, questo è il modo migliore per lavorare e ti fa anche onore l'ammettere che,
00:11:12siccome fare una recensione o lanciare qualcuno, scoprire un talento emergente è una grandissima
00:11:20responsabilità, se non si è afferrati in un determinato genere, è giusto non calarci fino
00:11:28a che non c'è una certa formazione. Ci sono dei momenti in cui riesci a ritagliarti anche delle
00:11:36piacevoli letture che non siano di lavoro e poi ti chiedo anche, tu sei un'autrice di libri,
00:11:42siamo quasi in chiusura di intervista, Lucia, come è sedersi dall'altra parte?
00:11:46La prima domanda, scusami Francesca, è che riesci a ritagliarti con tutti questi libri dei momenti
00:11:57di lettura che siano delle scelte personali, solo personali e non dettate dal lavoro.
00:12:03Sì, riesco e mi impongo anche di leggere libri che scelgo io, che piacciono anche a me, è più
00:12:14difficile, faccio un po' di fatica, però oltre a quelli che devo leggere per lavoro, che mi inviano
00:12:22le case editrici nazionali, medio piccole, scrittori emergenti, poi trovo effettivamente
00:12:30lo spazio, anche se poco, per i libri che io ho desiderio di leggere, che non aspettavo altro da
00:12:39comprare. Però vedi, dal momento in cui sono fortunata, perché collaboro con la grande
00:12:45editoria, poi me li ritrovo nei pacchi che arrivano quasi quotidianamente.
00:12:52Riguarda, dall'altra parte, in qualità di autrice, ma io sono un po' poliedrica, quindi non ho
00:13:05difficoltà, ecco vedi, la televisione, la cronaca mera, giustamente hai detto tu che si associa alla
00:13:10cronaca giudiziaria, ho dovuto fare anche quello, mi ha permesso di aprirmi su più fronti, quindi
00:13:18sincera, non faccio grande fatica, per il lavoro che ho scelto, nessuno me l'ha imposto, studio
00:13:29tantissimo, mi aggiorno tantissimo, approfondisco moltissimo, quindi non me l'ha imposto il medico,
00:13:37non me l'ha imposto, è un sogno che ho realizzato, me lo tengo stretto e faccio tanta anche formazione.
00:13:46Un'ultima domanda per te, che faccio spesso agli autori, la paura del foglio bianco ti è mai
00:13:52capitata e se sì, come l'hai affrontata?
00:13:57Fortunatamente non ho questa paura, ma qualora dovesse venire il blocco dello scrittore, sono
00:14:10certa che smetterò, prenderò l'ausa, perché direi che ho bisogno di ricaricare, prendere emozioni,
00:14:26di ispirare emozioni, stati d'animo, sia belli sia contrastanti, per poi riprendere una certa
00:14:36disinvoltura, perché se avvenisse avvenire, mi fermerei un attimo, sono le parole che ti dico.
00:14:52Lucia, provo a tradurre io, perché in questo momento la tua voce è andata e tornata un po',
00:14:58e ti chiedo se ho capito tutto bene, faccio da traduttrice simultanea, perché ci sta guardando,
00:15:04qualora dovesse capitare il blocco dello scrittore, così si chiama, ti fermeresti,
00:15:10cioè lo prendesti come fattore, come indicatore di un momento in cui devi ricaricare,
00:15:15devi avere sensazioni nuove e solo successivamente, una volta riavuto tutto,
00:15:21rincominceresti a scrivere, è corretto quello che sono riuscita a interpretare?
00:15:25È corretto Francesca, è corretto.
00:15:29Lucia, non è stato proprio ottimo purtroppo l'audio di questa intervista, però ci siamo portati a casa
00:15:34tante cose belle che ci hai raccontato, anche lì dietro le guinte direi uno,
00:15:38un successo che ti sei meritata sul campo e per me è stato un grande piacere
00:15:43averti nostra ospite in questa puntata.
00:15:46Grazie, grazie di cuore.
00:15:49E goditi tra un libro e un altro l'estate, grazie ancora a Lucia Coto.
00:15:55Ora invece andiamo a conoscere un'iniziativa di tango terapia in ambito clinico
00:15:59che da gennaio ad oggi sta offrendo letteralmente benefici e benessere ai pazienti obesi
00:16:06che sono ricoverati presso l'ospedale Villa Pineta di Pavullo nel Frignano, ovvero nel Modenese.
00:16:13Ne parliamo con il dottor Alberto Barozzi, psicologo, psicoterapeuta, ipnoterapeuta,
00:16:19specializzato in psicologia analitica Iunghiana e anche terapeuta EMDR.
00:16:25Buongiorno dottor Barozzi, ben trovato anche a lei.
00:16:29Buongiorno, buongiorno a tutti.
00:16:32Grazie per essere nostro ospite, le chiedo subito, così ce la fa conoscere più da vicino,
00:16:37come nasce e anche in che cosa consiste questa sorta, potremmo dire,
00:16:42di rivoluzione terapeutica di Villa Pineta.
00:16:47Certamente è un progetto che nasce lontano perché nasce nel 2017 con sperimentazioni cliniche,
00:16:55quindi nasce proprio in ambito clinico e nasce da una ricerca.
00:17:00Questo poi naturalmente ha portato delle evoluzioni e ci ha portato naturalmente anche grazie alla sensibilità
00:17:06del dottor Beghi che ha voluto appunto questo progetto a Villa Pineta e a tutta la direzione sanitaria,
00:17:13ha consentito di poter andare avanti con la sperimentazione centrandola proprio sui pazienti metabolici e bariatrici
00:17:24e questo ha portato un'ulteriore espansione di quella che è la nostra sperimentazione.
00:17:29E in che cosa consiste, per rispondere sempre un po' alla sua domanda?
00:17:34Consiste in un progetto che può portare tre aspetti fondamentali.
00:17:39Il primo in un percorso clinico spesso subentra un aspetto di noia, un aspetto di pessimismo, di melanconia, di attesa
00:17:49e quindi c'è un primo aspetto che deve essere un aspetto gioioso,
00:17:52il portare qualcosa di piacevole nella vita clinica delle persone.
00:17:58Il secondo aspetto è un aspetto proprio più clinico,
00:18:02soprattutto in questi pazienti metterli in una condizione in cui si va a ristabilire o stabilire,
00:18:10se prima non si era mai stabilita, una connessione tra l'aspetto psichico e l'aspetto proprio del corpo,
00:18:17perché proprio questa attività fa sì che queste due parti comincino a parlarsi.
00:18:24Il terzo aspetto fondamentale è quello di dare uno strumento a questi pazienti,
00:18:29che spesso magari vengono anche da situazioni anche molto ritirate tante volte,
00:18:35di poter continuare il loro percorso di ricerca, magari iscrivendosi a corsi di ballo,
00:18:42interessandosi a quello che fanno, nel momento del post-recovero.
00:18:47Tanto da poter dare anche la possibilità di mettere queste persone in una condizione di rimettersi in gioco,
00:18:54nella loro nuova vita, anche in un ambiente sociale.
00:18:58Certo che è fondamentale quello che è proprio il condividere, la condivisione,
00:19:04la convivenza a livello sociale dopo un periodo di approccio clinico.
00:19:11Abbiamo capito chiaramente che l'obiettivo è aumentare i livelli di benessere psicofisico,
00:19:17perché uno non esclude l'altro, anzi devono andare a braccetto di pari passo nel paziente con i disturbi metabolici.
00:19:25Le chiedo un abbraccio a livello proprio medico, insieme alla musica, che cosa ci regala?
00:19:34Mettiamola così, già la musica è qualcosa che ci regala, perché comunque viene dalla nostra profondità, dal nostro inconscio.
00:19:43Non c'è specie sulla nostra terra che produca musica come la produciamo noi esseri umani.
00:19:50Quindi già la musica è metterci in contatto con qualcosa di nostro, di profondo, risuonare con qualcosa di profondo dentro di noi.
00:19:58L'abbraccio? Beh, l'abbraccio ha un potere terapeutico straordinario.
00:20:03Ricordiamoci che poi una delle caratteristiche peculiari proprio del tango è una connessione non necessariamente fisica,
00:20:12perché soprattutto quando si lavora a livello clinico tendenzialmente si utilizza un abbraccio più largo, detto abbraccio da studio,
00:20:20ma comunque è una connessione fra queste due parti delle persone, quindi fra i cuori delle persone.
00:20:28Quindi l'abbraccio ci libera un sacco di endorfine, ci libera un sacco di altre sostanze che alla fine ci fanno stare molto bene.
00:20:39Quindi non entrerei più nello specifico, dico solo che comunque la terapia dell'abbraccio nel tango,
00:20:45quindi questo progetto ci sta portando veramente dei dati straordinari.
00:20:50Ci fa immaginare, poi vedremo anche dopo, magari le lanciamo però successivamente delle immagini esplicative,
00:20:59ci fa immaginare come avviene una lezione di tangoterapia, su che cosa si va a lavorare?
00:21:05Molto volentieri, molto volentieri. L'approccio in questo caso è all'inizio una lezione collettiva,
00:21:13quindi tutte le persone che ritengono di aderire a questo si presentano a un determinato orario
00:21:21e lì viene fatta prima una presentazione utilizzando anche mezzi audiovisivi per far vedere la ricchezza del mondo del tango,
00:21:29perché ricordiamoci il tango viene da una grandissima storia a un'enorme ricchezza sia musicale che culturale,
00:21:37a quella che è la Società degli Autori Editori Argentini, ricordiamoci che sono registrati qualcosa come 60.000 brani,
00:21:45un capitale enorme da un punto di vista musicale e quindi vengono fatti vedere, viene fatta una dimostrazione,
00:21:54vengono fatti vedere con mezzi audiovisivi delle scene di Buenos Aires, nei locali dove si balla tango,
00:22:01ricordiamocelo è un ballo popolare, poi naturalmente viene fatta una lezione collettiva dove si cominciano
00:22:10prima con degli esercizi singoli per le persone, quindi in gruppo ma singolarmente, poi vengono messe in relazione due a due le persone
00:22:19dove si definisce una persona che guida, l'altra che segue, poi questi ruoli si alternano,
00:22:26quindi nell'ambito di 45 minuti diciamo più o meno si risolve la lezione collettiva,
00:22:33seguono poi, e questo è un altro aspetto fondamentale, quelle che vengono definite lezioni singole,
00:22:40quindi ogni persona che ha partecipato, sempre naturalmente se vuole, ha la possibilità di fare una lezione singola,
00:22:48in caso specifico con me o con la mia assistente, quindi naturalmente possiamo singolarmente vedere l'interazione con questa persona,
00:22:57questa è una fase molto ricca anche dal punto di vista clinico, perché saltano fuori non solo dal punto di vista fisico,
00:23:05ma anche dal punto di vista proprio psicologico una serie di aspetti che poi naturalmente vengono condivisi con l'equipe terapeutica.
00:23:14Assolutamente, su questo poi ci vorrei tornare in chiusura, ma prima vediamo questa testimonianza di Paola, sentiamo che cosa ci racconta.
00:23:23Mi chiamo Paola, sono una paziente che sta frequentando Villa Pineta, perché sono una paziente post bariatrica,
00:23:30ho fatto l'intervento di sleeve la settimana scorsa e oggi ho avuto l'onore di partecipare per la prima volta a una lezione di tango,
00:23:38che mi è piaciuta tantissimo, perché comunque mi ha slegato, mi ha tolto quell'ansia, quella paura di essere giudicata, non so,
00:23:47mi sono sentita libera e ho ballato, insomma chiaramente ancora un po' dinoccolata, perché comunque è ancora un peso importante,
00:23:55però è stata un'esperienza molto bella e penso che la continuerò anche fuori da struttura.
00:24:08Ecco, grazie a Paola questa testimonianza che è andata ad avvallare quello che lei diceva prima, dottor Barozzi,
00:24:15cioè il fatto che uno degli obiettivi è quello proprio di gettare le basi per un successivo stile di vita corretto
00:24:24e che non trascuri anche l'aspetto dello stare insieme, dell'essere delle persone in una comunità e quindi di fare una vita sociale.
00:24:35Le chiedo, parlava prima di un lavoro in equip, è fondamentale perché chiaramente è doveroso ricordare che la musigoterapia è qualcosa di importante,
00:24:46ma che va ad integrare quelle che sono le terapie farmacologiche prescritte, necessarie, quello che è tutto ciò che riguarda gli interventi a livello di psigoterapia,
00:24:58però io immagino che i dati, visto che vi stanno rispondendo bene, facciano sì che questa sperimentazione continua e che venga magari proposta altrove.
00:25:08È così? Prima di salutarci e di ringraziarla, dottor Barozzi?
00:25:14Guardi, riprendo una frase che ha detto Paola prima, questo aspetto sperimento la libertà, sperimentare la libertà nel proprio corpo.
00:25:26Riprendendo un po' questa e facendo seguito a ciò che mi chiedeva, certamente questo progetto continuerà perché ci sta portando risultati straordinari.
00:25:37L'interazione con l'equip è veramente molto buona perché come dicevo prima, la raccolta di dati sui pazienti ci consente veramente poi di centrare in una maniera più oculata
00:25:52quello che è il lavoro e di consigliare anche alle persone nello specifico quello che può essere il proprio percorso, il proprio lavoro post-operatorio.
00:26:01Quindi sicuramente anche questa sperimentazione, ribadisco è dal 2017 che stiamo andando avanti in vari ambiti con questa sperimentazione,
00:26:12ma i dati ci supportano ad andare avanti, ma poi soprattutto quello che ci supporta ancora di più ad andare avanti è la soddisfazione, la percezione di libertà e tutto ciò che ci riportano i pazienti e ne siamo molto contenti.
00:26:29Sì, proprio l'entusiasmo che vi riconoscono, assolutamente. Tra l'altro è adatto anche a tutte le età, quindi è anche un format ripetibile davvero per ogni tipo di paziente.
00:26:41Dottor Barozzi, grazie per averci fatto conoscere più da vicino l'importanza e i benefici della tangoterapia in ambito clinico. Buon lavoro, grazie ancora.
00:26:52Grazie a voi, un saluto a tutti.
00:26:55Lei adesso torna il nostro momento della rubrica VIP News a cura della giornalista Stefania Pilera. Eccola tra poco.
00:27:12Ed eccola in collegamento da Roma, ve l'avevo preannunciato, la nostra Stefania Pilera, direttrice responsabile di Tutto. Stefania, ben ritrovata.
00:27:28Allora, estate, estate di matrimoni, lo sappiamo, tutte le estati vanno così per i VIP. Intanto buongiorno e insomma ci racconti qualcosa dei matrimoni che vediamo in copertina regia?
00:27:42Prego, vediamo la copertina del numero di Di Tutto. Incominciamo da quello di Simona Ventura, che cosa ci racconti?
00:27:50Buongiorno a tutti, sì, parliamo di matrimoni, abbiamo Di Tutto in edicola, anche se la copertina parla di una separazione che è tra Paolo Bonolis e Sonia Bruganelli.
00:28:03Il matrimonio abbiamo Simona Ventura con il suo Giovanni, che finalmente si sono sposati il 6 luglio a Rimini, al Grand Hotel. È stato un matrimonio blindato, celebrato dal Presidente dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini,
00:28:23e c'erano 200 persone. Devo dire tanto amore, lei voleva sposarsi già da tempo, non l'ha potuto fare per le varie problematiche Covid compreso, e ora finalmente ha coronato questo sogno d'amore.
00:28:40Quindi sogno veramente d'amore perché si amano tanto e vogliono stare tutta la vita insieme. Cosa carina e simpatica che nelle loro partecipazioni hanno messo Liban per il loro viaggio di nozze. Quindi eccoli sposati e felici.
00:29:00Questo matrimonio è andato. Passiamo all'altro matrimonio, che è il matrimonio di Letta Leotta, che si sposa con Loris. Questo è stato un matrimonio lampo ed è stato un matrimonio anche molto apparazzato.
00:29:22Si sono conosciuti nel 2022 a Parigi ad ottobre e lei a dicembre è rimasta incinta. Quindi è nata questa bellissima bambina Aria e poi si sono sposati il 22 giugno e loro hanno scelto la Sicilia, l'isola Vulcano.
00:29:44Abbiamo un terzo matrimonio. Lei ha scelto come location un borgo a 20 minuti da Firenze, quindi è un borgo della Toscana. Loro si sono conosciuti sette anni fa al grande fratello e finalmente il 30 giugno hanno coronato questo sogno.
00:30:04Abbiamo subito un figlio perché lo stanno cercando da svariato tempo e per loro è importante diventare genitori. Ovviamente non poteva mancare Belen al matrimonio con il vestito color carne e con i suoi bellissimi figli.
00:30:28Abbiamo Santiago che era elegantissimo e in più la bambina Luna Mary che è bella e ha tirato questi petali di rose. Per cui tanta felicità a tutti quanti e lunga vita a questi matrimoni di questi tre personaggi che si sono sposati in questo periodo, uno dietro l'altro.
00:30:59Stefania, grazie a te per questa garrellata tra i matrimoni. Tanta felicità anche da parte nostra. Simona Ventura, Diletta Liotta e Cecilia e Ignazio. Grazie ancora Stefania Apilera e adesso invece passiamo ad una nuova ospite.
00:31:14E ora parliamo invece di leadership e sostenibilità al femminile sul posto di lavoro. Lo facciamo analizzando il modello organizzativo dell'azienda Bresciana Remed con un team che dal 2019 ha portato il fatturato pensato da 35 mila euro a oltre 4 milioni.
00:31:44Pur adottando delle formule organizzative tutte al femminile. Ad esempio l'orario flessibile, la possibilità di portare i figli in azienda per gestire studio e dopo scuola. Ne parliamo con la general manager Elisa Guerrini. Elisa ben trovata, buongiorno.
00:32:01Buongiorno, grazie mille.
00:32:04Buongiorno a te, raccontaci, faccio entrare nell'azienda dove lavori, quante donne oggi all'interno dello staff, com'è l'ambiente aziendale, raccontaci un po'.
00:32:14Allora, io sono entrata in azienda nel 2019 direi a settembre, eravamo inizialmente solo in tre, due donne e un ragazzo che è rimasto tale.
00:32:25Prima di tutto la cosa che vorrei portare all'attenzione è che entrambe noi donne ma anche il nostro collega Matteo abbiamo iniziato a sentire l'azienda come se fosse casa nostra.
00:32:40Partiamo dal presupposto che passiamo più tempo in azienda che al lavoro che chiaramente nelle nostre case.
00:32:49L'azienda è iniziato a crescere, noi siamo partiti dal presupposto che qualsiasi tipo di problema ha una soluzione, che sia in termini logistici, che sia in termini relazionali
00:33:04e quindi da qui è nata un po' l'elasticità di venirsi sempre incontro.
00:33:11La logistica che diciamo è il cuore pulsante della nostra attività è gestita da una donna, all'epoca era gestita dall'altra mia collega poi c'è stato un cambio di mansione
00:33:24e devo dire che effettivamente il ruolo di una donna nella logistica aiuta tantissimo perché noi donne lo sappiamo siamo abituate ad avere un'attenzione più trasversale su tutto contemporaneamente,
00:33:40cioè c'è anche una contemporaneità dell'attenzione.
00:33:44Questo sicuramente ha portato a una crescita che è stata in realtà al di là dei numeri graduale, nel senso che abbiamo sempre fatto un passettino alla volta,
00:33:53non abbiamo mai avuto dei grandi slanci nonostante i numeri ci portassero in quella direzione.
00:34:04Poi crescendo chiaramente abbiamo assunto altre persone che sono arrivate a ricoprire dei ruoli chiave in azienda come la responsabile degli acquisti,
00:34:14a un certo punto siamo diventati grandi al punto di aver bisogno di una responsabile degli acquisti,
00:34:19ovviamente abbiamo sempre avuto una responsabile amministrativa che prima era esterna e poi è diventata interna,
00:34:24abbiamo la responsabile logistica che è il cuore pulsante e poi ci sono io che mi occupo dei grandi clienti
00:34:33quindi in termini commerciali e poi comunque della supervisione dell'andamento dell'azienda nella sua interezza.
00:34:40Quindi direi che su sei donne quattro ricoprono i ruoli più importanti e collaboriamo e gestiamo soprattutto in termini di autisti otto uomini di fatto
00:34:57e ovviamente essendo il settore quello che è, cioè le bonifiche e lo smaltimento di rifiuti,
00:35:04chiaramente i nostri interlocutori sono la maggior parte uomini ovviamente.
00:35:10Io volevo infatti anche ribattere su questo punto, non l'ho detto io all'inizio,
00:35:16lavorate peraltro in un settore che è prettamente maschile sia a livello di dati numerici sia un po' nell'immaginario ad oggi collettivo.
00:35:24A maggio scorso quindi recentemente avete tenuto tra l'altro un'importante tavola rotonda,
00:35:31ecco io ti chiedo da che premesse anche in termini proprio di numeri e di ricerche siete partite?
00:35:38Ma allora a dirti la verità non siamo partite da nessun tipo di ricerca,
00:35:44volevamo semplicemente porre il nostro caso, anzi è stato quasi il contrario,
00:35:49abbiamo messo a disposizione il nostro caso a donne sicuramente bravissime e grandissime
00:35:59che hanno partecipato al nostro evento e che hanno dei ruoli veramente istituzionali,
00:36:05consiglieri della Regione Lombardia piuttosto che assessori che io conoscevo il loro lavoro,
00:36:12sentirle parlare mi ha veramente sbalordito, ma mi ha sbalordito perché personalmente almeno il discorso del ruolo della donna,
00:36:24ok però a un certo punto bisogna passare ai fatti, cioè continuiamo a parlarne e parlarne,
00:36:32in realtà poi non è un discorso che la donna deve avere un certo tipo di ruolo,
00:36:38ma bisogna realmente raggiungere una parità di genere che è un altro tipo di discorso
00:36:44e questo è un discorso che è venuto fuori in maniera molto interessante dalla dottoressa Gandolfi
00:36:53che era presente per esempio al nostro evento, quindi il nostro è stato un caso anche abbastanza tipico,
00:37:01perché comunque lavoriamo in un settore ambientale che è uno degli argomenti più sulla bocca di tutti negli ultimi anni per fortuna
00:37:10e anche ovviamente azienda guidata da una donna, gestita principalmente da donne che ha avuto una forte crescita,
00:37:17io posso dire rispetto alle donne che lavorano con me e rispetto a me stessa,
00:37:21che lavorare con un mercato completamente maschile, di un livello non proprio come si può dire,
00:37:31insomma lavoriamo con imprese edili, abbiamo a che fare con uomini belli tosti da gestire,
00:37:39però devo dirti che evidentemente con la nostra intelligenza spezzo un po' una lancia a nostro favore,
00:37:46siamo riusciti a creare comunque degli ottimi rapporti con tutti,
00:37:51sfruttando con ironia, più che sfruttando, gestendo con ironia i rapporti appunto con questi uomini,
00:38:02anche quelle volte in cui magari passano appena appena il segno o si sentono di poter fare i prepotenti
00:38:10vista la loro posizione, visto il fatto che siamo donne nel senso siamo riuscite un po' con l'ironia,
00:38:17un po' perché siamo effettivamente un po' cazzute, scusatemi non so se si può dire,
00:38:21ma è così a farci valere, non solo a farci valere, ma a farci rispettare a diventare comunque parte del gruppo,
00:38:32del gruppo di lavoro.
00:38:34E c'è una frase tra l'altro che mi ha colpito, la leggo testualmente Elisa,
00:38:39non basta continuare a parlare di sostenibilità come valore, la sostenibilità deve diventare un modo di vivere,
00:38:46così come il giusto ruolo delle donne nel lavoro devono diventare fatti normali,
00:38:51quello che dicevi prima no? Cioè bisogna non basta parlare, ma bisogna concretamente mettersi all'opera
00:38:59affinché la parità sia assolutamente raggiunta e diventi un fatto normale,
00:39:04di cui forse non c'è neanche più bisogno di continuare a parlare, perché se continuiamo a parlarne,
00:39:10o per prima come giornalista, è perché vuol dire che questo problema ancora non è stato del tutto sanato e colmato,
00:39:16ma tuttora lo percepiamo in essere. Sappiamo benissimo che da una parte mettere le donne,
00:39:23non lo dico assolutamente da femminista, io sostengo che si debba essere non uno di fronte all'altro,
00:39:30ma a fianco all'altro, però mettere sicuramente le donne nei ruoli più sensibili e decisionali
00:39:38può, l'abbiamo visto in dati numerici, produrre maggiore produttività, però sappiamo dall'altra parte
00:39:44come in Italia a livello anche di welfare gestire il discorso, conciliare il discorso famiglia e lavoro
00:39:50non è sempre così semplice, in questo tutt'oggi il sesso femminile è notoriamente penalizzato,
00:39:58spesso è costretto ad operare delle scelte o vengono fatte anche in senso di colloquio
00:40:03le classiche domande scomode che a un uomo di solito non vengono poste.
00:40:08Insieme a queste relatrici di cui tu hai parlato e che tra l'altro ha avuto anche la fortuna di incontrare
00:40:14di persone e di moderare delle tavole rotonde su questo tema, per cui so benissimo chi sono i loro ruoli,
00:40:22insomma in sostanza a fronte del vostro modello organizzativo se tu ti sentissi di dare un consiglio
00:40:29per cercare di intraprendere delle azioni che vadano in questa direzione e facciano sì che donne
00:40:34possano, sempre più donne, ricoprire ruoli apigali senza per forza rinunciare alla famiglia e viceversa,
00:40:41che cosa ti senti di dire prima di salutarci?
00:40:44Allora rispetto a quello che è la mia esperienza, mi sento di dare questo consiglio a tutti gli imprenditori,
00:40:51soprattutto agli imprenditori uomini, di dare fiducia alle donne, di responsabilizzarle nel senso di proporre
00:40:57comunque dei ruoli chiave, perché l'aumento di redditività è matematico, nel senso poi è una cosa
00:41:04che si misura molto bene. Nel momento in cui si misura molto bene, se un imprenditore, non dico
00:41:10illuminato, però voglio dire se sta a fare il suo mestiere, sa che se le persone che lavorano bene nella
00:41:17sua azienda, stanno bene e hanno la possibilità di lavorare, non dico con serenità, però di lavorare
00:41:22senza troppi pensieri, è il primo che dovrebbe pensare a fare degli investimenti anche veramente relativi,
00:41:29come creare magari degli spazi in azienda per poter portare i figli, l'aiuto compiti o cose di questo genere
00:41:36o anche banalmente un servizio di trasporto, soprattutto se le aziende brisciane sono molto territoriali,
00:41:44per cui questa cosa sarebbe facile, il costo è veramente ridotto, le donne lavorerebbero con più serenità
00:41:51perché avrebbero un pezzo di cervello libero, perché non si devono occupare col pensiero o col telefono
00:41:58fisicamente della gestione dei figli e secondo me questo ne varrebbe veramente la pena, almeno a noi è successo così,
00:42:08oltre all'orario flessibile voglio dire, se una mia collega oggi per esempio ha un problema con il figlio,
00:42:14va e viene e questo poi viene gestito internamente, è chiaro che siamo un'azienda piccola per cui se si parla di
00:42:21250 dipendenti può essere un pochettino più difficile, però rispetto alla crescita delle donne io punterei su di loro,
00:42:29darei spazio e poi vedrei quelli che sono i risultati, più o meno come viene fatto con gli uomini,
00:42:35tra parentesi non è che si sta parlando di una cosa particolare.
00:42:39Se si palesa un problema chiaramente è cercare la relativa soluzione per il bene collettivo.
00:42:45Elisa è stato un piacere averti il nostro office per conoscere da vicino la vostra realtà e il vostro modello,
00:42:52grazie ancora Elisa Guerrini.
00:42:54Grazie, a presto, arrivederci.
00:42:56E come una sorta di filerouge continuiamo a parlare dell'annoso tema del processo di autodeterminazione
00:43:03e anche di autorealizzazione di una donna in un mondo che abbiamo visto, l'abbiamo sentito poco fa
00:43:09e ancora per alcuni versi troppo sbilanciato sulle questioni di genere,
00:43:14però adesso lo facciamo attingendo al panorama editoriale, alla letteratura,
00:43:18parlando del primo volume dal titolo Lisa Johnson Quando tutto ha avuto inizio
00:43:24dell'autrice Emily Giancarli, uscito il 10 giugno scorso.
00:43:28Emily, ben trovata, buongiorno anche a te.
00:43:31Buongiorno Francesca e buongiorno a tutti.
00:43:34Grazie per essere nostra ospite, sono temi importanti che tu affronti
00:43:41e che giocano perfettamente in connessione con quanto dicevamo prima,
00:43:47cioè col modello aziendale che abbiamo conosciuto da vicino,
00:43:51dove i ruoli apicali sono coperti da donne, dove è stata raggiunta,
00:43:56anzi è stata anche superata, se vogliamo in termini numerici, la parità di genere,
00:44:01dove ad ogni problema si trova una soluzione.
00:44:05Ecco, ti chiedo di raccontarci, ovviamente senza raccontarci troppo,
00:44:09senza spoilerare per sommigapi la tua storia.
00:44:12Raccontaci questo primo volume.
00:44:15Allora, io innanzitutto vi vorrei raccontare chi è Lisa Johnson.
00:44:19Lisa è una scienziata medicana di 40 anni che dall'età di 3 anni ha vissuto
00:44:25in Cina con la madre e qui ha potuto studiare in un college di Pechino,
00:44:29praticare arti marziali e meditazione.
00:44:34Crescendo, la sua intelligenza superiore alla media l'ha portata a scoprire
00:44:40una cura miracolosa per alcuni tipi di tumore.
00:44:43Ma per pubblicare questi risultati ha dovuto affrontare numerosi pericoli
00:44:49che vengono presentati al lettore sotto forma di flashback,
00:44:53perché la storia principale si svolge invece al tempo presente,
00:44:5612 anni dopo questi eventi e noi incontriamo Lisa al suo arrivo a Torino
00:45:04per prendere parte a un importante progetto di ricerca.
00:45:08È indubbio che Lisa sia un personaggio vincente e lo è perché ha saputo lottare
00:45:15per raggiungere i suoi obiettivi, ma non l'ha fatto da sola perché ad accompagnarla
00:45:21in queste sue avventure e disavventure ci sono i suoi inseparabili amici
00:45:24Giovanna Russo e Youssef Assad che Lisa conosce dai tempi del college di Pechino.
00:45:31C'è poi un quarto personaggio principale che è Lucas che Lisa conosce più tardi,
00:45:37diventa capo della sua sicurezza e con lui negli anni si instaura inevitabilmente
00:45:43un rapporto più complesso e articolato.
00:45:46Ma al di là delle ambientazioni affascinanti e delle vicende movimentate
00:45:54quello che volevo che emergesse era il carattere forte e risoluto di Lisa
00:46:01che non si ferma davanti a nulla pur di raggiungere il suo scopo
00:46:06che era quello di pubblicare la sua ricerca e affermarsi come scienziata internazionale.
00:46:11Ricerca che poi le consente anche di vincere un premio Nobel per la medicina.
00:46:17Questo diciamo è a sommi capi il primo capitolo.
00:46:22Ti fermo perché è difficile raccontare abbastanza ma non raccontare troppo Emily.
00:46:29Per uno scrittore o una scrittrice ti chiedo perché hai sentito la necessità da donna?
00:46:36Prima di tutto dietro ci sono le persone, dietro a un libro, dietro a qualsiasi nostra azione
00:46:41ci sono le persone. Perché hai sentito la necessità di raccontare queste tematiche,
00:46:46di trattarle e ti chiedo anche di più se tu avessi parlato invece di un protagonista al maschile
00:46:55chiaramente circondato anche di amicizie e di relazioni sentimentali come lo è Lisa Johnson
00:47:02però se avessi dovuto trattare le criticità, le crisi che l'uomo vive nella società moderna
00:47:09di che cosa avresti parlato? Quindi ti chiedo il perché hai trattato al femminile
00:47:12come avresti ribaltato il tutto se avessi trattato le tematiche uguali al maschile?
00:47:18Allora al femminile diciamo che è stato più semplice, essendo io donna ho chiaramente un occhio
00:47:27rivolto a quello che è il mondo che mi riguarda, al mondo femminile e vedo che nonostante che le donne
00:47:33di quasi tutti i paesi ormai del mondo siano emancipate e abbiano dato prova anche scientifica
00:47:39di non avere nulla di meno di un uomo, noto che i mezzi di diffusione di massa non riportano
00:47:48con pari importanza i risultati accademici, professionali e sportivi che le donne conseguono
00:47:57a fronte invece di uno sbilanciamento verso quello che è una narrazione ancora al maschile,
00:48:03troppo al maschile, per cui con Lisa ho cercato anche di creare un'eroina contemporanea, una donna
00:48:12che non solo vuole affermarsi professionalmente, ma deve anche cercare di dare un equilibrio
00:48:20alla sua vita professionale, fatta da una professione importante e alla vita privata, perché Lisa
00:48:26ha due bambini ancora piccoli da gestire e un marito dal quale si sta separando con problemi,
00:48:30quindi affronta quella che è una vita che molte donne oggi vedono e lo fa senza perdersi d'animo,
00:48:40ma con coraggio e risolutezza appunto. Ho voluto anche cercare di dare un messaggio, un esempio
00:48:47virtuoso e positivo a quelle donne che di fronte a una difficoltà o a un problema pensano di recedere
00:48:53o abbandonare, perché all'interno di ogni donna c'è una forza potente che chiede solo di poter emergere
00:49:02e questo è quello che ho cercato di fare con questo libro, con questa storia.
00:49:08L'altra domanda invece che mi hai fatto è molto interessante, perché le dinamiche sociali ed economiche
00:49:16degli ultimi anni hanno portato a delle trasformazioni all'interno della società e quindi inevitabilmente
00:49:26anche all'interno del mondo maschile, ci sono create delle criticità di cui però si parla poco.
00:49:33Io per esempio mi riferisco a quelle che sono le dinamiche all'interno di una famiglia, che negli ultimi
00:49:39decenni si sono notevolmente modificate. Mi riferisco al conflitto che un uomo deve vivere pensando al ruolo
00:49:49che tradizionalmente ha rivestito per generazioni il maschio come capofamiglia ancorato a uno stereotipo di
00:49:57fermezza, aggressività, di autorità all'interno della famiglia, dove tutte le decisioni passavano attraverso di lui
00:50:04poiché era anche l'unico portatore di debito all'interno della famiglia stessa.
00:50:10Oggi la società richiede all'uomo invece di cambiare, è chiamato a un ruolo differente perché è inevitabile che con
00:50:19l'ingresso della donna nel mondo del lavoro queste dinamiche si siano sbilanciate. Quindi anche oggi l'uomo è chiamato
00:50:26per esempio a gestire un menaggio familiare, alla cura dei figli, a seguirli nel percorso scolastico e non è più
00:50:37l'unico portatore di reddito all'interno della famiglia, infatti il potere decisionale di una donna è notevolmente
00:50:42aumentato. Queste sono dinamiche sociali di cui, come ho detto, si parla poco, che però sarebbe interessante andare ad approfondire.
00:50:52Quindi sostanzialmente denunci da una parte i mezzi mediatici che fanno molta informazione sui traguardi che l'universo
00:51:00maschile raggiunge, viceversa tutte le trasformazioni in cambiamenti che la società impone o che comunque caldeggia nei
00:51:09confronti dell'uomo è un qualcosa di cui si parla pochissimo, come fosse una sorta di tabù e questo forse non permette,
00:51:15consentimi di fare un'affermazione personale, anche di far emergere quelle che possono essere le crisi, le debolezze
00:51:23che un uomo magari invece vorrebbe tirare fuori per cercare di trovare una soluzione, ma che invece il sistema li impone
00:51:30in qualche modo di non dichiarare apertamente. Era questo che intendevi Emily?
00:51:37Esatto, perché l'uomo oggi deve reinventarsi per poter essere, per integrarsi in questa nuova famiglia, in questa nuova
00:51:49società e non ha punti di riferimento come potevano avere i suoi genitori, poiché parliamo di persone, di uomini che oggi
00:51:57possono avere 30, 40, 50 anni che si trovano ad affrontare dinamiche nuove e devono farlo per quello che riescono, per quello
00:52:09che la televisione, che i media gli presentano, non hanno genitori o nonni che gli spiegano come gestire determinati problemi,
00:52:16perché sono dinamiche nuove e secondo me la società oggi non va a sviscerare sufficientemente queste dinamiche perché vuole rimanere
00:52:28ancora ancorato a un ideale di maschio forte, di colui che può e risolve ogni cosa. Parlo chiaramente per quello che i mass media
00:52:39nel mondo occidentale italiano fanno vedere, nel mondo poi asiatico o sudamericano sicuramente ci saranno dinamiche culturali
00:52:49ancora diverse. Per quello che riguarda invece l'importanza che hanno i mass media nel videnziare o meno dei risultati è stato evidente
00:52:59soprattutto nei risultati sportivi. Sotto gli occhi di tutti, dopo l'andamento degli europei della nazionale di calcio e quel magro bottino
00:53:12che è stato portato avanti, quanto spazio hanno avuto a scapito di una nazionale di pallavolo femminile che ha vinto la precampionata del mondo?
00:53:20Assolutamente, che poi di fatto se ne esce penalizzati entrambi perché da una parte nei risultati e nel poter dare prova tangibile per quanto riguarda
00:53:30le donne e dall'altra parte invece il fatto che gli uomini perdano dei punti di riferimento perché alcuni argomenti sembrano oggetto di stigma
00:53:40e di tabù, come se non se ne dovesse affrontare l'importanza. Prima di salutarci Emily, una curiosità, tu di questa storia sei riuscita a creare delle pagine
00:53:52a metà tra il romance e la spy story, dietro chiaramente a tutte le tematiche che ci hai ampiamente dettagliato. Come ci sei riuscita?
00:54:00E' una curiosità se ce la puoi anticipare nel secondo volume, chi ritroveremo o qualcuno perderemo per strada?
00:54:09A dire la verità è venuto da sé questo mix di generi all'interno del mio romanzo. Io ero partita con l'idea di voler scrivere una storia d'amore,
00:54:22una bella storia che catapultasse il lettore in un'altra vita, che mi facesse chiudere il libro con un sorriso.
00:54:31Ma siccome personalmente non amo molto i romanze a lieto fine dove vincono tutti ed essero felici e contenti, man mano che andava avanti nella storia
00:54:41io mi immaginavo intrecci, pericoli, fughe vocambolesche e quindi in questo primo volume c'è più del thriller e dello spy story che non del romance vero e proprio.
00:54:53Anche se io comunque indago quelli che sono i sentimenti e l'amore all'interno di questo romanzo, di questa storia, non è un amore romantico,
00:55:01sono amori tormentati, taciuti, non corrisposti, quello romantico arriverà poi in seguito.
00:55:09Nel secondo volume ne avremo un assaggio e ritroveremo anche tutti i personaggi presenti in questo primo volume con una new entry che sarà fondamentale e determinante.
00:55:27E ci lasci così in attesa, sai già più o meno quando uscirà?
00:55:33Spero per Natale.
00:55:36Perfetto, allora ci lasci con l'estate in attesa, ci hai dato così degli input importanti e soprattutto ci hai dato degli spunti di riflessione che sono importanti.
00:55:48Quindi Emily grazie davvero per questo tuo intervento di questa puntata, grazie ancora Emily Giancarli.
00:55:53Grazie a voi, grazie a te Francesca.
00:55:56E ora è arrivato il momento della rubrica Voci d'Italia a cura del nostro Valerio Vecchi, sentiamo.
00:56:13Ritornano le storie del bel paese per questa nostra ultima puntata insieme.
00:56:18Ascoltiamo la testimonianza di oggi per una nuova Voci d'Italia.
00:56:25Amici di Canale Europa TV, ciao a tutti, buongiorno, sono Gaetano Romeo e colgo l'occasione per ringraziare tutta la redazione di Canale Europa TV che mi ha dato la possibilità oggi di presentare la mia storia.
00:56:41La mia storia che secondo me, certo sarà un po' di parte, però la mia storia secondo me è molto interessante perché possiamo dire che attraversa l'inizio, cioè la storia del digital marketing italiano partendo da 21 anni fa, cioè da lontano 2003 quando ho iniziato, per arrivare ai fini dei giorni d'oggi.
00:57:06Quindi un arco temporale per un tipo di lavoro come quello mio molto lungo, molto grande.
00:57:17Intanto mi presento un po' in maniera migliore, sono Gaetano Romeo, nasco appunto come SEO specialist, poi spiegherò che cos'è.
00:57:25Sono Head of Digital Marketing e di Sivista, una multinazionale francese che si occupa tra le altre di cyber security, ITSM, ITOM, ITIL, tutti i sistemi di IT.
00:57:38Ho scritto sette libri, tutti dedicati al digital marketing, insegno in diverse accademie in Italia e sono uno speaker non solo di livello nazionale ma anche di livello internazionale.
00:57:54Tra l'altro i miei ultimi due interventi sono stati a metà maggio a Helsinki, quindi in Finlandia, e l'ultimo a Zagabria in Croazia.
00:58:02Ma di cosa mi occupo? Sono fondamentalmente un ottimizzatore, mi occupo di ottimizzare la presenza dei siti internet su Google.
00:58:14In poche parole faccio sì che il sito della mia azienda per le parole chiave che ci interessano venga trovato. Questo diciamo per volere sintetizzare.
00:58:26Ho iniziato come dicevo nel 2003, ho iniziato puramente con la SEO, una storia abbastanza carina come potete probabilmente facilmente riconoscere dal mio accento, io sono di Palermo,
00:58:40e ho iniziato in un'agenzia di viaggi dove facevo l'accompagnatore turistico.
00:58:44Un giorno entrai in agenzia e vedi il proprietario che stava un po' lì, era arrabbiato, diceva ma perché cerco su questa cosa Google e non mi trovo?
00:58:53Tu che sei giovane, ai tempi avevo appunto 24 anni, prova a dargli un'occhiata tu. Da lì mi venne il pallino e iniziò la mia attività,
00:59:04fino a quando poi mi trasferì in Germania nel 2006, quindi tre anni dopo, e iniziai a lavorare per multinazionali, per start-up,
00:59:17quelli che ai tempi erano start-up e ora definiamo dei propri unicorni come Zalando, Groupon, ma anche un importantissimo social media tedesco,
00:59:27cioè quindi io nel 2006 inizio a lavorare per My Days in Germania, che è praticamente il copia e colla di Facebook, e nel 2007 ne divento country manager,
00:59:38quindi quando la maggior parte delle persone non aveva neanche un account Facebook in Italia, io già ero country manager di un'azienda che faceva la stessa cosa.
00:59:48Quindi, vuoi o non vuoi, ho iniziato con la SEO, social media, e poi mi sono sempre appassionato di più a tutto ciò che è digital marketing,
00:59:57e per questo preferisco definirmi più, e di fatto lo sono, un edho digital, un edho digital marketing, perché mi piace curare tutti gli aspetti di un'attività di digital marketing.
01:00:10Se ti ho incuriosito e ti è piaciuta la mia storia, e spero di sì, aggiungimi sul LinkedIn e fammi tutte le domande che vuoi.
01:00:19Grazie ancora per lo spazio.
01:00:21E allora grazie per essere stati in nostra compagnia, io vi aspetto sempre sul canale YouTube per rivedere questa e le altre puntate insieme. Buon estate, alla prossima!
01:00:34E grazie come sempre al nostro Valerio Vecchi, e ora di rientro dalla rubrica il nostro ultimo ospite, e non certo per importanza do il benvenuto a Marco Melegaro. Marco, buongiorno!
01:00:57Ciao, buongiorno, grazie della presentazione Lusinghiera.
01:01:01Grazie a te, ci porti anche una bella novità, ma non svelo nulla. Prima ti presento brevemente, ma chi segue il Tg di cui fai parte ti conosce benissimo.
01:01:12Giornalista professionista, lavori dal 2003 a Sky Tg24, prima alla redazione spettacolo e ora al coordinamento editoriale del telegiornale. Hai pubblicato per 900 editore il titolo Carosello, genio e pubblicità all'italiana nel 2017.
01:01:31Oggi torni con una novità, Carosello 2.0 dal titolo Aspettando Carosello, specchio e sogno di un'Italia spensierata.
01:01:44Insomma, l'abbiamo capito già dai rispettivi titoli, Marco, un programma destinato sicuramente a far parte della nostra storia televisiva. Raccontaci qualcosa di più.
01:01:55Sì, sono d'accordissimo. Un programma dimenticato spesso, un programma che però è stato, diciamo, fulcrale, essenziale nella storia della televisione italiana, principalmente per due motivi.
01:02:09Primo perché ha fatto conoscere i prodotti che avrebbero poi dato luogo ai consumi di massa degli italiani, dai più voluttuari ai più importanti e rinunciabili, tipo frigoriferi e lavatrici.
01:02:20Poi perché ha creato, consideriamo che è partito da fine anni 50, un laboratorio linguistico nazionale in un'Italia di dialetti in cui ancora la lingua non si parlava correntemente.
01:02:33Carosello ha fatto sì che esplodessero dei modi comuni di parlare, dei modi diventati poi tradizionali in tutto il paese e che sentiamo ancora oggi.
01:02:43Non ci dimentichiamo infatti della funzione didascalica educativa e quindi di istruzione, di alfabetizzazione che i primi anni della TV e Carosello anche nello specifico hanno avuto un ruolo fondamentale per il nostro paese, Marco.
01:03:02Non l'ho detto io all'inizio ma lo lascio dire meglio a te, spiegaci qualcosa di più anche in questo caso, una prefazione importante, un nome noto, Carlo Conti.
01:03:13Ecco l'hai coinvolto e com'è stato il coinvolgimento per chiedergli di farti la prefazione?
01:03:19Guarda, forse qualcuno che ascolta non ci crederà ma io mi sono fatto dare da un collega il numero di telefono, gli ho scritto una mail, l'ho messo su WhatsApp e dopo una ventina di giorni mi ha chiesto vuoi la prefazione o la postfazione.
01:03:38A quel punto lì ho scelto la prefazione perché ritengo che Conti sia stato un raccontatore degli anni 70, i migliori anni anche 60.
01:03:51È un personaggio che sicuramente ha sempre portato in televisione i migliori anni che per lui sono gli anni 60 e forse anche per me.
01:04:02Assolutamente, ora forse le ultimissime generazioni lo vivono nel quotidiano e non ricordano quella che è stata la storia, ma lui ha davvero fatto la storia della televisione italiana, quindi credo che rappresenti al meglio e che la tua scelta sia stata assolutamente azzeccatissima Marco.
01:04:20Io vorrei soffermarmi un attimo insieme a te sui sottotitoli dei due volumi. Lo ridico, Carosello, quindi genio e pubblicità all'italiana e invece ora il nuovo volume, Carosello, specchio e sogno di un'Italia spensierata.
01:04:41Sono due approcci, due tagli che tu hai dato fondamentalmente diversi a due volumi?
01:04:47Sì, in realtà differisce il titolo, i contenuti sono abbastanza similari. Se vogliamo comunque fare una separazione questa c'è, dal punto di vista della prima pubblicazione, quindi genio e pubblicità all'italiana, perché Carosello, ricordiamo, è stata una formula unica, nel senso che non si poteva all'inizio per questioni di censura e di politica far vedere il prodotto.
01:05:17Bisognava farlo precedere da una storia. Questo raccontino diventa alla fine un corto fatto dai migliori attori, sceneggiatori e registi che diventa famoso proprio per questa caratteristica. Una formula che però, diciamolo, è stata del tutto solo italiana. Poi è stata anche un po' imitata all'estero, però ai festival della pubblicità non la capivano proprio.
01:05:42Questo nel primo libro. Nel secondo ho preferito forse dare più spunto anche alla storia, cioè dire e chiedermi come mai eravamo dei leader nella produzione, ad esempio, di frigoriferi e lavatrici negli anni 60 e oggi invece queste aziende sono tutte in mano agli stranieri.
01:06:01Non essendo un economista non ho fatto poi un'indagine di questo tipo specifica, anche perché poi nel racconto ci sono più interviste rispetto al primo, più protagonisti e chiaramente tante volte ho dovuto andare da familiari di persone che non ci sono più, che però portano avanti la memoria del padre, ad esempio, il creatore della linea, Cavanzi.
01:06:31Quando lì c'è il figlio che ha inaugurato un museo a Milano.
01:06:34Tra l'altro apprezzo molto questo parallelismo che tu fai non solo a livello di genio e di primato italiani, Marco, ma anche proprio a livello di beni di consumo, di elettrodomestici.
01:06:47Ricordiamo che oltre alla funzione didascalica ed educativa la televisione è diventata un mezzo così di ampia diffusione proprio anche perché era un mezzo sufficientemente democratico, sufficientemente alla portata di tutti, quindi l'aspetto sociologico che tu affronti secondo me merita un'attenzione particolare, non trovi?
01:07:08Sì, sì, assolutamente, perché questo libro parte dalla pubblicità per dire specchio e sogno di un paese e quindi prendiamo le pubblicità più famose, più iconiche e le trasponiamo, almeno questo ho cercato di fare, nell'epoca storica in cui venivano trasmesse, vedendo che poi c'è un parallelismo tra, come c'è oggi, tra prodotto televisivo e la storia dell'epoca.
01:07:38Necessariamente, le due cose penso siano inscindibili in un certo senso, tu personalmente che ricordi hai da bambino di quel periodo e accennavi al lavoro di documentazione che hai fatto, mi piacerebbe che tu ci raccontassi anche qualche aneddota, qualche curiosità in più.
01:07:56Sì, allora guarda, i miei ricordi li ho sulle pubblicità degli anni 70, io sono nato nel 63, quindi vedevo la televisione credo dal 70 in poi, ma non ho memoria storica sufficiente per ricordarlo, comunque siamo lì e quindi ho perso le prime pubblicità, perché Carosello è andato dal 57 al 77 e cosa ho fatto?
01:08:21Sono andato a riaggiornarmi, non tanto andando a te che erai o cose delle strutture del genere, ho fatto tutto grazie a delle raccolte che periodicamente negli anni venivano diffuse dai giornali, perché Carosello non è mai stato completamente dimenticato, non è mai stato rimosso e quindi da qui sono riuscito a riannodare i fili e vedere, capire poco l'esperienza che mi ha dato poi Sky TG24 Spettacolo,
01:08:48che erano i protagonisti delle pubblicità appunto da fine anni 50 a metà anni 70 e poi il gioco è stato fatto.
01:09:19Però dall'altra parte il revival quando ci capita che qualcosa anche attraverso i social, quindi i mezzi odierni, venga riproposto affascina tutti, grandi e piccini, cioè quella pilla anche per chi non l'ha vissuti in qualche modo lo troviamo sempre, io lo vedo anche con mia figlia, se le faccio vedere degli spezzoni a livello pubblicitario o di Carosello vengono apprezzati,
01:09:44sono pure lontani rispetto alla grafica e alla velocità anche di comunicazione odierne. Che cosa pensi, tu sei un addetto ai lavori Marco, quindi abbi pazienza tra colleghi, io non riesco ad esimermi da questa domanda, che cosa pensi della TV oggi, nel bene e nel male?
01:10:03Faccio un attimo un passo all'indietro su quanto dicevi perché secondo me va approfondito, ad esempio Calindri, quest'uomo nel traffico, lo vediamo nel traffico e vediamo che la pubblicità è fatta in studio e non in mezzo al traffico, eppure il messaggio Cinar contro il logorio della vita moderna lo sentiremo sempre.
01:10:19Per risponderti cosa penso alla TV di oggi, ma sai è piuttosto articolata la risposta, io sono un fruttore, un seguitore della TV, facendola anche, posso dirti che rimanendo in campo pubblicitario forse è più spettacolare la pubblicità,
01:10:45manca però l'anima del prodotto, come veniva raccontato in Carosello, questo chiaramente non ci sarà mai più, lì era proprio una descrizione, un racconto che anticipava poi il claim, il messaggio pubblicitario.
01:11:01È vero, sono d'accordo con te, sono cambiati i tempi, le modalità di ricezione, di fruizione, le velocità anche con cui recepiamo i messaggi e questo forse è a discapito dell'anima del prodotto, se rimaniamo nell'ambito strettamente pubblicitario.
01:11:19E della società di oggi invece che cosa pensi, o meglio rimanendo nell'ambito televisivo Marco, intravedi un programma nei palinsesti italiani, non solo di Sky, che magari oggi in qualche modo riesce a fotografare davvero quella che è l'Italia dei nostri giorni, oppure manca?
01:11:39Ma sai, questo diciamo può esserci a livello di inchiesta, possiamo pensare a Report, possiamo pensare ad altri programmi di indagini sociali che vengono diffusi, allo stesso tempo a me piacciono i programmi di divulgazione storica, scientifica, spettacolare, quindi sono più da documentare, da approfondimenti che poi magari possono servire anche al mio lavoro.
01:12:07Poi per il resto cosa ti posso dire, io non amo particolarmente le serie ma proprio perché non riesco io a star dietro a esse e non mi piacciono poi tutti questi talk che alla fine veicolano un messaggio del nulla che francamente a me non interessa.
01:12:28Questo è un po' il limite della tv generalista oggi.
01:12:32Esatto, e spiega sempre di più il perché l'uso diventi man mano tematico, on demand e anche tematico, proprio per questo motivo di fondo probabilmente.
01:12:45Marco senti un'ultima domanda prima di salutarci e ringraziarti, così saluti ti unisci a me anche per i ringraziamenti a chi ci sta guardando, c'è già in vista un terzo volume o adesso ti godi il secondo?
01:12:59No guarda non c'è, sono sincero perché credo che con questo l'argomento Carosello con due pubblicazioni sia stato ispezionato, francamente non so se ci sarà un terzo libro e la necessità appunto di un'ulteriore pubblicazione,
01:13:17perché questa rispetto alla prima ha anche le foto dell'epoca, ha una copertina particolarmente curata con Calimero, personaggio chiave dei cartoni animati di Carosello e probabilmente con le interviste che sono state fatte qui completiamo un quadro.
01:13:37Poi sai la prossima io dico sempre che per fare un libro ci vuole un'idea, quindi deve venire un'idea, un'ispirazione profonda e la voglia di tuffarci in questa cosa e analizzarla.
01:13:52Sono d'accordo e qualora ti venisse noi siamo qua ad aspettarti per raccontarcela. Marco è stato un piacere averti il nostro ospite, grazie ancora.
01:14:02Grazie a voi a chi ci ha seguito.
01:14:04Una buona estate a te e chiaramente tanti saluti, ci rivediamo settimana prossima come di consueto con una nuova puntata di Ipso Fatto l'Italia si racconta, quindi tanti saluti e grazie per l'attenzione a tutti coloro che ci hanno seguito, grazie ancora.
01:14:34Sottotitoli e revisione a cura di QTSS