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00:00Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
00:30Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
01:01Questa è la storia di una parola.
01:03Una strana parola che nel corso degli anni ha assunto significati diversi.
01:07Per qualcuno indica una persona che prova rimorso e rincrescimento
01:12e ha a che fare con i sentimenti più profondi, come quelli religiosi.
01:16Per qualcun altro, invece, indica qualcosa di molto concreto,
01:20un accordo di collaborazione, un dare e avere sancito dalla legge.
01:24Per altri ancora, invece, significa infamia,
01:27per altri ancora, invece, significa infamia e tradimento.
01:50La parola è pentimento.
01:52Per raccontarla, quella parola, per raccontarne i diversi significati
01:56e la loro importanza, useremo tante storie,
01:59tutte simili e tutte diverse.
02:12C'è un uomo, per esempio, che si chiama Leonardo
02:14e sta nel manicomio criminale di Barcellona Pozzo di Gotto,
02:17in provincia di Messina.
02:19Il signor Leonardo è legato ad un letto,
02:21le braccia segnate dai tagli che si è inflitto da solo.
02:24Ha la testa, ha una serie di elettrodi,
02:26perché siamo alla fine degli anni 70
02:28e l'elettroshock nei manicomi, soprattutto quelli criminali,
02:31si usa molto di frequente.
02:40E poi c'è un uomo, Tommaso si chiama,
02:42Masino per gli amici, Don Masino,
02:45anche se in quel momento, di amici, Don Masino ne ha pochi.
02:55È una giornata di luglio del 1984
02:57e Don Masino è in aereo,
02:59fermo all'aeroporto di Fiumicino,
03:01dove è appena atterrato.
03:03Aspetta che siano scesi tutti i passeggeri
03:05e poi si alza ed esce anche lui,
03:07accompagnato da due uomini che sembrano sorreggerlo.
03:10Portano occhiali scuri come lui,
03:12ma Don Masino ha anche una coperta,
03:14una specie di poncio colorato,
03:16che tiene sulle braccia.
03:18E' un uomo che si chiama Tommaso,
03:20che si chiama Tommasino,
03:22ma ha una specie di poncio colorato
03:24che tiene sulle braccia.
03:28Non è per il freddo, è luglio,
03:30è il 15 luglio e a Roma,
03:32col sole che batte a picco sulle piste,
03:34fa molto caldo.
03:36No, quella coperta a Don Masino
03:38serve per nascondere le manette
03:40che gli stringono i polsi.
03:48E poi c'è un altro uomo ancora.
03:53Si chiama Salvatore
03:55e assieme ad un altro uomo sta seguendo un prete.
03:58Sotto al giubbotto Salvatore ha una pistola,
04:01perché deve fare una cosa a quel prete Salvatore,
04:04deve ammazzarlo.
04:06E infatti il prete attraversa la piazza
04:08e loro dietro.
04:10Poi l'altro uomo gira,
04:12taglia la strada al prete e lo ferma,
04:14mentre Salvatore estrae la pistola
04:16e gliela punta alla nuca.
04:23A quel punto però il prete fa una cosa strana.
04:26Si volta, guarda Salvatore che sta per sparargli
04:29e gli sorride.
04:33Doveva morire,
04:35a cosa ci interessava questa persona?
04:37Non ci fosse più perché creava troppi problemi.
04:40Però nel suo tempo non voleva indirizzare,
04:43non so se anche per l'opinione pubblica stessa,
04:47indirizzare l'omicidio
04:49verso gli autori di Cosa Nostra.
04:52E quindi fare in modo che tipo un drogato
04:55a rapino a Borsello
04:57ha partito un colpo.
05:11A me dispiace invece che
05:13coloro che dovevano capire non capivano.
05:16Perché io
05:19volevo essere fermato prima.
05:22Non volevo arrivare
05:25a fare tutto questo per essere fermato.
05:28Se lei sa quello che ho fatto io
05:31dovrebbe fare scalpore
05:33che l'ho fatto tutti da incensurato.
05:37Da incensurato.
05:40Io l'ultimo reato l'ho fatto da incensurato.
05:43Poi quando Pasquale Di Filippo
05:46che collaborato disse
05:48chi era colui che sparava
05:51a Palermo e Provincia
05:56ecco che si è saputo di me.
05:59Per ascoltare la mafia che parla per la prima volta
06:02bisogna andare molto indietro nel tempo
06:04quando i pentiti non si chiamavano ancora pentiti
06:06neanche collaboratori di giustizia
06:08e neanche Cosa Nostra si chiamava così.
06:10Si chiamava ancora mafia
06:12con due F
06:13e nessuno sapeva bene che cosa fosse.
06:15Però faceva benissimo quello che fa anche oggi
06:18controllare il territorio
06:20immischiarsi in affari leciti e illeciti
06:22condizionare la politica
06:24uccidere.
06:36Anche personaggi importanti
06:38omicidi eccellenti
06:39come quello dell'ex sindaco di Palermo
06:41e presidente del Banco di Sicilia
06:43Nottar Bartolo
06:44nel 1893.
06:50E' quell'industria
06:51della violenza e del silenzio
06:53che i due giovani ricercatori poi deputati
06:55Sidney Sonnino e Leopoldo Franchetti
06:57descrivono nella loro inchiesta in Sicilia.
07:00Ecco, quel mostro
07:02in gran parte ancora sconosciuto
07:04ad un certo punto parla.
07:07Nell'estate del 1876
07:09a Monreale
07:10vicino a Palermo
07:11c'era stata una piccola guerra
07:13gente ammazzata a colpi di lupara
07:15o coltellate
07:16personaggi che venivano dal mondo
07:18della malavita locale
07:19ma anche possidenti
07:20e membri della Guardia Nazionale.
07:24E' una guerra tra bande
07:25per il controllo del territorio
07:27dice un confidente della polizia
07:29una guardia campestre di bagheria
07:31che si chiama Salvatore D'Amico
07:33e che trattava i soldati
07:36e che tecnicamente
07:37può essere considerato
07:38il primo pentito
07:39il primo collaboratore
07:40di giustizia di mafia.
07:51Ai delegati di polizia
07:53Salvatore D'Amico
07:54racconta di essere stato affiliato
07:56tanti anni prima
07:57ad una società segreta
07:58la setta degli stupaglieri
08:00nel carcere di Lucerdone
08:01dove era detenuto
08:02per un'accusa di omicidio.
08:04Salvatore D'Amico
08:05fa i nomi degli altri stupaglieri
08:07con pari si chiamano tra loro
08:09e la polizia procede
08:10ad una serie di arresti.
08:12Si arriva ad una specie
08:13di piccolo maxiprocesso
08:14che si tiene a Palermo
08:15due anni dopo
08:16nel 1878.
08:29Ma non succede niente
08:30tutti assolti.
08:34Il principale accusatore
08:35il pentito Salvatore D'Amico
08:37è stato ammazzato
08:38due mesi prima
08:39con un colpo di lupara
08:40alla schiena
08:41in un campo di Missismeri
08:42vicino a Palermo.
08:44Il fenomeno della collaborazione
08:46con la giustizia
08:48ha dei antecedenti
08:50anche alla fine dell'Ottocento
08:52cioè ci sono sempre stati
08:53dei confidenti
08:54delle forze dell'ordine
08:56soggetti che magari
08:57sporadicamente riferivano
08:59quanto al loro conoscenso
09:00sull'organizzazione
09:01però erano sempre
09:03dei singoli casi isolati
09:05che poi difficilmente
09:07deponevano in sede processuale.
09:09C'è un uomo
09:10che si chiama
09:11Ermanno San Giorgi
09:12è un romagnolo
09:13tenace, combattivo
09:15e sanguigno
09:16come molti romagnoli
09:17che in quegli anni
09:18siamo alla fine dell'Ottocento
09:19sono rivoluzionari
09:20o briganti.
09:27Lui invece
09:28è un uomo dello Stato
09:29è il questore di Palermo.
09:34Lui la vede
09:35la sente
09:36questa cosa che c'è
09:37in città e nei dintorni
09:38questo mostro
09:39che sta stendendo
09:40la sua rete.
09:44Si è già imbattuto
09:45in altre bande di malfattori
09:46come si chiamavano allora
09:47quando reggeva
09:48le questure di altre città
09:49e ha capito
09:50che non sono
09:51soltanto bande.
10:01Quando il questore
10:02San Giorgi
10:03arriva a Palermo
10:04nel 1898
10:05c'è già in corso
10:06una guerra di mafia
10:07che sta insanguinando
10:08le strade della città.
10:20Ci sono 4 uomini
10:21ammazzati nel campo
10:22di un'azienda di agrumi.
10:24Il questore San Giorgi
10:25parte da lì
10:26e si trova subito
10:27di fronte a un muro
10:28di silenzio.
10:29La gente non parla
10:30le famiglie aristocratiche
10:31che sembrano coinvolte
10:32nell'affare
10:33rifiutano di comparire
10:34e allora
10:35potevano farlo.
10:42Poi ecco qualcuno
10:43che parla.
10:44Il capo di una
10:45delle famiglie
10:46che si stanno massacrando
10:47per il controllo
10:48del territorio
10:49si chiama Francesco Sino.
10:50È appena scampato
10:51ad un attentato
10:52e non è sicuro
10:53di riuscire
10:54a sfuggire al prossimo
10:55e così
10:56si presenta
10:57al questore San Giorgi
10:58e parla.
11:02Non dice tutto
11:03sicuramente
11:04e dice soprattutto
11:05quello che gli conviene
11:06ma dice molto
11:07che con lui
11:08parlano altri.
11:12Sino comincia
11:13col parlare
11:14di una compagnia di amici
11:15e poi finisce
11:16per delineare
11:17una società segreta
11:18organizzata
11:19su base regionale
11:20e provinciale
11:21con capi e sottocapi
11:22con lo scopo
11:23di gestire
11:24attività illecite
11:25e di taglieggiare
11:26il territorio.
11:27Insomma
11:28la mafia.
11:31Il questore San Giorgi
11:32arresta
11:33tutti quelli
11:34che vengono nominati
11:35da Sino
11:36e stende
11:37un rapporto
11:38che manda
11:39la procura.
11:40485 pagine
11:41su quello
11:42che definisce
11:43il tenebroso sodalizio
11:44che comprende
11:45possidenti terrieri
11:46contadini
11:47sacerdoti
11:48borghesi
11:49impiegati
11:50e arriva anche
11:51a sfiorare
11:52la potente aristocrazia
11:53siciliana.
11:58Nel 1900
12:00Nel 1901
12:01inizia il processo
12:02alla mafia di Palermo
12:03che di nuovo
12:04praticamente
12:05assolve tutti
12:06perché Francesco Sino
12:07nel frattempo
12:08ha ritirato tutte le accuse
12:09e non c'è più
12:10nessun pentito
12:11in aula
12:12a confermarle.
12:19Così
12:20le inchieste
12:21del questore San Giorgi
12:22sulla mafia di Palermo
12:23vengono archiviate
12:24da un procuratore generale
12:25che sostiene
12:26che la mafia non esiste
12:27e il questore
12:28viene trasferito.
12:34La mafia
12:35ogni tanto parla
12:36e racconta tutto.
12:37Per esempio
12:38nel 1937
12:40c'è un medico di Alcamo
12:41che si chiama
12:42Melchiorre Allegra.
12:45Il dottore Allegra
12:46è sospettato
12:47di essere un mafioso
12:48e così
12:49si presenta
12:50agli uffici di polizia
12:51per chiarire
12:52la sua posizione
12:53di galantuomo.
12:56Era stato iniziato
12:57nel 1916
12:58quando prestava
12:59servizio
13:00presso l'ospedale
13:01militare di Palermo.
13:02Aveva fatto
13:03un favore
13:04ad un mafioso
13:05che si era fatto male
13:06da solo per non fare
13:07il militare.
13:08Poi ne aveva fatto
13:09un altro
13:10ad un altro ancora
13:11dimostrandosi
13:12di essere
13:13buono d'animo
13:14e serio di carattere
13:15di fronte
13:16ai suoi nuovi amici
13:17che a quel punto
13:18gli avevano chiesto
13:19se voleva diventare
13:20anche lui
13:21un mafioso.
13:23Alla polizia
13:24il dottore Allegra
13:25racconta tutto
13:26della mafia
13:27struttura dell'organizzazione
13:28riti di affiliazione
13:29reati commessi
13:30omicidi
13:31parla anche
13:32delle ramificazioni
13:33che la mafia ha all'estero
13:34in Africa del Nord
13:35o negli Stati Uniti.
13:42Questa volta
13:43non viene assolto nessuno
13:44perché non si fa
13:45neppure il processo.
13:46La testimonianza
13:47del dottore Allegra
13:48viene raccogliuta
13:49da un'organizzazione
13:50che si chiama
13:52viene raccolta
13:53in un lungo rapporto
13:54che viene poi
13:55insabbiato in un archivio
13:56dove lo troverà
13:57nel 1962
13:58il giornalista
13:59Mauro De Mauro
14:00che lo pubblicherà
14:01su Il Quotidiano di Palermo
14:02l'ora.
14:07Insomma
14:08la mafia
14:09ogni tanto
14:10parla
14:11ma non l'ascolta nessuno.
14:12Per poter parlare
14:13di un vero e proprio
14:14fenomeno
14:15e la collaborazione
14:16con una sua consistenza
14:17dobbiamo aspettare
14:18il secondo dopoguerra
14:20quando abbiamo
14:22nel 1963
14:24la dichiarazione
14:25di Giovanacchi
14:26all'FBI
14:28le confessioni
14:30di Nic Gentile
14:31e poi appunto
14:33i collaboratori di giustizia
14:35di Cosa Nostra
14:37e il primo collaboratore
14:38nel 1973
14:40è Leonardo Vitale
14:42che non fu creduto
14:43fu considerato
14:44pazzo.
14:46Accade negli Stati Uniti
14:47all'inizio degli anni 60.
14:51C'è già un Kennedy
14:52come Presidente
14:53e c'è il suo fratello Bobby
14:54come Ministro della Giustizia
14:56e da tempo
14:57le indagini sulla mafia
14:58del mob
14:59o il sindacato
15:00o comunque la chiamino laggiù
15:02si sono fatte piuttosto efficaci
15:04e precise.
15:13C'è anche una commissione
15:14d'esercizio
15:15che si chiama
15:16la Commissione dell'Emergenza
15:17e si chiama
15:18la Commissione
15:19C'è anche una commissione
15:20del Senato
15:21che indaga sul fenomeno
15:22giudicato un nemico interno
15:24altrettanto pericoloso
15:25di quello esterno
15:26l'Unione Sovietica
15:27e il comunismo.
15:32C'è un mafioso di New York
15:33che si chiama
15:34Joe Valachi
15:35Joe Valachi
15:36è in carcere
15:37a Xinxing
15:38ed è convinto
15:39che il boss dei boss
15:40Don Vito Genovese
15:41abbia dato l'ordine
15:42di ucciderlo.
15:43Così Valachi
15:44diventa paranoico
15:45e un giorno
15:46uccide il suo compagno
15:47di cella
15:48ci sarebbe la sedia elettrica
15:49ce n'è una propria a Xinxing
15:51oppure
15:52collaborare con la polizia.
16:03Così
16:04Joe Valachi
16:05accetta di testimoniare
16:06e nel 1962
16:07compare davanti
16:08alla Commissione del Senato
16:09che indaga
16:10sul crimine organizzato
16:12e gli dà anche un nome
16:13a questa organizzazione
16:14criminale segreta.
16:15Non mafia
16:16come la chiamano
16:17i giornali
16:18ma Cosa Nostra
16:19Cosa Nostra
16:36Questo succede
16:37negli Stati Uniti
16:38nel 1962
16:39dieci anni più tardi
16:41la mafia
16:42anzi Cosa Nostra
16:43ricomincia a parlare
16:44anche in Italia.
17:01È la sera del 30 marzo
17:021973
17:14Negli uffici
17:15della squadra mobile
17:16di Palermo
17:17c'è un uomo
17:18che ha chiesto
17:19di parlare
17:20con il dirigente
17:21il dottor Bruno Contrada
17:23e poi
17:24ha continuato anche
17:25davanti al magistrato
17:26il giudice istruttore
17:27Aldo Rizzo.
17:30Lo ascoltano tutti
17:31con grandi interesse
17:32e grande sorpresa.
17:40L'uomo si chiama
17:41Leonardo Vitale
17:42ed è un mafioso
17:43fa parte
17:44della famiglia
17:45di Altarello di Baida
17:46una borgata di Palermo
17:47che è retta
17:48da suo zio
17:49Giovan Battista
17:50detto Titta.
17:55È nella sua zona
17:56che nel 1971
17:58viene assassinato
17:59il procuratore
18:00della Repubblica di Palermo
18:01Pietro Scaglione
18:02assieme all'agente di scorta
18:03Antonio Lorusso.
18:12Leonardo ha fatto strada
18:13nella famiglia
18:14quando aveva 17 anni
18:16lo zio Titta
18:17per vedere se aveva fegato
18:18e se ci si poteva
18:19fidare di lui
18:20lo aveva portato in campagna
18:22gli aveva dato una pistola
18:23e gli aveva chiesto
18:24di uccidere un cavallo.
18:40Sì, ci si può fidare
18:41e così a 19 anni
18:42lo zio Titta
18:43gli fa uccidere
18:44il primo uomo.
19:12Leonardo ha fatto strada
19:14nella famiglia mafiosa
19:15ma adesso
19:16non ce la fa più
19:17sente il bisogno
19:18di liberarsi la coscienza
19:19e vuole parlare.
19:20Ecco, Leonardo Vitale
19:22è il primo vero pentito
19:23nella storia di Cosa Nostra
19:25pentito nel vero senso
19:26della parola
19:27che prova rimorso
19:28e rincrescimento
19:29che non ritrova più
19:30la propria identità
19:31nei valori
19:32della famiglia mafiosa.
19:42A differenza
19:43dei soliti confidenti
19:44quando parla
19:45Leonardo Vitale
19:46non rischia
19:47di essere ammazzato
19:48e non rischia
19:49di essere arrestato.
19:50La sua collaborazione
19:51deriva
19:52da un senso
19:53di profondo smarrimento
19:54da una vera e propria
19:55crisi religiosa.
20:01Così Leonardo parla
20:05si auto-accusa
20:06di uccidere
20:07il primo uomo
20:08e non rincresce
20:09la propria identità
20:11si auto-accusa
20:12di un paio di sequestri
20:13di persona
20:14di estorsioni
20:15e anche di due omicidi.
20:29Fornisce le prove
20:30di quello che dice
20:31ha ammazzato
20:32Peppino Bologna
20:33un costruttore edile
20:34che appartiene alla mafia
20:35con due colpi di lupara
20:36dall'alto di un muretto.
20:41Racconta dettagli
20:42che può conoscere
20:43soltanto l'assassino
20:44come per esempio
20:45che per sparare
20:46è salito su una scaletta
20:47che non aveva notato nessuno
20:49e che invece
20:50si vede benissimo
20:51nelle fotografie
20:52del luogo del delitto.
20:55Leonardo parla
20:56ma non parla
20:57soltanto di sé
20:58di quel Leonardo
20:59che non riconosce più
21:00e di cui
21:01vuole liberarsi.
21:06Parla di cosa nostra
21:07dei segreti che ha saputo
21:08come il rapimento
21:09e l'omicidio
21:10di quel giornalista di Palermo
21:11Mauro De Mauro
21:12compiuto dalla mafia.
21:14Parla di tangenti
21:15di rapporti con la politica
21:16con il comune di Palermo.
21:18Parla del sindaco
21:19Vito Ciancimino.
21:26Parla anche di una commissione
21:27a capo di Cosa Nostra
21:28fa i nomi di Stefano Bontade
21:30e di Pippo Calò
21:31e parla anche
21:32di alcuni personaggi
21:33in particolare
21:34questi corleonesi
21:35questo Totò Riina
21:36che allora
21:37è ancora quasi uno sconosciuto
21:38ma che vuole diventare
21:39il capo della mafia.
21:48Tre settimane dopo
21:49aver firmato il verbale
21:50mentre era inchiuso
21:51nel carcere del Luciardone
21:52Leonardo Vitale
21:53viene sottoposto
21:54ad una perizia psichiatrica
21:55per ordine del giudice
21:56istruttore Rizzo.
21:58Un collegio di psichiatri
21:59lo giudica
22:00a semi-infermo di mente
22:01affetto da schizofrenia
22:03e in preda
22:04ad una crisi religiosa.
22:09Eh beh
22:10io
22:11quello che dico io
22:12non è che può avere
22:13molta importanza
22:14che io posso sostituirmi
22:15a dei
22:16a dei illuminari
22:17della scienza
22:18e dico io
22:19io sono
22:20io mi sento bene
22:21sento una persona normale.
22:22Ma quando parla
22:23di Cosa Nostra
22:24dicono gli psichiatri
22:25Leonardo Vitale
22:26è lucidissimo
22:27e quello che racconta
22:28è del tutto attendibile.
22:29Quando i magistrati
22:30dissero
22:31che lei
22:32era
22:33ed è infermo di mente
22:35dissero pure
22:36che era però
22:37attendibile
22:39ma le persone
22:40che lei ha denunciato
22:41sono state poi
22:42perseguite
22:43arrestate
22:44o no?
22:45
22:46ma
22:47la maggior parte
22:48all'inizio
22:49avevamo detto
22:50mi ricordo
22:51non è che voi
22:52adari numeri adesso
22:53ma io ricordo
22:54un
22:55quattrocento persone
22:57quello che
22:58che ricordo io
23:01e
23:02poi
23:03siamo
23:04siamo
23:05rimasti in vento.
23:06Così
23:07il processo sui fatti
23:08raccontati da Leonardo Vitale
23:09inizia nel 1977.
23:17Per tutto il tempo
23:18Leonardo viene tenuto
23:19in carcere
23:20e nella gabbia di sicurezza
23:21del tribunale
23:22assieme alle persone
23:23che ha accusato.
23:29Gli avvocati della difesa
23:30si appellano
23:31a quella perizia psichiatrica
23:32per demolire
23:33le accuse di Leonardo.
23:35Altre indagini
23:36sulla base di quello
23:37che è raccontato
23:38sui rapporti con la politica
23:39e sugli altri personaggi
23:40non vengono fatte.
23:41Alla fine
23:42gli unici ad essere condannati
23:43sono lo zio Tita
23:44e Leonardo.
23:52Undici anni
23:53tra carcere
23:54e manicomio criminale
23:55prima quello di
23:56Barcellona Pozzo di Gotto
23:57e poi
23:58quello di Reggio Emilia.
24:04Terapie
24:05trattamenti
24:06elettroshock
24:07legato al letto
24:08con le cinghie
24:09con sulle braccia
24:10i tagli
24:11che si è procurato
24:12da solo
24:13durante le crisi.
24:28Alla fine del 1984
24:30Leonardo viene dimesso
24:31dal mandato
24:32del tribunale
24:33e rimandato in Sicilia
24:34in domicilio coatto.
25:04L'ho detto
25:05e semmai
25:06ha potuto dimostrare
25:07pazzia.
25:09Se mi accusano
25:10e ancora tutt'oggi
25:11mi accusano
25:12di essere pazzo.
25:13Invece lei
25:14non è pazzo.
25:15No, pazzo
25:16semi-infermo di mente
25:17schizofrenico.
25:19Invece non lo è lei.
25:21Lei parlò lucidamente.
25:25Quando disse
25:26com'era organizzata
25:27la mafia delle borgate
25:28i collegamenti
25:29con la mafia centrale
25:30voglio dire
25:31allora lei
25:32non può parlare.
25:38E che cosa
25:39la spinse a parlare?
25:48Il 2 dicembre 1984
25:50Leonardo Vitale
25:51sta tornando a casa
25:52dalla messa
25:53a cui è andato
25:54assieme alla madre
25:55e alla sorella
25:56quando un uomo
25:57gli si avvicina
25:58e gli spara
25:59due colpi in testa.
26:03Qui finisce
26:04la storia
26:05di Leonardo Vitale
26:06il primo vero pentito
26:07di Cosa Nostra.
26:08Quando viene ucciso
26:09sono passati
26:10dieci anni
26:11dalla sua collaborazione.
26:17La mafia
26:18sa aspettare
26:19anche tanto tempo
26:20è vero.
26:21Ma forse
26:22il motivo è anche un altro
26:23perché quelli
26:24sono anni
26:25molto particolari
26:26in cui
26:27la mafia
26:28non ha mai
26:29avuto
26:30la possibilità
26:31di fare
26:32cose molto particolari.
26:33Sono gli anni Ottanta.
26:38Giovanni Falcone
26:39e gli altri magistrati
26:40del pool
26:41che estruirà
26:42il maxiprocesso
26:43a Cosa Nostra
26:44infatti
26:45nella sentenza
26:46di rinvio a giudizio
26:47di centinaia di mafiosi
26:48parlano anche
26:49di Leonardo Vitale.
26:54Dicono che
26:55è augurabile
26:56che almeno dopo morto
26:57Vitale
26:58trovi il credito
26:59che meritava da vivo.
27:00Anzi
27:01perché tutto quello
27:02che Leonardo Vitale
27:03aveva detto nel 1973
27:04anni dopo
27:05negli anni Ottanta
27:06trova conferma
27:07nelle parole
27:08di altri pentiti.
27:09Allora
27:10la mafia
27:11aveva parlato
27:12ma nessuno
27:13l'aveva ascoltata.
27:14Adesso
27:15Cosa Nostra parla
27:16e trova qualcuno
27:17che la ascolta.
27:18Per metà degli anni Ottanta
27:19il fenomeno
27:20della collaborazione
27:21con la giustizia
27:22acquista uno spessore
27:23diverso.
27:24Non si tratta
27:25intanto più
27:26soltanto di casi
27:27esporadici
27:28ed isolati
27:29di singole confidenze
27:30con singoli soggetti
27:31e le forze dell'ordine
27:32ma si tratta
27:33di una vera e propria
27:34fuoriuscita
27:35dal mondo
27:36di Cosa Nostra
27:37che comporta
27:38contemporaneamente
27:39anche
27:40una presa
27:41di distanza
27:42plateale
27:43nei confronti
27:44dell'organizzazione.
27:45Tutto comincia
27:46con un altro
27:47mafioso
27:48che diventa
27:49un confidente
27:50della Polizia
27:51Giuseppe Di Cristina
27:52che regge
27:53la famiglia di Riesi
27:54in provincia
27:55di Caltanissetta.
27:56Molto potente
27:57membro della commissione
27:58con buoni agganci
27:59in politica
28:00a metà
28:01tra un colletto bianco
28:02e un uomo d'azione.
28:03Giuseppe Di Cristina
28:04però
28:05si è messo contro
28:06i Corleonesi
28:07che nel 1977
28:08cercano di ammazzarlo.
28:11Speronano la sua auto
28:12in campagna
28:13la bloccano
28:14e cominciano a sparare
28:15ma dentro
28:16ci sono soltanto due
28:17delle sue guardie del corpo.
28:21Allora Di Cristina
28:22decide di collaborare
28:23con i carabinieri
28:24e approfittando
28:25del fatto
28:26che deve andare ogni giorno
28:27a stare in caserma
28:28parla con il capitano
28:29Alfio Pettinato
28:30e gli racconta
28:31i progetti dei Corleonesi
28:32con lo scopo
28:33di indebolirli
28:34farli arrestare
28:35e salvarci così
28:36la pelle.
28:45Non ci riesce
28:46perché il 30 maggio 1978
28:48un gruppo di fuoco
28:49dei Corleonesi
28:50lo uccide.
28:54Il rapporto
28:55del capitano Pettinato
28:56con le confidenze
28:57del boss di Cristina
28:58invece
28:59finisce in un archivio
29:00e là
29:01resta per un sacco di tempo
29:02dimenticato.
29:03Poi
29:04il capo dell'ufficio istruzione
29:05del Tribunale di Palermo
29:06Cesare Terranova
29:07viene ucciso
29:08per ordine di Totò Rigli.
29:17Nel settembre del 79
29:18un gruppo di killer
29:19apre il fuoco
29:20contro l'auto del giudice
29:21uccidendo lui
29:22e il suo autista
29:23il maresciallo
29:24di pubblica sicurezza
29:25Lienin Mancuso.
29:29Il progetto
29:30di uccidere il giudice
29:31era proprio
29:32una di quelle cose
29:33che di Cristina
29:34aveva raccontato
29:35nelle sue confidenze.
29:42Al posto
29:43di Cesare Terranova
29:44arriva un altro
29:45giudice istruttore
29:46che si chiama
29:47Rocco Chinnici.
29:48Perso tra le carte
29:49del Tribunale
29:50il giudice Chinnici
29:51trova il rapporto
29:52del capitano Pettinato
29:53il rapporto insabbiato
29:54lo chiama lui stesso
29:55e lo affida
29:56ad altri due investigatori
29:57il vicequestore
29:58Ninni Cassarà
29:59e il capitano
30:00dei carabinieri
30:01Mario D'Aleo.
30:02Lo Stato
30:03intensifica la lotta
30:04alla mafia
30:05la mafia risponde
30:06con un'altra strage
30:07a Palermo
30:08hanno ucciso
30:09un magistrato
30:10e due carabinieri
30:11facendo saltare
30:12con il telecomando
30:13un'auto carica
30:14di esplosivo
30:15a pochi passi
30:16dalla casa
30:17dalla quale
30:18questa mattina
30:19il magistrato
30:20usciva per andare
30:21al lavoro.
30:24Il giudice Chinnici
30:25il vicequestore
30:26Cassarà
30:27e il capitano
30:28D'Aleo
30:29verranno tutti uccisi
30:30da Cosa Nostra
30:31lo sappiamo
30:32ma questo
30:33non ferma la battaglia
30:34contro la mafia.
30:38Le notizie raccolte
30:39sulla base
30:40di quel rapporto
30:41vengono elaborate
30:42dal pool di magistrati
30:43che il nuovo capo
30:44dell'ufficio istruzione
30:45Antonino Caponnetto
30:46ha costituito.
30:55Giuseppe Di Lello
30:56Leonardo Guarnotta
30:57Paolo Borsellino
30:58e Giovanni Falcone.
31:02Il pool
31:03lavora in stretto contatto
31:04con l'ufficio
31:05dei sostituti procuratori
31:06che dovranno
31:07occuparsi del processo.
31:09Quando noi abbiamo
31:10cominciato
31:11il nostro lavoro
31:12insomma con questa formula
31:13inedita
31:14cioè del gruppo
31:15del lavoro
31:16chiamato comunemente
31:17Pool Antimafia
31:19devo dire la verità
31:20che a tutto
31:21pensavamo
31:22tranne alla gente
31:23pensavamo tranne
31:24alla ipotesi
31:25che potessimo avere
31:26dei collaboratori di giustizia
31:27e invece
31:28ai primi anni Ottanta
31:30quasi in coincidenza
31:31con l'inizio
31:32col decollo
31:33diciamo del Pool Antimafia
31:34cominciamo a avere
31:35un primo e poi
31:36un secondo collaboratore
31:37di giustizia
31:38diciamo minori
31:39nel senso che
31:40avendo all'interno
31:41di Cosa Nostra
31:42non un ruolo eccelso
31:43raccontavano
31:44i fatti criminali
31:45che conoscevano.
31:46Poi succede qualcosa
31:48arriva il boss
31:49dei due mondi
31:50arriva Tommaso Buscetta
31:51detto Don Masino.
31:53Tommaso Buscetta
31:54diventa un mafioso
31:55a vent'anni
31:56quando entra
31:57nella famiglia
31:58di Porta Nuova.
31:59Il boss Tano Filippone
32:00ha notato
32:01questo ragazzo
32:02che gestisce
32:03lo smercio clandestino
32:04di tessere per il pane
32:05nell'immediato dopoguerra
32:06e l'ha ritenuto
32:07degno
32:08di diventare
32:09un mafioso.
32:10Tommaso Buscetta
32:11diventa presto
32:12un mafioso
32:13a vent'anni
32:14quando entra
32:15nella famiglia
32:16di Porta Nuova.
32:17Il boss Tano Filippone
32:18ha notato
32:19questo ragazzo
32:20che gestisce
32:21lo smercio clandestino
32:22di tessere per il pane
32:23nell'immediato dopoguerra
32:24e l'ha ritenuto
32:25degno
32:26di diventare
32:27un mafioso.
32:28Tommaso Buscetta
32:29diventa presto
32:30il punto di riferimento
32:31di un traffico internazionale
32:32di stupefacenti
32:33che coinvolge
32:34l'Italia
32:35gli Stati Uniti
32:36il Brasile
32:37e il Messico.
32:38Ecco perché lo chiamano
32:39il boss dei due mondi.
32:40Buscetta
32:41era un personaggio
32:42shakespeariano
32:43un uomo
32:44di grandi passioni
32:45un uomo violento
32:46estremo
32:47un uomo
32:48di grandi passioni
32:49un uomo
32:50violento
32:51estremo
32:52nello stesso tempo
32:53molto intelligente
32:54tutti i mafiosi
32:55che ho conosciuto
32:56sono gente
32:57mediocre
32:58scadente
32:59la cosa che uno
33:00si domanda
33:01quando li conosce
33:02personalmente
33:03ma come è possibile?
33:04Buscetta no
33:05Buscetta non era
33:06un piccolo uomo
33:07non era un piccolo uomo
33:08e lo ha dimostrato
33:09in tutta
33:10la sua vicenda.
33:11Don Masino
33:12resta un boss
33:13anche in carcere
33:14viene arrestato
33:15nel 1970
33:16nell'ambito
33:17della French Connection
33:18che mette assieme
33:19Cosa Nostra
33:20e Clan dei Marsigliesi
33:21nel traffico
33:22della droga
33:23finisce in carcere
33:24a Lucerdone
33:25a Palermo
33:26dove viene trattato
33:27come un re
33:28con ampia libertà
33:29di manovra
33:30e i pasti
33:31serviti direttamente
33:32da uno dei migliori
33:33ristoranti della città.
33:43Quando esce
33:44in semi libertà
33:45scappa in Sud America
33:46e ricomincia
33:47col traffico di droga
33:48però c'è un problema
33:49c'è la guerra
33:50c'è la seconda
33:51guerra di mafia
33:52che oppone i corleonesi
33:53di Totò Riina
33:54alle altre famiglie mafiose
33:55nel tentativo
33:56di ottenere
33:57l'egemonia
33:58di Cosa Nostra.
33:59E scoppia la guerra interna
34:00a Cosa Nostra
34:01come è noto
34:02i corleonesi
34:03che sono diventati
34:04due star ormai
34:05Riina e Provenzano
34:06decidono di impossessarsi
34:07del vertice di Cosa Nostra
34:08le famiglie paramitane
34:09le famiglie mafiose
34:10paramitane
34:11non sono d'accordo
34:12e gli la parola passa
34:13al Kalashnikov.
34:14Credo sia utile
34:15ricordare
34:16perché sono cose
34:17che non vanno dimenticate
34:18che in quegli anni
34:1981, 82, 83
34:20a Palermo
34:21c'erano 300 amici
34:22l'anno circa.
34:23Don Masino
34:24ha evitato
34:25la prima guerra di mafia
34:26quella degli anni 60
34:27perché si trovava all'estero
34:32ma questa no
34:33questa mattanza
34:34questa carneficina
34:35che in cinque anni
34:36dal 78 all'83
34:37fa più di mille morti
34:38questa
34:39non la può evitare.
34:44Don Masino
34:45fa parte
34:46dello schieramento sbagliato
34:47quello delle cosiddette
34:48cosche perdenti
34:49di Stefano Bontade
34:50degli Inzerillo
34:51e dei Badalamenti
34:52e dei loro alleati
34:53i Corleonesi
34:54lo cercano per ucciderlo
34:55ma lui è all'estero
34:56ben nascosto
34:57e ben protetto
34:58e allora
34:59uccidono i suoi parenti
35:00in una logica
35:01di vendette trasversali
35:02ma anche di puro
35:03e semplice terrorismo.
35:05Bucetta aveva due figli maschi
35:06a Palermo
35:07che con la mafia
35:08non c'entravano niente
35:09ammazzati tutti e due
35:10Bucetta aveva un genero
35:11il marito della figlia
35:12ammazzato
35:13poi gli ammazzavano pure
35:14un fratello
35:15e il figlio del fratello.
35:16Antonio e Benedetto Bucetta
35:18due dei primi
35:19quattro figli di Don Masino
35:20spariscono all'improvviso
35:21nel settembre dell'82
35:23ha un nome
35:24questo tipo di
35:25sparizione improvvisa
35:26in una situazione come questa
35:27si chiama
35:28Lupara Bianca.
35:33Tre mesi dopo
35:34in dicembre
35:35i Corleonesi
35:36fanno irruzione
35:37nella pizzeria
35:38dei figli di Don Masino
35:39e ammazzano anche
35:40il genero di Bucetta
35:41con due dei suoi nipoti
35:42di vent'anni.
35:44Tre giorni dopo
35:45nella vetreria
35:46in cui lavorano
35:47vengono ammazzati anche
35:48il fratello di Bucetta
35:49con suo figlio
35:50e nello stesso giorno
35:51negli Stati Uniti
35:52in Florida
35:53vengono ammazzati
35:54il testimone di nozio
35:55di Bucetta
35:56e un suo amico.
35:58E poco dopo
35:59anche il cognato di Bucetta
36:00viene ammazzato
36:01a Bagheria
36:02vicino a Palermo.
36:04In totale
36:05i familiari di Don Masino
36:06tra parenti diretti
36:07e indiretti
36:08uccisi dai Corleonesi
36:09sono 14.
36:14Poi nell'ottobre del 1983
36:16la polizia brasiliana
36:17fa irruzione
36:18nella villa di San Paolo
36:19in cui Don Masino
36:20si è nascosto
36:21e lo arresta
36:22su esecuzione
36:23di un mandato
36:24internazionale
36:25spiccato
36:26dalla magistratura italiana.
36:31Il 15 luglio 1984
36:33con la coperta
36:34sui polsi
36:35il poncio colorato
36:36che copre le manette
36:37Tommaso Bucetta
36:38Don Masino
36:39il boss
36:40dei due mondi
36:41arriva in Italia
36:48E' accompagnato
36:49dal vicequestore
36:50Gianni De Gennaro
36:51allora capo
36:52della Criminal Poli
36:53Don Masino
36:54gli dice
36:55avrei due cose da dire
36:56a lei
36:57e al dottor Falcone
36:58e poco dopo
36:59comincia a collaborare.
37:01E Bucetta decide
37:02di fare
37:03questa scelta
37:04di collaborare
37:05con la giustizia
37:06scelta indubbiamente
37:07fatta non per nobili motivi
37:08anzi
37:09tutt'altro
37:11per consumare
37:12le sue vendette
37:13non potendolo fare
37:14secondo il codice mafioso
37:15cioè
37:16non potendo rispondere
37:17al fuoco
37:18con il fuoco
37:19perchè lui era perdente
37:20tutti i suoi accoliti
37:21erano stati ammazzati
37:22o quasi tutti
37:23lui sceglie
37:24questa originale
37:25strada
37:26si fida di Falcone
37:28capisce che
37:29noi facevamo sul serio
37:30segnatamente Falcone
37:31faceva sul serio
37:32e dopo avere
37:33preteso
37:34che il verbale
37:35dell'interrogatorio
37:36suo
37:37cominciasse
37:38col chiarimento
37:39che lui
37:40non era pentito
37:41di nulla
37:42ma che tutt'altro più
37:43erano le persone
37:44di cui avrebbe parlato
37:45che avevano qualcosa
37:46da pentirsi
37:47come mafiosi
37:48viene una massa
37:49di notizie
37:50di informazioni
37:51io credo
37:52che si possa dire
37:53che
37:54da quel momento
37:55la conoscenza
37:56di Cosa Nostra
37:57diventa un patrimonio
37:58acquisito per tutti
37:59che fino allora
38:00sulla mafia
38:01si sapeva poco
38:02era molto nebuloso
38:03era un mondo oscuro
38:04insomma
38:05Buscetta
38:06dice Giovanni Falcone
38:07è stato per noi
38:08come un professore
38:09di lingua straniera
38:10uno per esempio
38:11che ti permette
38:12di andare a parlare
38:13con i turchi
38:14passando dai gesti
38:15alla parola
38:16ci saranno altri pentiti
38:17forse più importanti
38:18che riferiranno
38:19notizie più concrete
38:20però
38:21Buscetta
38:22fornisce una chiave
38:23di lettura essenziale
38:24dice Falcone
38:25un linguaggio
38:26un codice
38:27il metodo
38:28per valutare quelle notizie
38:29con Buscetta
38:30dice Falcone
38:31per la prima volta
38:32ci siamo accostati
38:33sull'orlo del precipizio
38:34dove nessuno
38:35si era voluto avventurare
38:36la famiglia
38:37la famiglia
38:38prende il nome
38:39del rione
38:40dove si trova
38:41questa famiglia
38:42nella città di Palermo
38:43nella città di Palermo
38:44per quanto riguarda
38:45la provincia di Palermo
38:46la famiglia
38:47prende il nome
38:48del paese
38:49dove questa è
38:50al di sopra
38:51di queste famiglie
38:52esiste una commissione
38:53composta
38:54da persone
38:55che vengono
38:56detti da noi
38:57o venivano
38:58detti da noi
38:59perché io
39:00non ci sono più
39:01commissione
39:02capi mandamenti
39:03questi capi
39:04mandamenti
39:05sono
39:06questi capi
39:07mandamenti
39:08abbracciavano
39:09tre famiglie
39:10avevano
39:11fra di loro
39:12tre famiglie
39:13scelto
39:14uno
39:15che andava
39:16a rappresentare
39:17nella commissione
39:18il capo
39:19della commissione
39:20era
39:21nel 1980
39:22il signor
39:23greco
39:24Michele
39:25a Giovanni Falcone
39:26ai magistrati
39:27del pool
39:28agli investigatori
39:29che ne vagliano
39:30l'informazione
39:31Tommasino
39:32Buscetta
39:33parla delle regole
39:34della struttura
39:35della funzione
39:36di Cosa Nostra
39:37nella società siciliana
39:38e italiana
39:39non si commette
39:40omicidio
39:41in Sicilia
39:42senza
39:43che la cupola
39:44che non fu io
39:45non sono stato io
39:46che ho inventato
39:47la parola cupola
39:48ma sono stati
39:49i giornali
39:50la commissione
39:51si riunisce
39:52e stabilisce
39:53quello
39:54che si farà
39:55nel futuro
39:56o quello
39:57che si farà
39:58l'indomani
39:59senza il permesso
40:00della commissione
40:01non si fa
40:02niente
40:03la mafia
40:04parla
40:05e finalmente
40:06ha trovato qualcuno
40:07che la ascolta
40:08Tommasino
40:09non è l'unico
40:10che in quei primi anni 80
40:11decide di collaborare
40:12di pentirsi
40:13anche se nel senso
40:14meno profondo
40:15e meno religioso
40:16del termine
40:17Uno dei primissimi
40:18indici
40:19di riconoscimento
40:20della serietà
40:21di approccio
40:22del pentito
40:23è il fatto
40:24che gli per così dire
40:25voli basso
40:26non
40:29le manifestazioni
40:30un po' retoriche
40:31di presunto
40:32pentimento
40:34morale
40:35non hanno
40:36alcun reale
40:37significato
40:38conoscendo
40:39la loro psicologia
40:41il fatto che
40:42non rinneghino
40:43il loro passato
40:44è un indice
40:45positivo
40:46di serietà
40:47della collaborazione
40:49perché si capisce
40:50che hanno deciso
40:51di stabilire
40:52un rapporto
40:53non ingannevole
40:55con il proprio
40:56interlocutore
40:58e poi soprattutto
40:59il fatto che
41:00volino basso
41:01cioè che comincino
41:02a parlare
41:03di fatti
41:04commessi
41:05personalmente
41:07indicando
41:08luoghi
41:09circostanze
41:10complicità
41:11riscontrabili
41:13Salvatore Contorno
41:14detto Totuccio
41:15è un membro
41:16della famiglia
41:17della borgata di Palermo
41:18di Santa Maria di Gesù
41:19un uomo
41:20di Stefano Bontade
41:23Quando Bontade
41:24viene ammazzato
41:25dai colonesi di Totorino
41:26Totuccio Contorno
41:27sa che
41:28prima o poi
41:29toccherà lui
41:30e infatti
41:31viene arrestato
41:32nel giugno
41:33del 1981
41:37Allora
41:38Contorno
41:39si fa avvicinare
41:40dal vicequestore
41:41Nini Cassarà
41:42che dirige
41:43la squadra mobile
41:44di Palermo
41:45e quando viene arrestato
41:46chiede di poter parlare
41:47con Dommasino Buscetta
41:58C'è ancora
41:59bisogno di una benedizione
42:00un permesso
42:01di qualcosa
42:02per infrangere quelle regole
42:03che Cosa Nostra
42:04ha fissato nel carattere
42:05dei suoi affiliati
42:06Buscetta
42:07gli dice
42:08Cosa Nostra è finita
42:09Totuccio
42:10puoi parlare
42:11e Totuccio Contorno
42:12inizia a collaborare
42:31E c'erano dei napoletani
42:32un certo Parfale Cartonaro
42:33ho detto
42:34non mi ricordo
42:35e io fidano
42:36300 milioni
42:37per farmi fuori a me
42:38e così dopo
42:39sono partito di blocca
42:40e ho messo a collaborare
42:41Anche Francesco Marino
42:42Mannoia
42:43è un mafioso
42:44di Santa Maria di Gesù
42:45e raffina droga
42:46per Stefano Bontade
42:47Quando Bontade
42:48viene ucciso
42:49passa con i Corleonesi
42:50e nel 1986
42:51viene arrestato
43:01Quando i Corleonesi
43:02gli ammazzano il fratello
43:03che fa parte
43:04della famiglia rivale
43:05di Ciaculli
43:06Mannoia
43:07decide di collaborare
43:08anche se i Corleonesi
43:09gli ammazzano
43:10nello stesso giorno
43:11la zia
43:12la sorella
43:13e la madre
43:24Antonino Calderone
43:25invece
43:26è un mafioso di Catania
43:27che viene ucciso
43:28tra le famiglie alleate
43:29di Stefano Bontade
43:30come la sua
43:31e quelle alleate
43:32dei Corleonesi
43:33come quella
43:34di Nitto Santa Paola
43:35Nella guerra di mafia
43:36Calderone perde un fratello
43:37e quando viene arrestato
43:38e capisce che presto
43:39verrà ucciso anche lui
43:40decide di collaborare
43:59e non avevo mai
44:00lavorato manualmente
44:01si
44:02mi son messo
44:03a lavorare
44:04io e mia moglie
44:05manualmente
44:06a fare proprio
44:07il lavoro
44:08più ubile
44:09e mi sentivo felice
44:10mi sentivo
44:11un uomo rinato
44:12perchè non avevo
44:13più quella cappa
44:14quel peso
44:15la notte non dormivo
44:16dovevo dormire
44:17col telefono staccato
44:18perchè
44:19da un momento
44:20all'altro
44:21se mi sentivo
44:22un uomo
44:23rinato
44:24mi sentivo
44:25un uomo
44:26rinato
44:27se mi si telefonava
44:28io dovevo uscire
44:29dovevo andare
44:30con loro
44:31a fare qualche cosa
44:33sono tanti
44:34i mafiosi che parlano
44:35in quegli anni
44:36per non essere uccisi
44:37per non restare in carcere
44:38per vendicarsi
44:40sono quasi 400
44:58non è facile
44:59perchè non esiste
45:00una vera e propria legge
45:01sul cosiddetto
45:02pentitismo di mafia
45:03le norme
45:04che usano i magistrati
45:05sono ancora quelle
45:06della legge Cossiga
45:07del febbraio del 1980
45:09nata
45:10per gestire i pentiti
45:11del terrorismo
45:12degli anni di piombo
45:18e ci sono anche
45:19brutte esperienze
45:20come quelle che riguardano
45:21la camorra napoletana
45:22che di fronte
45:23alla decrescita
45:24della mafia
45:26che di fronte
45:27alla decadenza
45:28della nuova camorra
45:29organizzata di Raffaele Cutoro
45:30di fronte alla prospettiva
45:31di essere ammazzati
45:32o di finire in prigione
45:33produce in due anni
45:34dal 1982
45:35al 1984
45:36tantissimi pentiti
45:39i primi collaboratori
45:40di giustizia
45:41si erano manifestati
45:42con riferimento
45:43a fatti di camorra
45:46e purtroppo
45:47forse anche
45:48per una mancanza di esperienza
45:49per certi versi
45:50anche comprensibili
45:52questi pentiti
45:53raccontano delle cose
45:54insomma
45:55che non stavano
45:56vencendo dall'interra
45:57ripeto
45:58cito il caso Tortola
45:59perché è quello
46:00più noto
46:01mediaticamente
46:02anche per rivolgere
46:03un rispettoso ricordo
46:04a questa vittima
46:05vela dell'ingiustizia
46:06e poi
46:07ci sono le polemiche
46:08sono in molti
46:09a chiedersi
46:10perché lo Stato
46:11dovrebbe trattare
46:12con i mafiosi
46:13perché dovrebbe concedergli
46:14sconti di pene
46:15e premi in denaro
46:16quando invece
46:17dovrebbero stare in galera
46:18per quello che hanno fatto
46:19e perché lo Stato
46:20dovrebbe rendersi complice
46:21delle loro vendette
46:22attaccando
46:23e arrestando
46:24quelli che i mafiosi
46:25indicano
46:26vendette criminali
46:27contro altri criminali
46:28in che senso
46:29lei considera
46:30pericoloso
46:31il pentitismo?
46:34perché ad un certo punto
46:35il pentitismo
46:36potrà dare
46:37dei frutti
46:38curiosi
46:41per cui lo Stato
46:42si può anche
46:43trovare
46:44alleato
46:45di una
46:46determinata
46:47cosca
46:48contro
46:49alcia
46:50o alcecosche
46:53è lo stesso
46:54pericolo
46:55che già ravvisavo
46:56nel pentitismo
46:57delle brigate rosse
47:00e che
47:01anche se ha dato
47:02dei frutti
47:03sul piano
47:04poliziesco
47:06apprezzabile
47:09non mi pare
47:10che sia stata
47:11lasciata giusta
47:13perché
47:14c'è libera
47:15gente
47:16che ha ammazzato
47:17e c'è dentro
47:18gente
47:19che non ha ammazzato
47:21e non si può certo
47:22parlare di pentimento
47:23di gente
47:24che prova rimorso
47:25e che vuole cambiare
47:26come Leonardo Vitale
47:27lo stesso Don Masino
47:28fa premettere
47:29alle sue dichiarazioni
47:30a Giovanni Falcone
47:31che non si pente
47:32e che non rinega
47:33niente di quello
47:34che ha fatto
47:35fino a quel momento
47:36io mi definisco
47:37un uomo
47:38deluso
47:39dalla mafia
47:40un uomo
47:41che ha prestato
47:42tanto
47:43tanto
47:44contributo
47:45alla mafia
47:46e che vede
47:47ammazzare i propri figli
47:48nel nulla
47:49svanire nel nulla
47:50così
47:51come ha fatto
47:52l'intervista
47:53con Pino Arlacchi
47:54addio cosa nostra
47:55non sono
47:56un pentito
47:57noi
47:58non partecipavamo
47:59alle polemiche
48:00e non lavoravamo
48:01e con qualche risultato
48:02però quando capitava
48:03in qualche convegno
48:04per esempio
48:05di discutere
48:06io fu il primo
48:07che disse
48:08ma non c'è dubbio
48:09che Buscetta
48:10sta collaborando
48:11per consumare
48:12le sue vendette
48:13ma a noi
48:14che ce ne frega
48:15se tutto questo
48:16ci consente
48:17di ottenere
48:18risultati giudiziari
48:19che senza questa collaborazione
48:20non otterremmo
48:21allora
48:22il problema è questo
48:23il collaboratore giustizia
48:24è una realtà
48:25di fronte alla quale
48:26lo Stato
48:27è per lui
48:28chi lo rappresenta
48:29in quel caso a noi
48:30deve essere molto cinico
48:31si fa un bilancio
48:32vale la pena?
48:33Tentativi di depistaggio
48:34comunque ce ne sono
48:35falsi pentiti
48:36oppure persone
48:37che vogliono collaborare
48:38e che si presentano
48:39come vere e proprie
48:40polpette avvelenate
48:41tentativi di depistaggio
48:42immediato
48:43nelle indagini
48:44oppure
48:45un'indagine
48:46che non è
48:47un'indagine
48:48che non è
48:49un'indagine
48:50oppure
48:51un modo
48:52per screditare
48:53gli altri pentiti
48:54che stanno parlando
49:01Dopo l'omicidio
49:02del prefetto di Palermo
49:03Carlo Alberto dalla Chiesa
49:04ucciso assieme
49:05alla moglie
49:06Emanuela Setti Carraro
49:07e all'agente di scorta
49:08Domenico Russo
49:09in via Carini
49:10si presenta
49:11ai magistrati
49:12un uomo
49:13che dice
49:14di aver visto tutto
49:19C'è qualcosa
49:20in lui
49:21che non convince
49:22gli investigatori
49:23lo portano sul posto
49:24a ricostruire il delitto
49:25ma non in via Carini
49:26in via porta Carini
49:27che è qualcosa
49:28di molto diverso
49:29lui ci casca
49:30fa allo stesso
49:31la sua ricostruzione
49:32e così
49:33si capisce che mente
49:34Giovanni Falcone
49:35era
49:36attentissimo
49:37nelle verifiche
49:38non c'era
49:39una sola parola
49:40una frase
49:41che non
49:42che non passasse
49:43al vaglio
49:44investigativo
49:45serissimo
49:46il caso Lima
49:47è la maggiore dimostrazione
49:48nonostante Salvo Lima
49:49fosse un punto
49:50di riferimento
49:51della mafia siciliana
49:52da decenni
49:53nonostante su di lui
49:54ci fossero
49:55i dossier dell'antimafia
49:56e una reputazione
49:57ormai consolidata
49:58di amico
49:59della mafia
50:00Falcone si rifiutò
50:01sempre
50:02di metterlo
50:03sotto indagine
50:04perché
50:05me lo ha detto
50:06più volte
50:07per una persona
50:08come questa
50:09occorre
50:10un livello probatorio
50:11molto più alto
50:12con fronte
50:13a un cittadino
50:14normale
50:15e io non morirò
50:16un passo
50:17più sicuro
50:18di quello
50:19che faccio
50:20quando arrivò
50:21un falso pentito
50:22Pellegrini
50:23che raccontò
50:24una serie di storie
50:25su Salvo Lima
50:26e la mafia
50:27e Falcone
50:28alla prima verifica
50:29capì
50:30che le dichiarazioni
50:31erano false
50:32incriminò subito
50:33Pellegrini per calonia
50:34Il 10 febbraio
50:35del 1986
50:36inizia
50:37il maxiprocesso
50:38di Palermo
50:39Michele Greco
50:40capo commissione
50:41Pino Tre Pozzietta
50:42Pino Greco
50:43Montata e Scefano
50:44Bernardo Bursa
50:45Bertuccio Rina
50:46Bernardo Bursa
50:47Bertuccio Rina
50:48Bernardo Provenzano
50:49Bernardo Provenzano
50:50e il signor
50:51Pippo Calò
50:52Pippo Calò
50:53Pippo Calò
51:16Quali sono
51:17i poteri
51:18di questa commissione?
51:21Che cosa delibera?
51:23I poteri della commissione
51:24sono il controllo
51:25della cosa nostra stessa
51:28e
51:29delibera
51:30delimita
51:32le azioni
51:33della singola famiglia
51:35per farla andare
51:36consone
51:37con le intenzioni
51:38della commissione
51:40Quindi è un potere
51:41di controllo
51:42sul vertice
51:43sulla cosa nostra
51:44sulla cosa nostra
51:52Sulla base delle indagini
51:53del pool di magistrati
51:54e investigatori
51:55e sulla base delle dichiarazioni
51:56dei pentiti
51:57primo fra tutti
51:58Don Masino Buscetta
51:59vengono rinviate a giudizio
52:00475 persone
52:11Il 16 dicembre del 1987
52:13i giudici
52:14della corte d'assise
52:15di Palermo
52:16si riuniscono per decidere
52:17con la benedizione
52:18di Michele Greco
52:19detto
52:20il papa della mafia
52:21Io desidero
52:22farvi
52:23un augurio
52:24Io vi auguro
52:25la pace
52:26signor Presidente
52:27A tutti voi
52:28io auguro
52:29la pace
52:30perché la pace
52:31è la tranquillità
52:32è la serenità
52:33dell'ospite
52:34della coscienza
52:37E quella che
52:38ci auguriamo anche noi
52:39Che per il compito
52:40che vi aspetta
52:41mi deve scusare
52:42signor Presidente
52:44La serenità
52:45è la base fondamentale
52:46per giudicare
52:48Non sono parole mie
52:49sono parole
52:50del nostro signore
52:51che lo raccomando
52:52a Mosè
52:53quando
52:54deve giudicare
52:56che ci sia
52:57la massima
52:58serenità
53:00che è la base
53:01fondamentale
53:02e vi auguro
53:03ancora
53:04signor Presidente
53:05che questa pace
53:07vi accompagnerà
53:08nel resto
53:09della vostra vita
53:10oggi
53:12365 condanne
53:142665 anni di carcere
53:1619 ergastoni
53:21Sentenze in gran parte
53:22confermate
53:23dalla Corte di Cassazione
53:24nel 1992
53:26Se questa volta
53:27non è finita
53:28con le solite assoluzioni
53:29per insufficienza di prove
53:30come era accaduto prima
53:31con quasi tutti i processi
53:32di mafia
53:33in gran parte
53:34è perché
53:35chi aveva parlato prima
53:36con carabinieri e polizia
53:37stava anche al processo
53:38dopo
53:39a confermare le accuse
53:41a confermare le accuse
53:42a confermare le accuse
53:43a confermare le accuse
53:44a confermare le cose
53:45a confermare le cose
53:46a confermare le cose
53:47a confermare le cose
53:48a confermare le cose
53:49a confermare le cose
53:50a confermare le cose
53:51a confermare le cose
53:52a confermare le cose
53:53a confermare le cose
53:54a confermare le cose
53:55a confermare le cose
53:56a confermare le cose
53:57a confermare le cose
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54:00a confermare le cose
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54:08a confermare le cose
54:09a confermare le cose

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