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Trascrizione
00:00della criminalità organizzata.
00:04Mentre Saviano parla a Casal di Principe
00:06c'è un cogino di Sandokan che va in giro
00:08ad annotare quelli che applaudono.
00:10Io finisco sotto scorta
00:12come dicevo il 13
00:16ottobre, venerdì 13 ottobre 2006.
00:22Succedono cose complicate,
00:24chiunque finisce sotto scorta
00:26ha una vita segnata,
00:28ma un magistrato
00:30per esempio dell'antimafia
00:32sa che nel momento in cui è stato
00:34assegnato alla DDA,
00:36avrà sette anni di vita complicata.
00:38Dopo sette anni
00:40può decidere di
00:42tornare a fare un altro tipo di lavoro
00:44in magistratura o andrà alla Direzione Nazionale Antimafia.
00:46Insomma,
00:50ha il tempo per capire
00:54cosa gli sta accadendo.
00:56Io ero a Pordenone,
00:58mi chiamano mentre ero sul treno
01:00e mi dicono Roberto,
01:02il prefetto ha detto che
01:04devi avere una scorta.
01:06E io rido, si ha la scorta,
01:08adesso sono diventato un politico.
01:10E dall'altra parte
01:12questo mio amico carabinier
01:14fa voce seria dicendo
01:16tu devi avere la scorta.
01:18Alla stazione ti viene a prendere
01:20una pattuglia,
01:22ti porta al comando
01:24non sapevo come avvertire la mia famiglia
01:26era il cruccio più
01:28complicato, infatti ti feci chiamare
01:30da un carabiniere che mi portò
01:32da mangiare.
01:34C'erano dei carabinieri che mi vedevano molto teso
01:36e furono deliziosi
01:38nel cercare di confortarmi, mi dicevano
01:40tu mica tiene paura,
01:42una cosa del genere.
01:44Sono quattro guappi.
01:48Mi ricordo un colonnello che entrava
01:50in questa stanza dove ero stato messo e faceva
01:52chiudeva e al ritmo di ogni quarta d'ora
01:54mi salutava e diceva non ti preoccupare
01:56tutto a posto.
01:58Io non sapevo davvero
02:00cosa stesse accadendo.
02:04So solo che tornai poi
02:06dopo qualche giorno a casa di mia madre
02:10con una scorta.
02:12E' successo che nel frattempo
02:14dopo che Roberto aveva parlato
02:16a Casaldi Principe c'era stata
02:18la segnalazione di una collaboratrice di giustizia
02:20che aveva sentito alcuni discorsi in carcere.
02:22Certa gente, brutta gente
02:24si era chiesta se Saviano
02:26fosse o no protetto
02:28valutando se fosse il caso o no di ucciderlo.
02:30E a quel punto i magistrati
02:32che si occupano di certe cose
02:34avevano valutato da parte loro se fosse il caso
02:36di proteggerlo davvero Roberto Saviano.
02:44C'erano già stati altri segnali anche prima
02:46e anche il modo di riportare la notizia
02:48da parte della stampa locale
02:50certi dettagli, certi particolari
02:52era sembrato un brutto segnale.
02:54Da allora cambia tutto.
02:56Mi portano a Roma, mi portano
02:58in case che in genere
03:00sono
03:04case date a testimoni di giustizia
03:06ai pentiti.
03:12Quello che ricordo di queste case
03:14dove tra l'altro ci vivo anche ora spesso
03:16è che dentro le pareti
03:18conservano la sofferenza
03:20delle persone che ci stanno
03:22e non uscire mai.
03:24Case dove trovi il materasso a acqua
03:26un impianto stereo incredibile
03:28televisori e schermo a piatto
03:32perché sono case
03:34dove
03:36devi cercare di rendere vita
03:38la clausura
03:40e quindi tutti cercano
03:42con i soldi, tanti o pochi che hanno
03:44di migliorare
03:46quei 50 metri quadri.
03:48Poi vado anche in case scelte da me
03:50e autorizzate dai carabinieri
03:56e per tre anni
03:58si inizia a vagare
04:02perché purtroppo invece che migliorare
04:04la situazione peggiora.
04:06La seconda cosa che succede è che
04:08arriva una lettera anonima alla redazione
04:10dell'Espresso che i carabinieri
04:12verificano ritendendo attendibile
04:14e facendone oggetto di una informativa.
04:18In questa lettera anonima qualcuno parla
04:20di una riunione fatta in una bisca
04:22dove si riuniscono regolarmente
04:24i rappresentanti delle famiglie dei casalesi
04:26quando devono discutere qualcosa.
04:28Tra gli argomenti in discussione
04:30c'è il progetto di ammazzare due persone
04:32il sostituto procuratore Raffaele Cantone
04:34e lo scrittore Roberto Saviano.
04:36I capi votano no, nienti omicidi
04:38se no chissà cosa succede
04:40a Casal di Principe.
04:42Saviano lo facciamo santo, nienti omicidi
04:44almeno per adesso.
04:50Però ce ne sono alcuni che votano sì
04:52secondo la lettera e secondo l'anonimo
04:54sarebbero Nicola Schiavone
04:56il figlio di Sandokan e Alessandro Cirillo
04:58detto sergente.
05:00Pezzi grossi, gente che conta
05:02e per questo dicono i magistrati
05:04l'anonimo avrebbe scritto la lettera
05:06perché ha paura che visto il calibro
05:08dei votanti la decisione si ribalti
05:10e gli omicidi gli facciano lo stesso.
05:12E siccome dovrebbe essere lui il killer
05:14e non ha nessuna voglia di farli
05:16e di finire all'ergastolo e non potendo
05:18rifiutarsi, scrive la lettera
05:20per far saltare l'operazione.
05:22Quest'anonimo inquieta moltissimo
05:26chi mi difende
05:28i carabinieri che gestiscono
05:30la mia sicurezza
05:32e così aumenta la mia scorta.
05:34Ricevo un'autoblindata e tre persone.
05:36È il 13 marzo del 2008
05:38e si sta tenendo un'udienza
05:40dell'appello al processo Spartacus.
05:42L'avvocato Michele Santo Nastaso
05:44è il difensore di due casalesi
05:46Francesco Bidognetti che è in carcere
05:48e Antonio Iovine che invece è latitante.
05:52L'avvocato Santo Nastaso
05:54legge una lettera firmata
05:56da tutti i due suoi assistiti.
05:58Una lettera di più di 60 pagine
06:00in cui, oltre all'appello alla legge Cirami
06:02ed altre richieste giudiziarie
06:04c'è un preciso atto di accusa
06:06nei confronti di alcune persone.
06:08Se saranno condannati, scrivono
06:10la colpa sarà del sostituto procuratore
06:12Raffaele Cantone
06:14del sostituto procuratore Federico Caffiero De Rao
06:16dello pseudoscrittore
06:18così scrivono con odio e con disprezzo
06:20Roberto Saviano
06:22e della cronista del mattino Rosaria Capacchione.
06:24Questo documento letto in maniera anomala
06:26perché non si leggono quei documenti
06:28in genere si depositano
06:30le istanze di recusazione
06:32che sono state indicate
06:34dalla procura antimafia
06:36come una minaccia esplicita
06:38alle persone nominate
06:40come se fossero state indicate
06:42queste persone all'esterno
06:44perché fossero presi dei provvedimenti.
06:46Così viene letta
06:48dopo qualche giorno
06:50eravamo alla metà di marzo
06:52qualche giorno prima di Pasqua
06:54io ho la scorta
06:56per la prima volta
06:58ed allora è cambiata un po' la vita.
07:00Cambia la vita
07:02lo sa Roberto Saviano
07:04e lo sa Rosaria Capacchione
07:06che fa la giornalista
07:08e dovrebbe andarsene in giro inosservata
07:10ascoltare, parlare con gente
07:12che magari non vuole farsi notare
07:14e come fai a farlo
07:16con due carabinieri o due poliziotti
07:18sempre alle spalle?
07:20No, la vita cambia quando sei sotto scorta
07:22e magari non l'avevi proprio messo in conto
07:24nel tuo mestiere.
07:26Quel giorno quando mi fu comunicato
07:28stavo andando a lavorare
07:30al giornale
07:32a piedi
07:34mi fu comunicato che
07:36c'era una macchina che mi aspettava
07:38dovevo riferire dove mi trovavo
07:40in quel momento
07:42io imbrogliai un po', mi presi
07:44un'ora di tempo per farmi una passeggiata
07:46l'ultima da sola sostanzialmente
07:50poi ho avuto da quel giorno
07:52qualche giorno prima di Pasqua
07:54sempre due uomini con me
07:56che mi accompagnano ovunque
07:58per molto tempo
08:00adesso ancora mi succede
08:02di sognare di scappare
08:04di usare un cancello secondario
08:06del mio parco
08:08per andare via
08:10perché non è tanto la presenza
08:12ma l'idea della presenza
08:14e l'idea della mancanza di libertà
08:16nel decidere improvvisamente
08:18di fare qualcosa
08:20se io stamattina si voluto uscire
08:22alle sette
08:24non avrei potuto farlo
08:26avrei dovuto telefonare, avvertire
08:28le cose all'improvviso
08:30non si possono fare più
08:32scorta al massimo livello
08:34per i due magistrati
08:36scorta per Rosaria Capacchione
08:38e scorta rafforzata per Roberto Saviano
08:40che nel frattempo ha avuto un altro segnale
08:42della pericolosità della sua situazione
08:44mi fa piacere che gli avvocati
08:46di questi signori
08:48mi vengano sistematicamente
08:50a trovare ogni volta che faccio incontri pubblici
08:52i vostri assistiti
08:54ma fatemeli venire direttamente
08:56tanto sapete benissimo io dove sto
08:58arriva dalla direzione investigativa
09:00antimafia di Milano
09:02che ha avuto informazioni sul progetto
09:04di uccidere Roberto Saviano entro Natale
09:06gli facciamo questo panettone
09:08avrebbe detto qualcuno
09:10viene chiesta conferma ad un collaboratore di giustizia
09:12Carmine Schiavone
09:14che nega di sapere niente del progetto di Natale
09:16che però conferma che in effetti
09:18una condanna morte di Roberto Saviano
09:20a scadenze semestrali
09:22i casalesi
09:24o quel mondo
09:26faceva sapere che era un condannato a morte
09:28anche le scritte sono molto importanti
09:30viene disegnata una barra
09:32il mattino
09:34a queste foto
09:36sulla casa di Carmine Schiavone
09:38non è un caso, casa mai disabitata da un decennio
09:42appare questa barra con su scritto il mio nome
09:46poi le solite scritte
09:48merda, Saviano tossico
09:52perchè sono importanti quelle scritte
09:54perchè a casa dei principi mai
09:56ci sono state scritte sulle pareti
10:00qualche scritta sportiva
10:02ma è un paese che ha sempre mantenuto un costume
10:04in questo senso, è un paese molto ricco
10:06un paese rigoroso
10:08un paese dove è vietato anche drogarsi
10:12per un periodo hanno dato l'autorizzazione
10:14a farsi gli spinelli vicino al cimitero
10:16il rigore è totale
10:18c'è anche un'altra cosa
10:20succede sempre, in mala fede o anche in buona fede
10:22o semplicemente per mancanza di informazione
10:24è la raffica di dubbi
10:26che investe inevitabilmente
10:28chiunque abbia a che fare con certe cose
10:30anche se sta dall'altra parte
10:32dalla parte dello Stato, della legge e della gente
10:34succede anche a Roberto Saviano
10:36ci si chiede se la sua storia
10:38non sia soltanto una montatura
10:40se corre veramente dei rischi
10:42o non stia semplicemente giocando a fare l'eroe
10:44la prossima volta si faceva i fatti suoi
10:46eh?
10:48che ora dice che lo devono ammazzare
10:50sono fatti suoi
10:52e se stava zitto stava più sicuro
10:54è un scemo
10:56Saviano non parlava, tutto questo a Casale non succedeva
10:58l'unica cosa che sappiamo è che
11:00da ora nessuno sta tranquilli
11:02perché prima la Camorra faceva stare tranquilli
11:04sì, stavamo tutti tranquilli
11:06ha inquinato il territorio
11:08spacciano droga
11:10ma non è vero, non è vero proprio
11:12Casale sta nell'uomo
11:14Lei come si chiama?
11:16Mi chiamano quello Schiavone
11:18Ma parente a Schiavone?
11:20No, sono colpati tutti quelli che stanno in casa
11:22uomo
11:24Padre di Schiavone?
11:26Soprannominato Sandokan?
11:28No, si chiama Francesco Schiavone
11:30Ma la Camorra a Casale esiste o no?
11:32I camorristi sono loro
11:34Volevo sentire a questo Roberto Saviano
11:36perché Roberto Saviano è un vagliaceo
11:38In fondo non è un magistrato o un investigatore
11:40e non è neanche un politico
11:42è soltanto uno scrittore
11:44non sarà un'invenzione della casa editrice
11:46una montatura pubblicitaria per vendere più copie
11:48perché di copie il libro di Saviano
11:50ne ha vendute parecchie, siamo già a 2 milioni
11:52Quanto io ho guadagnato
11:54è molto meno quanto possa guadagnare
11:56un qualsiasi capozona del clan dei Casalesi
12:00ma nessuno del territorio da cui io provengo
12:02ha mai osato
12:04fare cenno ai guadagni
12:06delle organizzazioni criminali
12:08guadagni fatti spesso con rifiuti tossici
12:10quindi guadagni che hanno aumentato vertiginosamente
12:12il numero di morti per cancro
12:14e di feti deformi
12:16secondo quanto dice
12:18la maggiore rivista di oncologia
12:20The Lancet Oncology
12:22mai nessuno ha fatto una manifestazione
12:24una dichiarazione
12:26parlo dei miei paesani, non degli addetti ai lavori
12:28contro questo tipo di personaggi
12:30che si sono arricchiti sul traffico dei rifiuti tossici
12:32l'hanno fatto contro di me
12:34Per esempio c'è un attore di Lodi
12:36che si chiama Giulio Cavalli
12:40ha portato in teatro alcuni spettacoli contro la mafia
12:42ha fatto nomi e cognomi
12:44e adesso anche lui, come Roberto Saviano
12:46è sotto scorta
12:48e anche di lui si dice lo stesso
12:50sta esagerando, gioca a fare l'eroe
12:54attenzione però
12:56perché qui non stiamo parlando di pose e di atteggiamenti
12:58stiamo parlando di un servizio dello Stato
13:00la scorta
13:02che deve essere approvato dal Ministero
13:04non è approvato così, per niente
13:06soprattutto agli attori e soprattutto agli scrittori
13:08La diffamazione
13:12è una compagna di vita quotidiana
13:14per chi racconta queste cose
13:16il fatto di essere in vita
13:18è una colpa spesso
13:20perché
13:22non puoi
13:24ricevere
13:26come dire
13:30l'attacco mortale di un'organizzazione
13:32e salvarti
13:34e no, devi morire
13:36davvero, questo è il non detto
13:38di chi vive la nostra condizione
13:40spesso quello che dà fastidio
13:42verso chi si espone
13:46è che
13:50chi si espone dimostra che si può essere diversi
13:54che si può scrivere senza compromesso
13:56che si può vivere
13:58senza dover sempre mediare
14:00sulle cose importanti
14:02e questa cosa
14:04mette in difficoltà
14:06perché è come se facesse sentire sporchi tutti gli altri
14:08ovviamente non è così
14:10ma è come se una persona
14:12riconoscendo di qualcosa
14:14sentisse che lui è stato zitto
14:16sentisse qualche colpa
14:18che risiede in sé stesso
14:20è stato troppo zitto
14:22ha abbassato troppo la testa
14:26in questi territori
14:28in tutto il mondo dei miei territori
14:30di vedere testimoni di giustizia isolati
14:34non perché le persone avessero stima
14:36delle persone che
14:38questi testimoni hanno fatto arrestare
14:40ma perché solo il fatto di aver denunciato
14:42per loro
14:44ha dimostrato
14:46un senso di diversità
14:48ma davvero credi che possono cambiare le cose?
14:50ma davvero credi che questo impegno
14:52possa servire?
14:54è come se tu agendo in questo modo
14:56come se tutta la comunità
14:58che non ha agito
15:00come se mettesse in crisi
15:02il loro quotidiano
15:04il fatto che il loro dirsi
15:06ma è sempre andata così
15:08ma tutto deve andare così
15:10allora quando tu lo fai
15:12il primo pensiero è
15:14l'hai fatto per tuo interesse
15:16l'hai fatto per guadagnare
15:18quando mi fanno queste accuse
15:20io quello che rispondo è
15:22l'ho fatto per mio interesse
15:24che si viva meglio
15:26l'ho fatto per la felicità? Sì
15:28l'ho fatto per ambizione? Certo
15:30perché come scrittore
15:32sogno e credo che le mie parole possono cambiare le cose
15:34l'hai fatto per stare meglio? Assolutamente sì
15:36l'hai fatto per finire sulle prime pagine dei giornali?
15:38Assolutamente sì
15:40perché credo che la visibilità possa trasformare la mia terra
15:42l'hai fatto per un rancore personale?
15:44Assolutamente sì
15:46il rancore personale
15:48ce l'ho perché
15:50queste organizzazioni hanno fatto vivere
15:52male a me e ai miei concittadini
15:54la mia vita quotidiana
15:56era ed è
15:58peggiorata da loro
16:00quindi bisogna
16:02avercela personalmente
16:04con questi personaggi
16:06loro
16:08hanno
16:10compromesso per esempio i posti
16:12la spiaggia di Castelvolturno
16:14le organizzazioni
16:16il modo di fare dell'imprenditore di quel territorio
16:18ha avvelenato, distrutto
16:20per sempre in maniera irrimediabile
16:22quella bellezza che ancora oggi è possibile
16:24intravedere, io ce l'ho con loro per questo
16:26l'hai scritto
16:28quindi mi dicono perché
16:30vuoi ridargli
16:32tutto quello che hanno fatto? Assolutamente sì
16:34hai scritto perché
16:36resti traccia di tutto il loro veleno
16:38e non si perda
16:40al perdersi
16:42del tempo di un quotidiano
16:44di una notizia? Esattamente sì
16:46gli voglio ridare tutto, la mia è una battaglia
16:48anche personale
16:50diceva Bertolt Brecht, beato quel paese
16:52che non ha bisogno di eroi
16:54l'Italia non è quel paese beato, a noi
16:56gli eroi servono, e come?
16:58servono soprattutto in tempo di guerra
17:00e quella contro le criminalità organizzate
17:02contro la camorra e anche contro la mafia
17:04dei casalesi, è una guerra
17:06quello che accade con un libro
17:08è che milioni di persone
17:10milioni di lettori
17:12migliaia di giornalisti
17:14perché
17:18Italia, Corea, Giappone
17:20Australia, Sud America, Uruguay, Messico
17:22Canada
17:24persino Arabia Saudita
17:26hanno iniziato a interrogarsi su questo clan
17:28attraverso questo libro
17:30in realtà non è il libro
17:32in realtà non è neanche quello che c'è scritto
17:34in realtà è che quel libro e quello che ho scritto
17:36è diventato
17:42argomento di molti
17:44è rimbalzato sulla lingua di tutti
17:46di moltissimi
17:50è successo questa sorta di miracolo
17:52il lettore ha deciso
17:54la persona che ha scelto
17:56di leggere o di
17:58acquistare o di
18:00parlare di me o di sostenermi
18:02in ogni tipo di modo possibile
18:04immaginabile, ha spostato
18:06ha imposto che l'attenzione fosse su quell'argomento
18:10questo ha messo a paura l'organizzazione
18:12nient'altro
18:14se la prima sentenza del processo Spartacus
18:16praticamente non era apparsa sulla stampa
18:18dopo i riflettori
18:20accesi da Saviano e su Saviano
18:22ma non importa perché i riflettori servono
18:24la seconda sentenza, quella d'appello
18:26del 18 giugno del 2008
18:28è piena di inviati da tutto il mondo
18:40terminato il dibattimento
18:42la seconda sentenza del processo Spartacus
18:44è chiamato a giudicare anni di feroci delitti
18:46della Camorra legata al clan dei Casalesi
18:48la sentenza è prevista entro tre giorni
18:50intanto il padrino
18:52Francesco Schiavone
18:54è tornato a far sentire la sua voce
18:56siccome non sono
18:58una fiera da cappia
19:00per questo motivo
19:02io rinuncio e me ne vado
19:04perché non voglio essere ripreso da delega
19:06la sentenza conferma in gran parte
19:08quella precedente
19:10per i Casalesi in carcere
19:12come Francesco Schiavone e Francesco Bidognetti
19:14e Dergastolo ai capi dei Casalesi latitanti
19:16come Antonio Iovine
19:18e Michele Zagaria
19:20il mio pensiero va, come ho scritto qualche giorno fa
19:22anche a tutti i caduti
19:24che in questi anni hanno avuto pochissima attenzione
19:26o soltanto un'attenzione locale
19:28quindi tutto sommato questa sentenza deve essere
19:30considerata l'inizio e non la fine
19:32di un percorso di attenzione e di lotta
19:34al gruppo criminale
19:36manca ancora la sentenza di Cassazione
19:38la sentenza è vinta sia dal punto di vista giudiziario
19:40che da quello dell'informazione
19:42attenzione però, è soltanto una battaglia
19:44la guerra continua
19:46perché intanto inizia
19:48la campagna di primavera
19:54c'è un uomo che si chiama Giuseppe Setola
19:56e fa parte del clan di Francesco Bidognetti
19:58lo chiamano Occecato
20:00perché ha un problema a un occhio
20:02e infatti è per questo che nonostante una condanna
20:04in primo grado a Dergastolo per omicidio
20:06si trova agli arresti domiciliari a Pavia
20:12ma il problema non deve essere così grave
20:14perché quando spara Giuseppe Setola ci vede benissimo
20:16e comunque nell'aprile del 2008
20:18evade dagli arresti domiciliari
20:20in questa stanza si nascondeva
20:22il latitante Giuseppe Setola
20:24quando si è accorto dell'arrivo dei carabinieri
20:26è entrato in questa botola
20:28che è collegata direttamente
20:30con i cunicoli delle fogne
20:32e da lì la fuga
20:34dal latitante Giuseppe Setola
20:36si mette a capo di un gruppo di fuoco
20:38con una strategia ben precisa
20:40è riuscito a radunare
20:42a raggruppare 30 persone
20:44agguerritissime, sanguinari
20:46che lo seguivano in tutta questa strategia
20:48che aveva degli obiettivi
20:50precisi criminali
20:52uno, eliminare e tagliare il terreno
20:54sotto i piedi ai pentiti
20:56quindi attraverso i loro familiari
20:58due, darle degli avvertimenti agli imprenditori
21:00che denunciavano
21:02l'omicidio di Nobiello, l'omicidio di Granata
21:04tre, ancora
21:06dare un avvertimento
21:08a tutti i gruppi
21:10di africani
21:12che sul territorio fanno spaccio di droga
21:14sfruttano la prostituzione
21:16che storicamente
21:18pagavano la tangente ai casalesi
21:20per fare queste attività più visibili
21:22e più pericolose
21:24sul territorio
21:26e aumentare quindi il prezzo della tangente
21:28agli africani
21:30sotto i colpi degli uomini di Setola
21:32il 2 maggio del 2008
21:34è Umberto Bidognetti, il padre di Domenico
21:36il nipote di Cicciotto e Mezzanotte
21:38che si era pentito
21:44lo ammazzano nel suo allevamento di bufali
21:46sparandogli addosso più di dodici colpi
21:48più quello di Grazia, in testa
21:56il 16 maggio del 2008
21:58in Setola ammazzano Domenico Noviello
22:04Domenico Noviello è un uomo di 65 anni
22:06un uomo per bene
22:08che sette anni prima aveva detto no
22:10no agli esatori di Cicciotto e Mezzanotte
22:12che gli chiedevano il pizzo per la sua autoscuola
22:14di Castelvolturno
22:16li aveva fatti arrestare
22:18era rimasto sotto scorta fino al 2008
22:20e poi, giudicato che non c'era più pericolo
22:22gliel'avevano tolta
22:24il 16 maggio il signor Noviello è in macchina
22:26e sta andando a prendere un caffè
22:28prima di andare all'autoscuola
22:30come fa tutte le mattine
22:32quando vede alcune persone che si stanno avvicinando
22:34immagina subito cosa sta per succedere
22:36e cerca di scendere dall'auto ma non ce la fa
22:4020 colpi di pistola
22:42e l'ultimo, il colpo di Grazia anche a lui
22:44alla testa
22:52il 2 giugno del 2008 invece
22:54viene ucciso Michele Orsi
22:58gli sparano sul primo gradino del bar
23:00in cui sta entrando a Casal di Principe
23:02Michele Orsi
23:04era il direttore di un consorzio di smaltimento rifiuti
23:06abbastanza discusso
23:08era rimasto coinvolto in una indagine
23:10e aveva cominciato a parlare con i magistrati
23:12gli stava facendo molti nomi
23:14nomi di politici e di camorristi
23:16quando gli sparano è da solo
23:18senza che gli abbiano mai assegnato nessuna scorta
23:20l'11 luglio del 2008
23:22ammazzano Raffaele Granata
23:24che ha uno stabilimento balneare
23:26a Marina di Varcatura
23:30il signor Raffaele è alla cassa del bar
23:32quando arrivano due ragazzi con una moto
23:34tengono i caschi integrali
23:36anche quando scendono
23:38e questo è un brutto segno
23:40puntano dritti fino al bar
23:42e gli sparano addosso 10 colpi calibro 9
23:50sono tante, tantissime
23:52le persone che Giuseppe Setola
23:54fa ammazzare nella campagna di primavera
23:56commette quest'uomo
23:5818 omicidi
24:00nel giro di 5 mesi
24:02tra questi episodi
24:04c'è anche una strage
24:06la sera del 18 settembre
24:08dopo aver ucciso
24:10un uomo
24:12a Baia Verde
24:14parente di un affiliato
24:16un uomo che in qualche modo
24:18ha fornito qualche notizia agli investigatori
24:20una figura di terzo
24:22quarto piano nel panorama criminale
24:24ma funzionale agli interessi del clan
24:26sulla strada del ritorno
24:28verso il rifugio
24:30incontrano alcuni ganesi
24:32che erano all'esterno
24:34di una sartoria
24:36etnica
24:38e ne uccide 6
24:40forendone un altro
24:42convinto che quest'altro
24:44fosse anche lui morto
24:46il simone di quell'ucciso
24:48ci avevano già provato prima
24:50in agosto verso le 7 di sera
24:56erano passati con due moto e un furgone
24:58davanti alla sede dell'associazione nigeriana
25:00della campagna
25:02Setola si era appoggiato all'inferiata del cancello
25:04con un kalashnikov
25:06altri due erano entrati nel cortile
25:08e avevano sparato con due pistole
25:12feriscono 6 persone
25:14a testa e al petto
25:16che significa che hanno sparato per uccidere
25:26il 18 settembre del 2008
25:28ci provano di nuovo
25:30verso le 9 e mezzo di sera
25:32l'auto con a bordo Giuseppe Setola e i suoi killer
25:34si ferma davanti ad una sartoria
25:36gestita dai migrati africani
25:38a Castelvolturno
25:44Setola prende la pistola automatica
25:46e comincia a sparare alle persone
25:48che si trovano fuori dal locale
25:50mentre altri due killer
25:52scendono con una mitraglietta e un kalashnikov
25:54e li scaricano dentro la sartoria
25:56ammazzano 6 persone e ne feriscono un'altra
25:58una strage
26:00che nei giorni successivi
26:02provoca la protesta
26:04della comunità africana
26:26dopo quella strage
26:28gli africani scendono in piazza
26:30fermano un'intera sartoria
26:32che si chiama
26:34la sardina
26:36la sardina
26:38la sardina
26:40la sardina
26:42la sardina
26:44la sardina
26:46la sardina
26:48la sardina
26:50la sardina
26:52la sardina
26:54la sardina
26:56la sardina
26:58la sardina
27:00la sardina
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27:04la sardina
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28:12la sardina
28:14la sardina
28:16la sardina
28:18la sardina
28:20la sardina
28:22la sardina
28:28avevano appaltato alla mala nigeriana
28:30lo spaccio di droga
28:32la prostituzione di colore
28:34e anche il mercato delle braccia
28:36per lo sluttamento dei clandestini
28:38nei lavori massacranti
28:40come la raccolta di pomodori
28:42e in cambio
28:44prendevano una grossa tangente
28:48Ma il 18 settembre del 2008, Setola e i suoi avevano sparato nel mucchio, colpendo gente
28:54di nazionalità diversa e che non avevano niente a che fare con lo spaccio di droga
28:57o con la criminalità, tanto che la magistratura attribuisce alla strage l'aggravante del terrorismo.
29:03Stragismo e terrorismo, è questa la campagna di primavera di Giuseppe Setola.
29:09Questi fatti gravissimi vennero tutti eseguiti con un'unica finalità, quella di recuperare
29:17appieno il controllo del territorio. Bisognava recuperare credibilità agli occhi della popolazione
29:26del casertano e non solo del casertano. Qualcuno infatti aveva iniziato a rifiutarsi il pagamento,
29:36qualcun altro aveva reso dichiarazioni accusatorie nei loro confronti, la sentenza Spartacus
29:45aveva costituito un grosso colpo per l'organizzazione perché aveva sancito la detenzione a vita
29:53dei capi storici dell'organizzazione. Tutto questo aveva determinato la risoluzione della
30:01strategia che come ho detto era una strategia stragista.
30:06Non è un killer sanguinario Giuseppe Setola e neanche una scheggia impazzita, è un esecutore
30:11che mette in atto una strategia pianificata e organizzata. Poi agli inizi del 2009 i carabinieri
30:18individuano il suo nascondiglio. Giuseppe Setola non è l'unico latitante dei casalesi
30:30a finire in manette in tempi recenti e nelle mani della legge non ci finiscono soltanto
30:35gli uomini ma anche i soldi. Nel luglio del 2009 al clan di Francesco Bidognetti e a quello
30:42di Giuseppe Setola vengono sequestrati beni immobili, terreni, società, negozi, bar e
30:48anche camion e autocisterne per un valore complessivo di 50 milioni di euro.
30:52Sembra che si arrestino casalesi tutti i giorni e che il clan perda danaro nei maxi sequestri
31:02tutti i giorni, ma si è ancora lontani dalla vittoria purtroppo. Innanzitutto basta pensare
31:11che la maggior parte dei sequestri stanno venendo contro un unico clan, che è il clan
31:16Bidognetti, quindi è un unico clan della corporazione che è stato scompaginato. Ci
31:23sono anche altre famiglie ancora molto potenti, ci sono due latitanti, Michele Zagheria e
31:28Francesco Bidognetti. Nonostante le condanne nei processi, nonostante gli arresti e i sequestri,
31:39i casalesi, la mafia della provincia di Caserta, ci sono ancora e come, anzi non sono mai andati
31:45via. Controllano il territorio con la stessa capillarità, con la stessa sfacciata dimostrazione
31:53di potenza. Sulla stampa locale, per esempio, compaiono lettere di boss latitanti o ristretti
31:59a 41 bis, come Francesco Schiavone, che lanciano messaggi agli affiliati, chiediscono problemi
32:04interni o segnalano bersagli da colpire. Oppure arrivano telefonate dirette di boss latitanti
32:14come Michele Zagheria e Antonio Iovine, che dettano smentite e pretendono di influenzare
32:19negli articoli.
32:50che siamo stufati di fare tutte queste criminate. Noi siamo delle famiglie che ci scriviamo
33:12da tanti anni. Allora se lei deve scrivere le notizie, scrive le verità.
33:17Voglio sapere una cosa, da dove stai chiamando?
33:20Noi? Dall'America.
33:21E voi?
33:22E' importante?
33:23E' fondamentale.
33:24Ma per quale motivo?
33:25Mi serve una prova se siete voi.
33:28Sendimi bene, allora io domani ti mando mio fratello con il documento e il fratello di
33:32Antonio con il documento e vedi che vanno assieme e tutto questo problema se è chiarissimo.
33:36Chiaro o no? Non stiamo minacciando o niente, è chiaro questo? Va bene?
33:41Va bene.
33:42Conferma che ti mando mio fratello o può bastare così?
33:44Ma per me basta anche così. Voi da adesso siete liberi.
33:47Perché tu non lo sai che io sono lezzante.
33:49I casalesi ci sono e come e continuano a coltivare con la politica un rapporto stretto che è
33:55proprio più di una mafia che di un clan di camorra. Un rapporto bi-partisan con chiunque,
34:00basta che sia al potere.
34:01Non è un caso che anche di recente siano stati sciolti i consigli comunali per infiltrazioni
34:06che riguardano il clan dei casalesi, non è un caso che in indagini recenti si è per
34:12esempio verificato di come il gruppo Zagaria si occupasse di gestire le elezioni comunali
34:20del proprio paese, nelle intercettazioni gli adepti del clan parlavano dell'elezione del
34:26mio cavalluccio per indicare i soggetti che in qualche modo erano sponsorizzati dal clan.
34:35Nelle indagini della Dda finiscono uomini politici di livello nazionale, come il sottosegretario
34:41Nicola Cosentino, accusato di essere da tempo nelle mani di Francesco Bidognetti da collaboratori
34:47di giustizia come Dario De Simone e Gaetano Vassallo, quello dei rifiuti.
34:50Attenzione però, accuse e indagini sono ancora al vaglio della magistratura.
34:55Il sottosegretario Cosentino nega di avere mai avuto a che fare con la criminalità organizzata.
35:06I casalesi ci sono e continuano a fare soldi.
35:21Tanti soldi, dal momento che soltanto i sequestri di beni e di liquidi avvenuti
35:25nel 2008 da parte della legge ammontano a 400 milioni di Euro e una società che è
35:30in grado di fronteggiare senza problemi perdite di questa entità è sicuramente
35:34una società molto ricca, talmente ricca da arrivare fino all'estero, come confermano
35:41le indagini del sostituto procuratore Raffaele Cantone e di altri magistrati, che arrivano
35:46fino in Scozia o in Germania, dove a differenza dell'Andrangheta i casalesi non hanno ammazzato
35:51nessuno e quindi non sono conosciuti, ma soprattutto nell'Europa dell'Est, in Polonia e in Romania,
35:58dove hanno acquistato aziende tenute e immobili.
36:01Da quelle parti è anche più difficile intervenire sotto il profilo giudiziario, perché non
36:05tutti quei paesi hanno trattati bilaterali che consentono estradizione o riconoscimento
36:10stesso del reato di criminalità, di associazione mafiosa.
36:15Del resto, che non fosse più un problema legato al Sud e la campagna in particolare,
36:20era chiaro a tutti da molto tempo.
36:25Per esempio, c'è la mente finanziaria del clan Zagaria, Pasquale Zagaria, detto Bin
36:30Zagarin, che grazie ad un imprenditore di Parma arriva a comprare e costruire da Parma
36:34fino al centro di Milano.
36:39C'è Raffaele Diana, detto Raffilotto, l'uomo di Sandokan, nella provincia di Modena, arrestato
36:43di recente.
36:44I suoi uomini gestiscono locali a Carpi e a Castelfranco Emilia, mettono le mani sugli
36:49appalti della zona e chiedono anche il pizzo agli imprenditori, anche da dentro il carcere
36:54di Modena, nel quale sono rinchiusi.
36:56Nel maggio del 2007 sparano alle gambe a Giuseppe Pagano, un imprenditore che non paga e anzi
37:01denuncia, nel suo cantiere a Riolo, vicino a Castelfranco Emilia.
37:11I casalesi fanno affari al nord, nel resto d'Italia e all'estero.
37:14Però bisogna sempre ricordarsi che non sono imprenditori, ma criminali.
37:18I loro soldi facili inquinano l'economia legale avvelenandola come un virus.
37:23E i metodi restano sempre gli stessi.
37:25Il controllo del territorio, nella terra dominata dalla dittatura armata dei casalesi,
37:31non significa sviluppo, ma morte.
37:37Michele Landa è un metronote di Mondragone, una guardia giurata che ha l'incarico di
37:42sorvegliare un ripetitore telefonico a Pesco Pagano.
37:45Non è un bel incarico, la zona è una brutta zona, di criminalità, di spaccio e di prostituzione.
37:51E quel ripetitore aveva già subito un attentato quando stava ad Aversa nel 2005.
37:56Avevano ucciso un'altra guardia giurata, Nicola Sammanco.
37:59Michele Landa se ne sta lì, davanti al ripetitore, nella sua macchina, da solo, e ha paura.
38:05Però gli mancano soltanto due mesi alla pensione.
38:07E dopo potrà tornare in campagna, nel pezzo di terra che lavora tutti i giorni per arrotondare lo stipendio.
38:13E' il 6 settembre 2006, quando mio padre doveva rientrare alle 6 di mattina dal turno di notte.
38:19Mia mamma, verso le 7, 7 e mezza, si incomincia a preoccupare, visto che non rientra.
38:23Mi chiama subito e io cerco di rassicurarla, sicuramente, starà al bar, non ti preoccupare.
38:30Intanto provo io a chiamarlo sul cellulare, rispondeva ometele spento.
38:35Allertati, ci siamo visti tutti subito in movimento.
38:39La prima cosa che ho fatto è chiamato la centrale a Caserta, dove mi diceva che loro non avevano notizia.
38:46Adesso si sarebbero informati.
38:48Michele Landa è morto.
38:50E' stato ucciso nella sua macchina, che è stata portata via, incendiata e gettata in un fosso,
38:54nelle campagne di Mondragone, dove viene ritrovata 4 giorni dopo.
38:58I familiari di Michele Landa ricevono i suoi resti, un pezzo per volta,
39:03a mano a mano che vengono fatte delle perquisizioni nella macchina
39:05e devono portarseli via in una scatola da scarpe.
39:08Ci ritroviamo il 27 settembre con tanta gente che ci sta accanto, ci manifesta il loro dolore,
39:13manifesta il bene che volevano mio padre,
39:16ma non c'è nemmeno una figura istituzionale che rappresenta l'istituzione.
39:20E qui si va a rafforzare quella mia idea che noi viviamo in un posto dove lo Stato non c'è.
39:25Perché Michele Landa è morto?
39:28Perché attorno a quel ripetitore giravano troppi interessi economici?
39:31Oppure perché volevano farne un cavallo di ritorno,
39:34rubarlo e chiedere riscatto per la sua restituzione?
39:37In ogni caso, Michele Landa è morto perché è così che si vive e si muore
39:41nelle terre dominate dalla dittatura armata della mafia.
39:45Mi fa piacere raccontare la storia di papà per dimostrare a tutte le persone,
39:50per bene come noi, come è facile trovarsi coinvolte nella camorra
39:54in una terra dove non c'è nessun diritto.
39:56Questo è il messaggio che voglio mandare a tutte le persone della mia terra,
40:00dove viverci insieme non è solamente guardarli da fuori come spettatori,
40:05ma prima o poi ti ci trovi coinvolto e poi devi dare tu giustificazione agli altri
40:10perché è successo proprio a tuo padre.
40:12I casalesi, nel senso della camorra di Casal di Principe e d'Intorni, ci sono,
40:17ma ci sono anche gli altri, i casalesi, nel senso delle persone che vivono
40:21a Casal di Principe e d'Intorni e non sono criminali, anzi,
40:24non sono neanche indifferenti, ma si danno da fare per restituire
40:28a quella parola, casalesi, un significato pulito.
40:33Ci sono i singoli e ci sono le associazioni, come Libera
40:36o l'Associazione Don Peppino Diana, iniziative culturali,
40:39ma anche cose concrete, come il recupero dei beni confiscati ai casalesi,
40:43quelli cattivi, per restituirli a quelli buoni attraverso una gestione per la collettività.
40:48Abbiamo chiamato il ristorante NCO Nuova Cucina Organizzata.
40:53Noi partiamo da un presupposto, questa terra è fatta di persone
40:56dove tra di loro non ci sono problemi di socialità, di stare insieme,
41:01di dialogare, di condividere le difficoltà.
41:03Allora andiamo a recuperare quelle che sono le forze del nostro territorio,
41:07le cose positive, quindi puntiamo su questo.
41:10Non è un compito facile, perché la lotta qui non è soltanto
41:13contro il dominio militare del territorio, ma contro un'abitudine,
41:17una mentalità, una serie di valori che fanno del camorrista ricco e temuto
41:22un esempio da imitare e un motello da raggiungere.
41:25Siamo dei cittadini caparvi che tentano di trascinarsene dietro queste istituzioni
41:33e qualche risultato lo stiamo ottenendo.
41:36Questo percorso di cittadinanza attiva che vuole in maniera forte,
41:40determinata comunità alternativa alla camorra inizia ad avere i propri risultati.
41:47C'è un altro nemico da combattere ed è l'indifferenza,
41:51ma l'indifferenza di chi sta lontano, di chi vive da un'altra parte
41:54e che pensa che tutto quello che succede laggiù, a Casal di Principe ed intorni,
41:58nelle terre dominate dalla dittatura armata della camorra,
42:01tutto sommato, non lo riguardi.
42:03Che un morto in più, un sindaco minacciato in più,
42:06un arresto in più, un sequestro di beni in più,
42:08tutto sommato, non faccia notizia.
42:23Qui finisce la nostra storia, quella che stiamo raccontando noi,
42:27perché la storia dei casalesi, della mafia della provincia di Caserta,
42:30ancora non è finita.
42:32Non è finita per Lorenzo Diana, che da 14 anni vive sotto scorta,
42:36da quando i casalesi l'hanno condannato a morte per la sua attività politica.
42:40Non è finita per Renato Natale, l'ex sindaco di Casal di Principe,
42:44che la scorta non ce l'ha perché ci ha rinunciato lui,
42:47per continuare a fare il suo lavoro di medico tra gli immigrati.
42:50Non è finita per Rosaria Capacchione e per Roberto Saviano,
42:54che sotto scorta ci devono stare per paura di essere ammazzati.
42:57E non è finita, naturalmente, per tutti i casalesi perbene
43:01che vivono sotto la dittatura armata della Camorra.
43:04Dico alle nuove generazioni che stanno in quelle zone, nei miei paesi,
43:08nei paesi vicini, di non guardare queste persone con ammirazione.
43:14Sono dei cani, come io ero un cane, io ero un cane, e questi sono uguali.
43:19Non hanno coraggio, non c'è rispetto per niente, per nessuno,
43:23né per il territorio, né per la gente, né per il prossimo.
43:26Non c'è rispetto neanche per le loro famiglie, per le loro mogli e quant'altro.
43:30Non è potere, le persone non ti rispettano perché tu sei una persona,
43:34ti rispettano per la paura.
43:36Ma forse un modo per finirla, questa storia, ci sarebbe.
43:40Sarebbe quello di non lasciarle sole, quelle persone, a fare gli eroi.
43:44Un paese che non ha bisogno di eroi è anche un paese in cui eroi sono tutti,
43:48sinceramente e naturalmente.
43:50In cui tutti, e non soltanto qualcuno,
43:52vengono fuori a dire Iovine, Zagaria, Schiavone, ma anche Riina, Messina Denaro,
43:58i signori dell'Andrangheta, i politici corrotti, i funzionari infedeli,
44:03gli imprenditori senza scrupoli, che avvelenano la terra, l'economia e l'anima della gente.
44:08Ecco, dirgli a tutti, non siete niente, non valete niente, andatevene,
44:12questa terra non è vostra.
44:22Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
44:52Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
45:22Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
45:52Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
46:22Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org

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