La Ferrari 250 GT Coupé è una autovettura sportiva costruita dalla casa automobilistica italiana Ferrari dal 1954 al 1960. È stata prodotta in due serie, e fu una pietra miliare per la Ferrari, dato che con questo modello la casa automobilistica di Maranello passò da un'attività prettamente artigianale ad una industriale. La prima serie è stata presentata al Salone dell'automobile di Parigi nel 1954. Ne furono costruiti un'ottantina di esemplari in poco più di un anno, e fu il primo passo della Ferrari di costruire autovetture per la normale clientela[1]. Derivava dalla 250 Europa, e ci fu la ricomparsa del motore montato sulla 125 S alimentato con gli abituali tre carburatori di marca Weber e di modello 36 DCZ. All'inizio della produzione Pininfarina non riusciva a soddisfare la domanda, e nell'attesa del completamento del nuovo stabilimento a Grugliasco, passò il lavoro a Boano. La seconda serie, disegnata anch'essa da Pininfarina, fu presentata a Milano nel 1958, e comprendeva 335 esemplari quasi identici costruiti fino al 1960. Tra gli acquirenti ci fu il principe Bertil di Svezia.
Questa GT non aveva le prese d'aria laterali, a favore di una linea più pulita. Aveva una carrozzeria a tre volumi con un lunotto panoramico. La griglia ovale anteriore fu sostituita da una più stretta con fari sporgenti. Aveva ammortizzatori telescopici, in sostituzione di quelli Houdaille delle 250 precedenti. I freni a disco furono introdotti nel 1960 insieme alle candele. Riversamento e digitalizzazione effettuato con Ampex VPR 80 + Ampex TBC7. Reperto video da Master cioè unico. Non esiste in rete nessun video identico, se non copiato da questo. Riversamento e digitalizzazione Dr. Fernando Menichini. Tratto dagli archivi della famiglia Menichini.
Questa GT non aveva le prese d'aria laterali, a favore di una linea più pulita. Aveva una carrozzeria a tre volumi con un lunotto panoramico. La griglia ovale anteriore fu sostituita da una più stretta con fari sporgenti. Aveva ammortizzatori telescopici, in sostituzione di quelli Houdaille delle 250 precedenti. I freni a disco furono introdotti nel 1960 insieme alle candele. Riversamento e digitalizzazione effettuato con Ampex VPR 80 + Ampex TBC7. Reperto video da Master cioè unico. Non esiste in rete nessun video identico, se non copiato da questo. Riversamento e digitalizzazione Dr. Fernando Menichini. Tratto dagli archivi della famiglia Menichini.
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