Come sopravvivere, quando a Ferragosto sei di turno in ospedale? I due infermieri Carlo Buccirosso e Lino Musella, nella commedia nera del napoletano Giovanni Dota (nei cinema), ci provano così... Dice il regista: Il film ha due caratteristiche che ne determinano la narrazione e la messa in scena: l’unità di tempo e quella di luogo. Tutto in una notte, tutto in un ospedale. Questa impostazione, apparentemente teatrale, ci ha permesso di avvalerci di un cast che, oltre alle evidenti capacità artistiche e comiche, fosse preparato, esperto e particolarmente attento a tali necessità. Lavorando in un ambiente protetto da imprevisti e fattori esterni, dunque, gli attori hanno avuto modo di provare e riprovare movimenti e battute, con molta precisione, sempre coordinati con l’altro, come un corpo unico. La macchina da presa/occhio procede nei corridoi labirintici dell’ospedale, senza mai sostituirsi, se non raramente, allo sguardo dei protagonisti, ma li scruta, distorti, senza pietà. Per poi abbandonarli a loro stessi, come un Dio vigile ma inerte.
La scommessa. Una notte in corsia si concentra e punta il dito contro gli esseri umani, tutti, non salvando nessuno. Volevamo raccontare la storia di due persone con un lavoro ordinario, svogliate e senza stimoli, ma a contatto quotidiano con la morte, vero argomento ispiratore del film. Il mondo dell’ospedale ci è sembrato quindi il più funzionale e ci ha permesso di creare il tono e gli atteggiamenti più consoni alla black comedy che volevamo realizzare».
La scommessa. Una notte in corsia si concentra e punta il dito contro gli esseri umani, tutti, non salvando nessuno. Volevamo raccontare la storia di due persone con un lavoro ordinario, svogliate e senza stimoli, ma a contatto quotidiano con la morte, vero argomento ispiratore del film. Il mondo dell’ospedale ci è sembrato quindi il più funzionale e ci ha permesso di creare il tono e gli atteggiamenti più consoni alla black comedy che volevamo realizzare».
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NovitàTrascrizione
00:00Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
00:12Ma tu, se Cavuto muore, come ti senti?
00:20Come mi devo sentire?
00:22Ovviamente stiamo parlando di un essere umano, mi dispiace.
00:25Ma che ti senti in colpa, che pensi che è colpa tua?
00:28Io? Perché dovrei? Ho fatto una previsione.
00:31Ma non è che mi metta a gufare.
00:33Bravo, bravo, t'ho capito a te. Bravissimo, anzi.
00:37Se Cavuto vive, ti fa piacere, sei un essere umano.
00:41Se Cavuto muore, comunque vinci qualcosa.
00:45Brava, così si gioca.
00:46Non sei sportivo, non rispetti il pensiero del tuo avversario.
00:49Anche io faccio sempre così col Napoli.
00:51Napoli-Juve, due.
00:53Così se perdiamo male, però, consolazione.
00:58Ma dentro dentro, che cosa speri?
01:03Non spero niente, non siamo noi che decidiamo.
01:08Il destino di Cavuto è segnato.
01:27Sottotitoli e revisione a cura di QTSS