Roma, 17 set. (askanews) - E' stata la prima donna laureata in medicina in Italia, ha sviluppato un metodo di apprendimento per bambini con problemi neurologici e messo a punto un metodo educativo del tutto innovativo. La regista francese Léa Todorov con il film "Maria Montessori", nei cinema del 26 settembre, rende omaggio ad una grande donna del Novecento, che ha lottato per affermare se stessa in un mondo di uomini, pagando però un prezzo nella sua vita personale. Jasmine Trinca, che è la protagonista del film, ha spiegato: "Il film racconta un momento più inedito rispetto a quello che conosciamo tutti, di quando sviluppa il suo metodo pedagogico, nel film invece c'è questa parte precedente dove lei comincia a lavorare con bambini con vari handicap di forme differenti e proprio attraverso sia il lavoro e sia questa profusione di amore raggiunge dei risultati veramente insperati". I bambini che recitano nel film sono realmente neuroatipici, all'epoca della Montessori venivano chiamati "deficienti". Lei, guardata con diffidenza anche perché donna, dimostrò con caparbietà che potevano apprendere attraverso metodi diversi, appositamente studiati per loro. "E' un film che racconta non soltanto una diversità, che è quella dei bambini con questo handicap, ma anche un femminile dei primi del Novecento che è completamente outsider rispetto al mondo, alla società. Vediamo che le diversità non solo si incontrano, ma si danno anche la mano".
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00:00È stata la prima donna laureata in medicina in Italia, ha sviluppato un metodo di apprendimento
00:07per bambini con handicap e messo a punto un sistema educativo del tutto innovativo.
00:15La regista Lea Todorov, con il film Maria Montessori nei cinema dal 26 settembre, rende
00:22omaggio ad una grande donna del Novecento, una rivoluzionaria che ha lottato per affermare
00:28se stessa in un mondo di uomini, pagando però un prezzo nella sua vita personale.
00:34Jasmine Trinca è la protagonista del film francese.
00:38Il film racconta un momento più inedito rispetto a quello che conosciamo più o meno
00:43tutti quando lei sviluppa il suo metodo pedagogico, però nel film invece c'è questa parte precedente
00:49dove lei comincia a lavorare con bambini con gravi handicap di forme differenti e proprio
00:57attraverso sia il lavoro ma sia questa profusione d'amore raggiunge dei risultati veramente
01:06isperati.
01:07I bambini che recitano nel film sono realmente neuro atipici, all'epoca della Montessori
01:14venivano chiamati deficienti, lei sempre guardata con diffidenza anche perché donna dimostrò
01:21con caparbietà che potevano apprendere attraverso metodi diversi appositamente studiati per
01:28loro.
01:29Un film che racconta non soltanto una diversità che è quella appunto dei bambini con questo
01:32handicap ma come delle diversità perché anche il femminile, il femminile dei primi
01:38del 900 che è completamente come dire outsider rispetto al mondo, alla società e vediamo
01:46come le diversità poi non solo si incontrano ma si danno anche la mano.