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Trascrizione
00:00In questi giorni non si parla d'altro che della questione Commerzbank Unicredit,
00:09quella che è partita come una normale operazione di M&A da parte della Banca di Gaia e Olenti
00:15sull'istituto di credito tedesco, si è trasformata in una vera e propria questione di Stato.
00:21C'è stata prima la risposta di Berlino che ha frenato sull'operazione,
00:25poi abbiamo avuto anche la risposta a distanza della Premier Giorgia Meloni che ha ribadito
00:30non è una questione che dovrebbe interessare il governo perché c'è il libero mercato.
00:35Ma cosa c'è dietro questa vicenda? Ne parleremo in questa puntata di Speechbox, rimanete con noi.
00:56E come avete sentito nell'introduzione oggi approfondiamo l'operazione di Unicredit su Commerzbank
01:02ma parleremo anche del settore automotive e del lusso.
01:06Quindi vado subito a salutare il nostro ospite di oggi,
01:09ho il piacere di avere qui con noi Alberto Forchielli,
01:12Funding Partner di Mindful Capital Partners.
01:15Grazie Annalisa.
01:16Ben ritrovato Alberto.
01:17Grazie.
01:18Allora, in questi giorni non si fa altro che parlare di Commerzbank,
01:22quella che è partita come una normale operazione di M&A,
01:25prima l'acquisizione del 9% delle quote da parte di Unicredit,
01:29poi un'opzione fino al 21%,
01:32adesso l'autorizzazione alla BCR richiesta per salire fino al 29%,
01:37ma ha sollevato tantissime polemiche soprattutto per l'alzata di scudi da parte del governo di Berlino.
01:44Scholz non c'è andato giù leggero,
01:47ha detto che è un'operazione senza preavviso,
01:50un atto ostile e non appropriato in Europa e in Germania.
01:54Ecco, ti faccio subito questa domanda,
01:56secondo te c'è un pregiudizio da parte dei tedeschi sul fatto che la banca sia italiana?
02:01Assolutamente sì.
02:03Anche se bisogna dire Unicredit anni fa riuscì a comprare l'HVB,
02:09che era una banca importante,
02:11Unicredit era una banca importante,
02:14però in generale i nordi europei hanno un fortissimo pregiudizio nei confronti degli italiani.
02:20Io ho lavorato sia in Banca Mondiale che in Bay,
02:24in Banca Mondiale mi sentivo uno come tanti,
02:28però non mi sentivo marcato come italiano,
02:33in Bay sì,
02:35in Bay sì,
02:39c'era una netta differenza,
02:42sentivi il fiato sul collo dei colleghi nordi europei,
02:46sentivi questa sottile, sottile,
02:49questa sottile vena di razzismo, di pregiudizio nei confronti degli italiani, assolutamente.
02:54Ecco, di fatto che cosa stanno temendo?
02:56Perché poi diverse voci dissonanti hanno sottolineato che sarebbe un'operazione
03:01anche favorevole per l'istituto di credito tedesco,
03:04Handelsblatt, il principale quotidiano tedesco?
03:07Molto semplice,
03:09Scholz ha una scherzissima personalità,
03:12è in una posizione molto fragile,
03:15lui è stretto nella morsa dei sindacati e dell'AfD,
03:19i sindacati vedono con sfavore questa operazione perché
03:24avendo unicredit, una posizione importante in Germania,
03:28ci sarebbero dei sindacati,
03:30avendo unicredit, una posizione importante in Germania,
03:33ci sarebbe un processo di integrazione che farebbe presumibilmente
03:37perdere molti posti di lavoro,
03:39perché unicredit già ha una presenza importante in Germania
03:42e non dimentichiamoci che unicredit c'è anche il 30% delle proprietà tedesche,
03:46quindi l'integrazione di unicredit, HVB e Commerce Bank
03:52in teoria dovrebbe provocare notevoli perditi occupazionali,
03:56quindi i sindacati sono su chi vive.
03:59L'AfD è contro, è sovranista, per cui Scholz è molto debole,
04:05quindi colto nella morsa tra queste due forze
04:09non riesce a esprimersi in modo diverso,
04:12che è un vero peccato.
04:14Dicevo, Anders Blatt, il quotidiano tedesco,
04:17dice che in realtà sarebbe un'ottima operazione perché
04:20creerebbe un gruppo effettivamente solido in Europa.
04:24Assolutamente, unicredit ha una buona banca,
04:28ha una buona esposizione sulla Germania,
04:31si creerebbe una banca importante in Germania,
04:35la Germania ha bisogno di banche importanti perché
04:38mentre la Germania ha dei colossi industriali,
04:41ha dei nani finanziari.
04:43Non so neanche se Deutsche Bank e Commerce Bank
04:45sono tra le 10 più grandi banche europee per esempio,
04:48è da andare a vedere questo.
04:50Comunque non ha delle presenze importanti
04:53sul mercato finanziario.
04:55Quindi questo creerebbe un'entità
04:58di un certo peso e oltretutto
05:01con un'ottima partecipazione nazionale
05:04del risparmiatore tedesco, perché come
05:07ti dicevo prima, unicredit è posseduta dai tedeschi
05:10per il 30% almeno.
05:12Da un'anima tedesca importante.
05:14Ha avuto anche un presidente tedesco.
05:16Esatto.
05:17Quindi comunque non è la prima volta.
05:19E' un vero peccato.
05:21Però non mi sorprende assolutamente.
05:23Tra l'altro oggi Orshel
05:25nelle sue dichiarazioni
05:27ha sottolineato come non voglia
05:29un'operazione ostile assolutamente,
05:31ha detto anzi, se non ci sarà un accordo
05:34andremo avanti, potremo vendere,
05:36sarà comunque vantaggioso.
05:39Mi auguro che non finisca come finì Continental
05:4230 anni fa.
05:44Quando Leopoldo Pirelli cercò di comprare Continental
05:47dopo si ritirò, dovette ritirarsi
05:50con una perdita bilancio straordinaria.
05:53E questo portò alle sue dimissioni.
05:55Fu una sconfitta, ma l'operazione Continental
05:57fu una grande operazione
05:59osteggiata, credo, dal governo tedesco.
06:02Che avrebbe però fatto
06:04fare a Pirelli un salto
06:06qualitativo e quantitativo molto importante.
06:08Non dimentichiamoci,
06:10ci sono state operazioni nel passato
06:13non belle.
06:15Speriamo che si concretizzi.
06:17Sul mercato italiano,
06:19che impatto potrebbe avere
06:21nel caso appunto
06:23Unicredit andasse avanti,
06:25come si ridifenerebbe
06:27il risico bancario italiano?
06:32Ma io non vedo
06:34grandi cambiamenti,
06:36non vedo, cambierebbe qualcosa
06:39sul mercato tedesco, ma sul mercato italiano
06:41vedo, non credo che
06:45a seguito di questo
06:47Unicredit possa diventare più
06:49aggressivo, più remissivo
06:51sul mercato italiano.
06:53Non vedo forti ripercussioni.
06:55Potrebbe al massimo dare uno slancio
06:58a tutti gli MNI?
07:00Potrebbe suscitare
07:02fenomeni di emulazione,
07:04per cui anche Intesa fa qualcosa
07:06all'estero finalmente, in questo senso.
07:08Quindi sarebbe comunque positivo.
07:10Certo.
07:12Il tema di questa settimana
07:14è la grande crisi
07:16dell'automotive, soprattutto
07:18finanziaria. C'è stato il profit warning
07:20da parte di Mercedes,
07:22che vede nel prossimo
07:24futuro una riduzione
07:26del margine operativo, soprattutto
07:28a causa del rallentamento della domanda
07:30della Cina. Questo ovviamente
07:32ha innescato un effetto a catena un po'
07:34su tutti gli altri titoli dell'auto.
07:36Che cosa sta accadendo Alberto?
07:38Sai,
07:40per le case tedesche
07:42che sono esposte sulla Cina
07:44la situazione
07:46non è per niente felice, perché
07:48la domanda
07:50cinese
07:52è molto fiacca.
07:56I consumatori cinesi hanno perso
07:58mediamente 60 mila dollari
08:00in real estate,
08:02per famiglia.
08:04E sono tanti, perché poi
08:06i cinesi hanno un reto per capita
08:08di 12 mila dollari, che è un terzo
08:10di quello italiano, per esempio.
08:12Per cui 60 mila dollari è una perda importante.
08:14E da lì si sono ritirati
08:16dal mercato, ossia non comprano più.
08:18Io ho passato l'estate a Hong Kong,
08:20una volta era invasa
08:22da cinesi della mainland,
08:24adesso i negozi erano vuoti.
08:26Non comprano più,
08:28sostanzialmente, perché
08:30hanno perso soldi.
08:32Non c'è stato, il governo
08:34cinese non ha fatto manovre
08:36di
08:38elargizioni importanti
08:40durante il Covid
08:42né post Covid. Sai che tanti governi,
08:44quell'americano ha dato molti soldi
08:46in tasca ai consumatori,
08:48questo non è avvenuto per la Cina.
08:52C'è stata la crisi dell'immobiliare
08:54che fra l'altro non è risolta.
08:56C'è anche una crisi politica
08:58per cui c'è molta incertezza
09:00sul mercato,
09:02le imprese cinesi
09:04tendono ad andare a scappare all'estero,
09:06gli imprenditori, ogni tanto
09:08ce n'è qualcuno che scompare,
09:10questo non getta,
09:12non rende il consumatore ottimista
09:14che ci saranno tempi
09:16migliori. C'è questa
09:18propaganda ossessiva di guerra,
09:20armi, Taiwan,
09:22tutte cose che
09:24non incoraggiano
09:26a spendere. Per cui
09:28la domanda è asfittica,
09:30la Cina è presa in una
09:32morsa deflattiva
09:34molto importante. Io credo che mediamente
09:36l'industria cinese
09:38lavori al 50%
09:40della capacità. Nel settore
09:42dell'automobili ancora di più,
09:44perché c'è una pletora,
09:46ci saranno almeno
09:48100 produttori di veicoli elettrici,
09:50almeno.
09:54Quindi c'è
09:56un eccesso di offerta
09:58che picchia sulla domanda.
10:04Le marche tedesche sono poi
10:06rimaste indietro
10:08sull'elettrico
10:10e il mercato
10:12cinese
10:14è per una parte importante,
10:16può darsi sia fino al 50%
10:18elettrico. Quindi
10:20il mercato è stanco,
10:22l'elettrico magari tira, ma i tedeschi
10:24non ci sono.
10:26Per cui è una grossa botta per i produttori tedeschi.
10:28E poi c'è un altro tema,
10:30ne avevamo parlato con te in qualche puntata fa,
10:32i consumi sono
10:34rivolti più all'interno, i cinesi comprano
10:36molto più made in China.
10:38Molto interessante.
10:40Che impatta soprattutto sul settore del lusso.
10:42Molto interessante.
10:44Già i cinesi
10:46non stanno comprando, quindi il lusso
10:48il consumatore cinese
10:50tra quello che compra in Cina e quello
10:52che compra fuori dalla Cina
10:54pesa per almeno la metà del mercato del lusso.
10:56E adesso il lusso non lo sta più comprando.
10:58Ma non solo.
11:00I consumatori nuovi che si affacciano
11:02sul mercato, i giovani,
11:04non hanno mai visto una Cina,
11:06hanno sempre visto una Cina rigogliosa,
11:08forte, per cui non hanno
11:10quel chip on the shoulder
11:12dei consumatori più anziani che consideravano
11:14la marca straniera sempre superiore.
11:16I consumatori più giovani
11:18hanno anche un senso
11:20d'orgoglio per il marchio cinese.
11:22Quindi sono molto più orientati
11:24nei confronti dei prodotti cinesi.
11:26Cosa che non era così
11:2810-20 anni fa
11:30quando ero io in Cina.
11:32Quindi questo fa sì che
11:34già non comprano e quel poco
11:36che comprano tende a essere cinese.
11:38Io non sono per nulla
11:40positivo sul futuro
11:42del lusso.
11:44Perché io credo che non sia
11:46un blip temporaneo
11:48ma sia un blip strutturale.
11:50Sia molto presto i cinesi
11:52avranno i loro marchi del lusso,
11:54spingeranno i loro prodotti
11:56e cercheranno di invadere i mercati
11:58con il loro lusso.
12:00Il lusso occidentale secondo me
12:02è abbastanza arrivato a capolinea
12:04nel mondo.
12:06Perché poi la Cina
12:08fa il 50% del mondo, quindi
12:10la Cina picchia.
12:12E la crescita a doppia cifra
12:14forse il
12:16Middle East, forse l'America
12:18tirerà, ma insomma
12:20la crescita a doppia cifra
12:22che il lusso ha conosciuto
12:24negli ultimi 10 anni non si verificherà più
12:26secondo me.
12:28Molto interessante come analisi
12:30perché ovviamente sono dinamiche
12:32che si traducono nell'economia reale
12:34ma anche soprattutto nei portafogli di investimento.
12:36Grazie ad Alberto Forchielli
12:38Founding Partner di Mindful Capital Partners
12:40di essere stato con noi oggi.
12:42Grazie Annalisa.
12:44Grazie a tutti voi di averci seguiti.
12:46Vi do appuntamento al prossimo
12:48Speechbox, sempre su
12:50www.financialounge.com