• 2 mesi fa
Trascrizione
00:00Mercati caoti in attesa delle decisioni della Fed, la banca centrale americana
00:07sul taglio dei tassi di interesse. Sarà di 25 punti base questo taglio o forse di
00:12più di 50. Quali saranno le ripercussioni proprio sui mercati? Come reagirà lo
00:18Stato Rempur 500 e quali settori sui quali ci saranno più opportunità da qui
00:23alla fine dell'anno? Cerchiamo di fare il punto della situazione
00:26dopo la sigla nuova puntata di Speechbox.
00:45Eccoci, benvenuti a una nuova puntata di Speechbox. Poche ore conosceremo le
00:51decisioni della Fed, la banca centrale americana sul tanto atteso primo taglio
00:55dei tassi di interesse. Bisogna capire di che portata sarà. Partiamo proprio da
01:00questo per analizzare la situazione. Lo facciamo con il nostro ospite, ve lo
01:04presento, è Peter Cardillo, Chief Market Economist Spartan Capital Securities
01:08collegato con noi da New York, uno dei più quotati analisti di Wall Street.
01:14Ben arrivato, Cardillo. Buongiorno. Dunque, dicevo poche ore e conosceremo che cosa
01:20avrà deciso la Fed. Ormai è scontato che ci sarà un taglio dei tassi visto che
01:24l'inflazione è rientrata nel target che ci si era prefissati, però ci si
01:29interroga 25 punti base, 50 punti base. Dal suo osservatorio che cosa succederà
01:34e se dovessero essere questi tagli di 50 punti base, i mercati come reagiranno?
01:39Potrebbe essere la missione di un rischio di recessione?
01:42Io penso che la Fed taglierà di un quarto di punto perché non vuole mostrare
01:49un'emergenza nei mercati, cioè non vogliono dare una visione di un'economia che va
02:00verso la recessione. Però questo non vuole dire che non saranno più aggressivi nei
02:08prossimi mesi, cioè è molto possibile che taglieranno un quarto di punto a novembre,
02:14poi seguito anche di un quarto di punto a dicembre, ciò vuole dire un totale di 75
02:20punti basi. Se guardiamo le ragioni in cui la Fed deve
02:30muoversi, è perché secondo me è un po' indietro alla curva, perché vediamo che l'inflazione
02:37continua a scendere, va nella direzione giusta. Infatti la settimana scorsa abbiamo visto
02:44il top line di inflazione che è sceso al 2,5% annuale, ciò vuole dire che ci stiamo
02:55avvicinando al target della Fed e dunque questo è molto importante.
03:00Infatti sono convinto che quando avremo l'indice preferito da loro, il PCI alla fine di questo
03:08mese, avremo ancora buone notizie, vedremo un top line che scende verso il 2%, forse
03:19il 2-3% e quindi questo è una conferma che sì, c'è un po' di minaccia di inflazione,
03:28perché nel senso che alcuni prodotti ai prezzi l'ingrosso continuano a salire, però questo
03:37non sono fissi, non va a finire nel portafoglio del consumatore americano, dunque è una cosa
03:46temporanea e infatti ho sempre detto che la Fed ha sbagliato, chi ha creato questa inflazione?
03:55È stato proprio loro, perché erano indietro alla curva.
03:59Troppo cauta è stata la Fed, abbiamo già visto che in Europa la BCE invece si è mossa
04:05prima, però ci si chiede come reagiranno anche i mercati, oggi tutto sommato la situazione
04:10negli Stati Uniti dal punto di vista proprio dell'indice di borsa è buona, lo Standard
04:15& Poor's 500 fin dove si potrà spingere secondo lei da qui alla fine dell'anno, a che livello
04:21potrà arrivare?
04:23Penso a altri 3-4 punti di percentuale, sono ottimista su questo, nonostante il fatto che
04:31fra non molto avremo delle elezioni, però non credo a questo punto che le elezioni potrebbero
04:41frenare la corsa del mercato, perché in effetti i fondamentali degli Stati Uniti rimangono
04:50positivi, abbiamo un'economia che continua a crescere attorno al 2,5-3%, abbiamo un mercato
04:58di lavoro che è senz'altro rallentato, però giustamente non mostra segni di creare posti
05:06negativi e quindi questo è un punto molto importante per la Banca Centrale Americana.
05:16Da questo punto di vista l'obiettivo dell'inflazione è centrato, si sposta adesso sul mercato
05:23del lavoro, lei lo accennava proprio ora, preoccupa oppure il mercato del lavoro in
05:30America alla fine ha trovato una sua stabilità secondo lei?
05:34Penso che dobbiamo avere ancora qualche dato per confermare questo, non c'è nessun dubbio
05:41che il mercato di lavoro sia indebolito di tantissimo, però che incomincia a produrre
05:47numeri negativi, sono un po' dubbioso di questo per il momento. Certo la Fed deve sostenere
05:54l'economia a questo punto, altrimenti c'è questo rischio, però penso che incominceranno
06:02con un taglio di un quarto di punto, poi magari altri mezzo punti tra novembre e dicembre
06:08oppure un mezzo punto a dicembre, tutto dipende, però diciamo che una cosa che dobbiamo fare
06:17e che dobbiamo osservare nel mercato di lavoro è appunto l'immigrazione, cioè finora l'immigrazione
06:25è stato un positivo per il mercato di lavoro e quindi se questo dovesse frenare allora
06:35certo che sarebbe un punto negativo e il mercato di lavoro potrebbe crollare nel primo o secondo
06:43trimestre del 2025. Situazione dunque da tenere ancora sotto controllo, torniamo ai mercati,
06:52alla reazione dei mercati al possibile taglio di un quarto di punto da parte della Fed dei
06:58tassi, i tassi delle obbligazioni sono scesi, intanto abbiamo visto in Europa ai minimi
07:03dall'anno scorso, mentre in America ai minimi dalla primavera del 2023 parliamo delle obbligazioni
07:11governative, cosa succederà sul mercato azionario, obbligazionario dunque? Il mercato obbligazionario
07:18ha già fatto la sua parte, infatti è il mercato obbligazionario che sta dicendo alla
07:25banca centrale americana è ora di ridurre i tassi, quindi il loro lavoro già l'hanno
07:32fatto, è possibile che possiamo vedere il decennale va verso 3-1 quarto, molto possibile,
07:38però molto dipende dall'attività economica, se il Pil americano galleggia intorno 1,5-2%,
07:48non credo che siamo di fronte a un crollo nei rendimenti, abbiamo già visto la curva
07:54che si è invertita e quindi vuole dire che per i mercati l'accessione non è in piano
08:02in questo momento. Invece sul mercato azionario Peter, quali
08:11sono i settori che traineranno di più, ancora tech e utility?
08:16Dipende, penso che il mercato in generale salirà, quello che penso che forse farà
08:24ancora meglio di tutti è il Russell 2000 che abbiamo visto ultimamente, penso che questo
08:34continuerà perché ci sarà questa rotazione nel mercato che dagli ultimi 4-5 mesi è molto
08:43evidente e questo è molto necessario per sostenere un mercato torno, perché altrimenti
08:51se torniamo nel passato dove abbiamo avuto i setti magnifici che ci hanno portato sempre
08:58su, il resto del mercato non ha fatto niente, quindi questa espansione è molto valido per
09:07un mercato torno. Le magnifiche sette che lei ha citato saranno
09:12ancora protagonisti allora oppure questo settore in alcuni casi anche al centro di polemiche
09:18con gli interventi dell'antitrust subirà delle ripercussioni?
09:23Questo sì, c'è sempre questo pericolo, però dobbiamo aspettare e vedere chi è che
09:31vince le elezioni. In questo caso che cosa succederà allora,
09:37sia che vinca una parte o l'altra, come cambierà lo scenario?
09:40Come ho detto poco fa, non vedo nessun danno ai miei amici, non vedo nessun danno ai miei
09:49amici nei mercati, il danno verrà se effettivamente i fondamentali degli Stati Uniti cambiano
09:56per il peggio. Vedremo allora, intanto ci aggiorniamo alla
10:00riunione della Fed per capire di che portata sarà il taglio dei tassi e poi gli scenari
10:05futuri, grazie allora Peter Cardillo, Chief Market Economist di Spartan Capital Securities
10:10collegato con noi da New York, grazie per essere stato con noi.
10:14Grazie a voi. Buon lavoro a lei e grazie ai nostri telespettatori
10:18per averci seguito in questa puntata di Speechbox, vi do appuntamento alla prossima.