Un Giorno In Pretura - Via Poma. Atto Secondo (V)

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Torniamo ad occuparci del delitto di Via Poma cercando di capire le ragioni che hanno portato la Corte di Appello di Roma ad assolvere Raniero Busco, dopo che la sentenza di primo grado lo aveva dichiarato colpevole dell'omicidio di Simonetta Cesaroni e condannato a 24 anni di reclusione. Sono passati ventidue anni dalla morte di Simonetta Cesaroni, uccisa con 39 coltellate, un pomeriggio d'agosto del 1990, in via Poma, negli uffici al terzo piano degli "Ostelli della gioventù". In primo grado il fidanzato, Raniero Busco, è stato condannato a 24 anni. L'appello ripercorre tutto il processo per accertare se è proprio lui l'assassino della giovane e bella ragazza...

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Trascrizione
00:00:00Il nome del popolo italiano, la terza corte d'assise di Roma ha pronunciato la seguente
00:00:08sentenza, visti gli articoli 533, 535 e codice procedura penale, dichiara Busco Raniero colpevole
00:00:17del delitto a Scrippoli e con attenuanti generiche equivalenti alla contestata aggravante lo
00:00:24condanna la pena di anni 24 di reclusione e al pagamento delle spese processuali, dichiara
00:00:31il predetto interdetto in perpetuo dai pubblici uffici nonché legalmente interdetto durante la
00:00:36pena con sospensione dall'esercizio della potestà genitoriale. L'ulienza è tolta.
00:01:24Noi
00:01:52stiamo qui per valutare un'attruce vicenda omicidiaria consumatasi più di venti anni
00:02:00fa. C'è da dire e da sottolineare che il delitto di omicidio non si prescrive mai.
00:02:08Chi ha osato spegnere la divina scintilla di vita che è in ciascuno di noi deve sapere
00:02:17che non ci sarà tregua e che prima o poi arriverà il momento del redderazione.
00:02:24La persona, sempre che si sia trattato di una sola persona, che ha provocato la morte
00:02:31di Simonetta Cesaroni è un mostro. Ma questo mostro, signori della Corte, non è Raniero
00:02:41Il mostro è altrove. Io non so se sia ancora vivo. Certamente egli è altrove. Non è in
00:02:49quest'aula, non è qui accanto a me, non è qui di fronte a voi. Io lo vedo quasi a girarsi
00:02:56fra noi come un pipistrello sinistro. Ancora una volta covante la speranza che un altro
00:03:03soggetto al suo posto, un innocente, venga condannato.
00:03:06Buonasera, riparte Un giorno in pretura e questa sera parleremo e vi racconteremo la
00:03:13storia processuale, primo e secondo grado, di Raniero Busco, accusato di aver ucciso
00:03:20Simonetta Cesaroni. Come abbiamo sentito, in primo grado Raniero Busco è stato condannato
00:03:27a 24 anni, ebbene contro questa sentenza ha presentato appello, appello che si è concluso
00:03:34pochi mesi fa. Simonetta Cesaroni muore il 7 agosto del 1990.
00:03:40Quando ho appreso la notizia era tardissimo, tardissimo. C'erano tutti a casa mia, mio
00:03:48fratello, mia sorella, mio gugnato, mia gugnata, tutti stavamo a casa. E quando Paolo ha chiamato
00:04:01era molto tardi. Ha risposto mio nipote, ha alzato il telefono. Mio nipote è sbiancato.
00:04:10E lì ho capito che era successo qualcosa, ma mai immaginavo quello.
00:04:18La giovane è trafitta da 29 coltellate e giaceva a supina con il capo riverso, le braccia
00:04:34e le gambe divaricate. Era vestita del solo reggiseno abbassato sui capezzoli e indossava
00:04:39dei calzini bianchi. Aveva un corpetto appoggiato di traverso sul ventre. L'ambiente circostante
00:04:44si presentava in ordine, in un angolo un accanto all'altro erano allineate le sue
00:04:48scarpe da tennis, slacciate. E' pronto il servizio sul delitto scoperto ieri notte nei
00:04:53pressi di Piazza Mazzini, vediamolo. Un'estate violenta, una brutta estate quella che sta
00:04:58vivendo Roma. Ieri sera c'è stato un altro delitto, orribile, crudele. Una ragazza di
00:05:0321 anni, Simonetta Cesaroni, è stata colpita da 29 pugnalate, inferte probabilmente con
00:05:10un tagliacarte. Sono passati più di 20 anni, ma nessuno è riuscito a dimenticare questa
00:05:17bella e giovane ragazza di 20 anni. Simonetta Cesaroni nasce il 5 novembre 1969 in una serena
00:05:29e tranquilla famiglia romana. Simonetta Cesaroni è una brava ragazza di 20 anni, una ragazza
00:05:36di buona famiglia. La madre è casalinga, il padre lavora presso un'azienda pomunale.
00:05:42Ha un'unica sorella, Paola. Se può dire quanti anni di differenza aveva con Simonetta, cioè
00:05:49all'epoca ovviamente poi... 6 anni. 6 anni di differenza, quindi lei era la sorella maggiore.
00:05:58Si è brillantemente diplomata in ragioneria. Era la più brava della sua classe come nel
00:06:04corso delle indagini. Ci aveva riferito Donatella Villani. Era sveglia e capace di apprendere
00:06:11con facilità. Simonetta amava divertirsi, ma anche fermarsi a riflettere sui suoi pensieri
00:06:19e sentimenti. Dimenticavo, grazie per la pace che hai donato al mondo con la stretta di
00:06:26mano dei capi di Stato, americano e russo, una ragazza di 17 anni. Donatella Villani
00:06:40era l'amica del cuore. Dopo la morte di Simonetta lei si recava spesso presso la sua tomba?
00:06:48Sì, inizialmente ci andavo spesso, perché mi mettevo lì seduta, gli parlavo, gli raccontavo
00:06:56come se lei era ancora lì con me. Poi invece mi è successo l'effetto contrario, ho smesso
00:07:04perché mi rendevo conto che andavo a parlare con una fotografia e non con lei.
00:07:12Dentro di me anche oggi lo faccio, gli dico, gli racconto, gli faccio come se lei ci fosse.
00:07:27Una ragazza che viveva la sua vita di 20 anni, che aveva la sua comitiva, i suoi amici,
00:07:34il suo ragazzetto. Simonetta l'ho conosciuta due anni fa al mare tramite un'amica Donatella,
00:07:41me l'ha presentata e niente, era agosto questo il periodo del mare, poi a settembre è nata
00:07:48questa infatuazione, ci siamo piaciuti, ci siamo messi insieme.
00:07:53Era piena di vita.
00:07:55Era piena di vita.
00:07:58Amava la propria indipendenza e solo 19enne aveva presentato a domanda di assunzione
00:08:03presso una società di elaborazione dati, la Reli.
00:08:07Dopo un po' l'hanno richiamata, ce l'ha accompagnata mio marito, è stato giù, non è salito.
00:08:13Allora mi hanno chiamata, mi hanno chiamato, mi hanno chiamato, mi hanno chiamato,
00:08:18mi hanno chiamato, mi hanno chiamato, mi hanno chiamato, mi hanno chiamato,
00:08:23ce l'ha accompagnata mio marito, è stato giù, non è salito.
00:08:26Allora mio marito ha detto a me, dopo quanto tempo devo salire?
00:08:31Dico, va bene, dopo…
00:08:33dai tempo, che parla, una mezz'ora, tre quarti d'ora.
00:08:38E mio marito l'ha aspettata giù.
00:08:41Poi l'hanno chiamata e ha lavorato per loro.
00:08:44Quali massioni svolgeva Simonetta Cesaroni?
00:08:47Introduceva i dati della contabilità nel computer.
00:08:52Volponi è un soggetto che sfrutta ignobilmente il lavoro di Simonetta.
00:08:58La fa lavorare per circa 200 mila lire al mese, come risultato, è in nero.
00:09:05Non solo sfrutta ignobilmente il suo lavoro, ma la manda a lavorare altrove.
00:09:10Per cui, e per quel lavoro, la mette a regolare fattura e ci guadagna.
00:09:14Quindi la Reli, gestita da Salvatore Volponi e Ermanno Bizzocchi, ormai scomparso,
00:09:20la impiega presso l'AIAG, l'Associazione Italiana Alberghi della Gioventù,
00:09:25più conosciuta come Ostelli della Gioventù.
00:09:28E così Simonetta Cesaroni riceve questo incarico.
00:09:31Si recherà due volte alla settimana in via Poma, numero 2, scala B, terzo piano, interno 7.
00:09:42Ufficio nel quale la giovane troverà la morte.
00:09:47Lei è andata verso la fine di luglio, due volte a settimana, il martedì e il giovedì.
00:09:54Dalle tre in poi, verso le sette mi sembra.
00:10:00Solo di pomeriggio, quando l'ufficio era chiuso.
00:10:05E io ho detto, ma stai sola? E lei mi ha detto, mamma devo finire il lavoro.
00:10:10Ma quanto è grande questo ufficio? C'è grande.
00:10:14Quindi, il primo dato importante è che la madre conferma che Simonetta Cesaroni,
00:10:20quel pomeriggio, pensava di rimanere sola in ufficio.
00:10:24Viene ora ricostruita la giornata del 7 agosto del 1990,
00:10:29proprio partendo dall'ora di pranzo, quando Simonetta ritorna a casa dalla Relei,
00:10:36l'ufficio dove si recava solo alla mattina.
00:10:39E' ritornata a casa verso le una e venti, è entrata, si è sfogliata,
00:10:48si è tolta gli indumenti che già aveva indossato.
00:10:54Poi non ricordo se è andata a rispondere al telefono oppure ha chiamato lei,
00:10:59è andata in cameretta e ha parlato al telefono.
00:11:02Simonetta era tornata dal lavoro di Yamagi e quel pomeriggio voleva prendere la macchina,
00:11:12ma la macchina aveva un problema.
00:11:14Si sentiva odore di benzina. Il mio marito non aveva il tempo di portarla dal meccanico.
00:11:22Allora quel martedì Paola gli ha detto, va bene Simonetta ti accompagno alla metro,
00:11:26ritorno con la macchina e poi papà te la porta dal meccanico.
00:11:31Paola l'ha accompagnata fino alla metro.
00:11:35A lei risulta che il suo orario era quindici e trenta, diciannove e trenta?
00:11:39Si.
00:11:41E lei sa perché, se ce lo può dire, il martedì sette lei esce di casa dopo le quindici,
00:11:48cioè sarebbe sicuramente arrivata in ritardo.
00:11:52Stava da sola, chi gli strillava?
00:11:55Non è che c'aveva qualcuno che la controllava se arrivava a dieci minuti un quarto d'ora dopo?
00:12:00Signora sia gentile, io le ho fatto una domanda.
00:12:02Io ho dato una risposta.
00:12:04Ma io non desidero avere considerazione.
00:12:07Anche se fosse arrivata un pochino in ritardo, chi doveva rendere conto, non c'era nessuno.
00:12:14Quindi Simonetta si reca nell'ufficio, via Poma numero due, scala B, terzo piano, interno sette,
00:12:23e non è uscita più, viva.
00:12:27Quindi Simonetta va in ufficio, è l'ultimo giorno prima delle ferie e deve chiudere dei conti.
00:12:34E l'unico impegno che ha è quello di chiamare Salvatore Volponi, il suo datore di lavoro,
00:12:40alle diciotto e trenta per tranquillizzarlo che in ufficio è andato tutto liscio.
00:12:45Ma a casa, come continua, a casa di Simonetta, come continua quel pomeriggio?
00:12:51Verso le cinque e mezzo sono uscito per aggiustare la macchina a Simonetta.
00:12:55Dal meccanico.
00:13:00Non abbiamo più visto Simonetta?
00:13:05L'ho attesa fino alle diciannove e quaranta, circa.
00:13:10Perché? Perché succedeva che quando le portavo ad aggiustare la macchina,
00:13:14normalmente lei mi chiamava dal posto di lavoro per sapere se era pronta.
00:13:19Però quella sera l'è fatta un po' tardi e sono ritornato a casa.
00:13:26Io verso le otto e venti stavo parlando con mia cognata per le scale.
00:13:31Si affaccia alla porta mio marito e mi dice guarda che ha telefonato Neno,
00:13:35ci cercava Simonetta. Beh, ho detto adesso verrà.
00:13:40Perciò io già avevo preparato la cena per noi e niente, abbiamo aspettato, stavamo a casa.
00:13:47Sono passati circa altri venti minuti, venticinque minuti e mia moglie cominciava a preoccuparsi.
00:13:55Dice come mai Simonetta non torna e si affacciava continuamente alla finestra.
00:14:00Io cercavo di tranquillizzarla dicendole sta tranquilla che mo vedrai,
00:14:04avrà ritardato la metropolitana, sarà successo un qualche cosa sotto la metropolitana e ritarda.
00:14:09Simonetta aveva l'abitudine di avvertire sempre i familiari, i genitori per ogni proprio spostamento.
00:14:17Questa è la ragione per la quale l'allarme per il suo mancato ritorno il 7 agosto del 1990
00:14:23è scattato immediatamente al primo ritardo.
00:14:27Quando erano verso un quarto alle nove, così all'incirca quasi le nove, non si vedeva.
00:14:34Stavo affacciata alla finestra, Paola torna con il motorino, con Antonello.
00:14:38Mi ricordo la mamma in finestra che ci chiedeva se potevamo così vedere lungo il tragitto
00:14:45che portava dalla metro fino a casa, se tante volte la incontrassimo
00:14:49perché era un po' in ritardo rispetto agli orari soliti.
00:14:54La preoccupazione veniva anche dal fatto che lei nel pomeriggio non ha chiamato per chiedere della macchina
00:15:00se fosse pronta, se papà l'aveva ritirata, se era tutto a posto,
00:15:03perché poi la utilizzava comunque per uscire la sera con gli amici, per cui per lei era fondamentale.
00:15:09Tutta la famiglia è sempre più allarmata perché, contrariamente al suo solito,
00:15:14Simonetta è uscita alle tre e da allora non ha più dato notizie.
00:15:18E allora iniziano le ricerche e il primo a cui ci si rivolge è il suo datore di lavoro, Salvatore Volponi.
00:15:28E' andata sotto casa al dottor Volponi e ha detto
00:15:31senti mamma vado a vedere, tante volte gli avessero dato un incarico, qualcosa da fare,
00:15:35e dice ora vado a vedere, chiedo.
00:15:37Verso le 9, 9 qualcosa, al citofono, sento il citofono suonare, era Paola,
00:15:45che mi diceva guardi dottor Volponi, Simonetta non è ancora venuta.
00:15:54La mia richiesta era semplicemente quella di sapere se aveva notizie di Simona
00:16:00e quantomeno se erano stati, non so, dati incarichi per cui lei poteva tardare,
00:16:05c'era qualche motivo di ritardo.
00:16:07Io non ho ascoltato bene quello che rispondeva Volponi, comunque riferito da Paola mi ha detto
00:16:13ma questo non sa nulla, l'unica cosa è che mi ha detto
00:16:17Cioè Simonetta avrebbe dovuto chiamare alle 6 e mezzo, 18 e 30 per confermarmi
00:16:23se alcuni problemi di lavoro l'avesse risolti.
00:16:26E lui non ha saputo dire nulla all'infuori che alle 6 e mezzo Simonetta l'avrebbe dovuto chiamare,
00:16:33ma Simonetta non l'aveva chiamato.
00:16:38Beh a quel punto cominciavano ad essere le 9 passate e la preoccupazione aumentava,
00:16:44allora ho detto a mio marito vai a vedere tante volte stassi al bar dove di solito si incontrava con gli amici
00:16:52e praticamente Simonetta non si vedeva.
00:16:57Poi mio marito ha telefonato, cominciavano a farsi quasi le 10,
00:17:07ha telefonato in ospedale, ha telefonato sotto alla metro perché lui era macchinista alla metro A,
00:17:14per sapere se era successo un qualcosa, non era successo nulla.
00:17:22Intanto io aspettavo, aspettavo Paola, aspettavo mio marito,
00:17:27aspettavo una telefonata, un qualcosa che mi dicesse dove stava Simona.
00:17:33Il tempo passava, poi ho detto a mia sorella, mio nipote, tutti.
00:17:37Da quel momento non si è saputo più niente,
00:17:42non si ricevevano telefonate né da mia figlia né da nessun altro,
00:17:47non sapevamo dove sbattere la testa, eravamo preoccupati all'eccesso.
00:17:53A casa un'angoscia infinita, mentre fuori continuano le ricerche
00:17:57e le ricerche sono condotte dalla sorella, il fidanzato,
00:18:00Salvatore Volponi ed il figlio.
00:18:02E qui però succede il primo fatto strano, che non è l'unico di tutta questa strana vicenda,
00:18:07è che nessuno, dico nessuno, conosce l'indirizzo dove lavorava Simonetta Cesarone.
00:18:13E allora si cerca, ma si perde tempo e dopo molte peripezie si riesce ad arrivare a Via Poma
00:18:20ed anche qui succedono delle stranezze.
00:18:30Siamo scesi, la prima cosa siamo andati ai scitofoni.
00:18:34Cercamo di bussare i campanelli per vedere un pochino se rispondeva qualcuno,
00:18:41non rispose nessuno, allora mio figlio scavalcò il cancello per aprire,
00:18:50aprì praticamente il cancello quello che aveva,
00:18:55scavalcò il cancello e aprì per far entrare tutti quanti, io, Paola, Antonello e Papà.
00:19:02Nel frattempo vedo Volponi, comunque non si è fermato lì con noi,
00:19:07ma mi sembra che sia andato nel cortile interno e ha preso la mano,
00:19:17Volponi che stava praticamente rannicchiato in una finestra bassa
00:19:22e stava parlando con quella che poi abbiamo capito fosse la portiera.
00:19:29Quindi pregamo e supplicamo, la signora dice, guardi signora, è successo così così non troviamo...
00:19:36Quindi parliamo della casa di Volponi.
00:19:38E lui appunto chiedeva se poteva uscire, se poteva indicarci dove era l'ufficio,
00:19:44portarci quantomeno davanti alla porta, io gli dicevo ma può darsi che sia sentita male,
00:19:49che è rimasta in ufficio, non so, insomma cercavo di motivare il più possibile
00:19:53per insistere insomma per farci, per arrivare almeno fino alla porta,
00:19:58e lui mi diceva che non poteva uscire, che non poteva portarci davanti alla porta,
00:20:04e quando siamo arrivati su, Volponi e Antonio erano già arrivati,
00:20:08stavano davanti alla porta che era chiusa, e a quel punto eravamo rimasti un attimo così,
00:20:14io gli ho detto ma non ha le chiavi, non ci può aprire.
00:20:17Perché l'idea nostra era metti che si fosse sentita male, sta dentro l'ufficio,
00:20:22non c'è nessuno, non c'è nessuno, non c'è nessuno, non c'è nessuno,
00:20:26non c'è nessuno, non c'è nessuno, non c'è nessuno,
00:20:29l'idea nostra era metti che si fosse sentita male, sta dentro l'ufficio,
00:20:35e insistevamo molto quindi su questa cosa, e a quel punto lei dice
00:20:40sì ma io ho le chiavi, e a quel punto dico ok allora se ha le chiavi
00:20:45almeno ci apra, così ci togliamo insomma, ci togliamo questo pensiero.
00:20:51Una volta arrivati si facevano aprire la porta dell'appartamento chiusa con quattro mandate
00:20:56dalla moglie del portiere della quale avevano dovuto vincere le iniziali resistenze.
00:21:02Mi sembra che io e la portiera stavamo davanti e gli altri stavano dietro.
00:21:09Ha aperto la porta, era chiusa a chiave.
00:21:14Ha aperto la porta, la mia matrigna.
00:21:17E lei è praticamente entrata sul lato sinistra per accendere un interruttore.
00:21:26Subito dopo però si è tirata indietro dicendo che lei, non mi ricordo se aveva paura del buio
00:21:31o non entrava, insomma comunque è riuscita subito.
00:21:35E gli fa entri lei al volpone.
00:21:38Il volpone invece è entrato.
00:21:40Era buio, non so se accesi la luce, qui non c'è nessuno.
00:21:47E la mia matrigna gli ha detto ma scusi ci sono altre stanze vado a vedere anche il resto.
00:21:53Invece sentivo una voce che diceva dietro ma non mi ricordo chi, no guardiamo un po' meglio.
00:22:01Lui è arrivato in fondo al corridoio.
00:22:04E mi infilai là, mi infilai là e trovai praticamente Simonetta che stava per terra.
00:22:17E mentre stavamo lì dentro sentivo l'urlo di mio padre.
00:22:23Visi mio padre con le mani in mezzo ai capelli e mi disse a me tieni Paola, tieni Paola.
00:22:31Allora dissi a Luca, a mio figlio.
00:22:34E ti dico, tieni Paola, tieni Paola.
00:22:38A quel punto mi rendo conto che si intravedeva una massa nera che credo che poi fossero i capelli.
00:22:45Con la sagoma di Simonetta.
00:23:09Capisco che purtroppo Simonetta era morta.
00:23:15Mi sembra che Antonello l'ha accesa dalla luce, mi sembra.
00:23:18E ci si presentò innanzi questa immagine, questa ragazza, questa bella ragazza uccisa.
00:23:28E da quel punto poi successe una serie di...
00:23:33urla, grida, eccetera, eccetera.
00:23:37E di lì praticamente poi dopo ci venne da piangere a mio figlio.
00:23:47E basta tutto qui.
00:23:50L'unica cosa che mi ricordo con molto dolore e con molto strazio
00:23:54è l'urlo di Paola che mi è rimasto inchiudato nell'orecchio.
00:23:58Tutto qua.
00:24:00Finché ha telefonato Paola ha risposto mio nipote.
00:24:07Mio nipote quando ha risposto al telefono si è sentito male.
00:24:12E io ho capito che era successo qualcosa.
00:24:31E lì mi hanno detto che Simonetta era morta, che l'avevano ammazzata.
00:24:41E a quel punto è successo il finimondo.
00:24:49Che altro le devo dire?
00:25:01E ricordo che la portiera, cioè nessuno mi ha chiesto nulla
00:25:06se non la portiera che dice
00:25:09vabbè io allora faccio così, rimetto tutto come era
00:25:12quindi chiudo la porta e ridò le mandate.
00:25:16Mi sono fermato sulla porta di quell'ufficio
00:25:19e ho visto che il fidanzato, ho visto la ragazza lì per terra
00:25:23il fidanzato si è seduto e ha fatto una telefonata da lì
00:25:26Quando siamo arrivati sul posto abbiamo trovato un gruppetto di persone
00:25:30che siamo arrivati noi, la volante 11, la volante 18
00:25:34insomma diversi equipaggi anche perché eravamo in uscita dal reparto
00:25:37quindi siamo andati tutti insieme perché la cosa era abbastanza
00:25:40il tono di voce dell'operatore era abbastanza serio.
00:25:44Ricordo che siamo saliti insieme ad altri due colleghi
00:25:48siamo andati su al terzo piano, abbiamo trovato questa porta chiusa
00:25:51però dopo un po' riscendono perché ci dicono
00:25:54scusate ma la porta è chiusa, come facciamo ad entrare?
00:25:57e dico guardi, a noi c'è aperta la portiera, le chiavi c'era lei
00:26:01solo che là non c'era insieme a noi.
00:26:04Mi ricordo che notavo una signora scendere le scale appunto dello stabile
00:26:09e ce le indicavano come la portiera, probabilmente le chiavi le aveva lei
00:26:13e io l'ho contattata questa signora e lei mi disse
00:26:16inizialmente che non capiva cosa stesse succedendo
00:26:19dice ma che succede? Cos'è tutta questa confusione?
00:26:22Dico guardi signore, mi sembra di capire che è successo qualcosa
00:26:25al terzo piano di questo stabile, quindi se lei ha le chiavi
00:26:28Ma io non ce l'ho le chiavi, come non c'ha le chiavi?
00:26:32Ci ha aperto lei, ci mise un po' a darmi queste chiavi
00:26:36Mi ricordo c'erava dietro, non so se Paolo a quel punto gli dice
00:26:40ma ce l'ha dietro, sono quelle le chiavi?
00:26:42Era davanti a me con le chiavi in mano, dietro la schiena
00:26:45Nega di avere le chiavi, rifiuta di consegnarle ai poliziotti
00:26:49tanto che i poliziotti sono costretti a far pagliare di mano
00:26:52Gli agenti del servizio volanti della polizia intervenuti sul posto
00:26:57hanno riferito che lei non voleva consegnare loro le chiavi
00:27:01ora io le chiedo perché?
00:27:03Bugia
00:27:05Non è vero?
00:27:07No, tutto bugia
00:27:08perché io scendevo da sopra al quinto piano
00:27:11quando sono andata a chiamare mio marito che dormiva su al professor Balle
00:27:15mio marito immediatamente si è vestito
00:27:18man mano che si scendeva al penultimo gradino
00:27:22si è presentato uno che non aveva solo
00:27:25aveva la divisa, la camicia e i pantaloni
00:27:29insomma ce l'è, aveva la camicia
00:27:32e mattina mi hanno chiamato e mi hanno chiamato
00:27:35io l'avevo in mano le chiavi, non dietro la schiena
00:27:39non vedevo il motivo di portarle dietro la schiena
00:27:43ma ha chiesto, signora mi dia le chiavi
00:27:46io come ignorante pensavo che fosse
00:27:50qualcun autoritario, insomma uno del commissario
00:27:55e chiesi, non che non l'avevo conosciuto
00:27:58chiesi chi era lei
00:28:00disse sono un poliziotto
00:28:01non che io avevo, che motivo c'avevo io
00:28:04di mettere le mani dietro la schiena
00:28:07non avevo nessun motivo
00:28:10quando lei ha preso le chiavi dalle mani della portiera
00:28:14sono state consegnate spontaneamente
00:28:17o ha dovuto prenderle con una certa forza?
00:28:21no, non sono state consegnate spontaneamente al momento
00:28:25perchè l'ha preso con una certa forza
00:28:27no, non sono state consegnate spontaneamente al momento
00:28:31perchè la signora continuava a chiedere che cosa succedesse
00:28:35cos'era tutta quella confusione
00:28:37effettivamente io dovetti prendere le chiavi dalle sue mani
00:28:42a queste chiavi è legato uno dei misteri di questo processo
00:28:47e vi dico fin da subito che né il primo né il secondo grado
00:28:51sono riusciti a risolvere
00:28:54il corpo di Simonetta giaceva a terra su Pino
00:28:57gli unici indumenti indossati erano un reggiseno
00:29:01che lasciava scoperto parte del seno sinistro
00:29:05un corpetto di sangallo sbottonato
00:29:08e appoggiato sul ventre e un paio di calzini
00:29:11ebbene il corpetto sbottonato
00:29:14e la posizione delle scarpe che erano state messe in ordine
00:29:18lasciate in ordine vicino al corpo
00:29:21danno un primo contributo, un contributo importante alle indagini
00:29:24e cioè che molto probabilmente
00:29:27Simonetta Cesaroni si è spogliata volontariamente
00:29:31e quindi molto probabilmente conosceva il suo assassino
00:29:35il top di Pizzo di Sangallo è strappato o è sbottonato?
00:29:40è sbottonato, sbottonato
00:29:42sbottonato, sbottonato
00:29:44si rinvengono due scarpe affiancate l'una all'altra
00:29:47le scarpe sono sfilate come accade diciamo ai ragazzi
00:29:51di fare con queste scarpe modello superga
00:29:54sono slacciate
00:29:56le scarpe erano messe così bene in un angolo della stanza
00:30:01che sembravano proprio appoggiate così, tolte e appoggiate
00:30:04quindi non aveva altri abiti e non ce n'erano all'interno dell'abitazione
00:30:09io quando è uscita sulla porta ho visto quello che indossava
00:30:14aveva un corpettino bianco che avevo cuscito io
00:30:17e sotto si vedeva un reggiseno rosso
00:30:21aveva un fuson blu, scarpe da ginnastica
00:30:24e un giubbottino bianco con delle orecchine blu
00:30:27che aveva comprato al Postal Market
00:30:32lo riconosce? è quello acquistato attraverso il catalogo Postal Market?
00:30:37sì, quello corto
00:30:39quello corto di destra
00:30:41l'omicida ha spogliato Simonetta, le ha tolto gli orecchini
00:30:45le ha tolto la collana, le ha tolto il bracciale, le ha tolto l'anello
00:30:50ha frugato nella borsetta
00:30:53ha portato via le chiavi dell'ufficio e ha portato via 50.000 lire
00:30:57che cosa vi è stato restituito?
00:30:59le sue agendine
00:31:02e c'era un'agendina dentro che non era sua
00:31:05me ne sono accorta io perché era un'agendina con la scritta Lavazza
00:31:10non era sua
00:31:12l'abbiamo aperta e c'erano scritte tutti i nomi di Vanagore
00:31:16a quel punto mio marito ha chiamato la polizia
00:31:20e l'ha riconsegnata
00:31:22di questa agenda del portinale di Petrino Vanagore consegnata per errore alla famiglia
00:31:29ne parleremo tra breve
00:31:31ma stanno a indicare, perché ve ne facciamo conto?
00:31:34perché sta ad indicare che le indagini in un primo momento sono state sicuramente confuse e superficiali
00:31:41ma dal corpo di Simonetta senza vita vengono tratte le seguenti conclusioni
00:31:47il medico legale trova il corpo di una giovane donna riverso a terra in posizione supina
00:31:53presenta numerose ferite inferte con un'arma da punta e taglio a doppia lama tipo tagliacarte
00:32:00Simonetta Cesaroni aveva tre gruppi di lesioni
00:32:03un gruppo le aveva alle orbite
00:32:07un gruppo a torace e addome
00:32:10e un gruppo al pube
00:32:13questi tre gruppi di lesioni ognuno aveva una sua precisa interpretazione criminalistica e criminologica
00:32:22nel senso che le lesioni agli occhi rappresentavano sicuramente o un silenzio testimoniale voluto
00:32:29o insomma qualcosa del genere
00:32:32le lesioni al torace e all'addome sicuramente l'intenzione di uccidere
00:32:38e le lesioni ai genitali invece evidentemente la punizione per o negazioni o chissà chi
00:32:49e ancora Simonetta Cesaroni presentava un grosso livido, un enatoma sulla guancia destra
00:32:55che ha permesso al medico legale di fare la seguente ricostruzione
00:33:00Simonetta quando ricevette il colpo alla guancia secondo me era in piedi
00:33:07era in piedi nel senso che stava cercando di ovviamente sottrarsi alle intenzioni evidentemente palesi a quel punto dell'aggressore
00:33:20e naturalmente a quel punto l'aggressore che gli stava davanti ha sferrato questo colpo
00:33:26e la ragazza è caduta per terra e vede anche i calzini bianchi puliti
00:33:32stanno a significare che non ha camminato molto ma che si era spogliata lì e che lì poi è stata uccisa
00:33:41immediatamente mi resi conto che c'era un particolare strano che mi incuriosiva, mi attirava un po'
00:33:50il fatto che la ragazza presentasse un numero così elevato di colpi e pochissimo sangue all'interno dell'appartamento
00:33:59in questo caso sicuramente c'è stato del sangue che è uscito fuori dal soma ma sangue anche che non è uscito
00:34:09che è uscito magari dagli organi e dai vasi ma si è mantenuto dentro il soma cioè dentro il cadavere
00:34:16Essendo tutte le lesioni sulla parte anteriore del corpo della vittima, la vittima è effettivamente morta purtroppo per emorragia
00:34:24vi è stata una potente emorragia ma questa emorragia nella grande maggior parte è rimasta interna
00:34:33Poi sul pavimento andando verso l'ingresso sono delle lievissime tracce di sostanza ematica ma proprio lievissime
00:34:45proprio una velatura proprio ecco
00:34:48Come se fosse stato lavato
00:34:50In un certo qual modo sì, in un certo qual modo
00:34:52Lei effettuava le pulizie presso gli uffici degli ostelli di via Poma?
00:34:59
00:35:01Qual era il suo orario di lavoro? Lei quando andava a fare le pulizie in questo ufficio?
00:35:06Mattina presto
00:35:08A che ora se lo ricorda?
00:35:10Le otto, sette e mezza le otto
00:35:13Andava tutti i giorni?
00:35:14Qualche giorno no perché lì io svuotavo i portasceneri nella lavata sa, se donne di pulizia cercano sempre di sfuggire e me ne andavo
00:35:25pomeriggio non ci sono mai andata
00:35:28Lei per pulire utilizzava degli stracci che portava con sé oppure li teneva lì in uno sgabuzzino?
00:35:37Stavano nello sgabuzzino
00:35:38Lei ricorda se il 7 agosto del 90 gli stracci dopo averli strizzati li mise aperti sul secchio oppure no?
00:35:47Non mi ricordo proprio
00:35:49Gli stracci per i pavimenti che inizialmente abbiamo ipotizzato che potessero essere stati utilizzati per pulire
00:35:56Ecco poi questo accertamento però è stato fatto e sono risultati negativi alla presenza di tracce matiche
00:36:02Quindi questo accertamento è stato rifatto
00:36:05Dottore se io non ci metterei troppo la mano sul fuoco degli accertamenti tecnici fatti all'epoca perché non avevamo sicuramente le strumentazioni attuali
00:36:15quindi il fatto che gli stracci fossero completamente bagnati era secondo me indicativo perché lì sicuramente pulizie non ne facevano durante la permanenza di Simonetta
00:36:27Lo straccio era umido e senza ombra di dubbio lo era
00:36:30Che fosse umido a quell'ora di notte a me sembrava strano
00:36:34La stanza quindi è stata ripulita ma come, quando e da chi né il primo né il secondo grado sono riusciti a stabilirlo
00:36:44I dati che sono a conoscenza nell'immediatezza degli inquirenti sono i seguenti
00:36:49Molto probabilmente Simonetta Cesaroni si è spogliata da solo
00:36:53Nella stanza non ci sono segni di colluttazione e nemmeno sul corpo della ragazza ci sono segni di difesa
00:36:59Quindi le indagini, il buon senso, porta a dire che le indagini avrebbero dovuto innanzitutto dirigersi verso il fidanzato della ragazza Raniero Busco
00:37:10Invece no, si sono concentrate su Pietrino Vanacore il portinaio dello stabile
00:37:18Parte a questo punto un primo procedimento che vede come imputato Pietro Vanacore portiere dello stabile per via Poma
00:37:26Pietrino Vanacore nasce in provincia di Taranto da una giata famiglia di commercianti
00:37:33Ma dopo il fallimento dell'azienda lavora per 30 anni come autotrasportatore
00:37:38Si sposa molto giovane e ha tre figli
00:37:41Problemi di salute complicano una vita già faticosa e sfortunata
00:37:46La moglie viene ricoverata per 3 anni a Pietra Ligure per una tubercolosi renale
00:37:51E Pietrino ogni fine settimana si sobarca più di 400 chilometri per poterla abbracciare
00:37:59Nei primi anni 80 Pietrino rimasto solo con tre figli sposa Giuseppa De Luca una giovane vedova pugliese come lui
00:38:07Nel giugno del 1986 corona il sogno della sua vita conquista un portierato
00:38:14Il condominio è quello di via Poma numero 2
00:38:18Respiravo, incominciavo a respirare questi 4 anni
00:38:22Il 10 agosto viene arrestato con l'accusa di omicidio volontario e rimane in carcere per 26 giorni
00:38:30Il procedimento viene archiviato il 26 aprile del 1991 perché gli indizi raccolti si rivelano inconsistenti
00:38:39Ma due anni dopo ritorna al centro dell'inchiesta con l'accusa di favoreggiamento
00:38:44Accusa dalla quale sarà prosciolto in via definitiva nel 1995
00:38:50Il 12 marzo 2010 Vanacore avrebbe dovuto testimoniare a Roma nel processo a carico di Ragnero Busco
00:38:58Ma ecco l'ultimo colpo di scena
00:39:02Tre giorni prima il suo corpo viene trovato senza vita in mare nei pressi della scogliera di Torre Ovo
00:39:07Non lontano da Monacizzo, il piccolo paese dove si era ritirato ormai in pensione nella metà degli anni 90
00:39:15Il suo misterioso suicidio getta un cono d'ombra sull'intera vicenda
00:39:20Nessuno saprà mai se Pietrino Vanacore, uomo sfortunato e fedele, ha voluto portare con sé qualche inconfessabile segreto
00:39:29In effetti durante il corso delle ultime indagini, quelle partite nel 2005
00:39:34Erano citati elementi che dichiaravano con certezza che Pietrino Vanacore era entrato in quella stanza prima dell'arrivo della polizia
00:39:44Ma Pietrino Vanacore aveva sempre negato questa circostanza
00:39:49E ora la sua morte impedisce qualsiasi altro chiarimento
00:39:54Il punto è questo
00:39:56Sulla base degli elementi di prova acquisiti, vi è motivo di ritenere che suo marito avesse scoperto il corpo
00:40:04Suo marito le ha mai confidato questo?
00:40:07No, se aveva qualcosa da dire me lo avrebbe detto mio marito
00:40:11Mai niente
00:40:13Mai niente
00:40:15Ma c'è un altro elemento che inchioda senza ombra di dubbio la figura di Pietrino Vanacore a questo caso
00:40:24Ed è questo
00:40:26Nell'ufficio dove è stato trovato il corpo di Simonetta Cesaroni è stata rinvenuta un'agenda appartenente a Pietrino Vanacore
00:40:33Vi ricordate quella agenda che fu data per errore alla famiglia Cesaroni
00:40:38Ebbene, da questo ufficio, dall'ufficio degli Ostelli, sono partite due telefonate dirette al Presidente degli Ostelli della Gioventù
00:40:49Lei ricorda se qualcuno l'ha cercata la sera del 7 agosto 1990?
00:40:57Telefonicamente, lei aveva il telefono nella tenuta di Terano?
00:41:01No, io non l'avrei, me ne ricorderei perché è impossibile
00:41:05Ecco, quindi lei non aveva un'utenza fissa nella sua residenza di Terano?
00:41:10No, quando andavo in campagna desideravo stare con la tranquillità
00:41:16Io ho ammesso il telefono quando ho avuto mia madre che stava poco bene e allora avevo necessità del telefono
00:41:23E come recapito, aveva lasciato il numero fisso di casa del suo fattore Mario Macinati?
00:41:29Siccome Macinati era la persona che era più vicina a me in quel periodo
00:41:34Sicuramente ho detto nel caso delle fonate Macinati
00:41:37Signora Angelone, parliamo delle telefonate che lei ha ricevuto la sera del 7 agosto 1990
00:41:45
00:41:47Sono due telefonate, la prima a che ora?
00:41:50Una verso le 8, le 8 e un quarto in mezzo, non mi ricordo
00:41:56La seconda?
00:41:57La seconda le 11 e un quarto così, perché non ricordo precisa l'ora
00:42:05Era sempre la stessa persona che chiamava?
00:42:08Sì, sì
00:42:10E dal tono della voce lei era riconosciuta, maschio, femmina, giovane, vecchio?
00:42:14No, era un uomo
00:42:16Un uomo?
00:42:18
00:42:20E lei non è in grado di dire chi poteva essere?
00:42:23No, siamo dello stello
00:42:24Non è la parola che diceva, sempre però, sempre così, ogni volta che telefonavo
00:42:29Che cosa lei chiede alla persona che chiama a lei al telefono?
00:42:32Niente, cercava l'avvocato Caraccio, dice che l'avvocato Caraccio sta a casa sua
00:42:37Sta a sua casa in Gabbagno
00:42:40Mi scusi, segui un attimino il ragionamento signora
00:42:43Questa persona chiama, cerca l'avvocato Caraccio, lei dice che non c'è, sta a casa sua
00:42:48Poi? Questo che dice, vada a chiamare?
00:42:50No, non mi ha detto vada a chiamare, ha detto, non mi ha detto niente, ha detto se non c'è lì non fa niente
00:42:59Poi alle 11.15 invece?
00:43:02Verso le 11.15 mio marito stava a dormire e io mi stavo andando a dormire, avevo telefonato un'altra volta
00:43:10Mi ha detto che era urgente, ho detto però mio marito dormiva, come faceva? Andava a chiamare
00:43:16Scusa
00:43:17Scusa è
00:43:19La prima delle due telefonate arriva alle 8.30, quindi prima che l'omicidio fosse stato scoperto da Paola Cesaroni
00:43:25Che ricordiamoci arriva in via Poma quasi alle 23
00:43:29Un'altra telefonata del medesimo tenore giunge a casa Macinati più tardi, verso le 23.30
00:43:35Ad avviso del pubblico ministero, vi è fondato motivo di ritenere che l'autore delle telefonate sia stato Pietrino Vanacore
00:43:47Lei viene sentito nella qualità di testimone assistito e se vuole può astenersi dal deporre
00:44:00Che cosa vuole fare? Vuole rispondere?
00:44:02Io voglio rispondere
00:44:04Vuole rispondere, bellissimo
00:44:06Sto gnocco non me lo porto avanti
00:44:08Mario Macinati, il factotum dell'avvocato Caracciolo, in un primo momento aveva ammesso che le telefonate erano state fatte da Pietrino Vanacore
00:44:18Poi aveva ritrattato e per questo era stato indagato e poi prosciolto
00:44:23Oggi l'accusa tenta caparbiamente di capire come sono andate i fatti
00:44:30Allora io le chiedo, perché lei prima ha ammesso questa circostanza con i marescialli e poi l'ha negata?
00:44:42Io stavo in uno stato depressivo, adesso ho fatto la risonanza e tante cose non mi ricordavano
00:45:00Scusa, se siete di una cosa, arrivate e state telefonate
00:45:06Come arrivava sempre, cento mila volte, di cento mila volte, non mi ricordo
00:45:12Siamo dello stello, siamo dello stello della gioventù
00:45:16Ma lei ci è portata l'avvocato Caracciolo
00:45:21Ma io, fammi capire, se doveva andare
00:45:24Ma se no io dovevo fare sedici, sedici, trentadue chilometri
00:45:28Vanno a dire, l'avvocato ha telefonato a quelli dello stello
00:45:32Grazie Mario, peppiammo grazie
00:45:36Hanno detto che era urgente
00:45:38Ma scusa il termine, una volta ha telefonato al 1.40
00:45:43Ma ci vuole l'educazione
00:45:45Ma l'educazione non ce l'aveva mai quella gente lì
00:45:49Perché quando ti dicono pronto chi sei, siamo dello stello
00:45:53Devi dire, pronto chi sei?
00:45:55Sono tizio, sono caglio, mi chiamano dello stello
00:45:59Allora io dicevo a mia moglie, vanno alla famiglia
00:46:02Scusa, non lo so, come fa a buttarmi questa croce
00:46:08So per me che io proprio
00:46:12Allora, mattina io, le cose
00:46:16Alla mattina sono andato su, verso le otto e mezza
00:46:20Aspetti, ma poi è arrivata una seconda telefonata alle undici di sera
00:46:24Di nuovo dicevano è urgente
00:46:26Possibile mai che lei non si sia preoccupato di quanto lui si potesse arrabbiare
00:46:31Nel caso in cui dopo ben due telefonate in ora serale
00:46:35In cui si rappresentava un'urgenza
00:46:37Lei non gli andasse a dire niente
00:46:39Signori giudici, questi matti che stavano sempre dedicati ad entrare all'azienda
00:46:45Quella cosa e quell'altra
00:46:47Aspetti, non si capisce questo riferimento
00:46:51Questi matti dello stello che stavano sempre a telefonare e dedicare interno all'azienda
00:46:58Quella che voleva intenderle le casse, quella che voleva fare un modus
00:47:03Tu devi sentire questa gente lì
00:47:07E' una cosa diversa, questa volta era sera, tardi, era dopo cena
00:47:12Non era per motivi di ufficio
00:47:14E lei ha riconosciuto che quello che telefonava era Pietrino Vanacore
00:47:19E perché poi ha detto neanche lo conosco
00:47:24Io Maracore lo ho, a Settebani, ho piatto il giornale
00:47:31A Settebani
00:47:33Io ho la devozione della Santissima Divinità del Nostro Signore
00:47:37E sopra a noi c'è uno che guarda
00:47:40E poi io gli dico, che castiglia
00:47:42Che castiglia
00:47:44Che qui c'è una famiglia che aspetta giustizia
00:47:48Non scherzare, ma che qui c'è una famiglia che aspetta giustizia
00:47:51E questo è vero, che c'è una famiglia che aspetta giustizia
00:47:54Non ti devo dire, perché se io mi sono sbagliato
00:47:57Giusto, ma sono tredici anni, tredici, quattordici anni fa
00:48:02Ti rendi conto?
00:48:04No, no, lei ha cambiato versione nell'arco di poche ore
00:48:07Lei ha detto una cosa ai marescialli a Gennaio
00:48:11Quando ha detto, lo conoscevo Vanacore
00:48:14Poi, quando è stato sentito da noi
00:48:17Se lo ricorda, in procura
00:48:19Ha detto, sono arrivate le telefonate
00:48:21Le abbiamo chiesto, era Vanacore
00:48:23Quando le abbiamo chiesto, se era Vanacore
00:48:26Lei ha detto, io Vanacore non l'ho mai conosciuto
00:48:29Un'ora dopo, in macchina con suo figlio
00:48:31Lei dice, ci avrò preso due caffè
00:48:34Non lo dico, sennò l'Avvocato si arrabbia
00:48:37Ma senti un po', se bene non stai
00:48:40È un'assidua
00:48:42Tre cose
00:48:44Ma se tu papà, papà lo conosci
00:48:46Che male c'è? Ma lo so che non c'è male
00:48:48Ma perché devi dire a Buccia?
00:48:50Come per esempio il maresciallo di Carabinieri
00:48:52Dopo che il giudice mi aveva interrogato
00:48:54Dice, ma Gennaio
00:48:56Vanni a cosa
00:48:58A firmare
00:49:00E a dire che conosce Vanacore
00:49:02Perché sennò stasera i Carabinieri ti arrestano
00:49:04Poi mi ha detto l'Avvocato
00:49:06Come vede, nessuno l'ha arrestata
00:49:08Questo non lo poteva neanche fare
00:49:11Perché io stasera mi voleva andare a buttare il fiume
00:49:14Perché mi ha detto che
00:49:16Quando veniva a casa che i Carabinieri mi arrestavano
00:49:19Mi ha detto Carlo, l'Avvocato
00:49:22No, questo non lo può fare
00:49:24Impauriti a parte di una cosa o un'altra
00:49:28Perché se succede una tragedia
00:49:30Ti lascia una bella lettera scritta
00:49:32Tre cose
00:49:33Poi si
00:49:35Poi rimangono amari
00:49:37No, faccio vent'anni di carcere
00:49:40E li bucino lì
00:49:42Oh
00:49:45Eh
00:49:47
00:49:55Sì, sì, sì
00:49:59No
00:50:01No, no
00:50:03Lei vuole escludere in quest'Aula
00:50:07Che il signor Macinati le abbia riferito
00:50:11Di aver ricevuto una telefonata da via Poma?
00:50:14Lo vuole escludere sotto giuramento?
00:50:17Lo escludo
00:50:20Io lo escludo
00:50:22Lei sa quando poi è andato a riferire di queste telefonate?
00:50:26La mattina dopo
00:50:28Quando è andato a lavoro
00:50:30Quando è salito sopra in vila
00:50:31Io la mattina
00:50:33Le cose
00:50:35Questo è come quando è successo adesso
00:50:38Ho detto
00:50:40Avvocato, guardi la telefonata due volte
00:50:42Si matti dallo stello
00:50:44Vedi quello che cazzo vuoi
00:50:46Da letto chi eri
00:50:48E che quelli qualche volta ti dicono chi eri
00:50:50Le abituati come i portietti
00:50:52Io ti voglio ricostruire il fatto
00:50:54Le cose
00:50:56Perché mi vuoi avventare
00:50:58Questa croce
00:50:59Questa croce non ce l'ho
00:51:01Poi sopra noi
00:51:03C'è il nostro signore
00:51:05Questo abbiamo capito
00:51:07Che bello
00:51:09Vedi e senti
00:51:11Ma vuoi che ti dica proprio le cose come stanno?
00:51:13Ma io volevo fare un confronto
00:51:15Con un malatore
00:51:17Non però da
00:51:19Non mi ha capito
00:51:21Io ho camminato sempre così
00:51:23Non è che dici da vent'anni fa
00:51:25Non ti riconosce
00:51:27Ha detto se mi riconosceva
00:51:29Proprio è così
00:51:31Però io aveva sempre quella volontà di Dio
00:51:33Adesso però risponda ad una domanda
00:51:35Che è quella che interessa anche
00:51:37Bravo bravo
00:51:39Allora la domanda
00:51:41Ascolti
00:51:43La domanda è questa
00:51:45Perché lei diceva a suo figlio in macchina
00:51:47Se no l'avvocato si arrabbia
00:51:49Io quel periodo non è che stava
00:51:51Tanto bene
00:51:53Era un po' a testa confuso
00:51:55Le cose
00:51:57Mi ha avviato pure quella fissazione
00:51:59Io gli dico guarda
00:52:01Ha ammazzato Sibiglio
00:52:03Ha ammazzato Sibiglio
00:52:05Sibiglio era morto
00:52:07Sibiglio è morto di morte naturale
00:52:09E invece dopo mi sono messo a piagna
00:52:11Dopo mi sono tranquillizzato
00:52:13E mi ha detto il maresciallo
00:52:15Ma guarda macinato
00:52:17Qui stiamo a parlare di Simonetta e Cesarone
00:52:19Non di Sibiglio
00:52:21Sibiglio è morto con un infarto
00:52:23Allora l'ho ammazzato io
00:52:25Non mi ha capito
00:52:27Io subito
00:52:29Per favore risponda alla domanda
00:52:31La domanda è del tutto inoffensiva
00:52:33Lei può rispondere tranquillamente
00:52:35Perché temeva che si arrabbiasse
00:52:37L'avvocato Caracciolo
00:52:39Questa è la domanda
00:52:41A casa
00:52:43No solo questa è la domanda
00:52:45Senta signor Macinati
00:52:47Guardi lei deve rispondere alle domande
00:52:49Senza ripagare troppo
00:52:51Adesso gli rispondo
00:52:53Perché si sarebbe dovuto arrabbiare
00:52:55L'avvocato Caracciolo
00:52:57Quello mi stava assicurando
00:52:59Quella mi stava assicurando
00:53:01Le cose
00:53:03Compagnie belle
00:53:05Io bene non stavo
00:53:07Adesso mi sto curando
00:53:09Le cose sto bene
00:53:11Quello chi?
00:53:13Quello che mi stava assicurando
00:53:15Mi ha capito?
00:53:17Anni fa mi ha fatto
00:53:19Macinati ha lavorato da
00:53:21Quando aveva 7 anni
00:53:23Ha una vita difficile davanti a sé
00:53:25Scusi
00:53:27Cioè non
00:53:29Noi non le prendiamo
00:53:31Ha avuto una vita difficile
00:53:33Voglio dire
00:53:35Noi
00:53:37Il paese questo
00:53:39Tutti quanti
00:53:41Non prenderebbero mai sul serio
00:53:43Una frase di Mario Macinati
00:53:45In qualsiasi momento ha detta
00:53:47L'avvocato Caracciolo
00:53:49Le ha detto
00:53:51Tu non mi coinvolgere in nessun modo
00:53:53Non dire che sei
00:53:55Che mi hai accompagnato agli ostelli
00:53:57Non dire niente
00:53:59Non ci sono mai salito
00:54:01Perché
00:54:03Sul giacuato
00:54:05Faceva salire a me
00:54:07Guarda che sporco
00:54:09Guarda
00:54:11Mi ha circolato la macchina
00:54:13Io no giusto
00:54:15Però se dovevo andare a Monteponio
00:54:17A comprare il giornale
00:54:19Tante volte che stavo lì
00:54:21Mi piove tre giornali
00:54:23Piove la macchina mia
00:54:25Ma se io conoscevo il Maragor
00:54:27Ma che male c'è
00:54:29Perchè stiamo cercando di far capire
00:54:31Non c'è niente di male
00:54:33Però non mi vado lì a bugia
00:54:35Arrestate me, ho sbagliato
00:54:37Che fare
00:54:39Ho sbagliato, arrestate me
00:54:41Signor Macinati, per favore
00:54:43La telefonata del 7 agosto 1990
00:54:45Alle otto e mezza
00:54:47E anche quella delle undici
00:54:49Le ha fatte
00:54:51Il signor Vanacore?
00:54:53No
00:54:55Scusa
00:54:57Siamo degli ostelli
00:54:59La cena ha finito
00:55:01Ha finito signor Macinati
00:55:03Può andare adesso
00:55:05Ma buttate sta croce a me
00:55:08Faccia silenzio
00:55:10Faccia silenzio per cortesia
00:55:12Che non stiamo a teatro
00:55:14In quale momento ha saputo del delitto?
00:55:16Cerchi di ricordarlo bene
00:55:21Io non me lo ricordo
00:55:23Io so che
00:55:25La mia sensazione è che
00:55:27È venuto da me in campagna
00:55:29Il signor Sibilia
00:55:33La mattina dopo
00:55:35Un altro giorno dopo
00:55:37Non lo so
00:55:39E mi ha comunicato di questo fatto
00:55:41Non conoscendo
00:55:43Non essendo dipendente dell'associazione
00:55:45Non altro
00:55:47A parte il naturale dolore
00:55:51Non potevo esprimere
00:55:53Altro
00:55:55Nei confronti di una persona
00:55:56Che riguardava
00:55:58Un'altra società
00:56:00Che era dipendente di altre
00:56:03L'avvocato Caracciolo
00:56:05L'avvocato Caracciolo di Sandro
00:56:07Tanto è cinico il comportamento di questa persona
00:56:09Che gli stessi pubblici ministeri
00:56:11Dottor Cavellone e dottoressa Calò
00:56:13Praticamente gli fanno un impromero
00:56:15Diceva come?
00:56:17È morta una ragazza così giovane
00:56:19In questa maniera ignobbia all'interno dell'ufficio
00:56:21Di cui tu hai la rappresentanza
00:56:23E ti dimentichi completamente di essa
00:56:24Disarmata e sconcertata
00:56:26Ma che mi importa?
00:56:28Non è mica una mia dipendente
00:56:30Negherà addirittura
00:56:32Di averla mai conosciuta
00:56:34Eppure
00:56:36Sulla rubrica di Simonetta
00:56:38Ci sono due numeri
00:56:40Non uno, due numeri
00:56:42Di telefono dell'avvocato Caracciolo
00:56:44E teniamo presente
00:56:46Che questo qui era l'unico numero
00:56:48Che riguardava gli osseri della gioventù
00:56:50Presente nell'agenda di Simonetta
00:56:52Nella rubrica di Simonetta
00:56:54L'unico caracciolo di Sarno
00:56:56Ha fornito un alibi di ferro
00:56:58E questo ovviamente
00:57:00Lo sottrae a qualsiasi
00:57:02Sospetto di responsabilità
00:57:04Ma le indagini si sono rivolte
00:57:06Anche contro Salvatore Volponi
00:57:08Il datore di lavoro di Simonetta
00:57:10Il quale aveva sempre negato
00:57:12Di essere stato a conoscenza
00:57:14Di dove si trovasse
00:57:16L'ufficio degli ostelli
00:57:18Quello di Via Pomma
00:57:20Dove poi è trovata la morte Simonetta
00:57:22Ebbene
00:57:24Il quale è scoperto
00:57:26E viene smentito in aula
00:57:28Dalla testimonianza della vedava
00:57:30Di Pietrino Vanacore
00:57:32Io non posso che ribadire il fatto
00:57:34Che praticamente io
00:57:36In Via Pomma non c'ero mai stato
00:57:38Per il semplice ragione
00:57:40Che si interessava tutto
00:57:42Il mio amico Bizzocchi
00:57:44Che poi la portiera
00:57:46Abbia detto che mi conosceva
00:57:48Non lo so perché lo dica
00:57:50Ho aperto la guardiola
00:57:52E mi ha detto
00:57:54E me
00:57:56E basta
00:57:58Lei ha detto questo?
00:58:00Io non ho detto assolutamente questo
00:58:02Non ha detto questo
00:58:04Non ho detto assolutamente questo
00:58:06E praticamente rivolgermi alla portiera
00:58:08Dicendo sono Volponi
00:58:10Mi riconosce
00:58:12Che senso ha?
00:58:14Ma questa è la dichiarazione
00:58:16Che ha fatta la signora De Luca
00:58:18La signora può dire ciò che vuole
00:58:20Può dire ciò che vuole
00:58:22Io non so
00:58:24Ovviamente
00:58:26E lei si è ricordata di conoscerlo?
00:58:28Eh lo vedevo lì
00:58:30Veniva lì
00:58:32E veniva spesso
00:58:34Ogni quanto
00:58:36Ah vedevo quando facevano le riunioni
00:58:38Che so che facevano delle riunioni
00:58:40E venivano tutti assieme
00:58:42Il fatto che
00:58:44Nelle fasi precedenti della scoperta del cadavere
00:58:46Il Volponi sia fortemente agitato
00:58:48Ma lui era particolarmente
00:58:50Ansioso
00:58:52Come posso dire non so
00:58:54Il figlio lui aveva sempre le mani così
00:58:56Parlava in continuazione
00:58:58Insomma era molto nervoso
00:59:00Ci vuole spiegare le ragioni di questo?
00:59:02Beh è molto semplice
00:59:04Il fatto prima di tutto
00:59:06Non si trovava sta ragazza
00:59:08Ormai le dieci di sera
00:59:10Le dieci e mezza di sera
00:59:12Dove sta?
00:59:14Un padre responsabile dice
00:59:16Ma dove sta sta ragazza?
00:59:18Che film ha fatto?
00:59:20E quindi un po' il carattere mio
00:59:22Che è un carattere molto agitato
00:59:24Ma nulla pensava
00:59:26Che praticamente poteva essere
00:59:28Successo qualcosa di così grave
00:59:30Era particolarmente agitato
00:59:32Molto di più di quanto poteva essere io
00:59:34Che stavo cercando mia sorella
00:59:36E comunque in una condizione dove
00:59:38Certo non si pensava di trovare
00:59:40Una situazione di quel genere
00:59:42O di cercare un cadavere
00:59:44Tanto agitato dice Paolo Cesaroni
00:59:46Molto più agitato di me
00:59:48Che ne avevo motivo
00:59:50Sono indice di un qualche cosa
00:59:52Che forse qui non è stato rivelato
00:59:54Ma ci sono alcuni dettagli
00:59:56Che non sono mai emersi
00:59:58In questo procedimento
01:00:00Esclude di essere stato in qualche modo
01:00:02Posto a conoscenza del fatto
01:00:04Che era avvenuto prima?
01:00:06Che per questo fosse agitato?
01:00:08Certo, assolutamente no
01:00:10Non è immaginabile
01:00:12Bene, Volponi che era tanto agitato
01:00:15La sera in cui Paolo Cesaroni
01:00:17Lo va a trovare
01:00:19E gli pone il problema
01:00:21Della ricerca di Simonetta
01:00:22E tanto ansioso
01:00:24Per la sorte di questa ragazza
01:00:26Che il giorno dopo, il mattino dell'otto
01:00:28Si presenta a casa di Cesaroni
01:00:30E non ha assolutamente nessun tipo di comprensione
01:00:32Nessun tipo di partecipazione
01:00:34Al dolore di questa gente così straziata
01:00:36Si limita a ritirarsi l'assegno
01:00:38Che era stato lasciato di Simonetta
01:00:40E sparisce, non si fa più
01:00:42Ne vedere, ne sentire
01:00:44No, questo assegno
01:00:46Di questo assegno non lo so
01:00:48A lei il giorno 9 è andato a casa di Simonetta
01:00:50Per prelevare l'assegno?
01:00:52Di averlo visto
01:00:54Io mi ricordo questo fatto
01:00:56Di aver visto questo assegno là
01:00:58Che era dell'Areli, di averlo preso
01:01:00Cioè, me lo ricordo proprio, certo
01:01:02Cioè lei, mi faccio capire
01:01:04Lei è stata a casa di Simonetta
01:01:06Ha visto un assegno sul tavolo
01:01:08Dice questo è mio, l'ha preso
01:01:10Sì, esatto
01:01:12Ma c'è un altro elemento
01:01:14Che ha fatto dubitare
01:01:16Che Salvatore Volponi sapesse
01:01:18Molto di più di quello che ha ammesso
01:01:20Ed è questo
01:01:22Lui si mette indietro con le mani e i capelli
01:01:24E dice dell'ordine
01:01:26Bastardo
01:01:28Tenete Paola
01:01:30Antonello venga a vedere
01:01:32Così lui è entrato
01:01:34E dopo un po' è uscito dicendo
01:01:36Oddio, oddio
01:01:38Bastardo, qualcosa del genere
01:01:40Bastardo?
01:01:42Non so a chi era riferito
01:01:44Lo ha detto, non lo ha detto
01:01:46E se lo ha detto, perché?
01:01:48Essere sicurissimo di averlo detto
01:01:50Non lo sono
01:01:52Posso dirle con molta franchezza
01:01:54Che chi aveva fatto una cosa del genere
01:01:57Poteva essere soltanto che un bastardo
01:01:59Non c'erano altre parole
01:02:01Ha mai pensato
01:02:03Oltre che al bastardo
01:02:05Se il bastardo si riferiva a qualcuno?
01:02:07Assolutamente no
01:02:09Bastardo era un termine generico
01:02:11Per dire chi ha fatto una cosa del genere
01:02:13Perché grida bastardo?
01:02:17Forse perché sapeva
01:02:19Che Simonetta inconsapevolmente
01:02:20Andava ad un incontro
01:02:22Che per lei poteva essere sgradevole
01:02:24E lui era conoscente
01:02:26Che sarebbe venuto questo incontro
01:02:28Questi dubbi e questi misteri
01:02:30Pesano, hanno pesato
01:02:32Come macigni in tutta l'inchiesta
01:02:34Dal 1990 al 2008
01:02:37Anche Salvatore Volponi
01:02:39Ha fornito un alibi di ferro
01:02:41Per quel pomeriggio del 7 agosto
01:02:43Ma noi per stasera abbiamo terminato
01:02:45E sabato prossimo
01:02:47Tratteremo la posizione
01:02:48Di Raniero Busco
01:02:50Nel primo e nel secondo grado
01:02:52Quindi io vi saluto
01:02:54E vi do appuntamento a sabato prossimo
01:02:56Sempre alle 23.30 circa
01:02:58Sempre su Rai 3
01:03:00Arrivederci

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