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Il ruolo del sistema bancario nel sostegno della società è centrale. È quando tendiamo a dimenticarcene che le cose prendono una direzione sbagliata.

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Novità
Trascrizione
00:00Buongiorno, io sono Dario Colombo e sono un giornalista.
00:08Buongiorno, io sono Francesco Maggio e sono un economista.
00:13Francesco, noi nel nostro peregrinare nei meandri dell'economia alla kenesiana oggi
00:21ci torniamo di fronte a un grande tassello, un tassellone, la banca, di cui abbiamo parlato
00:30sfiorandola ma oggi lo vogliamo affrontare.
00:32Nel prossimo quarto d'ora faremo un excursus che ripercorrerà il senso del fare banca
00:38oggi in Italia che ha radici antichissime e bellissime.
00:42Ti voglio dare uno stimolo, il sistema produttivo economico italiano non avrei timore.
00:50Io a definirlo un sistema bancocentrico, tu sei d'accordo?
00:57Certamente, ne avevamo anche accennato quando abbiamo fatto la puntata sulla borsa parlando
01:04di diversi capitalismi, avevamo detto che nel capitalismo anglosassone centrale la borsa
01:09come veicolo di approvvigionamento finanziario, nel capitalismo europeo, renano, italiano
01:15il sistema è bancocentrico.
01:18Cosa vuol dire sistema bancocentrico?
01:20Partiamo da che cos'è una banca, la banca è un istituto che congiuntamente eserce un'attività
01:27di raccolta di soldi e di erogazione di prestito di questi soldi, poi a seconda della forma
01:34giuridica della banca, della natura pubblico privata mista, delle categorie di risparmiatori
01:43che versano i loro soldi alla banca, delle caratteristiche dei clienti a cui la banca
01:49presta i soldi, sulla base di queste differenti tipologie abbiamo differenti tipologie di
01:54banche e poiché il nostro è un capitalismo bancocentrico, come abbiamo appena detto,
02:02e nel nostro capitalismo, nella nostra struttura produttiva ci sono poche grandi imprese, molte
02:09medie imprese, moltissime piccole imprese, ecco che specularmente anche il nostro sistema
02:15bancario si compone di pochi grandi gruppi, di molte banche di medie o grandi dimensioni
02:22e di moltissime piccole banche, basta pensare che 30 anni fa in Italia c'erano 1000 banche,
02:291000 banche, 1000 sigle diverse, di queste 1000 e più di 700 erano banche di credito
02:36cooperativo, un paio di anni fa complessivamente le banche sono diventate 500, adesso sono
02:42ancora un po' meno, le banche di credito cooperativo sono poco più di 300 ed è in
02:47corso ancora un processo di ristrutturazione, un processo che va avanti da 30 anni, perché
02:53da 30 anni a questa parte il sistema bancario è cambiato praticamente, un tempo veniva
02:59definito una foresta pietrificata, oggi è quasi del tutto disboscata. Fammi fare una
03:06riflessione con te proprio su questo concetto, perché tu ti sei fermato a 30 anni fa, ma
03:12io vorrei che con lo sguardo andassimo ancora più indietro, perché l'Italia ha molto
03:19insegnato in Europa, ancora prima che nascesse prima il MEC e poi l'Unione Europea, riguardo
03:28il fare banca e il contestualizzare la banca nella società. L'Italia ha avuto due leggi
03:32bancarie grandissime, di grande impatto, che hanno insegnato rispetto ai tempi in cui sono
03:41state fatte molto e sono leggi che hanno imparato, oggi si parla di machine learning, per dire
03:49l'apprendimento automatico, le leggi bancarie italiane hanno imparato e messo in pratica
03:54gli errori della generazione precedente. La legge bancaria del 36, che nasce appunto
04:00nel 1936 in periodo fascista, ma non è assolutamente una legge fascista, è una legge che crea le
04:06basi per lo sviluppo economico italiano anche del dopoguerra, insieme poi a Liri, altro
04:13ente creato nel 1933, è una legge che istituisce per esempio, ti faccio un esempio e poi ti
04:21lascio la parola, gli istituti di diritto pubblico, per esempio il Monte dei Paschi
04:27era uno di questi, poi sono quelli che hanno promenato nelle fondazioni, che avevano per
04:34statuto, dovevano attribuire il 50% dei loro utili annuali alla comunità di riferimento,
04:42dovevano investire per obbligo, per statuto, i loro utili, questa era l'impostazione di
04:48sistema bancario italiano, che poi nel 1993 cambia ancora e anticipa il concetto di bail-in
04:54che poi l'Europa fa proprio, ma gliel'abbiamo insegnato noi che cos'è il bail-in all'Europa,
04:59ti lascio la parola. Nel 36 si fa una legge bancaria che stabilisce in maniera molto rigida
05:07cosa le banche e quale tipologia di banca, che cosa possono fare e che cosa non possono
05:12fare, si veniva da un periodo di grandi fallimenti e allora bisognava mettere in sicurezza le
05:17banche e si fa una legge bancaria che evita successivi fallimenti, però nel contempo
05:23impigrisce un po' il sistema, di fatto la banca raccoglie i soldi e li presta, da lì
05:27anche la famosa battuta che le banche prestavano l'ombrello quando c'era il sole e lo chiedevano
05:32indietro quando cominciava la pioggia, cioè non è che c'è un grande dinamismo dietro
05:37e nel tempo tra l'altro questo si accompagna a un fenomeno di invasione o invasività
05:45della politica nella nomina dei vertici bancari. Basta pensare che le casse di risparmio che
05:52come dicevi tu avevano tra l'altro questo statuto che prevedeva la devoluzione di gran
05:56parte degli utili per scoppi solidali, però per tutta una serie di congeni statutari
06:01alla fine i vertici venivano nominate al Ministero del Tesoro, rimase famosa nel 1986 la nomina
06:09a Presidente della Cariplo dell'allora vice segretario della democrazia cristiana
06:14Mazzotta, ci fu un articolo devastante di Eugenio Scalfari nel novembre 1986, la democrazia
06:22è degenerata perché Demita, allora segretario di C, aveva imposto il suo vice segretario
06:28al vertice della Cariplo. Parliamo della più grande cassa di risparmio lombarda. Poi cosa
06:35succede? Nel frattempo si sta costruendo l'Europa e nella costruzione dell'Europa si costruisce
06:42anche il mercato europeo, le direttive europee cominciano ad abbattere le frontiere, entra
06:48la concorrenza, banche estere cominciano ad entrare anche nel nostro paese, allora è
06:54chiaro che una struttura così ingessata non può reggere la concorrenza se non si modifica.
07:00Allora cosa succede? Che una mente raffinatissima che allora era ministro del tesoro come Giuliano
07:05Amato comincia a dare proprio le casse di risparmio, che come ente pubblico non possono
07:11andare molto avanti, anche perché come ente pubblico non avevano di fatto dei problemi
07:16di far quadrare i conti. Allora dice, trasformiamole in società per azioni. Cosa significa trasformarle
07:22in società per azioni? A soggettare al codice civile, perché il codice civile dice che
07:26se tu vai in rosso porti i libri in tribunale e quindi devi diventare efficiente per stare
07:32sul mercato. Però nel frattempo, visto che avete un'origine solidaristica, trasferiamo
07:38il pacchetto azionario in delle fondazioni da costituire ex novo e poi succederà una
07:44cosa meravigliosa dopo alcuni anni, comincerà nel 94 e poi finirà nel 99 con Azzedio Ciampi,
07:51che a un certo punto queste fondazioni da essere nere cassaforti del pacchetto azionario
07:56delle casse di risparmio verranno indotte a vendere il pacchetto azionario delle banche
08:04e diventeranno degli enti non profit a tutti gli effetti per sostenere iniziative di pubblica
08:09utilità. Quindi questo ti dà l'idea di come poi, lanciata la palla di neve, comincia
08:16a trasformarsi in slavina, anche perché nel frattempo, proprio perché queste direttive
08:23spingono per una maggiore concorrenza nel mercato bancario, si avvia quel grandissimo
08:28processo di privatizzazione delle banche detenute da Liri, le famose tre B, banche di interesse
08:33nazionale, credito italiano, banca commerciale, Banco di Roma e anche lì comincia lo scacchiere
08:39sul mercato a chi se le deve accaparrare, come fare, entrano in gioco i salotti, nasce
08:44veramente un movimento, un dinamismo che era semplicemente inimmaginabile anche solo qualche
08:52anno prima. Un dinamismo che però, bisogna dirlo, forse è il caso già di sottolinearlo,
08:58creerà almeno un paio di colossi bancari italiani di tutto rispetto che oggi non solo
09:05sono un banto italiano, ma sono anche tra le migliori e più sane e solide banche europee.
09:09Ma infatti, prima di fartelo descrivere, vorrei sottolineare due cose. Tu prima hai parlato,
09:15hai detto, avevamo mille banche, oggi ne abbiamo 500, a simboleggiare proprio quel
09:21percorso di trasformazione del sistema bancario e di integrazione che noi abbiamo già impostato,
09:28se vogliamo, dal 1993, che è partito in modo morbido, come giusto che sia, ma che poi è
09:36arrivato e vorrei dire una cosa, il concetto del too big to fail non è che ce lo siamo
09:43fatti pure, l'abbiamo inventato noi, in questo senso, insieme a quello del Belen e sono cose
09:49che noi abbiamo, col nostro sistema di gestire la banca a livello nazionale, trasmesso agli altri.
09:54E il fatto poi che nascano, sulla dimensione nazionale di riferimento, solamente due grandi
10:04gruppi internazionali, io mi fermo a questo solamente tra virgolette e non so nemmeno se è
10:11giusto sottolinearlo, comunque di fatto nascono questi grandi gruppi e vanno a portare il modo
10:19di fare banca italiano, perché poi questi gruppi interiorizzano anche un management internazionale,
10:26portano un modo di fare banca che è fortemente basato sulle persone, io credo che tu abbia
10:32molto da dire al riguardo, ti lascio la parola. È così Dario, esattamente così,
10:39un accenno al too big to fail, noi abbiamo conosciuto questa espressione dopo la crisi
10:44del 2008, per cui quando l'effetto domino mondiale dopo il fallimento alle Man Brothers,
10:50molte banche sono state salvate con dispendio di miliardi e miliardi di Euro negli Stati Uniti e
10:57Europa, per salvare banche, si dice che sono troppo grandi per fallire, perché la banca è
11:01veramente un punto nevragico del sistema nervoso economico, nervoso proprio perché ci sono i
11:08nervi gangli vitali dell'economia e quindi bisogna salvarle, però la legge del 1936 andava
11:14esattamente in quella direzione, la nostra legge bancaria, non si diceva in inglese,
11:18ma esattamente a quel tipo di funzione. Per quanto riguarda invece il discorso della creazione dei
11:24gruppi e questa è una riflessione che mi sento di condividere totalmente, noi in Italia abbiamo
11:31due colossi che sono il gruppo Intesa San Paolo e l'altro Necredite, un terzo che da anni si dice
11:40che si deve formare, che prende in considerazione alcune grandi banche popolari, alcune realtà di
11:47banca assicurazione, insomma è tutto un divenire, però se noi guardiamo per esempio a cosa siamo
11:53stati capaci di fare nella creazione del primo gruppo bancario italiano, Intesa San Paolo,
11:59Intesa San Paolo nasce sulle ceneri di uno dei più grandi fallimenti bancari italiani,
12:05cioè il Banco Ambrosiano di Roberto Calvi che nel 1982 viene trovato, a un certo punto fugge,
12:12perché veramente è impelagato da tutte le parti e viene trovato sotto a Ponte dei Fratinieri,
12:19ucciso, perché poi non si è impeccato, sul Tamigi, a Londra, quando succede che il Banco
12:32Ambrosiano crolla, in quel frangente sono ministro del Tesoro Benamino Andreatta,
12:38governatore del Banco d'Italia Carlo Azzeriocianti, bisogna ripartire da zero,
12:44fa risorgere come una Fenicia e allora bisogna cercare persone nuove, persone di cui i nomi
12:49nemmeno si conoscono e viene scelto un avvocato poco conosciuto di Brescia che si chiama Giovanni
12:57Bazzoli, è un professore di diritto costituzionale, allievo di Costantino Mortati che è stato uno dei
13:04grandi padri costituenti e gli si affida l'incarico di far rinascere il Banco Ambrosiano, un nuovo
13:11Banco Ambrosiano. Quando prende le redini del Banco Ambrosiano una delle prime operazioni che
13:15fa è quella di acquistare la Banca Cattolica del Veneto, infatti si chiamerà Nuovo Ambroveneto e
13:21questo per la finanza laica, in particolare per il Mediobanca, viene visto un po' come
13:25fumare gli occhi, è famosa una frase di Cuccia che dirà questa acquisizione è come un cappotto
13:32abbottonato male, bisognerà slacciarlo e riabbottonarlo mettendo i bottoni nelle giuste
13:39asole e questo dà già l'idea delle contrapposizioni tra finanza laica e finanza cattolica. Poi passo
13:48passo Nuovo Banco Ambrosiano comprerà la Calipro, poi comprerà la Comete, poi comprerà il San Paolo
13:56Imi dentro al quale in pancia è già finito il Banco di Napoli, poi assimilerà perché
14:04proporrà di fatto dopo lo scandalo ai banchi popolari Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza,
14:10l'anno scorso farà un'OPA su Ubibanca e alla fine si costruisce questo gruppo internazionale che ha
14:17un forte DNA di responsabilità sociale e di impresa e che si affermerà anche proprio con uno stile che
14:24conquisterà anche quelli che prima gli erano ostili, passami il gioco di parole, per esempio
14:31quando compra la banca commerciale, la Comete che viene privatizzata da Liri, il candidato
14:39naturale all'acquisto è Mediobanca e Cuccia è disposta a non fare sconti su questo, però Bazzoli
14:46ha avuto un problema tragico nel senso che lui era morto in quel frangente, il fratello Sireca,
14:51in via Filadromatici, oggi Piazzetta Cuccia c'è nella sede di Mediobanca e dice a Enrico Cuccia
14:57io non ho la forza psichica per fare una battaglia, una battaglia ostile per la conquista
15:03della Comete, quindi o lei permette che io l'acquisti o altrimenti la prenda lei e lì c'è
15:11Cuccia che quando aveva comprato la banca cattolica del Veneto aveva fatto quella battuta
15:17così sferzante che invece gli dice guarda io ho perso mia moglie un mese fa, tra l'altro la
15:24moglie si chiamava Idea Nuova Socialista ed era la figlia di Beneduce, Alberto Beneduce che era
15:31stato il fondatore dell'Iri tra le varie cose, poi Beneduce le presentò a Mattioli nella Comete e
15:39Mattioli assieme a Cuccia fondarono Mediobanca, questo per chiudere un attimo il cerchio della
15:44recente storia economica, allora a quel punto lì dice no capisco il suo stato d'animo e quindi la
15:50prenda lei e Bazzoli compra la Comete e devo dire una cosa su questo, forse è l'unico piccolo
15:56inciampo che fa il gruppo Intesa, perché fa sparire quel simbolo dal mercato, ce lo assimila
16:03nel gruppo Intesa, ma la Comete è sempre stata la banca internazionale per definizione, è stata
16:09la vera banca che ha accompagnato nell'emancipazione internazionale il nostro sistema produttivo negli
16:16anni del boom economico, ecco quella è una scelta che gli stessi vertici con il seno di poi hanno
16:22detto forse quel marco avrebbe dovuto continuare a vivere, però questo per darti l'idea di come poi
16:27il nostro sistema bancario si è rivelato estremamente dinamico anche con questi diciamo
16:33episodi di carattere strettamente personale che però connotano la storia economica. Assolutamente,
16:40sono la connotazione forte, tu prima hai utilizzato un termine che voglio prendere per
16:47proporti la domanda finale, quella che chiude questa nostra chiacchierata, mi parla tu di DNA.
16:52Ti proporrei oggi, prendendo spunto dalla famosa teoria di Taverner, quella dei naggi, dei pungoli,
17:02secondo te oggi la banca ha un ruolo di stimolo, di pungolo dell'economia italiana? E se sì,
17:12mi auguro che tu risponda di sì, qual è? Considerando il fatto che stiamo parlando di
17:18un sistema variegato ma che non prevede che ci sia un ruolo passivo, la banca deve premiare
17:29finanziando la crescita non sulla base di un algoritmo meritocratico ma basandosi sulla
17:36ricerca del proprio DNA che è quello che è scolpito in quelle due leggi bancarie e che
17:42abbiamo ancora a nostra disposizione, disponibili da studiare, da leggere, da studiare e da portare
17:53a esempio per la nuova generazione. Allora Dario, è proprio così e io vorrei anche aggiungere che
18:02scolpito non solo nelle leggi bancarie ma anche nei banchieri italiani, banchieri con tanto di,
18:10davvero qui bisogna togliersi il cappello, arrivo a Taler ma ci voglio arrivare, se mi permetti,
18:16facendo un piccolo giro del mondo. Perché dico DNA dei banchieri? C'è stato un banchiere italiano
18:22che alla fine dell'ottocento negli Stati Uniti, in California, fondò la Banca of America,
18:30si chiamava Amedeo Giannini, questo era figlio di immigrati liguri e fonda questa banca. E lui
18:37fonda questa banca con l'idea di dare soldi, di prestare soldi a quelli come i genitori che
18:44hanno arrivato lì, non avevano nulla ma avevano tanta buona volontà. Infatti il suo motto diventerà
18:50il credito va fatto a tutti purché siano onesti. Quando lui comincia, perché era naturalmente
18:59intelligentissimo, comincia a costruire la Bank of America, quella che diventerà Bank of America,
19:05lui contribuirà anche alla costruzione del Golden Gate, il ponte, e lui disse non voglio commissioni,
19:13io voglio però che voi facciate lavorare tutti i disoccupati del luogo. Amedeo Giannini è quello
19:21che finanzia Walt Disney per Bianca Neve e sette nani, nessuno vuol finanziare Bianca Neve e sette
19:26nani e gli dicono, ridendo, sbeffeggiando Walt Disney, ma chi vuole che interessi una storia di
19:31nani? Giannini lo finanzia e diventerà uno dei capolavori in assoluto. Questo per dirti a
19:37proposito del DNA che hanno i banchieri italiani, proprio in quelle molteplici tipologie di banche
19:45che hanno sempre caratterizzato il nostro sistema. E arriva Richard Tuller che è stato insignito nel
19:512017 di un premio Nobel, uno dei pochi premi Nobel che veramente aprono il cuore, perché? Perché lui
19:57è uno del filone di Daniel Kahneman, Richard Schiller, cioè l'economia comportamentale,
20:04quella che non è po' più dell'homo economicus, della scelta razionale, della massimizzazione del
20:09torno a conto. Quando vinse il premio Nobel, Richard Tuller come spenderà i soldi del premio?
20:14E lui risposi, ma era spiazzante, nel modo più irrazionale possibile. Questo per darti l'idea.
20:20Allora, uno dei motivi per cui assegnare il premio Nobel a Richard Tuller è la teoria dei
20:26nagi, cioè dei pungoli, delle spinte gentili. I suoi studi sono rivolti soprattutto ai governi,
20:33ma la stessa cosa vale per tutti i soggetti economici che caratterizzano un sistema paese.
20:39E le banche possono fare tantissimo. Tu pensa come, proprio il gruppo bancario che abbiamo
20:44citato, intravedendo una necessità di finanziamento, per esempio nelle organizzazioni non profit,
20:50diversi anni fa didevita una banca che si chiamava Banca Prossima, che poi oggi è diventata una
20:56divisione del gruppo, però la spinta gentile quale è stata? Costruiscono un polmone finanziario
21:02per tipologie organizzative della società civile che hanno parecchia difficoltà ad essere finanziate.
21:09D'accordo? Il fondamentale è il ruolo della banca, per esempio, nel fare credito a imprese
21:18che fanno più velocemente di altra transizione ecologica. Ci sono banche, questa guarda è una
21:25cosa di recente che leggevo qualche giorno fa, a proposi anche di un'altra tipologia di banche,
21:30di cui ne abbiamo parlato, c'è le banche digitali, quelle che nascono senza sportelli, anche se il
21:36problema degli sportelli andrebbe affrontato, perché oggi noi con questi processi di acquisizione
21:42e fusione poi chiudiamo un sacco di sportelli. In Italia ci sono 8.000 comuni e ci sono 2.800
21:49comuni che non hanno un banco. Ecco questo alla fine diventa anche un problema, però è un altro
21:54argomento. Allora una di queste banche digitali, possiamo anche dirla perché insomma è stata una
21:59delle pioniere nel settore, che è Mediolanum, ha attivato un gruppo di studio per cui ogni tipo
22:07di finanziamento che fa, assieme al merito di credito attraverso le due diligenze generali,
22:13tiene conto dell'impatto sociale e ambientale. Ecco allora quando parliamo di pungolo,
22:19anche quello è un pungolo. Cioè tu impresa, io ti metto a disposizione, a te impresa, i soldi di cui
22:25bisogno, però tu devi migliorare il tuo impatto ambientale. Tu non devi, nel momento in cui chiedi
22:31questi soldi per costruire un nuovo capannone, per dieci anni non devi licenziare nessuno.
22:36Cioè questi pungoli sono efficacissimi e il credito lo può fare. Benissimo Francesco, abbiamo fatto
22:45il nostro solito giro completo, abbiamo anche aperto una finestra per il futuro. Ci fermiamo
22:55qui, diamo appuntamento a tutti i nostri affezionati ascoltatori alla prossima puntata,
23:01le ringraziamo, ringrazio te e ci vediamo alla prossima. Grazie a te Dario e grazie a chi ci ha
23:09seguito.

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