• mese scorso
Fare il giornalista o il comunicatore oggi impone la conoscenza necessaria dei nuovi paradigmi di tutto il sistema di comunicazione totalmente basato e assoggettato alle regole ai diktat della Digital Transformation.

Approfondisci il contenuto su Money.it: https://www.money.it/Book-Calling-la-Digital
Abbonati a Money.it - naviga senza pubblicità e scopri tutti i contenuti premium dedicati agli abbonati: https://premium.money.it/

Category

🗞
Novità
Trascrizione
00:00Attivo in Italia e in Est Europa ha iniziato giovanissimo il 2011,
00:05quando ha iniziato a lavorare in Italia e in Est Europa.
00:09L'attivo ha iniziato a lavorare in Italia e in Est Europa
00:13quando ha iniziato a lavorare in Italia e in Est Europa.
00:17L'attivo ha iniziato a lavorare in Italia e in Est Europa.
00:21L'attivo ha iniziato a lavorare in Italia e in Est Europa.
00:26Attivo in Italia e in Est Europa ha iniziato giovanissimo a lavorare in varie redazioni,
00:31tra cui anche quella di Radio Radicale,
00:34per spostarsi poi nel marketing con un forte orientamento sulla Search Engine Optimization,
00:40specializzazione che gli ha permesso di salire in cattedra presso prestigiosi atenei,
00:45quali il Politecnico di Milano e la Lewis & Labs.
00:49Spirito eclettico, dinamico, perennemente affamato di conoscenza,
00:53di cui non si mostra mai sazio, trova il tempo di fondare due web agency,
00:57di collaborare con la suite internazionale Sam Rush,
01:00per poi tornare al suo primo grande amore, il giornalismo.
01:04A oggi Benedetto Motisi è il direttore responsabile di Junglam,
01:08magazine sul lifestyle, ed è autore e contributore di diversi testi
01:13dedicati al marketing e alla comunicazione.
01:16La sua ultima fatica letteraria è prontuario di comunicazione digitale,
01:20edito da Maggiore Editore.
01:22Oggi è ospite di Money.it per approfondire insieme a noi
01:27una serie di riflessioni scaturite dalla lettura del suo libro.
01:33Ciao Benedetto e grazie di essere il nostro ospite oggi.
01:36Come abbiamo detto in apertura, prontuario di comunicazione digitale,
01:40edito da Maggiore Editore è la tua ultima creatura.
01:43Perché hai sentito l'esigenza di scrivere un libro dedicato alla comunicazione digitale?
01:48E soprattutto, a chi hai rivolto?
01:51Innanzitutto, ciao a tutti e grazie di questa chiacchierata,
01:55di questo spazio che mi dedicate.
01:57Allora, sì, il prontuario di comunicazione digitale
02:01l'ho un po' pezzato soprattutto per i giornalisti
02:05e per chi opera in ambito di comunicazione politica,
02:09rivolgendosi al canale digitale.
02:12Perché questo? Perché ho fatto questa sorta di grosso giro
02:17un po' per fare una citazione musicale,
02:20questi grandi amori che fanno giro in mansi e poi ritornano,
02:23perché dopo ormai una decina d'anni che lavoravo nel settore business,
02:28appunto del marketing digitale,
02:32sono appunto tornato in quello che è stato un po'
02:35nei primi due anni della mia umile carriera,
02:38il mio start, quindi l'ambito giornalistico,
02:41l'ambito puramente editoriale.
02:43Anche per un altro motivo,
02:45perché fondamentalmente il settore di chi ha queste competenze tecniche,
02:50cioè la micronicchia di chi ha queste competenze tecniche,
02:54ancora si parla molto addosso.
02:56Questo praticamente è un po' il mio secondo libro e mezzo,
03:01perché a parte questo ho già pubblicato un altro libro
03:05specificatamente di marketing e ho collaborato con un altro,
03:09ma sono fondamentalmente dei volumi rivolti appunto a questa nicchia
03:13molto ristretta di chi già lavora nell'ambito
03:16e di chi ha questo tipo di competenze
03:19per essere un po' d'acceleratore per le aziende.
03:23Ma sono un po' conoscenze che rimangono chiuse appunto in questo micromondo
03:28dove si è molto abituati a parlarsi addosso,
03:31non che l'ambito giornalistico sia tanto più sano,
03:36ma un po' l'interlocutore finale che quello anche del comune cittadino,
03:41per il quale fondamentalmente sapere,
03:45io cito un po' quello che diceva,
03:47diciamo fondamentalmente che è Social Dilemma,
03:50che ho visto da poco e che citerò spesso,
03:52visto che un po' i temi sono quelli,
03:54essere informati il più possibile a largo spettro su questi temi
03:58permette anche di padroneggiare questo tipo di tecnologie,
04:01per questo è un po' un frontuario,
04:03quindi un libro che dia uno start,
04:05un mindset come dicono quelli studiati
04:09all'approccio alle materie o comunque al mondo digitale,
04:13perché ripeto non è un libro per diventare CEO,
04:15per diventare social media manager,
04:17è un libro per capire quali sono i meccanismi dietro questi mondi,
04:20mondi con i quali soprattutto i giornalisti
04:23e chi si occupa di comunicazione politica
04:25che ha poi un riscontro nel sociale,
04:28fondamentalmente ci si va a scontrare letteralmente
04:32perché effettivamente spesso e volentieri
04:35vediamo delle situazioni, dei casi
04:39che sono veramente al limite del surreale a volte.
04:42Sì sì, sono perfettamente d'accordo con te,
04:45anch'io vengo da poco dalla visione di The Social Dilemma
04:48e ti dico la verità,
04:50pur non essendoci nulla di nuovo
04:53o nulla di cui già non si sapesse prima,
04:58non ci ho dormito la notte,
05:00proprio perché The Social Dilemma
05:03ma anche un po' quello che evidenzi tu nel tuo libro
05:06dimostra che c'è stato un cambio di paradigma comunicativo
05:13negli ultimi tre lustri,
05:16avendo proprio un'accelerazione molto forte,
05:20ma secondo te quali sono gli aspetti
05:22che sono realmente cambiati
05:24e di contro quelli invece che sono rimasti totalmente immutati?
05:31Allora, proprio a questo riguardo
05:33vi ho dedicato un paragrafo specifico del libro.
05:37Quello che mi viene da pensare in prima battuta
05:41è che negli ultimi anni,
05:43soprattutto in ambito informativo,
05:45in ambito editoriale,
05:46viene a sparire completamente quello che è il lettore.
05:50Cioè ad oggi fondamentalmente
05:52se usufruiamo delle informazioni online
05:56noi siamo effettivamente degli utenti, degli utilizzatori,
05:59sempre citando,
06:01ci sono solo due settori
06:04che parlano dei propri clienti come utenti, come users,
06:09fondamentalmente sono quelli del settore delle droghe
06:11e quelli dell'IT.
06:12E effettivamente questa cosa dà da pensare
06:15anche perché ripeto,
06:16in ambito strettamente informativo online,
06:19un po' di dati li ho riportati nel libro,
06:22portali editoriali, portali informativi,
06:26anche di temi di largo consumo,
06:29quindi ripeto che potrebbero leggere mia mamma,
06:33la zia, via discorrendo,
06:34quindi le persone, non gli addetti ai lavori,
06:37quindi le persone comuni, fra virgolette,
06:39hanno dei tempi di permanenza su pagine
06:43che debbero lette di 30 secondi.
06:45Quindi fondamentalmente l'utente scrolla,
06:47l'utente sfrutta il contenuto per risolvere un'esigenza
06:50e questo cambia tutto,
06:51non è un dato curioso,
06:53le persone non leggono più che pizza,
06:56è un po' una rottura di scatole
06:57riuscire a tenerli incollati sulla pagina,
06:59poi fra l'altro sempre a scopo commerciale
07:02perché devono vedere i banner,
07:03devono vedere i video di intermezzo
07:05dai nostri video
07:06che giustamente tutta sta baracca fui silenzi
07:08regge sempre per un discorso di ritorno economico,
07:12altrimenti staremmo online come negli anni 90
07:15per suirci con i mic
07:18a dirci che è bello questo mondo fatato,
07:20non è più un mondo fatato,
07:22io da anni definisco,
07:24poi ognuno decide se è una distopia o un'uronia,
07:28la realizzazione intera
07:31di quello che è un po' l'utopia narco capitalista,
07:35l'incontro perfetto fra domanda e offerta
07:38perché fondamentalmente oggi,
07:40ripeto, canali digitali
07:42ho una esigenza,
07:43la cerco online,
07:44c'è una risposta,
07:45io che offro un contenuto
07:47soffrendo qualcosa che risolve questa esigenza,
07:49non qualcosa per un lettore,
07:50non c'è più in stile sitcom americana degli anni 50
07:54il papà la mattina che si prende fuori dalla porta
07:58il latte col vetro nel giornale
08:00e sta lì mezz'ora a commentare le notizie,
08:02la mattina si svegliamo,
08:04scolliamo piramente i titoli,
08:06quindi con tutte poi le leve psicologiche del caso
08:09per spingerlo meno al click
08:11e questo cambia anche tutto il paradigma informativo,
08:14cambia come le persone percepiscono l'informazione
08:17e poi riescono un po' a disegnare quello che è il loro mondo
08:20e da qui appoggia tutte le altre teorie
08:23sulla filter bubble,
08:25le teorie sulla polarizzazione delle opinioni
08:28perché partono istantaneamente da questo tipo di considerazione
08:32che l'utente sfrutta il contenuto
08:34un contenuto tipo informativo
08:36quindi il contenuto che dovrebbe in realtà arricchirlo
08:38lo sfrutta solo a scopo di risolvere le esigenze al momento
08:42e poi soprattutto questo cosetto qui
08:45quindi lo smartphone
08:47che un po' è stato complice di questo cambio di paradigma
08:51perché io voglio vedere chi legge più di 10 minuti
08:54una notizia sul cellulare
08:56cioè se mi unano gli occhi
08:58e se lo sfrutta più con contenuti di tipo visivo
09:02che ovviamente devono fare leve su altri tipi di stilemi
09:05quindi quasi sempre emozionale
09:07ma raramente di approfondimento
09:10lo stesso social dilemma adesso non è appunto che è la verità rivelata
09:13per chi è del settore ovviamente dice una serie di cose
09:16che sono tra virgolette quotidiane
09:18non dico ovvie, però sono quotidiane
09:20e ovviamente sono toni, uno storytelling
09:24quindi una narrazione che è da essere coinvolgente
09:28quindi magari calcono tanto la mano su certi aspetti
09:31quanto già nei casi specifici
09:36magari bisognerebbe approfondire ancora di più
09:38ovvio che anche quello è pensato per un pubblico
09:43di larga proporzione
09:47quindi certi temi si cerca di manualizzarli
09:50ma di semplificarli
09:52ovvio che ci sono e ci saranno
09:54a parte il mio che è una cosa super entry level
09:56una marea di libri a riguardo
09:58su queste tematiche
10:00ma ovviamente il libro a riguardo se lo legge l'appassionato
10:02se lo legge addette ai lavori
10:04l'ho fatto il social dilemma
10:07ne abbiamo parlato con anche colleghi
10:10tra colleghi
10:12una scoperta dell'acqua calda
10:14ne ho parlato con amici
10:16che magari sono professionisti in altri campi
10:18medici e discorrendo
10:20mi guardavano come a dire
10:22ma quindi tu fai questo
10:24come se fossi una sorta di stregone
10:26che decido delle loro vite
10:28non è che, ripeto, è la mamma pancina
10:30o il tizio boomer di 50 anni sui social
10:32che bene o male non ha capito
10:34e condivide ancora i glitter con i gattini
10:36sono persone comunque
10:38nel loro campo, hanno un loro percorso
10:40e comunque rimangono stupite
10:42da questo tipo di mondo
10:44prendendo le mosse
10:46dalla tua ultima creatura
10:48entrando un pochino nel dettaglio
10:50e anche
10:52da quanto stai riportando
10:54a proposito di
10:56The Social Dilemma
10:58tu a un certo punto ti riferisci
11:00a Google e a Facebook
11:02come a due stargate
11:04necessari per attraversare la rete
11:06stargate che poi hanno
11:08in qualche modo influenzato
11:10anche un tipo di utilizzo
11:12dei contenuti stessi
11:14online
11:16dove il primo, ossia Google
11:18assolve alla funzione
11:20di soddisfare a un bisogno
11:22primario
11:24mentre invece il secondo è come se in qualche modo
11:26sedasse la brama di stima
11:28e di autorealizzazione che
11:30di fatto è insita nella nostra natura
11:32e che tu bene evidenzi
11:34questo libro come fra le altre cose
11:36è ben evidenziato
11:38anche nel docufilm
11:40di Netflix
11:42quello che mi interessava
11:44capire insieme a te
11:46da restituire anche ai nostri
11:48autenti è quanto
11:50secondo te questo stargate
11:52soprattutto lo stargate social
11:54contribuisce
11:56ancora oggi al digital
11:58divide che
12:00purtroppo ahimè
12:02ci contraddistingue
12:04e quanto
12:06chiaramente questo
12:08influisca su una
12:10mancata alfabetizzazione
12:12digitale
12:14non ci dimentichiamo
12:16poi che
12:18noi abbiamo una responsabilità
12:20fondamentalmente sociale
12:22anche nei confronti della
12:24generazione Z che
12:26in questo momento
12:28non è affascinata da social
12:30per nonni come potrebbe
12:32essere Facebook ma
12:34che invece passa sempre più
12:36tempo su TikTok
12:38mi interessava capire un
12:40parere da parte tua
12:42e soprattutto
12:44che tipo di
12:46indicazioni puoi dare in tal
12:48senso
12:50allora si io un po' ho fatto questa
12:52metafora di stargate
12:54che effettivamente da fantascienza ormai
12:56da persona che sta scavallando
12:58la serie oscura quindi
13:00a 35 anni nel mezzo del cammino di
13:02nostra vita quindi neanche sono
13:04più considerabili fra i giovani
13:06però metafore più
13:08più recenti
13:10e difficili da fare
13:12nel campionato di fantascienza
13:14si cioè fondamentalmente
13:16abbiamo questi due portali d'accesso
13:18il sito di stargate all'online
13:20uno che dovrebbe essere un sistema
13:22diciamo aperto che dovrebbe essere Google
13:24in realtà sempre a capo
13:26di un'azienda multinazionale
13:28e soprattutto i social che da questo punto
13:30di vista sono clamorosi perché sono quasi
13:32io ho sempre definito un po'
13:34la riduzione di quello che
13:36è l'online a una sorta di grosso
13:38computer per bambini clementoni
13:40cioè c'è gente che si compra il computer
13:42e c'è online, visita solo
13:44Facebook, non ha la più palla d'idea
13:46la particolare idea di come funzionino
13:48gli altri portali
13:50magari ci arrivano perché riscono su una sponsorizzata di Facebook
13:52ma il concetto di
13:54appunto portale
13:56di ripartenza e di approdo rimane
13:58sempre quel grosso recinto
14:00che poi vanno un po' in antitesi
14:02con quello che era un po' l'internet
14:04degli albori
14:06io poi continuo sempre con la metafora del tipo
14:08prima veramente vent'anni fa
14:10sia a livello poi commerciale perché
14:12adesso inizia un'attività online
14:14vent'anni, quindici anni, pure dieci anni fa
14:16entrare online era un po' come
14:18arrivare nella frontiera del vecchio West
14:20il problema è che adesso siamo arrivati al punto
14:22che intanto nel vecchio West hanno iniziato
14:24a tirare su le città
14:26se noi ci presentiamo
14:28appunto trascinati dal cavallo
14:30pensando di trovare una città poverosa
14:32siamo veramente fuori tempo
14:34ormai le città sono state costruite
14:36e quindi tocca
14:38viverli un po' come se fossero
14:40effettivamente, c'è lo stesso Facebook
14:42ha una popolazione
14:44di utenti attiva che è pari a
14:46una grande
14:48nazione
14:50ma da da pensare
14:52da da pensare anche
14:54l'utilizzo, io questo non ho l'idea che la colpa
14:56non è che di Facebook, si
14:58poi per chi ha approfondito gli studi
15:00a riguardo
15:02adesso si chiama
15:04UX Design
15:06all'epoca si chiamava
15:08di Capitologia, quindi di
15:10utilizzare un po' questi sistemi
15:12per influenzare gli utenti
15:14il motivo per cui
15:16il Facebook è il pulsante del like
15:18per l'utente o anche per l'agente di lavoro
15:20il concetto del disclaimer
15:22se investi qui
15:24promuovi adesso il tuo contenuto
15:26non ti raspendi, cioè già dai termini
15:28utilizzano termini positivi
15:30può essere questa
15:32l'influenza magari a un
15:34utilizzo distorto della rete o non distorto
15:36perché sono cattivi, perché mentalmente ci guadagnano
15:38a scarsa
15:40utilizzazione, io sono poi estremamente
15:42individualista in questo, non credo nel concetto
15:44della mente collettiva
15:46delle soluzioni palate
15:48dall'alto
15:50quando ho iniziato io ho iniziato
15:52col MS-DOS
15:54una cosa proprio super astrusa
15:56perché non riuscivo
15:58cioè prima bisognava mettere le stringhe
16:00di codice per far partire i giochini
16:02sul PC
16:04e fondamentalmente mi sono imparato
16:06con le stringhe di codice a 9 anni
16:08perché altrimenti non potevo giocarci
16:10quindi mi sono ingegnato a farlo, adesso è molto più intuitivo
16:12e non c'è
16:14bisogno di chissà quale conoscenza tecnica
16:16ma anche l'idea di come funzioni dietro
16:18dalla singola persona
16:20dal singolo individuo secondo me si possono
16:22calare dall'alto tutte le soluzioni
16:24e le normative del caso
16:26che in realtà già esistono
16:28è ovvio che
16:30più si fanno ristrette, però stiamo sempre
16:32parlando, se parliamo di massimi sistemi
16:34di aziende che veramente
16:36per continuare con le metafore
16:38fantascientifiche
16:40sono tipo megacorporazioni
16:42quindi io non so
16:44quante soluzioni imposte dall'alto
16:46possono essere efficaci
16:48soprattutto se l'utente stesso
16:50non ha interesse, cioè su Facebook
16:52per carità ha impostato in una certa
16:54maniera per sviluppare
16:56le polarizzazioni
16:58delle discussioni e tutto
17:00ma se l'utente medio si fa influenzare
17:02dal primo clickbait di turno
17:04se mia mamma poi mi manda tramite
17:06Whatsapp fra un padre pio
17:08e un gattino
17:10se ti mangi il pollo
17:12ti cresce il seno
17:14a me va benissimo
17:16tutto, però lì la colpa
17:18non è chi è dell'online, ciò dello strumento
17:20che cattiva insieme allo strumento è neutro
17:22toccherebbe effettivamente
17:24quanto meno
17:26incoraggiare i percorsi
17:28di acquisizione di queste competenze
17:30digitali
17:32fermo restando che già ci stanno
17:34gli strumenti online
17:36disponibili, poi ripeto
17:38i sistemi in sé sono costruiti
17:40per guadagnare, a prescindere
17:42che siano
17:44storture o meno
17:46di fatto
17:48è sempre un discorso
17:50legato a un certo tipo di
17:52educazione tecnologica
17:54o comunque un'educazione
17:56alla privacy o anche
17:58alla privatezza come dicono in ambito
18:00psicologico
18:02forse è questo il tassello che manca
18:04di fatto
18:06sia che parliamo di
18:08piattaforme social
18:10sia che parliamo di editori online
18:12c'è una costante comune
18:14ossia
18:16l'attenzione che entrambi
18:18richiedono all'utente
18:20che in quel momento
18:22sta navigando o
18:24scrollando sul proprio sito
18:26a proposito quindi
18:28degli editori online
18:30chiaramente loro si
18:32sfidano a colpi di audience
18:34a chi
18:36l'abbia più numerosa
18:38e a quali posizionamenti
18:40poi riescono a ottenere
18:42sui ranking
18:44di categoria, soprattutto
18:46quelli dettati
18:48dai certificatori terzi che possono
18:50essere Audiweb
18:52o Comscore
18:54nello specifico nel tuo libro tu
18:56riporti una tabella di Audiweb
18:58che ti chiederei
19:00di commentare insieme
19:04Sì, praticamente ho ripreso
19:06una tabella di Audiweb sul libro
19:08più che altro
19:10perché è riconosciuto
19:12i dati sono tali come sono riconosciuti
19:16da un insieme di operatori
19:18come attendibili
19:20ho riportato Audiweb
19:22ho voluto riportare anche quelli di Comscore
19:24come dati aperti, in realtà poi sappiamo bene
19:26come ho detto i lavori che questi dati
19:28sono anche offensati da altri tipi di metriche
19:30ora senza scendere troppo
19:32nel dettaglio
19:34su Audiweb fondamentalmente
19:36andiamo a riportare i portali che
19:38stanno su Audiweb
19:40che fondamentalmente sono iscritti a quel tipo di
19:42servizio, vada a sé
19:44che magari ci sono in quella classifica
19:46che mancano portali
19:48che hanno deciso di non esserci
19:52ugualmente al
19:54concetto che c'era un tempo
19:56adesso lo vedo sempre meno, del famoso Alexa rank
19:58che per anni
20:00per anni pensavano
20:02che influisse la doseo, quando in realtà
20:04essendo una metrica esterna
20:06quello che è un po' il costrutto
20:08Google lasciava
20:10un po' il tempo che trovava, quindi in realtà
20:12soprattutto i dati, io sono sempre di
20:14un'idea, online i dati sono
20:16da una parte mai assoluti
20:18perché fondamentalmente sono
20:20vanno letti, vanno interpretati
20:22e vanno messi
20:24in un loro contesto
20:26che è un po' la
20:28corrispettiva umana del ci sono tanti colleghi
20:30che non sono visibili
20:34veramente mi mettono anche a me i piedi in testa
20:36non mi ne frega assolutamente nulla di essere visibile
20:38e si fanno i fatti loro
20:40e fanno progetti di successo molto
20:42più proficui rispetto
20:44a colleghi che stanno tutto il tempo
20:46a calcare i palchi
20:48perché è un altro tipo di
20:50scelta
20:52anche di percezione che viene data
20:54ugualmente quello
20:56che succede con le metriche, le metriche
20:58a loro volta, essendo per numeriche, tutto online
21:00tutto quello che è numerico è overclockabile
21:02che è quello che succederà poco
21:04con questi dati online
21:06vengono dati, scusate il gioco di parole
21:08i dati vengono presi come
21:10attendibili quando in realtà
21:12vanno approfonditi gli stessi poi
21:14dati che restituiscono i tool esterni
21:16a Google, che fanno delle
21:18interpretazioni
21:20che poi lasciano campo aperto
21:22per le strutture che siano fake follower
21:24e via discorrendo
21:26lì c'è un mondo
21:28più il dato fondamentalmente
21:30è manipolabile
21:32più si apre un mondo che
21:34anche lì necessita
21:36di più competenze per essere in realtà
21:38debbancato, per essere
21:40effettivamente preso
21:42come poi dato effettivamente reale
21:44questa cosa è
21:46clamorosa, anzi
21:48è un tema sempre più grande
21:50sulle fake news, su questo tipo di media
21:52esattamente
21:54infatti hai anticipato
21:56una domanda che mi sta
21:58molto al cuore, come ha detto
22:00ai lavori, ma anche soprattutto come
22:02utente
22:04tu apri e chiudi il tuo libro
22:06con una spina nel fianco
22:08della comunicazione contemporanea
22:10ossia il marketing
22:12delle fake news
22:14e quel sottile confine che si viene a creare
22:16tra vero e verosimile
22:18nel momento in cui si pone
22:20all'attenzione di un utente
22:22una notizia che potrebbe
22:24essere vera, generando
22:26il fenomeno del clickbaiting che hai
22:28già ampiamente descritto
22:30quello che però
22:32sarebbe interessante capire
22:34insieme a te
22:36è perché sono così efficaci
22:38e se secondo te
22:40si arriverà mai ad arginare
22:42o a regolamentare
22:44questo
22:46nuovo flusso di comunicazione?
22:50A riguardo, anche qui
22:52in realtà ci sono
22:54già delle
22:56normative
22:58se non estremamente specifiche
23:00comunque che rimandano a un certo codice
23:02deontologico, nel caso giornalistico
23:04si rifà il testo
23:06unico dei doveri del giornalista
23:08che risale, va da memoria
23:10a febbraio 2016
23:12quindi neanche troppo
23:14indietro nel tempo
23:16il problema risponde sempre
23:18al concetto di idea di business
23:20ad oggi, se
23:22rimaniamo nel campo informativo
23:24se io
23:26portale editoriale, poi posso anche
23:28e torniamo al discorso dell'autorevolezza
23:30dei dati, posso anche non essere scritto all'albo
23:32anzi mi viene pure più comodo perché
23:34non devo rispondere a nessuno
23:36se oggi io portale editoriale
23:38creo dei contenuti
23:40chiamiamoli verosimili
23:42chiamamoli comunque che si rifanno a
23:44fondamentalmente
23:46dei luoghi comuni
23:48e questi sono cliccati
23:50a me frega poco di regolare
23:52notizie che siano attendibili
23:54l'importante è che cliccano e si donano la pubblicità
23:56per quanto sia
23:58feroce e senza
24:00dio sto tipo di logica
24:02ma succede anche sui portali
24:04come posso dire
24:06effettivamente registrate
24:08sulle grosse testate
24:10quindi
24:12sono un po' parenti, sono cugini
24:14dal clickbait sul caso di Cronaca
24:16che dopo un quarto d'ora mette in evidenza
24:18i profili facebook
24:20dell'assassino
24:22o dell'assassinato
24:24facendoci una narrazione sopra
24:26perché fondamentalmente sai che il tuo pubblico
24:28piace quello e non il fatto
24:30quanto è assimilabile
24:32rispetto a una fake news
24:34se poi quella persona è incriminata
24:36si scopre che in realtà non è coinvolta nel caso
24:38comunque a livello di opinione pubblica
24:40tu gli hai distrutto la vita
24:42hai messo in piazza quello che fondamentalmente
24:44quella persona ha già
24:46mostrato all'aria di sé
24:48ma l'hai messa in una narrazione totalmente
24:52diciamo a critica
24:54fatta unicamente per fare click
24:56e questa cosa
24:58c'è un problema, ripeto, non solo
25:00di ontologico, la carta c'è
25:02delle normative ci sono
25:04non vengono applicate perché altrimenti
25:06sono applicate da una parte
25:08purtroppo e torniamo al discorso dell'educazione
25:10non c'è pubblico di riferimento
25:12perché il pubblico di riferimento è ineducato al riguardo
25:14e dall'altra parte crolla tutto il sistema
25:16perché banalmente non si clicca
25:18io sto vedendo questo periodo
25:20come hanno contattato un periodo di colleghi
25:22da portali editoriali
25:24che cercano di portare avanti
25:26questo concetto di informazione seria
25:28negli ultimi mesi
25:30hanno preso delle legnate
25:32terrificante in livello di ritorno
25:34di attenzione agli utenti
25:36si sta rivolgendo sempre di più a temi
25:38di scarso profilo
25:40io stesso lavoro tanto
25:42con il gossip, fondamentalmente con il gossip rosa
25:44quindi proprio sulle cosettine
25:46che non fanno del male
25:48a nessuno, mettiamolo così
25:50ma c'è un interesse su questi temi che è molto più alto
25:52e lì è proprio
25:54l'essere umano ormai
25:56senza antropologico
25:58che è un po' da andare ad aggiustare
26:00la fake news purtroppo
26:02è una conseguenza di questo sistema
26:04di questo tipo di sistema economico
26:06perché ripeto, se è quantitativo
26:08se io c'ho più click
26:10invece del discorso di Mattarella
26:12c'ho su la notizia
26:14pseudo-ladiceria
26:16mettiamolo così
26:18su
26:20a Roma era stato un caso
26:22clamoroso che è stato smontato
26:24su i Rom che rubano l'auto
26:26della polizia, poi era un'auto
26:28di smessa vicino a città
26:30l'autore ha pensato per una settimana su sta roba
26:32perché l'utente ci cliccava
26:34perché veniva adattata
26:36di volta in volta per
26:38diciamo, riuscire a
26:40attastare con gli uomini di pancia
26:42succede questo anche a livello politico
26:44io non so dire ai giusto e sbagliato
26:46facciamo i sacerdoti
26:48della verità
26:50il problema è che funziona
26:52le cose non vanno fatte
26:54se hanno
26:56un'utilità
26:58quando scoprirà
27:00farà un botto clamoroso
27:02perché ci vuol involgere tutti
27:04il problema è che
27:06la visione a lungo termine
27:08non è più una cosa
27:10ricercata, si va veramente
27:12soprattutto a questo periodo poi si naviga
27:14molto a vista e quindi di questo
27:16tipo di approccio
27:18ultra
27:20rapido, quindi non verificato
27:22totalmente di pancia
27:24se c'è un'esplosione clamorosa
27:26se non è sui contenuti e su quello che è
27:28tutto il contorno poi pubblicitario
27:30basta vedere, aprire un qualsiasi portale
27:32editoriale, fare due scroll
27:34e vedere sotto che razza di contenuti correlati
27:36vengono dati, l'unica cosa
27:38che viene da pensare
27:40è che magari le nuove generazioni siano
27:44magari un po' più
27:46insensibili o già educate a capire
27:48che sono una marea di decavolate
27:50ma questo è anche un dovere
27:52nostro però no?
27:54Nel senso quello di instaurare
27:56un certo tipo di educazione
27:58quantomeno un certo tipo di consapevolezza
28:00perché il momento in cui c'è consapevolezza
28:02c'è possibilità di scelta
28:04senza andare a giudicare
28:06il mezzo, anch'io non vado a
28:08demonizzare la tecnologia
28:10di fatto si demonizza
28:12l'uso che se ne falla
28:14dove diventi improprio
28:16o non consapevole
28:20il problema è appunto questo
28:22il problema ad oggi è
28:24che l'uso
28:26distorto
28:28di questo mezzo
28:30è più lucrativo
28:32dell'uso
28:34diciamo
28:36etico, mettiamolo così
28:38quindi è normale
28:40che essendo comunque
28:42torniamo alla cosa iniziale
28:44essendo un incrocio perfetto fra domande e offerta
28:46il problema è che se la domanda
28:48è di scarso profilo l'offerta non potrà mai
28:50essere di livello superiore
28:52e sta cosa diventa
28:54il famoso cane che si morde la coda
28:56ora per quanto uno può fare
28:58informazioni consapevoli, io parlo poi a proposito
29:00dei portali
29:02che poi di questo ne fanno bandiera
29:04i veri portali
29:06diciamo di antibufala
29:08di debunking delle bufale
29:10il problema è che ci guardiamo sempre fra i redditti lavori
29:12la sconfitta
29:14adesso con quel sonno della ragione
29:16di st'epoca è
29:18diciamo il famoso
29:20ma non uomo comune
29:22a me sono capitati anche colleghi
29:24che hanno condiviso delle fregnazze atomiche
29:26si può dire, spero
29:28se non mi ripade dopo
29:30e
29:32poi gli ho detto tranquillamente poi in privato
29:34ma che cavolo condividi
29:36ma non lo capisci
29:38si vede fra l'altro dai siti, dai sitacci
29:40quindi anche dici è una fonte attendibile
29:42la risposta è stata
29:44ma potrebbe anche essere vero
29:46che
29:48argomentazioni gli porti
29:50cioè il problema rimane quello
29:52è sempre quel confine tra vero e verosimile
29:54che poi anima
29:56tutto questo commercato
29:58di fatto
30:00ti ammette pure
30:02io citavo pure Stavolini
30:04che appunto questo
30:06intrattenitore che di volta in volta
30:08lui interpreta dei personaggi diversi
30:10interpreta magari
30:12l'operatore della Fiat
30:14perché la Fiat poteva pagare
30:16lo stipendio faraonico
30:18a Cristiano Ronaldo, ovviamente è una cavolata
30:20senza arte né parte
30:22lui lo fa un po' per intrattenere
30:24un po' per mettere a nudo questo tipo di mentalità
30:26di discorsi
30:28gli utenti, anche se glielo spieghi
30:30o pensano
30:32mi stai dicendo una cavolata, è vera questa cosa
30:34perché conferma quello del loro suo
30:36valore di base, quindi ovvero
30:38che è una persona che appena accalci
30:40il pallone non dovrebbe guadagnare tanto
30:42a prescindere che poi quella notizia sia vera e falsa
30:44il problema è questo perché diventa tutto poi
30:46polarizzazione, diventa tutto tifoseria
30:48non si può ragionare con un tifoso di una squadra
30:50cioè con un tifoso del Milan
30:52del Juventus o dell'Inter
30:54se io con la tua squadra fa schifo, anche se ti porto
30:56argomentazioni tecniche
30:58tattiche, che quest'anno la tua squadra gioca male
31:00comunque quello te la difenderà
31:02se è un tifoso di quelli accaniti
31:04il problema è che l'utente medio sta diventando
31:06accanito
31:08difensore di quelli che sono i suoi valori
31:10per quanto poi siano valori
31:12che cozzono con altri
31:14non c'è più condivisione
31:16c'è per l'appunto
31:18questa divisione, questa polarizzazione
31:20su ogni e ogni tematica
31:22e sta cosa diventa
31:24problematica, che poi
31:26le piattaforme
31:28per motivi economici sono costruite così
31:30e agevano questo modo di ragionare
31:32quello è un vero problema, però
31:34è sempre quel tipo
31:36di discorso
31:38che toccherebbe
31:40effettivamente fare
31:42lo sforzo del singolo
31:44per quanto sono estremamente individualista
31:46credo più che sia
31:48l'utente singolo, che sia la persona
31:50singola che deve spezzare
31:52le sue catene, perché se deve arrivare dall'alto
31:54più libera
31:56la vedo molto
31:58buia la situazione, cioè ci credo
32:00poco
32:02Confidiamo allora
32:04che almeno le nuove generazioni
32:06come dire, ci possano dare
32:08soddisfazione. Ti faccio
32:10un'ultima domanda
32:12tu in prontuario di comunicazione
32:14digitale
32:16ospiti le voci di quattro professionisti
32:18del settore
32:20che ci diamo in ordine di
32:22apparizione, Luca Ferlaino
32:24Tommaso Longobardi, Dimitri Stagnitto
32:26e Markian Jurnetes
32:28quanto sono stati fondamentali
32:30nel corso della tua carriera
32:32il confronto e la contaminazione
32:34con altri
32:36professionisti
32:38seppur a volte in maniera
32:40virtuale
32:42Sì, per la fine avviene tutto
32:44in maniera virtuale
32:46perché fondamentalmente
32:48cioè
32:50il concetto dello smart working
32:52in realtà per il nostro settore
32:54diciamo
32:56lo adoperava da un bel po' di tempo
32:58io sarebbe così
33:0010 anni che non ho più
33:02l'ufficio fisico, fortunatamente
33:04perché c'è proprio tutto lo sbattimento
33:06che ne concerne
33:08Sì, la contaminazione
33:10è un po' la parola chiave perché è stata
33:12un qualcosa di effettivamente
33:14vitale, sia come scambio di idee
33:16perché torniamo al concetto del
33:18se io rimanevo nel mio piccolo campo
33:20di specializzazione della SEO
33:22a parte forse oggi avrei fatto più la fame
33:24rispetto a prima
33:26ma più che altro perché
33:28diventa
33:30ogni vena
33:32inizia poi ad esaurirsi o comunque
33:34torniamo al discorso sempre della corsa all'oro
33:36del far west, inizia poi
33:38a istituzionalizzarsi, a monestamente
33:40istituzionalizzarmi
33:42non me ne è mai fregato nulla
33:44quindi una volta che
33:46finiscio un po'
33:48quella spinta iniziale
33:50un po' anche per natura mia sono
33:52un po' spinto a cambiare
33:54in questo caso è stato un po' un ritorno
33:56portando un po' a quelle che erano questo tipo di competenze
33:58in un ambito dove queste competenze
34:00ad oggi colpevolmente
34:02lapidano
34:04quindi questa cosa diventa fondamentale
34:06ma non solo riguardo alle competenze
34:08di comunicazione ma anche
34:10a tutt'altro ambito
34:12io faccio un po' questo esempio
34:14e
34:16teniamo da conto che tanti
34:18appunto di quegli che fanno
34:20gli addetti lavori in questo settore che hanno successo
34:22di base hanno successo al momento in cui
34:24smettono di essere
34:26dei meri tecnici e diventano
34:28a loro volta
34:30utilizzano queste loro capacità
34:32per fare
34:34altro nel momento effettivamente
34:36a livello umano qui di togliere le soddisfazioni
34:38a livello umano si arricchisce
34:40non si arricchisce ugualmente tanto poi
34:42non basta che si va a vedere
34:44anche nel libro
34:46le carriere di questi quattro amici
34:48io li considero amici se non hanno neanche
34:50coinvolti e
34:52hanno carriere
34:54anche su strati totalmente
34:56differenti fra di loro
34:58e ognuno
35:00ha comunque fatto
35:02imparare ma arricchito in un ambito
35:04particolare o in qualcosa
35:06che può essere utilizzato su altro
35:08perché altrimenti, ripeto
35:10uno continua a fare il famoso
35:12nerd, il famoso laboratorio
35:14ma rimane confinato
35:16in quel tipo di viaria e questa cosa
35:18dovrebbe avvenire penso un po' poi per tutti
35:20dal singolo utente che
35:22per esempio io seguo anche
35:24tanti
35:26voci diverse
35:28a livello
35:30anche politico, cioè non è che mi seguo
35:32solo le pagine di quelli che la penso come
35:34le seguo tutte, non per fare
35:36casino o per andare a rompere le scatole
35:38proprio per capire
35:40pure quali sono
35:42certi tipi di concetti
35:44perché sono su un argomento
35:46che magari dovrebbe essere qualcosa di logico
35:48qualcuno dice che
35:50quell'oggetto è nero
35:52qualcun altro dice che l'oggetto è bianco
35:54quando per logiche
35:56diverse ognuno potrebbe anche avere ragione
35:58quindi quell'oggetto di che colore è
36:00veramente o comunque si può trovare un punto
36:02di incrocio ad arrivare al grigio
36:04arrivare ad una sfumatura che possa
36:06soddisfare entrambi
36:08che se si adesso
36:10continuiamo a fare gli schieramenti
36:12ripeto a livello professionale
36:14secondo me è una morte proprio
36:16a livello umano peggio ancora
36:18mi sento perché abbiamo visto un po'
36:20quello che sta apportando, insomma, questo modo di ragionare
36:22ripeto
36:24fino a un certo punto
36:26le posso dare la colpa
36:28come sono stati strutturati questi sistemi
36:30questi stargate
36:32tutto quello che un po' viene chiamato il mordo virtuale
36:34il problema è
36:36sempre quello del ad oggi
36:38non ci sono scuse, ci può essere la sovranformazione
36:40quindi c'è
36:42una sorta di bulimia informativa
36:44ed è difficile trovare qualcosa
36:46che sia effettivamente di valore
36:48non so come cercare qualcosa di valore
36:50nel cesto di cd dell'autobrill
36:52però
36:54se scavi qualcosa ancora trovi
36:56il problema è la voglia di scavare
36:58del singolo individuo
37:00se non si attiva
37:02questo tipo di scintilla
37:04soprattutto in quest'epoca
37:08veramente c'è tutto a portata di mano
37:10questo da una parte può portare
37:12all'impigrimento
37:14e questo tipo di spinta
37:16dall'altra parte
37:18ti da per un mano
37:20una serie di potenzialità infinite
37:24io su questa cosa ripeto
37:26a parte l'imprimido
37:28è comunque una cosa super entry level
37:30per scrivere questo mio
37:32mi sono documentato
37:34non solo in italiano, anche in altre lingue
37:36ma se ne parla da anni ormai
37:38ora non è per forza una cosa da detti ai lavori
37:40è qualcosa che coinvolge tutti
37:42è qualcosa che coinvolge anche
37:44chi è totalmente strano
37:46magari nella sua professionalità
37:48a questo tipo di approccio
37:50utilizza solo questi strumenti
37:52per diletto
37:54ma quasi è come prendere la macchina
37:56ad oggi chi cavolo si metterebbe in macchina
37:58senza patente, senza saper guidare
38:00è prassi
38:02andarsi a prendere la patente e imparare a guidare
38:04questa è la stessa cosa sull'online
38:06nessuno
38:08solo un fuori di testa
38:10mi mette in macchina
38:12non so come si accende un motore
38:14sull'online invece si fa tranquillamente
38:16se non passa questo pensiero
38:18secondo me è poi inutile parlare
38:20di transformation
38:22è un discorso
38:24di una scintilla individuale
38:26assolutamente
38:28assolutamente
38:30dimentichiamo
38:32citando ormai è diventato
38:34ormai è diventato
38:36il nostro mantra
38:38anche uno degli aspetti di The Social Dilemma
38:40se un prodotto è gratis
38:42quel prodotto sei tu
38:44per fortuna però
38:46ci sono ancora persone
38:48e professionisti come te
38:50che hanno voglia di usare il cervello
38:52e hanno soprattutto
38:54il desiderio di entrare
38:56in comunicazione con gli altri
38:58affinché venga mantenuto
39:00vivo il confronto
39:02anche su temi
39:04non diciamo
39:06non necessariamente concordi
39:08perché poi
39:10ha reso il professionista
39:12che sei oggi
39:14grazie mille
39:16Benedetto io ti ringrazio
39:18tantissimo
39:20mostro nuovamente
39:22la tua ultima creatura
39:24io lo consiglio vivamente
39:26l'ho divorato in un
39:28giorno intero prendendo anche
39:30molti appunti
39:32e traendo anche tutta una serie
39:34di stimoli ed è stato anche
39:36il propedeutico alla visione
39:38di questo docufilm
39:40che ha finito di togliermi
39:42il sonno. Ciao Benedetto
39:44grazie mille
39:46a te grazie mille
39:48ciao a tutti

Consigliato