L’amministratore delegato di illycaffè, Massimiliano Pogliani, ci racconta i cambiamenti nei consumi e come la sua azienda ha saputo decifrare il cambiamento senza snaturare la sua identità.
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NovitàTrascrizione
00:00Buonasera a tutti, dopo l'ultima intervista che abbiamo fatto sia a Gianluigi Ballarani
00:18che a Riccardo Donadon, siamo tornati con un'altra intervista che guarda sempre al
00:24mondo del business. Questa volta siamo con Massimiliano Pogliani, amministratore delegato
00:30di Illy. Grazie per aver accettato il nostro invito qui su money.it. Grazie a Marta per
00:36avermi invitato, ciao. Allora, diciamo che siamo in un periodo abbastanza complicato,
00:45no? Per questo io, diciamo, questa intervista volevo cominciarla proiettandoci già nella
00:52situazione che stiamo vivendo ad oggi, che ovviamente è la situazione post-covid, poi in
00:57realtà siamo ancora nel mezzo della pandemia, però possiamo chiamarla magari post-covid perché
01:02un po' i consumi sono ripartiti. Ecco, io volevo chiederti come sono ripartiti i consumi in questa
01:13fase, diciamo che è ancora pandemica, ma insomma un po' l'economia è ripresa. Ecco, comunque tu
01:21dirigi un'azienda che attiva in più paesi del mondo. Qual è lo scenario che vedi ad oggi?
01:27Ma giustamente io parto proprio dalla tua domanda che hai avuto la situazione post-covid,
01:33dicendo ma è proprio post oppure no? Diciamo che ci stiamo un po' abituando al fatto che forse il
01:37post non ci sarà mai, no? Dobbiamo abituarci a una realtà che è cambiata e secondo me per
01:43tutti le aziende in generale, poi in particolare le aziende del caffè hanno un impatto legato ai
01:49consumi fuori casa, certamente. Bisogna sempre distinguere tra un evento come il covid, che
01:54ovviamente è un evento che non si poteva prevedere, nessuno poteva prevedere, nessuno
01:57aveva mai affrontato prima lato aziende, ma lato anche paesi, governi, eccetera. Sempre prevedere
02:04quali sono gli effetti, diciamo, così permanenti e quali che sono gli effetti contingenti in una
02:09cosa del genere, no? Proprio per capire poi dopo quello che sarà l'impatto più di lungo termine.
02:14Allora, certamente per quanto riguarda i consumi fuori casa, all'inizio e diciamo l'anno 2020,
02:22quando si pensava che poi verso l'estate tutto fosse già finito, c'è stato poi l'effetto
02:27ovviamente del lockdown che ha spostato drasticamente tutti i consumi, in particolare
02:31sia del food and beverage, nei consumi a casa rispetto ai consumi fatti fuori casa in generale,
02:37perché fuori casa si riguardano hotel, restauranti e caffè, ma riguarda anche gli uffici e tutti i
02:43luoghi di lavoro, stazioni, aeroporti, eccetera. Quindi il consumo fuori casa in generale. E quindi
02:51questo cosa vuol dire? Che è un effetto che sicuramente è un effetto legato alla contingenza
02:56del momento, ma non certamente legato a un cambiamento degli usi dei costumi degli
03:02italiani, ma anche degli altri paesi esteri, perché abbiamo visto, abbiamo avuto la prova
03:07con quell'estate lì, che appena hanno potuto riaprire, le persone sono tornate al bar, al ristorante,
03:13eccetera, anche più di prima. Tanto è vero che ricordo che quell'estate proprio noi come
03:17ille abbiamo venduto quasi di più che l'estate precedente che non c'era il covid, proprio in quel
03:21trimestre lì, che aveva fatto tutti un po' sperare va bene finita siamo fuori. Poi ovviamente la storia
03:27è già quello che è successo e quindi c'è stata poi la seconda ondata, terza, adesso siamo anche
03:32nella quarta e quindi si è cominciato a vedere un po' gli effetti un po' più di lungo termine,
03:38diciamo di questa pandemia. E quindi la gente ha cominciato anche un po' ad abituarsi a questa
03:44nuova maniera di lavorare, perché ovviamente lo smart working nel lockdown non era certamente una
03:50scelta, ma era un'imposizione perché non si poteva andare a lavorare. Adesso sempre di più sta
03:55diventando una maniera veramente smart, perché prima quando sei obbligato a fare qualcosa non
04:00ci dite di smart, non essere obbligato a fare qualcosa. Quindi il remote working è diventato
04:05veramente smart se viene utilizzato proprio come una maniera per trovare un'alternativa al lavoro,
04:12diciamo in presenza, ma in maniera proprio blended, cioè utilizzando quello che è il
04:18meglio per la persona e per l'azienda in quel momento, nel senso che magari io devo fare un
04:22lavoro particolare su cui richiede una concentrazione mia particolare eccetera,
04:26posso anche starmene a casa a farlo da solo. Magari devo lavorare in team con altre persone
04:31su qualcosa di più creativo eccetera, è molto meglio essere in presenza. Ecco, dare la possibilità
04:36alle persone di scegliere, secondo me questo è uno degli effetti invece permanenti del covid,
04:41che ha dato proprio a tutti, non solo ai giovani, ma tutte le persone che lavorano, una dimensione
04:47diversa nella maniera di approcciare il lavoro. Cioè lavorare non è più andare a lavorare, cioè
04:51prendere, uscire di casa, prendere il treno, la macchina eccetera, andare in un posto e tornare a
04:56casa, ma è lavorare, puoi lavorare ovunque tu sei, lo puoi fare con strumenti appunto digitali,
05:02svolgere un compito indipendentemente dal luogo dove tu sei e approcciare questo in maniera molto
05:09flessibile è secondo me una maniera molto moderna e molto smart di lavorare, che secondo me in
05:15futuro sarà destinata a rimanere. Abbiamo visto invece per quanto riguarda i consumi, che c'è
05:20stato ovviamente una ripresa, quello che vediamo, ritornando al punto iniziale, è che certamente le
05:27persone sono tornate ad uscire, però ancora manca diciamo il livello che avevamo pre-pandemia, per
05:33esempio avendo una prospettiva che guarda al di fuori dell'Italia, quello che manca non sono i
05:38posti aperti, adesso a parte le ultime notizie del lockdown in Olanda, in Austria eccetera, ma
05:44manca tutta una serie di clienti che prima c'erano, cioè tutti per esempio i business traveller
05:49mancano, perché tutte le persone che prima costantemente viaggiavano e quindi consumavano
05:54negli alberghi, nei bar, nei ristoranti, all'aeroporto eccetera, questi mancano. Gli effetti di lungo
05:59termine su questa maniera di lavorare sullo smart working, anche questo ha un impatto, perché noi
06:03avevamo per esempio, fornivamo un caffè a determinate società che adesso i collaboratori
06:11sono ancora a casa o vanno poco in ufficio, quindi il consumo in ufficio è ridotto e poi c'è un
06:17effetto che magari pochi riescono a percepire, ma questo fatto di uscire un po' della logica che
06:23fino al 2019 sembrava normale, casa, esco da casa, vado al lavoro e al massimo faccio la pausa caffè
06:29sotto il lavoro o la pausa pranzo eccetera, adesso la gente ha una gestione del tempo molto più
06:34flessibile e quindi si distribuisce anche sul territorio in maniera diversa, cioè non è più,
06:39le persone magari hanno più adesso bar o ristoranti di riferimento perché magari, non so,
06:45decidono che oggi, questa mattina non lavoro, lavorerò il pomeriggio o la sera e utilizzo il
06:54tempo della mattina per fare delle commissioni personali e magari vado in un posto e consumo
06:58il mio caffè o la pausa pranzo in un posto dove prima invece non ci sarà mai andato perché avevo
07:04il tradizionale schema casa lavoro o lavoro casa, quindi anche questo porta a una ridistribuzione
07:09dei consumi sul territorio. A tendere stiamo vedendo un ritorno in generale però sicuramente
07:19non siamo ancora arrivati, fatto se noi vogliamo facciamo 100 quello che è il livello dei consumi
07:24nel fuori casa pre pandemia, non siamo ancora arrivati a quel livello, diciamo che siamo ancora
07:28un 10-15 per cento sotto, ma niente a che vedere con i picchi di meno 30, 40, 50, anche 60 che
07:36poteva toccare i periodi più duri dove c'era il lockdown dappertutto e non solo in Italia.
07:41Sì, ci sono tutta una serie di, secondo me, di considerazioni molto interessanti che hai fatto
07:47che mi ricordano anche un po' quelle che al suo tempo mi fece anche Ottarelli quando era appena
07:52cominciata la pandemia, lui diceva in realtà dopo, dice di solito, dopo un periodo di crisi di solito
07:58si riparte al picco, effettivamente è un po' quello che tu appunto mi stai dicendo come appunto un
08:06personaggio che all'interno del mondo del business effettivamente c'è la voglia di ripartire,
08:10l'abbiamo visto anche adesso col nostro pil che inaspettatamente è salito, non si capisce come,
08:15e anche un po' il discorso di come appunto un'azienda grande come Illy si approccia a quello
08:23che è un mondo nuovo, perché giustamente come hai detto purtroppo dovremmo conviverci, no?
08:28Convivere, esatto, e separare questi due elementi perché la voglia di tornare a consumare fuori
08:34casa c'è sempre stata e c'è ancora adesso se non più di prima. Quello che per esempio è cambiato
08:39è che secondo me oggi c'è un'attenzione ancora di più del consumatore a, se io vado fuori casa visto
08:47che ho provato, cosa vuol dire non poterlo non poterlo fare? Un approccio un po' meno meccanico,
08:53sono più una ricerca di esperienze più autentiche, ho più attenzione anche alla qualità del punto
08:58vendita dove vado, anche componenti come l'igiene del punto vendita che una volta si dava per scontato
09:06anche se certamente scontato non è, una particolare attenzione a come la pulizia del locale, la qualità
09:13dell'offerta, la qualità del servizio che magari una volta si tendeva ormai a dare per scontato e
09:18si accettavano invece anche magari situazioni non certamente ottimali. Qui mi collego al discorso
09:25appunto della qualità, perché diciamo anche studiando un po' quello che ovviamente è il
09:31vostro settore, di cui ovviamente io come penso chi ci ascolta non sono esperta, diciamo che
09:38mi ha un po' sorpreso il fatto che di base voi vendete un caffè che è premium price rispetto
09:44magari ad altri fornitori o comunque ad altri vostri competitor e mi ha molto colpita anche
09:52studiando economia perché diciamo in un mercato dove la pressione è quasi sempre scaricata sul
09:57prezzo voi comunque riuscite ad essere insomma dei colossi del caffè nonostante comunque il
10:04prezzo e ovviamente immagino che sia qualcosa relativo alla qualità, immagino io. Certo, allora
10:10appunto che hai studiato economia, secondo me. Ma è il primo anno di economia però. Il segreto
10:16è considerare il prezzo mai come una variabile indipendente ma come una variabile dipendente e
10:26quindi non dire va bene io sono premium perché costo caro, non vuol dire niente questo,
10:33cioè il prezzo elevato è funzione di quello che tu fai, è funzione della qualità ma non solo la
10:41qualità del suo prodotto ma la qualità percepita dal tuo consumatore, è funzione di come tu riesci
10:46a comunicare questo tipo di posizionamento, questo tipo di qualità del tuo prodotto, è
10:51funzione del fatto di essere molto coerente tra quello che dici e quello che fai, sono tutti
10:59elementi che contribuiscono a diciamo a quella che si chiama in economia increase the custom
11:05willingness to pay, lavorando su elementi materiali e immateriali quindi anche sulla
11:10componente di servizio, di ascolto che per un'azienda può anche essere la componente
11:14di relazione col cliente, sul crm eccetera, aumenti quello che è il valore percepito che
11:20il consumatore d'altro prodotto e quindi la sua volontà di pagarlo di più per una qualità a tutto
11:26tondo effettivamente più elevata di quella della concorrenza. Ecco questo è un po' il segreto
11:32perché chiaramente se si comincia invece subito a parlare di prezzo poi è la concorrenza basata
11:37solo sul prezzo che esiste ma non riguarda i prodotti premium, è una concorrenza che
11:43invece va proprio giocata sulla qualità del prodotto, sul valore intrinseco che tu riesci
11:49ad aggiungere al tuo prodotto in tutti i sensi sia materiale che immateriale in maniera che il
11:54consumatore veda quasi naturale questo tipo di prezzo quando acquista il tuo prodotto e quando
11:59per esempio parlo di qualità percepita lo vedo sotto i due aspetti, sull'aspetto che la qualità
12:05per essere percepita richiede anche una certa expertise da parte del consumatore per saper
12:10giudicare la bontà di un prodotto meno e quindi come aziende soprattutto aziende che fanno qualità
12:15e leader investire anche nell'education quindi noi investiamo molto in quella che si chiama
12:20coffee culture che si rivolge non solo agli esperti della ristorazione ai coffee growers
12:27eccetera ma anche i consumatori perché tanto più tu sei in grado di riconoscere la qualità
12:31tanto più la cercherai e tanto più sarai disposto a pagare per ottenere questa qualità ma dall'altra
12:36parte essendo per esempio il caffè un prodotto di trasformazione uno non compra l'espresso sullo
12:42shelf del supermercato lo compra e lo beve, va trasformato e quindi per quanto tu possa controllare
12:48tutta la finiera dalla selezione dei chi che ha la produzione al processing al packaging eccetera
12:55e poi alla fine c'è qualcuno che il tuo prodotto lo trasforma e quindi lavorare fortemente anche
13:01per trasferire la conoscenza agli operatori del settore e quindi agli operatori dell'oreca in
13:06questo caso cioè ai bar e ristoranti eccetera permette che tutto quello che tu hai investito
13:11in qualità fino a portare il caffè nel luogo del consumo non venga poi rovinato da
13:17una preparazione che non sia adeguata quindi qualità sia percepita dal consumatore ma percepita poi
13:22effettivamente la tazza tenendo conto che chi lo deve trasformare deve sapere come trattare
13:27questo tipo di prodotto assolutamente sicuramente è un insieme di fattori come come giustamente hai
13:34detto a volte si tende magari anche a semplificare la cosa dicendo qualità però poi giustamente
13:39bisogna capire che cosa vuol dire qualità non basta dire qualità esatto e poi soprattutto è
13:46molto meglio avere una diciamo un'offerta una value proposition il cui valore si è espresso
13:53sulla combinazione di diversi elementi dove tu cerchi di essere meglio ma non è meglio in senso
13:58assoluto ma meglio qualcosa che è rilevante per il tuo consumatore e anche perché la combinazione
14:03di diversi elementi crea proprio una combinazione di cose unica che anche più difficile da copiare
14:09per il competito se tu basi tutto il tuo vantaggio competito sull'unico elemento lo beccano e te lo
14:15cambiano subito esattamente mentre se è la combinazione di più elementi proprio nella
14:20combinazione come la combinazione da cassaforte esiste una sola che apre la porta e quindi è
14:24molto più solida e inattaccabile dalla concorrenza a proposito di questo no appunto diciamo prima che
14:33il lì come penso che sappiano tutti è un brand globale e io diciamo mi soffermerei tra tre
14:41mercati che sono quello europeo quello asiatico e quello diciamo americano quindi usa no secondo
14:48te anche alla luce di come sono cambiati i paradigmi ad oggi quali sono le differenze più
14:54significative che tu vedi tra questi tre mercati che poi in realtà sono anche tre mercati soprattutto
15:00se ci soffermiamo su asia e usa molto grandi però anche molto diversi no tra di loro poi
15:07ovviamente considerando anche l'assetto europeo visto che siamo in europa ecco diciamo che come
15:13tutto le differenze sono basate il food ha anche una tradizione anche molto locale noi abbiamo
15:19scelto di essere appunto un marchio premium è un marchio che è nato da un po' dal sogno del
15:25fondatore che era voglio offrire il miglior caffè al mondo quindi se tu parti da questo sogno del
15:301933 tu dici ok se tu vuoi essere il migliore there is only one best no e quindi abbiamo detto
15:35c'è un solo brand un solo blend che è il lì e noi abbiamo diverse abbiamo solo quello perché
15:41se vogliamo fare di tutto essere ossessionati dalla qualità dobbiamo concettarci sono solo
15:47quindi a partire da questo unico blend come abbiamo poi approcciato invece differenti
15:51mercati abbiamo detto tenendo fermo quello che il blend e da cui si deriva attraverso l'espresso
15:57diciamo la sua espressione più sinfonica più diciamo che esprime la massima intensità aromatica
16:06esistono poi altri metodi di consumazione nel mondo esistono altri metodi di preparazione
16:11quindi tenendo fermo quello che il blend e quello che lo chiamiamo lì test cioè il test
16:18che tu devi sentire sempre lo stesso ovunque tu sia nel mondo e ovunque tu beva il nostro caffè
16:25poi abbiamo declinato questo in differenti metodi di preparazione perché bisogna rendersi conto che
16:30per esempio non so il 50 per cento più del 50 per cento della consumazione per esempio del caffè
16:36negli stati uniti è caffè filter coffee quindi noi abbiamo studiato il nostro blend in maniera
16:45tale che in preparazione anche il filter coffee riesca a esprimere la complessità aromatica la
16:49bontà del nostro del nostro del nostro blend preparato anche in maniera espresso quindi
16:55abbiamo approcciato anche nuove modalità di consumo per esempio il cold brew che in
17:00america sta molto è molto apprezzato per esempio dai giovani il ready to drink abbiamo anche
17:07sviluppato per esempio il nostro questo nostro brand nell'instant che per esempio sappiamo che
17:13in inghilterra anche lì più della metà della popolazione consuma instant alla mattina preferiscono
17:19tutti bere l'instant e poi magari il caffè nel pomeriggio quindi ecco avere un unico brand un
17:25unico blend e poi a differenti modalità di consumo vuoi anche il caffè porzionati differenti tipi
17:32di sistemi porzionati proprio per dare la possibilità a tutti i consumatori di diciamo
17:38poter degustare il nostro caffè ovunque lo si trovano e lo riconoscono anche subito
17:44proprio perché noi manteniamo costante quello che quello che dicevo lì di taste e soprattutto
17:50l'assenza di difetti la qualità totale che ti posso assicurare che molto spesso si trovano in
17:57caffè e non c'è bisogno di andare all'estero anche in italia a volte si bevono dei caffè fortemente
18:02difettati e però il consumatore tornando al punto di prima della cultura no molte volte non se ne
18:08accorge per quello che è importante per chi fa qualità quindi non solo per noi per tutti quelli
18:13che fanno qualità investire anche in nella cultura e quindi diciamo trasferire questa
18:20conoscenza al consumatore no perché se tu perché il caffè diciamo ha una vita molto più breve per
18:26esempio del vino no oggi nel vino anche il consumatore medio che beve non beve vino però
18:33sa riconoscere i difetti maggiori no se io sono sicuro non so se tu bevi vino ma se ti do un
18:38bicchiere di vino anche che non sia un Chateau Lafitte del 56 se sa di tappo tu me lo senti
18:45sento ecco posso assicurare che molti caffè che sanno di tappo ovviamente è un altro tipo di
18:52difetto un difetto simile che non è molto grave come il tappo del vino si trova in tantissimi
18:58caffè che si bevono in Italia e la gente li beve tranquillamente e non se ne accorge quindi vedi
19:03che tutto l'investimento che tu fai in qualità se poi non c'è un consumatore che riesce a percepirlo
19:09rischia di diventare un solo un costo non più un investimento per l'azienda quindi è importante
19:15agire su due fronti sì poi insomma anche questa cosa che hai detto è molto interessante anche
19:20approcciandoci a quello che è il mondo di oggi perché non basta non basta più il prodotto è
19:27fondamentale se non è quello non vai da nessuna parte però non basta più solo il prodotto nel
19:31mondo in cui viviamo oggi che è un mondo estremamente competitivo e poi anche dove le
19:36dinamiche sono sempre più complesse quindi anche il discorso di investire in quella che è la cultura
19:40del consumatore anche pensando al mondo di oggi è una mossa estremamente azzeccata intelligente
19:46per affrontare anche quello che è il paradigma attuale che è in costante mutazione e attaccandomi
19:53a questo diciamo che ormai quasi tutti i brand si inseriscono all'interno di quelli che possiamo
19:59dire sono i rush del momento insomma quello che va quello che va no come ad esempio la
20:05sostenibilità che insomma è un tema i brand insomma cercano in tutte le maniere no di portare
20:12avanti poi chi meglio chi meno chi meno ecco chi peggio e volevo appunto domandarti secondo te
20:18qual è il confine tra l'ecosostenibilità quindi essere sostenibili e tra quello che è il green
20:26washing che perché per chi non lo sapesse il green washing magari lo spiego il green washing è
20:31essenzialmente cavalcare un'onda però in maniera veramente evidente ecco senza poi effettivamente
20:37far qualcosa di concreto secondo me il confine secondo me sta proprio nella coerenza tra lo
20:48storytelling e lo story doing perché appunto è importantissimo fare le cose e fare le cose giuste
20:57prima di raccontarle ed è soprattutto dire ciò che si fa e fare ciò che si dice no nel senso che è
21:05importantissimo che le aziende abbiano un approccio serio rispetto a questi problemi e non lo vedono
21:12appunto come solo uno strumento per inserirsi in una in una come dicevi tu prima in una trend
21:20no allora diciamo che questo insieme alla digitalizzazione sono due degli effetti
21:26permanenti del covid no sicuramente la digitalizzazione non abbiamo parlato con un aspetto
21:30importantissimo il secondo è un'attenzione oramai a tutti i livelli dell'aspetto della sostenibilità
21:36ma sostenibilità in senso ampio sostenibilità in questo caso ambientale ma anche economica anche
21:42sociale su tutto quello che riguarda il gender balance diversity inclusion e quindi questo tipo
21:50di attenzione ormai è imprescindibile nell'agire di ogni azienda e anzi direi ancora di più perché
21:56un'azienda proprio una responsabilità tutti noi come individuo abbiamo una responsabilità e le
22:01aziende sono fatte da individui ma l'azienda stessa ha un ruolo ancora più importante di
22:05avere un impatto positivo non solo di business ma sulle persone e sull'ambiente con cui interagisce
22:13quindi per me il fatto di rendere questo parte integrante del modello di business è secondo me
22:20quello che fa la differenza tra fare del green washing invece crederci veramente no deve essere
22:25proprio embedded nell'azienda stessa dai dal piano strategico dai comitati di sostenibilità da ogni
22:32dipartimento che lavora un'azienda deve tenere presente questo in quello che fa tutti i giorni
22:37quindi crederci e farne parte integrante del dna dell'azienda per noi è diciamo è stato quasi una
22:45una ovvietà una conferma perché lo facciamo da tempi non sospetti quindi ernesto illy già 30 anni
22:53fa parlava di qualità sostenibile non puoi definire un prodotto soprattutto premio di qualità se questa
22:59qualità non è sostenibile in tutti i sensi quindi tu non puoi avere un caffè di qualità se poi non
23:06ti occupi anche della qualità della vita dei coffee growers che sono i coloro che poi ti
23:10permettono di ottenere questa materia prima ma la qualità lungo tutta la catena del valore no
23:15tanto è vero che la illy è una è una stakeholder company quindi una società che cura tutti i
23:22portatori di interessi e quindi non solo gli azionisti che vengono solo a fine ma tutti
23:27coloro che sono dentro nella catena del valore a partire dai fornitori dai clienti stessi i
23:34dipendenti dell'azienda quindi tutti devono contribuire al e devono avere un'affetta del
23:39valore generato da lì dall'impresa che sia non solo un'affetta di tipo economico ma anche un
23:46accrescimento del valore personale appunto attraverso il trasferimento della conoscenza
23:50della cultura e quindi questo per noi è importante lo facciamo da sempre e lo facciamo nei tre ambiti
23:56dal punto di vista economico quindi noi non acquistiamo mai caffè ai prezzi del mercato
24:03ma l'acquistiamo con relazioni dirette con i produttori e quindi riconoscendo loro un premio
24:08sul prezzo per la qualità che questi producono e quindi pagandoli in media sempre circa un 30%
24:14più di quello che è il prezzo del mercato insegniamo loro pratiche agronomiche tramite
24:19l'università del caffè nostro green coffee team insegniamo loro come preservare anche la terra
24:26che coltivano in maniera tale da avere un impatto anche loro positivo li aiutiamo a svilupparsi dal
24:31punto di vista sociale quindi con iniziative come come scuole come asili come tutte iniziative che
24:37preservano lo sviluppo della comunità localmente perché il caffè come il vino un caffè che è
24:42legato al territorio quindi non puoi spostare una piantagione da una parte all'altra e pensare
24:46di ottenere la stessa qualità come se io pensassi di fare il brunello di Montalcino in Puglia o il
24:52Bordeaux nel Trentino sono le regioni determina il caffè la stessa cosa quindi ci sono certi tipi
24:58di caffè che esprimono le loro caratteristiche organolettiche solo provenendo da certe particolari
25:04regioni quindi dobbiamo fare in maniera tale che le comunità continuino a svilupparsi in queste
25:08regioni che coltivando il caffè non inquinino e che possono sostenersi economicamente che quindi
25:14non ci sia uno sfruttamento di queste comunità ma che partecipino anche loro alla crescita
25:20dell'azienda e questo l'abbiamo poi addirittura suggellato nel 2019 quando abbiamo deciso di
25:27diventare Società Benefit e quest'anno quando siamo diventati B Corp certificata che vuol dire
25:33proprio in due parole unire gli obiettivi economici reddittuali a obiettivi di impatto
25:40positivo sulle persone d'ambiente non c'è antitesi tra le due cose assolutamente quello che quello che
25:47detto comunque secondo me è davvero è davvero bello e sento che comunque questa è una rubrica
25:52che guardano molti giovani mi è piaciuto tantissimo il fatto che secondo me probabilmente anche uno
25:58dei motivi per i quali il lì ha così tanto una buona reputazione perché è proprio il discorso
26:03no di qualità sostenibile che dicevi prima che diceva il fondatore cioè proprio il discorso di
26:08io cerco la sostenibilità però la ricerco in qualcosa che sia vicino alla mia azienda cioè
26:15senza snaturare l'azienda no tu dicevi il discorso della comunità locale bene c'è la comunità locale
26:20quindi noi lavoriamo su quello lavoriamo sulla formazione lavoriamo sulla terra lavoriamo su
26:24quello che è il caffè che secondo me è qualcosa di molto di molto bello e apportate dei benefici
26:30alla società però senza snaturare il brand invece purtroppo quando si parla di greenwashing che poi
26:36in realtà può essere in bo washing potrebbero essere mille cose è proprio quando il brand si
26:41distacca dal brand no e tu tu non fai più quello ma devi fare campagna pubblicitaria senza ricordarti
26:48quello che fa la tua azienda che è diciamo che quello che siamo prima perché alla fine che cos'è
26:52il brand il brand una promessa che tu fai al tuo costo è l'identità no tu vai contro quello che
26:57tu sei quando prometti qualcosa che poi non mantieni nei fatti perché poi molta gente promette
27:04poi non mantiene è la stessa cosa perché il brand che permette a un prodotto branded di ottenere
27:10anche un premio più elevato questo premio che il consumatore che ti riconosce deve essere poi
27:15effettivamente sostenuto dalla realtà di fatto dietro perché se no e oggi anche grazie alla
27:20digitalizzazione c'è un livello di conoscenza di trasparenza su quello che fanno le aziende
27:24molto più grande oggi immediatamente sai cosa succede da tutte le parti del mondo che una
27:29volta era difficile e basta niente certo e poi confrontare con anche il rovescio della medaglia
27:35che oggi molte appunto notizie false tendenziose girano come se fossero orocolato ma questo fa
27:43parte un po delle anche qui dell'education che soprattutto voi giovani dovete avere nel
27:47saper distinguere diciamo verificare le fonti e capire quello che è un po la diciamo da dove
27:54vengono certe certe notizie ma per me secondo me questo sarà sempre di più importante e poi vediamo
27:59che non solo le aziende oramai sono guardate come proprio quella lente di ingrandimento nel loro
28:05approccio ma anche sempre più i consumatori stessi si dicono ok tu sei un'azienda sostenibile ma io
28:11nei miei comportamenti di consumo sono sostenibile in quello che faccio ecco quindi questo circolo
28:16virtuoso tra consumatori e aziende vedo il futuro dove dove dove non esisteranno secondo me spero
28:24più da 5 10 anni aziende insostenibili chiamiamole così semplicemente perché non ci saranno più
28:30consumatori disposti ad acquistare da aziende non sostenibili e quindi in gioco forza il mercato ci
28:35porterà tutti verso una direzione più positiva però dobbiamo noi in questo momento essere anche
28:42di esempio noi quindi anche il fatto di essere b corp non è solo un impegno che prendiamo noi
28:46ma ecco un esempio che cerchiamo di dare anche altre aziende che è possibile fare business crescere
28:52fare profitto ma anche avere un impatto positivo sulle persone sono via ecco io spero che insomma
28:57questo questo invito venga venga colto poi da chi ascolterà perché soprattutto i giovani secondo me
29:02su questo devono imparare anche come consumatori a distinguere tra un'azienda che li prende in giro
29:08e invece tra un'azienda che è coerente con i suoi valori sia come lavoratori che come consumatori
29:14io ti ringrazio tantissimo per per il tuo tempo ti ringrazio per essere stato con noi e spero
29:21appunto che tutte le cose che ci siamo detti rimangano in qualche maniera insomma nell'orecchio
29:26di chi ascolterà ecco grazie mille grazie