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In studio Enzo Mauri, opinionista di Radio Roma Magazine, e in collegamento telefonico Susanna Schimperna, giornalista e scrittrice.
Insieme, martedì 22 Marzo 2022 alle ore 18.30, presenteranno il libro di Enzo Mauri "Voci alla radio" (Armando Editore), presso la libreria Eli di Viale Somalia 50, Roma.
Per L'occasione Susanna Schimperna sarà la relatrice e dialogherà con l'autore.

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Trascrizione
00:00Franco battiato, bandiera bianca, un pezzo veramente storico e niente è sempre un piacere di ascoltarlo.
00:07Un album indimenticabile, la voce del padrone.
00:10È stato il primo album italiano a vendere più di un milione di copie.
00:14Grandissimo album.
00:15Eravamo agli inizi degli anni 80, io ho un bellissimo ricordo di questo disco perché ero in gita scolastica, insomma vabbè sono stato ragazzo anch'io.
00:22Buongiorno però, benvenuto Enzo Mauri.
00:24Buongiorno a voi, buongiorno Alessandra, buongiorno Esmeralda, buongiorno Chiara.
00:28Oggi sono, buon pomeriggio ormai vista l'ora, oggi sono qui in diretta quindi in studio.
00:33Finalmente stai con noi. Avevi questo album no?
00:35Sono legatissimo a questo disco perché mi ricorda questa gita scolastica a Venezia con tutto il gruppo, noi compagni di classe che non abbiamo fatto altro che cantare tutte le canzoni dell'album durante l'intera durata della gita.
00:50Poi comunque è un album eccezionale ricordiamocelo.
00:53Il maestro Battiato.
00:54Cucurucu Paloma, insomma tutti gli altri.
00:56Aveva un tratteggio dei sentimenti e delle cose molto particolari.
01:00Un poeta.
01:01Grande Battiato, ci manca.
01:02Ci manca tanto, ci manca, è uno di quegli artisti appunto che ci mancano tantissimo.
01:06Allora intanto ben trovato.
01:08Eccoci.
01:09Siamo qui, vogliamo ricordare perché oggi parliamo di un evento proprio martedì 22 legato alla presentazione ufficiale del tuo libro che ha qui proprio Chiara Proietti, lo facciamo vedere a favore.
01:20Voci alla radio.
01:21Ebbene sì.
01:22Armando Editore.
01:23Il terzo è arrivato, ormai ha poco più di due mesi di vita e sta andando molto bene, sono molto soddisfatto.
01:29Tra l'altro ricordo ai viaggiatori che transitano anche per la capitale che è disponibile alla Borri Books, la libreria della stazione Termini, quella più famosa.
01:39Quindi potete acquistare.
01:40Bella soddisfazione.
01:41Bellissima soddisfazione, è lì brevi mano senza magari aspettare il corriere che ve lo porta, arrivate lì e lo potete tranquillamente acquistare.
01:49E martedì prossimo ci sarà quest'evento alla libreria Eli di Viale Somalia 50A.
01:55Tra l'altro sono in ottima compagnia perché il giorno dopo c'è Pierfrancesco Pingitore e il giorno dopo verrà presentata la biografia di Antonello Falchi.
02:03Capirai.
02:04Inizio io nel mio piccolo insomma, entro diciamo così in punta dei piedi e poi arrivano i grandi dopo di me.
02:11Però ecco ci sarà quest'evento martedì alle 18.30, se volete partecipare potete farlo tranquillamente e anche se arrivate all'ultimo momento non c'è problema.
02:20Libreria Eli di Viale Somalia 50A a Roma ovviamente.
02:23E tra poco avremo in collegamento la giornalista scrittrice, l'autrice Susanna Schimperno che sarà la relatrice con la quale dialogherai.
02:32Un nome importante e ringrazio infatti per avermi assistito in questa iniziativa e quindi parleremo anche di lei, parleremo anche di radio perché non tutti sanno per esempio che Susanna Schimperno, famosa giornalista, famosa scrittrice ma anche famosa astrologa ha iniziato facendo radio.
02:49È una voce radiofonica nonché anche un volto televisivo molto noto nel nostro paese in Italia.
02:55Enzo poi entreremo nel dettaglio dopo.
02:57Vogliamo ricordare che Voci alla Radio fa parte appunto dicevamo di una trilogia.
03:01Ricordiamo i primi due volumi.
03:03Mi fa molto piacere perché c'è anche gente, devo dire che non glielo ho chiesto io, ci mancherebbe altro, c'è gente che addirittura è alla grande ricerca del primo libro che è un pochino più introvabile, quello che è uscito nel 2019 perché vuole completare la trilogia appunto.
03:18Perché è un po' come un bimbo questo libro che è cresciuto pian piano e appunto è diventato maturo e quindi si è evoluto da quello che era quelli della radio del 2019 poi c'è stato qui Radio Libera durante la pandemia.
03:30E me triste ricordo da questo punto di vista ma anche quel libro è andato benissimo e quindi ho pensato di realizzare il terzo che è comunque il più completo.
03:38A dir la verità ci sono fotografie, ci sono un sacco di interviste, più di 80 interviste, addetti ai lavori, ci sono anche antennisti, ci sono anche registi che spesso e volentieri vengono dimenticati.
03:50Qualche giorno fa mi è arrivata una comunicazione da parte di una persona su Facebook e mi diceva ma perché non scrivi un libro sui registi, sui fonici che sono fondamentali pure loro.
04:00E io gli dico ma il tuo libro lo hai letto? Se mi dice una cosa del genere perché ho intervistato loro, ho intervistato anche avvocati perché comunque ai inizi quando non c'era la legge che regolamentava il sistema radio televisivo
04:12spesso e volentieri c'erano delle diatribe tra una radio e l'altra quindi delle cause e c'erano quei pochi avvocati che dovevano in qualche modo improvvisare perché non sapevano bene su quale legge fare leva perché di leggere non ce n'erano.
04:25E ci sono anche loro per descrivere un po' tutta la situazione della radiofonia italiana. Ricordo però che il libro tratta dall'inizio, dagli esordi fino ai giorni nostri.
04:34E dopo entreremo nel dettaglio insomma di tutto quello che hai voluto raccontare della radiofonia non solo nazionale ma anche regionale e locale.
04:41Esatto, c'è anche Radio Roma chiaramente perché Radio Roma non dimentichiamolo è stata una delle prime radio di Roma, anzi ufficialmente è stata la prima anche se non è esattamente così però comunque è la prima.
04:52E è nata nel 75 del giugno del 1975 su tra l'altro input di Virginio Menozzi che era l'imprenditore che è andato in là a Radio Parma.
05:02Virginio Menozzi pensò di aprire una radio anche nella capitale e grazie a lui appunto è nata Radio Roma nel giugno del 1975 e stiamo parlando di una vita fa ormai.
05:13Quando la radio era profondamente diversa ma ne parleremo, ne parleremo naturalmente nel corso della puntata, ascoltiamo Roxanne e poi ci ritroviamo qui con Enzo Mauri.
05:21Wayne Santana e questa è Roxanne qui su Radio Roma, sono le 16.12 e abbiamo un ospite che in realtà è il nostro opinionista fisso Enzo Mauri che sta parlando del suo ultimo libro che io ho letto, ho addivorato, mi manca veramente solo la fine perché devo studiare per gli esami ma è veramente veramente una lettura piacevole.
05:39Eccolo a favore di telecamera, lo potete vedere dal 115 il nostro canale tv digitale terrestre per il Lazio e la Lombardia, l'Emilia Romagna, li salutiamo, gli amici sono sempre collegati spesso con noi al 672.
05:51Enzo, dietro le quinte stavamo parlando, ci stavi raccontando degli aneddoti.
05:56Anche il fatto che una volta c'era l'abitudine di farsi da autoreggia, era abbastanza difficile, questa è un'abitudine che ancora esiste in America per esempio, la maggior parte dei disc jockey americani si fanno autoreggia e qui da noi adesso c'è il fonico, il regista, come è giusto che sia e ci mancherebbe altro.
06:16Però all'inizio quando si iniziava si faceva autoreggia, tant'è vero che io adesso se mi ritrovo magari a lavorare col fonico sono anche un po' spaisato perché io sono sempre del parere che per conoscere bene la radio bisogna mettere le mani in pasta, come si suol dire, per cui anche il lato tecnico è importante, fondamentale.
06:36Lo stiamo comprendendo anche noi, sperimentando. Io non l'avevo mai fatto in questi anni, mi trovavo bene, però in realtà è molto divertente ed anche molto utile, hai detto bene, utilissimo.
06:47Eh sì, infatti, e questo fa parte della storia della radio. Poi lei citava il fatto che sta studiando, diciamo che si occupa di altre cose Smeralda, però è un libro che è stato se vuoi realizzato anche pensando a quelli che magari vogliono conoscere la radio anche a livello didattico.
07:05Sì. Magari affrontano determinate materie che hanno a che fare con i mass media o mass media come dicono quelli che però è una parola latina quindi dicono mass media però in realtà si dovrebbe dire mass media, però va bene e l'ho concepito anche per quelli che la radio la vogliono conoscere, che magari vogliono come dire apprezzarla per lo studio comunque ripeto a livello didattico,
07:31quindi è stato concepito non solo per quelli che la radio la fanno, che magari si rivedranno in molte delle situazioni che sono descritte, ma anche per quelli che la radio la vogliono conoscere, vogliono studiare radio se vuoi e può essere un punto di partenza indubbiamente.
07:45Hai detto bene, benissimo. Allora noi ci ritroviamo tra poco sempre qui su Radio Roma.
07:51Paradise qui su Radio Roma, sono le 16.22 e noi abbiamo un collegamento speciale.
07:56Un collegamento speciale, un grande piacere riaverla con noi, la scrittrice, giornalista, autrice, nonché astrologa, un volto televisivo, una voce anche radiofonica, Susanna Schimperna, buon pomeriggio.
08:07Buon pomeriggio, ciao a tutti. Ciao Susanna. Ciao Enzo.
08:12Ciao Susanna, sei qui con noi perché poi voi due sarete appunto protagonisti dell'evento di presentazione ufficiale del libro di Enzo Mauri martedì 22 a Viale Somalia numero 50.
08:25E lei sarà quella che si dice in gergo la relatrice, quella che condurrà il pomeriggio, faremo una piacevole chiacchierata, abbiamo deciso che sarà soprattutto una cosa divertente,
08:36tra colleghi verranno anche delle personalità della RAI e quindi parleremo di radio e ci divertiremo a parlare un po' di radio.
08:44Cerchiamo anche un po' di esorcizzare questo periodo un po' così, un po' scuro e parliamo finalmente di qualcosa di piacevole.
08:52Susanna dialogherai con Enzo appunto martedì 22 in Viale Somalia 50 e parlerete del libro ma anche dei cambiamenti profondi della radio, soprattutto oggi con l'avvento dei social, del web, Susanna.
09:08Si è cambiato tantissimo, oggi pochi se non quelli che c'erano ricordano il periodo assolutamente magico, strepitoso, libertario, bellissimo ed eccitante e forse potrei continuare fino a domani con gli aggettivi delle cosiddette radio libere perché così si chiamavano.
09:27Nel 1976 quando si disse che il monopolio della RAI non doveva esserci più, fu la Cassazione a dire che non era una cosa costituzionale, già c'erano più di 400 radio pirata ma a quel punto diventarono radio libere e se ne aggiunsero tantissime.
09:49Era un momento eccitante, un momento di pionieri perché quelli che io ho conosciuto all'epoca, che poi erano i direttori delle varie radio in cui ho lavorato, lavorato per modo di dire perché io non prendevo una lira, erano delle persone che avendo sentito che si poteva fare, correvano e mettevano da soli i propri ripetitori, le antenne, le cose.
10:12Era un periodo eccitantissimo e tutto quello che è accaduto dopo è stato grazie alla libertà che c'è stata. Questo modo di fare radio che era improvvisazione, potersi esprimere, dare la linea a tutti in quasi tutte le radio, ma forse in tutte che dici Enzo, si poteva telefonare e parlare in diretta.
10:36Soprattutto i primi tempi sì, anche perché c'erano i famosi programmi di musica a richiesta di dei che si mandavano.
10:45Io mi ricordo che qui a Roma c'erano tantissime radio, tu ti indirizzavi alla radio che faceva più per te, c'era quella più politica, c'era quella più culturale, c'era quella che arronzava un po' tutto, ma gli argomenti erano tantissimi.
11:01Mi ricordo delle dirette sugli UFO durate due ore, delle dirette sull'università, oppure esiste o non esiste Dio. Era bellissimo sentire finalmente la voce delle persone, cosa che era stata fatta dalla RAI con il famoso Chiamate Roma 3131, però fu una rivoluzione.
11:23Sì, perché finalmente le persone ebbero la possibilità di poter dire la propria, di essere protagonisti, un po' come sono protagonisti adesso sui social, tant'è vero che io faccio questo accostamento tra Radio Libere di una volta, ovviamente con i debiti di Strigo, e i social di adesso.
11:40Anche la persona meno conosciuta ha il suo attimo di gloria grazie ai social e allora ce l'aveva grazie alle Radio Libere.
11:49Devo dire che sarebbe bene che si ricordasse tutto questo, che ci si era un pochino abituati ad autolimitarsi, ad evitare di lanciare insulti a casaccio, ma non perché si venisse censurati, ma perché proprio non era utile alla discussione.
12:09E c'erano alcune radio che tenevano, un po' come fenomeni da circo, i molestatori di turno. Ogni radio c'erano due, tre, quattro al massimo, arrivava questo qui, Pincopallo, e tutti ridevano, ma era appunto un fenomeno da baraccone e niente altro.
12:27Gli altri avevano imparato, anche se erano di opinioni diverse, ad esprimersi in modo giusto, perché altrimenti rende impossibile il dialogo. Insomma, io vorrei che si ricordasse questo periodo, non lo faremo.
12:41Martedì Enzo l'ha fatto benissimo, è stato proprio un grande lavoro, questo di voce alla radio, davvero un grande lavoro, perché poi non c'era nessuno in quel momento che non fosse completamente esaltato da quest'idea della radio.
12:57Guarda, io ho visto filare nelle radio in cui ho fatto dei programmi, che poi erano radio che io non so quanti potessero ascoltare, perché ce n'erano così tante che alla fine gli ascoltatori non potevano essere tantissimi, ma io ho visto venire lì, ma proprio con gioia, con tanta voglia di fare qualcosa di nuovo, grossissimi personaggi.
13:21Attori, registi, rettore dell'università, grandi professori, perché? Perché venivano a vedere un mondo nuovo.
13:30Perché era una novità assoluta, era la moda del momento e infatti le radio nascevano come funghi.
13:43Perché sentiamo che cosa dicono gli ascoltatori e qualcuno veramente ci ascolta. E poi Enzo, il divertimento, il grande divertimento di mettere noi dischi, avevamo imparato a fare tutto.
14:08Allora era così. Quindi stavamo lì alla console a mixare, a scegliere tutta la musica che volevamo. È stato poi davvero un bellissimo periodo, anche perché ha insegnato a tanti che poi sono entrati nei network, quando sono stati in network, oppure alla RAI e via così.
14:30Volevo solo ricordare che c'è anche l'intervista a Susanna tra gli ottante operatori riportati all'interno del mio libro, c'è anche un'intervista a Susanna che racconta i suoi trascorsi radiofondici, quindi quello che avete ascoltato lo potrete anche leggere.
14:44Ripartiamo allora da qui.
14:45Dito nella piaga il rettore dall'ultimo Sanremo, Chimica, questo pezzo che ci ha fatti veramente ballare. Io avevo una domanda, noi abbiamo appunto incollegamento per parlare dell'ultimo libro di Enzo Mauri, che è Voce alla radio, e stavamo parlando del ruolo delle radio prima.
15:00Le radio avevano una funzione molto diversa da quella che hanno oggi, ed è stata detta una cosa, secondo me, molto interessante. C'era una sorta di auto non censura, però un'educazione nel modo di esprimersi.
15:10Prima Enzo ha fatto il paragone tra i social e la radio, andando a dire che oggi chi vuole esprimersi si esprime sui social, però manca l'educazione spesso.
15:20Ecco, lo chiediamo, ricordiamo che abbiamo incollegamento alla giornalista, la scrittrice Susanna Schimperna. Che ne pensi di questa riflessione della collega?
15:28Manca totalmente l'educazione, altro che manca un po' l'educazione. Nel 75, 76, 77, io ho cominciato con le radio private nel 76, ma già ce n'erano un po' nel 75.
15:43Che succedeva? Altra epoca, altro modo di parlare. Le persone non erano abituate a dire parolacce normalmente nella vita, a meno che non volessero offendere nel corso di una lite sanguinosa, capisci?
15:58Non erano abituate a stare con i piedi alzati a scuola, c'era proprio tutto un altro mondo. Quando si parlava in radio si era anche giustamente imbarazzati col cuore a mille. Stavi facendo una cosa importante, ti sentivano tutti, c'era tantissima gente che ti ascoltava.
16:20Una volta mi ricordo che telefonò il proprietario di un bellissimo ristorante che era famoso anche per le posate d'oro, d'oro vero, che dava ai suoi clienti, non dava nel senso di regalare, gli facevano usare le posate d'oro, che invitò me e gli ospiti della trasmissione e gli era molto piaciuta.
16:41E allora eri preoccupato di farti capire, di fare bella figura e non avresti mai pensato di fare bella figura esprimendoti a insulti e parolacce. C'era uno su mille che aveva voglia di far sentire quante porcate era capace di dire, ma era un'esibizione stupida a fine a se stessa.
17:06Adesso non c'è niente di tutto questo, perché c'è sempre una forte ansia di protagonismo, ma che si basa sul fatto di essere io, io, io, non essere protagonisti per le idee che porti, per i messaggi che veicoli, per le opinioni che hai e che credi che possano essere interessanti per qualcuno.
17:27Sei protagonista semplicemente perché ci sei. Punto. Finito. E questa cosa naturalmente è terribile e deleteria e questo impedisce sia il dialogo che anche il divertimento che dite voi. Secondo me ci si diverte molto di meno in questo modo.
17:45Un divertimento forzato, molto forzato secondo la mia opinione.
17:49Forse è un po' uno specchio dei tempi se vuoi. La gente ha un po' perso anche il gusto del divertimento.
17:56L'hanno perso sì, ma perdendo la capacità di interessare e di essere interessanti per le proprie idee e chiaramente il divertimento diventa minore perché diventa la parolaccia, diventa il tifo, diventa io ti ho insultato meglio.
18:14Vabbè, ho capito. Quanto dura questo gioco? Poco? Cioè francamente dura pochissimo.
18:21Effettivamente. Hai ragione Susanna, anche l'utilizzo di un certo linguaggio sboccato volto magari a strappare una risata così banale.
18:29Perché poi dietro non c'è niente. Se dietro ci fosse, cioè il divertimento nasce sempre da qualcosa che ti stupisce, da qualcosa che guarda che buffo, guarda che ha detto, guarda qua.
18:41Anche una frase un po' pesante che però sia diversa dal solito. Io sento invece anche a livello di insulti delle cose banalissime. Erano molto più bravi negli insulti romani di cento anni fa.
18:52Era molto più creativi anche negli insulti. Era molto più creativi, guarda.
18:58Sto pensando ogni tanto di buttare frasi romanesco antiche di quelle che mi ricordo da mia nonna lì su Facebook perché non vanno perse queste cose.
19:09Senti ragazzi, so che avete poco tempo, voi siete tanti lì in studio, voglio dare assolutamente spazio a voi e soprattutto a Denzo, quindi vi lascio con un ricordo di un'intervista mancata alla radio.
19:23Ne è venuta in mente perché girando ho visto un libro su Gigi Proietti dove ci sono anche io e un mio ricordo e testimonianza.
19:32La prima volta che ho visto Proietti stavo al teatro Tenda, alla fine mi sono avvicinata, io stavo in una radio privata e ho detto ma avrebbe piacere di venire, mi piacerebbe tanto.
19:42Ah sì sì sì, ecco il mio numero di telefono. Lui mi dà il numero di telefono e io giorno dopo lo chiamo.
19:49Come comincio a parlare lui fa finta di attaccare la segreteria e quindi io dico ma che fa? Finge di essere la segreteria.
20:01Stiamo parlando del periodo di A me gli occhi please, no?
20:06Sì sì bravo, esattamente quel periodo. E lui subito fa, oh e come l'hai scoperto? Ammatte che orecchio! Non è venuto però ci siamo tanto messi a ridere.
20:19Sarebbe stato uno spettacolo.
20:22Guarda che dispiacere che non sia venuto però era così, andavi, parlavi, facevi, era tutto più complicato perché poi i miti, i personaggi importanti, le persone interessanti erano meno avvicinabili che mai
20:42però nello stesso tempo se riuscivi ad avvicinarle perché avevi un po' di spirito di intraprendenza o semplicemente fortuna poi erano molto più disponibili, soprattutto erano tanto tanto disponibili per queste famose radio libere.
20:58Poi per concludere mi hai raccontato e riportato anche nel libro che c'erano degli attori di teatro che dopo lo spettacolo venivano in radio proprio per condurre, per animare, no?
21:09Come no, i fratelli Giuffre, Aldo e Carlo Giuffre dopo lo spettacolo, Stacchi Morti oppure ancora Vispissimi perché poi sai che ti viene tutta l'adrenalina in circolo quando fai teatro.
21:22Oppure Carlo Croccolo, oppure il grande Chet Baker, ci onorò, usiamo questo verbo onorare, ci onorò di una visita.
21:32Ed io ero sola quella notte lì in radio, era Radio 103, ero completamente sola, di solito avevo sempre qualcuno che veniva con me o qualcuno che mi aiutava lì con i messaggi e le cose, lì invece ero sola ma non ci potevo credere anche perché io sentivo tantissimo jazz all'epoca e quindi sapevo chi fosse.
21:54Lui venne portato da una persona che conoscevo, che non era neanche mia amica, che pensa gli disse qualcosa tipo, poi me lo raccontò, dico ma come sei riuscito? Gli ho detto che lo portavo a fare qualcosa di particolare, molto particolare, lo portavo in un posto.
22:12Sono aneddoti stupendi che però dovete venire qui in studio, li facciamo qua.
22:16Ma Susanna potrebbe scrivere un altro libro sulla radio lei.
22:21No, no, io lascio queste cose, poi adesso scrive, io racconto e lui scrive. No, volentieri dai, magari faremo una cosa in studio.
22:30Facciamo una prossima chat, come si dice adesso, e tanto appuntamento, Alessandra se puoi, chi è che mi ha parlato prima, mi ha fatto una domanda, come si chiama?
22:40Esmeralda.
22:42Ecco, diciamo anche ad Esmeralda, insomma, se potete, limitatamente ovviamente i vostri impegni con la radio, soprattutto con la radio perché non è che uno tradisce la radio per andare a sentire parlare di radio, non si può fare, però martedì spero veramente che possiate.
22:59Saremo in tanti.
23:01Saremo in tanti, Susanna. Allora ricordiamo la libreria Eli di Viale Somalia 50 dove appunto dialogherai con Enzo Mauri.
23:08Grazie Susanna, grazie di essere stato.
23:10Grazie a voi, un saluto caro a tutti.
23:12Grazie, grazie Susanna Schimperna, buon lavoro.
23:16Tsunami qui sul Radio Roma, sono le 16.51 e noi siamo quasi in chiusura di questa puntata, no?
23:22Ultimi minuti del rotocalco, notavamo anche la bellezza di Annalisa, oltre la voce, una bellezza d'età aerea molto delicata, bellissima, bellissima artista, bellissima ragazza.
23:30Ultimi minuti da dedicare ovviamente al nostro grande amore che è la radio, Enzo.
23:35La radio, indimenticabile.
23:37Indimenticabile.
23:39Come diceva il compianto Fabrizio Frizzi è come il primo amore che non si scorda mai, come una fidanzata di cui resti sempre perdutamente innamorato.
23:46E devo dire anche l'ultimo nostro amore, non solo il primo ma anche l'ultimo perché noi ancora gli anni passano e siamo qui Enzo.
23:52E siamo ancora qui, fortunatamente.
23:54La radio che dicevamo appunto ha cambiato nei decadi la propria funzione, si ricordiamo la propaganda, no?
24:03Lo dicevamo qualche settimana fa, la radio utilizzata come strumento di propaganda durante la guerra ma anche come fulcro di aggregazione, come educazione anche, no?
24:13Diciamo un po' anche come la televisione, come il maestro Manzi quando insegnava l'italiano.
24:17Oggi è mezzo di intrattenimento, mezzo di flusso, convive con i social, insomma quante anime ha la radio?
24:24Beh la radio si rinnova come giusto che sia perché altrimenti morirebbe.
24:28Quindi si sta adeguando ai tempi, si sta adeguando alla tecnologia e quindi ce la porteremo appresso ancora per parecchio tempo sebbene si fa un gran parlare proprio in queste ore oserei dire dell'FM che potrebbe scomparire da qui a poco.
24:41Addirittura nel giro di due o tre anni.
24:43Di poco tempo perché comunque anche per una questione proprio di risparmio energia perché sappiamo che la crisi che stiamo attraversando influisce anche su determinati costi come le bollette elettriche perché i trasmettitori fanno elettricità.
24:56La gloriosa FM potrebbe sparire.
24:58Potrebbe sparire entro il 2025 l'FM, sarebbe insomma un po' triste se vuoi però è anche, ripeto, specchio dei tempi perché insomma si aprono altre strade per la radio.
25:10Esmeralda tu sei giovane, giovanissima, utilizzi moltissimo i social come strumento anche di lavoro però sei nata anche tu, ami la radio moltissimo, tu sei nata nel mondo web.
25:19Sì sì, infatti questa cosa che ha detto Enzo non è che mi piace tanto, ci ho fatto appena in tempo arrivare sull'FM perché è colpa mia, la sto facendo estinguere.
25:28No perché comunque il web radio è molto diverso, i tempi sono diversi, certo magari cambierà la forma della web radio, non lo so, non riesco a immaginarmi una radio senza FM.
25:35Beh si sta parlando anche della tecnologia DAB, soprattutto quella digitale, che comunque è un altro tipo di tecnologia per cui l'FM non verrebbe più sfruttato, verrebbe sfruttata.
25:46La DAB è il futuro.
25:48La DAB è il futuro però secondo me convivranno, come sta succedendo già adesso, entrambe le tecnologie ancora per un po', anche perché gli italiani sono abbastanza, come dire…
25:58Abitudinari.
26:00Abitudinari, brava, quindi non sopportano molto i cambiamenti.
26:02È tipo il passaggio all'auto elettrica, che ancora ce ne vorranno tanti.
26:06Si devono abituare, ci vuole tempo per abituare l'italiano medio ai cambiamenti, per cui non so se effettivamente nel 2025 potrà sparire la FM.
26:14Nel caso rimarrebbe la radiovisione, la DAB appunto il futuro e il web.
26:19E il web, esatto.
26:21Vedremo perché se ne sta parlando lo leggiamo da più parti e più fonti.
26:25Allora Enzo, ricordiamo l'evento di martedì prossimo.
26:29La prima presentazione a Roma e spero che ce ne siano anche altre, anzi già vi posso anticipare che ce ne saranno anche altre, però intanto questa è la prima ufficiale alla libreria Eli di Viale Somaglia 50A.
26:41Ci saranno tanti ospiti radiofonici, già ve lo posso preannunciare.
26:45Ci sarò io per parlare di voce alla radio, ci sarà soprattutto Susanna Schimperna come relatrice e soprattutto ci divertiremo un sacco, non ci sono dubbi.
26:53Ringraziamo ancora Susanna Schimperna, ringraziamo te cari ascoltatori.
26:57Ricordiamo l'orario, scusami perché magari è alle 18.30.
27:01Viale Somaglia 50, libreria Eli, cerchiamo di andare anche chi ci ascolta, è un'occasione davvero imperdibile per conoscere Enzo, Susanna Schimperna e molti addetti ai lavori che saranno presenti.
27:12Allora io direi anche di non perdere domani la cucina in tazza.
27:15Assolutamente, infatti noi ci vediamo domani sempre dalle 14 alle 17 qui su Radio Roma, intanto buona serata e ciao ragazzi a domani.
27:23Buona serata a tutti voi.

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