00:00 Inizio
03:37 “Aiutiamoli a casa loro”: la solidarietà che crea sviluppo. In collegamento Fra Luca Santato, frate cappuccino missionario in Mozambico
26:40 Lavoro, finanziati fondi per aree di crisi di Frosinone e Rieti. In collegamento Enzo Valente, Segretario provinciale Ugl Frosinone
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NovitàTrascrizione
00:00Extra, tutti i colori dell'attualità, con Claudio Michalizio.
00:05Bentornati, bentornati a destra, in questa puntata vogliamo provare a raccontarvi come
00:13si svolge una missione in un paese lontano, quando si ha un obiettivo da raggiungere come
00:19strappare ad una vita di povertà bambini e ragazzi che magari hanno la fortuna o la
00:26sfortuna di sorgere in zone del nostro pianeta meno fortunate delle nostre, in caso specifico
00:33oggi andremo a raccontare quello che sta succedendo da qualche mese a questa parte con una missione
00:39in Mozambico e lo faremo con un ospite che ci raggiungerà tra qualche istante, prima
00:45come sempre la copertina di Silvia Corsi ci aiuta a inquadrare il tema di puntata.
00:50Aiutiamoli a casa loro, ormai è uno slogan di cui la politica si è appropriata negli
00:55ultimi anni, ma questa è in fondo una delle ricette che gli antropologi da sempre suggeriscono
01:01per provare a gestire il fenomeno dell'immigrazione, come insegna la storia l'uomo ha sempre sentito
01:06il bisogno e l'esigenza di migrare e tra i fattori che sin dalla notte dei tempi lo
01:11hanno spinto a lasciare la propria terra di origine, c'è la ricerca di condizioni di
01:15vita migliori, quando nasce e cresce in un contesto di povertà dove anche procurarsi
01:20di che vivere ogni giorno è un'impresa disperata e mancano servizi essenziali e opportunità
01:25di miglioramento, la necessità di fuggire altrove diventa di vitale importanza.
01:29Ma non è soltanto la fame o la ricerca di migliori condizioni di vita a mettere gambe
01:34ai popoli.
01:35La cronaca di questi ultimi decenni insegna che si fugge dalla guerra, come conferma drammaticamente
01:40anche il conflitto in Ucraina, ma anche dalla siccità e dalle inondazioni che per effetto
01:45dei cambiamenti climatici saranno sempre più frequenti e devastanti.
01:49Ma se contro le catastrofi ambientali si può fare poco se non cercare di mitigare gli effetti
01:54e cambiando le politiche globali, contro i fattori economici e sociali la comunità
01:59internazionale ma anche i singoli stati possono fare molto per cambiare le condizioni in cui
02:04vivono le popolazioni più povere e in difficoltà.
02:07Lo hanno capito da decenni le organizzazioni no profit religiose e laiche che attraverso
02:13le missioni portano aiuti immediati e progetti di sviluppo che, partendo spesso dalla sanità
02:18e dall'istruzione, costruiscono i presupposti per un miglioramento delle condizioni di vita,
02:23della creazione di opportunità lavorative o di vere e proprie attività di impresa.
02:28Tutti presupposti che possono contribuire al cambiamento e a rendere meno in ospitali
02:32luoghi poveri di risorse e di opportunità, dove altrimenti l'unica speranza di sopravvivenza
02:38resta proprio la fuga.
02:39Allora noi in questa puntata di Estra vogliamo raccontare proprio come si costruisce la speranza
02:47in una terra lontana come può essere appunto il Mozambico, il nostro ospite è Fraluca
02:53Santato, lui è un frate Capuccino originario del Veneto, è missionario da qualche anno
03:00in Mozambico ed è collegato con noi da Lecce, buonasera e benvenuto a Estra.
03:05Buonasera a tutti e grazie per l'opportunità.
03:08Voi state lavorando, lei è uno dei coordinatori di un progetto che è la Fattoria della Fraternità,
03:15così è stato ribattezzato da noi giornalisti, che vuole dare una risposta alla situazione
03:22di disagio, di povertà, di precarietà che vivono i bambini e in generale i minori che
03:29vivono in una località del Mozambico che è Boane, che è tra l'altro non lontanissima
03:34dalla capitale, giusto?
03:36Sì, noi abbiamo cercato da un anno e mezzo di pensare a questo progetto perché proprio
03:43nella parte centrale della città, ma appunto la capitale, c'è una grande discarica a
03:48cielo aperto, purtroppo frequentata da tanti bambini e ragazzi abbandonati e vogliamo toglierli
03:54da questa situazione di precarietà e portarli a vivere in campagna dove una fattoria potrebbe
04:00essere per loro un'opportunità di poter costruire un futuro più dignitoso a livello
04:06umano e a livello di scuola.
04:08Ecco, Fra Luca, noi tra l'altro stiamo vedendo alcune immagini di questi ragazzi, sono tutti
04:13bambini perché immagino che forse arrivino appena all'età dell'adolescenza, questo per
04:18dargli l'idea di come davvero sono molto piccoli, il cui destino oggi è quello di lavorare
04:25in mezzo ai rifiuti, per quale motivo?
04:27Beh, perché innanzitutto sono bambini orfani, bambini abbandonati e bambini appunto anche
04:36scappati da certe situazioni di precariato familiare che pensano che nella discarica
04:40possano trovare la possibilità di vivere e da soli non ce la fanno perché vivono in
04:47situazioni veramente drammatiche e attualmente nella discarica sono censiti più di 1000
04:52bambini e ragazzi che ci vivono e il desiderio è quello appunto di togliere da queste situazioni
04:57di precariato e dare loro una possibilità per il futuro.
05:02Parliamo di questo progetto, lei in questi giorni è in Italia ma fa la spola con questo
05:09paese africano di cui, devo dire la verità, poco si parla anche da parte di noi giornalisti,
05:17non è uno di quegli stati di cui spesso si ha modo di leggere sui giornali, noi siamo
05:23abituati forse a concentrarci soprattutto ai paesi dell'area nord del continente africano
05:30e invece il Monzambico sfugge un po' alle logiche dell'informazione, le posso chiedere
05:35intanto perché secondo lei e qual è la condizione di questo stato, di questo paese?
05:40Il Monzambico è uno stato molto giovane, fino a 30 anni fa c'è stata una guerra molto
05:47sanguinosa che ha ancora oggi effetti sulla popolazione, il fatto che si parla poco di
05:54questi paesi perché essendo molto poveri sono fuori anche dalle leggi del commercio,
06:00dello sviluppo e solamente attraverso la presenza della Chiesa e di vari ONG come diceva la
06:07Cupertina c'è la possibilità di poter dare loro un futuro, però sono paesi che
06:11dal punto di vista anche politico, sociale, economico valgono veramente poco.
06:17Paesi dove ovviamente si vive in condizioni di assoluta indigenza,
06:22immagino che il livello di povertà qui sia ai livelli massimi, giusto?
06:27Sì, il Monzambico purtroppo è uno dei paesi più poveri del mondo essendo anche molto grande,
06:34ma soprattutto sviluppato solo nella parte costiera dell'oceano indiano, dunque è un
06:39paese che veramente ha un precariato sociale, nella scuola, a livello sanitario molto evidente.
06:46Ecco, le posso chiedere di aiutarci a capire come è nata intanto questa fattoria della
06:53fraternità che so che è un progetto che un po' parla anche romano, tra l'altro lei è di origini
06:59venete se non ricordo male, di quale zona del veneto in particolare?
07:03Io sono della bassa veronese, della provincia di bassa veronese insomma, piena campagna.
07:09Quindi arriva da una zona di campagna e è a capo di questo progetto che in qualche
07:16modo ha radici anche romane, vero?
07:18Sì, perché noi come fratti cappuccini abbiamo la curia generale a Roma,
07:23dunque ci siamo sentiti anche così nella massima libertà di poterlo condividere non
07:30solo a Roma ma a tutta Italia perché noi fratti cappuccini abbiamo la fortuna di essere in quasi
07:35tutte le regioni d'Italia, tante città, i nostri conventi sono presenti.
07:39Io non lo vedo come un progetto legato solo alla mia terra, al Veneto, ma un progetto che
07:45può essere la possibilità per tante persone di essere anche non solo attente dal punto di vista
07:51della solidarietà ma un domani anche dare il loro contributo venendo giù in Mozambico a aiutare
07:57proprio questo progetto a svilupparsi.
07:58Cerchiamo che volontari e persone disponibili anche ad aiutarci nella formazione di questi ragazzi.
08:05Ecco, qui c'è una parola chiave che lei ha ricordato, formazione.
08:09Nella copertina che ha preceduto questa nostra chiacchierata fra Luca lei avrà sentito che noi
08:15abbiamo cercato di provare a dare spiegazioni a un tema che è quello dell'immigrazione che lei sa
08:20che è molto divisivo nel dibattito politico nazionale, ma non è che in giro per l'Europa
08:25o anche oltreoceano ci siano umori differenti quando si parla di come affrontare il tema
08:32della migrazione ed è evidente che se uno non sta bene nel posto dove è nato abbia il bisogno di
08:40trovare condizioni di vita migliore. Il vostro progetto cerca proprio di creare i presupposti
08:45perché questi giovani che già oggi voi strappate alla povertà, strappate a una vita di miseria in
08:51mezzo ai rifiuti possano un giorno non solo essere autosufficienti per sé e per le proprie famiglie
08:57ma possono rappresentare l'inizio di un progesso di riscatto di quella zona del
09:02Mozambico dove operate, da qui la formazione. E' un po' questo il progetto di vita che voi state
09:07cercando di creare? Sì, è proprio giusto quello che lei dice perché appunto il Mozambico è un paese
09:14molto povero ma ci sono risorse che permettono ai ragazzi delle future generazioni di poter trovare
09:20un futuro e noi crediamo molto nella fattoria come il lavoro della campagna perché la terra
09:25del Mozambico è una terra molto fertile, ricca di sali, che insegnati i bambini un po' alcuni
09:32fondamenti dell'agricoltura possono domani essere degli agricoltori dignitosi in Mozambico,
09:38ma non solo. C'è la possibilità di imparare a lavorare in legname, di poter imparare anche a
09:44pescare, a coltivare animali da cortile, c'è soltanto possibilità perché i bambini e i ragazzi
09:49possono veramente sognare la loro vita lì in Mozambico. Se il Mozambico non offrisse opportunità
09:55dal punto di vista del futuro sarebbe il primo a chiedere di potergli dare una possibilità di
10:00venire in Europa, in Italia a studiare, ma siccome il Mozambico ha queste possibilità noi crediamo
10:04che è giusto che loro possano in futuro dire io voglio vivere qui in Mozambico. Ecco, tra poco vi
10:13spiegheremo cosa sta nascendo a Buane, in questa località a pochi chilometri dalla capitale del
10:19Mozambico. Non è soltanto un centro di accoglienza per questi giovani bambini,
10:24più delle volte sono orfani o che vivono in condizioni di assoluta indigenza, tanto che vanno
10:30a cercare il cibo nelle discariche, ma vi daremo conto anche di un progetto che è quello di creare
10:35proprio delle opportunità di crescita, di formazione e poi anche di lavoro. Lo diciamo
10:40subito però, Fra Luca, tra l'altro l'accostamento con la pubblicità che io tra poco darò secondo
10:48me serve anche un po' a scuoterle coscienze. Voi però avete bisogno di risorse, avete bisogno di
10:53aiuti, perché il vostro progetto a questo punto è quasi in dirittura d'arrivo, ma avete bisogno
10:59che la comunità, anche chi ci sta ascoltando con i propri mezzi, ovviamente sono momenti difficili
11:05per tutti, vi dia una mano, giusto? Certo, sì, infatti io come ha detto lei all'inizio sono
11:12a Veneto, ma perché sono a Lecce? Perché per esempio a Lecce, sono qui proprio nell'ospedale
11:17della città di Lecce, c'è un'associazione di medici che ha dato la sua disponibilità per venire
11:22giù in Mozambico, perché dentro questo progetto nasce anche un centro medico pediatrico, cioè
11:28vogliamo che medici pediatri italiani, come in forma di volontariato, possano monitorare tutti
11:34questi bambini e queste ragazze. Sono venuto qui a Lecce proprio per definire questa possibilità di
11:40questi dottori e altre associazioni di medici italiani che verranno a fare la scuola Italia-Mozambico
11:45per garantire anche una sicurezza sanitaria a questi bambini, questi ragazzi. La struttura è in
11:51fase di costruzione, la spesa per noi frati è veramente impegnativa e la pubblicità e la, come si può dire,
11:58la visibilità che cerchiamo è appunto di trovare sponsor o persone disponibili ad aiutarci. Adesso
12:04io devo dare la pubblicità e c'è questo accostamento che un po' stride tra un paese
12:10dove si vive con pochi centesimi di dollaro al giorno facendo molta fatica e invece un'economia
12:17come quella italiana che pur essendo in un momento di forte difficoltà, non nascondiamocelo, ancora
12:22riesce a permettersi anche di poter fare della pubblicità. Però rientro con Fra Luca Assantato,
12:30cercheremo di capire qual è il progetto che stanno realizzando e perché è importante dare
12:37un contributo a queste realtà che stanno cercando di dare una speranza a chi vive in uno dei paesi
12:44più poveri del continente africano. Torniamo tra un attimo.
12:47Bentornati, bentornati a destra. In questa puntata speciale stiamo provando a raccontarvi come si
12:57possa creare sviluppo in una zona di uno dei paesi più poveri del continente africano. Siamo in
13:04Mozambico, uno di quegli stati dell'Africa di cui anche poco si parla, conferma proprio di come sia
13:11estraneo a tutte le logiche commerciali che dominano il mondo un paese che però ha enormi
13:18potenzialità e tra quanti stanno operando lì per creare occasioni di formazione e di sviluppo c'è
13:25anche un progetto, la fattoria della fraternità, che noi stiamo raccontando con il nostro ospite
13:29Fraluca Santato. Lui è un frate Capuccino che da quanti anni vive in Mozambico, Fraluca?
13:37Sette anni, sette anni.
13:39Da sette anni. Le posso chiedere che cosa l'ha spinta fin lì?
13:42Ma io all'inizio del pontificato di Papa Francesco, anche ne approfitto per ricordare le
13:52nostre preghiere perché il papa pedale aveva sempre parlato di una chiesa in uscita, di una
13:58chiesa attenta agli ultimi di andare oltre le siepice, che Papa Francesco diceva all'inizio
14:03del suo pontificato. Allora ho capito che la missione potrebbe essere la possibilità di
14:08poter andare oltre le siepice in cerca delle persone più fragili, più negruli al mondo e
14:14la fortuna per me è stata veramente che da sette anni io lavoro e vivo con bambini e ragazzi orfani,
14:20un'esperienza per me veramente incredibile e arricchente.
14:24Ecco, sta lavorando dando tutte le energie possibili per realizzare in tempi rapidi
14:31questa fattoria della fraternità che ha certo un primo obiettivo che è dare un tetto a questi
14:38bambini, a questi ragazzi spesso senza famiglia che vivono in condizioni di assoluta povertà,
14:44ma poi voi avete creato proprio una serie di strutture di scuola ma anche di laboratori di
14:50formazione per insegnare loro un lavoro. Sì, noi appunto vogliamo che i ragazzini
14:58si inseriscono nell'inter scolastico, normale come è giusto per ogni ragazzino,
15:04poi vivendo con noi in casa imparare dei mestieri pratici, agricoltura, taglio cucito,
15:11formazione nella cucina perché un domani possono veramente credere che questa formazione sia per
15:18loro il futuro di rimanere lì in Mosambico. Lei ci diceva che in questa discarica che si
15:36trova a Bohane ci saranno circa un migliaio di bambini che si trovano lì per rovistare la
15:44ricerca di qualcosa da mettere sotto i denti. Nella vostra comunità quanti minori contate
15:51quando i lavori saranno finiti di poter ospitare? Noi vogliamo avere la possibilità di poter
15:57ospitare il numero massimo che ci è consentito per uno fallontrovio che sono 60 minori, più dare
16:04un pasto quotidiano a circa 300 ragazzini che alle spalle hanno una famiglia, seppur nel
16:11precariato sociale, però che possono vivere con noi durante il giorno, studiare, mangiare e imparare
16:18alcuni mestieri e poi ritornare a casa. Quindi diciamo da una parte una comunità d'alloggio
16:25per le famiglie, per i bambini orfani, dall'altra un centro di urno, uso delle espressioni che
16:31magari i nostri ascoltatori sono abituati a vivere anche nella realtà del nostro territorio dove
16:37durante le ore della giornata sia garantita una formazione e poi ovviamente ognuno laddove l'ha
16:44può tornare alle proprie famiglie. E alcuni pediatri che garantiscono a tutti questi bambini
16:53e anche altri che ci sono lì vicino a Buane anche un'assistenza sanitaria. Perché ovviamente
17:00questi progetti quando nascono diventano poi un punto di riferimento per tutto il territorio
17:03anche oltre i target ai quali vorrebbero rivolgersi. Ecco Fra Luca, lei prima diceva
17:12abbiamo bisogno di aiuto, ora io invito i nostri ascoltatori, poi lei ci dirà come fare a informarsi
17:18per capire anche in che modo aiutarvi. Voi che tipo di aiuto chiedete? Nel senso che immagino
17:26che quando si parte per una missione di questo tipo non ci sia soltanto l'aspetto strettamente
17:31economico ma anche forse altro serve, un appoggio, un sostegno. Perché è davvero per chi è in
17:41missione un'attività molto impegnativa, molto complicata da gestire a centinaia di chilometri
17:47di distanza e ovviamente in un contesto di assoluta povertà come può essere quello dove operate voi?
17:52Sì, io penso che i bisogni sono due, i bisogni primari. Uno l'aspetto economico per quanto riguarda
18:03la costruzione che vorremmo entro il Natale del 2024 concludere, più arriveranno offerte,
18:11più saranno veloci i lavori. Però dall'altro anche cerchiamo volontari che possono con la
18:16loro formazione e la loro competenza aiutarci anche dopo terminata la costruzione a dare un
18:22futuro nella formazione con determinati corsi programmati a tutti questi bambini e questi ragazzi.
18:28Quindi i bisogni sono sia economici ma anche formativi. Quindi una sfida davvero molto complessa
18:36ma anche io credo per certi versi stimolante. Fra Luca, noi in apertura, lo ricordo a chi magari
18:43si fosse sintonizzato da poco all'ascolto, abbiamo cercato di contestualizzare questa
18:48nostra chiacchierata con un tema molto complesso, quello proprio della gestione dei flussi migratori.
18:55Le chiedo un parere tecnico, ovviamente da uomo di fede, stando lontani dalle logiche della politica.
19:01Secondo lei perché è un argomento così tanto divisivo in un paese anche come il nostro che
19:10ha una sua tradizione, una sua vocazione da una parte di migrazione, di emigrazione, ma dall'altra
19:16anche di accoglienza. Però perché ancora oggi è difficile riuscire a affrontare questo tema?
19:23Penso che, almeno vedo un po' quello che succede in Italia, essendoci un'instabilità economica in
19:32Italia, che penso che sia una preoccupazione di tutti, un'instabilità anche per i nostri
19:37giovani a trovare un lavoro, avere un futuro. Questa instabilità crea paura, crea insicurezza.
19:44Dunque qualsiasi aspetto esterno che possa venire a incidere la nostra vita può creare
19:51sofferenza e un po' di confusione. Se ci fossero più stabilità in tanti settori,
19:56nella scuola, nel lavoro, nella famiglia, nella società, sarebbe molto più facile poter gestire
20:03presenze che arrivano ogni giorno in Italia. Invece essendoci una stabilità a tutti i settori,
20:08questo crea conflitti, paure e insicurezze. Le chiedo adesso di fare un po' da antropologo. Lei
20:15vive da sette anni in Mozambico. Immagino che abbia avuto modo di capire anche come si vive
20:23in quei paesi, la mentalità di chi vive in queste condizioni di assoluta povertà. Quanto l'idea di
20:31lasciare quel paese viene percepita come l'unica speranza di vita, una scelta estrema. Molto spesso
20:41si dice che bisogna dire a queste persone di non partire. Nei talk show italiani, non so se lei ha
20:46modo di vedere la televisione italiana, si dice spesso di non partire perché in Italia non si sta
20:52bene. Ma io immagino che chi vive lì non abbia modo di essere raggiunto da nessun tipo di
20:57informazione e talvolta davvero è una scelta tra la vita e la morte quella che porta magari un
21:03genitore a decidere chi far partire verso paesi che si spera siano più accoglienti e più facoltosi.
21:12C'è un dato di fatto molto importante, questo non lo dice né la Chiesa né la politica, ma è un dato di
21:20fatto sociale. L'Africa sta crescendo tantissimo come popolazione, dei numeri che noi europei lo
21:29vediamo adesso solo come un miraggio per il nostro futuro. Invece in Africa si cresce numericamente
21:35come popolazione in tutti i paesi. Dunque emergono anche lì problemi nel lavoro, problemi nella
21:40società, tante guerre che creano sofferenza. Quello che sta succedendo purtroppo in Ucraina
21:47è diffuso in tanti paesi dell'Africa, dunque c'è sofferenza nella vita, mancanza di cibo,
21:53mancanza di futuro. Dunque le persone si giocano anche questa carta della disperazione che è
21:59tentare un viaggio della speranza che purtroppo diventa invece tante volte un viaggio di morte e
22:04di sofferenza. Però è proprio anche l'instabilità in tanti paesi che crea questa dinamica antropologica
22:11di dire cerco una nuova vita. Il Mozambico da questo punto di vista, dal punto di vista anche
22:17diciamo dell'ordine pubblico, è un paese tranquillo? La povertà abbiamo capito che c'è,
22:23ma è diviso in due zone. C'è la zona centro-sud che è tranquilla con tutti i supracreati, invece
22:30al nord c'è ancora la guerra che appunto tra il Mozambico e il Tanzania è una guerra civile che
22:36crea molto molto molto. Ecco questo è il contesto in cui tante persone, tanti volontari come Fraluca
22:44Santato stanno lavorando per coronare questo sogno, riuscire a realizzare questa fattoria
22:50della fraternità che dia una risposta ai tanti bambini che non hanno una famiglia o che vivono
22:56in condizioni di assoluta indigenza, di assoluta povertà, con l'obiettivo di dare loro un tetto,
23:01un pasto caldo, cure mediche, ma soprattutto insegnare loro a dare le prospettive per potersi
23:07costruire lì un proprio territorio, aiutare il proprio paese a riemergere e avere gli strumenti
23:14per un lavoro dignitoso, che credo che sia l'obiettivo più importante. Allora come fare
23:20per aiutarvi, non soltanto abbiamo capito in termini economici, ma so che voi avete bisogno
23:25anche di volontari, come fare per mettersi in contatto con il vostro gruppo? Noi Fratti
23:33Cappuccini Veneti abbiamo il centro missionario a Padova, dunque la gente può cercare in internet
23:39il convento dei Fratti Cappuccini di Padova e arrivare al centro missionario, oppure cercarmi
23:46personalmente sui social come Fraluca Santato, su Facebook, su Instagram, su Twitter per entrare
23:53in dialogo con me personalmente. Allora noi avremo modo di raccontare l'evoluzione di questo
23:59progetto Fraluca, speriamo di aver dato un nostro piccolissimo contributo, sappiamo che chi ci segue
24:07qui a Roma e nel Lazio è molto sensibile anche a progetti che abbiano una finalità molto importante,
24:14e questa lo abbiamo detto, inutile che lo ripetiamo ancora una volta, secondo noi lo ha
24:18per lo spirito, dare prospettive a questi bambini che va oltre la solidarietà, ma va proprio nella
24:26direzione di un progetto di vita che possa garantire la loro autonomia. Le auguro un
24:31buon lavoro a tutti voi e speriamo di poter presto raccontare l'apertura di questa fattoria
24:37della fraternità, va bene? Grazie a tutti e buona estate a tutti gli aspettatori. Buon
24:44lavoro, grazie a Fraluca Santato e a tutti coloro che stanno lavorando per questa fattoria
24:50della fraternità, che possa essere davvero una scintilla di speranza per tutto il Mozambico.
24:55Adesso ci fermiamo un attimo, abbiamo già un altro ospite col quale decisamente volteremo
25:00pagina, Extra torna tra poco.
25:03Ben tornati a destra, in questa ultima parte vogliamo parlare di economia locale, giusto
25:11oggi, se ci state seguendo in questa serata di mercoledì forse l'avrete sentito, sono
25:16uscite le previsioni di crescita per il prodotto interno lordo dell'Italia, redatte dall'Ox,
25:23secondo qui chiuderemo il 2023 con un incremento del PIL dell'1,2% e nel 2024 arriveremo all'1%.
25:34Segnali questi che, visto le difficoltà che stiamo attraversando, sono sicuramente improntati
25:40all'ottimismo, ma nei nostri territori, nelle zone della regione Lazio, che noi raccontiamo
25:46quotidianamente con la nostra emittente, davvero la situazione è così florida, poche ore
25:52fa è uscita la notizia di un accordo che permette di finanziare tutta una serie di
25:57misure a sostegno dei redditi di quegli ex lavoratori che stiano vivendo situazioni di
26:02crisi nelle province di Frosinone e di Rieti, per fare il punto su questo argomento io do
26:08il benvenuto a Enzo Valente che è il segretario provinciale dell'UGL di Frosinone, buonasera
26:13e benvenuto a Extra, segretario. Buonasera, buonasera a tutti i tuoi spettatori. Perché
26:20un po' stride, da una parte ci sono i numeri delle statistiche nazionali che fotografano
26:24per fortuna un'economia che sembra, nonostante tutto, tener botta e poi però se scendiamo
26:30a raccontare i singoli territori scopriamo che in realtà non sono tutte rose e fiori.
26:36Per esempio, che cosa sta succedendo lì dalle vostre parti?
26:40In provincia di Frosinone succede quello che succede in tutto il paese d'Italia, un paese
26:48a doppia velocità. Abbiamo aziende che viaggiano bene, aziende che generano ricchezza e generano
26:57ricchezza per i lavoratori, ma abbiamo poi tantissimi disoccupati e il fatto più grave
27:03sono quei lavoratori che hanno perso il posto di lavoro negli ultimi decenni o negli ultimi
27:08quindici anni, in più di quel processo di deindustrializzazione che ha interessato la
27:13provincia di Frosinone. Non dimentichiamo che noi abbiamo perso dei grandi asset industriali
27:18in questa provincia negli anni passati, la Exvideo Color con oltre 1500 dipendenti che
27:25ha chiuso Suvanagni, Marangoni e tante altre aziende. Per quei lavoratori le organizzazioni
27:32sindacali da anni si sono battute e abbiamo ottenuto già da diversi anni il riconoscimento
27:41di area di crisi complessa. In virtù dell'area di crisi complessa abbiamo diritto ad ammortizzatori
27:47sociali straordinari in deroga, chiamati ammortizzatori in deroga e da tanti anni questi
27:53lavoratori continuano a percepire il sussidio di mobilità in deroga. Dai circa 1400 lavoratori
28:03iniziali oggi siamo arrivati a circa 800 lavoratori che ancora beneficiano di questo ammortizzatore
28:11sociale, ma è un ammortizzatore sociale che si aggira intorno ai 500 euro al mese, quindi
28:18un ammortizzatore sociale che non permette sia o no di sopravvivere, quindi non è questa
28:25la soluzione. Ma è fatto più grave in questa nostra provincia perché come organizzazioni
28:30sindacali negli anni, oltre al riconoscimento delle varie crisi complesse, noi ci siamo
28:36adoperati anche attraverso la politica affinché quell'area dell'Exvideo Color, che è il
28:43bacino che alimenta maggiormente il numero di lavoratori in mobilità in deroga. Molti
28:50di quei lavoratori, la maggioranza, quasi il 100% dei lavoratori oggi in mobilità in
28:55deroga provengono da quei bacini. In virtù di una legge che noi abbiamo preteso che venisse
29:03applicata abbiamo espropriato la curateva falimentare attraverso il consorzio industriale
29:10a quel tempo il Cosilam di Frosinone, dell'area industriale. Quell'area è stata venduta
29:17dal consorzio industriale a un prezzo vantaggioso, la cosa più grave è che oggi in quell'area si è
29:26reindustrializzata, sta partendo una grande piattaforma logistica ed oggi se non qualche
29:36unità, ma penso una unità mi sembra, se non proprio nessuna, degli ex lavoratori è stata
29:42ricolocata in quell'area. Questo è un fatto grave, quindi noi nei prossimi mesi ci dovremmo
29:46attivare anche attraverso le istituzioni affinché l'imprenditore che ha acquisito
29:52quell'area a un prezzo vantaggioso, l'area industrializzata, si faccia carico del problema
29:57sociale e ricolochi una parte di quei lavoratori. Perché non penso che quei lavoratori sono tutti
30:04lavoratori con professionalità non adeguate, una piattaforma logistica occupa anche carrerivisti
30:10che potrebbero essere adeguamente formati all'interno di quel bacino di 800 lavoratori
30:16che oggi noi abbiamo in mobilità indeloca. Quindi diciamo che c'è la possibilità anche
30:22nell'immediato di dare una risposta a questi lavoratori, centinaia, che stanno aspettando
30:29di ricollocarsi professionalmente. Ovviamente voi del sindacato lavorerete per far sì che
30:34questo nuovo polo logistico possa essere un primo serbatoio. Poi però, segretario,
30:41io immagino che voi di UGL vi state anche un po' interrogando sul futuro di quell'area. Lei
30:46diceva che paghiamo il processo di deindustrializzazione che soprattutto nella provincia
30:51di Frosinone ha accompagnato il racconto degli ultimi decenni. Se le dovessi chiedere per quale
30:58motivo, posto che ogni crisi industriale fa storia a sé, è evidente che non si può generalizzare,
31:04ma se lei dovesse aiutarci a capire l'origine della crisi economica del vostro territorio,
31:09che cosa mi spiegherebbe? Perché è in difficoltà? I lavoratori di cui parliamo prima sono i
31:18lavoratori provenienti da quella fase di deindustrializzazione che è dovuta a circa
31:2615 partita venti anni fa e si è conclusa 8-10 anni fa, che ha visto grandissime multinazionali
31:34che non sono rimaste sul territorio ma hanno devocalizzato all'estero. E' un'azienda che è
31:42arrivata su questo territorio perché, in virtù dei benefici della Cassa del Mezzogiorno, tutte
31:48aziende straniere e poi nel momento in cui sono venuti meno i benefici della Cassa del Mezzogiorno,
31:55hanno abbandonato il nostro territorio per investire da qualche altra parte. Non dimentichiamo che la
32:02ex Videocaller era uno stabilimento di proprietà della Thomson, inizialmente, di proprietà del
32:09governo partecipata dal governo francese, che a sua volta per fare quell'operazione di chiusura
32:17ha ceduto lo stabilimento a una famiglia indiana e la famiglia indiana ha fatto il lavoro sporco
32:22sul nostro territorio. Ci fu presentato come un progetto ambizioso, benedetto dalle più alte
32:30cariche politiche istituzionali italiane e anche ecclesiastiche. Io mi ricordo che nel Brindisi a
32:36Palazzo Grigia, a quel tempo, partecipavano tutte le più alte cariche politiche istituzionali
32:41ecclesiastiche del nostro paese per benedire quell'acquisizione della famiglia indiana,
32:47uno dei più grandi stabilimenti del Lazio. E poi sappiamo com'è andata. Gradualmente gli indiani
32:54hanno spento gradualmente quello stabilimento lasciandoci le macerie. La cosa che non ha
33:01funzionato in tutti questi anni, il paese ha sperperato fior di quattrini pubblici in
33:12ammortizzatori sociali e dico anche in formazione, ma una formazione inadeguata,
33:17una formazione che non ha dato i giusti sbocchi occupazionali a quegli lavoratori. Pochissime
33:25persone si sono riqualificate e questa è la dimostrazione che in questo paese le politiche
33:31attive non hanno funzionato e continuano a stentare, a decollare. Da rimettere che
33:37l'organizzazione sindacale, tutte dico, circa otto anni fa ci siamo sostituiti anche forse
33:44agli uffici di collegamento e abbiamo fatto un bilancio di competenze di tutti i 1300
33:49i lavoratori. Però nemmeno questo è servito perché oggi chi assume e chi assume ancora
33:55in questo nostro territorio sono soprattutto le aziende di uno dei più grandi povi farmaceutici
34:02d'Italia perché il povo farmaceutico Frosinone Anagni insieme con Latina e Pomessia è uno dei
34:09più grandi distretti farmaceutici d'Italia, forse secondo solo alla Lombardia, continua a dare
34:20occupazione ma è un'occupazione che richiede determinati presupposti, tutta gente dipomata
34:27e la riqualificazione dei lavoratori che hanno perso il posto di lavoro non è stata
34:33adeguatamente fatta in quanto le politiche attive in questo paese non funzionano.
34:39Secretario, abbiamo capito la genesi di questo periodo di crisi nato,
34:45lei diceva, vent'anni fa, la deindustrializzazione che lascia ancora purtroppo sul terreno centinaia
34:51di professionalità da ricollocare. C'è la speranza che deriva dalla logistica però io
34:56credo che voi come sindacato e mi auguro anche tutte le istituzioni vi stiate anche chiedendo
35:02quale futuro provare a immaginare per la provincia di Frosinone, forse non si riuscirà mai a tornare
35:10ai fasti dell'industria di un tempo però qualche prospettiva, qualche progetto immagino che ci sia,
35:18qualche strategia per favorire la ripresa economica del territorio o non se ne parla?
35:25Ma in questi anni si è parlato sempre più che Frosinone potesse, soprattutto l'area nord di
35:34Frosinone, potesse diventare un polo logistico di eccellenza. Però nonostante questo si sono
35:43insediate nuove attività in questo settore però qualche attività ha anche abbandonato. Non
35:50dimentichiamo che le stesse coppe rosse hanno chiuso una piattaforma che occupava circa 200
35:58dipendenti proprio sul suolo di Anagni, sul territorio di Anagni circa un anno fa a dicembre,
36:04l'annuncio della chiusura l'hanno data in piena estate poi durante la fine del precedente anno,
36:11quindi anche le coppe che avevano una grande piattaforma logistica su Anagni hanno chiuso.
36:17La logistica potrebbe essere sicuramente uno sbocco importante ma esiste un altro problema
36:28in questo settore, un settore dove è caratterizzato e condizionato da una fortissima grandissima
36:36precarietà che non permette sicuramente di dare quelle giuste soddisfazioni alle famiglie come
36:46eravamo abituati soprattutto nel mondo dell'industria. Noi abbiamo però anche delle
36:51eccellenze che è tutto il polo industriale del farmaceutico, il polo industriale dell'aerospaziale
36:56quindi ma i risvolti occupazionali in questi settori soprattutto nel settore del farmaceutico
37:05sono ridotti rispetto a quella che era la nostra abitudine come avevamo abituati fino a qualche
37:13anno fa, quindi abbiamo bisogno di un nuovo modello di sviluppo di questa provincia che
37:21purtroppo fino ad oggi non siamo riusciti a ridisegnare. Esiste poi un altro problema che
37:28è quello che caratterizza l'altro pezzo di provincia che è quello del sud della provincia
37:33di Frosinone. Il sud della provincia di Frosinone che è un'economia caratterizzata da un'economia
37:41prevalentemente condizionata dall'automotive. Noi abbiamo il più grande stabilimento del
37:48Lazio che era una volta il più grande stabilimento del Lazio, oggi Stellantis che purtroppo non è
37:54più italiano ma è francese, questo ce lo dobbiamo dire perché se qualcuno continua a pensare che
38:01Stellantis sia ancora uno stabilimento italiano non è così. Stellantis è uno stabilimento
38:07francese quindi le decisioni di Stellantis vengono prese da qualche altra parte. Oggi
38:12Stellantis è uno stabilimento che è passato dai fasti della Fiat di 12 mila dipendenti,
38:1811-12 mila dipendenti al di sotto di 3 mila dipendenti e penso che la cura dimagrante
38:25continuerà e seppure ci dicono che i modelli restano i stessi sullo stabilimento di Cassino
38:37ma i volumi saranno sicuramente inferiori quindi lo stabilimento di Cassino e l'automotive non
38:43sarà più il retraino dell'economia di questa nostra provincia. Quindi purtroppo bisogna cominciare
38:53seriamente a pensare a un nuovo modello di sviluppo che non può essere incentrato sull'automotive.
38:59Perché se poi i 2.800 dipendenti…
39:02Segretario, mi perdoni, la devo interrompere perché io tra poco mi chiudono il programma,
39:07siamo andati lunghi rispetto ai minuti che abbiamo, però lei ha toccato un tema che io
39:12vorrei con lei riprendere in una prossima occasione se vorrà concederci ancora dell'altro tempo in una
39:19prossima puntata perché noi siamo partiti da raccontare la notizia di questi 21 milioni di
39:25euro che sono stati istanziati per rifinanziare la mobilità inderoga che vuol dire garantire un
39:31po' di soldi, non tanti, non ci si campa con 500 e passa l'euro al mese, la sopravvivenza a queste
39:37centinaia di persone che avevano un lavoro e che da anni stanno aspettando di avere un'altra
39:43occasione di occupazione, ma è evidente e grazie per la sua testimonianza che se vogliamo invertire
39:51la rotta bisogna prendere il toro per le corna e cercare di costruire un nuovo futuro perché gli
39:59scenari che lei ha tratteggiato tra luci e ombre ci fanno pensare che davvero il rilancio della
40:05provincia di Frosinone debba passare attraverso un ripensamento dell'assetto economico, se lei
40:13vorrà io torno a disturbarla tra qualche giorno così vediamo anche di capire, perché voi qualche
40:18progetto l'avete anche nel cassetto, quale potrebbe essere la strada da percorrere,
40:25intanto la ringrazio per essere stato con noi questa sera Enzo Valente, segretario provinciale di UGL
40:30per la provincia di Frosinone, naturalmente buon lavoro a voi e alla prossima, grazie e buona
40:35serata, grazie grazie purtroppo devo chiudere ma è un tema sul quale davvero bisogna tornare perché
40:42tante situazioni di questo territorio in un'area complessa come la regione Lazio vanno raccontate
40:49per essere comprese e da lì poi provare anche a risolvere gli aspetti più critici, ci fermiamo,
40:54grazie per averci seguito, torniamo domani alla solita ora, arrivederci.