Nuova rubrica dedicata agli approfondimenti con i professionisti, condotta da Costanza Fioriti.
Il fenomeno dello sharenting, neologismo coniato dai due termini inglesi “share” e “parenting”, è un fenomeno che non riguarda più solo i genitori ma anche amici e parenti.
Insieme all’avvocato Massimiliano Alosco si è parlato dei rischi legati a questa over condivisione di foto e video di minorenni in rete e quali sono le due norme che in Italia introducono la cura dell’interesse del minore all’interno del codice civile.
L’episodio si chiude con un appello su come sensibilizzare amici, parenti e utenti.
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Il fenomeno dello sharenting, neologismo coniato dai due termini inglesi “share” e “parenting”, è un fenomeno che non riguarda più solo i genitori ma anche amici e parenti.
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NovitàTrascrizione
00:00Social Trend, le news a portata di Hashtag con Matteo Acitelli ed Esmeralda Moretti.
00:07Siamo tornati amici di Social Trend con un altro approfondimento.
00:11Io come sempre saluto Esmeralda e Matteo e li ringrazio di avermi passato la linea.
00:16La scorsa settimana abbiamo parlato insieme all'Avvocato Antonio Del Vecchio
00:19del trend che si è diffuso a macchia d'olio sui social che riguarda lo sharenting.
00:26Come vi ricorderete lo sharenting consiste nella condivisione di foto e video
00:32di bambini, neonati, minorenni sui propri social.
00:37Essendo un argomento davvero molto caldo e molto ampio abbiamo deciso di invitare
00:43nuovamente un altro Avvocato che ci può dare qualche maggior approfondimento in merito.
00:50Io saluto e do il benvenuto all'Avvocato che ha in collegamento video con noi,
00:56Massimiliano Alosco. Massimiliano ciao e benvenuto.
00:59Salve, grazie per l'invito.
01:01Massimiliano, insieme faremo un piccolo approfondimento su questa nuova tendenza,
01:08questo nuovo trend che consiste nell'oversharing, nell'ultracondivisione di bambini e neonati.
01:17Allora la prima domanda Massimiliano è quali sono i rischi legati a questa dinamica,
01:21legati a questa azione?
01:23I rischi sono moltepici anche dal punto di vista psicologico, soprattutto per lo sviluppo
01:30del minore, ma quelli su cui vorrei approfondire quest'oggi con voi sono gli aspetti dal punto
01:37di vista penale, perché molto spesso non si pensa che la overcondivisione, condividere
01:44troppo i determinati immagini, soprattutto che riguardano minori, può comportare dei
01:50risvolti dal punto di vista penale.
01:53Penso ad esempio a quello che è il fenomeno del kidnapping che è punito dall'articolo
01:59494 del codice penale, del nostro codice penale.
02:04In questo caso parliamo di sostituzione di persona, infatti l'estrema condivisione
02:09di foto senza alcun limite dei nostri figli, dei nostri piccoli, dei nostri bambini, può
02:15portare da parte di malintenzionati alla possibilità di prendere quelle determinate foto e utilizzarle
02:24per la creazione di profili social, con quali possono essere Facebook, Instagram o qualunque
02:31altro social e sostituirsi al minore per adescare altri minori.
02:37E qui siamo nel fenomeno cosiddetto del child grooming, ad esempio unito dall'articolo
02:43609-11, se non vorrei sbagliarmi del nostro codice penale, ovvero quello dell'adescamento
02:48di minori, ovvero fingersi di essere un'altra persona, di essere un minore per sostituirsi
02:54ad esso, per adescare altri minori dal punto di vista, per porre in essere delle truffe,
03:01per cercare anche un determinato seguito. Sono tantissimi i profili non verificati di
03:11minori all'interno di Facebook e talvolta ce ne troviamo col medesimo nome, col medesimo
03:16cognome, più e più profili che risalgono a una unica foto. Questa foto probabilmente
03:22può derivare da quella condivisione da parte dei genitori.
03:27Ora le faccio un rapido esempio, si condivide la foto del compiano del bambino, si danno
03:34indicazioni in merito a quando lui va a scuola, a quando il bambino torna da scuola, a quello
03:41che fa giornalmente, quindi diamo tutta una serie di informazioni che dal punto di vista
03:47dei malintenzionati sono oro. Queste informazioni possono permettere di creare sia un clone dal
03:53punto di vista digitale che approfittare del minore conoscendo tutte le proprie abitudini
04:02che sono state condivise inconsapevolmente da parte dei genitori. Per abitudine, per
04:13socialità, per questo nuovo modo di confrontarsi con il prossimo, con i social e con Internet
04:22non pensano a quello che è diventato fondamentale oggigiorno, ovvero la web reputation, la reputazione
04:29del minore, perché non vi è solo una reputazione dal punto di vista di noi adulti, ma anche
04:35da parte del minore che un giorno magari potrebbe vedersi una serie di foto che riguardano il
04:43proprio intimo pubblicate da parte dei genitori, su cui un tempo magari c'era consenso, ma
04:49questo consenso potrebbe sparire nel corso degli anni. Ora vi faccio un esempio che è
04:54comune a tutti, conosciamo tutti, i famosi Chiara Ferragni e Fedez hanno dei bambini,
04:59hanno due figli, questi due figli ormai sono delle star, gli viene condiviso ogni poco
05:05della propria intimità. Magari da qui a tot anni questi figli potrebbero volere l'anonimato,
05:12potrebbero ricercare il cosiddetto delitto all'oblio, potrebbero ritirare il consenso
05:18che è stato dato legittimamente dai propri genitori alla pubblicazione delle foto e di
05:23quant'altro e potrebbero chiedere alla propria madre, al proprio padre addirittura un risarcimento
05:29per quanto avvenuto, per tutta questa serie di foto che vanno dall'ecografia al momento
05:38del parto fino ai momenti più intimi del bambino, che oggi non comprende appieno, ma
05:46successivamente potrebbe avere dei problemi, penso al cyberbullismo, penso a tante altre
05:53cose anche nel suo sviluppo psicologico, tanto da voler cercare anche per se stesso l'oblio
06:00digitale, ovvero il non essere così famoso. Il problema è che a parte dal punto di vista
06:05giuridico, per cui potrebbe richiedere addirittura un risarcimento oppure potrebbe addirittura
06:13far causa ai propri genitori per far rimuovere queste minate foto e su questo vi sono delle
06:18pronunce da parte dei tribunali della giurisprudenza in merito, vado a pensare che questo bambino
06:26probabilmente avrebbe delle difficoltà a far rimuovere tutte queste foto, perché il
06:30web non dimentica, il web assolutamente non dimentica tutte queste foto che sono state
06:35ultracondivise, poi sono state condivise a sua volta da altre persone, da altri individui
06:41e ne consegue che c'è un numero estremo di queste foto, di profili che non sono neanche
06:46riconducibili agli stessi genitori per i quali sarebbe impossibile dal punto di vista pratico
06:51cancellare tutte le foto del bambino da qui a fine 14 anni fino a quando può chiedere
06:58di ritirare il proprio consenso. Interessante il riferimento che ha fatto ai
07:06bambini che vengono pubblicati in ogni momento della loro quotidianità, volevo ricollegarmi
07:13alla possibile richiesta di risarcimento, quindi il bambino una volta cresciuto, quindi
07:19da qui a 15 anni, può far causa ai genitori? Assolutamente sì, noi dobbiamo basarci su
07:27un assunto, ovvero il consenso che viene dato alla pubblicazione dei dati, sia che sia il
07:38nostro, che sia quello per interposta persona, quindi da parte dei bambini, meglio da parte
07:45dei genitori nei confronti dei bambini, quindi di entrambi i genitori, questo consenso può
07:50essere sempre ritirato in ogni momento e successivamente, visto come lei diceva, l'over
07:57condivisione di tutte queste foto e di tutti questi dati, perché non si parla soltanto
08:02di foto, ma si parla anche di dati, ogni qualvolta condividiamo una foto, diamo anche altre informazioni
08:08in merito a se stessi, alla vita del bambino, alla vita, alla propria intimità, non voglio
08:13addirittura arrivare, come succede spesso alle foto, al video del bagnetto, ma anche
08:19a quelle che sono le proprie abitudini, il cibo e quant'altro, che possono essere oggetto
08:24di schermo da parte di altri bambini nei confronti di questi minori non tutelati appieno.
08:31Quindi sì, per rispondere a ciò che lei mi ha appena detto, la giurisprudenza già
08:36adesso, quindi senza arrivare troppo in lago gli anni, ha visto più pronunce nelle quali
08:43vi è stata una condanna nei confronti dei genitori che hanno ultrapubblicato determinate
08:49foto e i figli hanno potuto richiedere il risarcimento danni o quantomeno la cancellazione
08:56di tutte le foto, prevedendo addirittura una penale per ogni giorno in cui le foto persistevano
09:02ancora sul web. Ora le riporta addirittura delle pronunce in cui l'over condivisione
09:09ha travolto non soltanto i genitori, ma ha travolto anche gli stessi familiari. Ad esempio
09:15noi vediamo continuamente magari i nonni che vogliono condividere le foto dei propri nipoti
09:22o le zie e quant'altro. Vi è una pronuncia nelle quali una zia condivideva quotidianamente
09:28le foto dei propri nipoti, questo senza il consenso dei genitori, perché ricordiamo
09:33che per condividere le foto di un minorenne minore di anni 14 vi è doveroso il consenso
09:41di entrambi i genitori, in quel caso non vi era il consenso da parte di entrambi i genitori
09:46e quindi la zia è stata condannata a rimuovere le foto che aveva posto in essere sul proprio
09:53social network. Quindi per rispondere alla sua domanda, sì e non è tanto in là con
09:59il futuro, possiamo guardare già ad oggi o meglio già al passato, già vi sono pronunce
10:05da parte dei giudici, da parte dei tribunali di primo grado in ordine a ciò che appena
10:11le dicevo. Tra l'altro all'interno di Instagram soprattutto ci sono tantissimi profili pubblici
10:21con un unico scopo, ovvero quello commerciale e di sponsorizzazione, che addirittura sono
10:29praticamente, è come se il bimbo lo gestisse, cioè il nome e cognome del bambino,
10:37nell'abbio frasi allucinanti come questo account è gestito dai genitori e ci sono solo foto
10:45del bambino con i vari abiti, il bambino non lo so, in un ristorante, insomma in gita,
10:53in un agriturismo. Allora questa cosa mi fa venire letteralmente i brividi, quello che
10:58non capisco è come sia possibile, nonostante queste tutele legislative, queste norme in
11:06atto che esistono, che ci sono, che continuino i genitori imperterriti a pubblicare la foto
11:15del bagnetto del bambino per strappare quei like e quelle visualizzazioni.
11:22Quello che lei dice, addirittura è stato cognato un termine nello specifico, non vorrei
11:28sbagliare, songram, ovvero son come figlio e gram riferito naturalmente ad Instagram,
11:33ovvero dei profili che sono riconducibili direttamente a dei minori, ma che sono gestiti
11:40dai genitori. Il problema è che vi è una vera e propria emergenza, potete definirla
11:45giuridica per questo fenomeno, perché vi è una sorta di vuoto normativo, o meglio,
11:53vi sono delle normative quali possiamo fare riferimento al GDPR, alla normativa sulla
11:59privacy, alla normativa sul diritto d'autore, possiamo fare riferimento addirittura a trattati
12:04internazionali firmati dall'Italia, come quello del trattato internazionale sull'infanzia
12:07firmato a New York, però non c'è una normativa, anche a tante altre pronunce riferenti alla
12:12Francia, ma non c'è una normativa specifica, non c'è un intervento normativo da parte
12:20del legislatore tale da poter essere forte e prevenire questi fenomeni.
12:28Ad esempio, possiamo vedere che ci sono tantissimi profili, come faccio riferimento, anche di
12:35minori, noi sappiamo che il minore in Italia non può creare un profilo se ha meno di 14
12:42anni, la questione è come è possibile verificare effettivamente l'età del minore? C'è sì
12:50effettivamente una spunta che dice hai meno di 14 anni, hai più di 13 anni e quant'altro,
12:55il minore cliccherà assolutamente sì, ho l'età, anzi avrò 18 anni, non vi è dal punto
13:02di vista pratico un espediente, una forma di tutela per il minore che comporti la possibilità
13:10di andare a verificare qual è l'effettiva età del minore a sua tutela e a sua protezione.
13:17Massimiliano, io la ringrazio di essere stato qui con noi, la ringrazio anche di averci
13:22dato questo approfondimento, è stato un piacere e spero davvero di risentirla e rivederla
13:27presso i nostri microfoni. Con infinito piacere.
13:32Ringrazio ancora l'avvocato Massimiliano Alosco per essere stato qui ai nostri virtuali
13:36microfoni, mi raccomando rimanete sintonizzati su Social Trend, sul canale 14, ricordatevi
13:42anche che le news sono a portata di hashtag.