• 3 settimane fa
A che età è giusto dare uno smartphone ai propri figli? Una domanda difficile alla quale abbiamo cercato di dare una risposta a Radio Roma all'interno della trasmissione Social Trend, il programma che si occupa di attualità e social network con le ultime notizie dalla Rete, i trend più interessanti del momento e gli ultimi aggiornamenti in termini di piattaforme e leggi che regolano Internet.

In questa puntata specifica il tema su cui è stato aperto il dibattito è proprio quello dello "sharenting", neologismo nato dall’unione del verbo “to share” (condividere) e dal termine “parenting”, che potremmo tradurre liberamente come “fare il genitore”. L’accezione non è positiva, dato che il genitore che si lascia prendere la mano dallo sharenting è quello che tende a condividere troppe informazioni, non rispettando la privacy dei figli. Quali sono i rischi di pubblicare online foto e video dei nostri figli? Di questo e molto altro parliamo oggi su RadioRoma.it con Massimiliano Alosco, avvocato che è stato ospitato all'interno del programma per fare una panoramica su questo fenomeno in forte aumento tra i genitori più giovani.

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Trascrizione
00:00Social Trend, le news a portata di Hashtag, con Matteo Acitelli ed Esmeralda Moretti.
00:07Buonasera a tutti e bentornati anche oggi su Social Trend, il programma di Radio Rome in cui parliamo di attualità a portata di Hashtag.
00:14Parliamo di ciò che accade sui social e cerchiamo di fare il più possibile sensibilizzazione.
00:19C'è un tema che è un tema che insomma abbiamo trattato a più riprese già in questa stagione
00:24e che sta riscuotendo molto successo, nel senso che ci avete chiesto di trattarlo ulteriormente.
00:29E quindi non lo facciamo e stiamo parlando del tema dello sharenting.
00:33Già un paio di settimane fa abbiamo avuto ospite appunto un terapeuta che si è occupato di metterci in guardia
00:39da quelli che sono i rischi di questo fenomeno che ora ricostruiamo rapidamente,
00:43ricordiamo insomma che cos'è per chi insomma non avesse bene a conoscenza di questo fenomeno,
00:47per chi non fosse bene a conoscenza e ci avete chiesto appunto di concentrarci soprattutto
00:52su quale dovrebbe essere il ruolo attivo dei genitori nella scelta di quale materiale condividere,
00:58come condividerlo, come gestire magari quando i figli diventano un po' più grandi
01:02e cominciano a pubblicare da soli, tutte questioni insomma che genitorialmente
01:06non sono semplici da affrontare soprattutto per un motivo storico,
01:10ossia non c'è una generazione prima della nostra che si è trovata in difficoltà
01:15a doversi interfacciare con questa tipologia di scelte perché banalmente lo sharenting
01:20è un fenomeno che si afferma con la diffusione dei primi social media.
01:23Se noi pensiamo che Facebook risale insomma al 2000, non il 2000 insomma tondo tondo,
01:29però al primo decennio del 2000 e insomma poi Instagram intorno al 2015,
01:33TikTok recentissimo, viene da sé che quello dello sharenting,
01:36ossia della condivisione delle foto di bambini spesso neonati online,
01:41sia un problema assolutamente recente con cui nessuno prima di noi ha dovuto interfacciarsi.
01:47Noi per sharenting appunto intendiamo la condivisione di contenuti online di bambini,
01:51bambini che quindi richiamiamo al volo quali sono le grandi difficoltà,
01:54bambini che non sono consensienti perché per forza di cose un neonato
01:58o comunque sia un bambino fino ai 10 anni non può avere bene conoscenza
02:03di cosa significa una propria foto postata online e anzi mi permetto di dire
02:07che probabilmente serve ancora più tempo per capire che cosa significa postare
02:11un contenuto online perché a 10 anni non si capisce bene che cos'è internet,
02:15magari lo si utilizza ma non ne si conoscono i rischi,
02:18insomma è molto importante capire che quando un contenuto va online
02:21resta online e non c'è modo di cancellarlo e quindi insomma ci riferiamo
02:25col termine sharenting alla pratica appunto di condividere contenuti,
02:29quindi foto, video, filmini e momenti insomma anche intimi,
02:33quindi magari non so il primo bagnetto, la gita in montagna,
02:36dei propri figli sulle piattaforme social, sulle principali piattaforme social.
02:41E' un termine che in realtà viene coniato solo nel 2010 ma noi sappiamo
02:46che lo sharenting esiste già dall'inizio del 2000, quindi dalla prima diffusione
02:50di quei social che comunque sia c'erano già prima di Facebook,
02:53che non erano social così tanto diffusi ma che comunque esistevano
02:57e probabilmente questo fenomeno inizia proprio perché si cominciano a vedere
03:00le piattaforme social come banalmente degli archivi, come un Google Drive,
03:04come un iCloud di iPhone per registrare quelli che sono dei ricordi,
03:10perché in effetti pensate, insomma, deve essere stato traumatico il passaggio
03:13da quella che è la foto sviluppata alla foto digitale e quindi all'online
03:17e tenere insomma traccia delle foto che altrimenti andrebbero perdute
03:21perché si comincia a perdere l'abitudine di stamparle,
03:24questo è ciò che accade effettivamente, ecco questa cosa comincia a portare
03:27i genitori a condividere foto dei figli online sicuramente.
03:30Noi per esempio pensate, ma forse anche alla generazione di chi oggi ha 20 anni,
03:35io parlo per me, fino ai miei 4-5 anni ho un sacco di foto stampate,
03:39poi queste foto stampate scompaiono perché ormai era già il 2005,
03:43si usava poco e ho soltanto foto in digitale, ma credo che questa cosa valga un po' per tutti,
03:48invece se noi ci riferiamo insomma alla generazione dei nostri zii,
03:51dei nostri genitori, di chi oggi insomma è più grande,
03:53non è raro avere delle foto stampate fino a quando si è grandi, ecco,
03:57cosa che invece poi si è andata perdendo.
04:00A parlare di Sharenting è stato in primisi, a livello insomma terminologico,
04:03per cercare di codificare questo fenomeno, il Wall Street Journal,
04:06ossia uno dei giornali più diffusi, ecco, in tutto il mondo in realtà,
04:11e diciamo che ci sono delle teorie molto a volte anche opposte
04:16su quelli che debbano essere gli effetti positivi o negativi dello Sharenting.
04:19Ad esempio ci sono i genitori, soprattutto i bambini,
04:22che hanno magari problemi, disturbi, disabilità,
04:25che hanno detto che per loro è molto importante invece condividere online
04:29le cose dei loro bambini, quindi momenti, immagini,
04:32per magari chiedere consigli, per avere un certo tipo di supporto,
04:36ausilio che altrimenti non potrebbero avere, perché chiaramente
04:39se si ha a che fare con un bambino che ha determinate necessità,
04:42confrontarsi può diventare molto importante, ma di contro,
04:45chi è contro lo Sharenting dice che ci si può confrontare con i professionisti
04:49e non c'è assolutamente bisogno di ricorrere allo Sharenting.
04:52I contro, insomma i rischi, sembrano essere maggiori
04:55perché il problema è che i bambini cominciano ad avere questa immagine online
05:01che va di pari passo con la loro immagine reale,
05:05quindi hanno questa identità digitale che si plasma in contemporanea
05:08la loro immagine reale, no?
05:10E questa cosa diventa pericolosa perché i bambini questa immagine digitale
05:13non la scelgono, non la padroneggiano, e ci sono una serie di ricerche,
05:17insomma, soprattutto di università americane,
05:19e ne ho sotto mano una dell'Università del Miciga,
05:22che fanno vedere come in realtà i bambini, tanti bambini,
05:25si dimostrano un pochino imbarazzati nel momento in cui una volta cresciuti
05:29scoprono che i genitori hanno condiviso queste loro foto,
05:32magari imbarazzanti, che lì per lì potevano sembrare divertenti
05:35ma poi non lo erano, ecco perché?
05:37Perché queste foto rischiano di venire poi magari utilizzate
05:40in fase adolescenziale dagli altri amichetti
05:42un po' per schernire quello che è il bambino che ha ricevuto questo scatto.
05:47Questa cosa si fa ovviamente più pericolosa,
05:49lo dicevamo anche l'altra volta,
05:51nel momento in cui si ha a che fare con dei profili di genitori
05:55che sono molto seguiti, perché un conto è magari avere un profilo privato
05:58dove sì, è vero, c'è il rischio comunque online, ma è un rischio quantomeno minore
06:02e insomma questa cosa diventa molto pericolosa
06:05man mano che i follower dei genitori aumentano,
06:07quindi parliamo della condivisione delle immagini dei personaggi pubblici,
06:10bambini sovraesposti, ma anche di persone che semplicemente hanno un profilo aperto,
06:14profilo aperto in cui quindi può incappare chiunque,
06:17chiunque può andare a vedere i contenuti postati da una persona col profilo aperto
06:20e non sempre queste persone sono ben intenzionate,
06:23per esempio è molto noto, trattammo questo tema anche l'anno scorso,
06:26che condividere troppe informazioni sui bambini
06:29può portare dei malintenzionati a muoversi, quindi a conoscere le loro abitudini,
06:33a sviluppare degli inganni nei loro confronti per poterli rapire addirittura,
06:37oppure, e insomma c'è tutto l'altro discorso che resta purtroppo in sottotono
06:42quando parliamo di sharenting, tutto il tema della pedopornografia.
06:46Purtroppo la maggior parte dei bambini ha immagini online
06:50e i siti insomma ovviamente illegali che vendono o contengono materiale pedopornografico
06:56insomma questi siti spesso contengono del materiale
06:59che è stato in qualche modo caricato online dai genitori stessi,
07:02quindi questi malintenzionati non sono loro che vanno a scattare foto ai bambini,
07:06ma sono magari i genitori che caricano queste foto in modo tranquillo,
07:10in modo familiare, per ricordo,
07:12poi queste foto però vengono trasportate e posizionate in un altro settore,
07:16ecco che è un settore molto pericoloso.
07:18Il discorso è sempre quello, cosa fa Instagram per cercare di tutelare l'utente
07:22e soprattutto il bambino?
07:23Impone delle regole che sono state molto discusse,
07:26ad esempio molto celebre,
07:27penso la più celebre è quella di coprire i capezzolini alle bambine,
07:30quindi i capezzoli della bambina su Instagram vengono ritenuti un contenuto sensibile.
07:34TikTok addirittura non ammette la presenza di bambini sulla piattaforma
07:38a meno che non siano profili che nascono con un determinato scopo,
07:42insomma magari chi si occupa di maternità
07:44o chi nasce proprio con l'intenzione di mostrare bambini,
07:47cosa che non ho mai capito tanto bene però,
07:48perché in teoria se la regola dovrebbe essere
07:50non mostriamo i bambini perché chi è tanto seguito lo può fare
07:53o chi va virale con i bambini allora c'è comunque,
07:56sono regole molto particolari,
07:58c'era un tempo, che ora non è più così,
08:00in cui TikTok bloccava le dirette ogni volta che c'era un bambino
08:03e continuava a fare costanti controlli sull'età delle persone che c'erano sulla piattaforma,
08:08ad esempio io che sembro un po' più piccola della mia età
08:10continuavo a ricevere queste notifiche in cui mi veniva chiesto
08:13ah sei minorenne il tuo profilo è stato bloccato,
08:15ma io non ero minorenne,
08:16mi diceva addirittura hai meno di 13 anni,
08:18cosa che in realtà non era perché TikTok ci tiene moltissimo a tutelare i bambini
08:23e soprattutto la presenza dei minori sulla piattaforma,
08:26infatti su TikTok se hai meno di 18 anni hai delle funzioni limitate,
08:30stessa cosa ovviamente se ne hai meno di 13 proprio non puoi essere sulla piattaforma,
08:34il fenomeno dello silenting si intreccia ad un certo momento,
08:38man mano che i bambini crescono,
08:39con quello che è il fenomeno del fatto che i bambini sempre più spesso
08:43cominciano autonomamente a presenziare sui social
08:46e molto prima dei 13 anni cominciano magari ad avere un proprio profilo
08:49e questa cosa è un problema perché diventa difficile per il genitore
08:53capire come e quando intervenire,
08:55come sviluppare le consapevolezze che servono per gestire questa realtà
08:59che appunto prima non si è mai dovuta gestire,
09:01qual è la regola bisogna vietare,
09:02bisogna cercare di regolamentare,
09:05diciamo che il problema come al solito e lo vedremo
09:08è che le problematiche legate a questo tema
09:10si muovono molto più rapidamente delle leggi in merito
09:13e quindi non c'è ad oggi un apparato legislativo molto rigido
09:16che spieghi ai genitori come muoversi,
09:18quali possono essere i rischi e le difficoltà
09:20perché purtroppo per quanto riguarda il social,
09:23in generale di leggi ce ne sono molto poche,
09:25quelle che ci sono sono molto vaghe
09:26e non si sa mai a chi si deve fare riferimento
09:28quando succede qualche fenomeno di questo tipo.
09:31Il discorso io credo è sempre lo stesso,
09:33ora prima di passare la parola all'esperto appunto
09:36che verrà intervistato da Costanza nella seconda parte della puntata,
09:40quando noi abbiamo a che fare con dei minori,
09:42soprattutto quando abbiamo a che fare con dei bambini piccoli,
09:45dobbiamo sempre cercare di agire con delicatezza,
09:48quindi evitare se abbiamo alternativa di postare loro immagini online,
09:53ad esempio questa cosa succede moltissimo,
09:56la vedo molto frequentemente tra le persone molto giovani
09:58che magari hanno un figlio o comunque sia hanno un'amica che ha un figlio,
10:03è bello l'entusiasmo di avere un bambino davanti,
10:05lo si vuole condividere e questo è normale,
10:07ma bisogna ricordarsi che questa cosa potrebbe essere molto dannosa
10:11non per noi, ma per lui, per lei, per il bambino, per la bambina
10:14che non ha nemmeno scelto di essere lì su quel profilo,
10:16in quella storia, in quel video tiktok, in quel momento
10:19e che si ritrova semplicemente catapultato in un mondo
10:22che non è il suo mondo,
10:23e quindi bisogna cercare di tutelare i bambini
10:26che non hanno da una parte né consapevolezza
10:28né potere di scegliere in che modo presenziare sulla piattaforma
10:32perché appunto sono decisamente troppo piccoli
10:34per prendere una posizione e per averne consapevolezza.
10:37Io credo che questo tema sia importante trattarlo
10:40soprattutto perché mi rendo conto che per i neogenitori
10:43può essere molto difficile capire come approcciare il tema
10:46soprattutto se si è abituati a condividere molte parti della propria vita,
10:50questo ci sta in una scelta,
10:51magari si è abituati a condividere quello che si fa durante il giorno,
10:54può risultare naturale una volta che si ha appunto un bambino
10:58includere la condivisione di questo bambino all'interno delle storie,
11:01forse è anche giusto farlo,
11:02l'importante è che si abbia almeno qualche accortezza,
11:05quindi il profilo privato, le storie solo per gli amici stretti
11:08perché è vero che le situazioni sgradevoli possono sempre succedere purtroppo,
11:12ma è importante cercare di limitarle il più possibile.
11:17Capisco che è brutto soprattutto se si usano molto i social
11:20dire non devo postare mio figlio
11:22perché comunque sia il social oggi è anche un archivio
11:24alla fine di ciò che facciamo e di ciò che siamo,
11:26ma bisogna ricordarsi che per i bambini
11:29i rischi sono immensamente superiori di quelli in cui possiamo
11:32incorrere noi da adulti, da grandi
11:34quando pubblichiamo banalmente una nostra foto
11:36che non avrà mai gli effetti che abbiamo ricordato,
11:38insomma quindi la pedopornografia,
11:40in futuro il fatto che il bambino potrebbe non trovarsi d'accordo,
11:43ecco noi non abbiamo questi rischi perché siamo grandi
11:46e scegliamo da soli.
11:47Io vi ringrazio per essere stati con noi in questa prima parte della puntata,
11:50nella seconda parte non ci sarò io
11:52ma tornerò a costanza con l'ospite di oggi qui in studio
11:55perché parleranno proprio di questo tema
11:56e lo faremo ancora una volta cercando di aprire
11:59quelle che possono essere delle tematiche
12:01che sicuramente possono essere importanti
12:05per i genitori di oggi e soprattutto per i genitori del domani
12:08che devono prepararsi anche a fare i conti
12:10con questa nuova realtà che si sta affermando
12:12che è quella dello sharenting.
12:13A tra pochissimo, adesso c'è la pubblicità
12:15ma insomma è una pausa molto breve,
12:17tra pochissimo sempre qui su Social Trend
12:19con Costanza e l'esperto di oggi
12:21e noi come sempre ci vediamo domani.
12:35Siamo tornati amici di Social Trend con un altro approfondimento.
12:40Io come sempre saluto Esmeralda e Matteo
12:43e li ringrazio di avermi passato la linea.
12:45La scorsa settimana abbiamo parlato insieme all'Avvocato Antonio Del Vecchio
12:49del trend che si è diffuso a macchia d'olio sui social
12:53che riguarda lo sharenting.
12:55Come vi ricorderete lo sharenting consiste nella condivisione
13:00di foto e video di bambini, neonati, minorenni
13:05sui propri social.
13:07Allora, essendo un argomento davvero molto caldo
13:10e davvero molto ampio
13:12abbiamo deciso di invitare nuovamente un altro Avvocato
13:15che ci può dare qualche maggior approfondimento in merito.
13:19Allora io saluto e do il benvenuto all'Avvocato
13:22che ha in collegamento video con noi
13:25Massimiliano Alosco.
13:27Massimiliano, ciao e benvenuto.
13:29Salve, grazie per l'invito.
13:31Massimiliano, insieme faremo un piccolo approfondimento
13:34su questa nuova tendenza, questo nuovo trend
13:38che consiste nell'oversharing, nell'ultracondivisione
13:43di bambini e neonati.
13:46Allora, la prima domanda Massimiliano
13:48è quali sono i rischi legati a questa dinamica, a questa azione?
13:52I rischi sono molteplici
13:56anche dal punto di vista psicologico
13:58soprattutto per lo sviluppo del minore
14:01ma quelli su cui vorrei approfondire quest'oggi con voi
14:05sono gli aspetti dal punto di vista penale
14:08perché molto spesso non si pensa
14:11che la overcondivisione, condividere troppo
14:15i determinati immagini, soprattutto che riguardano minori
14:19può comportare dei risvolti dal punto di vista penale.
14:22Penso ad esempio a quello che è il fenomeno del kidnapping
14:27che è punito dall'articolo 494 del codice penale
14:32del nostro codice penale.
14:34In questo caso parliamo di sostituzione di persona
14:37infatti l'estrema condivisione di foto
14:40senza alcun limite, dei nostri figli
14:43dei nostri piccoli, dei nostri bambini
14:45può portare da parte di malintenzionati
14:48alla possibilità di prendere quelle determinate foto
14:53e utilizzarle per la creazione di profili social
14:57con quali possono essere Facebook, Instagram
15:00o qualunque altro social
15:02e sostituirsi al minore
15:04per adescare altri minori.
15:06E qui siamo nel fenomeno cosiddetto del child grooming
15:10ad esempio unito all'articolo 609-11
15:13se non vorrei sbagliarmi nel nostro codice penale
15:16ovvero quello dell'adescamento di minori
15:18ovvero fingersi di essere un'altra persona
15:21di essere un minore
15:22per sostituirsi ad esso
15:24per adescare altri minori
15:26dal punto di vista
15:28per porre in essere delle truffe
15:30per cercare anche un determinato seguito
15:35sono tantissimi i profili non verificati
15:40di minori all'interno di Facebook
15:43e talvolta ce ne troviamo col medesimo nome
15:45col medesimo cognome
15:46più e più profili
15:48che risalgono a una unica foto
15:50questa foto probabilmente può derivare
15:52da quella condivisione
15:54da parte dei genitori
15:56ora ad esempio
15:57le faccio un rapido esempio
15:59si condivide la foto del compiano del bambino
16:03si danno indicazioni in merito
16:05a quando lui va a scuola
16:07a quando il bambino torna da scuola
16:10a quello che fa giornalmente
16:12quindi diamo tutta una serie di informazioni
16:15che dal punto di vista dei malintenzionati
16:18sono oro
16:19queste informazioni possono permettere
16:21di creare sia un clone
16:23dal punto di vista digitale
16:24che approfittare del minore
16:28conoscendo tutti quelli che sono
16:30le proprie abitudini
16:32abitudini che sono state condivise
16:34inconsapevolmente
16:36ci rengo inconsapevolmente
16:38da parte dei genitori
16:41per abitudine
16:43per socialità
16:44per questo nuovo modo di confrontarsi
16:46con il prossimo
16:48confrontarsi con i social
16:50e con internet
16:52non pensano a quello che è diventato fondamentale
16:54oggigiorno
16:55ovvero la web reputation
16:57la reputazione del minore
16:59perché non vi è solo una reputazione
17:01dal punto di vista di noi adulti
17:03ma anche da parte del minore
17:06che un giorno magari potrebbe
17:08vedersi
17:10una serie di foto
17:11che riguardano il proprio
17:13intimo
17:14pubblicate da parte dei genitori
17:16su cui un tempo magari c'era consenso
17:18ma questo consenso potrebbe sparire
17:20nel corso degli anni
17:21ora le faccio un esempio
17:23che è comune a tutti
17:24conosciamo tutti
17:25i famosi Chiara Ferragni e Fedez
17:28hanno dei bambini
17:29hanno due figli
17:30questi due figli ormai sono delle star
17:33gli viene condiviso
17:34ogni poco della propria intimità
17:37magari da qui a tot anni
17:40questi figli potrebbero volere l'anonimato
17:42potrebbero ricercare il cosiddetto
17:44delitto all'oblio
17:45potrebbero ritirare il consenso
17:47che è stato dato legittimamente
17:49dai propri genitori
17:51alla pubblicazione delle foto
17:53e di quant'altro
17:54e potrebbero chiedere
17:55alla propria madre
17:56al proprio padre
17:57addirittura un risarcimento
17:59per quanto avvenuto
18:01per tutta questa serie di foto
18:03che vanno addirittura
18:05dalla ecografia
18:07al momento del parto
18:08fino ai momenti più intimi
18:10del bambino
18:12che oggi non comprende appieno
18:15ma successivamente potrebbe
18:17avere dei problemi
18:19penso al cyberbullismo
18:21penso a tante altre cose
18:23anche nel suo sviluppo psicologico
18:25tanto da voler cercare
18:27anche per se stesso
18:29l'oblio digitale
18:30ovvero il non essere così famoso
18:32e il problema è che
18:34a parte dal punto di vista giuridico
18:36per cui potrebbe richiedere
18:37addirittura un risarcimento
18:39oppure potrebbe
18:41addirittura far causa
18:43ai propri genitori
18:44per far rimuovere queste terminate foto
18:46e su questo ci sono
18:47delle pronunce da parte dei tribunali
18:49della giurisprudenza
18:51in merito
18:52vado a pensare che
18:54questo bambino probabilmente
18:56avrebbe delle difficoltà
18:57a far rimuovere tutte queste foto
18:59perché il web non dimentica
19:01il web assolutamente non dimentica
19:03tutte queste foto che sono state
19:05ultracondivise
19:06poi sono state condivise
19:07a sua volta da altre persone
19:09da altri individui
19:11e ne consegue che c'è un numero
19:13estremo di queste foto
19:15di profili che non sono nemmeno riconducibili
19:17agli stessi genitori
19:18per i quali sarebbe impossibile
19:20dal punto di vista pratico
19:21cancellare tutte le foto del bambino
19:25da qui a fine 14 anni
19:27fino a quando può chiedere
19:28e ritirare il proprio consenso
19:30Interessante
19:32il riferimento che ha fatto
19:34ai bambini che vengono
19:36pubblicati in ogni momento
19:38della loro quotidianità
19:40volevo ricollegarmi
19:42alla possibile
19:44richiesta di risarcimento
19:46quindi il bambino
19:48una volta cresciuto
19:50da qui a 15 anni
19:52può far causa
19:54ai genitori?
19:56Assolutamente sì
19:58Noi dobbiamo
20:00basarci su un
20:02assunto, ovvero
20:04il consenso che viene dato
20:06alla pubblicazione dei dati
20:08sia che sia il nostro
20:10che per interposta persona
20:12quindi da parte dei bambini
20:14o meglio da parte dei genitori
20:16nei confronti dei bambini
20:18quindi di entrambi i genitori
20:20questo consenso può essere sempre
20:22ritirato in ogni momento
20:24e successivamente
20:26l'over condivisione
20:28di tutte queste foto e di tutti
20:30questi dati, perché non si parla soltanto di foto
20:32ma si parla anche di dati
20:34ogni volta che condividiamo una foto diamo anche altre
20:36informazioni in merito
20:38a se stessi, alla vita del bambino
20:40alla vita, alla propria intimità
20:42non voglio addirittura arrivare
20:44come succede spesso
20:46alle foto, al video del bagnetto
20:48ma anche a quelle che sono le
20:50proprie abitudini, il cibo
20:52e quant'altro, che possono essere oggetto di
20:54schermo da parte di altri
20:56bambini nei confronti di questi
20:58minori non tutelati
21:00appieno, d'accordo? Quindi
21:02sì, per rispondere a ciò che lei mi ha appena
21:04detto, la giurisprudenza già
21:06adesso, già adesso, quindi senza
21:08arrivare troppo in là con gli anni
21:10ha visto più pronunce
21:12nelle quali vi è stata una condanna
21:14nei confronti dei genitori
21:16che hanno ultrapubblicato
21:18determinate foto e i figli
21:20hanno potuto richiedere
21:22risarcimento danni o quantomeno
21:24la cancellazione di tutte
21:26le foto, prevedendo addirittura una penale
21:28per ogni giorno in cui
21:30le foto persistevano ancora sul web
21:32ora le riporta addirittura
21:34delle pronunce in cui
21:36l'over-condivisione
21:38ha travolto non soltanto
21:40i genitori ma ha
21:42travolto anche gli stessi familiari
21:44ad esempio noi vediamo continuamente
21:46magari i nonni che
21:48vogliono condividere le foto
21:50dei propri nipoti o le zie
21:52e quant'altro, vi è una pronuncia
21:54nelle quali una zia
21:56condivideva quotidianamente
21:58le foto dei propri nipoti, questo
22:00senza il consenso dei genitori perché
22:02ricordiamo, per condividere
22:04le foto di un minorenne
22:06minore di anni 14
22:08vi è
22:10doveroso il consenso di entrambi i genitori
22:12in quel caso non vi era il consenso
22:14da parte di entrambi i genitori
22:16e quindi la zia è stata condannata
22:18a rimuovere le foto
22:20che aveva posto in essere
22:22sul proprio social network
22:24quindi per rispondere alla sua domanda
22:26sì, e non è tanto in là
22:28con il futuro
22:30possiamo guardare già ad oggi
22:32o meglio già al passato, già vi sono
22:34pronunce da parte dei giudici
22:36da parte dei tribunali di primo grado
22:38in ordine a
22:40ciò che appena le dicevo
22:42tra l'altro
22:44all'interno di Instagram
22:46soprattutto ci sono tantissimi
22:48profili pubblici
22:50con un unico scopo, ovvero
22:52quello commerciale
22:54e di sponsorizzazione
22:56che addirittura
22:58sono praticamente
23:00è come se il bimbo
23:02lo gestisse
23:04cioè il nome e cognome del bambino
23:06nell'abbio
23:08frasi allucinanti come
23:10questo account è gestito dai genitori
23:12e ci sono solo foto
23:14del bambino con
23:16i vari abiti
23:18il bambino, non lo so
23:20in un ristorante
23:22in gita, in un agriturismo
23:24questa cosa mi fa venire letteralmente
23:26i brividi, quello che non capisco
23:28è come sia possibile
23:30nonostante queste tutele
23:32legislative, comunque queste norme
23:34in atto
23:36che esistono, che ci sono
23:38che continuino
23:40i genitori imperterriti
23:42a pubblicare
23:44la foto del bagnetto
23:46del bambino per strappare
23:48quei like
23:50e quelle visualizzazioni
23:52ciò che lei dice, addirittura è stato coniato
23:54un termine nello specifico, non vorrei
23:56sbagliare, songram
23:58ovvero son come figlio e gram
24:00riferito naturalmente ad instagram
24:02ovvero dei profili che
24:04sono riconducibili direttamente
24:06a dei minori ma che
24:08sono gestiti dai genitori
24:10il problema è che vi è una vera e propria
24:12emergenza
24:14potete definirla giuridica
24:16per questo
24:18fenomeno, perché vi è una sorta
24:20di vuoto normativo, o meglio
24:22vi sono delle normative
24:24quale possiamo fare riferimento al GDPR
24:26alla normativa sulla privacy
24:28alla normativa sul diritto
24:30d'autore, possiamo fare riferimento
24:32addirittura a trattati internazionali firmati dall'Italia
24:34quale quello del trattato internazionale su
24:36l'infanzia firmato a New York
24:38non c'è una
24:40anche a tante altre pronunce riferenti
24:42alla privacy a dire il vero, ma non vi è
24:44una normativa specifica
24:46non vi è
24:48un intervento normativo da parte
24:50del legislatore tale
24:52da poter essere forte
24:54prevenire questi
24:56fenomeni
24:58ad esempio
25:00possiamo vedere che ci sono tantissimi
25:02profili come faccio riferimento
25:04anche di minori, noi sappiamo che
25:06il minore in Italia non può creare
25:08un profilo se ha meno
25:10di 14 anni
25:12la questione è come è possibile
25:14verificare effettivamente
25:16l'età del minore?
25:18C'è sì effettivamente una spunta
25:20dice hai meno di 14 anni
25:22hai più di 13 anni e quant'altro
25:24il minore cliccherà assolutamente
25:26sì ho l'età, anzi avrò
25:2818 anni, non vi è
25:30dal punto di vista
25:32ratico un
25:34ambiente, una
25:36forma di tutela per il minore
25:38che comporti la possibilità
25:40di andare a verificare
25:42qual è l'effettiva età del minore
25:44a sua tutela e a sua protezione
25:46Massimiliano io la ringrazio
25:48di essere stato qui
25:50con noi, la ringrazio anche di averci dato
25:52questo approfondimento
25:54è stato un piacere e spero davvero di risentirla e rivederla
25:56presso i nostri microfoni
25:58con infinito piacere
26:00ringrazio ancora
26:02l'avvocato Massimiliano Alosco per essere stato
26:04qui ai nostri virtuali
26:06microfoni, mi raccomando rimanete
26:08sintonizzati su socialtrend sul canale
26:1014, ricordatevi anche che le news
26:12sono a portata di hashtag

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