Nuova puntata di Social Trend su Radio Roma Television, canale 14 del digitale terrestre a Roma e nel Lazio. Nel corso della puntata la conduttrice Esmeralda Moretti ha affrontato il tema dello "Sharenting", termine che di recente è stato introdotto per affrontare il fenomeno di condividere online contenuti di figli/e da parte dei genitori.
Sempre più genitori infatti decidono di condividere in Rete foto e video dei propri figli, senza pensare spesso alle conseguenze che quei contenuti possono avere una volta finite su social network ed altre piattaforme online. Il termine Sharenting è stato utilizzato per la prima volta in America e deriva dalle parole inglesi “share” (condividere) e “parenting” (genitorialità), anche se più propriamente si dovrebbe privilegiare il termine “over-sharenting”, ovvero l’eccessiva e costante sovraesposizione online di bambini e bambine.
A Social Trend ci siamo occupati del fenomeno che è stato poi approfondito dalla giornalista Costanza Fioriti in compagnia dell’avvocato Antonio Del Vecchio, membro attivo della realtà avvocatosubito.com che ha analizzato le normative atte a limitare l’iper sharing dei minori, mettendo in luce quelli che possono essere i rischi di questo nuovo trend.
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Sempre più genitori infatti decidono di condividere in Rete foto e video dei propri figli, senza pensare spesso alle conseguenze che quei contenuti possono avere una volta finite su social network ed altre piattaforme online. Il termine Sharenting è stato utilizzato per la prima volta in America e deriva dalle parole inglesi “share” (condividere) e “parenting” (genitorialità), anche se più propriamente si dovrebbe privilegiare il termine “over-sharenting”, ovvero l’eccessiva e costante sovraesposizione online di bambini e bambine.
A Social Trend ci siamo occupati del fenomeno che è stato poi approfondito dalla giornalista Costanza Fioriti in compagnia dell’avvocato Antonio Del Vecchio, membro attivo della realtà avvocatosubito.com che ha analizzato le normative atte a limitare l’iper sharing dei minori, mettendo in luce quelli che possono essere i rischi di questo nuovo trend.
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NovitàTrascrizione
00:00Social Trend, le news a portata di Hashtag con Matteo Acitelli ed Esmeralda Moretti.
00:07Buonasera a tutti gli amici di Social Trend, bentornati. Questa sera siete in
00:12compagnia appunto di Esmeralda Moretti e parliamo, come ogni giorno, di social.
00:17Lo facciamo oggi riflettendo su una questione che in qualche modo è sempre
00:21latente nella nostra quotidianità. Io sono sicura che questo è un pensiero che
00:25tutti noi abbiamo, rispetto al quale insomma tutti noi abbiamo maturato un'opinione,
00:29ma di cui non si parla mai abbastanza. E parliamo dello silenting, che cos'è?
00:34È il fenomeno che è stato chiamato in questo modo tecnico solo recentemente e sarebbe il
00:39momento in cui i genitori condividono, postano online, foto dei propri figli.
00:44Quindi parliamo della presenza di foto di minori, spesso minori anche appunto molto
00:49piccoli, bambini dai neonati fino insomma poi ai bambini più grandi, online, quindi
00:53sulle principali piattaforme da Instagram a Facebook, che sono sicuramente le più quotate,
00:58ma recentemente parliamo anche di TikTok. Parliamo di questo fenomeno perché lo
01:02scorso anno, nella scorsa edizione di Social Trend, avevamo fatto una puntata per riflettere
01:07su quelli che sono i pericoli, i rischi dello silenting e la cosa molto interessante è che
01:12si tratta di un fenomeno in evoluzione, nel senso che il paradosso è che nonostante si
01:16stia facendo sempre maggiore sensibilizzazione riguardo ai rischi della condivisione delle
01:20foto di minori online, in realtà le foto continuano ad essere condivise sempre più
01:25spesso. Infatti ci sono dei recenti studi che raccontano di come in media l'81% dei
01:31bambini che vive all'interno dei paesi occidentali abbia almeno qualche forma di presenza online,
01:36quindi qualche foto, qualche video e questa percentuale quando ci spostiamo negli Stati
01:40Uniti d'America sale fino a raggiungere, fino a superare il 90%, parliamo del 92%.
01:46Questa questione ovviamente apre ad una serie di interrogativi, interrogativi che sono sicuramente
01:51in primis interrogativi di tipo etico, ossia nel momento in cui il genitore prende la decisione
01:56di condividere, di postare online la foto del proprio bambino, è una scelta che riguarda
02:01soltanto il genitore, perché il bambino in qualche modo non è consapevole e non lo sarà
02:05per lungo tempo, perché il bambino sicuramente nei primi mesi di vita ma anche nei primi
02:09anni non ha consapevolezza di quella che è la dinamica dell'online, quindi il primo interrogativo
02:14è proprio questo, cioè è etico, è morale, è corretto postare online questi bambini
02:19senza che loro abbiano possibilità di tirarsi indietro, perché qui c'è da ricordare una
02:23grande parentesi, spesso quando si affronta questo discorso si risponde in modo molto
02:28banale, beh vabbè se un domani mio figlio o mia figlia non dovesse essere d'accordo
02:31che problema c'è, potrei sempre cancellare il post, di fatto non è così, perché l'online
02:36ci insegna che tutto ciò che viene postato online in qualche misura, in qualche modo,
02:40in qualche forma resta comunque online, quindi resta qualche traccia di ciò che è stato
02:44postato online e può diventare davvero molto difficile eliminare definitivamente un contenuto
02:50che è stato postato, se non impossibile, quindi il primo punto è proprio questo, il
02:54fatto che i bambini non hanno un ruolo attivo, ma hanno un ruolo molto più che passivo,
02:58nel senso che è un ruolo addirittura inconsapevole e questa cosa diventa molto più pericolosa
03:02se pensiamo al fatto che alcune persone postano foto di neonati o di bambini comunque sia
03:07in momenti molto intimi, quindi non lo so, il primo bagnetto, il primo cambiare il pannolino
03:13insieme, queste cose lì che si tende a fare magari anche senza cattiveria in modo così
03:17approssimativo per avere un ricordo, perché molte persone poi gestiscono il proprio archivio
03:22di Instagram o la propria bacheca di Facebook come se fosse un album dei ricordi digitali
03:27e quindi magari ovviamente non lo fanno con cattiveria, ma esponono il bambino a una serie
03:30di rischi soprattutto perché questo fomenta tutto quello che è purtroppo il mercato della
03:34pedopornografia, che è un mercato esistente, non se ne parla perché non sta bene parlarne
03:39ma è un mercato anche quello in crescita purtroppo, quindi il primo interrogativo è
03:42proprio questo. A questo si aggiungono un'altra serie di domande che adesso in questa prima
03:46parte della puntata cercheremo di snocciolare dal punto di vista quanto meno panoramico,
03:50ossia un altro grande punto è proprio il fatto di postare i bambini online, di postare informazioni
03:56su di loro, loro foto, mette a rischio la sicurezza dei bambini? Questo ovviamente sì,
04:01perché infatti nell'ultimo anno, insomma negli ultimi periodi sono state condotte svariate
04:05ricerche su questo tema e si è scoperto che tendenzialmente nel momento in cui si postano
04:11contenuti dei bambini e quindi informazioni dei bambini, ma in generale a proposito della
04:15famiglia, si tende a rendere questi bambini vulnerabili, perché? Perché se io sono
04:19malintenzionato e seguo la mamma che posta contenuti relativi al bambino, quindi magari
04:24il nome del cagnolino, la strada dove si abita, a che ora esce il bambino da scuola, perché metto
04:29ogni giorno la storia in cui lo vado a prendere, ecco espongo una persona malintenzionata ad avere
04:33tantissime informazioni, che sono informazioni a tutti gli effetti sensibili a proposito di mio
04:37figlio o di mia figlia e quindi insomma a sapersi muovere sicuramente molto molto meglio, anche
04:41perché i bambini ovviamente essendo piccoli non hanno gli strumenti per comprendere questo tipo
04:46di pericolo, che è una cosa che deve essere compresa dai genitori. Quindi si apre anche un
04:50interrogativo molto importante che concerne proprio la sicurezza. Una cosa molto interessante è proprio
04:56il fatto che non sembrano essere regolamentati in alcun modo ad oggi le foto, le fotografie,
05:02i video dei bambini online, come in realtà tantissime, questo è un tema che noi riprendiamo
05:06spessissimo a social trend, ci sono tantissimi lati del social che non sono regolamentati, in realtà
05:11quasi tutti e quindi il punto è che ad oggi resta molto al buon senso dei genitori, il fatto di
05:16prendere la decisione di postare o non postare contenuti dei bambini online. Io credo che si
05:22possano prendere delle misure di precauzione per fare in modo che qualora si volesse postare
05:26qualche foto dei propri figli, magari per ricordo, si cerchi insomma di farlo nel modo più sicuro,
05:31nel modo più tranquillo possibile, anche perché comunque sia noi abbiamo modelli di personaggi
05:36pubblici che ci hanno abituati a una sovraesposizione dei propri figli, anche qui avevamo fatto una
05:40puntata molto interessante lo scorso anno, se volete andare a recuperarla sul sito di Radio
05:44Roma o sul canale YouTube di Radio Roma, per tutto quello che è il fenomeno dei baby influencer,
05:48ossia dei genitori che magari spingono i propri figli online, perché chiaramente un bambino a 5
05:53anni, 6 anni non ha sicuramente la vocazione di fare l'influencer, per trarne un guadagno e ancora
05:59di più c'è anche un'altra tematica, i figli delle influencer o degli influencer che ricevono
06:03questa sovraesposizione, che anche lì magari non è ricercata, quindi le tematiche sono tantissime,
06:09ma ad ogni modo i bambini sono tutti uguali, nel senso che non è che il figlio dell'influencer è
06:13più tutelato di quello della persona che non è un influencer e viceversa, e quindi le precauzioni da
06:18adottare sono sempre comunque le stesse, ad esempio un consiglio è quello di non postare informazioni
06:24sensibili, quindi non postate cose riguardo, non lo so, gli orari a cui andate a prendere il bambino
06:30a scuola, i posti che frequenta, le persone che frequenta esattamente dove sia in quale momento,
06:35perché sono cose ovviamente molto pericolose, questa è una prima indicazione e poi sarebbe meglio
06:39qualora si volesse postare appunto un contenuto, una foto relativa ad un bambino, farlo in condizioni
06:45di sicurezza, nel senso di ad esempio su Instagram mettere il profilo privato, il profilo privato
06:50purtroppo è facilmente aggirabile, nel senso che basta che qualcuno mandi una richiesta o comunque
06:55sia basta entrare da un profilo di una persona che è stato accettato da quel profilo e si possono
06:59vedere tutti i contenuti, ma sicuramente non è come avere un profilo pubblico dove davvero chiunque
07:04può andare a guardare e insomma in qualche modo avere un profilo privato dove si controlla chi
07:09viene ammesso e chi non viene ammesso potrebbe essere una strategia per cercare di tenere
07:13l'immagine di proprio figlio un po' lontano da occhi indiscreti e poi il tema diciamo che a me sta
07:20più a cuore è proprio quello etico, cioè cerchiamo di chiederci se davvero un domani nostro figlio,
07:24nostra figlia sarebbe contento di sapere che questo materiale insomma su di lui, su di lei
07:29gira online senza fondamentalmente il suo consenso e questo tema è un po' più grande di quello che
07:35si può immaginare perché il punto è che mentre fare una foto non è mai un problema, il come poi
07:41si gestisce questa foto, il come poi si gestisce questo video può diventarlo in modo molto rapido
07:46e quindi se un tempo non c'era proprio modo magari di esporre le immagini di bambini ad occhi
07:50indiscreti perché non c'erano i social, con i social e soprattutto il discorso è che se prima
07:55non si conoscevano gli effetti anche negativi pericolosi dei social oggi si conoscono e quindi
07:59conoscendoli il vantaggio che abbiamo è quello proprio di poterli governare al meglio e tempo fa
08:05si aprì insomma una polemica intorno ad Instagram perché Instagram è un social che impedisce di
08:11postare ad esempio le foto delle bambine anche molto piccole con i capezzoli scoperti anche se
08:16sono appunto molto molto piccole bambine di un anno due anni sei mesi addirittura perché il
08:20motivo è proprio perché Instagram è stato uno dei primi social a muoversi per contrastare quella
08:24che è la pedopornografia perché se a persone insomma normali può sembrare assurdo in realtà
08:29ci sono delle persone che vanno alla ricerca di queste foto per diffonderle attraverso siti di
08:34dubbio insomma origine e diffondere queste foto di queste bambine appunto che magari hanno appunto
08:38i capezzoli scoperti nonostante siano molto piccole quindi si fece appunto tutta questa
08:42polemica su sul nudo su Instagram ma per i bambini il discorso è ancora più grande perché il discorso
08:48è che se noi se la polemica intorno al nudo su Instagram può essere circoscritta agli adulti
08:53per quanto riguarda la pubblicazione del capezzolo femminile che potrebbe essere un do artistico per
08:58i bambini non è così perché i bambini non hanno una volontà propria non possono scegliere quindi
09:02vanno tutelati di principio tra le linee guida di TikTok ad esempio ci sono delle regole molto
09:08rigide per quanto concerne la pubblicazione di video con bambini o addirittura la diretta con
09:13bambini ora non dovrebbe essere più così ma agli inizi di TikTok e non c'era proprio modo non era
09:19possibile assolutamente per i bambini comparire ad esempio nelle live di TikTok oggi le linee guida
09:24sono un po più morbide soprattutto perché ci sono anche tanti profili informativi sui bambini quindi
09:29appunto su come trattare i neonati che inevitabilmente fanno uso di immagini con bambini
09:33neonati ma il discorso resta lo stesso c'è la cautela non è mai troppa e qui ci stiamo limitando
09:38a quello che è un lato insomma della medaglia ossia la condivisione di foto di bambini molto
09:44piccoli quindi di bambini che non hanno direttamente accesso ai social c'è poi tutto l'altro grande
09:49discorso che sicuramente affronteremo in un'altra puntata di bambini che non hanno l'età per stare
09:53sui social e che comunque hanno un profilo social sono state fatte ricerche molto recenti
09:58ultimamente e si è notato proprio che aumenta il numero di bambini che hanno tra i 6 e 9 anni
10:05addirittura quindi che sono molto piccoli e che aprono un proprio profilo social magari un po
10:09spinti dai genitori magari completamente di testa propria perché disponendo di uno smartphone poi
10:14alla fine non è che bisogna superare troppi step basta avere una mail e sapere impostare una
10:18password ma so che potrà sembrare assurdo ma i bambini diventano sempre più rapidi perché crescono
10:22a contatto con queste tecnologie e quindi potrebbero in prima linea schierarsi su quello
10:27che il social ma questo è un altro discorso riguarda un tipo diverso di consapevolezza che
10:31è una consapevolezza digitale e tra l'altro appunto le piattaforme si muovono sempre nella
10:35direzione di non consentire ai bambini tendenzialmente ai ragazzi inferiori ai 13
10:40anni di poter postare da soli di poter avere un profilo tant'è che sicuramente vi ricorderete
10:44avevamo tra l'altro trattato questo argomento in una puntata e quando qualche mese fa venne
10:49chiuso il profilo di una ragazza di meno di 13 anni che aveva commentato una foto di Chiara
10:53Ferragni e questo profilo venne chiuso non per le segnalazioni ricevute ma per il fatto che
10:58appunto la bambina avesse dichiarato di avere meno di 13 anni se non sbaglio 11 anni quindi
11:01insomma questo è un altro discorso ma il tema della pubblicazione delle foto dei bambini online
11:06da parte dei genitori è enorme e io credo che spesso non se ne comprenda nemmeno la portata
11:11nemmeno la pericolosità ed è per questo che noi affrontiamo oggi questo tema insieme ad un esperto
11:16che verrà nella seconda parte della puntata insieme a Costanza e ci darà qualche consiglio
11:21su come poter cercare di comprendere al meglio questo fenomeno e quindi di tenere protetti quelli
11:25che sono i bambini quindi delle persone che non possono scegliere che non sono ancora autonome
11:29la cui decisione non esiste ecco in quel campo e quali sono i rischi quindi i pericoli da cui
11:34stare lontani perché è molto difficile ecco questa tematica e va affrontata quindi con tutta la
11:39cautela necessaria. Io vi ringrazio per essere stati con me in questa prima parte tra pochissimo
11:44insomma dopo la pubblicità non andate via perché torna Costanza con l'esperto di oggi e noi ci
11:48vediamo come sempre domanissera per un'altra puntata di Social Trend. A tra poco con Costanza
11:52e noi ci vediamo domani.
12:02Bentornati amici di Social Trend per un altro episodio. Lo sapete che è stata introdotta la rubrica dedicata agli approfondimenti con i professionisti.
12:10Ringrazio ancora una volta i miei colleghi Esmeralda e Matteo di avermi passato la linea.
12:15Allora la puntata di oggi riguarda un tema davvero molto molto delicato ovvero quello
12:20dello sharenting un termine coniato direttamente dagli Stati Uniti che vuol dire condivisione
12:26quindi over sharing di contenuti che riguardano i propri figli bambini e bambine che il più
12:34delle volte sono minorenni addirittura in alcuni purtroppo molti casi sono anche neonati.
12:43Allora abbiamo in collegamento video l'avvocato Antonio Del Vecchio a cui do un caldo benvenuto.
12:49Antonio benvenuto.
12:50Benvenuto a voi grazie per avermi contattato.
12:53Allora abbiamo fatto una piccola introduzione di quello che è il concetto da approfondire
13:00durante questo episodio. Allora io mi chiedevo quali sono i rischi di questa pericolosa dinamica
13:07da un punto di vista legale.
13:10Sì beh i rischi sono tanti, è un fenomeno che si sta diffondendo ormai sempre più frequentemente
13:17ma soprattutto a mio avviso i rischi sono di due tipi. Il primo è che nel diffondere
13:25in maniera eccessiva queste immagini, queste foto che riproducono e ritraggono questi bambini
13:31ci potrebbe essere una sorta di mescolamento sull'identità digitale del minore e quindi
13:38sulla corretta formazione a livello di personalità di queste persone. L'altro rischio a mio avviso
13:46potrebbe essere di creare proprio anche delle tensioni nei rapporti proprio tra genitori
13:51e figli. Quindi a mio avviso questi sono i due principali rischi a cui sicuramente andremo
13:57incontro in futuro se si diffonderà ancora di più questo fenomeno.
14:01Sul nostro territorio, quindi parlando di normativa italiana su questo tipo di concetto
14:10di topic, quali sono le normative, le proposte di legge per l'appunto e le principali sentenze?
14:17Le principali normative al momento non c'è una norma specifica, una norma DO che tratta
14:27di legge e regolamenta la materia, si sta discutendo proprio sul diffondersi di questo
14:34fenomeno, in Francia in Senato hanno approvato qualche tempo fa una legge a proposito. In
14:39realtà a mio avviso potremmo tranquillamente rifarci all'articolo 10 del Codice civile
14:46che tutela un po' l'immagine delle persone, quindi dell'individuo e delle persone fisiche.
14:52E un'altra normativa che al momento abbiamo che potrebbe in un certo qual modo tutelarci
14:56è sicuramente la normativa sulla privacy, infatti il garante per la privacy è stato
15:01uno dei primi che è intervenuto a proposito su questo fenomeno, è quello che un po'
15:07ha lanciato la denuncia di questo fenomeno. Ci sono stati anche alcuni tribunali che in
15:14un certo qual modo sono stati chiamati in causa da parte di alcuni soggetti e che hanno
15:20in un certo qual modo trattato già la materia, voglio ricordare per esempio il Tribunale
15:25di Mantua che è il 2021 che in riferimento a una madre separata che aveva pubblicato
15:30alcuni figli del figlio di 9 anni su TikTok, altra piattaforma molto in voga, il giudice
15:36ha disposto all'immediata rimozione di queste immagini, di questi video non autorizzati
15:42e ha condannato la madre a pagare una multa di circa 50 Euro per ogni giorno di ritardo
15:47affinché non si avesse adempiuto a quell'ordinanza del magistrato. C'è anche una sentenza
15:53del Tribunale di Mantua, andiamo un po' indietro negli anni del 2017, che aveva ritenuto
15:58l'inserimento di queste foto, di queste immagini, di questi video abbastanza pregiudizievole
16:03e quindi ha ordinato anche in questo caso di non diffondere questi video sui social
16:10network. Voglio ricordare anche una sentenza delle
16:14parti dove sono io in Abruzzo che è del Tribunale di Chieti del 2020 che aveva condannato
16:20due genitori divorziati ad allastenersi di pubblicare sui foto del figlio minore senza
16:27il suo consenso. In certo qual modo alcuni magistrati stanno già intervenendo su questo
16:32fenomeno, però è chiaro che avere una legge specifica per questo tipo di fenomeno aiuterebbe
16:39molto anche a potersi tutelare da questo fenomeno. Assolutamente, aiuterebbe sicuramente anche
16:47a prevenire quella che è l'azione del genitore di postare foto e video del proprio bambino
16:53o della propria bambina che, ripeto, il più delle volte sono anche neonati, quindi si
16:57parla di neanche un anno di vita. Tra l'altro una cosa che adesso sta andando
17:04quasi di moda, mi viene da dire, è la creazione di un profilo di questi bambini piccoli, ripeto,
17:14neonati, all'interno delle piattaforme. Ovviamente il motivo è meramente economico, quindi per
17:23collab, collaborazioni, pubblicità e promozioni. Come ha accennato lei, lei prima in Francia
17:32si stanno muovendo sotto questo punto di vista non solo per limitare l'utilizzo dei social
17:40ai adolescenti, quindi hanno, se non sbaglio, inserito una fascia d'età dai 15 anni in su,
17:48ma si stanno anche muovendo per quanto riguarda questo concetto, questo fenomeno che fa raccapponare
17:53la pelle del baby influencing, perché ha anche un nome, questi bambini piccoli che diventano
18:03influencer. Secondo lei quindi un modo per tutelare questi bambini, quali potrebbe essere
18:13oltre che ovviamente cercare di prevenire, quindi inserendo delle multe salate ai genitori
18:20che possono pubblicare e condividere questi loro contenuti?
18:25Sicuramente sono degli accorgimenti di vita quotidiana, di vita pratica, per esempio mi
18:31viene in mente il fatto di rendere, in questo caso nel momento in cui viene pubblicata un'immagine
18:37rende riconoscibile il viso del minore, per esempio utilizzando programmi, sistema di grafica
18:43per coprire il volto, quindi cosiddetto in gergo grafico pixelare i volti, quindi coprire
18:50un po' questo qui, oppure coprirli allo stesso tempo con delle faccine, delle emoticon che
18:56rende irriconoscibile il volto di questo bambino, quindi limitare proprio la visibilità
19:02a questi minori delle loro immagini sui social, come anche per esempio evitare di poter dare
19:09la possibilità di creare degli account social dedicati proprio al minore, anche perché
19:15ripeto, spesso e volentieri queste immagini come abbiamo visto possono essere utilizzate
19:22anche da soggetti terzi che hanno uno scopo di carattere delittuoso e quindi possono essere
19:28utilizzate anche da soggetti per il fenomeno della pedopernografia a livello sociale e
19:35su Internet, quindi bisogna stare molto attenti a diffondere in macchia d'olio queste immagini
19:41e queste foto dei figli e dei figli minori. Voglio solo fare una chiosa sulla conclusione
19:47e dire che nel 2021 uno studio europeo ha evidenziato che l'80% dei bambini aveva
19:55una significativa presenza online fino a due anni, che è tantissimo e tantissimo, come
20:03anche da 0 a 3 anni il 64% era presente, i genitori pubblicavano le foto e le immagini
20:14di questi bambini, sono numeri allarmanti a mio avviso adesso, credo che con il lungo
20:20andare potrebbero aumentare queste percentuali se non mettiamo un freno, ecco tutto qui.
20:25Potrebbero aumentare, sicuramente aumenteranno se non viene messo un piccolo muro, una piccola
20:31ma giusta e corretta barriera, perché in termini comunque di business all'interno
20:38dei social le opzioni e le possibilità sono tantissime, questo però non vuol dire che
20:43bisogna sfruttare l'immagine di individui che non hanno la minima idea di quello che
20:51sta succedendo. Tra l'altro i numeri, i dati a cui lei ha fatto riferimento sono allarmanti
21:00perché l'80% è veramente troppo, è veramente troppo alta come percentuale, in più recentemente
21:09come ha accennato anche lei correttamente è uscito fuori su parecchi articoli, su parecchie
21:16testate giornalistiche che i contenuti video e foto di siti in contesto pedopornografico
21:26erano contenuti che potevano stare là perché erano presi direttamente dai profili pubblici
21:32dei genitori che pubblicavano foto e video dei loro bambini. Faccio un'aggiunta perché
21:38spesso vengono pubblicate non solo sulla pagina personale di Facebook, per esempio quindi
21:43di un social network riservata tra virgolette agli amici, ma anche vengono diffusi anche
21:48su altri gruppi, quindi aperti, pubblici e quindi da lì poi si espongono queste foto
21:54e queste immagini che possono veicolare e finire a terzi che hanno intenti non propriamente
21:59leciti, questo è il pericolo.
22:01Assolutamente, è questo il pericolo, che possano finire in mano a persone molto poco
22:06raccomandabili. Io ringrazio Antonio di aver partecipato e averci dato questa prospettiva
22:14legale, sono sicura che Antonio concorderà con me dicendo che bisogna anche fare un'azione
22:21di diffusione di consapevolezza, perché è l'adulto che si dovrebbe porre il freno,
22:27è l'adulto che si deve porre il problema di quello che fa all'interno dei social, perché
22:35ormai quello che pubblichiamo resta, quello che viene pubblicato su Internet, infatti
22:41anche da un punto di vista meramente aziendale, la recensione di un'azienda su Internet perché
22:49fa paura, perché quella recensione rimane, quindi figuriamoci le foto di bambini, di
22:56neonati, è un pozzo senza fondo di pericoli che potrebbero esserci.
23:05Io penso che anche i titolari che gestiscono questi social dovranno rivedere un attimino
23:12anche alcune norme di introduzione all'attività social, perché io voglio ricordare, ricordo
23:19a me stesso che su alcuni social basta avere 13 anni per potersi iscrivere e quindi spesso
23:26si pensa che a 13 anni siamo già delle persone un po' grandicelle, ma in realtà non lo
23:31siamo, perché viviamo una fase adolescenziale con tutto ciò che ne comporta adesso nella
23:35nostra contemporaneità, nella nostra società, quindi forse secondo me anche lì si potrebbe
23:41fare qualche modifica per esempio alzando l'età per potersi iscrivere, quindi non
23:45so portarla a 16 anni, 17 anni, 18 anni, così ragionando un po' a voce alta.
23:51Allora io ringrazio Antonio di essere stato con noi e di aver partecipato alla nostra
23:56trasmissione, grazie ancora Antonio.
23:58Grazie a voi e buon lavoro, proprio seguendo.
24:01Grazie. Volevo anche ringraziare la piattaforma avvocatosubito.com che ci ha permesso di
24:08entrare in contatto con l'Avvocato del Vecchio e mi raccomando amici di Social Trend rimanete
24:13con noi per nuovi approfondimenti, nuove rubriche.