Entra nel vivo lo shopping natalizio, tradizionalmente uno dei periodi più importanti nel calendario delle attività commerciali che, proprio nelle ultime settimane dell’anno, possono trovare slancio per i propri fatturati.
E quest’anno le previsioni sembrano rincuoranti: secondo la consueta indagine Confcommercio-Format sui consumi di Natale, che viene redatta ogni anno, per la prima volta dal 2019 aumenta rispetto all’anno precedente la quota di chi farà i regali di Natale (73,2% contro il 72,7% dell’anno scorso). Un trend positivo di cui beneficeranno i negozi di prossimità, spesso penalizzati dalla concorrenza della grande distribuzione e in tempi più recenti anche del commercio online.
Ma quali saranno i regali preferiti dagli italiani? Secondo l’indagine, i prodotti enogastronomici si confermano in cima alla lista delle preferenze (72,7%) seguiti da giocattoli (50,1%), prodotti di bellezza (49,6%), abbigliamento (49,4%) e libri (41,6%). Ma tra i doni che sembrano destinati a registrare l’incremento maggiore rispetto allo scorso anno si segnalano i prodotti per la cura della persona (+8,6%), i gioielli (+7,9%) e i trattamenti di bellezza (+6,7%); carte regalo e abbonamenti a piattaforme streaming risultano, invece, i regali più acquistati online.
Ovviamente anche la stagione dello shopping natalizio risente del periodo di difficoltà economiche che ha caratterizzato il 2023 con le famiglie costrette a tirare la cinghia per inflazione e caro-bollette ma non mancano le sorprese, e sono positive: per quanto riguarda il budget per gli acquisti, infatti, l’indagine di Confcommercio rivela come sia in crescita tra gli intervistati la quota di chi è intenzionato a spendere oltre 300 euro (dal 2,8% all’8,3%) mentre aumenta anche il budget medio per i regali, poiché quest’anno si spenderà mediamente 186 euro pro capite contro i 157 euro del 2022.
La tendenza dunque è in crescita ma l’impressione è che potrebbe andare anche meglio in un contesto economico differente. Stando all’indagine, infatti, per lo shopping natalizio si attingerà poco dalla tredicesima: soltanto una piccola parte sarà destinata ai regali (circa il 18,5%) mentre la quota principale della mensilità aggiuntiva servirà a pagare tasse e bollette (secondo il 24,9% degli intervistati) e per le spese per la casa (23,7%). Tra i canali di acquisto preferiti, internet si conferma al primo posto e in aumento del 6% rispetto all’anno scorso ma cresce anche l’utilizzo dei negozi di vicinato (dal 45% al 48,3%) e i punti vendita della distribuzione organizzata (dal 53% al 67,7%).
In questa puntata di Extra, Claudio Micalizio ospita Massimo Torti, Segretario Nazionale di Federmoda Italia, la più importante organizzazione di rappresentanza del dettaglio e ingrosso dei settori moda, abbigliamento e calzature che fa parte della galassia di Confcommercio.
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E quest’anno le previsioni sembrano rincuoranti: secondo la consueta indagine Confcommercio-Format sui consumi di Natale, che viene redatta ogni anno, per la prima volta dal 2019 aumenta rispetto all’anno precedente la quota di chi farà i regali di Natale (73,2% contro il 72,7% dell’anno scorso). Un trend positivo di cui beneficeranno i negozi di prossimità, spesso penalizzati dalla concorrenza della grande distribuzione e in tempi più recenti anche del commercio online.
Ma quali saranno i regali preferiti dagli italiani? Secondo l’indagine, i prodotti enogastronomici si confermano in cima alla lista delle preferenze (72,7%) seguiti da giocattoli (50,1%), prodotti di bellezza (49,6%), abbigliamento (49,4%) e libri (41,6%). Ma tra i doni che sembrano destinati a registrare l’incremento maggiore rispetto allo scorso anno si segnalano i prodotti per la cura della persona (+8,6%), i gioielli (+7,9%) e i trattamenti di bellezza (+6,7%); carte regalo e abbonamenti a piattaforme streaming risultano, invece, i regali più acquistati online.
Ovviamente anche la stagione dello shopping natalizio risente del periodo di difficoltà economiche che ha caratterizzato il 2023 con le famiglie costrette a tirare la cinghia per inflazione e caro-bollette ma non mancano le sorprese, e sono positive: per quanto riguarda il budget per gli acquisti, infatti, l’indagine di Confcommercio rivela come sia in crescita tra gli intervistati la quota di chi è intenzionato a spendere oltre 300 euro (dal 2,8% all’8,3%) mentre aumenta anche il budget medio per i regali, poiché quest’anno si spenderà mediamente 186 euro pro capite contro i 157 euro del 2022.
La tendenza dunque è in crescita ma l’impressione è che potrebbe andare anche meglio in un contesto economico differente. Stando all’indagine, infatti, per lo shopping natalizio si attingerà poco dalla tredicesima: soltanto una piccola parte sarà destinata ai regali (circa il 18,5%) mentre la quota principale della mensilità aggiuntiva servirà a pagare tasse e bollette (secondo il 24,9% degli intervistati) e per le spese per la casa (23,7%). Tra i canali di acquisto preferiti, internet si conferma al primo posto e in aumento del 6% rispetto all’anno scorso ma cresce anche l’utilizzo dei negozi di vicinato (dal 45% al 48,3%) e i punti vendita della distribuzione organizzata (dal 53% al 67,7%).
In questa puntata di Extra, Claudio Micalizio ospita Massimo Torti, Segretario Nazionale di Federmoda Italia, la più importante organizzazione di rappresentanza del dettaglio e ingrosso dei settori moda, abbigliamento e calzature che fa parte della galassia di Confcommercio.
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NovitàTrascrizione
00:00con Claudio Michalizio. Bentornati, bentornati a destra. Sono le settimane che anticipano
00:15il Natale, le città si colorano delle luminarie e un rito che si affianca ovviamente al valore
00:23più religioso di questo evento è quello dello shopping natalizio. Le previsioni per
00:29quest'anno sono positive ed è una buona notizia per il commercio, un settore che rischia
00:36di vivere una fase di crisi complice anche un rallentamento dei consumi sul mercato interno.
00:44Vediamo questo servizio e poi vi presento l'ospite di questa puntata di Estra.
00:49Per i regali di Natale quest'anno gli italiani spenderanno 8 miliardi di euro, quasi un miliardo
00:54in più rispetto al 2022. Nel 2021 la spesa era stata di 7,8 miliardi. La spesa media sarà di
01:01186 euro e quanto emerge dai dati di Confcommercio su tredicesime i consumi di Natale presentati a
01:08Roma dal direttore dell'ufficio studi Mariano Bella. A noi sembra che ci siano tutte le condizioni
01:17per avere un mese di dicembre importante in crescita rispetto al 2022. Non torniamo ai livelli del
01:262019, ma la crescita ci può essere. D'altra parte abbiamo quasi mezzo milione di occupati in più,
01:31abbiamo un taglio contributivo che rispetto al 2022 vale sulle tredicesime per almeno un miliardo.
01:37Il clima di fiducia è cresciuto, questi sono dati ufficiali, è cresciuto a novembre del 2%, quindi
01:44le famiglie si presentano bene. Abbiamo avuto una buona Black Week, non vedo perché dovremmo avere
01:50un brutto mese di dicembre. Dopodiché questo non cambia la visione complessiva sul fatto che il
01:55rallentamento è oggettivo. Per molte famiglie italiane sarà dunque un Natale senza pessimismo,
02:00con la quota di tredicesima disponibile per i consumi che sale a 1882 euro, anche se non
02:07manca qualche incertezza per il futuro. Massimo Torti è il segretario generale di
02:13Federmoda Italia, è collegato con noi. Buonasera e benvenuto a Estra. Grazie di cuore. Voi rappresentate
02:22il settore dei piccoli e medi negozi, quelli che propongono capi d'abbigliamento, che tengono vivi
02:31i centri storici delle nostre città. Il vostro centro studi, il centro studi di Comfcommercio,
02:35cui Federmoda Italia fa riferimento, sono cautamente ottimisti per il futuro, anche se
02:42questo è un anno complicato sul fronte dei consumi. Ne avete anche voi il riscontro? Sicuramente sì,
02:49sicuramente dal punto di vista dell'abbigliamento, delle calzature, del tessile in generale,
02:55ma anche per gli accessori e gli articoli sportivi. È stata una stagione che è partita
03:00col freno a mano tirato. Come diceva il direttore dell'ufficio studi, Mariano Bella, di Comfcommercio,
03:08c'è un'effervescenza da parte dei consumatori a partire dalla fine di novembre, quindi siamo
03:18positivi anche noi per i consumi di prodotti in moda, perché è cambiato il clima. È cambiato
03:24il clima dal punto di vista meteorologico ed è cambiato il clima dal punto di vista della
03:28fiducia dei consumatori e anche delle imprese. È un mese importante, quello di dicembre, lo stiamo
03:33affrontando con entusiasmo e con la luminosità delle nostre vetrine e del nostro modo di fare
03:41shopping da consumatori e di proporre prodotti, outfit e consigli per gli acquisti, anche dal
03:51punto di vista dei rivenditori e quindi degli operatori commerciali, che sono molto interessati
03:57per risollevarsi da un da un periodo molto molto complicato. Ecco, noi sappiamo come
04:04tradizionalmente lo shopping di Natale sia uno dei momenti più forti nel calendario delle attività
04:10commerciali, perché ovviamente è un volano molto importante la corsa al regalo, è anche un momento
04:17che coincide per esempio per chi ha la fortuna di essere un lavoratore dipendente con il pagamento
04:23delle tredicesime. Di solito sono dei riti che puntualmente di anno in anno, nonostante le crisi,
04:29si ripropongono sempre. Esattamente così, con le tredicesime c'è una spinta ai consumi, perché
04:39abbiamo un reddito disponibile maggiore, addirittura quest'anno siamo passati a toccare 50 miliardi di
04:46euro dalle tredicesime rispetto ai 47,4 del 2022. Quindi abbiamo questi 2,6 miliardi in più nelle
04:55nostre tasche in molti consumatori, quindi molti dipendenti hanno avuto anche il taglio del cuneo
05:02fiscale, quindi beneficiano anche di questa di questa iniziativa del governo, spinta anche molto
05:09dalla nostra federazione, dal ConfCommercio in particolare, proprio per rilanciare i consumi
05:14perché la domanda interna è quello che fa crescere poi il PIB nazionale e quindi oltre
05:20ovviamente all'export, ma l'export fortunatamente funziona, l'export del Made in Italy di qualità e
05:27quindi noi contiamo di far rilanciare i consumi interni anche attraverso una proposta commerciale
05:33Made in Italy di qualità sostenibile e soprattutto con dei consigli per gli acquisti e dei pacchetti,
05:41diciamoci anche questo, anche il packaging ha una sua forma che diventa sostanza nel periodo
05:47natalizio perché regalare qualcosa di bello e non uno scatolone fa sempre piacere. Ecco,
05:53diciamo che Torti non lo dice esplicitamente ma nel elencare tutti i plus, tutti i valori
06:01aggiunti che l'esperienza di un regalo fatto in un negozio di prossimità o comunque di quei
06:07negozi che noi troviamo nei nostri quartieri, nei nostri centri storici che propongono
06:11capitabiliamento, il valore aggiunto sta nella qualità del prodotto, nella qualità del servizio,
06:16mi pare di capire che siano tutte cose, tutte caratteristiche che fanno la differenza rispetto
06:21agli acquisti che si possono fare nella grande distribuzione o ancora di più nell'e-commerce,
06:26nel commercio online. Sicuramente c'è una differenza e la differenza la vediamo tutti
06:33i giorni sotto casa quando vediamo le vetrine accese, le vie illuminate, le vie che ci fanno
06:44sentire anche sicuri e anche la gioia di frequentarle e la voglia di andare a vivere
06:51un'emozione particolare nelle nostre città. Questa è la differenza rispetto ad altri canali
06:57distributivi e online. Detto questo, siamo per il pluralismo distributivo e benvenga che anche i
07:04negozi facciano un salto verso l'innovazione e cerchino di digitalizzarsi, mantenendo però
07:10quella che è la loro peculiarità, quindi il rapporto con il cliente, il rapporto con il
07:16servizio al cliente e il rapporto di relazione che anima veramente il commercio. Ecco,
07:23questi sono gli asset fondamentali che possiamo individuare nei nostri centri,
07:31nei nostri negozi e nelle nostre vie. Soprattutto in un momento come questo,
07:35dove vediamo tante saracinesche chiuse e quindi capiamo benissimo il valore di un'attività
07:41commerciale e il fatto di acquistare nei negozi di prossimità risponde anche a un'esigenza
07:47collettiva, un'esigenza sociale, un'esigenza relazionale, un'esigenza anche dei comuni.
07:54Ecco perché come Federazione Moda d'Italia, come ConfCommercio abbiamo proposto al Ministro
07:59Urso, al Tavolo della Moda, anche di prevedere una misura apposta per l'accelerare secca nelle
08:09locazioni commerciali. Questo potrebbe rappresentare un obiettivo anche per mantenere
08:17vivere le nostre città, decoro, illuminazione, sicurezza, ma anche valore immobiliare,
08:22perché ricordiamoci che dove c'è un negozio che chiude è un pezzo di città che muore,
08:27come disse il Presidente di ConfCommercio Carlo Sangalli, che quando si spegne una luce e quindi
08:34in una città è un pezzo di città che muore e non è una sola attività commerciale che muore.
08:40Attenzione a questo passaggio, perché sono soldi ben spesi quelli dati in un acquisto in
08:49un negozio di prossimità. Abbiamo perso, e questo per dare qualche dato, abbiamo perso,
08:54pensi nell'ultimo, ho visto che avete dato qualche indicatore sugli ultimi 5 anni che sono stati
09:01rilasciati come dati dall'ufficio studi dell'Union Camere proprio in questi giorni. Negli
09:11ultimi 5 anni, per quanto riguarda i negozi di moda, soltanto, e quindi parlo di abbigliamento,
09:18calzature, articoli sportivi, tessile per la casa, pelletteria e valigeria, abbiamo perso 4.000,
09:26hanno chiuso 4.000 punti vendita nel 2022 rispetto al 2021. Ecco che di questi abbiamo una metà,
09:36cioè quindi un 2.000 circa, che hanno aperto come attività sempre nel nostro settore, quindi abbiamo
09:43un saldo nati mortalità di meno 2.000 attività. Ecco che si spiega il rischio che noi andiamo
09:49incontro nel vedere una sorta di desertificazione commerciale nelle nostre vie, nelle nostre città,
09:55quindi va presa sicuramente qualche iniziativa, qualche da parte del governo, da parte dei comuni,
10:02esempio prima abbiamo parlato dell'applicazione della cerdolare secca, i comuni a questo possono
10:07aggiungere anche l'abbassamento dell'IMU, tanto per dire, proprio in questi giorni si è espresso
10:12in tal senso anche il presidente del Lanci, De Caro, quindi benvengano attività che possano
10:19portare nuova linfa e un clima rinnovato anche di fiducia nei giovani, che possono aprire queste
10:28attività per cercare di trovare anche uno sbocco professionale e che possa farli sentire realizzati
10:36in un momento dove l'occupazione sta crescendo, quindi un altro dato positivo. Può essere
10:42sicuramente un'opportunità quella. Ecco, segretario, abbiamo ancora un minuto, lei
10:46faceva riferimento ai dati di Union Camere, qualche giorno fa anche il presidente del
10:50Consiglio, Giorgia Meloni, ha riconosciuto il valore sociale di queste attività commerciali,
10:55perché come dice il presidente di Commercio, Sangalli, sono anche un presidio sul territorio,
11:01tengono illuminati, tengono vivi i quartieri, i centri storici delle nostre città, però sono
11:07delle imprese che devono stare sul mercato, spesso si dice che la colpa di queste cessazioni deriva,
11:13per esempio, dalla concorrenza, evidentemente dei colossi dell'e-commerce, della grande
11:18distribuzione, in realtà come tutte le aziende, anche le imprese del commercio hanno bisogno di
11:24un sostegno e di un aiuto, perché devono fare i conti con la burocrazia, con la pressione fiscale,
11:30ecco, visto che c'è questa apertura da parte anche delle istituzioni centrali del nostro
11:34paese verso la vostra categoria, se lei dovesse suggerire delle priorità di intervento,
11:39in che modo si può concretamente aiutare il piccolo commercio? Guardi, sicuramente salvaguardando
11:46le attività storiche e quindi aiutandole a mantenersi vive e vitali, favorendo il passaggio
11:53generazionale e quindi anche questo non solo tra i componenti della stessa famiglia, ma magari
12:00anche per chi non avesse figli o non avesse figli che volessero intraprendere, continuare
12:04l'attività dei genitori, anche ai commessi, agli addetti che magari, e quindi chiamiamoli
12:10ai professionisti della vendita, che magari vogliono vogliono fare il salto e passare
12:16dal punto di vista imprenditoriale da addetti alle vendite. Per quanto riguarda invece proprio
12:24un tema molto caro alla nostra federazione, quello della sostenibilità, quindi dare un bonus moda
12:29per gli acquisti made in Italy sostenibili, anche questo potrebbe essere un rilancio delle
12:35nostre attività. Oltre per andare fino in fondo, potremmo anche favorire quello che è il nostro
12:45DNA e quindi favorire quelle che sono le iniziative che possono accumulare i servizi tipo sartoriali
12:54all'interno delle nostre attività e magari far crescere dei fashion designer che escono
13:00dalle scuole italiane molto, che tra l'altro sono riconosciute a livello internazionale,
13:06farli crescere anche nelle nostre attività commerciali. Quindi magari favorendo il
13:10recupero di quei capi vintage con delle idee nuove e magari con delle iniziative anche di
13:19restyling, di fashion restyling. Quindi anche questa può essere un'altra iniziativa. Abbiamo
13:26chiesto come Federazione Moda d'Italia... Allora, io la devo ringraziare, abbiamo proprio dieci
13:30secondi, un flash e poi la devo salutare. Quindi abbiamo chiesto come Federazione Moda
13:36d'Italia anche un'iva agevolata per il settore moda proprio perché rappresenta la seconda
13:41produzione italiana che comporta una riconoscibilità del Made in Italy al mondo e quindi
13:50i nostri negozi possono essere ambasciatori del Made in Italy attraverso le vendite di prodotti
13:54Made in Italy. Queste tutte le richieste che arrivano dal mondo del piccolo commercio. Io
13:58ringrazio il segretario generale di Federazione Moda d'Italia Massimo Torti. Buon lavoro a lei,
14:03grazie. Grazie a lei e buona serata. Ci fermiamo qui. Linea ai colleghi che ci seguono in palinsesto.
14:11Noi di Extra torniamo domani alla solita ora. Arrivederci. Extra, tutti i colori dell'attualità,
14:18con Claudio Michalizio.